Valutazione impatto acustico.pdf - Provincia di Biella
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PROVINCIA DI BIELLA<br />
COMUNE DI VALLE SAN<br />
NICOLAO<br />
REGIONE PIEMONTE<br />
CENTRALINA IDROELETTRICA IN VALSESSERA, SUL TORRENTE<br />
DOLCA, NUOVA CONCESSIONE DI DERIVAZIONE<br />
Proponente:<br />
“Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli S.p.a.<br />
Via Roma n. 99/100, 13835 Trivero (<strong>Biella</strong>)<br />
STUDIO DI IMPATTO ACUSTICO IMPIANTO<br />
IDROELETTRICO<br />
Legge 447 del 26/10/1995 “Legge quadro sull’inquinamento <strong>acustico</strong>”<br />
Delibera Giunta Regionale 2/2/2004 n. 9-11616<br />
12 Novembre 2012
INDICE<br />
Premessa ................................................................................................................................. pagina 3<br />
1. Descrizione della tipologia dell’opera ................................................................................ pagina 4<br />
2. Orari <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong> funzionamento degli impianti principali e sussi<strong>di</strong>ari ......................... pagina 4<br />
3. Sorgenti rumorose connesse all’opera ................................................................................ pagina 4<br />
4. Caratteristiche costruttive delle opere in progetto ............................................................. pagina 5<br />
5. Identificazione e descrizione dei ricettori presenti nell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ............................... pagina 8<br />
6. Planimetria dell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o............................................................................................ pagina 8<br />
7. In<strong>di</strong>cazione della classificazione acustica dell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o ............................................ pagina 9<br />
8. In<strong>di</strong>viduazione delle principali sorgenti sonore già presenti nell’area <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o e in<strong>di</strong>cazione dei livelli <strong>di</strong> rumore ante-operam ....................................................... pagina 10<br />
9. Calcolo previsionale dei livelli sonori generati dall’opera nei confronti<br />
dei ricettori e dell’ambiente esterno circostante ................................................................. pagina 12<br />
10. Calcolo previsionale dell’incremento dei livelli sonori dovuto<br />
all’aumento del traffico veicolare indotto .......................................................................... pagina 14<br />
11. Provve<strong>di</strong>menti tecnici atti a contenere i livelli sonori emessi ........................................... pagina 14<br />
12. Analisi dell’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> generato nella fase <strong>di</strong> realizzazione ................................... pagina 14<br />
13. Programma dei rilevamenti <strong>di</strong> verifica ............................................................................. pagina 17<br />
14. Riconoscimento tecnici competenti ................................................................................... pagina 17<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 2
Premessa<br />
Scopo della presente relazione è quello <strong>di</strong> fornire in<strong>di</strong>cazioni relative alla valutazione <strong>di</strong> <strong>impatto</strong><br />
<strong>acustico</strong> ambientale previsionale relativo alla richiesta <strong>di</strong> nuova concessione <strong>di</strong> derivazione d'acqua<br />
sul torrente Dolca per uso idroelettrico con realizzazione <strong>di</strong> centralina idroelettrica e relative opere<br />
connesse al fine <strong>di</strong> ottemperare a quanto previsto dalla Legge 447 del 26/10/1995 “Legge quadro<br />
sull’inquinamento <strong>acustico</strong>” ed alla Deliberazione Giunta Regionale 2/2/2004 n. 9-11616 “Criteri<br />
per la redazione della documentazione <strong>di</strong> <strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> - Legge Regionale 25/10/2000 n. 52 art. 3<br />
comma 3”.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 3
1. Descrizione della tipologia dell’opera<br />
Il progetto, commissionato dal Lanificio Ermenegildo Zegna <strong>di</strong> Trivero, prevede la realizzazione in<br />
alta Val Sessera <strong>di</strong> un nuovo impianto idroelettrico ad acqua fluente sul torrente Dolca, su terreni <strong>di</strong><br />
proprietà esclusiva della Regione Piemonte e collocato in comune <strong>di</strong> Valle San Nicolao e per la<br />
parte <strong>di</strong> opera <strong>di</strong> presa in comune <strong>di</strong> Pettinengo; l’elettrodotto a me<strong>di</strong>a tensione <strong>di</strong> allacciamento<br />
che raggiunge quelli esistenti, dei precedenti due impianti, attraverserà i comuni <strong>di</strong> Camandona e<br />
Bioglio.<br />
L’impianto è costituito da:<br />
traversa con griglia a trappola sul torrente Dolca;<br />
vasca <strong>di</strong>ssabbiatrice e <strong>di</strong> modulazione realizzata subito a valle della traversa;<br />
condotta forzata;<br />
e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale seminterrato;<br />
condotta <strong>di</strong> scarico interrata.<br />
Per maggiori chiarimenti vedasi planimetria catastale allegata.<br />
2. Orari <strong>di</strong> attività e <strong>di</strong> funzionamento degli impianti principali e sussi<strong>di</strong>ari<br />
Il funzionamento della centrale sarà ininterrotto 24 h al giorno per sette giorni su sette ad<br />
esclusione delle fermate per manutenzione.<br />
3. Sorgenti rumorose connesse all’opera<br />
All’interno dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale troveranno alloggiamento le seguenti apparecchiature:<br />
n. 2 turbine PELTON<br />
n. 2 generatori elettrici sincroni trifase<br />
trasformatori <strong>di</strong> potenza<br />
quadri elettrici<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 4
4. Caratteristiche costruttive delle opere in progetto<br />
Gli interventi previsti dal progetto sono:<br />
Opera <strong>di</strong> presa<br />
Traversa fissa in calcestruzzo armato, con sezione a gravità, rivestita in pietra, in parte<br />
ancorata me<strong>di</strong>ante tecniche <strong>di</strong> tassellature chimica al fondo alveo roccioso - in corrispondenza<br />
delle fondo roccioso emergente — in parte ancorata con tecnologia «jet grouting» - iniezione<br />
nel terreno <strong>di</strong> miscela cementizia — per la formazione <strong>di</strong> blocco <strong>di</strong> fondo a trincea con funzione<br />
<strong>di</strong> antisollevamento e antisifonamento me<strong>di</strong>ante realizzazione <strong>di</strong> schermo impermeabile - in<br />
corrispondenza delle zone con fondo ghiaioso drenante.<br />
La briglia avrà una larghezza <strong>di</strong> circa 27.50 metri, ima profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> circa 5,75 metri e altezza<br />
circa 2.50 metri.<br />
La captazione sarà del tipo a "trappola": stramazzo ribassato su briglia cava in subalveo con<br />
griglia <strong>di</strong> presa dell'acqua, larghezza 6,00 metri, con quota <strong>di</strong> sfioro massimo 1.106,64, ciglio<br />
inferiore griglia, pari anche alla quota <strong>di</strong> massimo carico idrostatico: 1.106,50. s.l.m..<br />
La canaletta <strong>di</strong> presa interrata avrà <strong>di</strong>mensioni: base 1,40 metri per una altezza <strong>di</strong> 1,10 m.<br />
Nella parte centrale della traversa è collocato lo stramazzo collocato con battente più basso<br />
rispetto a quello della presa, in modo da garantire sempre il rilascio prefissato e <strong>di</strong>mensionato<br />
per il rilascio del DMV. In corrispondenza <strong>di</strong> questo stramazzo <strong>di</strong>partirà una rampa per la<br />
risalita dei pesci costituita da una serie <strong>di</strong> piccole vasche, sfalsate in altezza con piccoli balzi,<br />
con pendenza del 15%.<br />
Al <strong>di</strong> sotto dello stramazzo della scala <strong>di</strong> risalita dei pesci è prevista ima condotta passante<br />
sottobriglia - <strong>di</strong>metro <strong>di</strong> 500mm - terminante con flangia cieca a valle.<br />
Vasca <strong>di</strong>ssabbiatrice<br />
In riva destra orografica, subito a valle della traversa principale sul Dolca, dopo un breve<br />
tratto <strong>di</strong> canale <strong>di</strong> derivazione interrato in c.a. - lunghezza circa 13,20 metri, larghezza 1,40<br />
metri, altezza 1,10 metri - si prevede l'e<strong>di</strong>ficio modulatore. L'opera consiste <strong>di</strong> una vasca <strong>di</strong><br />
calma in c.a. interrata che, me<strong>di</strong>ante la riduzione della velocità dell'acqua al proprio interno,<br />
consente <strong>di</strong> far se<strong>di</strong>mentare il residuo sabbioso trascinato dal torrente in modo da impe<strong>di</strong>rne<br />
l'ingresso in condotta. Una paratoia laterale a saracinesca consente il perio<strong>di</strong>co svuotamento<br />
della vasca - scarico <strong>di</strong> fondo - consentendo, tra l'altro, il naturale trasporto solido del torrente.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 5
L'opera, da realizzare in cemento armato, risulterà quasi del tutto interrata, tranne il lato verso<br />
il torrente, dove sarà rivestita in sasso spaccato reperito in sito.<br />
Le <strong>di</strong>mensioni saranno <strong>di</strong> 28.20 metri <strong>di</strong> lunghezza per 4.10 <strong>di</strong> larghezza. Altezza variabile da<br />
2.35m a 3.07m.<br />
E' costituito da una prima sezione, in cui avviene la separazione della sabbia (lunghezza interna<br />
20.00 m) provvista <strong>di</strong> fondo in pendenza e (3.8%) finestre con soglie <strong>di</strong> stramazzo per lo scarico<br />
dell'eventuale flusso in eccesso.<br />
Oltre alla paratoia <strong>di</strong> scarico <strong>di</strong> fondo per la sghiaiatura, e <strong>di</strong> griglia interna per l'ulteriore<br />
intercettazione <strong>di</strong> impurità galleggianti.<br />
Uno stramazzo modulatore costituito da muro in c.a. <strong>di</strong>vide la prima dalla seconda sezione.<br />
Quest'ultima è una vasca <strong>di</strong> carico capace <strong>di</strong> un accumulo <strong>di</strong> 31.2 m3 <strong>di</strong> acqua (pianta <strong>di</strong><br />
3.50x3.50 m x altezza <strong>di</strong> 2.55 m), da cui si <strong>di</strong>parte la condotta forzata.<br />
Nel terzo e ultimo locale (<strong>di</strong>m. interne m 3.50 x 3.50, h 3.88), con accesso dall'esterno tramite<br />
porta esterna, sarà posta una valvola <strong>di</strong> sicurezza a chiusura automatica me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>spositivo<br />
sensibile alla sovra velocità - un sensore <strong>di</strong> velocità a palmola - e comandabile a <strong>di</strong>stanza per<br />
chiusure volontarie del flusso in condotta.<br />
Condotta forzata<br />
Dal se<strong>di</strong>mentatore si <strong>di</strong>parte la condotta forzata, una tubazione in acciaio a giunti bicchierati.<br />
Fin dal primo tratto, il percorso della condotta è completamente interrato, grazie alla<br />
collocazione della presa in una zona dall'orografia favorevole.<br />
La condotta forzata, attraversata la strada, prosegue interrata fuori strada non trovando<br />
pendenze favorevoli sotto la stessa.<br />
Durante il suo tragitto, la condotta forzata interseca un solo ruscello, confluente nel Dolca,<br />
avente entità considerabile, a metà del suo percorso, <strong>di</strong> circa 2359 metri.<br />
La condotta forzata sarà realizzata con tubi in acciaio saldati, con giunto bicchierato e saldato<br />
(sul posto), le tubazioni saranno protette da corrosione sia internamente (con primer<br />
bituminoso) che esternamente (bituminoso pesante) avranno un <strong>di</strong>ametro nominale <strong>di</strong> 1000 mm,<br />
adeguato alla massima portata derivabile, pendenza minima 0,1 %, con sviluppo per lo più<br />
interrato, con un ricoprimento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 90 cm.<br />
Lo sviluppo della condotta forzata è compreso tra la vasca <strong>di</strong>ssabbiatrice e l'e<strong>di</strong>ficio centrale,<br />
per questo motivo il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong> una nuova pista <strong>di</strong> accesso all'e<strong>di</strong>ficio<br />
centrale.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 6
La condotta forzata sarà completamente interrata, con un ricoprimento me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> circa 90 cm, e<br />
sarà dotata <strong>di</strong> giunti <strong>di</strong> <strong>di</strong>latazione e <strong>di</strong> ammarri formati da blocchi <strong>di</strong> c.a. <strong>di</strong>mensionati per<br />
resistere ai colpi d'ariete nei punti <strong>di</strong> cambio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione (sia verticali che orizzontali).<br />
E<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale<br />
Il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio seminterrato per consentire al massimo la<br />
mimetizzazione dell'opera. L'e<strong>di</strong>ficio sorge in zona isolata, a monte della <strong>di</strong>ga delle Mischie,<br />
lontano dai recettori sensibili ai fini del rumore generato.<br />
Si tratta <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio in c.a. costituito da un corpo principale a pianta rettangolare delle<br />
<strong>di</strong>mensioni lorde <strong>di</strong> 15.00 x 10.00 metri. Il pavimento della centrale è posto al <strong>di</strong> sotto del piano<br />
<strong>di</strong> campagna esterno <strong>di</strong> 1.85 metri, l'altezza utile netta interna è <strong>di</strong> 7.65 metri. Il vano consente<br />
l'alloggiamento dei due gruppi <strong>di</strong> produzione, delle apparecchiature ausiliare - quadri elettrici,<br />
quadri <strong>di</strong> comando ecc. - e la loro messa in opera me<strong>di</strong>ante carro ponte interno.<br />
L'e<strong>di</strong>ficio emergerà dal terreno nella facciata verso valle, in fregio al torrente Dolca, l'accesso<br />
al locale avverrà tramite un portone principale, posto al centro della facciata, con ante a libro<br />
— 5,00 m <strong>di</strong> larghezza x 4,00 m <strong>di</strong> altezza - e un accesso pedonale -0.90 m <strong>di</strong> larghezza x 2.20 m<br />
<strong>di</strong> altezza. Tutte le aperture saranno rivestite esternamente con doghe <strong>di</strong> legno orizzontale<br />
trattate al naturale.<br />
Nel lato <strong>di</strong> valle, verso la <strong>di</strong>ga, è presente un vano più piccolo - <strong>di</strong>mensioni lorde in pianta 2.70<br />
x 5.80, altezza utile interne 3,50 m - in cui verranno alloggiati i trasformatori, con apertura<br />
<strong>di</strong>rette verso l'esterno, i quadri elettrici, le celle <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a tensione.<br />
All'interno del locale principale sono presenti un piccolo servizio igienico completo <strong>di</strong> turca e<br />
lavan<strong>di</strong>no, è presente un locale soppalcato chiusa da vetrata, in cui sono collocati i quadri <strong>di</strong><br />
bassa tensioni ed è collocato una consolle <strong>di</strong> comando locale <strong>di</strong> regolazione e controllo.<br />
La copertura è formata da soletta in c.a. con portata utile tale da consentire l'interramento e la<br />
realizzazione <strong>di</strong> ricoprimento erboso e contiene una botola <strong>di</strong> aerazione e raffreddamento del<br />
locale.<br />
Le quinte murarie emergenti dal terreno saranno rivestite in pietra da spacco reperita in sito.<br />
All'interno del corpo principale dell'e<strong>di</strong>ficio centrale saranno presenti due gruppi <strong>di</strong> produzione<br />
in modo tale da ottimizzare i ren<strong>di</strong>menti in corrispondenza delle <strong>di</strong>verse portate prelevate dal<br />
torrente durante l'anno.<br />
Saranno quin<strong>di</strong> presenti due turbine Pelton a sei getti, ad asse verticale, <strong>di</strong>rettamente<br />
accoppiata a generatori sincroni trifase.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 7
Si prevede la posa <strong>di</strong> due gruppi capaci <strong>di</strong> consumare complessivamente 1500 litri/secondo<br />
come massimo, e <strong>di</strong> sfruttare fino al 10% <strong>di</strong> tale portata.<br />
due gruppi <strong>di</strong> produzione saranno capaci rispettivamente delle seguenti potenze massime:<br />
1° gruppo turbina 2.400 kW generatore 2500 kW trasform. 2600 kW<br />
2° gruppo turbina 1.100 kW generatore 1150 kW trasform. 1200 kW<br />
Nell'e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale saranno inoltre alloggiate le celle <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a tensione con l'interruttore <strong>di</strong><br />
macchina e l'interruttore dei servizi ausiliari, oltre che al trasformatore <strong>di</strong> gruppo e a quello per<br />
i servizi ausiliari.<br />
Il macchinario sarà completamente automatico, con possibilità <strong>di</strong> telecontrollo e telegestione<br />
via modem.<br />
Descrizione del Canale <strong>di</strong> scarico<br />
Si prevede la realizzazione <strong>di</strong> una canalizzazione <strong>di</strong> scarico per immettere nell'alveo del<br />
torrente Dolca l'acqua precedentemente prelevata.<br />
Essa sarà costituita da canale interrato in c.a. e si estenderà fino ai pressi del letto del fiume.<br />
Nel punto <strong>di</strong> immissione in alveo si rileva la presenza <strong>di</strong> roccia al vivo, per cui non sarà<br />
necessaria la realizzazione <strong>di</strong> opere resistenti atte a <strong>di</strong>ssipare la residua energia cinetica<br />
dell'acqua restituita.<br />
5. Identificazione e descrizione dei ricettori presenti nell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
Dall’analisi territoriale non si segnalano ricettori a <strong>di</strong>stanza tale da essere influenzati dalle<br />
emissioni sonore provenienti dalla centrale idroelettrica in progetto.<br />
6. Planimetria dell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
Vedasi planimetria catastale allegata.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 8
7. In<strong>di</strong>cazione della classificazione acustica dell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />
La centrale in esame è ubicata su <strong>di</strong> un’area classificata come CLASSE III – Aree <strong>di</strong> tipo misto.<br />
Si riportano i valori limite <strong>di</strong> immissione cui attenersi in riferimento al D.P.C.M. del 14 novembre<br />
1997 “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”.<br />
CLASSE III - Aree <strong>di</strong> tipo misto<br />
Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o <strong>di</strong> attraversamento, con me<strong>di</strong>a<br />
densità <strong>di</strong> popolazione, con presenza <strong>di</strong> attività commerciali, uffici, con limitata presenza <strong>di</strong> attività artigianali e con assenza <strong>di</strong><br />
attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici.<br />
Valori limite assoluti <strong>di</strong> immissione – Leq in dB(A)<br />
Il valore massimo <strong>di</strong> rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente abitativo o<br />
nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori<br />
Classi <strong>di</strong> destinazione d’uso del territorio Tempi <strong>di</strong> riferimento<br />
I Aree particolarmente protette<br />
II Aree prevalentemente residenziali<br />
III Aree <strong>di</strong> tipo misto<br />
IV Aree <strong>di</strong> intensa attività umana<br />
V Aree prevalentemente industriali<br />
VI Aree esclusivamente industriali<br />
Diurno (06.00-22.00) Notturno (22.00-06.00)<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 9<br />
50<br />
55<br />
60<br />
65<br />
70<br />
70<br />
40<br />
45<br />
50<br />
55<br />
60<br />
70
8. In<strong>di</strong>viduazione delle principali sorgenti sonore già presenti nell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e<br />
in<strong>di</strong>cazione dei livelli <strong>di</strong> rumore ante-operam<br />
Nell’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o non sono presenti particolari sorgenti sonore (area boschiva montana).<br />
Si segnala comunque la presenza del Torrente Dolca che influenza e determina il clima <strong>acustico</strong>.<br />
Al fine <strong>di</strong> valutare in<strong>di</strong>cativamente la situazione acustica “ante-operam” sono state effettuate<br />
alcune misurazioni.<br />
Le con<strong>di</strong>zioni meteorologiche sono state buone, prive <strong>di</strong> precipitazioni atmosferiche e con vento<br />
moderato (inferiore a 2 mt/sec)<br />
La temperatura me<strong>di</strong>a <strong>di</strong>urna è stata <strong>di</strong> circa 6°C.<br />
Il tempo <strong>di</strong> osservazione della misurazione è stato quello necessario per trovare un valore <strong>di</strong> LEQ<br />
dB(A) stabile e comunque con oscillazioni minime.<br />
L’indagine è stata effettuata nella mattina del giorno 5 Novembre 2012.<br />
Strumentazione adottata per l’indagine:<br />
Fonometro <strong>di</strong>gitale <strong>di</strong> precisione <strong>di</strong> CLASSE 1 (secondo la normativa IEC 651 e IEC 804) BRUEL &<br />
KJÆR ITALIANA SRL modello 2260 (n. serie 2335723) con microfono tipo 4189 (n. serie 2330916)<br />
con verifica della taratura eseguita dal Centro LAT (Centro <strong>di</strong> Taratura n. 054) della Ditta I.E.C.<br />
Srl <strong>di</strong> TORINO - con Certificato n. 2011/411/F del 05/12/2011.<br />
La calibrazione del fonometro è eseguita me<strong>di</strong>ante calibratore BRUEL & KJÆR Tipo 4231 (n. serie<br />
2010161), che emette un livello <strong>di</strong> intensità sonora pari a 94,1 ± 0,3 dB(A).<br />
La verifica della taratura del calibratore <strong>di</strong> livello sonoro è stata eseguita dal Centro LAT (Centro<br />
<strong>di</strong> Taratura n. 054) della Ditta I.E.C. Srl <strong>di</strong> TORINO (TO) - con Certificato n. 2011/412/C del<br />
05/12/2011.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 10
Punto 1G Punto campionato presso e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale su Torrente Dolca<br />
Data e ora <strong>di</strong> inizio: 05/11/2012 09 58’ 17”<br />
Data e ora termine: 05/11/2012 10 04’ 18”<br />
Tempo trascorso: 0 06’ 01”<br />
Larghezza banda: 1/3 ottava<br />
Campo: 20,6-100,6 dB<br />
LAF90<br />
[dB]<br />
LAF95<br />
[dB]<br />
LAeq<br />
[dB]<br />
Componenti<br />
tonali<br />
Componenti<br />
impulsive<br />
LAeq<br />
corretto<br />
[dB]<br />
Valore 55,6 55,5 56,1 no no 56,5<br />
dB<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
Cursore: (A) Leq=56,1 dB LFmax=64,8 dB LFmin=55,1 dB<br />
dB<br />
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
05/11/2012 09.58.17 - 10.04.18<br />
0002.S3D<br />
6,30 8 16 31,50 63 125 250 500 1000 2000 4000 8000 16000 A C Hz<br />
LLeq LLFmin<br />
0002.S3D<br />
09.59.00<br />
LAeq<br />
10.00.00 10.01.00 10.02.00 10.03.00 10.04.00<br />
Cursore: 05/11/2012 10.04.17 - 10.04.18 LAeq=55,8 dB LAFmax=56,2 dB LCpicco=71,0 dB LAFmin=55,5 dB<br />
Nota: il livello ambientale è determinato dall’acqua del torrente Dolca<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 11
9. Calcolo previsionale dei livelli sonori generati dall’opera nei confronti dei ricettori e<br />
dell’ambiente esterno circostante<br />
Lo stu<strong>di</strong>o previsionale si articola nelle seguenti fasi:<br />
valutazione della pressione sonora delle sorgenti sonore interne<br />
valutazione del potere fonoisolante delle pareti<br />
scelta <strong>di</strong> alcuni punti ricettori rappresentativi nel territorio circostante<br />
calcolo del deca<strong>di</strong>mento sonoro rapportato al tipo <strong>di</strong> sorgente emittente e determinazione dei<br />
livelli <strong>di</strong> pressione sonora nei punti ricettori<br />
Pressione sonora delle sorgenti interne<br />
All’interno dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale troveranno alloggiamento le seguenti apparecchiature:<br />
n. 2 turbine idrauliche <strong>di</strong> tipo Pelton a sei getti ad asse verticale <strong>di</strong>rettamente accoppiati a<br />
generatori sincroni trifase;<br />
quadri in BT gestiti da PLC centrale per esercizio, controllo, protezione e parallelo automatico;<br />
quadri per S.A. in c.c. e c.a., completi <strong>di</strong> batteria stazionaria e carica batteria in tampone;<br />
trasformatori-elevatori in resina;<br />
quadri in MT completi <strong>di</strong> sezionatore <strong>di</strong> linea, lame <strong>di</strong> terra, interruttore automatico, celle TA e<br />
TV per misure.<br />
Per la valutazione del livello della pressione acustica prodotta dalle turbine e dai relativi impianti a<br />
corredo è stato preso come valore <strong>di</strong> riferimento un livello <strong>di</strong> pressione pari a 85,0 dB(A) relativo ad<br />
impianti similari (con funzionamento contemporaneo <strong>di</strong> entrambe le turbine).<br />
Pressione acustica trasmessa all’esterno dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
Il campo sonoro che si determina in un ambiente chiuso <strong>di</strong>pende essenzialmente dalle <strong>di</strong>mensioni del<br />
locale e dalle caratteristiche <strong>di</strong> assorbimento delle pareti interne.<br />
Ciò significa che contrariamente a quanto avviene all’aperto dove si ha un deca<strong>di</strong>mento continuo<br />
del livello sonoro all’aumentare della <strong>di</strong>stanza dalla sorgente, in un locale chiuso si verifica un<br />
deca<strong>di</strong>mento solo in prossimità della sorgente, mentre ad una certa <strong>di</strong>stanza da essa il livello si<br />
stabilizza ad un valore pressoché costante (livello riverberato) senza ulteriori deca<strong>di</strong>menti in quanto<br />
il contributo delle riflessioni <strong>di</strong> pareti e soffitto si sovrappongono all’onda <strong>di</strong>retta proveniente dalla<br />
sorgente e ne impe<strong>di</strong>scono l’attenuazione.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 12
Nel caso in esame la struttura è realizzata con setti portanti in calcestruzzo armato con solaio <strong>di</strong><br />
copertura piano anch’esso in calcestruzzo armato con un coefficiente <strong>di</strong> assorbimento molto ridotto<br />
e quin<strong>di</strong> il campo sonoro che si determinerà all’interno sarà certamente <strong>di</strong> tipo riverberante.<br />
In considerazione dell’eventuale presenza <strong>di</strong> prese <strong>di</strong> espulsione aria è ipotizzabile una attenuazione<br />
del rumore stimata in circa 30 dB(A).<br />
Alla luce <strong>di</strong> potere fonoisolante totale è ipotizzabile che all’esterno dell’e<strong>di</strong>ficio si avrà un livello <strong>di</strong><br />
pressione acustica pari a (con<strong>di</strong>zione più sfavorevole):<br />
Lp esterno= Lp interno - Potere fonoisolante = 85,0 – 30,0 = 55,0 dB(A)<br />
In considerazione del fatto che in prossimità del punto <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale è stato<br />
rilevato un livello ambientale pari a 56,1 dB(A) si ritiene trascurabile il livello <strong>di</strong> pressione acustica<br />
derivante dalla futura centrale idroelettrica.<br />
Limite <strong>di</strong>fferenziale<br />
In riferimento all’allegato A del DM 16 Marzo 1998 il livello <strong>di</strong>fferenziale è dato dalla <strong>di</strong>fferenza tra<br />
rumore ambientale (LA) e rumore residuo (LR).<br />
Il livello <strong>di</strong> rumore ambientale (LA ) è il livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderato<br />
"A", prodotto da tutte le sorgenti <strong>di</strong> rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato<br />
tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle<br />
specifiche sorgenti <strong>di</strong>sturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili <strong>di</strong><br />
natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona.<br />
Il livello <strong>di</strong> rumore residuo (LR ) è il livello continuo equivalente <strong>di</strong> pressione sonora ponderato<br />
"A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente <strong>di</strong>sturbante.<br />
Livello rumore<br />
residuo dB(A)<br />
LR<br />
Livello sorgenti<br />
<strong>di</strong>sturbanti al punto<br />
<strong>di</strong> rilevamento<br />
dB(A)<br />
Livello rumore<br />
ambientale previsto<br />
dB(A)<br />
LA<br />
Livello <strong>di</strong>fferenziale<br />
dB(A)<br />
LD<br />
Limite <strong>di</strong>fferenziale<br />
<strong>di</strong>urno<br />
dB(A)<br />
56,1 55,0 58,6 + 2,5 + 5,0<br />
Il livello <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong>urno risulta rispettato.<br />
In considerazione che il livello residuo è determinato dal Torrente Dolca si può affermare che tale<br />
livello sia rappresentativo oltre che del livello <strong>di</strong>urno anche per il livello residuo notturno e pertanto<br />
anche il limite <strong>di</strong>fferenziale notturno (+ 3 dBA) risulta rispettato.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 13
10. Calcolo previsionale dell’incremento dei livelli sonori dovuto all’aumento del<br />
traffico veicolare indotto<br />
Il traffico indotto sarà esclusivamente limitato agli interventi <strong>di</strong> manutenzione perio<strong>di</strong>ca, pulizia e<br />
controlli vari con perio<strong>di</strong>cità variabili.<br />
11. Provve<strong>di</strong>menti tecnici atti a contenere i livelli sonori emessi<br />
In considerazione dei livelli sonori previsti si ritiene che l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> prodotto dall’attività<br />
svolta (centrale idroelettrica) sia compatibile con il territorio circostante e con la zonizzazione<br />
acustica comunale.<br />
Inoltre,tenendo in considerazione:<br />
i risultati in<strong>di</strong>cati al punto 9;<br />
la presenza del Torrente Dolca;<br />
l’assenza <strong>di</strong> ricettori sensibili a <strong>di</strong>stanza tale da essere influenzati dalle emissioni sonore<br />
provenienti dalla centrale idroelettrica in progetto<br />
si può affermare che<br />
l’attività che verrà svolta dalla <strong>di</strong>tta non determina una variazione delle con<strong>di</strong>zioni acustiche<br />
dell’area e che risulta compatibile con la zonizzazione acustica rispettando i limiti fissati dal<br />
DPCM 14 Novembre 1997.<br />
12. Analisi dell’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> generato nella fase <strong>di</strong> realizzazione<br />
Si riporta la descrizione delle fasi <strong>di</strong> lavorazione con i relativi mezzi coinvolti:<br />
Fase 1: Installazione cantiere permanente Ponte Dolca<br />
Descrizione lavorazioni: Recinzione dell'area, collocazione dei box <strong>di</strong> cantiere, realizzazione <strong>di</strong><br />
recinzione con pali in legno e rete h = 200 cm, creazione degli accessi e impianti tecnologici.<br />
Installazione piccola centrale <strong>di</strong> betonaggio<br />
Mezzi coinvolti: Pala, escavatore, autocarro, impianto <strong>di</strong> betonaggio<br />
Fase 2: apertura pista accesso e realizzazione opera <strong>di</strong> presa<br />
Descrizione lavorazioni: Taglio per una fascia <strong>di</strong> larghezza <strong>di</strong> cinque metri delle alberature.<br />
Apertura pista <strong>di</strong> accesso me<strong>di</strong>ante scavatore. Trasporto dei materiali mezzi tra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong><br />
cantiere, scavi <strong>di</strong> sbancamento, trivellazione e iniezioni ad alta pressione - jet grouting - getti in<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 14
cls tra<strong>di</strong>zionali, rivestimenti in pietra, posa griglie e paratoie, sistemazione dell'area. Accesso<br />
me<strong>di</strong>ante ragno calato tramite gru gommata che verrà utilizzata anche per l'approvvigionamento<br />
dei materiali da costruzione e delle altre attrezzature <strong>di</strong> cantiere, regolarizzazione delle superfici,<br />
delimitazione e segnalazione dell'area <strong>di</strong> cantiere. La gru sarà posizionata in riva sinistra<br />
orografica della zona della presa, e lì sarà raggiungibile tramite la realizzazione <strong>di</strong> una breve<br />
strada temporanea <strong>di</strong> cantiere proveniente dalla vicina strada forestale.<br />
Mezzi coinvolti: mezzo speciale (ragno), scavatore, compressore, generatore, pala, autocarro,<br />
compressore, generatore trivellataci, betoniera, dumper<br />
Fase 3: realizzazione vasca <strong>di</strong>ssabbiatrice e <strong>di</strong> carico<br />
Descrizione lavorazioni: installazione cantiere temporaneo, trasporto dei materiali, scavi <strong>di</strong><br />
sbancamento, getti in els, costruzione murature, costruzione copertura piana in c.a.,<br />
impiantistica, posa opere elettromeccaniche e avvio condotta forzata, posa griglie saracinesche<br />
ecc.<br />
Mezzi coinvolti: impianto <strong>di</strong> betonaggio, pala, escavatore, autocarro, ponteggi<br />
Fase 4: realizzazione pista e strada accesso area e<strong>di</strong>ficio centrale<br />
Descrizione lavorazioni: Partendo dall'area <strong>di</strong> cantiere permanente Ponte Dolca, realizzazione<br />
<strong>di</strong> pista della larghezza <strong>di</strong> tre metri, me<strong>di</strong>ante scavatrice, con utilizzo del terreno escavato per la<br />
formazione del piano <strong>di</strong> percorrenza, fino a raggiungere il sito prescelto per l'e<strong>di</strong>ficio centrale.<br />
Accantonamento a bordo scavo dell'orizzonte organico del suolo.<br />
Mezzi coinvolti: Escavatore, martello demolitore pesante<br />
Fase 5: realizzazione condotta forzata<br />
Descrizione lavorazioni: partendo dalla località dell'e<strong>di</strong>ficio, utilizzo <strong>di</strong> un primo scavatore per<br />
la realizzazione dello scavo a sezione obbligata, e per la successiva posa <strong>di</strong> tratti <strong>di</strong> sei metri<br />
della condotta forzata, a giunti bicchierati in acciaio, 01000, e posa <strong>di</strong> cavidotto corrugato in<br />
pead 0150. I tratti <strong>di</strong> tubazione vengono presi dall'area <strong>di</strong> stoccaggio presso l'area <strong>di</strong> cantiere<br />
permanente Ponte Dolca, e portati allo scavatore tramite trattore con rimorchio a doppio assale<br />
gemellato, capace <strong>di</strong> trasportare due tratti <strong>di</strong> condotta <strong>di</strong> sei metri. Si provvede me<strong>di</strong>ante<br />
scavatore a girare il rimorchio per tornare a caricare.<br />
Man mano, segue lo scavo e la posa della tubazione, la saldatura dei tratti e la sigillatura<br />
me<strong>di</strong>ante fasce <strong>di</strong> protezione impermeabilizzanti.<br />
Effettuate le saldature, un secondo scavatore segue da valle per la copertura dello scavo a<br />
sezione fissa della condotta forzata. I tratti aperti <strong>di</strong> scavo a sezione fissa saranno al massimo <strong>di</strong><br />
settanta metri per evitare situazioni <strong>di</strong> pericolo <strong>di</strong> stabilità o <strong>di</strong> ruscellamenti ecc.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 15
In corrispondenza del tratto <strong>di</strong> strada <strong>di</strong> accesso all'e<strong>di</strong>ficio centrale, il secondo scavatore<br />
provvederà anche alla realizzazione delle sistemazioni definitive della pista, nel restante tratto<br />
provvederà, invece alla chiusura della pista, con ripristino degli orizzonti originali, utilizzando il<br />
materiale precedentemente accantonato a bordo scavo ed utilizzato per la pista stessa.<br />
Mezzi coinvolti: due escavatori, martello demolitore, trattore con rimorchio speciale per<br />
trasporto tubi, saldatrice, generatore.<br />
Fase 6: realizzazione e<strong>di</strong>ficio centrale<br />
Descrizione lavorazioni: installazione cantiere temporaneo, trasporto dei materiali, scavi <strong>di</strong><br />
sbancamento, getti in cls, costruzione murature, costruzione copertura piana in c.a.,<br />
impermeabilizzazioni, impiantistica, posa opere elettromeccaniche<br />
Mezzi coinvolti: impianto <strong>di</strong> betonaggio, pala, escavatore, autocarro, gru a torre, ponteggi<br />
Fase 7: opere <strong>di</strong> completamento, rinaturalizzazione e rimozione cantiere<br />
Descrizione lavorazioni: trasporto dei materiali, tombatura <strong>di</strong> scavi rimasti aperti, opere <strong>di</strong><br />
ingegneria naturalistica, realizzazione <strong>di</strong> attraversamenti me<strong>di</strong>ante gua<strong>di</strong> a corda molle in sasso,<br />
muretti <strong>di</strong> protezione in sassi, rinaturalizzazione me<strong>di</strong>ante semine.<br />
Mezzi coinvolti: escavatore, pala.<br />
Le lavorazioni <strong>di</strong> cantiere verranno svolte esclusivamente in periodo <strong>di</strong>urno in<strong>di</strong>cativamente con<br />
orario 8-12 e 13-17 e solamente nei giorni feriali. Si evidenzia che la durate del cantiere dovrebbe<br />
essere <strong>di</strong> circa 70 settimane anche se allo stato attuale non è possibile determinare la durata<br />
effettiva del cantiere in quanto strettamente <strong>di</strong>pendente da con<strong>di</strong>zioni meteo.<br />
Occorre comunque tenere in considerazione che non si segnala la presenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici abitati nelle<br />
vicinanze dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale e delle opere <strong>di</strong> contorno.<br />
L’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> generato nella fase <strong>di</strong> realizzazione dell’opera sarà tale da rispettare i limiti <strong>di</strong><br />
zona e comunque tale da non arrecare <strong>di</strong>sturbo. Qualora si ritenesse <strong>di</strong> non poter rispettare i limiti<br />
<strong>di</strong> classe verrà richiesta deroga al superamento dei valori limite come previsto dalla normativa<br />
vigente in materia.<br />
Relazione tecnica atta a valutare l’<strong>impatto</strong> <strong>acustico</strong> ambientale previsionale centralina idroelettrica su torrente Dolca Pagina 16
13. Programma dei rilevamenti <strong>di</strong> verifica<br />
In considerazione dell’assenza <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici abitati nelle vicinanze dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale e delle opere<br />
<strong>di</strong> contorno non si ritiene necessario prevedere un programma <strong>di</strong> rilevamenti <strong>di</strong> verifica in corso<br />
d’opera.<br />
Per quanto concerne eventuali rilevamenti a lavori ultimati, in relazione al fatto che tale attività non<br />
comporta variazioni dal punto <strong>di</strong> vista <strong>acustico</strong> della situazione ante-operam, salvo <strong>di</strong>versa<br />
in<strong>di</strong>cazione da parte degli Enti competenti, non si ritiene necessario eseguire rilevamenti <strong>di</strong> verifica<br />
durante il normale svolgimento dell’attività.<br />
14. Riconoscimento Tecnici Competenti<br />
Alla stesura del presente documento hanno collaborato:<br />
Tecnico competente in acustica ambientale P.I. Renzo Gattoni D.G.R. 29/07/97 n. 120-21338<br />
Tecnico competente in acustica ambientale P.I. Luca Fontanelli D.D. 5/11/2002 n. 449<br />
IL PROPONENTE IL TECNICO COMPETENTE<br />
IN ACUSTICA AMBIENTALE<br />
Renzo Per. Ind. GATTONI<br />
________________________ __________________________<br />
Allegati:<br />
Tavola 2 - planimetria catastale<br />
Tavola 6a - piante e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> centrale<br />
Lettere riconoscimento Tecnici competenti in acustica ambientale<br />
Certificato <strong>di</strong> taratura fonometro<br />
Certificato taratura calibratore<br />
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