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dell' armatore Pontecorvo Lanaturaleeffervescenza - Porto & diporto

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armamento | porto&<strong>diporto</strong><br />

La naturale effervescenza<br />

dell’ <strong>armatore</strong><br />

<strong>Pontecorvo</strong><br />

Medico, industriale, trader finanziari, <strong>armatore</strong>. Non sono certo<br />

mancate le emozioni nei primi 57 anni di esistenza<br />

di Carlo <strong>Pontecorvo</strong>, imprenditore napoletano<br />

che dell’eclettismo ha fatto una ragione<br />

di vita, come dimostra la sede milanese della<br />

recente conquista Ferrarelle, dove lo incontriamo,<br />

un ex opificio farmaceutico completamente<br />

ristrutturato, tutto vetro e laterizi, allestito<br />

internamente con tele di Ernesto Tatafiore, polene ottocentesche<br />

e, nel mezzo<br />

dell’enorme open space<br />

soppalcato adibito a sala<br />

riunioni, un altarino sincretista<br />

ad omaggiare l’atavica<br />

superstizione partenopea.<br />

“Non mi considero né un<br />

industriale né un <strong>armatore</strong>,<br />

sono solo me stesso, una<br />

persona curiosa e affascinata<br />

da esperienze nuove e diverse,<br />

cui la vita ha sorriso,<br />

ma che ha sempre lavorato<br />

sodo, memore degli esempi<br />

ricevuti in famiglia” esordisce<br />

<strong>Pontecorvo</strong>, fresco di ritorno all’armamento. Dopo<br />

un biennio in cui la sua LGR di Navigazione ha agito da<br />

semplice gestore tecnico dell’ex flotta, infatti, la compagnia<br />

nelle scorse settimane è tornata alla proprietà,<br />

prendendo in consegna dal Cantiere Navale di Pesaro<br />

la Castel Dell’Ovo, gasiera<br />

di tipo LPG, se-<br />

otto<br />

8<br />

MARZO<br />

miref da 4.000 mc. Lo stesso cantiere nel marzo 2009<br />

completerà la gemella Castello di Gradara (che, come la<br />

sorella, sarà affidata al pool commerciale di Lauritzen),<br />

ad aprile e giugno dello stesso anno il coreano Sekwang<br />

consegnerà due etileniere da 8.000 mc e alla fine del<br />

2009 il cinese Guangzhou Shipyard varerà due cisterne<br />

doppio scafo Ice Class da 53.000 dwt, “sicché ci troveremo<br />

a gestire una flotta di 12 navi, di cui 6 di proprietà,<br />

di fatto una per ogni dipendente di LGR!” riepiloga <strong>Pontecorvo</strong>,<br />

mal celando, malgrado lo sguardo glaciale, una<br />

punta di inevitabile orgoglio.<br />

Ma andiamo con ordine,<br />

anche perché quella armatoriale,<br />

avviata, interrotta<br />

e ripresa in meno di dieci<br />

anni, non è certo stata la<br />

prima attività lavorativa<br />

dell’ex chirurgo: “Studiai<br />

medicina per passione, era<br />

un percorso duro, all’epoca<br />

non lo si faceva tanto per<br />

fare. La professione oggi un<br />

po’ mi manca, ma non rimpiango<br />

di aver intrapreso<br />

strade diverse”.<br />

Nel 1990, dunque, <strong>Pontecorvo</strong><br />

ripone camice e bisturi, benché le navi siano<br />

ancora là da venire: “Me- ditai a lungo e alla<br />

fine decisi di dedicar- mi all’attività di<br />

famiglia, la gestione della vetreria Avir,<br />

che vendemmo nel 1997<br />

a l l a mul-


armamento | porto&<strong>diporto</strong><br />

tinazionale statunitense Owens. Con i proventi mi<br />

buttai nella finanza, fintantoché, anche per una naturale<br />

predisposizione all’economia reale, nel 1999 colsi l’opportunità<br />

offertami da un paio di banche e mi lanciai<br />

nello shipping. L’approccio non fu soft, perché chi conosce<br />

quel mondo sa che avvicinarvisi con un capitale<br />

da investire equivale a cospargersi di miele e piazzarsi di<br />

fronte ad un alveare..!”.<br />

L’imprenditore però si dimostra abile e fortunato:<br />

“Inizialmente pensai di speculare sul primo ordine, due<br />

cisterne interamente a doppio scafo commissionate ad<br />

un prezzo assai favorevole al cantiere coreano Daedong,<br />

ma il disastro dell’Erika avvenuto pochi mesi prima della<br />

consegna (2000 e 2001) fece ‘esplodere’ i noli delle<br />

doppio scafo. Decisi dunque di tenerle, dandole in gestione<br />

ad una società monegasca con la quale, tuttavia,<br />

i rapporti furono fin da subito nebulosi e travagliati. Per<br />

questo alla fine del 2001 costituii, con sede in Italia in<br />

modo da poter iscrivere le navi al Registro Bis, LGR di Navigazione<br />

(LGR Holding è il vertice del gruppo), cui affidai<br />

la gestione tecnica della<br />

flotta. Quella commerciale<br />

invece la diedi al gruppo armatoriale<br />

danese Torm e nel<br />

frattempo ordinai un’altra<br />

gemella allo stesso cantiere<br />

(intanto divenuto STX) e<br />

due petroliere più grosse. La<br />

sesta nave arrivò a seguito<br />

dei buoni rapporti instaurati<br />

con Torm: mi chiesero di<br />

partecipare con due unità<br />

all’acquisto di 10 panamax<br />

da 84.500 dwt. Per prudenza<br />

ne feci una sola, pentendomene,<br />

perché, per come è andato il mercato dopo, avrei<br />

dovuto farne quattro!”.<br />

È la fine del 2005 e <strong>Pontecorvo</strong> mette a segno un altro<br />

colpo: “Ricevetti una telefonata dal CEO di Torm che testualmente<br />

mi disse ‘we are at the top of the peak, time<br />

to sell!’. Lui era disposto ad acquistare, perché essendo<br />

quotato non poteva dare l’idea di mollare, così gli cedetti<br />

la flotta realizzando un’ottima plusvalenza e mantenendo<br />

la gestione tecnica delle navi, sempre affidata all’ingegner<br />

Leonardo Rondinella”.<br />

Ed eccoci tornati al punto di partenza, anche se nel<br />

frattempo il palmares del vulcanico businessman partenopeo<br />

si arricchisce ulteriormente: “Prima ancora di<br />

completare la cessione della flotta conclusi l’operazione<br />

Italaque (brand italiano di Danone cui faceva capo, fra<br />

gli altri, Ferrarelle), che, incontrando la mia propensione<br />

alla produzione rispetto ai servizi, mi diede contestualmente<br />

l’occasione di salvare un bene culturale e<br />

dieci<br />

10<br />

industriale italiano con un’azione di grande prestigio<br />

imprenditoriale e di pari difficoltà, considerata la maturità<br />

del settore”.<br />

Anche in questo caso però <strong>Pontecorvo</strong> si dimostra<br />

abile, al punto da poter molto presto trasferire il proprio<br />

ufficio…: “Avevo scaramanticamente scommesso con<br />

me stesso che non avrei utilizzato il soppalco di questa<br />

stanza fintantoché non avessi risanato Ferrarelle. Dopo<br />

anni di perdite, finalmente, il 2007 dovrebbe chiudere in<br />

pareggio ed io dovrei poter salire di piano!”.<br />

Normale, quindi, aspettarsi da un carattere del genere<br />

il rispetto della parola data: “Quando cedetti le navi a<br />

Torm mi resi conto che lo shipping mi aveva stregato,<br />

tanto che promisi solennemente ai ragazzi di LGR che<br />

sarei rientrato nel settore non appena possibile”. Detto<br />

fatto, anche perché quella di <strong>Pontecorvo</strong> per l’armamento<br />

è una passione riscontrabile in vari aspetti della sua<br />

attività: “Quando parliamo di qualità non intendiamo<br />

solamente quella tecnica delle navi, bensì ci riferiamo<br />

anche al crewing, di cui in LGR ci occupiamo direttamente,<br />

selezionando il sempre<br />

più raro personale specializzato<br />

e cercando di privilegiare<br />

per quanto possibile<br />

l’italianità. Un’impresa che<br />

vorremmo rendere meno<br />

ardua sviluppando qualche<br />

iniziativa per promuovere<br />

le professioni marittime, in<br />

via di abbandono nel nostro<br />

paese malgrado una nobile<br />

tradizione”.<br />

Anche sul fronte associativo<br />

<strong>Pontecorvo</strong> ha le idee<br />

chiare: “Benché abbia grande<br />

stima degli armatori che conosco (con Coccia ho un<br />

ottimo rapporto), non credo molto nell’associazionismo e<br />

a Confitarma sono iscritto soprattutto per motivi nazionalistici,<br />

mentre ad Intertanko più che altro pago il fee!”.<br />

Un atteggiamento che deriva, con tutta probabilità,<br />

dalla versatilità, necessariamente individualista, di <strong>Pontecorvo</strong>,<br />

che, sfuggendo volontariamente ad ogni definizione<br />

professionale, non nega un possibile nuovo settore<br />

di investimento, prima di ribadire i suoi principi di frugalità<br />

e oculatezza in una colorita considerazione conclusiva<br />

sull’economia globale: “Da un paio d’anni presto grande<br />

attenzione, perché il mercato potrebbe anche cedere<br />

e la bolla scoppiare come accadde al Nasdaq nel 2000.<br />

Fra i paesi emergenti prediligo la Cina: a volte sembra la<br />

nave di Franceschiello, a puppa cumbatteveno e a prora<br />

nun ‘o sapeveno, ma i cinesi sono come noi napoletani,<br />

fanno un gran casino ma sanno ‘inventare’!”.<br />

Andrea Moizo<br />

La crisi si affronta<br />

Paxos e sia nel Tirreno da Napoli, sede della<br />

società, e Civitavecchia verso le isole, effettuati<br />

con una flotta di proprietà di 18 unità<br />

con la qualità e<br />

veloci e 5 cruise ferries. Ma intorno a tanta<br />

imprenditorialità c’è la solitudine nella quale<br />

è lasciata l’iniziativa del privato, si rammarica<br />

l’appoggio esterno<br />

Aiello, “Realtà in crescita come<br />

la nostra in Campania sono assai<br />

rare, le nostre navi sono di<br />

bandiera italiana, abbiamo un<br />

Tradizionalmente redicata in Sicilia e nel Golfo di Na- terminal attrezzato con nostro personale specializzato e<br />

poli, la Snav di Gianluigi Aponte comin- officine, ma siamo in difficoltà e dobbiamo lottare a cocia<br />

a credere anche nella Sardegna dove minciare dalla viabilità nel porto di Napoli”. Un esempio<br />

dall’anno scorso, primo <strong>armatore</strong> priva- per tutti la presenza da trenta anni di una pasticceria<br />

to, ha inaugurato la Civitavecchia-Olbia siciliana nell’area portuale che soprattutto a ridosso del-<br />

invernale con una nave, che raddoppierà le festività ne blocca tutto il traffico o lo stazionamento<br />

con l’inserimento sulla linea della Snav dei bus SITA, che collegano la città al salernitano. “Noi<br />

Toscana (ex Peter Vessel, 2300 passeg- stiamo aumentando il nostro trasportato merci e pasgeri<br />

e servizio alberghiero comprensivo di suite), a partire seggeri, ma qualcosa non funziona perché non c’è ente<br />

dal 29 maggio e per tutto il prossimo inverno, per un ser- che si preoccupi di creare condizioni esterne favorevoli.<br />

vizio bipolare giornaliero. Sempre da Civitavecchia conti- Si mettono le fioriere nel porto e poi il mezzo eccezionua<br />

la joint con GNV per Palermo, mentre altra novità è il nale non ci passa!”. La natura del problema evidenziato<br />

raddoppio del collegamento estivo con le Eolie da Napoli, da Aiello non è solo di carenza infrastrutturale ma anche<br />

con una partenza alle 9,00 dal porticciolo di Mergellina e di controlli e monitoraggi. Mentre negli USA le conces-<br />

una dalle Eolie alle 14,30. “Una buona soluzione sopratsioni portuali sono soggette ad una verifica costante dei<br />

tutto nei fine settimana” sottolinea l’AD di Snav Raffaele piani di impresa con l’obbligo del pagamento annuale<br />

Aiello, anche per chi deve rientrare a Roma.<br />

delle differenze in caso di mancato conseguimento de-<br />

Snav dal 2002 ad oggi da 19 amministrativi è passata gli obiettivi produttivi, nel porto di Napoli ci sono ban-<br />

a circa un centinaio di persone e da 134 marittimi a quasi chine date in concessione che restano libere per giorni<br />

800, con servizi consolidati sia in Adriatico con partenze interi perché alcuni collegamenti non si effettuano più<br />

da Ancona Pescara e Brindisi verso Spalato Hvar Corfù e o perchè destinate ad un traffico di grano e cemento<br />

MARZO www.portoe<strong>diporto</strong>.it<br />

undici<br />

11<br />

armamento | porto&<strong>diporto</strong>

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