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IL COLLEZIONISTA<br />

Era appena l’alba, la sua<br />

luminescenza lattiginosa<br />

era scesa da poco ad<br />

imbiancare le mura delle<br />

case e le strade, l’uomo<br />

si strinse la sciarpa intorno<br />

al collo e si tirò su il bavero, dell’aria<br />

rarefatta si manifesto davanti al suo viso<br />

sod<strong>di</strong>sfatto. Camminava a passi lenti e<br />

misurati, aveva appena lasciato nel letto<br />

caldo ed umido ancora, lei: la lei <strong>di</strong> quella<br />

notte <strong>di</strong> cui ora non ricordava nemmeno<br />

il nome ed il suo odore, che ancora aleggiava<br />

sulla pelle, anche quello a breve<br />

sarebbe svanito, scivolando via dal suo<br />

corpo insieme all’acqua della doccia.<br />

Due beep beep, quattro luci si accendono<br />

e spengono, l’uomo sale in auto e si guarda<br />

intorno come per tema che qualcuno<br />

lo noti, mette in moto e una macchia nera<br />

buca il bianco <strong>di</strong> quell’alba verso altre<br />

avventure.<br />

Già, la sua filosofia era una donna sola …<br />

una alla volta …una per notte, una lei <strong>di</strong>versa<br />

ogni notte in modo da riaccendere<br />

ogni volta la passione, con la sua scarica<br />

<strong>di</strong> adrenalina e dopamina, quella passione<br />

che in passato lo aveva tante volte tra<strong>di</strong>to<br />

e che aveva confuso con l’amore …<br />

ne aveva messo <strong>di</strong> tempo per capire, per<br />

capire come mai nonostante tutta quella<br />

passione e quell’amore - perché <strong>di</strong> certo<br />

lui le sue donne le aveva amate tutte - le<br />

cose non avessero mai funzionato, con<br />

tutto il dolore che ne era poi derivato dal<br />

rifiuto e dall’abbandono che faceva riemergere<br />

dal passato un dolore ancora più<br />

antico e lontano e che mai più voleva ancora<br />

provare. Aveva passato tanto tempo<br />

a domandarselo con lo sguardo perso nel<br />

vuoto e nel tempo e ancora adesso non<br />

aveva trovato la risposta, quella giusta,<br />

per cui aveva smesso <strong>di</strong> domandarselo ed<br />

inoltre ormai aveva risolto….una donna<br />

per volta, una per notte, una lei <strong>di</strong>versa<br />

ogni volta… così la passione rimaneva<br />

intatta sempre e lui evitava <strong>di</strong> far coinvolgere<br />

il cuore ma senza dovere rinunciare<br />

a loro, alle Donne, <strong>di</strong> cui non poteva fare<br />

a meno… forse a causa <strong>di</strong> quell’antico<br />

dolore.<br />

9<br />

Alla fine <strong>di</strong> quelle notti lui offriva sem-<br />

NARRATIVA<br />

Il suo territorio <strong>di</strong> caccia erano le balere<br />

romagnole tra una mazurka, una polka ed<br />

un fox-trot, la pia<strong>di</strong>na con squacquerone,<br />

rucola e Sangiovese.<br />

Per capire fin dal primo incontro cosa sarebbe<br />

potuto accadere alla fine delle danze,<br />

gli bastava stringere loro la mano…<br />

in cui si celava la promessa del dopo… e<br />

poi il sedurle, condurle a se, … era così<br />

semplice… da qualche parte aveva letto<br />

questa frase “Ehi ragazzi, un reattore nucleare<br />

è come le donne... basta leggere il<br />

manuale e premere il tasto giusto”, per cui<br />

lui aveva imparto a leggere quel manuale<br />

ed a trovare il tasto giusto, il punto debole<br />

della lei <strong>di</strong> turno per innescare la loro<br />

reazione emotiva e vi faceva leva piano,<br />

su e giù, senza forzare e senza fretta. Dalla<br />

sua voce calda e sommessa fiorivano<br />

le lusinghe che agli uomini non costano<br />

nulla e le donne invece ci cascano sempre<br />

tutte, ma proprio tutte…o quasi ed <strong>di</strong>veniva<br />

poi così facile ottenerne l’attenzione<br />

accompagnando le parole, usate a costruir<br />

le frasi come un orafo usava il cesello,<br />

al quel suo sguardo speciale, che sapeva<br />

<strong>di</strong> far sentire speciali anche loro…ma a<br />

nessuna era dato modo <strong>di</strong> poterlo vedere<br />

senza quel suo sguardo fascinoso e sorridente,<br />

se solo avessero potuto, avrebbero<br />

visto uno sguardo ben <strong>di</strong>verso, perso in<br />

un mare <strong>di</strong> tristezza infinita. Ecco, la musica<br />

adesso era finita e la lei <strong>di</strong> turno era<br />

pronta per quella sua nuova avventura e<br />

così uscivano insieme nella notte ed era<br />

sempre lui che andava da loro, mai portarle<br />

in casa per evitare <strong>di</strong> alimentare in<br />

loro inutili speranze perché….nel cuore<br />

<strong>di</strong> ogni lei, anche se lui le cose le metteva<br />

in chiaro fin da subito, c’era sempre la<br />

speranza inconfessata ed inconfessabile<br />

che <strong>di</strong> notti ce ne potessero essere anche<br />

altre: le donne offrono subito il sesso<br />

sperando <strong>di</strong> ottenere in cambio l’amore e<br />

gli uomini questo lo sanno e loro quello<br />

che vogliono prendono e loro vogliono il<br />

sesso e quello si prendono…chi subito e<br />

chi almeno ci mette <strong>di</strong> mezzo il brivido<br />

della con<strong>qui</strong>sta… che rende più lenta ed<br />

avventurosa la caccia e più gustoso soprattutto<br />

il godersi la preda.<br />

<strong>di</strong> LUCILLA MATTEI<br />

Arriverà un giorno in cui gli uomini capiranno il momento, l’alba impiumata <strong>di</strong> fresco, da <strong>di</strong>etro<br />

contorni sfocati, barrati <strong>di</strong> gelo.Arriverà il giorno in cui gli uomini capiranno il momento ed una<br />

notte stellata non nasconderà più il suo mistero.<br />

pre ad ognuna la possibilità <strong>di</strong> restare in<br />

contatto, ma non più per il ripetersi della<br />

magia <strong>di</strong> una notte <strong>di</strong> passione e ovviamene<br />

nessuna restava ed il gioco… finiva<br />

ed il vuoto che ne derivava occorreva subito<br />

colmarlo, cosicché lui doveva continuamente<br />

rinnovare le sue conoscenze,<br />

ampliare i suoi giri e raggiri per cui era<br />

<strong>di</strong>ventato un collezionista, il collezionista<br />

<strong>di</strong> donne o <strong>di</strong> amiche come amava<br />

definirle lui, quelle donne <strong>di</strong> cui non poteva<br />

fare a meno e delle quali voleva il<br />

più assoluto e necessario controllo…la<br />

sua gratificazione, da cui l’esigenza <strong>di</strong> altri<br />

territori da esplorare e fortunatamente<br />

anche dove lavorava era il posto ideale.<br />

Lavorava nel campo della moda e tra una<br />

stoffa, un figurino, una prova sartoriale<br />

e… la macchinetta del caffè il modo per<br />

sedurre lo trovava sempre…ma non le<br />

modelle che considerava solo merce preziosa.<br />

Solo una non era riuscita a piegare<br />

al suo fascino… comunque.<br />

Era la vetrinista del negozio del prêt à<br />

porter. Incominciarono a salutarsi attraverso<br />

il vetro mentre lei allestiva le vetrine<br />

e così saluto dopo saluto decisero<br />

<strong>di</strong> passare del tempo insieme al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

quel vetro. Ed anche con lei aveva iniziato<br />

ad intonare la stessa musica e a ballare<br />

la stessa danza lenta… ed una sera fuori<br />

della balera sotto una luna fatata e fatale,<br />

le rubò un bacio, che la lasciò senza<br />

<strong>di</strong>mensione tanto si era sentita fluttuare<br />

nell’aria …ma nonostante tutto, quando<br />

lui le chiese “An<strong>di</strong>amo?” lei, dolce e<br />

succosa come una pesca matura, sussurrò<br />

”Io sono per tutte le notti”… e lui “Solo<br />

per questa, ma sarà la più bella …” e lei<br />

ancora “Io sono per tutte le notti”. Da allora<br />

ripresero a salutarsi solo attraverso<br />

il vetro, lei <strong>di</strong> qua, lui <strong>di</strong> là e quel vetro<br />

nel mezzo.<br />

Era appena l’alba, l’uomo si strinse la<br />

sciarpa intorno al collo e si tirò su il bavero,<br />

quattro frecce si accesero e si spensero,<br />

si guardò intorno, un motore si accese<br />

e una macchia nera bucò l’alba <strong>di</strong> quel<br />

nuovo giorno.

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