Consigli di Meccanica Razionale - Dipartimento di Ingegneria e ...

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05.06.2013 Views

10 CAPITOLO 1. INTRODUZIONE ton: primo principio legge di inerzia secondo principio legge di moto di una particella F = ma terzo principio principio di azione e reazione 1.1.3 Particella Definizione: si chiama particella qualunque corpo le cui dimensioni siano trascurabili rispetto alle dimensioni in gioco. 3 Per quanto possa sembrare strano un aereo con 300 passeggeri a bordo può, in un certo contesto, essere considerato come una particella. Basta chiederlo ad un radarista: a lui è sufficiente la posizione del puntino luminoso che si rivela sullo schermo radar. Anche la Terra, che ha un raggio di circa 6000 km, può essere considerata come una particella nella determinazione dell’orbita: questo avviene nello studio dei moti centrali. Quindi non è detto che la particella o particella debbano avere estensione nulla. E’ sufficiente che le sue dimensioni siano trascurabili nel contesto che si considera. 1.2 Sistema meccanico Definizione: si chiama sistema meccanico un sistema fisico del quale ci interessa solo lo studio del moto, in particolare la sua configurazione in condizioni di quiete. Un sistema fisico viene chiamato sistema termodinamico o chimico o elettrico a seconda che di esso ci interessino gli aspetti termodinamici o chimici o elettrici. 1.2.1 Configurazione di un sistema meccanico Determinare il moto del sistema meccanico o il suo stato di equilibrio, significa conoscere la posizione di ogni punto del sistema ad un istante generico. Definizione: si chiama configurazione di un sistema ad un dato istante l’insieme delle posizioni di tutti i punti del sistema in quell’istante. 3 Spesso si parla di punto materiale, ma il termine particella è più pertinente. L’opposto di punto materiale sarebbe punto geometrico, ma non sembra il caso di aggiungere il termine geometrico ai punti da sempre usati in geometria.

1.2. SISTEMA MECCANICO 11 1.2.2 Coordinate libere Per determinare la configurazione occorre fissare un sistema di riferimento e delle coordinate. In linea di principio occorrerebbero le coordinate di tutti i punti del sistema: ma l’esistenza di parti rigide diminuisce il numero di coordinate necessarie per determinare la configurazione. Basti osservare che per individuare la configurazione di un corpo rigido libero nello spazio, formato da un numero enorme di molecole è sufficiente dare solamente 6 coordinate! Definizione: si chiamano coordinate libere o lagrangiane o generalizzate un insieme di variabili indipendenti sufficienti a definire la configurazione di un sistema ad ogni istante. 4 Le coordinate libere si indicano con q k o con qk, essendo k = 1, 2, ..., n ed n il numero dei gradi di libertà. Osservazione. La posizione degli indici in alto è dovuta ad una convenzione generale e non deve essere confusa con un esponente. Molti autori non se la sentono di mettere gli indici in alto a motivo della possibile confusione con un esponente. All’inizio di un problema occorre scegliere delle coordinate. Durante la fase di impostazione del problema si può fare uso di coordinate sovrabbondanti ma prima di iniziare la risoluzione sarà bene eliminare le coordinate sovrabbondanti esprimendole in funzione delle coordinate libere mediante relazioni geometriche. Le relazioni tra le coordinate cartesiane e le coordinate libere sono in generale espresse da equazioni non lineari: questo capita tutte le volte che si introducono angoli. Ne viene che le coordinate libere introducono la non linearità nelle equazioni della meccanica: si parla di non linearità geometriche. Un’altra sorgente di non linearità sono le relazioni costitutive 5 cioè relazioni fra le variabili statiche e dinamiche da una parte (quali forze, momenti, quantità di moto, momenti delle quantità di moto, ecc.) e variabili geometriche e cinematiche dall’altra (quali le coordinate, gli spostamenti, le velocità, le velocità angolari, ecc.). Queste equazioni prendono il nome di costitutive perché precisano la costituzione del sistema. 1.2.3 Spostamenti reali e virtuali Definizione: si chiama spostamento virtuale del punto P e lo si indica con δP, il vettore infinitesimo che congiunge la posizione occupata 4 Nocilla, p.122 5 Dette anche equazioni materiali o di comportamento.

1.2. SISTEMA MECCANICO 11<br />

1.2.2 Coor<strong>di</strong>nate libere<br />

Per determinare la configurazione occorre fissare un sistema <strong>di</strong> riferimento e delle<br />

coor<strong>di</strong>nate. In linea <strong>di</strong> principio occorrerebbero le coor<strong>di</strong>nate <strong>di</strong> tutti i punti del sistema:<br />

ma l’esistenza <strong>di</strong> parti rigide <strong>di</strong>minuisce il numero <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate necessarie<br />

per determinare la configurazione. Basti osservare che per in<strong>di</strong>viduare la configurazione<br />

<strong>di</strong> un corpo rigido libero nello spazio, formato da un numero enorme <strong>di</strong><br />

molecole è sufficiente dare solamente 6 coor<strong>di</strong>nate!<br />

Definizione: si chiamano coor<strong>di</strong>nate libere o lagrangiane o generalizzate<br />

un insieme <strong>di</strong> variabili in<strong>di</strong>pendenti sufficienti a definire la<br />

configurazione <strong>di</strong> un sistema ad ogni istante. 4<br />

Le coor<strong>di</strong>nate libere si in<strong>di</strong>cano con q k o con qk, essendo k = 1, 2, ..., n ed n il<br />

numero dei gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> libertà.<br />

Osservazione. La posizione degli in<strong>di</strong>ci in alto è dovuta ad una convenzione generale<br />

e non deve essere confusa con un esponente. Molti autori non se la sentono <strong>di</strong> mettere gli<br />

in<strong>di</strong>ci in alto a motivo della possibile confusione con un esponente.<br />

All’inizio <strong>di</strong> un problema occorre scegliere delle coor<strong>di</strong>nate. Durante la fase<br />

<strong>di</strong> impostazione del problema si può fare uso <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate sovrabbondanti ma<br />

prima <strong>di</strong> iniziare la risoluzione sarà bene eliminare le coor<strong>di</strong>nate sovrabbondanti<br />

esprimendole in funzione delle coor<strong>di</strong>nate libere me<strong>di</strong>ante relazioni geometriche.<br />

Le relazioni tra le coor<strong>di</strong>nate cartesiane e le coor<strong>di</strong>nate libere sono in generale<br />

espresse da equazioni non lineari: questo capita tutte le volte che si introducono<br />

angoli. Ne viene che le coor<strong>di</strong>nate libere introducono la non linearità nelle<br />

equazioni della meccanica: si parla <strong>di</strong> non linearità geometriche.<br />

Un’altra sorgente <strong>di</strong> non linearità sono le relazioni costitutive 5 cioè relazioni<br />

fra le variabili statiche e <strong>di</strong>namiche da una parte (quali forze, momenti, quantità<br />

<strong>di</strong> moto, momenti delle quantità <strong>di</strong> moto, ecc.) e variabili geometriche e cinematiche<br />

dall’altra (quali le coor<strong>di</strong>nate, gli spostamenti, le velocità, le velocità angolari,<br />

ecc.). Queste equazioni prendono il nome <strong>di</strong> costitutive perché precisano la<br />

costituzione del sistema.<br />

1.2.3 Spostamenti reali e virtuali<br />

Definizione: si chiama spostamento virtuale del punto P e lo si in<strong>di</strong>ca<br />

con δP, il vettore infinitesimo che congiunge la posizione occupata<br />

4 Nocilla, p.122<br />

5 Dette anche equazioni materiali o <strong>di</strong> comportamento.

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