06.06.2013 Views

Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

Guarda la rivista in PDF - Daniele Montenegro, Aikido Aikikai

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Aikido</strong><br />

C’è solo violenza nel<strong>la</strong> guerra o è presente,<br />

nascosto, pure qualcos’altro?<br />

La ricerca delle motivazioni, anche religiose, del<strong>la</strong><br />

guerra non è un fatto marg<strong>in</strong>ale nel<strong>la</strong> storia dell’umanità:<br />

dal più lontano passato f<strong>in</strong>o ai giorni nostri; il pacifismo<br />

ad oltranza è <strong>in</strong>vece una caratteristica solo dell’epoca<br />

attuale e costituisce un’eccezione nel<strong>la</strong> mentalità, nel<strong>la</strong><br />

cultura e nel<strong>la</strong> storia di ogni civiltà. Per <strong>la</strong> verità, nel<br />

tempo presente affiorano nuove<br />

forme di guerra santa, imposte e<br />

scatenate da società che –per loro<br />

propria def<strong>in</strong>izione- non possono che<br />

essere buone perché portatrici di<br />

valori degni di stima e di lode: pace,<br />

giustizia, libertà, dignità del<strong>la</strong> persona<br />

umana, democrazia; e si tratta<br />

ovviamente di guerre dirette contro nemici che di<br />

necessità <strong>in</strong>carnano il male: nemici <strong>la</strong> cui soppressione,<br />

come direbbe san Bernardo di Chiaravalle, non è<br />

omicidio (cioè, l’uccisione di uom<strong>in</strong>i per opera di<br />

uom<strong>in</strong>i) ma semmai malicidio (vale a dire, distruzione<br />

del male, dell’<strong>in</strong>iquità, del peccato). Un libro <strong>in</strong>glese,<br />

G<strong>in</strong>o Amiconi Dion<strong>in</strong>o Giangrande<br />

di non recente<br />

pubblicazione, affronta<br />

<strong>in</strong> parte questo<br />

problema da un punto<br />

di vista storico: si tratta<br />

di Culti settàri di<br />

combattenti. Storia di<br />

organizzazioni<br />

magiche, mistiche ed<br />

omicide (Paul Elliott<br />

(1995) Warriors Cults.<br />

A History of Magical,<br />

Mystical and<br />

Murderous Organizations, B<strong>la</strong>ndford, Londra), che si<br />

va qui a presentare ed a commentare.<br />

Innanzi tutto, cosa <strong>in</strong>tende l’autore del libro con <strong>la</strong><br />

paro<strong>la</strong> culto (cult)? Ecco l’illustrazione che ne offre.<br />

Un culto è: un <strong>in</strong>sieme di credenze a fondamento di<br />

una fede; che sono abbracciate da una m<strong>in</strong>oranza di<br />

persone; le quali ultime osservano pratiche ed<br />

<strong>in</strong>segnamenti <strong>in</strong> qualche misura segrete; ovverosia,<br />

questi <strong>in</strong>segnamenti vengono sve<strong>la</strong>ti solo a coloro che<br />

sono stati <strong>in</strong>iziati per partecipare a quelle pratiche.<br />

Qualcuno potrebbe non essere soddisfatto di questa<br />

def<strong>in</strong>izione, che –a onor del vero- accoglie però <strong>la</strong><br />

massima parte delle organizzazioni, non sempre settàrie,<br />

descritte nel libro. Tuttavia, non viene chiarito <strong>in</strong> alcuna<br />

parte il significato che l’autore attribuisce ad altre due<br />

parole che potrebbero essere fra<strong>in</strong>tese: magia e mistica.<br />

Peraltro, <strong>la</strong> concezione che è racchiusa nel term<strong>in</strong>e culto<br />

trova un ulteriore<br />

approfondimento:<br />

“Ciascun culto ha un<br />

punto focale, che può<br />

essere: <strong>la</strong> gratificazione<br />

del piacere, come <strong>in</strong><br />

alcuni culti <strong>in</strong>glesi<br />

durante il regno del<strong>la</strong> reg<strong>in</strong>a Vittoria [ma anche prima:<br />

ad esempio, nei settecenteschi Clubs del fuoco<br />

dell’<strong>in</strong>ferno (Hell-fire clubs) di Londra, i cui<br />

frequentatori, arbitri d’eleganza, imposero il culto del<strong>la</strong><br />

carne, del<strong>la</strong> morte e del diavolo]; oppure <strong>la</strong> devozione<br />

austera ed un po’ <strong>in</strong>fantile degli Hare Krishna [devoti,<br />

per lo più occidentali, che apparvero nelle nostre città<br />

negli anni Sessanta, danzando e cantando il mantra Hare<br />

Krishna, accompagnandosi con tamburi e cembali,<br />

vestendo sari colorati e vendendo <strong>la</strong> Bhagavad Gita];<br />

o lo spiritualismo che caratterizzò i teosofisti<br />

[probabilmente l’autore qui si riferisce all’organizzazione<br />

denom<strong>in</strong>ata ‘Società teosofica’, nel<strong>la</strong> quale –agli <strong>in</strong>izi-<br />

si possono riconoscere almeno due periodi pr<strong>in</strong>cipali:<br />

quello <strong>in</strong> cui <strong>la</strong> direzione fu affidata al<strong>la</strong> signora B<strong>la</strong>vatski<br />

33

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!