Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai
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<strong>Aikido</strong><br />
ed ora predica il fondamentalismo cristiano e <strong>la</strong> che osa fare Paul Elliott: il quale –stando a queste sue<br />
sopravvivenza post-nucleare. A questo f<strong>in</strong>e è stato<br />
m<strong>in</strong>acciosamente <strong>in</strong>vestito denaro <strong>in</strong> campi paramilitari<br />
ed <strong>in</strong> nascondigli per armi tenuti segreti.<br />
Alcuni dei più recenti culti sorti <strong>in</strong> Occidente sono stati<br />
guidati da messìa mentalmente disturbati, che offrivano<br />
ai loro seguaci una via spirituale <strong>la</strong>stricata di violenza<br />
e di sangue [s’è par<strong>la</strong>to di culti satanici]. Il più famoso<br />
e scandaloso di questi gruppi è rappresentato dal<strong>la</strong><br />
famiglia [un term<strong>in</strong>e questo con cui veniva chiamata<br />
dagli adepti quel<strong>la</strong> comunità] di Charles Manson [un<br />
serial killer che, al<strong>la</strong> f<strong>in</strong>e degli anni Sessanta, manipo<strong>la</strong>va<br />
psicologicamente i membri del<strong>la</strong> sua ‘famiglia’<br />
sp<strong>in</strong>gendoli ad uccidere persone da lui <strong>in</strong>dicate]; si<br />
possono ricordare anche i seguaci armati del culto<br />
apocalittico di David Koresh, che perirono [53 adulti<br />
e 21 bamb<strong>in</strong>i] nel 1993 nel rogo del<strong>la</strong> loro fattoria che<br />
costituiva anche il loro tempio; e poi l’Ord<strong>in</strong>e del<br />
tempio so<strong>la</strong>re, che nel 1994 si est<strong>in</strong>se <strong>in</strong> un massacro<br />
con <strong>la</strong> morte simultanea di tutti i suoi membri [procurata<br />
con omicidi e suicidi, allo scopo -così sembra- di<br />
precedere <strong>la</strong> f<strong>in</strong>e del mondo], che si erano radunati <strong>in</strong><br />
Svizzera e <strong>in</strong> Canada. Altri gruppi di gente ugualmente<br />
disperata e mentalmente disturbata sono comparsi per<br />
brevi periodi di tempo negli ultimi quarant’anni; tutti<br />
però soppressi dalle autorità. Senza dubbio ancora altri<br />
ne seguiranno, <strong>in</strong> quanto <strong>la</strong> capacità di uom<strong>in</strong>i e donne<br />
di iso<strong>la</strong>rsi volontariamente dal<strong>la</strong> società che li circonda<br />
e di vivere immersi <strong>in</strong> una qualche fantasia teologica<br />
è sempre molto grande. Inoltre, bisogna temere le<br />
opportunità che si presentano agli affiliati di questi culti<br />
di perpetrare assass<strong>in</strong>ii di massa, come quelli commessi<br />
dai loro antenati culturali (quali, i Thugs dell’India e<br />
gli Assass<strong>in</strong>i medio-orientali), evenienza attestata dal<br />
recente uso di gas nerv<strong>in</strong>o da parte del<strong>la</strong> setta giapponese<br />
del culto Aum Sh<strong>in</strong>rikyo, che sta per “Insegnamento<br />
del vero pr<strong>in</strong>cipio” [che nel 1995 attaccò con il sar<strong>in</strong> (è<br />
questo il nome del gas velenoso usato) i frequentatori<br />
del<strong>la</strong> metropolitana di Tokyo]. Il bisogno di appartenenza<br />
e <strong>la</strong> necessità di avere uno scopo nel<strong>la</strong> vita sono le cause<br />
più pressanti del reclutamento che questi culti riescono<br />
a realizzare fra <strong>la</strong> gioventù dis<strong>in</strong>cantata d’oggigiorno”.<br />
Si rimane di cont<strong>in</strong>uo un po’ sorpresi dagli accostamenti<br />
ultime affermazioni- sembra considerare folle <strong>la</strong> gran<br />
parte dei personaggi e dei gruppi umani di cui tratta nel<br />
libro. Essere un brigante, un fuorilegge, un terrorista<br />
può valere <strong>in</strong>vece come una scelta dettata da seri motivi<br />
di fede e dal desiderio ardente di difendere <strong>la</strong> propria<br />
identità storico-culturale e religiosa; anche se <strong>in</strong><br />
apparenza il comportamento è simile, differenti sono<br />
di sicuro le motivazioni profonde degli ultimi casi citati<br />
e cioè quelle dei seguaci di Charles Manson e di David<br />
Koresh, degli affiliati dell’Ord<strong>in</strong>e del Tempio so<strong>la</strong>re<br />
e del culto Aum Sh<strong>in</strong>rikyo. Bisogna forse credere che<br />
il generale Montgomery (<strong>in</strong>glese come Paul Elliott)<br />
fosse un esaltato assass<strong>in</strong>o -come Charles Manson- o<br />
un <strong>in</strong>gannatore ed un <strong>in</strong>trigante –come le autorità spartane<br />
(secondo l’op<strong>in</strong>ione di Paul Elliott)- quando, durante <strong>la</strong><br />
seconda guerra mondiale, scrisse che i cappel<strong>la</strong>ni militari<br />
hanno il compito di “mettere <strong>in</strong> evidenza …... il conflitto<br />
tra il Bene ed il Male, tra le opposte norme del Lecito<br />
e dell’Illecito, sottol<strong>in</strong>eando <strong>la</strong> giustizia del<strong>la</strong> nostra<br />
Causa, <strong>la</strong> presenza di Cristo, il valore del<strong>la</strong> preghiera,<br />
<strong>la</strong> gloria del sacrificio, il dono del<strong>la</strong> vita eterna, e cose<br />
simili che corroborano <strong>la</strong> fiducia e <strong>la</strong> s<strong>in</strong>cerità dei soldati<br />
chiamati da Dio a combattere”?<br />
A questo punto però –per raddrizzare l’albero storto di<br />
questo modo un po’ uni<strong>la</strong>terale di pensare-sembra<br />
Ritratto di B<strong>la</strong>ise Pascal<br />
opportuno porsi una<br />
domanda già avanzata<br />
da B<strong>la</strong>ise Pascal (1623-<br />
1662): “Chi è più<br />
credibile, Mosè o <strong>la</strong><br />
C<strong>in</strong>a?’.<br />
Conviene appunto<br />
spostare per un<br />
momento lo sguardo<br />
sul<strong>la</strong> C<strong>in</strong>a, non per una<br />
banale curiosità verso<br />
l’esotismo né per rifiutare le op<strong>in</strong>ioni di Paul Elliott,<br />
ma per rendere <strong>in</strong>quieto il nostro pensiero al<strong>la</strong>rgandolo<br />
verso altre possibili visioni che aiut<strong>in</strong>o a valutare <strong>in</strong><br />
modo un po’ distaccato il rapporto tra legge ed ord<strong>in</strong>e,<br />
da una parte, e scelleratezza, dall’altra parte.<br />
Non c’è molto da argomentare per far accettare al<strong>la</strong><br />
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