Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai
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<strong>Aikido</strong><br />
il mondo tradizionale, fondato su pr<strong>in</strong>cìpi religiosi ed mostra sapienza ed amore al<strong>la</strong> vita. Secondo <strong>la</strong> cronaca,<br />
etici –dall’altra. Scrisse così nel 1899 l’imperatrice<br />
madre Tz’u- Hsi: “Il nostro impero si trova ormai <strong>in</strong><br />
grandi difficoltà, che diventano di giorno <strong>in</strong> giorno pié<br />
gravi. Le varie potenze occidentali ci osservano con<br />
occhi voraci come <strong>la</strong> tigre, e litigano tra loro nel tentativo<br />
di essere i primi ad impadronirsi dei nostri territori più<br />
<strong>in</strong>terni. Credono che <strong>la</strong> C<strong>in</strong>a, priva di denaro e di soldati<br />
non oserà mai far loro guerra. Non riescono a capire<br />
che ci sono cose alle quali questo impero non potrà mai<br />
acconsentire”. Queste solenni frasi facevano affidamento<br />
solo sul<strong>la</strong> consapevolezza di appartenere ad una civiltà<br />
millenaria e sul<strong>la</strong> volontà di difendere f<strong>in</strong>o <strong>in</strong> fondo le<br />
virtù sulle quali tale civiltà si fondava.<br />
Il 21 giugno 1900 l’imperatrice dichiarò guerra al<strong>la</strong><br />
Gran Bretagna, agli Stati Uniti, al<strong>la</strong> Francia, al<strong>la</strong><br />
Germania, all’Austria, all’Italia, al Belgio, all’O<strong>la</strong>nda<br />
e al Giappone, vale a dire a tutto il mondo <strong>in</strong>dustrializzato.<br />
“Mai <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> pace dovrà uscire dalle <strong>la</strong>bbra dei nostri<br />
funzionari”, aveva anche scritto l’imperatrice madre. Il<br />
braccio armato di Tz’u-Hsi furono i Boxers: non erano<br />
militari di professione, ma giovani pieni di entusiasmo,<br />
per lo più contad<strong>in</strong>i legati alle tradizioni, decisi a<br />
combattere f<strong>in</strong>o al<strong>la</strong> morte per difendere “<strong>la</strong> d<strong>in</strong>astia e<br />
sterm<strong>in</strong>are i barbari”. Il carattere religioso del<strong>la</strong> loro<br />
ribellione apparve anche nei vo<strong>la</strong>nt<strong>in</strong>i di propaganda<br />
distribuiti dai Boxers alle folle, <strong>in</strong> uno dei quali si poteva<br />
leggere “La condotta scandalosa dei cristiani e dei<br />
barbari irrita i nostri dèi. Le strade ed i treni disturbano<br />
il Drago del<strong>la</strong> terra”. La loro fu una guerra totale e di<br />
conseguenza <strong>la</strong> loro violenza fu feroce: “Le chiese<br />
devono essere <strong>in</strong>cendiate senza esitazione”, dicevano<br />
i Boxers; e non esitavano ad uccidere gli stranieri e a<br />
devastare le ferrovie, simbolo degli stranieri e del<strong>la</strong><br />
modernità da loro disprezzata. Ma nonostante<br />
l’irriducibile fede, quei guerrieri furono sgom<strong>in</strong>ati dal<strong>la</strong><br />
sofisticata tecnologia degli eserciti occidentali. Dopo<br />
<strong>la</strong> vittoria del mondo <strong>in</strong>dustrializzato, venne <strong>la</strong><br />
repressione dei ribelli. Nel<strong>la</strong> parte f<strong>in</strong>ale del<strong>la</strong> cronaca<br />
del<strong>la</strong> rivolta dei Boxers, è descritta una fi<strong>la</strong> di c<strong>in</strong>esi<br />
condotti al<strong>la</strong> ghigliott<strong>in</strong>a tra i quali appare un boxer che<br />
legge un libro: è un uomo esemp<strong>la</strong>re che dovrebbe<br />
essere guardato dal lettore con riverente rispetto, perché<br />
quest’uomo dovette al suo comportamento <strong>la</strong> testa:<br />
l’ufficiale tedesco di scorta ai condannati <strong>in</strong>fatti non<br />
resse al<strong>la</strong> sua compostezza e gli fece grazia. E’ certo<br />
conveniente per chiunque ricordare le parole che il<br />
c<strong>in</strong>ese proferì, <strong>in</strong>terrogato, prima di perdersi tra <strong>la</strong> fol<strong>la</strong>:<br />
“Io so che ogni rigo letto è profitto”; doveva senz’altro<br />
trattarsi di un libro perfetto o, almeno, di un buon libro.<br />
Nel concludere questa presentazione, si può solo<br />
affermare che Culti settàri di combattenti non sarebbe<br />
di certo un buon compagno sul<strong>la</strong> piazza del<strong>la</strong> ghigliott<strong>in</strong>a.<br />
Tribuna Illustrata del<strong>la</strong> Domenica<br />
17 giugno 1900 - La rivolta dei "Boxer" <strong>in</strong> C<strong>in</strong>a<br />
Avvenimenti di importanza mondiali stan per succedere<br />
<strong>in</strong> C<strong>in</strong>a. In quel<strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssica terra delle "Società segrete"<br />
sorse da qualche tempo appunto una Associazione<br />
misteriosa e diffusissima <strong>la</strong> quale, apparentemente,<br />
s'occupava di g<strong>in</strong>nastica e d'atletismo, onde gli <strong>in</strong>glesi<br />
le diedero il nome di Boxer (Pugi<strong>la</strong>tori).<br />
Improvvisamente, <strong>la</strong> Società rilevò il vero esser suo:<br />
<strong>in</strong>sorse <strong>in</strong> armi contro l'<strong>in</strong>vadente civiltà europea e<br />
<strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciò il massacro dei c<strong>in</strong>esi cristiani e dei<br />
missionari, el'<strong>in</strong>cendio delle stazioni ferroviarie. Le<br />
potenze europee fecero sbarcare subito dalle navi, i<br />
pochi cont<strong>in</strong>genti militari di cui possono disporre per<br />
difendere i propri connazionali. Primeggiano <strong>in</strong><br />
quest'opera i Russi, che sbarcano artiglieri e cosacchi.<br />
uno dei Molti Sangu<strong>in</strong>osi episodi del<strong>la</strong> rivolta è oggi<br />
illustrato dai nostri artisti a fianco.<br />
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