Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio ... - Cnr
Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio ... - Cnr Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio ... - Cnr
Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio preventivo per l’esercizio finanziario 2007 Allegato al Bilancio Preventivo 2007 Introduzione e sintesi 1. Il contesto di riferimento 2. Gli elementi più significativi del Bilancio di previsione 2007 3. Valutazioni di prospettiva Allegati Consiglio Nazionale delle Ricerche 24 gennaio 2007
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<strong>Relazione</strong> <strong>Programmatica</strong> <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong><br />
<strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> preventivo<br />
per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> Preventivo 2007<br />
Introduzione e sintesi<br />
1. Il contesto di riferimento<br />
2. Gli elementi più significativi <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
3. V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva<br />
Allegati<br />
Consiglio Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le Ricerche<br />
24 gennaio 2007
Introduzione e sintesi<br />
Introduzione e sintesi<br />
1. Il contesto di riferimento 9<br />
1.1 Le scelte strategiche 9<br />
1.1.a La missione e il relativo portafoglio strategico<br />
9<br />
1.1.b I rapporti esterni e le <strong>al</strong>leanze 11<br />
1.1.c Correlazione fra missione, vincoli di spesa ed entità e provenienza <strong>del</strong>le risorse 13<br />
1.1.d Le risorse di person<strong>al</strong>e 16<br />
1.2 Progressi nella re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo organizzativo e gestion<strong>al</strong>e 19<br />
1.2.a La struttura organizzativa 19<br />
1.2.b Richiami sul processo di programmazione 21<br />
1.2.c Richiami sulla struttura <strong>del</strong> bilancio 23<br />
1.2.d Elementi sul processo di v<strong>al</strong>utazione 23<br />
1.3 I risultati raggiunti 24<br />
1.3.a Un quadro gener<strong>al</strong>e 24<br />
1.3.b Sintesi dei risultati <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le Macroaree nel 2006 26<br />
1.4 La dinamica <strong>del</strong>le entrate<br />
26<br />
1.4.a La riduzione negli ultimi anni <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato 26<br />
1.4.b Lo sviluppo <strong>del</strong>le entrate da terzi 31<br />
1.4.c I progressi nel ruolo di hub 31<br />
1.4.d La v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare 33<br />
1.5 An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le spese per tipologia 34<br />
1.5.a Spese di person<strong>al</strong>e 35<br />
1.5.b Spese per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e 37<br />
1.5.c Spese per l’ operatività tecnico-scientifica 37<br />
1.5.d Spese per investimenti 38<br />
1.6 An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la spesa per soggetti 38<br />
1.6.a Le spese gestite d<strong>al</strong>la rete scientifica 38<br />
1.6.b Le spese gestite d<strong>al</strong>l’Amministrazione centr<strong>al</strong>e per la rete scientifica 39<br />
1.6.c Andamento <strong>del</strong>le spese relative <strong>al</strong>l’Amministrazione Centr<strong>al</strong>e 40<br />
5<br />
1.
2. Gli elementi più significativi <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Introduzione e sintesi<br />
2.1 Lo sviluppo <strong>del</strong>le scelte strategiche in sede di Linee guida per il Piano Trienn<strong>al</strong>e 2007-2009 43<br />
2.2 La rilevanza nell’esercizio 2007 <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane 45<br />
2.3 Gli interventi gestion<strong>al</strong>i e gli indirizzi <strong>del</strong> CdA nel quadro <strong>del</strong>la discussione <strong>del</strong>la Legge<br />
Finanziaria 2007<br />
2.3.a Gli interventi di contenimento <strong>del</strong>la spesa 46<br />
2.3.b Gli indirizzi <strong>del</strong> CdA 48<br />
2.4 Le indicazioni <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Ricerca sulla disponibilità finanziaria e<br />
sull’aggiornamento <strong>del</strong> Piano trienn<strong>al</strong>e<br />
2.5 Il Piano di gestione preliminare 51<br />
2.5.a L’avvio <strong>del</strong>la stesura 51<br />
2.5.b Elementi di consuntivo 52<br />
2.5.c Elementi di programmazione 52<br />
2.6 Le scelte <strong>del</strong> CdA relative <strong>al</strong> preventivo finanziario decision<strong>al</strong>e 53<br />
2.6.a Quantificazione <strong>del</strong>le risorse complessive disponibili nel 2007 53<br />
2.6.b Definizione conclusiva <strong>del</strong>le previsioni di spesa 57<br />
2.6.c Un quadro di insieme 64<br />
2.7 Descrizione degli obiettivi per macroaree con indicazioni relative ai progetti 66<br />
2.7.a Terra e Ambiente 67<br />
2.7.b Energia e Trasporti 70<br />
2.7.c Agro<strong>al</strong>imentare 72<br />
2.7.d Medicina 76<br />
2.7.e Scienze <strong>del</strong>la Vita 79<br />
2.7.f Progettazione Molecolare 82<br />
2.7.g Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi 86<br />
2.7.h Sistemi di Produzione 91<br />
2.7.i Tecnologie <strong>del</strong>l’Informazione e <strong>del</strong>le Comunicazioni 95<br />
2.7.l Identità Cultur<strong>al</strong>e 99<br />
2.7.m Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e 102<br />
3. V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva 105<br />
3.1 Le situazioni di sofferenza e il 2007 come anno di transizione 105<br />
3.2 La possibilità di disporre di ulteriori risorse finanziarie 106<br />
3.2.a Sul fronte <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato 106<br />
3.2.b Sul fronte <strong>del</strong>le entrate diverse d<strong>al</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato 106<br />
43<br />
46<br />
49
Allegati<br />
Introduzione e sintesi<br />
A. Sintesi dei risultati <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le Macroaree nel 2006 (Estratto da Piano di Gestione<br />
Preliminare 2007)<br />
B. An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le risorse a gestione decentrata da fonti interne ed esterne ancora disponibili presso<br />
le singole strutture di ricerca a fine esercizio 2006<br />
C. I nuovi Progetti interdipartiment<strong>al</strong>i<br />
D. An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le disponibilità impegnate<br />
E. Capacità di accesso <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia ai finanziamenti <strong>del</strong> VI Programma Quadro riferita <strong>al</strong> numero<br />
dei ricercatori e <strong>al</strong>l’entità degli investimenti in R&S nell’EU dei “25”<br />
3.
4.<br />
Introduzione e sintesi
Introduzione e sintesi<br />
Introduzione e sintesi<br />
Il 2007 è per il CNR da molti punti di vista un anno di transizione. D<strong>al</strong> punto di vista<br />
programmatico si procede secondo gli obiettivi <strong>del</strong>le 11 macroaree dipartiment<strong>al</strong>i, con<br />
l’ulteriore definizione di nuovi progetti dipartiment<strong>al</strong>i e interdipartiment<strong>al</strong>i. Dopo un biennio<br />
dedicato <strong>al</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le attività in corso che hanno costituito<br />
certamente un’opportunità programmatica, ma anche un vincolo rispetto <strong>al</strong> varo di nuove linee<br />
di maggiore v<strong>al</strong>enza strategica, emerge, anche su stimolo <strong>del</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e, la<br />
necessità e, la fattibilità a certe condizioni, di <strong>del</strong>ineare una visione a lungo termine attraverso il<br />
varo di nuove attività trainanti di lungo periodo qu<strong>al</strong>i ad esempio l’integrazione <strong>del</strong>le tematiche<br />
legate a Nano, Bio, Info, accompagnate da importanti ricerche di carattere istituzion<strong>al</strong>e, soci<strong>al</strong>e,<br />
economico, giuridico ed ecologico.<br />
Un <strong>al</strong>tro elemento di discontinuità è rappresentato d<strong>al</strong>la scelta di affrontare e risolvere, ora che le<br />
condizioni normative lo consentono, la questione <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane1 ,<br />
attraverso un piano organico di assunzioni, stabilizzazioni e avanzamenti. In particolare, il piano<br />
predisposto prevede nel triennio 2007-2009 l’inserimento di circa 1.200 ricercatori e tecnologi.<br />
Relativamente <strong>al</strong>le dinamiche di inquadramento sono stati di fatto a lungo bloccati i concorsi di<br />
avanzamento e ne è derivato un addensamento nei livelli inizi<strong>al</strong>i, solo parzi<strong>al</strong>mente corretto d<strong>al</strong><br />
riequilibrio derivante dai recenti avanzamenti selettivi di oltre 450 ricercatori e tecnologi re<strong>al</strong>izzati<br />
in applicazione <strong>del</strong>l’art. 64 previsti d<strong>al</strong> CCNL. In applicazione <strong>del</strong> nuovo contratto sono stati<br />
varati una serie di interventi, già approvati d<strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione e già re<strong>al</strong>izzabili che<br />
consentiranno l’avanzamento di ulteriori 700 ricercatori e tecnologi nel triennio 2007-2009.<br />
Relativamente <strong>al</strong>le risorse finanziarie è da auspicare che si determini un punto di svolta. La<br />
riduzione progressiva degli ultimi anni <strong>del</strong>la quota di finanziamento proveniente d<strong>al</strong>lo Stato ha<br />
raggiunto un livello insostenibile. L’Ente si è dimostrato in grado di reperire consistenti risorse<br />
d<strong>al</strong>l’esterno in partenariato e l’andamento di queste disponibilità è in costante crescita. Ma questa<br />
integrazione di risorse che è di per sé virtuosa e dimostra le capacità di relazionarsi con i partner e di<br />
competere con successo nell’accesso a meccanismi di finanziamento selettivi, diventa inefficace e<br />
distorcente quando il contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato scende <strong>al</strong> di sotto <strong>del</strong> “v<strong>al</strong>ore di<br />
sopravvivenza”.<br />
Nel seguito sono brevemente descritti gli elementi più significativi <strong>del</strong> bilancio di previsione<br />
2007 che è oggetto <strong>del</strong> presente documento:<br />
sul piano <strong>del</strong>le entrate<br />
- va evidenziata la continua diminuzione <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato; in particolare<br />
nel 2007, seguendo le indicazioni ministeri<strong>al</strong>i, il bilancio è stato definito considerando un<br />
contributo pari a 509,1 milioni di euro corrispondente <strong>al</strong> 95% <strong>del</strong> contributo 2006; l’entità<br />
cumulata nel triennio 2005-2007 <strong>del</strong>le riduzioni rispetto <strong>al</strong> semplice mantenimento <strong>del</strong> pur<br />
esiguo v<strong>al</strong>ore 2005 supera i 52 milioni di euro:<br />
Riduzione risorse ordinarie 2005-2007<br />
Tipologia Importo<br />
Taglia spese nel 2005 3,2<br />
Taglia spese nel 2006 2,7<br />
Riduzione contributo ordinario 2006 rispetto <strong>al</strong> 2005 7,6<br />
Riduzione contributo ordinario 2007 rispetto <strong>al</strong> 2005 39<br />
Tot<strong>al</strong>e cumulativo <strong>del</strong>le riduzioni 52,5<br />
V<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
I dati 2005 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> consuntivo 2005. I dati 2006 fanno<br />
riferimento <strong>al</strong> Preconsuntivo 2006. I dati 2007 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> di<br />
previsione 2007.<br />
1 Elementi puntu<strong>al</strong>i sul piano di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane è contenuto nel documento “Lo sviluppo <strong>del</strong>le risorse<br />
umane <strong>al</strong> CNR” recentemente approvato d<strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione e predisposto con il contributo <strong>del</strong> Consiglio<br />
Scientifico Gener<strong>al</strong>e e <strong>del</strong> Consiglio dei Direttori di Dipartimento.<br />
5.
Introduzione e sintesi<br />
- la pen<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> CNR è ancora più evidente se si fa riferimento <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo<br />
pro-capite (rapportato cioè <strong>al</strong> numero dei dipendenti o dei ricercatori), non solo in forte<br />
decremento, ma anche sistematicamente più basso rispetto a quello assegnato agli <strong>al</strong>tri Enti<br />
di Ricerca;<br />
- il CNR ha negli ultimi anni notevolmente incrementato le proprie entrate da terzi che nel<br />
2006 hanno raggiunto 273 milioni di euro; il cosiddetto “coefficiente di amplificazione”, che<br />
misura la capacità <strong>del</strong>l’Ente di accedere a risorse esterne, ha raggiunto già nel 2005 il v<strong>al</strong>ore<br />
di 1,8 (nel 2003 si attestava <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore di 1,4) e si prevede che s<strong>al</strong>ga a 1,9 nel 2007;<br />
- hanno contribuito a compensare <strong>al</strong>la carenza <strong>del</strong> contributo ordinario anche le operazioni di<br />
razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong>l’Ente che negli ultimi due<br />
anni hanno generato risorse per un tot<strong>al</strong>e di circa 45 milioni di euro <strong>al</strong>l’anno;<br />
sul piano <strong>del</strong>le spese<br />
- le spese di natura fissa non comprimibili superano i 600 milioni di euro, dei qu<strong>al</strong>i 455<br />
milioni di euro per le spese di person<strong>al</strong>e (ci si riferisce <strong>al</strong>la sola entità certa di competenza<br />
<strong>del</strong>l’esercizio, responsabilmente quantificata senza includere né in parte entrate, né in parte<br />
spese quanto scaturirà d<strong>al</strong>le indicazioni ministeri<strong>al</strong>i su stabilizzazioni e assunzioni in<br />
applicazione <strong>del</strong>la Legge Finanziaria 2007);<br />
- gran parte <strong>del</strong>le spese di natura variabile sono di fatto rigide perché legate a contratti attivi<br />
per l’Ente.<br />
Ne deriva che non ci sono risorse per la parte più “libera”, v<strong>al</strong>e a dire per finanziare azioni di<br />
natura esplorativa (in primo luogo la cosiddetta ricerca spontanea a tema libero RSTL o<br />
curiosity driven), ma anche nuovi progetti strategici intersettori<strong>al</strong>i come “ambiente e s<strong>al</strong>ute”,<br />
“sicurezza” e “mobilità sostenibile” non immediatamente finanziabili con apporti esterni.<br />
Subiscono limitazioni o differimento anche azioni connesse <strong>al</strong> mantenimento degli impegni<br />
assunti con partner esterni per collaborazioni che richiedono il cofinanziamento (e sono la<br />
maggioranza). Più in gener<strong>al</strong>e si rischia di compromettere la capacità <strong>del</strong> CNR di promuovere e<br />
partecipare ai programmi in partenariato, in quanto il CNR utilizza il finanziamento <strong>del</strong> MUR<br />
per contribuire con la propria quota a finanziare le opportunità di collaborazione che<br />
richiedono il cofinanziamento.<br />
Sono in sofferenza a partire da quest’anno anche i “trasferimenti” agli Istituti, cioè le risorse a<br />
gestione decentrata utilizzate d<strong>al</strong>la rete scientifica per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e2 e per<br />
l’operatività tecnico-scientifica. È stato necessario, per l’esercizio 2007, invitare gli Istituti a<br />
formulare le proprie proposte con i seguenti limiti:<br />
- quota di risorse da fonti interne per il mantenimento <strong>del</strong>l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e<br />
non superiore <strong>al</strong> 90% <strong>del</strong>le risorse attribuite per l’esercizio finanziario 2006;<br />
- quota di risorse da fonti interne per il mantenimento <strong>del</strong>le attività connesse <strong>al</strong>l’operatività<br />
tecnico-scientifica non superiore <strong>al</strong> 60% <strong>del</strong>le risorse attribuite per l’esercizio finanziario<br />
2006.<br />
È opportuno sottolineare che anche piccoli tagli sul tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le disponibilità <strong>del</strong>l’Ente, data la<br />
grande prev<strong>al</strong>enza <strong>del</strong>le spese fisse incomprimibili, hanno un forte impatto soprattutto sulle<br />
disponibilità relative <strong>al</strong>l’operatività tecnico-scientifica che costituiscono la quota (modesta) di<br />
natura non inevitabile.<br />
2 Questa tipologia comprende le seguenti voci di spesa: Mensa, Spese d'ufficio, Spese post<strong>al</strong>i e telegrafiche, Spese telefoniche<br />
e canoni di trasmissione dati, Energia elettrica, acqua gas e risc<strong>al</strong>damento, Canoni di leasing, Assicurazioni, Spese leg<strong>al</strong>i,<br />
Giardinaggio, Vigilanza, Pulizia, Sm<strong>al</strong>timento di rifiuti tossici e nocivi, Imposte, tasse e tributi vari, Imposta sul v<strong>al</strong>ore<br />
aggiunto, Periodici, opere e materi<strong>al</strong>e bibliografico.<br />
6.
Introduzione e sintesi<br />
Per meglio comprendere gli effetti concreti <strong>del</strong>la riduzione subita, si consideri che il taglio<br />
cumulato (52,5 milioni di euro) è pari a tre volte la somma <strong>del</strong>le spese previste per le attività di<br />
Ricerca Spontanea a Tema Libero o, in <strong>al</strong>tri termini corrisponde quasi <strong>al</strong>l’importo, utilizzato<br />
nel 2006 dagli Istituti di provenienza dai trasferimenti d<strong>al</strong> centro.<br />
Utilizzazioni critiche di confronto<br />
Tipologia<br />
Anno<br />
2005 2006<br />
Ricerca Spontanea a Tema Libero previsti re<strong>al</strong>izzati previsti re<strong>al</strong>izzati<br />
(spese vive)<br />
11 3,5 17 2,9<br />
Trasferimenti agli istituti di risorse a<br />
gestione decentrata<br />
V<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
85 68<br />
I dati 2005 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> consuntivo 2005; i dati 2006 fanno riferimento <strong>al</strong><br />
Preconsuntivo 2006; i dati previsti per la RSTL fanno riferimento <strong>al</strong> Piano Trienn<strong>al</strong>e 2006-<br />
2008.<br />
In definitiva è stato veramente fatto tutto il possibile per re<strong>al</strong>izzare risparmi e <strong>al</strong>locare <strong>al</strong> meglio<br />
le disponibilità con grande senso di responsabilità. Per esempio nell’anno 2002 i costi<br />
<strong>del</strong>l’Amministrazione Centr<strong>al</strong>e corrispondevano <strong>al</strong> 10% <strong>del</strong> tot<strong>al</strong>e; questa incidenza nel 2005<br />
era scesa <strong>del</strong> 30% e l’impegno è proseguito.<br />
Come risultato fin<strong>al</strong>e si può affermare che la situazione è molo difficile ma sostenibile per<br />
quest’anno ancorché con notevoli sofferenze. L’effetto negativo maggiore si avrà, se non ci<br />
saranno novità positive, per il prossimo esercizio in quanto le riduzioni nel 2007 non solo<br />
generano difficoltà per quest’anno, ma azzerano anche il fisiologico riporto <strong>al</strong>l’esercizio<br />
successivo <strong>del</strong>le risorse non impegnate, riporto necessario per coprire le spese relative ai primi<br />
mesi <strong>del</strong>l’anno.<br />
Quanto sopra non sarebbe stato possibile senza l’impegno di tutti, non solo <strong>del</strong> Consiglio di<br />
Amministrazione e <strong>del</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e, ma <strong>del</strong>la struttura amministrativa<br />
centr<strong>al</strong>e e soprattutto <strong>del</strong>la rete scientifica nelle sue articolazioni, <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e va un grato<br />
riconoscimento. A t<strong>al</strong>e riguardo è confortante il giudizio positivo sui progressi compiuti espresso<br />
d<strong>al</strong>la Corte dei Conti nella relazione relativa <strong>al</strong> biennio 2004-2005.<br />
Un capitolo <strong>del</strong>la presente <strong>Relazione</strong> è dedicato <strong>al</strong>le criticità e <strong>al</strong>le prospettive. Le situazioni<br />
critiche che risentono in modo decisivo <strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong>l’apporto finanziario <strong>del</strong>lo Stato <strong>al</strong><br />
funzionamento scientifico <strong>del</strong>l’Ente possono essere così sintetizzate:<br />
- il trasferimento di risorse a gestione decentrata per l’operatività tecnico-scientifica e logistogestion<strong>al</strong>e<br />
<strong>del</strong>la rete è stato nel 2006 e nel 2007 <strong>al</strong> di sotto <strong>del</strong>le esigenze per 10 milioni di<br />
euro ai qu<strong>al</strong>i vanno sommati ulteriori 10 milioni di euro per garantire, come è stato finora,<br />
l’avvio <strong>del</strong>l’esercizio 2008;<br />
- il finanziamento <strong>del</strong>le proposte di ricerca spontanea a tema libero richiede ulteriori 15<br />
milioni di euro per spese vive legate <strong>al</strong>l’operatività tecnico-scientifica;<br />
- l’attivazione di assegni di ricerca relativamente <strong>al</strong>la quota non riconducibile ai progetti, ma<br />
legata <strong>al</strong> percorso di formazione-inserimento richiede ulteriori 10 milioni di euro; si tenga<br />
conto che l’Ente già utilizza annu<strong>al</strong>mente 25 milioni di euro provenienti da terzi per assegni<br />
di ricerca su iniziative progettu<strong>al</strong>i specifiche;<br />
- sono necessari 10 milioni di euro per lo start-up dei progetti interdipartiment<strong>al</strong>i e il varo di<br />
nuove attività di ricerca trainanti di lungo periodo legate <strong>al</strong>le tre tecnologie ad elevata<br />
dinamica e ad <strong>al</strong>to potenzi<strong>al</strong>e di innovazione Nano, Bio, Info, individuate d<strong>al</strong> Consiglio<br />
7.
8.<br />
Introduzione e sintesi<br />
Scientifico Gener<strong>al</strong>e come prioritarie per un più efficace riposizionamento scientifico <strong>del</strong><br />
CNR.<br />
All’esigenza di superare queste gravi “rinunce” si sommano sul piano <strong>del</strong> reperimento <strong>del</strong>le<br />
risorse ulteriori difficoltà: l’impossibilità di ripetere ancora una volta il protrarsi <strong>del</strong> beneficio<br />
derivante d<strong>al</strong>le operazioni di razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare<br />
<strong>del</strong>l’Ente che negli ultimi due anni, come già detto, ha generato risorse per un tot<strong>al</strong>e di circa 45<br />
milioni di euro <strong>al</strong>l’anno.<br />
In sintesi, per la sopravvivenza occorrono circa 65 milioni di euro, mentre per il rilancio di<br />
impegni di ricerca di “respiro programmatico” (finanziamento <strong>del</strong>le ricerche curiosity driven e<br />
avvio di nuove iniziative) servirebbero <strong>al</strong>tri 35 milioni di euro per un tot<strong>al</strong>e complessivo di 100<br />
milioni di euro <strong>al</strong>l’anno. Queste risorse non possono che venire d<strong>al</strong>l’aumento <strong>del</strong> contributo<br />
ordinario <strong>del</strong>lo Stato. L’entità <strong>del</strong>l’adeguamento <strong>del</strong> contributo ordinario è in linea con quanto<br />
già richiesto in sede di Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-2008 (circa 55 milioni di euro) in quanto <strong>al</strong>lora non<br />
era previsto il taglio di circa 40 milioni di euro avuto nel 2007rispetto <strong>al</strong> 2006.<br />
Quanto <strong>al</strong>le mod<strong>al</strong>ità di reperimento <strong>del</strong>le risorse, anche se senza <strong>al</strong>cun dubbio è esclusiva<br />
competenza <strong>del</strong> MUR decidere criteri di ripartizione e mod<strong>al</strong>ità di utilizzo <strong>del</strong> Fondo di<br />
funzionamento degli Enti di ricerca, può essere utile osservare che:<br />
- circa 25 milioni di euro possono essere recuperati ristabilendo come v<strong>al</strong>ore base <strong>del</strong><br />
contributo per il 2007 l’intero v<strong>al</strong>ore assegnato nel 2006;<br />
- se si recuperassero gli accantonamenti previsti d<strong>al</strong>la Legge Finanziaria 2007, il MUR<br />
avrebbe una disponibilità aggiuntiva di circa 220 milioni di euro; ipotizzando che <strong>al</strong> CNR<br />
fosse assegnato, in base <strong>al</strong> “peso” relativo rispetto agli <strong>al</strong>tri Enti vigilati d<strong>al</strong> MUR, un terzo di<br />
t<strong>al</strong>i risorse, l’Ente potrebbe contare su ulteriori 70 milioni di euro.<br />
Si recupererebbe in t<strong>al</strong> modo, ancorché parzi<strong>al</strong>mente, la differenza a sfavore <strong>del</strong> CNR quanto <strong>al</strong><br />
contributo pro-capite che è stato negli ultimi anni più basso rispetto a quello assegnato agli <strong>al</strong>tri<br />
Enti.<br />
L’auspicio è che il 2007 veda risolti positivamente i nodi sopra descritti. Non mancherà<br />
comunque l’impegno di quanti operano nel CNR, contribuendo <strong>al</strong> raggiungimento degli<br />
obiettivi previsti,<br />
Fabio Pistella
1. Il contesto di riferimento<br />
1.1 Le scelte strategiche<br />
Il contesto di riferimento<br />
1.1.a La missione e il relativo portafoglio strategico<br />
L’identità <strong>del</strong> CNR può essere sintetizzata con la seguente espressione: “una risorsa da<br />
v<strong>al</strong>orizzare per lo sviluppo socio-economico <strong>del</strong> Paese”. La sua missione è esplicitata<br />
nell’obiettivo di “creare v<strong>al</strong>ore attraverso le conoscenze generate d<strong>al</strong>la ricerca”, perseguendo<br />
attraverso lo sviluppo <strong>del</strong>la ricerca e la promozione <strong>del</strong>l’innovazione la competitività <strong>del</strong><br />
sistema produttivo e i bisogni individu<strong>al</strong>i e collettivi dei cittadini. Corrispondentemente la<br />
fin<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l’Ente dà priorità, ma non esclusività, a ricerche “mission oriented”.<br />
Le scelte di fondo sul portafoglio strategico <strong>del</strong> CNR indicate nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-2008<br />
consistono nel percorrere le tre direttrici di intervento in coerenza con il Programma Nazion<strong>al</strong>e<br />
di Ricerca:<br />
- Ricerca Spontanea a Tema Libero (RSTL), cosiddetta curiosity driven, cioè le ricerche<br />
proposte da singoli ricercatori (o da gruppi) per le qu<strong>al</strong>i non è previsto un obiettivo specifico<br />
a breve;<br />
- attività di sviluppo competenze, cioè attività di miglioramento <strong>del</strong>le capacità nei laboratori<br />
(qu<strong>al</strong>ificazione <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e, mo<strong>del</strong>li e software, attrezzature);<br />
- progetti relativi <strong>al</strong>le linee tematiche a carattere strategico, cioè quelli che sostanziano le<br />
priorità programmatiche <strong>del</strong>l’Ente, articolate in undici macroaree.<br />
Le risorse, espresse in una rappresentazione full cost3 <strong>del</strong>le attività, sono state negli anni 2005-<br />
2006 assegnate nella misura percentu<strong>al</strong>e di 15, 15, 70, rispettivamente. Va sottolineato che<br />
l’esperienza di questi anni ha dimostrato che c’è un contenuto rilevante di ricerca di base<br />
anche nei progetti di ricerca mirati a tematiche strategiche e quindi sarebbe riduttivo affermare<br />
che la ricerca di base <strong>al</strong> CNR si trova solo nella RSTL e nello sviluppo competenze.<br />
Come è noto, in vari paesi <strong>del</strong>l‘Unione Europea è in corso una riflessione gener<strong>al</strong>e sulla ricerca<br />
scientifica pubblica e sui suoi rapporti con la ricerca industri<strong>al</strong>e, anche con riferimento <strong>al</strong> ruolo<br />
<strong>del</strong>l‘Unione Europea nel settore4 . È poco diffusa la consapevolezza che i Trattati includono la<br />
competitività direttamente tra le politiche <strong>del</strong>l’Unione e la ricerca come oggetto di azione<br />
comunitaria solo in quanto strument<strong>al</strong>e <strong>al</strong>l’obiettivo <strong>del</strong>la competitività5 . Non a caso il VII<br />
Programma Quadro è articolato nei quattro assi elencati nel seguito con l‘indicazione degli<br />
obiettivi proposti e <strong>del</strong> peso percentu<strong>al</strong>e6 <strong>del</strong>le risorse assegnate:<br />
- Cooperation (66%): conquistare la leadership in aree scientifiche e tecnologiche chiave,<br />
sostenendo la cooperazione fra università, imprese, centri di ricerca e autorità pubbliche<br />
dei paesi <strong>del</strong>l‘Unione Europea ed anche <strong>del</strong> resto <strong>del</strong> mondo;<br />
3 Si ricorda che l’introduzione con il <strong>Bilancio</strong> 2005 <strong>del</strong>la rappresentazione full cost <strong>del</strong>le attività generò <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> CNR<br />
non poche resistenze. Attu<strong>al</strong>mente questa rappresentazione non solo è ben accolta <strong>al</strong>l’interno ma è diventata uno<br />
standard tra gli Enti di ricerca a livello anche nazion<strong>al</strong>e oltre che internazion<strong>al</strong>e.<br />
4 Un esempio di recente intervento è dato d<strong>al</strong>l‘insieme di provvedimenti di riforma adottati in Francia, che sono ora in fase<br />
di attuazione, non senza difficoltà anche rispetto <strong>al</strong>la compatibilità con le regole comunitarie in materia di concorrenza. Va<br />
sottolineato che i rapporti tra CNR e imprese non configurano l‘esecuzione da parte dei laboratori pubblici di attività di<br />
ricerca indicate d<strong>al</strong>le imprese, ma re<strong>al</strong>izzano invece una vera e propria partnership su obiettivi concordati, come avviene<br />
in Europa nel contesto <strong>del</strong> Programma Quadro <strong>del</strong>l‘UE.<br />
5 Secondo l‘articolo 163 <strong>del</strong> trattato che istituisce la Comunità Europea: “la Comunità si propone l‘obiettivo di rafforzare le<br />
basi scientifiche e tecnologiche <strong>del</strong>l‘industria <strong>del</strong>la Comunità, di favorire lo sviluppo <strong>del</strong>la sua competitività internazion<strong>al</strong>e<br />
e di promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie ai sensi di <strong>al</strong>tri capi <strong>del</strong> presente Trattato...”<br />
6 Il budget complessivo per 7 anni (2007-2013) è <strong>del</strong>l‘ordine dei 50 miliardi di euro. È per il CNR una grande opportunità: va<br />
assegnata elevata priorità <strong>al</strong>le azioni necessarie per un effettivo accesso <strong>del</strong> CNR a queste collaborazioni e a queste risorse.<br />
9.
Il contesto di riferimento<br />
- Ideas (15%): stimolare dinamismo, creatività ed eccellenza <strong>del</strong>la ricerca europea <strong>al</strong>la<br />
frontiera <strong>del</strong>la conoscenza (rientra in questo contesto il ruolo <strong>del</strong>l‘European Research<br />
Council);<br />
- People (10%): sviluppare e rafforzare, quantitativamente e qu<strong>al</strong>itativamente, il potenzi<strong>al</strong>e<br />
umano nel campo <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>la tecnologia in Europa;<br />
- Capacities (9%): migliorare le infrastrutture di ricerca in tutta Europa, garantendone un uso<br />
ottim<strong>al</strong>e.<br />
È evidente l‘an<strong>al</strong>ogia fra “cooperation” e “tematiche strategiche”; fra “ideas” e RSTL, nonché<br />
fra “people” e “capacities” da una parte e “sviluppo competenze” d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra. È <strong>al</strong>trettanto<br />
evidente che sarebbe molto riduttivo interpretare la funzione <strong>del</strong> CNR come circoscritta <strong>al</strong><br />
contenuto <strong>del</strong>l’asse “ideas”.<br />
Ai fini <strong>del</strong>la predisposizione <strong>del</strong> bilancio di previsione 2007 vengono confermate le suddette<br />
scelte di fondo sul portafoglio strategico <strong>del</strong> CNR e sono, <strong>al</strong>tresì, confermate le quattro regole<br />
fondament<strong>al</strong>i per la gestione dei progetti:<br />
- una re<strong>al</strong>e gestione full cost <strong>del</strong>le attività, con la conseguente adozione di questo mo<strong>del</strong>lo di<br />
gestione come base <strong>del</strong> bilancio;<br />
- la nuova rappresentazione <strong>del</strong>le <strong>al</strong>locazioni che adotta nella struttura <strong>del</strong> bilancio <strong>al</strong> livello di<br />
aggregazione più elevato (cosiddetto bilancio decision<strong>al</strong>e, come descritto nel seguito) la<br />
dimensione obiettivi, organizzata per macroaree dipartiment<strong>al</strong>i e i soggetti che svolgono la<br />
ricerca (gli Istituti);<br />
- il cofinanziamento dei progetti attraverso fondi aggiuntivi provenienti d<strong>al</strong>l’esterno;<br />
- il coinvolgimento nelle attività di più partner sia interni sia esterni.<br />
Le attività di ricerca <strong>del</strong> CNR sono, in coerenza con il Piano Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la Ricerca, relative<br />
<strong>al</strong>le macroaree progettu<strong>al</strong>i riportate nella tabella successiva con la corrispondente<br />
macroripartizione <strong>del</strong>le risorse.<br />
2004 2005 2006<br />
% Fondi % Ricercatori % Fondi % Ricercatori % Fondi % Ricercatori<br />
Terra e Ambiente 16 18 20 18 20 18<br />
Energia e Trasporti 3 5 5 5 5 5<br />
Agro<strong>al</strong>imentare 10 10 7 10 7 10<br />
Medicina 18 13 15 13 15 13<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita 10 6 5 6 5 6<br />
Progettazione Molecolare 7 12 9 12 9 12<br />
Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi 11 11 19(*) 11 19 11<br />
Sistemi di Produzione 10 6 6 6 6 6<br />
ICT 7 8 7 8 7 8<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e 4 7 4 7 4 7<br />
Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e 3 4 3 4 3 4<br />
TOTALE 100 100 100 100 100 100<br />
(*) L’incremento <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore percentu<strong>al</strong>e rispetto <strong>al</strong> precedente esercizio è da imputare <strong>al</strong>l’accorpamento di INFM e<br />
INOA<br />
Inizi<strong>al</strong>mente la ripartizione è stata il semplice risultato <strong>del</strong> primo raggruppamento <strong>del</strong>le attività<br />
in corso presso gli Istituti con riferimento <strong>al</strong>le relative macroaree dipartiment<strong>al</strong>i.<br />
Successivamente si è riusciti a razion<strong>al</strong>izzare le attività favorendo sinergie e superando<br />
duplicazioni con riferimento re<strong>al</strong>istico <strong>al</strong>le risorse resesi via via disponibili nelle diverse aree.<br />
È evidente la stretta connessione fra le scelte di portafoglio <strong>del</strong> CNR e le azioni di ricerca di <strong>al</strong>tri<br />
Enti7 nel quadro <strong>del</strong> Programma Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la Ricerca. Ne deriva l’esigenza di un’azione di<br />
coordinamento che dovrà svilupparsi su due livelli: uno governativo in sede di PNR e uno<br />
operativo, gia attivo, fra gli Enti.<br />
7 Due esempi concreti sono, nelle aree Energia e Trasporti e Terra e Ambiente, le sinergie possibili tra ENEA e CNR e<br />
nell’area Agro<strong>al</strong>imentare tra CRA e CNR.<br />
10.
Il contesto di riferimento<br />
1.1.b I rapporti esterni e le <strong>al</strong>leanze<br />
La crescita <strong>del</strong>le capacità competitive <strong>del</strong> sistema produttivo it<strong>al</strong>iano si concretizza attraverso<br />
una forte sinergia tra il sistema pubblico <strong>del</strong>la ricerca, lo Stato e le imprese. Le imprese sono<br />
<strong>al</strong>lo stesso tempo utilizzatori, integratori e produttori di tecnologia; mentre le Università e gli<br />
Enti Pubblici di Ricerca (EPR) devono rispondere <strong>al</strong>la sfida di produrre nuova conoscenza e di<br />
creare v<strong>al</strong>ore attraverso questa, i Governi e l’Unione Europea hanno la necessità di indirizzare<br />
il sostegno pubblico verso tematiche relative a tecnologie chiave abilitanti, intersettori<strong>al</strong>i in<br />
grado di rispondere <strong>al</strong>le richieste <strong>del</strong>la Società civile (per esempio s<strong>al</strong>ute, ambiente, energia,<br />
trasporti, sicurezza, qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>la vita). È doveroso ricordarsi in questo contesto <strong>del</strong> cosiddetto<br />
“paradosso it<strong>al</strong>iano” che vede il Paese <strong>al</strong> terzo livello <strong>del</strong>la produttività scientifica (intesa come<br />
numero di pubblicazioni per ricercatore) ma, a seconda <strong>del</strong>le statistiche, posizionato fra il<br />
quarantesimo e il settantesimo posto nella graduatoria <strong>del</strong>la competitività. La sinergia si deve<br />
re<strong>al</strong>izzare in It<strong>al</strong>ia, dove come noto sono bassi gli investimenti privati in ricerca, in particolare<br />
mediante una rete di legami programmatici permanenti con le imprese.<br />
In t<strong>al</strong>e contesto, è significativa la capacità <strong>del</strong>l’Ente di operare in collaborazione con <strong>al</strong>tre<br />
strutture scientifiche e industri<strong>al</strong>i, in attività svolte in partenariato con soggetti privati e imprese<br />
attraverso un rinnovato rapporto con il mondo esterno.<br />
Per quanto riguarda l’integrazione con le imprese sono stati stabiliti numerosi accordi di<br />
collaborazione riconducibili <strong>al</strong>le seguenti tipologie:<br />
- con le grandi aziende detentrici di tecnologie e prevedendo negli accordi stipulati che nelle<br />
attività e nell‘utilizzo dei risultati siano coinvolte piccole e medie imprese che dei partner diretti<br />
<strong>del</strong> CNR sono già interlocutori qu<strong>al</strong>i fornitori o clienti;<br />
- con associazioni industri<strong>al</strong>i, settori<strong>al</strong>i o di filiera, in grado di definire i bisogni di conoscenza e di<br />
assicurare la diffusione dei risultati; tra queste Farmindustria, Federlegno, Federchimica, ANIE<br />
che identificano gli interessi di ricerca dei loro associati e “moltiplicano l‘impatto” <strong>del</strong>le attività<br />
svolte con singoli loro associati;<br />
- con i soggetti a carattere associativo a v<strong>al</strong>enza prev<strong>al</strong>entemente territori<strong>al</strong>e che hanno<br />
nell‘assistenza agli associati la loro ragione d‘essere e hanno già attive reti di grande utilità per<br />
re<strong>al</strong>izzare la diffusione di tecnologie innovative; con Unioncamere, Confartigianato e Lega <strong>del</strong>le<br />
Cooperative sono già operativi accordi che hanno dato luogo a concrete iniziative comuni.<br />
Il grande rilievo <strong>del</strong>l‘integrazione programmatica tra CNR e imprese attraverso il<br />
cofinanziamento pubblico-privato con una sorta di ruolo di stimolo e trascinamento esercitato<br />
d<strong>al</strong> CNR nei confronti <strong>del</strong>l‘investitore può contribuire sia ad incrementare il person<strong>al</strong>e formato<br />
on the job su specifici progetti sia a trovare collocazioni adeguate per i giovani in formazione <strong>al</strong><br />
CNR che non trovassero concrete possibilità di impiego a tempo indeterminato <strong>al</strong>l’interno<br />
<strong>del</strong>l’Ente.<br />
Le collaborazioni in corso sono numerose 8 ; a titolo esemplificativo si citano quelle nell’ambito<br />
dei comparti come l‘agro<strong>al</strong>imentare (conservazione <strong>al</strong>imenti e utilizzo proficuo di scarti), il<br />
tessile (nobilitazione e funzion<strong>al</strong>ità innovative di tessuti); la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>la filiera legno<br />
d<strong>al</strong>le coltivazioni <strong>del</strong>le essenze ai mobili di qu<strong>al</strong>ità; la componentistica meccanica, la domotica.<br />
L’efficienza di quest’azione deriva anche da un approccio multisettori<strong>al</strong>e, nel senso che si<br />
persegue l’utilizzo <strong>del</strong>la stessa tecnologia simultaneamente per più settori. L’esempio “storico”<br />
più noto di tecnologia intersettori<strong>al</strong>e ad ampia v<strong>al</strong>enza è la microelettronica, ma la lista è lunga<br />
e soprattutto stimolante anche sul piano <strong>del</strong>la ricerca scientifica e tecnologica, perché le<br />
competenze necessarie e i dispositivi e i processi da re<strong>al</strong>izzare sono sempre più sfidanti.<br />
8 Come illustrato nel successivo Paragrafo dedicato ai risultati, sono in corso circa 1.200 collaborazioni con soggetti privati<br />
che prevedono il coinvolgimento di circa 900 imprese.<br />
11.
12.<br />
Il contesto di riferimento<br />
I rapporti tra CNR e Università hanno una prima area di applicazione nella dimensione<br />
formazione, a cominciare d<strong>al</strong>le tesi di laurea, fino ai dottorati e agli assegni post doc. Ma il<br />
rapporto con le Università è proficuo anche attraverso <strong>al</strong>tre forme di collaborazione. In molti<br />
Istituti <strong>del</strong> CNR è consistente la presenza di ricercatori attivi su linee di ricerca concordate con<br />
il CNR appartenenti <strong>al</strong> mondo accademico nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e, denominati “associati di<br />
ricerca” (o semplicemente “associati”) quando il rapporto è strutturato e visiting professor<br />
quando la presenza non è sistematica. Rilevante è anche la presenza di ricercatori sia pubblici<br />
sia provenienti d<strong>al</strong> mondo <strong>del</strong>le imprese i qu<strong>al</strong>i, svolgendo attività presso i laboratori <strong>del</strong>l’Ente,<br />
partecipano ai programmi di ricerca <strong>del</strong> CNR con risultati che natur<strong>al</strong>mente investono anche la<br />
sfera <strong>del</strong>l’inserimento e <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane ad elevata qu<strong>al</strong>ificazione.<br />
Occorre tenere presente che ricercatori di provenienza accademica contribuiscono ai<br />
programmi <strong>del</strong>l’Ente anche attraverso forme diverse da quella tipica <strong>del</strong> singolo associato cui si<br />
fa riferimento sopra. Un can<strong>al</strong>e rilevante è quello degli accordi di collaborazione con i Consorzi<br />
interuniversitari qu<strong>al</strong>i ad esempio il Consorzio Nazion<strong>al</strong>e Interuniversitario per le Scienze<br />
Fisiche <strong>del</strong>la Materia (CNISM), il Consorzio Interuniversitario Nazion<strong>al</strong>e per la Scienza e<br />
Tecnologie dei Materi<strong>al</strong>i (INSTM), il Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase<br />
(CSGI), e l’Istituto Nazion<strong>al</strong>e di Biostrutture e Biosistemi (INBB). Questi Consorzi aggregano<br />
<strong>al</strong>cune centinaia di professori e ricercatori universitari che in varia misura contribuiscono <strong>al</strong>le<br />
attività di ricerca.<br />
Di notevole interesse è anche il recente accordo tra il CNR, la Scuola Superiore Sant’Anna<br />
(SSSA) e il Consorzio Nazion<strong>al</strong>e Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT) fin<strong>al</strong>izzato<br />
<strong>al</strong>la definizione e <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione di attività comuni di ricerca, di didattica e di formazione nel<br />
campo <strong>del</strong>le tecnologie <strong>del</strong>l’informazione, con riferimento specifico <strong>al</strong>le telecomunicazioni.<br />
Un’<strong>al</strong>tra forma di collaborazione tra CNR e Università è l’attivazione di “Unità di ricerca<br />
presso terzi” strumento già impiegato nel corso <strong>del</strong> 2006, che va sistematicamente potenziato<br />
per rafforzare il rapporto con le strutture <strong>del</strong> sistema universitario ma va nel contempo<br />
selettivamente definito l’obiettivo programmatico o l’area di competenza che motiva la nuova<br />
struttura.<br />
È da sottolineare, inoltre, il più efficace posizionamento <strong>del</strong>l’Ente nei rapporti di<br />
collaborazione con i Ministeri, in primo luogo il Ministero <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la Ricerca<br />
(MUR). Una <strong>del</strong>le princip<strong>al</strong>i concrete occasioni è il mandato che attraverso vari Accordi di<br />
Programma il CNR ha ricevuto d<strong>al</strong> MUR a svolgere la funzione di termin<strong>al</strong>e intelligente (hub) di<br />
“organizzazione e concentrazione” di proposte programmatiche e di conseguenti attività di<br />
ricerca.<br />
Il CNR ha, inoltre, messo a punto nel corso degli anni diverse mod<strong>al</strong>ità di collaborazione con<br />
l’estero che trovano una loro importante manifestazione nella promozione <strong>del</strong>la mobilità dei<br />
ricercatori. Tra gli strumenti princip<strong>al</strong>i posti a disposizione dei ricercatori ha rilievo a questo<br />
scopo il Programma “Short Term Mobility” (STM) che negli Accordi bilater<strong>al</strong>i di cooperazione<br />
scientifica è caratterizzato da una distribuzione non predeterminata dei fondi tra le varie<br />
discipline scientifiche e d<strong>al</strong>la mobilità di studiosi it<strong>al</strong>iani (ricercatori CNR ed universitari,<br />
compresi dottorandi e person<strong>al</strong>e non strutturato) verso tutti i Paesi esteri.<br />
Il princip<strong>al</strong>e strumento di cooperazione scientifica con Enti stranieri omologhi <strong>del</strong> CNR, sono<br />
gli accordi bilater<strong>al</strong>i. Essi hanno una particolare rilevanza strategica in quanto costituiscono<br />
punti di riferimento permanenti per le collaborazioni internazion<strong>al</strong>i e rivestono un importante<br />
v<strong>al</strong>ore istituzion<strong>al</strong>e per il consolidamento dei rapporti fra Enti di ricerca. Una prospettiva di<br />
sviluppo e di v<strong>al</strong>orizzazione di questo strumento a livello europeo è dato d<strong>al</strong>le azioni<br />
denominate ERANET che sono inserite nel Programma Quadro di Ricerca sull’UE. Più in<br />
gener<strong>al</strong>e gli accordi bilater<strong>al</strong>i vanno visti in prospettiva come strumento per re<strong>al</strong>izzare<br />
concretamente quell’integrazione fra i sistemi di ricerca dei diversi paesi che è denomitato ERA<br />
(European Research Area), un obiettivo ambizioso, ma purtroppo ancora lontano e non ben<br />
definito.
Il contesto di riferimento<br />
Riguardo <strong>al</strong>le grandi infrastrutture di ricerca internazion<strong>al</strong>i, il CNR ha stipulato, d<strong>al</strong> 1985, un<br />
accordo di collaborazione con il CCLRC (Council for the Centr<strong>al</strong> Laboratory of the Research<br />
Councils) inglese per l’utilizzo <strong>del</strong>la sorgente ISIS (Oxforshire - UK), la sorgente a sp<strong>al</strong>lazione di<br />
neutroni più intensa <strong>al</strong> mondo. Questo accordo prevede anche, da parte degli istituti CNR, la<br />
progettazione e re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>lo strumento NIMROD, fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>l’indagine dei materi<strong>al</strong>i.<br />
D<strong>al</strong> 2005 è operativo anche un accordo di collaborazione con l’ILL (Grenoble - Francia) per<br />
l’utilizzo <strong>del</strong> reattore per spettroscopia di neutroni più intenso operante <strong>al</strong> mondo. Questi<br />
accordi permettono <strong>al</strong>la comunità it<strong>al</strong>iana l’accesso <strong>al</strong>le due sorgenti per svolgere attività di<br />
ricerca multidisciplinare in settori qu<strong>al</strong>i biologia, biotecnologia, farmacologia, chimica, fisica,<br />
geologia, ingegneria.<br />
Il CNR aderisce a oltre 60 Organismi scientifici internazion<strong>al</strong>i non governativi svolgendo – sul<br />
piano programmatico gestion<strong>al</strong>e e spesso anche finanziario, pur nella limitatezza <strong>del</strong>le risorse -<br />
un ruolo fondament<strong>al</strong>e per la partecipazione <strong>del</strong>la comunità scientifica it<strong>al</strong>iana <strong>al</strong>le attività di<br />
t<strong>al</strong>i organizzazioni. Tra gli Organismi internazion<strong>al</strong>i, occupano una posizione di particolare<br />
rilievo la ESF (European Science Foundation) e l’ICSU (Internation<strong>al</strong> Council for Science),<br />
quest’ultimo anche attraverso le Unions ed i Comitati scientifici di coordinamento su grandi<br />
temi interdisciplinari qu<strong>al</strong>i la ricerca oceanica, antartica e i temi <strong>del</strong> glob<strong>al</strong> change.<br />
Le Regioni, infine, completano l’estesa rete di relazioni stabilite d<strong>al</strong>l’Ente, un supporto di grande<br />
v<strong>al</strong>ore non solo per le risorse messe a disposizione, ma per una più gener<strong>al</strong>e concertazione <strong>del</strong>le<br />
azioni di v<strong>al</strong>enza territori<strong>al</strong>e e di v<strong>al</strong>orizzazione di strutture e di competenze. Ne sono un esempio la<br />
creazione e lo sviluppo dei distretti tecnologici e dei centri di competenza ad <strong>al</strong>cuni dei qu<strong>al</strong>i il CNR<br />
partecipa. È molto ampio l’elenco di Accordi Quadro e di Protocolli di Intesa stabiliti d<strong>al</strong> CNR con<br />
le Regioni, spesso in “triangolazione” con il MUR.<br />
1.1.c Correlazione tra missione, vincoli di spesa ed entità e provenienza <strong>del</strong>le risorse<br />
L’an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le risorse finanziarie disponibili e mobilitabili va correlata <strong>al</strong>la possibilità di<br />
assolvimento <strong>del</strong>la missione <strong>del</strong>l’Ente in modo equilibrato nei diversi elementi che la compongono.<br />
Infatti il CNR non solo si avv<strong>al</strong>e <strong>del</strong> contributo stat<strong>al</strong>e, ma si è dimostrato in grado di reperire<br />
consistenti risorse d<strong>al</strong>l’esterno, fin<strong>al</strong>izzate a sostenere attività di ricerca frequentemente in<br />
partenariato. L’andamento di queste disponibilità è in costante crescita, in contrapposizione con il<br />
trend degli ultimi anni <strong>del</strong> contributo di funzionamento erogato d<strong>al</strong>lo Stato. Ma questa integrazione<br />
di risorse che è di per sé virtuosa e dimostra le capacità di relazionarsi con i partner e di competere<br />
con successo nell’accesso a meccanismi di finanziamento selettivi, diventa inefficace e distorcente<br />
quando il contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato scende <strong>al</strong> di sotto <strong>del</strong> “v<strong>al</strong>ore di sopravvivenza”. Sono<br />
concettu<strong>al</strong>mente possibili vari approcci per definire il v<strong>al</strong>ore limite di sopravvivenza; tra questi due<br />
sono di uso più frequente:<br />
- considerazioni sul trend storico dei v<strong>al</strong>ori <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato precedentemente<br />
ricevuto (più re<strong>al</strong>isticamente espressi se rapportati <strong>al</strong> numero di ricercatori attivi nell’Ente);<br />
- considerazioni sull’incidenza <strong>del</strong>le spese fisse, in primo luogo quelle di person<strong>al</strong>e.<br />
Natur<strong>al</strong>mente, questi v<strong>al</strong>ori vanno esaminati nel confronto con an<strong>al</strong>oghi organismi a livello<br />
nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e: si deve riconoscere ad un’an<strong>al</strong>isi oggettiva, che il CNR risulta<br />
pen<strong>al</strong>izzato. Qui si vuole sottolineare l’esistenza di vincoli stretti fra fonti <strong>del</strong>le risorse finanziarie e<br />
tipologia di attività in quanto il contributo ordinario ha, rispetto ad entrate di <strong>al</strong>tro tipo, una v<strong>al</strong>enza<br />
insostituibile per due ordini di motivi:<br />
- la riduzione <strong>del</strong>la quota di finanziamento proveniente d<strong>al</strong>lo Stato compromette la capacità <strong>del</strong><br />
CNR di promuovere e partecipare ai programmi in partenariato; il motivo è che il CNR utilizza il<br />
finanziamento <strong>del</strong> MUR per contribuire con la propria quota a finanziare le opportunità di<br />
collaborazione che richiedono il cofinanziamento (e sono la maggioranza);<br />
- come già accennato, le ricerche in partenariato hanno vincoli spesso condizionanti nelle fin<strong>al</strong>ità<br />
<strong>del</strong>le ricerche concordate e solo il contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato, qu<strong>al</strong>ora non sia tot<strong>al</strong>mente<br />
assorbito d<strong>al</strong>le spese fisse incomprimibili, può finanziare azioni di natura esplorativa o<br />
13.
Il contesto di riferimento<br />
comunque “libere” (in primo luogo appunto la cosiddetta RSTL di cui si è già fatto cenno) non<br />
finanziabili con apporti esterni.<br />
La soluzione diretta e coerente con tutte le componenti <strong>del</strong>la missione affidata <strong>al</strong> CNR d<strong>al</strong>la legge<br />
sarebbe ovviamente un incremento <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato; basterebbe a questo scopo<br />
anche un aumento di piccola entità.<br />
Il quadro era già stato re<strong>al</strong>isticamente esposto nella frase seguente che è tratta d<strong>al</strong>l’aggiornamento<br />
per il periodo 2006-2008 <strong>del</strong> Piano Trienn<strong>al</strong>e: “In gener<strong>al</strong>e, occorre sottolineare la circostanza già<br />
evidenziata nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2005-2007 che se il contributo <strong>del</strong> MIUR non venisse aumentato<br />
(basterebbe un aumento <strong>del</strong> 10% per avere effetti positivi di grande rilievo) le conseguenze negative si<br />
manifesterebbero su due fronti: come già accennato non solo sarebbe inevitabilmente pen<strong>al</strong>izzata la<br />
ricerca spontanea a tema libero ma addirittura il CNR si potrebbe trovare nella situazione di non<br />
disporre <strong>del</strong>le risorse necessarie per svolgere la funzione di amplificatore, rischiando, quindi, di<br />
perdere anche una parte <strong>del</strong>le risorse esterne <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i l’Ente ha concreta possibilità di accedere.”<br />
La riduzione progressiva <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato ha comportato una situazione di<br />
sofferenza per quanto riguarda le scelte di portafoglio stabilite già nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2005-<br />
2007, che prevedevano una ripartizione <strong>del</strong>le risorse fra Ricerca Spontanea a Tema Libero<br />
(RSTL), attività di sviluppo competenze e progetti a carattere strategico. Questa situazione ha<br />
inoltre danneggiato gli investimenti di natura tecnico-scientifica.<br />
Va comunque sottolineato positivamente lo sforzo compiuto con successo negli ultimi anni d<strong>al</strong> CNR<br />
per reperire contributi <strong>al</strong>le proprie attività di ricerca provenienti da soggetti terzi <strong>al</strong> fine di sopperire<br />
<strong>al</strong>la sistematica diminuzione <strong>del</strong> contributo <strong>del</strong>lo Stato. Il CNR ha, infatti, dimostrato di non essere<br />
un Ente chiuso in se stesso ma <strong>al</strong> contrario di saper promuovere collaborazioni e opportunità,<br />
riuscendo a moltiplicare le proprie risorse finanziarie. Come rappresentato nella successiva<br />
figura, il v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> “coefficiente di amplificazione” 9 , pari a 1,4 nel consuntivo 2003, raggiunge<br />
nel consuntivo 2005 il v<strong>al</strong>ore 1,8. In <strong>al</strong>tre parole è raddoppiata la quota reperita <strong>al</strong> di fuori <strong>del</strong><br />
suddetto contributo: questo incremento è un’importante prova <strong>del</strong>la capacità <strong>del</strong>l’Ente di<br />
mobilitare per i propri obiettivi risorse esterne, capacità sulla qu<strong>al</strong>e si tornerà nel seguito.<br />
Qu<strong>al</strong>ora si volesse invece, con un forte mutamento di strategia, un CNR operante senza vincoli<br />
programmatici e senza dover contare su entrate derivanti da collaborazioni connesse con<br />
obiettivi progettu<strong>al</strong>i concordati con i partner, a parte la condivisibilità o meno di scelte di questo<br />
tipo, il contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato dovrebbe essere incrementato in misura molto<br />
consistente.<br />
9 Si ricorda che il coefficiente di amplificazione è definito come il rapporto tra le risorse disponibili per le attività di ricerca e<br />
il contributo ordinario <strong>del</strong>le Stato per la re<strong>al</strong>izzazione di dette attività.<br />
14
Tabella 4 – Fonti <strong>del</strong>le risorse finanziarie e loro utilizzo<br />
Confronto tra esercizi successivi <strong>al</strong> netto dei dati inerenti agli enti accorpati o separati<br />
(milioni di €)<br />
I v<strong>al</strong>ori tra parentesi si riferiscono <strong>al</strong>le spese di person<strong>al</strong>e<br />
Consuntivo 2004<br />
Consuntivo 2003<br />
Risorse rinviate <strong>al</strong>l’esercizio successivo<br />
68 Struttura centr<strong>al</strong>e<br />
(45)<br />
22^ Edilizia<br />
45*<br />
Contributo<br />
Alienazione Entrate<br />
funzionamento<br />
edifici varie<br />
MIUR<br />
525 0 20<br />
Risorse rinviate <strong>al</strong>l’esercizio successivo<br />
63 Struttura centr<strong>al</strong>e<br />
(42)<br />
15 Edilizia<br />
2<br />
Contributo<br />
Alienazione Entrate<br />
funzionamento<br />
edifici varie<br />
MIUR<br />
508 0 14<br />
545<br />
522<br />
547<br />
546<br />
2<br />
24<br />
Risorse da<br />
esercizio<br />
precedente<br />
Risorse da<br />
esercizio<br />
precedente<br />
840<br />
attività coperte<br />
da fonti interne<br />
466<br />
814<br />
attività coperte<br />
da fonti interne<br />
736<br />
(365)<br />
437<br />
750<br />
(398)<br />
0<br />
0<br />
Mutuo<br />
Mutuo<br />
245<br />
attività coperte<br />
da fonti esterne<br />
270<br />
192<br />
Risorse esterne<br />
2004<br />
Risorse esterne<br />
2003<br />
attività coperte<br />
da fonti esterne<br />
313<br />
93<br />
78<br />
Risorse esterne<br />
esercizi precedenti<br />
Risorse esterne<br />
esercizi precedenti<br />
Rete Scientifica<br />
Rete Scientifica<br />
• di cui 32 milioni di euro già applicati <strong>al</strong> bilancio di previsione 2005 - escluso l’importo di 46 milioni di euro per accantonamento<br />
rinnovi contrattu<strong>al</strong>i in corso.<br />
^ di cui 8 milioni di euro restituzione mutui pregressi (quota capit<strong>al</strong>e e quota interessi).<br />
Consuntivo 2005<br />
Risorse rinviate <strong>al</strong>l’esercizio successivo<br />
28 1<br />
163 attività coperte<br />
da fonti interne<br />
61 Struttura centr<strong>al</strong>e<br />
(46)<br />
Contributo Alienazione Entrate<br />
funzionamento edifici varie<br />
MIUR<br />
520 29 19<br />
-3% rispetto<br />
<strong>al</strong> 2003<br />
26 Edilizia<br />
attività coperte<br />
da fonti esterne<br />
10<br />
567<br />
658<br />
91 2<br />
Risorse da<br />
esercizio<br />
precedente<br />
976<br />
+21% rispetto<br />
<strong>al</strong> 2003<br />
attività coperte<br />
da fonti interne<br />
558<br />
889<br />
(444)<br />
0<br />
Mutuo<br />
256<br />
+20% rispetto<br />
<strong>al</strong> 2003<br />
attività coperte<br />
da fonti esterne<br />
331<br />
Risorse esterne<br />
2005<br />
90 4<br />
Risorse esterne<br />
esercizi precedenti<br />
Rete Scientifica<br />
1 Importo già applicato <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> di Previsione 2006 e così composto:<br />
• 12,3 Intesa CNR/MIUR “Strumentazione”;<br />
• 0,5 Osservatorio mercato creditizio region<strong>al</strong>e;<br />
• 0,5 accordo CNR/S.Lucia/Ebri/Regione Lazio/Filas Spa;<br />
• 1,7 indennità capi dipartimento, capi progetto e responsabili commessa;<br />
• 7,2 ricerca spontanea a tema libero;<br />
• 5,8 ordinario;<br />
• non ricomprende euro 76 milioni relativi <strong>al</strong>l’accantonamento per il rinnovo <strong>del</strong> CCNL.<br />
2 Avanzo accertato in sede consuntiva 2004 ed applicato <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> 2005 e così composto:<br />
• 46.0 per accantonamento rinnovo contrattu<strong>al</strong>e;<br />
• 8.0 Intesa CNR/MIUR “Edilizia”;<br />
• 16.3 Intesa CNR/MIUR “Strumentazione”;<br />
• 20.8 avanzo ordinario.<br />
3 di cui 11 milioni di euro relativi <strong>al</strong>l’estinzione di mutui pregressi (quota capit<strong>al</strong>e e quota interessi).<br />
4 sono risorse destinate ad obiettivi programmatici ma non ancora impegnate a norma <strong>del</strong> Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza<br />
15.
16.<br />
Il contesto di riferimento<br />
1.1.d Le risorse di person<strong>al</strong>e<br />
Nella tabella seguente è riportata la distribuzione per qu<strong>al</strong>ifiche e livelli <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e in servizio<br />
<strong>al</strong>la data <strong>del</strong> 31 dicembre 2006, sia con contratto a tempo indeterminato sia con contratto a<br />
tempo determinato. Delle 1.056 unità di person<strong>al</strong>e a tempo determinato, circa la metà sono a<br />
carico di entrate diverse d<strong>al</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato: una conferma <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>enza<br />
positiva <strong>del</strong>le capacità <strong>del</strong> CNR di procurarsi risorse e di investirle proficuamente anche d<strong>al</strong><br />
punto di vista <strong>del</strong>la “occupazione intellettu<strong>al</strong>e”. La successiva tabella riporta i dati relativi <strong>al</strong>le<br />
tipologie di esterni che collaborano con il person<strong>al</strong>e CNR in attività scientifiche nei laboratori<br />
<strong>del</strong>l’Ente.<br />
livello profilo<br />
Dirigenti<br />
Person<strong>al</strong>e in servizio <strong>al</strong> 31 dicembre 2006 (a)<br />
A tempo<br />
indeterminato<br />
A tempo<br />
determinato (b)<br />
Tot<strong>al</strong>e<br />
I Dirigente Gener<strong>al</strong>e incaricato 1 1 2<br />
II Dirigente 12 3 15<br />
tot<strong>al</strong>e 13 4 17<br />
Ricercatori<br />
I Dirigente di Ricerca 441 6 447<br />
II Primo Ricercatore 981 24 1005<br />
III Ricercatore 1.731 539 2.270<br />
tot<strong>al</strong>e 3.153 569 3.722<br />
Tecnologi<br />
I Dirigente Tecnologo 37 4 41<br />
II Primo Tecnologo 74 12 86<br />
III Tecnologo 271 79 350<br />
tot<strong>al</strong>e 382 95 477<br />
Ruolo a esaurimento<br />
IV Direttore di Divisione 12 0 12<br />
tot<strong>al</strong>e 12 0 12<br />
Funzionari<br />
IV Funzionario di Amministrazione 193 0 193<br />
V Funzionario di Amministrazione 45 8 53<br />
tot<strong>al</strong>e 238 8 246<br />
Collaboratori Tecnici<br />
IV Collaboratore Tecnico 449 13 462<br />
V Collaboratore Tecnico 480 15 495<br />
VI Collaboratore Tecnico 374 141 515<br />
tot<strong>al</strong>e 1.303 169 1.472<br />
Collaboratori di Amministrazione<br />
V Collaboratore di Amministrazione 111 4 115<br />
VI Collaboratore di Amministrazione 119 22 141<br />
VII Collaboratore di Amministrazione 115 124 239<br />
tot<strong>al</strong>e 345 150 495<br />
Operatori Tecnici<br />
VI Operatore Tecnico 140 0 140<br />
VII Operatore Tecnico 344 3 347<br />
VIII Operatore Tecnico 116 35 151<br />
tot<strong>al</strong>e 600 38 638<br />
Operatori di Amministrazione<br />
VII Operatore di Amministrazione 102 0 102<br />
VIII Operatore di Amministrazione 86 19 105<br />
IX Operatore di Amministrazione 2 4 6<br />
tot<strong>al</strong>e 190 23 213<br />
Ausiliari Tecnici<br />
VIII Ausiliario Tecnico 77 0 77<br />
IX Ausiliario Tecnico 10 0 10<br />
tot<strong>al</strong>e 87 0 87<br />
Ausiliari di Amministrazione<br />
IX Ausiliario di Amministrazione 52 0 52<br />
tot<strong>al</strong>e<br />
Tot<strong>al</strong>e Gener<strong>al</strong>e<br />
52 0 52<br />
6.375 1.056 7.431<br />
(a) Comprende il person<strong>al</strong>e degli Enti Accorpati INFM, INOA e IDAIC.<br />
(b) Incluse unità di person<strong>al</strong>e pagate con fondi diversi d<strong>al</strong> contributo Ordinario <strong>del</strong>lo Stato.
Il contesto di riferimento<br />
Tipologia person<strong>al</strong>e esterno per Dipartimento<br />
Tot<strong>al</strong>e con<br />
laureandi<br />
tot<strong>al</strong>e<br />
parzi<strong>al</strong>e<br />
<strong>al</strong>tro<br />
collaboratori<br />
profession<strong>al</strong>i<br />
laureandi<br />
tot<strong>al</strong>e<br />
parzi<strong>al</strong>e<br />
assegnisti borsisti dottorandi<br />
Professori<br />
visitatore<br />
associati di<br />
ricerca<br />
Dipartimento<br />
Terra e Ambiente 195 13 210 16 82 516 184 105 121 226 926<br />
Energia e Trasporti 1 1 56 4 7 69 39 2 8 10 118<br />
Agro<strong>al</strong>imentare 66 13 77 40 63 259 126 39 67 106 491<br />
Medicina 133 3 107 23 61 327 299 42 93 135 761<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita 26 3 39 17 41 126 84 31 38 69 279<br />
Progettazione<br />
80 2 139 47 80 348 427 39 119 158 933<br />
Molecolare<br />
Materi<strong>al</strong>i e<br />
590 20 96 23 78 807 159 41 72 113 1.079<br />
Dispositivi<br />
Sistemi di<br />
59 7 72 14 12 164 81 33 68 101 346<br />
Produzione<br />
ICT 114 10 180 10 37 351 61 72 139 211 623<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e 39 21 49 8 27 144 8 98 85 183 335<br />
Patrimonio<br />
36 1 43 4 18 102 8 42 131 173 283<br />
Cultur<strong>al</strong>e<br />
TOTALE 1.339 94 1.068 206 506 3.213 1.478 544 941 1.485 6.176<br />
(1) Il Regolamento <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e prevede che gli istituti possono avv<strong>al</strong>ersi di professori o ricercatori universitari di ruolo associati <strong>al</strong>le attività <strong>del</strong>la struttura. L’associazione viene disposta per programmi<br />
specifici e per periodi determinati gener<strong>al</strong>mente legati <strong>al</strong>la durata dei programmi. Il person<strong>al</strong>e associato ha accesso <strong>al</strong>l’uso dei servizi, degli strumenti e <strong>del</strong>le apparecchiature <strong>del</strong> CNR nell’ambito e per<br />
le fin<strong>al</strong>ità dei programmi ai qu<strong>al</strong>i collabora.<br />
(2) La voce “Altro” include prev<strong>al</strong>entemente le seguenti figure profession<strong>al</strong>i: stage, tirocinante, an<strong>al</strong>ista di laboratorio, supporto informatico, attività di redazione, operatore help-desk, s<strong>al</strong>ariati agricoli.<br />
I dati sono riferiti <strong>al</strong> 31/12/2006.<br />
17.
Il contesto di riferimento<br />
Il CNR ha un patrimonio di risorse umane costituito attu<strong>al</strong>mente da quasi 8 mila unità, <strong>del</strong>le<br />
qu<strong>al</strong>i più <strong>del</strong>la metà ricercatori e tecnologi, compresi circa 650 unità con contratto a termine.<br />
Il grafico seguente riporta l’andamento negli anni <strong>del</strong> numero dei dipendenti, distinguendo<br />
quelli con contratto a tempo determinato da quelli con contratto a tempo indeterminato.<br />
9.000<br />
8.000<br />
7.000<br />
6.000<br />
5.000<br />
4.000<br />
3.000<br />
2.000<br />
1.000<br />
0<br />
Andamento <strong>del</strong>le unità di person<strong>al</strong>e<br />
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Tempo Indeterminato Tempo Determinato Tot<strong>al</strong>e<br />
Con riferimento <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e a tempo indeterminato 10 :<br />
- l’anno 2001 ha marcato un incremento di oltre 1.000 unità; fatto di per sé certamente<br />
positivo, ma non essendo stato accompagnato da un corrispondente aumento <strong>del</strong>le risorse<br />
finanziarie è stato, unitamente ai tagli in termini re<strong>al</strong>i <strong>del</strong> contributo ordinario di cui si è già<br />
detto, tra le cause <strong>del</strong> sottofinanziamento <strong>del</strong> CNR che da quella data è divenuto endemico;<br />
- nel periodo 2001-2004 si è avuta una decrescita media <strong>del</strong>l’organico a tempo<br />
indeterminato pari <strong>al</strong> 2% annuo;<br />
- infine, nel biennio 2004-2006 si è avuta una riduzione <strong>del</strong>l’organico superiore <strong>al</strong> 8%<br />
nonostante qu<strong>al</strong>che immissione.<br />
Il numero di dipendenti a tempo determinato ha avuto un andamento “speculare” che può<br />
spiegarsi con il ricorso a questo strumento come una sostituzione compensativa <strong>del</strong> blocco <strong>del</strong>le<br />
assunzioni a tempo indeterminato. In re<strong>al</strong>tà le assunzioni a tempo determinato dovrebbero<br />
nella fisiologia avere una loro logica, legata da una parte <strong>al</strong>le fasi fin<strong>al</strong>i di un percorso di<br />
formazione e inserimento, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra a esigenze specifiche di programmi limitati nel tempo per<br />
obiettivi e/o risorse finanziarie mirate. V<strong>al</strong>e la pena di sottolineare che circa la metà <strong>del</strong>le<br />
assunzioni a termine sono pagate con risorse provenienti da fonti diverse d<strong>al</strong> contributo<br />
ordinario <strong>del</strong>lo Stato e che nell’attu<strong>al</strong>e quadro normativo questa percentu<strong>al</strong>e è destinata ad<br />
aumentare.<br />
Non va sottov<strong>al</strong>utato l’apporto che viene d<strong>al</strong> person<strong>al</strong>e non dipendente <strong>del</strong> CNR che partecipa<br />
attivamente <strong>al</strong>le attività di ricerca <strong>del</strong>l’Ente. Questo apporto non solo è la sostanza di gran parte<br />
<strong>del</strong>le collaborazioni con l’esterno (e spesso espande la possibilità di accesso <strong>al</strong>le corrispondenti<br />
10 I confronti sono <strong>al</strong> netto degli Enti accorpati o separati.<br />
18.
Il contesto di riferimento<br />
risorse finanziarie), ma è anche elemento tutt’<strong>al</strong>tro che secondario nella produzione scientifica<br />
<strong>del</strong>l’Ente.<br />
Person<strong>al</strong>e Esterno (n.persone)<br />
6500<br />
6000<br />
5500<br />
5000<br />
4500<br />
4000<br />
3500<br />
3000<br />
2500<br />
2000<br />
*dati <strong>al</strong> 31/12/2006<br />
Confronto Andamento Person<strong>al</strong>e Esterno vs Fonti Esterne<br />
Person<strong>al</strong>e Esterno<br />
Fonti Esterne<br />
1500<br />
150M<br />
1999 2000 2001 2002 2003<br />
Anno<br />
2004 2005 2006 2007<br />
Risulta evidente la correlazione fra incremento <strong>del</strong>le entrate diverse d<strong>al</strong> Fondo di Finanziamento<br />
ordinario e il numero di esterni che collaborano <strong>al</strong>le attività <strong>del</strong>l’Ente. Questa correlazione corrisponde<br />
a due fenomeni simmetrici nel senso che:<br />
- la disponibilità di risorse aggiuntive consente e motiva il coinvolgimento di esterni;<br />
- di converso, il coinvolgimento di person<strong>al</strong>e qu<strong>al</strong>ificato esterno nelle attività <strong>del</strong> CNR consente di<br />
essere più credibili e qu<strong>al</strong>ificati nei sistemi competitivi di accesso a fondi aggiuntivi; è una sinergia<br />
con effetti moltiplicativi positivi e un concreto contributo <strong>al</strong> tanto declamato disegno di “fare<br />
squadra” che il CNR condivide e soprattutto re<strong>al</strong>izza in pratica.<br />
1.2 Progressi nella re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo organizzativo e gestion<strong>al</strong>e<br />
1.2.a La struttura organizzativa<br />
Il nuovo approccio mission oriented si è concretizzato in interventi organizzativi, la cui efficacia è stata<br />
riconosciuta anche nella relazione <strong>del</strong>la Corte dei Conti11 , qu<strong>al</strong>i:<br />
- attivazione di undici Dipartimenti in correlazione stretta con le Macroaree programmatiche di cui si<br />
è già detto, con funzione di programmazione e coordinamento verso gli Istituti, a v<strong>al</strong>le <strong>del</strong>la<br />
selezione dei Direttori, effettuata con bandi e v<strong>al</strong>utatori a livello internazion<strong>al</strong>e 12 ;<br />
11 “<strong>Relazione</strong> sul risultato <strong>del</strong> controllo eseguito sulla gestione finanziaria <strong>del</strong> Consiglio Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le Ricerche (CNR), per gli<br />
esercizi 2004 e 2005”, depositata il 21 dicembre 2006, con <strong>del</strong>ibera <strong>del</strong>la Corte dei conti n. 98/2006.<br />
12 In sostanza, quello di oggi è per il CNR un assetto ben più efficace e leggibile rispetto <strong>al</strong> quadro di tre anni fa, quando, a fronte di<br />
poco più di 4 mila ricercatori, erano operanti circa 5 mila cosiddette "linee di attività", eterogenee per dimensione e natura, ma<br />
anche non leggibili nella correlazione fra di esse. Rispetto ai programmi e agli obiettivi di ricerca, il CNR era costituito da<br />
monadi pressoché indipendenti, rappresentate dagli Istituti il cui numero, tenendo conto <strong>del</strong>le unità autonome, rappresentate<br />
d<strong>al</strong>le Sezioni, raggiungeva un tot<strong>al</strong>e di 250 centri autonomi di responsabilità. Con t<strong>al</strong>e assetto non era certo agevole perseguire le<br />
sinergie possibili tra più Istituti o tra gruppi collocati <strong>al</strong>l’interno di diversi Istituti.<br />
650M<br />
600M<br />
550M<br />
500M<br />
450M<br />
400M<br />
350M<br />
300M<br />
250M<br />
200M<br />
Fonti Esterne (euro)<br />
19.
Il contesto di riferimento<br />
- individuazione, con il coinvolgimento di capacità interne e soggetti esterni, di circa 80 progetti che<br />
rispondono <strong>al</strong>la domanda “che fa il CNR”;<br />
- <strong>al</strong>l’interno degli Istituti sono stati identificati i gruppi di ricerca ai qu<strong>al</strong>i sono affidate le varie attività<br />
necessarie per conseguire gli obiettivi concordati; sono risultate complessivamente circa 650<br />
commesse di ricerca 13 per ciascuna <strong>del</strong>le qu<strong>al</strong>i è indicato un responsabile con funzioni che<br />
corrispondono <strong>al</strong>la figura internazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> group leader;<br />
- sviluppo da parte di ciascun Istituto <strong>del</strong>le proprie conoscenze e capacità operative, v<strong>al</strong>orizzando <strong>al</strong>lo<br />
scopo lo strumento <strong>del</strong>le commesse di sviluppo competenza, in una logica di integrazione<br />
multidisciplinare e interdisciplinare e stimolazione di nuovi filoni e nuove opportunità;<br />
- acquisizione da parte degli Istituti <strong>del</strong>le risorse d<strong>al</strong>l’esterno attraverso convenzioni operative con<br />
soggetti esterni e, in particolare a livello territori<strong>al</strong>e, attraverso la partecipazione <strong>al</strong>lo sviluppo dei<br />
sistemi region<strong>al</strong>i <strong>del</strong>l’innovazione; la ricognizione sui risultati <strong>del</strong>le attività svolte e, più in<br />
particolare, sulla produzione scientifica, è affidata agli Istituti stessi, che predispongono opportune<br />
relazioni;<br />
- costituzione di numerosi organismi di coordinamento e consulenza, con un’ampia componente di<br />
ricercatori: il Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e 14 e 11 Consigli Scientifici di Dipartimento 15 .<br />
Nell’ambito <strong>del</strong> processo di riordino <strong>del</strong> CNR, nonostante i vincoli finanziari già evocati, è stato dato<br />
avvio <strong>al</strong>le attività di Ricerca Spontanea a Tema Libero (RSTL), di cui si è detto. T<strong>al</strong>e attività affianca le<br />
attività programmate <strong>del</strong>l'Ente, ed è proposta d<strong>al</strong> singolo ricercatore. Per la RSTL è riservato un budget<br />
da assegnare a proposte selezionate da v<strong>al</strong>utatori esterni (professori ordinari e associati titolari di<br />
insegnamento presso università it<strong>al</strong>iane e dirigenti di ricerca di Istituzioni o Enti pubblici di ricerca) in<br />
base a criteri mutuati da quelli adoperati d<strong>al</strong> MIUR per i bandi PRIN: qu<strong>al</strong>ità e fattibilità <strong>del</strong>la proposta,<br />
attrattività scientifica, qu<strong>al</strong>ificazione <strong>del</strong> proponente.<br />
Sono state re<strong>al</strong>izzate le seguenti fasi:<br />
- Istruttoria: è stata organizzata e resa coerente una base dati con tutte le proposte, successivamente<br />
pubblicata sul sito <strong>del</strong> CNR;<br />
- V<strong>al</strong>utazione: si sono formati i Panel di v<strong>al</strong>utazione formati da professori esterni <strong>al</strong>l’Ente, che tramite<br />
uno strumento telematico di supporto hanno effettuato la v<strong>al</strong>utazione in remoto;<br />
- Graduatorie: sono state pubblicate sul sito <strong>del</strong> CNR sotto la voce “attività di ricerca”, l’elenco <strong>del</strong>le<br />
proposte giudicate finanziabili con le relative schede di v<strong>al</strong>utazione.<br />
Per l’attivazione <strong>del</strong>le proposte di Ricerca Spontanea a Tema Libero, il disciplinare prevede che il<br />
<strong>Presidente</strong> “acquisita una v<strong>al</strong>utazione gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e, che si esprime entro<br />
30 giorni d<strong>al</strong>la richiesta formulando eventu<strong>al</strong>i raccomandazioni, propone <strong>al</strong> CdA l'elenco <strong>del</strong>le proposte<br />
finanziate, nei limiti <strong>del</strong>le disponibilità finanziarie 16 e seguendo l'ordine <strong>del</strong>la graduatoria”.<br />
13 Con il termine “commessa di ricerca”, di uso diffuso a livello internazion<strong>al</strong>e, si intende il contributo di attività che un singolo partner (nel<br />
nostro caso un gruppo <strong>al</strong>l’interno di un Istituto) ha concordato di apportare a un obiettivo di ricerca (nel nostro caso un progetto di<br />
ricerca) più complesso, sul qu<strong>al</strong>e sono impegnati più partner. Sull’evoluzione in prospettiva ravvicinata <strong>del</strong>l’uso <strong>del</strong> termine commessa<br />
<strong>al</strong> CNR vedi nel seguito.<br />
14 Il Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e è un organo di consulenza scientifica con il compito di esprimere, tra l'<strong>al</strong>tro, pareri obbligatori sugli<br />
aspetti scientifico –programmatici <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> CNR. Per la prima volta d<strong>al</strong> 1994 (quando operavano i Comitati Nazion<strong>al</strong>i di<br />
Consulenza CNR) i ricercatori e tecnologi hanno, come diremo meglio nel seguito, potuto esprimere, attraverso l'elezione diretta, la<br />
propria rappresentanza in un organo <strong>del</strong>l'Ente.<br />
15 Anche nel caso dei Consigli Scientifici di Dipartimento - costituiti da circa 100 fra scienziati e studiosi it<strong>al</strong>iani e stranieri di fama<br />
internazion<strong>al</strong>e nel settore di riferimento - <strong>al</strong>meno uno dei quattro componenti di competenza <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong> deriva da un sistema di<br />
consultazione <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e.<br />
16 L'assegnazione di risorse <strong>al</strong>le attività di Ricerca Spontanea a Tema Libero è prevista e regolata d<strong>al</strong>l'art. 39 comma 5 <strong>del</strong> Regolamento di<br />
Organizzazione e Funzionamento <strong>del</strong> CNR secondo il qu<strong>al</strong>e, nel rispetto dei principi di cui ai commi precedenti, l'Ente assicura<br />
risorse per la Ricerca Spontanea a Tema Libero e per lo sviluppo <strong>del</strong>le competenze dei ricercatori e tecnologi e per il loro<br />
arricchimento profession<strong>al</strong>e.<br />
20.
1.2.b Richiami sul processo di programmazione<br />
Il processo di programmazione <strong>del</strong>l'Ente è articolato in tre stadi (vedi figura successiva):<br />
Il contesto di riferimento<br />
- emanazione <strong>del</strong>le linee guida da parte <strong>del</strong> Consiglio di amministrazione (indicazioni top down) e<br />
acquisizione <strong>del</strong> parere <strong>del</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e;<br />
- definizione puntu<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le attività attraverso una di<strong>al</strong>ettica <strong>al</strong>l'interno <strong>del</strong>la rete di ricerca, anche in<br />
contatto con il sistema produttivo e più in gener<strong>al</strong>e socio-economico esterno (indicazioni bottom up);<br />
- v<strong>al</strong>utazione conclusiva da parte <strong>del</strong> Consiglio di amministrazione e integrazione con nuovi elementi<br />
di macro strategia, in particolare con riferimento <strong>al</strong>le collaborazioni con l'esterno (sintesi tra le<br />
indicazioni top down e le istanze bottom up).<br />
Le richieste inizi<strong>al</strong>i, con l'obiettivo di fornire informazioni preliminari per l'aggiornamento <strong>del</strong>la<br />
rappresentazione <strong>del</strong>le attività in corso e <strong>del</strong>le correlate previsioni di entità per l'<strong>al</strong>locazione <strong>del</strong>le risorse,<br />
costituiscono i Piani di Gestione preliminari (PdGp). In t<strong>al</strong>e contesto viene presentata una prima<br />
esposizione, da parte degli Istituti, <strong>del</strong>le risorse provenienti d<strong>al</strong> fondo di funzionamento <strong>del</strong> MUR, da<br />
fonti esterne, nonché rispetto <strong>al</strong>le risorse provenienti da esercizi precedenti.<br />
A v<strong>al</strong>le <strong>del</strong>le richieste inizi<strong>al</strong>i e <strong>del</strong>la successiva negoziazione, gli Istituti possono varare l’esercizio<br />
finanziario in corso, <strong>al</strong>locando le proprie risorse attraverso i Piani di Gestione.<br />
Particolare rilievo ha avuto lo sviluppo degli strumenti informatici messi a disposizione dei ricercatori e<br />
dei tecnologi per la raccolta di tutte le informazioni inerenti <strong>al</strong>la loro attività di ricerca, ivi inclusi i risultati<br />
ottenuti e le collaborazioni attivate. In particolare, è disponibile in rete la procedura informatica PdGp<br />
che consente, oltre <strong>al</strong>l’esposizione <strong>del</strong>le richieste inizi<strong>al</strong>i, una completa rappresentazione, con<br />
sistematico aggiornamento <strong>del</strong>l’attività in corso e di elementi di consuntivo: i ricercatori utilizzano a<br />
questo scopo schede predisposte relative <strong>al</strong>lo stato di avanzamento e <strong>al</strong> grado di scostamento tra obiettivi<br />
dichiarati e risultati ottenuti. Tramite un <strong>al</strong>tro strumento di raccolta <strong>del</strong>le informazioni i ricercatori<br />
inseriscono, per ciascuna commessa anche ogni singolo prodotto <strong>del</strong>la ricerca re<strong>al</strong>izzato, fornendo<br />
indicazioni quantitative fondament<strong>al</strong>i per il processo di programmazione.<br />
Va inoltre menzionata la procedura “Gestione Istituti”, nella qu<strong>al</strong>e vengono raccolti tutti i prodotti <strong>del</strong>la<br />
ricerca tramite il procedimento di consuntivazione continua; in <strong>al</strong>tre parole questo sistema, accessibile<br />
sempre, permette ai ricercatori di inserire tutti i loro prodotti, che verranno poi raccolti in fase di<br />
consuntivazione scientifica.<br />
In sintesi, questi strumenti, permettono di raccogliere e di estrarre i dati necessari <strong>al</strong>la redazione dei vari<br />
documenti programmatici <strong>del</strong>l’Ente 17 nonché la redazione dei documenti stessi. T<strong>al</strong>i strumenti<br />
svolgono inoltre un’importante funzione di interfaccia tra Dipartimenti e loro Istituti di afferenza. Si<br />
vuole in questa sede ricordare che il 2006 è stato il primo anno in cui è stato pienamente attivo<br />
l’apporto dei Dipartimenti e dei relativi Consigli Scientifici <strong>al</strong> processo di programmazione.<br />
17 È in fase di re<strong>al</strong>izzazione, nell’ambito di completamento di SIGLA, la riorganizzazione <strong>del</strong>le suddette procedure informatiche<br />
implementandole in un unico ambiente, che diventerà lo strumento unico per la programmazione e consuntivazione <strong>del</strong>le<br />
attività <strong>del</strong>l’Ente relativamente <strong>al</strong>la filiera <strong>del</strong>la ricerca. Si re<strong>al</strong>izzerà così un insieme integrato di strumenti di an<strong>al</strong>isi<br />
organizzativa e di verifica costante <strong>del</strong>lo stato di avanzamento <strong>del</strong>le attività, a supporto <strong>del</strong>la gestione di un’organizzazione vasta<br />
e largamente distribuita; il nuovo strumento può essere schematizzato come segue:<br />
- verrà semplificata ulteriormente la procedura informativa PdGp già operante per le richieste inizi<strong>al</strong>i degli Istituti,<br />
- la parte strettamente contabile (stanziamento fondi, impegni, obbligazioni, ecc.) già operante, verrà integrata con ulteriori<br />
funzion<strong>al</strong>ità e sarà denominata “Registrazioni Contabili”;<br />
- verrà sviluppata ulteriormente la procedura “Gestione Istituti” che sarà denominata “Attività e Risultati” e sarà destinata <strong>al</strong>la<br />
raccolta di tutti i prodotti <strong>del</strong>la ricerca (pubblicazioni, brevetti), <strong>al</strong>l’aggiornamento <strong>del</strong>le collaborazioni attuate (inizi<strong>al</strong>mente<br />
esposte nei PdGp), <strong>al</strong>lo stato di avanzamento <strong>del</strong>le commesse (da aggiornare nelle fasi intermedie). Una parte verrà<br />
interamente dedicata <strong>al</strong>la gestione <strong>del</strong>le entrate da terzi (sia in previsione che in consuntivazione – mo<strong>del</strong>li standard ad es.<br />
UE, FAR, FIRB, ecc. –) in modo da attuare un supporto efficace per tutti gli utenti, e <strong>al</strong> tempo stesso fornire una stima di<br />
massima (soprattutto sul person<strong>al</strong>e) relativamente <strong>al</strong>le entrate da terzi.<br />
21.
PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL CNR<br />
22.<br />
Determina le fasi<br />
<strong>del</strong>la programmazione<br />
Delibera eventu<strong>al</strong>i<br />
aggiustamenti sulle risorse<br />
attribuite e determina le<br />
fasi <strong>del</strong>la programmazione<br />
Delibera il PT conclusivo<br />
presentato d<strong>al</strong> <strong>Presidente</strong> e<br />
invia <strong>al</strong> MUR che approva<br />
Delibera le Linee Guida<br />
proposte d<strong>al</strong> <strong>Presidente</strong><br />
Consiglio di<br />
Amministrazione<br />
Esprime parere<br />
Consiglio<br />
Scientifico<br />
Gener<strong>al</strong>e<br />
Integra le commesse con<br />
RSTL e predispone<br />
il PT preliminare<br />
Direttore<br />
Gener<strong>al</strong>e<br />
Aggiorna il<br />
PianodiGestione<br />
Verifica la congruenza<br />
<strong>del</strong>le proposte ed elabora<br />
ipotesi programmatiche<br />
Consiglio<br />
dei Direttori<br />
di Dipartimento<br />
Redigono il<br />
PianodiGestione<br />
sulla base <strong>del</strong> PT<br />
approvato d<strong>al</strong> MUR<br />
Redigono il<br />
PdGp sulla base <strong>del</strong> PT<br />
approvato d<strong>al</strong> MUR<br />
Si concordano<br />
le commesse<br />
Formula le Linee Guida<br />
programmatiche<br />
<strong>del</strong> Dipartimento<br />
Dipartimenti<br />
Formulano le proposte<br />
di attività di ricerca<br />
<strong>al</strong> Dipartimento<br />
Redigono il<br />
PianodiGestione<br />
sulla base <strong>del</strong> PT<br />
approvato d<strong>al</strong> MUR<br />
Redigono il<br />
PdGp sulla base <strong>del</strong> PT<br />
approvato d<strong>al</strong> MUR<br />
Istituti<br />
Formulano le<br />
proposte RSTL
1.2.c Richiami sulla struttura <strong>del</strong> bilancio<br />
Il contesto di riferimento<br />
Il preventivo finanziario 18 , secondo i dettami <strong>del</strong> nuovo Regolamento di amministrazione,<br />
contabilità e finanza, espone gli aspetti più significativi <strong>del</strong>le attività contabili e di <strong>al</strong>locazione <strong>del</strong>le<br />
risorse, in coerenza con le seguenti scelte di fondo come esposto nel paragrafo 1.1.a. in base <strong>al</strong>l’art.<br />
12 <strong>del</strong> Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza <strong>del</strong> CNR:<br />
1. Il preventivo finanziario si distingue in «decision<strong>al</strong>e» e «gestion<strong>al</strong>e». Il preventivo finanziario<br />
decision<strong>al</strong>e è formulato in termini di competenza e di cassa e si articola, per le entrate e per le<br />
uscite, in UPB. Il preventivo finanziario decision<strong>al</strong>e è approvato d<strong>al</strong> Consiglio di amministrazione.<br />
2. Il preventivo finanziario gestion<strong>al</strong>e è formulato in termini di competenza e di cassa e si articola,<br />
per le entrate e per le uscite, in UPB ed in centri di responsabilità di attività scientifica nonché in<br />
centri di responsabilità funzion<strong>al</strong>i.<br />
3. Il preventivo finanziario decision<strong>al</strong>e è corredato <strong>del</strong>la pianta organica <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e nonché<br />
degli <strong>al</strong>legati di cui <strong>al</strong>l'articolo 60, comma 1, <strong>del</strong> D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, e successive<br />
modificazioni.<br />
Il Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza (cfr. art. 2 comma 1, lettera i) individua le<br />
unità prevision<strong>al</strong>i di base nell’insieme organico di risorse finanziarie fin<strong>al</strong>izzate a distinti obiettivi<br />
programmatici (Macroaree scientifiche e tecnologiche /Dipartimenti), <strong>al</strong>l’obiettivo ricerca spontanea<br />
a tema libero di cui <strong>al</strong>l’art. 44, comma 1 <strong>del</strong> regolamento di organizzazione e funzionamento nonché<br />
ad un obiettivo funzion<strong>al</strong>e (Amministrazione centr<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’Ente).<br />
1.2.d Richiami sul processo di v<strong>al</strong>utazione<br />
Elemento decisivo per l’attuazione di coerenti scelte strategiche è la re<strong>al</strong>izzazione di un adeguato<br />
processo di v<strong>al</strong>utazione.<br />
Nel corso <strong>del</strong> 2006 è stato messo a punto un documento metodologico che affronta le questioni<br />
relative a criteri e fin<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>utazione, definizione <strong>del</strong> processo (articolazione e composizione<br />
dei panel di v<strong>al</strong>utazione, ecc.) e tempistica. Come criterio base sono integrate logiche di<br />
“compliance”, cioè di verifica dei risultati effettivamente raggiunti rispetto a quelli previsti, e logiche<br />
di “benchmark” rispetto ad omologhe strutture a livello nazion<strong>al</strong>e o estero. Il sistema di v<strong>al</strong>utazione<br />
<strong>del</strong> CNR comprende diversi processi interconnessi:<br />
- la v<strong>al</strong>utazione da parte <strong>del</strong> CIVR 19 <strong>del</strong>le attività scientifiche <strong>del</strong>l‘Ente nel suo complesso nel<br />
quadro <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la ricerca it<strong>al</strong>iana;<br />
- la v<strong>al</strong>utazione a cura <strong>del</strong> Comitato di V<strong>al</strong>utazione di Ente dei risultati <strong>del</strong>le attività di ricerca;<br />
- la v<strong>al</strong>utazione a cura <strong>del</strong> Consiglio di Amministrazione con il supporto dei Dipartimenti dei<br />
risultati conseguiti d<strong>al</strong>l‘Ente con riferimento a programmi e progetti e <strong>al</strong>l’apporto <strong>del</strong>le diverse<br />
strutture;<br />
- la v<strong>al</strong>utazione degli Istituti e <strong>del</strong>le strutture componenti la rete scientifica attraverso panel<br />
appositi che tengono anche conto di elementi di autov<strong>al</strong>utazione forniti dagli Istituti;<br />
- la v<strong>al</strong>utazione dei singoli ricercatori e tecnologi a partire dagli elementi di autov<strong>al</strong>utazione da<br />
ciascuno forniti.<br />
18 Rispondente ai dettami <strong>del</strong> D.P.R. 27 febbraio 2003, n. 97, in vigore d<strong>al</strong> 1 giugno 2005, emanato in attuazione <strong>del</strong> decreto di<br />
riordino (D.Lgs. 127/03).<br />
19 Al fine di razion<strong>al</strong>izzare il sistema di v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le università e degli enti di ricerca pubblici e<br />
privati e <strong>del</strong>l’efficienza ed efficacia dei programmi di ricerca e innovazione, il decreto legge n. 262 <strong>del</strong> 3 ottobre 2006<br />
convertito nella legge n. 286 <strong>del</strong> 24 novembre 2006 dispone la costituzione <strong>del</strong>l’Agenzia nazion<strong>al</strong>e di v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong><br />
sistema universitario e <strong>del</strong>la ricerca, provvedendo <strong>al</strong> contempo <strong>al</strong>la soppressione <strong>del</strong> CIVR e di <strong>al</strong>tri an<strong>al</strong>oghi organismi<br />
tra i qu<strong>al</strong>i il Comitato di V<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> CNR.<br />
23.
Il contesto di riferimento<br />
In merito a quest’ultimo punto il regolamento di organizzazione e funzionamento <strong>del</strong> CNR prevede<br />
espressamente che i ricercatori e i tecnologi, <strong>al</strong> fine di sostanziare il processo di autov<strong>al</strong>utazione degli<br />
Istituti, redigano annu<strong>al</strong>mente una relazione sintetica sull’attività svolta, sulle competenze acquisite,<br />
sulle collaborazioni attivate e sui risultati scientifici conseguiti. T<strong>al</strong>e relazione rappresenta non solo un<br />
dovere, ma anche l’occasione per il soddisfacimento di un diritto riconosciuto d<strong>al</strong>la legge ai ricercatori<br />
di sottoporre a v<strong>al</strong>utazione la propria attività scientifica (articolo 13 comma 1 lettera e) <strong>del</strong> d.lgs. n.<br />
381/1999 richiamato d<strong>al</strong>l’articolo 43 <strong>del</strong> Regolamento di organizzazione e funzionamento <strong>del</strong> CNR).<br />
A seguito di contributi <strong>al</strong> ricordato documento metodologico formulati d<strong>al</strong> Consiglio Scientifico<br />
Gener<strong>al</strong>e e d<strong>al</strong> Consiglio dei Direttori di Dipartimento, ne è imminente l’adozione da parte <strong>del</strong><br />
Consiglio di Amministrazione come Linee Guida per l’avvio <strong>del</strong>l’intero processo. La definizione<br />
preventiva <strong>del</strong>le regole, l’introduzione di meccanismi di partecipazione, l’adozione di standard<br />
internazion<strong>al</strong>mente riconosciuti d<strong>al</strong>la comunità scientifica, la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le specificità <strong>del</strong><br />
CNR sono tra i principi base <strong>del</strong>la metodologia definita.<br />
Un concreto passo avanti riguardo la definizione <strong>del</strong>la rete scientifica è stato compiuto attraverso la<br />
decisione di mettere a bando la posizione di Direttore per 89 dei 107 Istituti preesistenti che<br />
compongono attu<strong>al</strong>mente il CNR. Gli Istituti per i qu<strong>al</strong>i attivare i bandi sono stati individuati<br />
attraverso criteri di massa critica e consistenza <strong>del</strong>la missione.<br />
Par<strong>al</strong>lelamente si è avviato il processo di v<strong>al</strong>utazione per tutti i 107 Istituti; relativamente agli Istituti<br />
che sono risultati soddisfare i prerequisiti, le risultanze <strong>del</strong> processo di v<strong>al</strong>utazione saranno con ogni<br />
probabilità la base di puntu<strong>al</strong>izzazioni su missione e struttura interna, non la messa in discussione<br />
<strong>del</strong>la stessa prosecuzione <strong>del</strong>l‘esistenza <strong>del</strong>l‘Istituto.<br />
Può essere utile ripetere qui quanto più volte sottolineato in <strong>al</strong>tri contesti e cioè che il processo di<br />
definizione <strong>del</strong>la rete scientifica <strong>del</strong> CNR è stato avviato attraverso la decisione inizi<strong>al</strong>e di verificare i<br />
parametri operativi che descrivono il soddisfacimento <strong>del</strong>le precondizioni (criteri di massa critica e<br />
consistenza <strong>del</strong>la missione) perché possa iniziare quel periodo di v<strong>al</strong>utazione che deve essere <strong>al</strong>la<br />
base <strong>del</strong>le future decisioni sul riordino e che, come richiesto d<strong>al</strong>la comunità scientifica, è opportuno<br />
abbia luogo con la partecipazione di tutti gli organismi consultivi, anche collegi<strong>al</strong>i. Non hanno senso<br />
le critiche secondo le qu<strong>al</strong>i <strong>al</strong> CNR la v<strong>al</strong>utazione sarebbe stata fatta coincidere con la verifica <strong>del</strong>la<br />
massa critica.<br />
L’articolo 1 comma 5 <strong>del</strong> decreto legge 28 dicembre 2006, n. 300 (Proroga di termini previsti da<br />
disposizioni legislative), convertito con modificazioni d<strong>al</strong>la legge 26 febbraio 2007, n. 207, ha<br />
tuttavia sospeso parte <strong>del</strong>le procedure di selezione in atto disponendo la proroga fino <strong>al</strong> 30 giugno<br />
2007 dei direttori di istituto <strong>del</strong> CNR in carica e, per lo stesso periodo, la sospensione <strong>del</strong>le relative<br />
procedure di selezione.<br />
1.3 I risultati raggiunti<br />
1.3.a Un quadro gener<strong>al</strong>e<br />
24.<br />
È ben noto che la credibilità di una proposta programmatica (<strong>del</strong>la qu<strong>al</strong>e il <strong>Bilancio</strong> Preventivo è la<br />
traduzione contabile relativamente <strong>al</strong>le assegnazioni di risorse per un esercizio) si basa sui risultati<br />
conseguiti precedentemente e più in gener<strong>al</strong>e sulla descrizione <strong>del</strong>le situazioni di partenza. Per<br />
questo motivo vengono di seguito sinteticamente raccolti dati numerici che meglio quantificano i<br />
risultati già in parte anticipati, occasion<strong>al</strong>mente, nei paragrafi precedenti:<br />
- aumento <strong>del</strong>la collaborazione tra il CNR e gli operatori esterni (università, imprese, pubbliche<br />
amministrazioni); più specificamente: oltre 5.000 le collaborazioni in corso per ricerche<br />
scientifiche svolte in partenariato o comunque con contributi di terzi; di queste, 1.200<br />
collaborazioni sviluppate con soggetti privati e il coinvolgimento di circa 900 imprese; <strong>al</strong>tre<br />
2.000 attive con gruppi di ricerca operanti presso le princip<strong>al</strong>i Università it<strong>al</strong>iane e straniere;
Il contesto di riferimento<br />
- consolidamento <strong>del</strong>la presenza dei gruppi di ricerca <strong>del</strong> CNR nei programmi nazion<strong>al</strong>i e<br />
internazion<strong>al</strong>i finanziati su base competitiva, come testimoniato d<strong>al</strong>l’incremento da 1,4 a 1,8<br />
<strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> coefficiente di amplificazione già menzionato;<br />
- oltre 35 accordi-quadro con le diverse re<strong>al</strong>tà produttive e associative nazion<strong>al</strong>i; si ricordano, a<br />
titolo esemplificativo, gli accordi firmati con Unioncamere, Confartigianato, Lega <strong>del</strong>le<br />
Cooperative; o quelli con strutture associative di filiera qu<strong>al</strong>i Farmindustria, Federlegno e<br />
Federchimica 20 ;<br />
- ammontano a 1.500 i corsi nei qu<strong>al</strong>i i ricercatori CNR sono impegnati ogni anno con<br />
l'insegnamento, infatti i ricercatori e i tecnologi <strong>del</strong> CNR, oltre a svolgere un'intensa attività di<br />
ricerca, sono impegnati anche nell'importante attività di diffusione nel mondo universitario<br />
<strong>del</strong>le conoscenze e competenze accumulate nei laboratori;<br />
- oltre 8 mila le pubblicazioni nel 2005, con una produzione di articoli su riviste scientifiche<br />
incrementata di oltre il 15% rispetto <strong>al</strong> 2003; anche se ci si concentra solo sulle pubblicazioni<br />
censite d<strong>al</strong> sistema ISI i risultati sono confortanti: interrogando le banche dati Science Citation<br />
Index Expanded, Soci<strong>al</strong> Science Citation Index, Arts & Humanities Science Citation Index,<br />
relativamente <strong>al</strong> periodo 2003-2006, si ottengono per il CNR i v<strong>al</strong>ori in tabella successiva 21, dove<br />
è evidente un apprezzabile incremento <strong>del</strong>le pubblicazioni, che si rivelerà probabilmente<br />
ancora più elevato, una volta disponibili i dati definitivi <strong>del</strong> 2006; anche i dati di “share” <strong>del</strong>la<br />
produzione CNR sul tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le pubblicazioni re<strong>al</strong>izzate da autori it<strong>al</strong>iani raggiunge nel 2006<br />
un v<strong>al</strong>ore pari <strong>al</strong> 9%, in linea con i v<strong>al</strong>ori degli anni precedenti compresi fra 8% e 9%.<br />
Anno Numero pubblicazioni ISI*<br />
2003 4.144<br />
2004 3.958<br />
2005 4.391<br />
2006 4.597<br />
*v<strong>al</strong>ori ottenuti con il metodo, comunemente adottato, <strong>del</strong> “full counting” , secondo il<br />
qu<strong>al</strong>e ogni pubblicazione, anche in caso di autori afferenti a diverse istituzioni, è<br />
assegnata per intero a ciascun autore ed <strong>al</strong>la corrispondente affiliazione.<br />
Merita un approfondimento a parte la questione dei brevetti registrati d<strong>al</strong> CNR. L’esigenza di<br />
proteggere un brevetto ha <strong>del</strong>le implicazioni sulla tempistica di pubblicazione dei risultati su una<br />
rivista scientifica: i tempi di registrazione di un brevetto <strong>al</strong>lungano necessariamente i tempi di<br />
pubblicazione; per questa ragione gener<strong>al</strong>mente il ricercatore tende a privilegiare la produzione di<br />
pubblicazioni scientifiche piuttosto che definire idee suscettibili di formulazioni brevett<strong>al</strong>i; non va<br />
dimenticato che secondo una recente an<strong>al</strong>isi il CNR è <strong>al</strong> secondo posto in It<strong>al</strong>ia, dopo il gruppo<br />
FIAT per numero di brevetti detenuti 22 .<br />
V<strong>al</strong>e infine la pena di sottolineare, nel CNR di oggi, la coerenza fra previsione e consuntivo. Questa<br />
coerenza è un risultato particolarmente significativo quando, come nel caso specifico, non si può,<br />
come invece accade per <strong>al</strong>tri Enti di ricerca, "far conto" in modo pressoché automatico e per un arco<br />
di tempo plurienn<strong>al</strong>e, su di un contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato che corrisponde quasi <strong>al</strong>la tot<strong>al</strong>ità<br />
<strong>del</strong>le spese sostenute. In assenza di un adeguato sistema gestion<strong>al</strong>e e contabile sarebbe stato<br />
impercorribile (con l’esiguità <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>le Stato e con la frammentarietà e<br />
imprevedibilità <strong>del</strong>le <strong>al</strong>tre entrate) assicurare continuità e funzion<strong>al</strong>ità <strong>al</strong> CNR.<br />
20 Ad esempio con Federchimica sono state intraprese azioni operative sui temi <strong>del</strong>la "chimica sostenibile", individuando<br />
progetti per lo sviluppo di prodotti a basso impatto socio-ambient<strong>al</strong>e. Ciò anche <strong>al</strong> fine di <strong>al</strong>lineare tempestivamente e a<br />
costi ragionevoli le aziende it<strong>al</strong>iane <strong>al</strong>la normativa REACH, che introduce l'obbligo di verifiche sulla non tossicità degli<br />
oggetti destinati <strong>al</strong> contatto con l'uomo<br />
21 Sono stati riscontrati i risultati dei ricercatori CNR non includendo l’INFM per omogeneità di confronto con i dati 2003.<br />
In particolare i dati riferiti ai ricercatori CNR sono quelli in cui <strong>al</strong>meno un autore dichiara la propria appartenenza<br />
<strong>al</strong>l’Ente.<br />
22 Come risulta d<strong>al</strong>l’indagine re<strong>al</strong>izzata d<strong>al</strong>l’Ufficio it<strong>al</strong>iano Brevetti e Marchi, citata anche d<strong>al</strong>l’articolo <strong>del</strong> Il Sole 24 ore<br />
<strong>del</strong> 29 ottobre 2006: “FIAT e CNR primi nei brevetti”.<br />
25.
Il contesto di riferimento<br />
Il rilievo dei risultati conseguiti d<strong>al</strong> CNR è confermato anche d<strong>al</strong>la citata <strong>Relazione</strong> <strong>del</strong>la Corte dei<br />
Conti che sottolinea tra l’<strong>al</strong>tro come “dopo un quadriennio di mancato collegamento fra documenti<br />
di programma e bilanci, l’anno 2005 ha determinato, per il Consiglio Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le Ricerche la<br />
svolta di ritorno <strong>al</strong>la norm<strong>al</strong>ità”.<br />
In definitiva, nonostante la situazione di decrescita in termini re<strong>al</strong>i <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo<br />
Stato, il CNR ha comunque raggiunto importanti risultati riconosciuti anche <strong>al</strong>l’esterno che<br />
confermano la percorribilità <strong>del</strong>la missione e il re<strong>al</strong>ismo <strong>del</strong>le previsione.<br />
1.3.b Sintesi dei risultati <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le Macroaree nel 2006<br />
In Allegato A è riportata una sintesi dei risultati <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le Macroaree nel 2006, estratto da<br />
Piano di Gestione Preliminare 2007.<br />
1.4 La dinamica <strong>del</strong>le entrate<br />
Per cogliere il peso relativo <strong>del</strong>le diverse tipologie di entrata (contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato e <strong>al</strong>tre<br />
fonti interne, risorse da fonti esterne e risorse da v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare) si può<br />
far riferimento ai dati 2005 che sono definiti a livello di consuntivo certo:<br />
- il contributo proveniente d<strong>al</strong>lo Stato <strong>al</strong> CNR è, in termini nomin<strong>al</strong>i, sostanzi<strong>al</strong>mente fermo d<strong>al</strong><br />
1998 (si passa da 528 milioni di euro <strong>del</strong> 1998 a circa 548 nel 2005 che poi divengono 537 nel<br />
2006);<br />
- la disponibilità complessiva <strong>del</strong>l’Ente ha raggiunto quota 1.068 milioni di euro;<br />
- l’andamento <strong>del</strong>le entrate da terzi ha raggiunto 256 milioni di euro;<br />
- le risorse derivanti d<strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare sono pari a 29 milioni di<br />
euro;<br />
- il cosiddetto “coefficiente di amplificazione”, che misura la capacità <strong>del</strong>l’Ente di accedere a<br />
risorse esterne, ha raggiunto nel 2005 il v<strong>al</strong>ore di 1,8 (nel 2003 si attestava <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore di 1,4).<br />
Nonostante il significativo decremento <strong>del</strong> trasferimento d<strong>al</strong>lo Stato, le disponibilità complessive<br />
<strong>del</strong>l’Ente sono aumentate nel tempo con un’accelerazione marcata a partire d<strong>al</strong> 2005. T<strong>al</strong>e<br />
aumento è da attribuirsi esclusivamente <strong>al</strong>l’incremento <strong>del</strong>le entrate da fonti esterne e <strong>al</strong>le<br />
operazioni di razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong>l’Ente che sono risultate misure<br />
inevitabili <strong>al</strong> fine <strong>del</strong> reperimento <strong>del</strong>le risorse necessarie.<br />
Si evidenzia che t<strong>al</strong>e situazione non garantisce la sostenibilità <strong>del</strong>l’Ente a medio termine. I<br />
successivi paragrafi prendono in esame singolarmente le tre succitate tipologie di entrata.<br />
1.4.a La riduzione negli ultimi anni <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato<br />
Per quanto riguarda il fondo di funzionamento <strong>del</strong> MUR 23 , il CNR viene da una “storia di<br />
sofferenza”, come documentato dai grafico sotto riportato. Confrontando le dotazioni <strong>del</strong> 1998 con<br />
quelle <strong>del</strong> 2006, in termini re<strong>al</strong>i l’Ente ha subito un taglio pari a circa 86 milioni di euro. In termini<br />
complessivi sommando le decurtazioni subite, nel periodo considerato, la diminuzione cumulata <strong>del</strong><br />
trasferimento è stata pari a 302 milioni di euro.<br />
23 Nel documento si usa indifferentemente la notazione Contributo Ordinario <strong>del</strong>lo Stato e Fondo di Finanziamento<br />
Ordinario anche se per l’esattezza quest’ultimo è la voce <strong>del</strong> bilancio <strong>del</strong>lo Stato <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>e il MUR attinge per trasferire<br />
<strong>al</strong> CNR una quota denominata appunto Contributo Ordinario.<br />
26.
Il contesto di riferimento<br />
Nella <strong>Relazione</strong> sul controllo <strong>del</strong>la gestione finanziaria <strong>del</strong> CNR per gli esercizi 2004 e 2005, la Corte<br />
dei conti rileva che l’importo <strong>del</strong> fondo ordinario assegnato nel 2005, considerando anche l’effetto<br />
di sv<strong>al</strong>utazione, presenta un v<strong>al</strong>ore inferiore di circa il 25% rispetto <strong>al</strong> trasferimento <strong>del</strong> 1993.<br />
Quindi, conclude la Corte, il fondo <strong>del</strong> 2005 di 548 milioni di euro sarebbe dovuto essere di <strong>al</strong>meno<br />
680 milioni di euro.<br />
950<br />
850<br />
750<br />
650<br />
Milioni di euro<br />
550<br />
450<br />
350<br />
250<br />
150<br />
Disponibilità complessive <strong>del</strong> CNR in termini re<strong>al</strong>i<br />
Disponibilità complessive nell'esercizio in termini re<strong>al</strong>i<br />
Assegnazioni <strong>al</strong> CNR da FFO in termini re<strong>al</strong>i<br />
Differenza tra disponibilità complessive e assegnazioni da FFO in termini re<strong>al</strong>i<br />
1998 1999 2000 2001* 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Anno<br />
I v<strong>al</strong>ori sono <strong>al</strong> netto degli Enti accorpati (INFM, INOA, IDAIC).<br />
Per evidenziare l’effetto <strong>del</strong>la separazione, nel 2005, degli Istituti passati <strong>al</strong>l’INAF d<strong>al</strong> CNR, e <strong>del</strong>l’ulteriore<br />
separazione nel 2006 <strong>del</strong>l’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti”, sono stati riportati separatamente i v<strong>al</strong>ori<br />
comprensivi dei suddetti Istituti e <strong>al</strong> netto di quest’ultimi. Più precisamente:<br />
- la curva a tratto grosso dà v<strong>al</strong>ori omogenei utili per il confronto, ottenuti correggendo i v<strong>al</strong>ori come se le uscite<br />
non avessero avuto luogo;<br />
- il tratto sottile dà, invece, i v<strong>al</strong>ori effettivamente percepiti in conseguenza degli scorpori avvenuti.<br />
27.
Il contesto di riferimento<br />
Duole inoltre dover rilevare che: nel 2006 rispetto <strong>al</strong> 2005 si è avuta un’importante riduzione di<br />
circa 8 milioni di euro nella dotazione ordinaria, oltre a 3 milioni di euro per effetto <strong>del</strong> cosiddetto<br />
“taglia spese” 24 .<br />
L’entità cumulata nel biennio 2005-2006 <strong>del</strong>le riduzioni rispetto <strong>al</strong> semplice mantenimento <strong>del</strong><br />
pur esiguo v<strong>al</strong>ore 2005 si attesta intorno ai 14 milioni di euro.<br />
Riduzione risorse ordinarie 2005-2006<br />
Tipologia Importo<br />
Taglia spese nel 2005 3,2<br />
Taglia spese nel 2006 2,7<br />
Riduzione contributo ordinario 2006 rispetto <strong>al</strong> 2005 7,6<br />
Tot<strong>al</strong>e cumulativo <strong>del</strong>le riduzioni 13,5<br />
Per comprendere appieno l’entità drammatica <strong>del</strong>la riduzione in termini re<strong>al</strong>i (anno di riferimento<br />
<strong>al</strong> 2005) <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato, è utile fare riferimento <strong>al</strong> grafico seguente che riporta<br />
l’andamento nel tempo <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo pro-capite. È un parametro rappresentativo di<br />
carattere glob<strong>al</strong>e utile anche ai fini <strong>del</strong> confronto con la situazione di organismi similari in It<strong>al</strong>ia e<br />
<strong>al</strong>l’estero, confronto che conferma la v<strong>al</strong>utazione che il CNR sia fortemente pen<strong>al</strong>izzato. D<strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore<br />
di 84 mila euro per unità di person<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’anno 1999 si passa a 73 mila euro <strong>del</strong>l’anno 2006.<br />
È una riduzione <strong>del</strong> 15% che non può ritenersi accettabile. Il CNR ha fronteggiato la situazione<br />
espandendo il proprio accesso a risorse di <strong>al</strong>tro tipo. Non si può comunque protrarre ulteriormente<br />
questa situazione senza gravi conseguenze per il ruolo e, <strong>al</strong> limite, la stessa sopravvivenza <strong>del</strong>l’Ente.<br />
24 Decreto Legge n.223 <strong>del</strong> 4 luglio 2006 “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e soci<strong>al</strong>e, per il contenimento e la<br />
razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto <strong>al</strong>l'evasione fisc<strong>al</strong>e”<br />
contenente numerosi elementi riguardanti i settori <strong>del</strong>la conoscenza e soprattutto le università e gli enti di ricerca, che in<br />
particolare decretava una riduzione <strong>del</strong>le disponibilità per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e sia degli EPR (esclusi ISS e<br />
ISPESL) sia <strong>del</strong>le Università <strong>del</strong> 10% se non impegnate <strong>al</strong>la data di entrata in vigore <strong>del</strong>la legge.<br />
28.
85<br />
80<br />
Migliaia di euro<br />
pro-capite<br />
75<br />
70<br />
65<br />
180<br />
170<br />
160<br />
Migliaia di euro<br />
pro-capite<br />
150<br />
140<br />
130<br />
120<br />
Assegnazioni <strong>al</strong> CNR da FFO in termini re<strong>al</strong>i per dipendente<br />
(<strong>al</strong> netto degli Enti accorpati)<br />
Il contesto di riferimento<br />
1998 1999 2000 2001* 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Anno<br />
Assegnazioni <strong>al</strong> CNR da FFO in termini re<strong>al</strong>i per ricercatore<br />
(<strong>al</strong> netto degli Enti accorpati)<br />
1998 1999 2000 2001* 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Anno<br />
I v<strong>al</strong>ori sono <strong>al</strong> netto degli Enti accorpati (INFM, INOA, IDAIC).<br />
Per evidenziare l’effetto <strong>del</strong>la separazione, nel 2005, degli Istituti passati <strong>al</strong>l’INAF d<strong>al</strong> CNR, e <strong>del</strong>l’ulteriore<br />
separazione nel 2006 <strong>del</strong>l’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti”, sono stati riportati separatamente i v<strong>al</strong>ori<br />
comprensivi dei suddetti Istituti e <strong>al</strong> netto di quest’ultimi. Più precisamente:<br />
- la curva a tratto grosso dà v<strong>al</strong>ori omogenei utili per il confronto, ottenuti correggendo i v<strong>al</strong>ori come se le uscite<br />
non avessero avuto luogo;<br />
- il tratto sottile dà, invece, i v<strong>al</strong>ori effettivamente percepiti in conseguenza degli scorpori avvenuti.<br />
Si noti che trattandosi di v<strong>al</strong>ori procapite le variazioni tra le due rappresentazioni sono modeste.<br />
29.
Il contesto di riferimento<br />
Con riferimento <strong>al</strong> 2006, si osserva un incremento <strong>del</strong> contributo pro-capite, nonostante gli effetti<br />
<strong>del</strong> decreto taglia spese e <strong>del</strong>la diminuzione <strong>del</strong> contributo ordinario rispetto <strong>al</strong>l’anno precedente;<br />
l’aumento (di circa 4 mila euro pro-capite) è da mettere in correlazione <strong>al</strong>la cessazione d<strong>al</strong> servizio<br />
di un numero maggiore di unità di person<strong>al</strong>e rispetto ai v<strong>al</strong>ori degli anni precedenti in quanto t<strong>al</strong>e<br />
person<strong>al</strong>e ha atteso l’applicazione degli avanzamenti previsti d<strong>al</strong> precedente CCNL per vedersi<br />
riconosciuto l’adeguamento stipendi<strong>al</strong>e.<br />
Anche in rapporto <strong>al</strong> numero tot<strong>al</strong>e di ricercatori operanti <strong>al</strong> CNR (interni più esterni che collaborano a vario<br />
titolo) può essere ripetuta l’an<strong>al</strong>isi dei finanziamenti pro capite già illustrata con <strong>al</strong>tri parametri nei precedenti<br />
paragrafi. Nel grafico successivo l’andamento nel tempo <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato, in termini re<strong>al</strong>i,<br />
è rapportato <strong>al</strong> numero di ricercatori a tempo determinato ed indeterminato o con contratti di collaborazione<br />
(assegnisti, borsisti, docenti universitari, etc. )25 . Il v<strong>al</strong>ore in termini re<strong>al</strong>i che era di 72 mila euro pro-capite nel<br />
1999 diventa 50 mila euro nel 2006 con un c<strong>al</strong>o di oltre il 40%; è un decremento impressionante con ogni<br />
probabilità non conosciuto o quanto meno non compreso nei suoi effetti tra i decisori.<br />
Questo paragrafo dedicato <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato con riferimento <strong>al</strong> contesto<br />
che ha caratterizzato la predisposizione <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> 2007 non può non concludersi con<br />
l’osservazione che era già intuibile nel quadro complessivo <strong>del</strong>le disponibilità <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> <strong>del</strong>lo<br />
Stato che la Legge Finanziaria 2007 non avrebbe previsto adeguati trasferimenti d<strong>al</strong>lo Stato <strong>al</strong> CNR.<br />
Assegnazioni <strong>al</strong> CNR da FFO per ricercatore (interni ed esterni) in termini re<strong>al</strong>i<br />
73<br />
71<br />
69<br />
67<br />
65<br />
Migliaia di euro<br />
pro-capite<br />
63<br />
61<br />
59<br />
57<br />
55<br />
53<br />
51<br />
49<br />
1999 2000 2001* 2002<br />
Anno<br />
2003 2004 2005 2006<br />
I v<strong>al</strong>ori sono <strong>al</strong> netto degli Enti accorpati (INFM, INOA, IDAIC).<br />
Per evidenziare l’effetto <strong>del</strong>la separazione, nel 2005, degli Istituti passati <strong>al</strong>l’INAF d<strong>al</strong> CNR, e <strong>del</strong>l’ulteriore<br />
separazione nel 2006 <strong>del</strong>l’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti”, sono stati riportati separatamente i v<strong>al</strong>ori<br />
comprensivi dei suddetti Istituti e <strong>al</strong> netto di quest’ultimi. Più precisamente:<br />
- la curva a tratto grosso dà v<strong>al</strong>ori omogenei utili per il confronto, ottenuti correggendo i v<strong>al</strong>ori come se le uscite<br />
non avessero avuto luogo;<br />
- il tratto sottile dà, invece, i v<strong>al</strong>ori effettivamente percepiti in conseguenza degli scorpori avvenuti.<br />
Si noti che trattandosi di v<strong>al</strong>ori procapite le variazioni tra le due rappresentazioni sono modeste.<br />
25 Si ricorda che l’andamento così decrescente riflette due elementi di per sé positivi che diventano pen<strong>al</strong>izzanti se non accompagnati da<br />
un adeguamento <strong>del</strong> contributo MUR. Nel 2001 si è avuta l’immissione in ruolo di oltre mille unità di person<strong>al</strong>e ed è aumentato negli<br />
ultimi anni il numero dei ricercatori esterni <strong>al</strong> CNR, che ammontano ora a circa il 60% <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e impegnato nella ricerca.<br />
30.
1.4.b Lo sviluppo <strong>del</strong>le entrate da terzi<br />
Il contesto di riferimento<br />
L’efficacia <strong>del</strong>l’azione dei gruppi di ricerca <strong>del</strong>l’Ente è evidenziata, come rappresentato nel<br />
successivo istogramma, anche d<strong>al</strong>la crescita nel periodo 2003-2006 <strong>del</strong>le entrate da terzi; in<br />
particolare la crescita complessiva è stata <strong>del</strong> 43%. Come si può notare, in sede di preventivo, si<br />
è sempre proceduto in modo prudenzi<strong>al</strong>e nella stima <strong>del</strong>le entrate da terzi. T<strong>al</strong>e risorsa è in<br />
continua crescita, come si può chiaramente evincere d<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi dei v<strong>al</strong>ori a preventivo (da 193<br />
milioni di euro <strong>del</strong> 2003 a 224 milioni di euro <strong>del</strong> 2005) e a consuntivo (da 245 milioni di euro<br />
<strong>del</strong> 2003 a 256 milioni di euro <strong>del</strong> 2005). In particolare, nel 2005 rispetto <strong>al</strong> 2004 si registrano i<br />
seguenti incrementi: collaborazioni con Regioni ed Enti loc<strong>al</strong>i (+78%), <strong>al</strong>tri soggetti pubblici e<br />
privati (+45,5%) e Fondi UE o internazion<strong>al</strong>i (+22,6%).<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
192,0<br />
v<strong>al</strong>ori espressi in milioni di euro<br />
* v<strong>al</strong>ori di assestamento (04/12/2006)<br />
Confronto Preventivo-Consuntivo relativamente <strong>al</strong>le Entrate da terzi<br />
(<strong>al</strong> netto di enti accorpati e separati)<br />
193,0<br />
245,0<br />
224,0<br />
256,0<br />
232,6<br />
2003 2004 2005 2006<br />
Anno<br />
Preventivo Consuntivo<br />
Sul fronte <strong>del</strong>le entrate da terzi si segn<strong>al</strong>ano due elementi di particolare rilievo:<br />
273,20*<br />
- nel corso <strong>del</strong> 2006, l’accesso <strong>al</strong> Fondo di rotazione di cui <strong>al</strong> D.P.R. 29 dicembre 1988 n.<br />
568 gestito d<strong>al</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze ha rappresentato sul piano <strong>del</strong><br />
recupero <strong>del</strong>le risorse un risultato particolarmente positivo in quanto, rispetto <strong>al</strong>le <strong>al</strong>tre<br />
iniziative, la quota erogata d<strong>al</strong> MEF, che corrisponde <strong>al</strong>la copertura di costi fissi<br />
(essenzi<strong>al</strong>mente spese di person<strong>al</strong>e) già sostenuti d<strong>al</strong>l’Ente, è libera da vincoli di nuova<br />
destinazione in quanto appunto a titolo di rimborsi di spese già effettuate; le disponibilità<br />
acquisite per l’attuazione dei programmi comunitari <strong>del</strong> V e VI Programma Quadro per gli<br />
anni 2005 e 2006 sono state pari a 14,6 milioni di euro;<br />
- la partecipazione <strong>al</strong>la tematica “Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e <strong>al</strong>ta formazione”<br />
nell’ambito <strong>del</strong> PON, nel periodo 2000-2006, che ha consentito <strong>al</strong> CNR di recuperare circa<br />
il 23% degli oltre 26 milioni di euro stanziati per t<strong>al</strong>e iniziativa.<br />
1.4.c I progressi nel ruolo di hub<br />
Si è ulteriormente rafforzato il conferimento top down di mandati per collaborazioni<br />
strategiche da parte di Ministeri e Regioni <strong>al</strong> CNR per svolgere la funzione di termin<strong>al</strong>e<br />
intelligente (hub) di “organizzazione e concertazione” di proposte programmatiche e di<br />
conseguenti attività di ricerca per la re<strong>al</strong>izzazione di reti nazion<strong>al</strong>i, con partner esterni,<br />
impegnate su programmi integrati.<br />
31.
32.<br />
Il contesto di riferimento<br />
Il ruolo di hub <strong>del</strong> CNR si già è concretizzato attraverso la costituzione di una rete nazion<strong>al</strong>e di<br />
ricerca in campo biomedico che collega le strutture di ricerca <strong>del</strong> CNR tra loro e con <strong>al</strong>tre re<strong>al</strong>tà<br />
di ricerca, articolate sul territorio, denominata MERIT (MEdic<strong>al</strong> Research in IT<strong>al</strong>y); è stato<br />
approvato d<strong>al</strong> MUR un finanziamento pari a 24 milioni di euro per la parte relativa <strong>al</strong> segmento<br />
di MERIT che opera nel Mezzogiorno.<br />
Una considerazione metodologica sul ruolo di hub <strong>del</strong> CNR riguarda la funzione <strong>del</strong><br />
Dipartimento e in particolare dei responsabili di Progetto. Una volta individuate con l’apporto<br />
<strong>del</strong> Dipartimento interessato le proposte progettu<strong>al</strong>i (che devono prevedere, secondo le<br />
prescrizioni MUR, un limitato numero di nodi <strong>al</strong>tamente speci<strong>al</strong>izzati, con massa critica<br />
adeguata) la governance sarà affidata a strutture operative <strong>del</strong> CNR con idonee competenze e<br />
capacità gestion<strong>al</strong>i, cioè a uno o più Istituti scelti <strong>al</strong>lo scopo. Tra le motivazioni che hanno<br />
consentito questo nuovo rapporto va evidenziato che:<br />
- si accresce la credibilità <strong>del</strong> nuovo sistema di programmazione e gestione <strong>del</strong>l’Ente, <strong>al</strong> di là<br />
sia <strong>del</strong>la capacità dei singoli Istituti, sia <strong>del</strong>l’entità degli Accordi quadro con le imprese più<br />
impegnate nella R&S;<br />
- aumenta la possibilità di accesso coordinato con le imprese a strumenti di intervento<br />
tramite bando, come nel recente caso dei grandi progetti strategici previsti d<strong>al</strong> Programma<br />
Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la Ricerca 2005-2007;<br />
- acquista una sostanza più incisiva il ruolo dei responsabili di Progetto in quanto gestori di<br />
risorse acquisite in forma top down d<strong>al</strong>l’esterno;<br />
- si viene a riprodurre, con gli opportuni aggiornamenti, la formula dei “Progetti Fin<strong>al</strong>izzati”,<br />
nel senso che è affidato <strong>al</strong> CNR un compito di definizione operativa e di conduzione di<br />
attività che vanno anche <strong>al</strong> di là <strong>del</strong>lo “specifico” CNR.<br />
In sintesi va, quindi, sottolineato il rilievo che assume questo strumento tra le diverse mod<strong>al</strong>ità<br />
di approvvigionamento <strong>del</strong>le risorse finanziarie oltre che di definizione dei programmi in<br />
collaborazione con <strong>al</strong>tri partner.<br />
Il ruolo di hub <strong>del</strong> CNR rivestirà sicuramente un ruolo importante anche in considerazione <strong>del</strong><br />
fatto che, come già ricordato, il 9% <strong>del</strong>le risorse previste d<strong>al</strong> VII P.Q. sono state impegnate nel<br />
programma specifico “Capacità”, il cui obiettivo è quello di ottimizzare l’uso e lo sviluppo <strong>del</strong>le<br />
migliori infrastrutture di ricerca esistenti in Europa ma anche di contribuire <strong>al</strong>la creazione di<br />
nuove infrastrutture di ricerca. È da aggiungere che anche per progetti MUR a bando è molto<br />
spesso necessario costruire adeguate aggregazioni di competenze il che rafforza l’importanza<br />
<strong>del</strong> sistema CNR qu<strong>al</strong>e cat<strong>al</strong>izzatore di risorse.<br />
Un an<strong>al</strong>ogo ruolo di hub viene svolto d<strong>al</strong> CNR anche nei confronti <strong>del</strong> Dipartimento per<br />
l’Innovazione e le Tecnologie <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri che ha individuato<br />
nell’Ente un supporto per lo sviluppo, in collaborazione con <strong>al</strong>tri partner, di <strong>al</strong>cune proposte<br />
programmatiche e di attività operative per la promozione <strong>del</strong>la modernizzazione <strong>del</strong> Paese<br />
attraverso le tecnologie <strong>del</strong>l’informazione e <strong>del</strong>la comunicazione nell’ambito <strong>del</strong>le seguenti<br />
iniziative:<br />
- piano per lo sviluppo <strong>del</strong> settore agricolo e agro<strong>al</strong>imentare nel Mezzogiorno;<br />
- piano per lo sviluppo <strong>del</strong>la Sanità Elettronica;<br />
- piano per lo sviluppo di un “Mo<strong>del</strong>lo di riferimento per la crescita <strong>del</strong>l’innovazione e <strong>del</strong>la<br />
competitività <strong>del</strong>le imprese artigiane”.<br />
Sul fronte <strong>del</strong>le competenza relative <strong>al</strong> sistema di Protezione Civile, il CNR è coinvolto<br />
attraverso le attività svolte da <strong>al</strong>cuni suoi Istituti (ISAC, IRPI, IMAA, IRSA, IGAG e IREA)<br />
fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>l’assolvimento dei compiti così come stabilito d<strong>al</strong>la Direttiva <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong> <strong>del</strong><br />
Consiglio dei Ministri <strong>del</strong> 27 febbraio 2004 “Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e<br />
funzion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> sistema di <strong>al</strong>lerta nazion<strong>al</strong>e e region<strong>al</strong>e per il rischio idrogeologico e idraulico ai<br />
fini <strong>del</strong>la protezione civile”.
Il contesto di riferimento<br />
È doveroso ricordare l’importante ruolo di programmazione e di finanziamento svolto d<strong>al</strong>le<br />
Regioni su temi specifici di ricerca scientifica e di innovazione tecnologica. Determinante è<br />
stato il loro contributo nel processo di concertazione <strong>del</strong>le azioni a v<strong>al</strong>enza territori<strong>al</strong>e<br />
fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione di strutture e di competenze la cui efficacia si è ulteriormente<br />
accresciuta attraverso la “triangolazione” con il MUR mediante lo strumento degli Accordi di<br />
programma. Tra le mod<strong>al</strong>ità operative adottate a questo scopo va messa in evidenza la<br />
creazione dei distretti tecnologici e dei centri di competenza ad <strong>al</strong>cuni dei qu<strong>al</strong>i il CNR<br />
partecipa. Significative in particolare, sono le iniziative avviate con la Regione Veneto, la<br />
Regione Toscana, la Regione Lazio, la Regione Sicilia e la Regione Campania per favorire lo<br />
sviluppo di specifiche attività di ricerca a supporto di <strong>al</strong>cuni settori strategici <strong>del</strong>le diverse<br />
Regioni e par<strong>al</strong>lelamente di grande interesse per il CNR, con l’obiettivo di re<strong>al</strong>izzare strumenti<br />
che consentano di rendere più stabile il rapporto di collaborazione anche per offrire<br />
opportunità di impiego ai giovani ricercatori.<br />
1.4.d La v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare<br />
Le azioni di v<strong>al</strong>orizzazione logistica e finanziaria <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong>l’Ente hanno<br />
permesso una serie di azioni, come la sostituzione, con edifici economici e funzion<strong>al</strong>i, di edifici<br />
di pregio immobiliare, ma sostanzi<strong>al</strong>mente non adatti <strong>al</strong>le attività di ricerca o l’interruzione di<br />
onerose locazioni di immobili poco funzion<strong>al</strong>i.<br />
Nel 2006, il processo di v<strong>al</strong>orizzazione logistica e finanziaria <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong><br />
CNR è stato re<strong>al</strong>izzato attraverso la partecipazione <strong>al</strong>la costituzione <strong>del</strong> Fondo Patrimoni<strong>al</strong>e<br />
denominato “Patrimonio Uno” formulata d<strong>al</strong> Patrimonio <strong>del</strong>lo Stato S.p.A. A conclusione <strong>del</strong><br />
processo di negoziazione il v<strong>al</strong>ore di conferimento per la cessione di <strong>al</strong>cuni immobili di<br />
proprietà <strong>del</strong>l’Ente è risultato pari a 36,4 milioni di euro. Sono stati ceduti quattro edifici<br />
nell’area romana tenendo conto <strong>del</strong>l’opportunità sul piano scientifico, oltre che sul piano<br />
logistico, di costruire nuovi immobili nelle Aree di ricerca già operanti in modo da loc<strong>al</strong>izzare le<br />
strutture scientifiche da trasferire in contiguità con <strong>al</strong>tre unità di ricerca impegnate su temi<br />
correlati.<br />
Allo stesso tempo il Consiglio di Amministrazione ha definito e avviato il programma trienn<strong>al</strong>e<br />
2006-2008 dei lavori per lo sviluppo <strong>del</strong> patrimonio edilizio <strong>del</strong> CNR che prevede un intervento<br />
complessivo pari a 30 milioni di euro, cui vanno aggiunti 52 milioni di euro relativi <strong>al</strong>la<br />
rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR per lo sviluppo edilizio <strong>del</strong>le strutture operanti nel<br />
Mezzogiorno.<br />
A seguito <strong>del</strong>le operazioni sopradescritte il patrimonio immobiliare complessivo <strong>del</strong>l’Ente non<br />
è stato ridotto in prospettiva, in quanto le dismissioni di edifici di pregio immobiliare non<br />
adatte <strong>al</strong>l’attività di ricerca sono state compensate positivamente d<strong>al</strong>la somma degli<br />
investimenti in nuove strutture edilizie e in attrezzature e strumentazione scientifica.<br />
La percorribilità di ulteriori operazioni di questo tipo è limitata anche d<strong>al</strong>la circostanza che sui<br />
princip<strong>al</strong>i immobili <strong>del</strong> CNR loc<strong>al</strong>izzati nelle maggiori città it<strong>al</strong>iane (princip<strong>al</strong>mente Roma e<br />
Milano) sussistono ipoteche dovute ai mutui stipulati d<strong>al</strong>la precedente gestione.<br />
Conseguentemente l’Ente oltre ad avere ogni anno obblighi di spesa in conseguenza dei vecchi<br />
mutui26 vede anche pen<strong>al</strong>izzato il v<strong>al</strong>ore di mercato <strong>del</strong> proprio patrimonio immobiliare.<br />
Si è deciso di re<strong>al</strong>izzare un’operazione particolarmente significativa per migliorare il patrimonio<br />
immobiliare <strong>del</strong>l’Ente attraverso la stipula di una Convenzione con il Consorzio per la zona<br />
industri<strong>al</strong>e di Padova (ZIP) fin<strong>al</strong>izzata <strong>al</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>l’Area <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong> CNR nella<br />
suddetta città. In particolare, l’accordo prevede lo scambio di metri quadri di terreno contro<br />
metri quadri di edifici attrezzati, ossia il rinnovo e l’ampliamento <strong>del</strong>le strutture edilizie<br />
attu<strong>al</strong>mente utilizzate d<strong>al</strong> CNR per laboratori di ricerca per un tot<strong>al</strong>e di 18.000 mq. Esiste,<br />
26 Gli importi negli anni 2004, 2005 e 2006 sono stati rispettivamente pari a 7,6, 10 e 11 milioni di euro.<br />
33.
Il contesto di riferimento<br />
inoltre, l’interesse scientifico <strong>del</strong> CNR a re<strong>al</strong>izzare una più stretta collaborazione dei propri<br />
laboratori con i centri di ricerca <strong>del</strong> Consorzio ZIP, con il polo tecnologico e con l’Università,<br />
viste le iniziative che il Consorzio ZIP intende intraprendere qu<strong>al</strong>ora fossero disponibili gli spazi<br />
nell’area CNR.<br />
1.5 An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la spesa per tipologia<br />
Nel grafico seguente, vengono riportati gli andamenti d<strong>al</strong> 2003 <strong>al</strong> 2005 <strong>del</strong>le seguenti tipologie di<br />
spesa:<br />
- spese di person<strong>al</strong>e;<br />
- spese per l’operatività tecnico-scientifica;<br />
- spese per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e;<br />
- spese per investimenti (edilizia e investimenti tecnico – scientifici).<br />
34.<br />
600<br />
500<br />
400<br />
300<br />
200<br />
100<br />
0<br />
491<br />
526<br />
582<br />
person<strong>al</strong>e<br />
(interno ed esterno)<br />
Andamento <strong>del</strong>le spese (2003-2005)<br />
(v<strong>al</strong>ori in milioni di euro)<br />
188<br />
196<br />
206<br />
140<br />
operatività tecnico-scientifica operatività logistico gestion<strong>al</strong>e investimenti<br />
122<br />
151<br />
2003 2004 2005<br />
Lo schema successivo espone la destinazione, relativamente <strong>al</strong>le uscite aggregate nelle succitate<br />
macrovoci di spesa, <strong>del</strong>la massa spendibile complessiva per l’esercizio finanziario 2005 che<br />
ammontava a un tot<strong>al</strong>e di 1.068 milioni di euro, dei qu<strong>al</strong>i 548 provenienti d<strong>al</strong> contributo<br />
ordinario <strong>del</strong>lo Stato.<br />
87<br />
88<br />
129
548<br />
520<br />
Altre entrate<br />
Il contesto di riferimento<br />
Risorse finanziarie e loro utilizzo per tipologia di spesa. Consuntivo 2005 (milioni di euro)<br />
319<br />
Ricercatori<br />
285<br />
(3.559)<br />
T.I.<br />
510<br />
(4.177) e Tecnologi 34<br />
(618)<br />
T.D.<br />
Spese per<br />
person<strong>al</strong>e<br />
dipendente<br />
131<br />
(2.409)<br />
Tecnici<br />
123<br />
(2.167)<br />
8<br />
(242)<br />
T.I.<br />
T.D.<br />
582<br />
(10.072)<br />
60<br />
(1.162)<br />
Amministrativi<br />
51<br />
(914)<br />
9<br />
(248)<br />
T.I.<br />
T.D.<br />
Contributo<br />
Funzionamento<br />
MUR<br />
37<br />
(1.780)<br />
21<br />
(544)<br />
Borse, dottorati,<br />
Assegni di ricerca<br />
Collaborazioni<br />
profession<strong>al</strong>i<br />
1.068<br />
14<br />
Missioni<br />
206<br />
151<br />
Operatività<br />
Tecnico - scientifica<br />
Operatività<br />
Logistico - gestion<strong>al</strong>e<br />
129 Investimenti<br />
Si è fatto riferimento <strong>al</strong>l’esercizio 2005 per avere v<strong>al</strong>ori consolidati, ma tutte le princip<strong>al</strong>i<br />
considerazioni permangono anche per l’esercizio 2006 come risulta d<strong>al</strong>le proiezioni sul<br />
consuntivo attu<strong>al</strong>mente disponibili.<br />
1.5.a Spese di person<strong>al</strong>e<br />
La princip<strong>al</strong>e risorsa <strong>del</strong> CNR, come di tutti gli organismi di ricerca, è rappresentata d<strong>al</strong>le<br />
conoscenze disponibili e d<strong>al</strong>la potenzi<strong>al</strong>ità di produrre <strong>al</strong>tre conoscenze e pertanto d<strong>al</strong>le<br />
persone che vi lavorano con le loro competenze, il loro impegno e le loro idee.<br />
Conseguentemente la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane è lo strumento decisivo per svolgere<br />
con successo la missione <strong>del</strong> CNR che, come già ricordato, è quella di “creare v<strong>al</strong>ore attraverso<br />
le conoscenze generate d<strong>al</strong>la ricerca”.<br />
Negli anni passati, anche in conseguenza <strong>del</strong> diffuso clima di ostilità <strong>al</strong>le spese per stipendi<br />
pubblici, rafforzato d<strong>al</strong>le preoccupazioni che l’assunzione sia da ritenere causa di una spesa<br />
fissa tendenzi<strong>al</strong>mente improduttiva, è stato introdotto a livello legislativo un blocco<br />
gener<strong>al</strong>izzato <strong>del</strong>le assunzioni che non ha risparmiato il CNR. Più recentemente si è<br />
razion<strong>al</strong>izzato il quadro con una serie di provvedimenti nel complesso positivi. In particolare, se<br />
è vero che è stato introdotto un tetto <strong>al</strong>l’incidenza <strong>del</strong>le spese di person<strong>al</strong>e sulle disponibilità<br />
degli Enti di ricerca, è stato positivo nel caso <strong>del</strong> CNR che questo tetto sia stato posto in<br />
percentu<strong>al</strong>e non <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato, ma <strong>del</strong>le disponibilità complessive 27 .<br />
Osservato che, se il contributo erogato d<strong>al</strong> MUR fosse stato aggiornato per tener conto<br />
<strong>del</strong>l’inflazione secondo le considerazioni <strong>del</strong>la Corte dei conti, l’incidenza <strong>del</strong>le spese di<br />
person<strong>al</strong>e sul v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo stesso si attesterebbe per il 2005 <strong>al</strong> 65% contro il v<strong>al</strong>ore<br />
27 Il comma 643 <strong>del</strong>la Legge Finanziaria 2007 ha previsto per gli enti di ricerca che la spesa per assunzioni di person<strong>al</strong>e<br />
negli anni 2008 e 2009 non possa superare il limite <strong>del</strong>l’80% <strong>del</strong>le entrate correnti complessive, purché entro il limite<br />
<strong>del</strong>le risorse rese disponibili d<strong>al</strong>le cessazioni <strong>del</strong>l’anno precedente.<br />
d<br />
b<br />
c<br />
35.
Il contesto di riferimento<br />
effettivo che supera l’80%, risulta che la terapia evidentemente non è tagliare le spese di<br />
person<strong>al</strong>e, ma piuttosto incrementare l’entità <strong>del</strong> contributo ordinario anche in piccola entità,<br />
come già detto in precedenza.<br />
Come illustrato nella figura precedente le spese che hanno impatto diretto sulle risorse umane<br />
ammontano, sempre con riferimento <strong>al</strong> 2005, a 582 milioni di euro comprensivi di oneri e<br />
possono essere classificate secondo le seguenti tipologie:<br />
- spese relative <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e dipendente28 ripartite in person<strong>al</strong>e ricercatore e tecnologo,<br />
person<strong>al</strong>e tecnico e person<strong>al</strong>e amministrativo; ciascuna <strong>del</strong>le tre voci è dettagliata, in<br />
funzione <strong>del</strong>la tipologia di contratto, in person<strong>al</strong>e a tempo indeterminato e person<strong>al</strong>e a<br />
tempo determinato;<br />
- spese per borse di studio, borse di dottorato e assegni di ricerca;<br />
- spese legate a collaborazioni profession<strong>al</strong>i e professori visitatori;<br />
- spese legate <strong>al</strong>le missioni; è una voce importante da vari punti di vista (occasione di<br />
formazione fuori d<strong>al</strong> contesto di provenienza, è una pur parzi<strong>al</strong>e misura <strong>del</strong> grado di<br />
interscambio tra unità <strong>del</strong>l’Ente, ma anche con l’esterno).<br />
Nel 2005, a fronte di un contributo MUR di 548 milioni di euro, l’Ente ha sostenuto spese<br />
destinate <strong>al</strong>le risorse umane per 582 milioni di euro. D<strong>al</strong> punto di vista <strong>del</strong>l’impatto<br />
sull’occupazione (e si tratta di occupazione qu<strong>al</strong>ificata) il risultato è molto positivo. Purtroppo<br />
non è agevole comunicare e far recepire <strong>al</strong>l’esterno questo importante contributo <strong>del</strong> CNR per<br />
la collettività nel suo complesso.<br />
Nella stessa figura viene riportato (tra parentesi) anche il numero di unità di person<strong>al</strong>e a vario<br />
titolo coinvolte nelle attività <strong>del</strong> CNR con riferimento <strong>al</strong>le varie tipologie di spesa. Il numero<br />
stimato in t<strong>al</strong> modo <strong>del</strong>le persone mobilitate supera le 10 mila unità che diventerebbero 11 mila<br />
se si tenesse conto anche degli associati di ricerca che non sono esplicitati in questa figura<br />
perché le loro retribuzioni non sono pagate d<strong>al</strong> CNR (per non parlare degli ulteriori 1.500<br />
laureandi): un patrimonio e una potenzi<strong>al</strong>ità elevatissimi.<br />
Non è priva di fondamento l’affermazione che se si perdono i giovani ricercatori qu<strong>al</strong>ificati e<br />
inseriti nei circuiti internazion<strong>al</strong>i di eccellenza, il CNR perde (e con il CNR il Paese) ben più <strong>del</strong><br />
corrispettivo <strong>del</strong> loro compenso, non solo per il v<strong>al</strong>ore dei risultati scientifici che si<br />
interrompono, ma anche per il v<strong>al</strong>ore concreto dei finanziamenti da fonti diverse d<strong>al</strong> contributo<br />
ordinario <strong>del</strong>lo Stato che in t<strong>al</strong> modo vanno nel sistema ricerca.<br />
Il quadro finanziario è re<strong>al</strong>isticamente descritto d<strong>al</strong>l’osservazione che questo complesso di<br />
persone si paga circa il 10% <strong>del</strong>le proprie retribuzioni più il tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le spese di funzionamento<br />
(scientifico e di logistica) nonché le spese per l’edilizia e quelle per gli investimenti tecnicoscientifici.<br />
È una sintesi grossolana ma sostanzi<strong>al</strong>mente corretta.<br />
Non si deve dedurre che vada bene così, perché è una situazione limite, certo non sostenibile<br />
<strong>al</strong>l’infinito.<br />
Si deve riconoscere che il CNR non è chiuso in se stesso, anzi promuove collaborazioni ed offre<br />
opportunità per molti, riuscendo a moltiplicare (si può dire raddoppiare) le risorse finanziarie<br />
che riceve e merita quindi di ricevere di più per uscire d<strong>al</strong>le attu<strong>al</strong>i difficoltà di bilancio e per<br />
investire e moltiplicare anche gli incrementi che si spera riceverà.<br />
28 Sono inclusi 76 milioni di euro relativi <strong>al</strong>l’accantonamento per il rinnovo <strong>del</strong> CCNL di cui:<br />
- 46,2 milioni di euro relativi a risorse provenienti da esercizi precedenti;<br />
- 29,8 milioni di euro per il 2005.<br />
36.
Il contesto di riferimento<br />
1.5.b Spese per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e<br />
Le spese per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’Ente ammontavano nel 2005 a 151 milioni<br />
di euro per le tipologie di spesa già elencate in precedenza (vedi Introduzione) .<br />
Sommando le voci relative <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e (anche limitandosi <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e dipendente che costava<br />
510 milioni di euro) e quelle relative <strong>al</strong>l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e si raggiunge un tot<strong>al</strong>e di<br />
661 milioni di euro. L’incidenza di questi costi sostanzi<strong>al</strong>mente fissi è <strong>del</strong> tutto fisiologica per<br />
un Ente di ricerca se rapportata <strong>al</strong> tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le risorse finanziarie utilizzate. Desta però<br />
preoccupazione se rapportata <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato. È evidente a tutti<br />
quanto precaria sia una situazione di questo tipo e quanto sia improcrastinabile porvi rimedio<br />
attraverso un incremento <strong>del</strong>la dotazione ordinaria.<br />
Occorre segn<strong>al</strong>are l’avvio, attraverso la costituzione di un apposito gruppo di lavoro, di una<br />
specifica iniziativa per la razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>l’utilizzo <strong>del</strong>le risorse necessarie per il<br />
funzionamento <strong>del</strong>le Aree di ricerca29 ; nel corso <strong>del</strong> 2006 è stata compiuta una ricognizione su<br />
tutte le aree, congiuntamente con gli attu<strong>al</strong>i responsabili.<br />
L’entità dei costi fissi viene di fatto a condizionare la percorribilità stessa dei diversi mo<strong>del</strong>li di<br />
missione ipotizzabili per il CNR. È evidente che l’equilibrio entrate uscite finora assicurato si<br />
può reggere solo in presenza di un incremento significativo <strong>del</strong> contributo <strong>del</strong>lo Stato, e se<br />
prosegue (meglio se aumenta) l’accesso a fonti aggiuntive di finanziamento. Tanto più se si<br />
vuole mantenere il numero di addetti, anzi (come è auspicabile) espanderlo anche in una logica<br />
di riduzione <strong>del</strong>l’incidenza - <strong>al</strong>lo stato <strong>al</strong> di là dei livelli fisiologici - dei rapporti di<br />
collaborazione temporanea di varia natura.<br />
1.5.c Spese per l’operatività tecnico-scientifica<br />
Le spese per l’operatività tecnico-scientifica ammontavano, nel 2005, a 206 milioni di euro con<br />
le seguenti tipologie di spesa:<br />
- gestione laboratorio; manutenzione strumentazione scientifica; gestione imbarcazioni;<br />
dispositivi di protezione individu<strong>al</strong>e ed indumenti di lavoro; sm<strong>al</strong>timento rifiuti tossici e<br />
nocivi;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione, stampa, diffusione e spedizione di pubblicazioni; convegni e stampa di atti,<br />
mostre ed <strong>al</strong>tre attività di promozione;<br />
- accordi internazion<strong>al</strong>i e iniziative scientifiche connesse; programmi e progetti<br />
-<br />
internazion<strong>al</strong>i di iniziativa <strong>del</strong>l’Ente e/o in compartecipazione; partecipazione <strong>del</strong>l’Ente ad<br />
attività di organismi internazion<strong>al</strong>i;<br />
trasferimenti per iniziative con terzi compartecipati30 ; trasferimenti per iniziative svolte con<br />
soggetti non compartecipati31 ;<br />
- deposito, mantenimento e tutela dei brevetti; <strong>al</strong>tre spese tecnico-scientifiche.<br />
Queste spese sono in parte fisse (per esempio, mantenere efficienti le attrezzature non dipende<br />
d<strong>al</strong> volume <strong>del</strong>le attività svolte), in parte maggiore variabili, nel senso che sono legate ai<br />
29 Si ricorda che le Aree di Ricerca hanno l’obiettivo di soddisfare le esigenze di funzion<strong>al</strong>ità e di economicità <strong>del</strong>la gestione<br />
per assicurare il supporto logistico, tecnico, informatico e amministrativo agli Istituti che ivi insistono.<br />
30Una voce rilevante di questa tipologia riguarda la Convenzione con il Consorzio RFX per un importo <strong>del</strong>l’ordine di 1,2<br />
milioni di euro per anno. A fronte di t<strong>al</strong>e importo corrisponde un impegno in termini di person<strong>al</strong>e mobilitato pari a circa<br />
50 unità tra ricercatori e tecnici in comando presso il Consorzio. In definitiva si tratta di una mod<strong>al</strong>ità per assolvere gli<br />
impegni a suo tempo assunti d<strong>al</strong> CNR per una quota significativa <strong>del</strong>l’apporto it<strong>al</strong>iano <strong>al</strong> Programma Fusione che è parte<br />
integrante <strong>del</strong> Programma Quadro Ricerca <strong>del</strong>l’Unione Europea.<br />
31Anche questa voce comprende spese che <strong>al</strong>imentano attività di ricercatori di vario genere. Per esempio gli assegni di<br />
ricerca gestiti tramite CNISM di cui <strong>al</strong> paragrafo 1.1.b sono, per natura di spesa, qui contabilizzati per un tot<strong>al</strong>e di circa<br />
30 unità, cui vanno sommati 15 dottorati di ricerca e circa 30 unità di person<strong>al</strong>e con contratto a tempo determinato<br />
operanti presso il Consorzio.<br />
37.
Il contesto di riferimento<br />
partenariati e ai finanziamenti esterni. Nella sostanza sono la linfa vit<strong>al</strong>e per la rete di ricerca<br />
<strong>del</strong>l’Ente. Il livello attu<strong>al</strong>e di contrazione non può proseguire a lungo senza gravi conseguenze.<br />
1.5.d Spese per investimenti<br />
Il v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong>le spese per investimenti, è stato pari a 129 milioni di euro. Sono già state esposte le<br />
princip<strong>al</strong>i considerazioni sugli investimenti immobiliari. Qui si sottolinea che nelle spese per<br />
investimenti sono compresi 11 milioni per la restituzione di quote capit<strong>al</strong>e e quote interessi<br />
derivanti da mutui stipulati a tassi di mercato d<strong>al</strong>la precedente gestione. Se l’Ente avesse avuto<br />
la disponibilità degli importi annui “bloccati” in conseguenza dei vecchi mutui avrebbe potuto<br />
aumentare di oltre il 10% il trasferimento agli Istituti o aumentare <strong>del</strong> 50% gli investimenti in<br />
strumentazione scientifica.<br />
Si segn<strong>al</strong>a che, mediante l’utilizzo <strong>del</strong>le risorse provenienti d<strong>al</strong>le operazioni di<br />
razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong>l’Ente, la quota destinata nel 2005 a<br />
investimenti per l’acquisto di strumentazione tecnico-scientifica ha raggiunto il v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> 6%<br />
rispetto <strong>al</strong> tot<strong>al</strong>e gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la spesa, contro il 3% <strong>del</strong>l’anno precedente e un v<strong>al</strong>ore medio <strong>del</strong><br />
2% <strong>del</strong> periodo 2000-2003.<br />
1.6 An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la spesa per soggetti<br />
1.6.a Le spese gestite d<strong>al</strong>la Rete scientifica e trasferimenti agli Istituti<br />
Le disponibilità gestite direttamente dagli Istituti sono composte da due distinte tipologie di<br />
finanziamento:<br />
- le entrate esterne provenienti da soggetti terzi;<br />
- la quota di risorse da fonti interne (denominate convenzion<strong>al</strong>mente trasferimenti d<strong>al</strong><br />
centro).<br />
La quota trasferita agli Istituti, è costituita d<strong>al</strong>le risorse provenienti da fonti interne <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i<br />
vengono sottratte le spese inevitabilmente necessarie. Gli effetti <strong>del</strong>la diminuzione <strong>del</strong><br />
contributo stat<strong>al</strong>e sono stati in parte attenuati mediante l’intervento sul patrimonio<br />
immobiliare <strong>del</strong>l’Ente, permettendo di intraprendere azioni <strong>al</strong>trimenti impossibili da<br />
re<strong>al</strong>izzare32 .<br />
Nel grafico successivo si riporta l’andamento dei trasferimenti d<strong>al</strong> centro agli Istituti per quel<br />
che riguarda le risorse da fonti interne 33 . In particolare, la massa impegnabile – costituita d<strong>al</strong>la<br />
quota di risorse di competenza <strong>del</strong>l’esercizio trasferite d<strong>al</strong> centro cui va sommata la quota di<br />
risorse non utilizzata l’anno precedente e quindi riportata <strong>al</strong>l’anno successivo – viene messa a<br />
confronto, sia a preventivo sia a consuntivo, con gli importi impegnati a consuntivo<br />
nell’esercizio. Va inoltre sottolineata la circostanza che mediamente circa 10 milioni di euro<br />
ancorché ripartiti <strong>al</strong>la rete scientifica ogni anno non vengono da questa utilizzati (in coerenza<br />
con l’andamento <strong>del</strong>le effettive necessità immediate di impegno) e quindi riportati <strong>al</strong>l’esercizio<br />
successivo. Questa circostanza va considerata fisiologica perché dà continuità fra esercizi<br />
contigui.<br />
32 Occorre rilevare la circostanza che nel 2006 il Consiglio di amministrazione ha preferito rinviare <strong>al</strong>l’esercizio successivo<br />
circa 15 milioni di euro presenti nel fondo di riserva (che avrebbero consentito di <strong>al</strong>locare nel 2006 presso la rete<br />
scientifica la stesa cifra distribuita nel corso <strong>del</strong> 2005) <strong>al</strong> fine di sopperire <strong>al</strong>la riduzione dei finanziamenti prevista per il<br />
2007 (cfr. paragrafo 2.6a).<br />
33 Queste risorse sono utilizzate prev<strong>al</strong>entemente per coprire le spese per l’operatività tecnico-scientifica.<br />
38.
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Il contesto di riferimento<br />
È da rilevare l’andamento crescente dei trasferimenti agli Istituti, che ha subito una<br />
decelerazione nel consuntivo 2006 34 dovuta <strong>al</strong>le già citate difficoltà connesse ai tagli previsti in<br />
sede di definizione <strong>del</strong>la Legge Finanziaria.<br />
da 2002<br />
5*<br />
66<br />
Recupero per il 2007 di risorse trasferite da fonti interne e non utilizzate nel 2006<br />
Massa Impegnabile a Preventivo (MIp) e Massa Impegnabile a Consuntivo (MIc)<br />
vs. Impegnato Effettivo a Consuntivo (IEc)<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti separati o accorpati)<br />
84<br />
69<br />
15*<br />
72<br />
86<br />
79<br />
2003 2004 2005 2006<br />
MIp MIc IEc<br />
*stima disponibilità trasferite <strong>al</strong>l’esercizio successivo (a fine anno)<br />
7*<br />
92<br />
95<br />
85<br />
10*<br />
81<br />
83<br />
65<br />
18*<br />
risorse da esercizi precedenti<br />
Per quel che riguarda la dinamica degli impegni degli Istituti, le tabelle in Allegato B riportano<br />
l’andamento <strong>del</strong>le disponibilità residue sull’esercizio 2006 e su precedenti esercizi,<br />
evidenziando per fonti interne e fonti esterne la capacità di impegno degli Istituti.<br />
Appare <strong>del</strong> tutto fisiologico che circa il 20% <strong>del</strong>le risorse disponibili venga riportato <strong>al</strong>l’esercizio<br />
successivo, in quanto t<strong>al</strong>i risorse vengono utilizzate per coprire le spese relative ai primi mesi<br />
<strong>del</strong>l’anno, d<strong>al</strong> momento che l’effettiva apertura di gestione slitta <strong>al</strong>la fine <strong>del</strong> primo trimestre.<br />
1.6.b Le spese gestite d<strong>al</strong>l’Amministrazione centr<strong>al</strong>e per la Rete scientifica<br />
Le più significative voci di spesa relative <strong>al</strong>la Rete scientifica gestite d<strong>al</strong>l’Amministrazione<br />
centr<strong>al</strong>e sono ovviamente le spese <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e operante negli Istituti, di cui si è già detto.<br />
34 In particolare, la situazione <strong>al</strong> 4 dicembre 2006 per le fonti interne evidenzia la seguente situazione (includendo gli enti<br />
accorpati o separati):<br />
- sull’esercizio 2006, a fronte di una assegnazione inizi<strong>al</strong>e pari a 75,1 milioni di euro, risultano ancora impegnabili 19,2<br />
milioni di euro;<br />
- sugli esercizi precedenti risultano ancora impegnabili 5,1 milioni di euro;<br />
- tot<strong>al</strong>e complessivo ancora impegnabile pari a 24,3 milioni di euro;<br />
invece per quel che riguarda le fonti esterne:<br />
- sull’esercizio 2006, a fronte di entrate pari a 192 milioni di euro, risultano ancora impegnabili 72,3 milioni di euro;<br />
- sugli esercizi precedenti risultano ancora impegnabili 27,7 milioni di euro;<br />
- tot<strong>al</strong>e complessivo impegnabile pari a 100 milioni di euro.<br />
Va sottolineata la circostanza che circa 24 milioni di euro ancorché ripartiti su obiettivi programmatici non vengono utilizzati<br />
d<strong>al</strong>la rete scientifica (in coerenza con l’andamento <strong>del</strong>le effettive necessità immediate di impegno) e quindi riportati negli<br />
esercizi successivi. T<strong>al</strong>e somma andrà a coprire parte <strong>del</strong>le spese da sostenere entro il primo trimestre 2007.<br />
39.
40.<br />
Il contesto di riferimento<br />
Le <strong>al</strong>tre voci di <strong>Bilancio</strong> si riferiscono a spese che la struttura amministrativa centr<strong>al</strong>e gestisce<br />
per conto <strong>del</strong>la rete scientifica quando il loro contenuto riguarda più unità <strong>del</strong>la rete stessa. Le<br />
spese relative agli affitti, che rientrano in questa categoria, ammontano a 19 milioni di euro.<br />
Ulteriori 17,6 milioni di euro sono destinati ad accordi plurienn<strong>al</strong>i nazion<strong>al</strong>i (partecipazioni a<br />
consorzi e convenzioni) e internazion<strong>al</strong>i (ad esempio mobilità dei ricercatori, ILL, ISIS, ESF e<br />
ICSU), nonché per l’utilizzo di mezzi oceanografici.<br />
Per ciò che riguarda i Consorzi e Convenzioni occorre sottolineare che t<strong>al</strong>i spese sono sostenute<br />
a favore <strong>del</strong>la rete scientifica per iniziative promosse dagli Istituti stessi come una specifica<br />
mod<strong>al</strong>ità per svolgere i loro compiti scientifici. T<strong>al</strong>i iniziative vedono coinvolti singoli Istituti<br />
(come nel caso <strong>del</strong> Consorzio RFX operante a Padova sulle tematiche <strong>del</strong>la fusione nucleare o<br />
EBRI) o tutti gli Istituti (GARR che si occupa <strong>del</strong>le reti ad <strong>al</strong>ta capacità e per il c<strong>al</strong>colo<br />
scientifico).<br />
Nella tabella successiva sono schematizzate le princip<strong>al</strong>i voci di spesa gestite<br />
d<strong>al</strong>l’amministrazione per conto <strong>del</strong>la rete scientifica sia direttamente imputabili <strong>al</strong>le singole<br />
unità, sia quelle di v<strong>al</strong>enza gener<strong>al</strong>e indifferenziata e non direttamente imputabili a nessuna<br />
unità specifica.<br />
Spese gestite d<strong>al</strong>l'Amministrazione centr<strong>al</strong>e (Previsione 2006)*<br />
a) Ripristino, trasformazione e manutenzione straordinaria, di immobili di<br />
proprietà<br />
b) Spese a beneficio <strong>del</strong>la rete scientifica direttamente imputabili a singole<br />
unità<br />
3,50<br />
Person<strong>al</strong>e** 404,92<br />
Convenzioni e Consorzi 4,73<br />
Attività Internazion<strong>al</strong>e 6,05<br />
Locazione 17,57<br />
Mezzi oceanografici 7,62<br />
Tot<strong>al</strong>e parzi<strong>al</strong>e<br />
c) Spese a beneficio <strong>del</strong>la rete scientifica non direttamente imputabili a<br />
singole unità<br />
440,89<br />
Convenzioni e Consorzi 2,87<br />
Attività Internazion<strong>al</strong>e<br />
Reti, sviluppo e mantenimento <strong>del</strong> Sistema Informativo per la Gestione<br />
4,14<br />
<strong>del</strong>le Linee di Attività 1,30<br />
Locazione 1,43<br />
Imposte e tasse<br />
Attività gestite d<strong>al</strong>la sede centr<strong>al</strong>e (relazioni con il pubblico, comitato pari<br />
0,40<br />
opportunità,convegni e mostre, etc..) 0,58<br />
Biblioteca centr<strong>al</strong>e 1,00<br />
Prevenzione e protezione 0,58<br />
Tot<strong>al</strong>e parzi<strong>al</strong>e 12,29<br />
TOTALE (a+b+c)<br />
*v<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
** l’importo non comprende il person<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’Amministrazione centr<strong>al</strong>e<br />
456,68<br />
1.6.c Andamento <strong>del</strong>le spese relative <strong>al</strong>l’Amministrazione Centr<strong>al</strong>e<br />
Nell’anno 2002 i costi <strong>del</strong>l’amministrazione centr<strong>al</strong>e corrispondevano <strong>al</strong> 10% <strong>del</strong> tot<strong>al</strong>e. Questa<br />
incidenza nel 2005 era scesa <strong>del</strong> 30%. Se si prende in considerazione il rapporto tra i costi relativi <strong>al</strong><br />
person<strong>al</strong>e nella sede centr<strong>al</strong>e e i costi tot<strong>al</strong>i che nel 2002 v<strong>al</strong>eva l’11%, si riscontra che nel 2005<br />
l’incidenza è scesa <strong>del</strong> 20%. Questo conferma che, come già accennato, il quadro non è negativo se<br />
riferito ai norm<strong>al</strong>i standard.
Il contesto di riferimento<br />
La razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la struttura amministrativa centr<strong>al</strong>e prosegue attraverso lo sviluppo di<br />
strumenti per la gestione informatica dei documenti, dei flussi document<strong>al</strong>i e degli archivi<br />
relativamente sia <strong>al</strong>l‘area organizzativa <strong>del</strong>l‘Amministrazione stessa sia <strong>al</strong>le aree organizzative<br />
corrispondenti agli Istituti ed è stata recentemente avviata quella a livello dei Dipartimenti, oramai<br />
pienamente operativi.<br />
Nella tabella successiva è riportato il dettaglio <strong>del</strong>le spese di funzionamento <strong>del</strong>la Sede centr<strong>al</strong>e.<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Viglianza, pulizia, giardinaggio, facchinaggio, mobili e arredi,<br />
manutenzioni, utenze, spese varie d'ufficio (solo amministrazione<br />
centr<strong>al</strong>e)<br />
Manutenzione immobili in proprietà (solo amministrazione<br />
centr<strong>al</strong>e)<br />
Supporto <strong>al</strong>la programmazione<br />
Tot<strong>al</strong>e parzi<strong>al</strong>e<br />
1<br />
Spese di funzionamento <strong>del</strong>la Sede centr<strong>al</strong>e (Previsione 2006)*<br />
49,00<br />
4,00<br />
1,10<br />
0,69<br />
54,79<br />
* v<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
1 Comprensivo di: <strong>al</strong>tre spese di person<strong>al</strong>e (formazione, mensa, missioni), organi <strong>del</strong>l'Ente e quota di<br />
accantonamento per CCNL.<br />
41.
42.<br />
Il contesto di riferimento
2. Gli elementi più significativi <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
2.1 Lo sviluppo <strong>del</strong>le scelte strategiche in sede di Linee guida per il Piano Trienn<strong>al</strong>e 2007-2009<br />
Come già descritto nel paragrafo 1.2.b, l’adozione <strong>del</strong>le Linee Guida per la descrizione <strong>del</strong><br />
Piano trienn<strong>al</strong>e35 da parte <strong>del</strong> Consiglio di Amministrazione costituisce la prima fase <strong>del</strong><br />
processo di revisione annu<strong>al</strong>e dei programmi <strong>del</strong>l’Ente che consiste nella riconsiderazione<br />
complessiva <strong>del</strong>le strategie di ricerca in correlazione con la disponibilità e reperibilità <strong>del</strong>le<br />
risorse, in particolare quelle finanziarie prevedendo la loro <strong>al</strong>locazione36 a linee tematiche di<br />
carattere strategico in coerenza con le macroaree <strong>del</strong>l’Ente. Si ricorda che trattasi di Piano<br />
trienn<strong>al</strong>e scorrevole corredato per il primo anno di attività, con proiezione <strong>al</strong> triennio in<br />
questione ma ad aggiornamento annu<strong>al</strong>e. Per il triennio 2007-2009, una versione preliminare<br />
<strong>del</strong>le Linee Guida è stata presentata <strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione in data 22 novembre 2006<br />
e una seconda stesura in data 20 dicembre 2006.<br />
Va premesso che non sono stati modificati a livello governativo gli indirizzi di politica <strong>del</strong>la<br />
ricerca (nel senso che non sono state emesse nuove Linee Guida per il Programma Nazion<strong>al</strong>e<br />
<strong>del</strong>la Ricerca - PNR), né tanto meno un nuovo PNR e che <strong>al</strong> contrario, nel chiedere <strong>al</strong> CNR un<br />
aggiornamento <strong>del</strong> Piano trienn<strong>al</strong>e il MUR ha sottolineato (vedi nel seguito) la necessità che<br />
l’aggiornamento sia coerente con il vigente PNR. Conseguentemente sono state confermate con<br />
riferimento <strong>al</strong> triennio che inizia nel 2007 le scelte di fondo, già descritte in precedenza, sul<br />
portafoglio "strategico" <strong>del</strong> CNR indicate nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-2008 composto d<strong>al</strong>le tre<br />
direttrici di intervento (RSTL, sviluppo competenze e ricerche tematiche a carattere strategico)<br />
di cui già detto.<br />
Quanto ai temi di attività, si procede secondo gli obiettivi <strong>del</strong>le 11 macroaree dipartiment<strong>al</strong>i, con<br />
l’ulteriore definizione di nuovi progetti dipartiment<strong>al</strong>i e interdipartiment<strong>al</strong>i. Bisogna<br />
sottolineare il proficuo sforzo re<strong>al</strong>izzato con il contributo dei Dipartimenti fin<strong>al</strong>izzato<br />
<strong>al</strong>l’affinamento e <strong>al</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le attività progettu<strong>al</strong>i <strong>del</strong> CNR. T<strong>al</strong>e sforzo ha portato<br />
<strong>al</strong>l’eliminazione di duplicazioni e <strong>al</strong> conseguente utilizzo ottim<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le risorse. Tutto ciò ha<br />
avuto come diretta conseguenza una più coerente definizione dei Progetti proposti da <strong>al</strong>cuni<br />
Dipartimenti, come nel caso di Scienze <strong>del</strong>la Vita, Progettazione Molecolare o ICT.<br />
Il portafoglio dei nuovi progetti interdipartiment<strong>al</strong>i (Allegato C) evidenzia quello che il CNR è in<br />
grado di proporre a soggetti finanziatori esterni e capace di re<strong>al</strong>izzare con le competenze interne<br />
e esterne attivabili d<strong>al</strong>le strutture <strong>del</strong>l’Ente. L’effettivo contenuto verrà presentato<br />
successivamente <strong>al</strong>la luce di partner e risorse.<br />
35 Per il triennio in questione è prescritto siano esposti:<br />
- lo stato di attuazione <strong>del</strong>le attività;<br />
- gli obiettivi da raggiungere (ponendo in particolare evidenza i più rilevanti progetti da re<strong>al</strong>izzare con l’individuazione degli<br />
obiettivi specifici, <strong>del</strong> piano tempor<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le strutture coinvolte, <strong>del</strong>l’eventu<strong>al</strong>e partecipazione e cooperazione con <strong>al</strong>tri<br />
soggetti, ecc.);<br />
- le risorse umane e finanziarie necessarie <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le attività;<br />
- con riferimento <strong>al</strong>le risorse finanziarie si distingue tra risorse proprie, risorse di provenienza stat<strong>al</strong>e e risorse da enti privati;<br />
- con riferimento <strong>al</strong>le risorse umane, si indica in dettaglio la dotazione organica vigente suddivisa per livelli profession<strong>al</strong>i, la<br />
situazione <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e in servizio <strong>al</strong> 31 dicembre 2006 suddiviso per tipologia (a tempo indeterminato, a tempo<br />
determinato e person<strong>al</strong>e associato per la ricerca), il costo <strong>del</strong> predetto person<strong>al</strong>e con riferimento <strong>al</strong>l’anno 2006 e la<br />
programmazione trienn<strong>al</strong>e <strong>del</strong> fabbisogno di person<strong>al</strong>e.<br />
36 Più specificamente l’aggiornamento consiste nell'aggiustamento <strong>del</strong>le scelte di portafoglio tematico e dei relativi contenuti strategici<br />
con conseguente quantificazione <strong>del</strong>le risorse <strong>al</strong>locate, <strong>al</strong>la luce:<br />
a) <strong>del</strong>le indicazioni periodicamente ricevute sullo stato di avanzamento dei lavori;<br />
b) <strong>del</strong>la messa a punto <strong>del</strong>le strategie di ricerca, con riferimento <strong>al</strong> quadro internazion<strong>al</strong>e e <strong>al</strong>le scelte nazion<strong>al</strong>i e comunitarie in<br />
materia di ricerca e innovazione;<br />
c) <strong>del</strong>le disponibilità derivanti d<strong>al</strong> Contributo Ordinario <strong>del</strong>lo Stato;<br />
d) <strong>del</strong> quadro relativo <strong>al</strong>le risorse umane;<br />
e) <strong>del</strong>le opportunità emerse di collaborazione con partner esterni e connesse possibilità di accesso a sorgenti di finanziamento.<br />
43.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
L’attu<strong>al</strong>e “portafoglio tematico” <strong>del</strong> CNR rappresenta un punto di equilibrio tra le attività in<br />
corso nell‘Ente, la presenza di <strong>al</strong>tri organismi di ricerca pubblici nei diversi settori e le<br />
indicazioni <strong>del</strong> vigente Programma Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la Ricerca.<br />
Le attività in corso costituiscono ovviamente un elemento che condiziona ogni re<strong>al</strong>istico<br />
impegno di rifin<strong>al</strong>izzazione programmatica, di conseguenza è stato trovato un equilibrio tra le<br />
esigenze di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>l’esistente ma anche di rifin<strong>al</strong>izzazione e messa in sinergia sia<br />
<strong>al</strong>l’interno, sia con l’esterno, esercizio sempre complesso in strutture ampie e diversificate,<br />
tanto più nel mondo <strong>del</strong>la ricerca e tanto più in mancanza di risorse ad hoc per il cambiamento.<br />
Occorre tuttavia proseguire nell’impegno su due linee:<br />
- migliorare ulteriormente la puntu<strong>al</strong>izzazione in termini di contenuti e obiettivi <strong>del</strong>le<br />
commesse37 eliminando le eventu<strong>al</strong>i residue sovrapposizioni e duplicazioni <strong>al</strong> fine di<br />
re<strong>al</strong>izzare attività con massa critica adeguata e comparabile con quella di an<strong>al</strong>oghe<br />
iniziative a livello internazion<strong>al</strong>e;<br />
- aumentare la “cucitura” <strong>del</strong>le unità di ricerca <strong>del</strong> CNR con <strong>al</strong>tre re<strong>al</strong>tà di ricerca esterne<br />
impegnate a livello nazion<strong>al</strong>e su temi fortemente correlati.<br />
Dopo un biennio dedicato <strong>al</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le attività in corso che<br />
hanno costituito certamente un’opportunità programmatica, ma anche un vincolo rispetto <strong>al</strong><br />
varo di nuove linee di maggiore v<strong>al</strong>enza strategica. Emerge, anche su stimolo <strong>del</strong> Consiglio<br />
Scientifico Gener<strong>al</strong>e che ha sul tema interagito sulla base di documenti <strong>del</strong> Consiglio di<br />
Amministrazione, la necessità e la fattibilità, a certe condizioni, di <strong>del</strong>ineare una visione a lungo<br />
termine che, attraverso la piena v<strong>al</strong>orizzazione di tutte le competenze CNR, permetta il rilancio<br />
<strong>del</strong>l’Ente e il recupero di un proprio ruolo chiave nello scenario mondi<strong>al</strong>e futuro. Strumento a<br />
t<strong>al</strong>e scopo è l’individuazione di linee di ricerca e coerenti strumenti di finanziamento che,<br />
potendo anche costituire elemento di forte discontinuità con il passato, disegnino scenari nuovi<br />
ed <strong>al</strong> contempo credibili, come ad esempio:<br />
- attività trainanti di lungo periodo (tra le qu<strong>al</strong>i Nano, Bio, Info non prese solo singolarmente<br />
ma piuttosto integrate fra loro e accompagnate da importanti ricerche di carattere<br />
istituzion<strong>al</strong>e, soci<strong>al</strong>e, economico, giuridico ed ecologico);<br />
- applicazioni strategiche di medio e lungo periodo che tengano conto dei grandi mutamenti<br />
di governance (grandi progetti mobilizzatori trainati d<strong>al</strong>l’integrazione <strong>del</strong>le nuove<br />
conoscenze e tecnologie);<br />
- attività tradizion<strong>al</strong>i di breve periodo, integranti tecnologie esistenti competitive con<br />
prospettive innovative di applicazione.<br />
L’impegno per il cambiamento va dedicato <strong>al</strong> primo asse, il più difficile da far decollare anche<br />
perché gli <strong>al</strong>tri due sono in gran parte coperti dai progetti già previsti; soprattutto in<br />
considerazione <strong>del</strong>l’integrazione degli obiettivi dipartiment<strong>al</strong>i con i progetti interdipartiment<strong>al</strong>i.<br />
È da sottolineare la imprescindibile relazione esistente tra la percorribilità <strong>del</strong>le scelte<br />
programmatiche e l’entità (e come già accennato anche la provenienza e connessa rigidità di<br />
impiego) <strong>del</strong>le risorse a disposizione <strong>del</strong>l’Ente. Primo elemento condizionante, come già<br />
rappresentato nel paragrafo 1.1.c, è l’esiguità <strong>del</strong> contributo erogato d<strong>al</strong> MUR che rischia di<br />
condizionare un’efficace perseguimento <strong>del</strong>le azioni programmatiche più innovative.<br />
37 Nel corso <strong>del</strong> primo semestre 2007 potrà essere completato il lavoro di più puntu<strong>al</strong>e definizione dei contenuti <strong>del</strong>le<br />
commesse di ricerca; conseguentemente potrà essere utilizzata la nuova terminologia (“attività di ricerca” <strong>al</strong> posto di<br />
commesse di ricerca) e potranno essere form<strong>al</strong>izzati i group leader.<br />
44.
2.2 La rilevanza nell’esercizio 2007 <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Elemento determinante <strong>del</strong>le Linee Guida per il Piano trienn<strong>al</strong>e è l’adozione di scelte<br />
strategiche relativamente <strong>al</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>le risorse umane individuando azioni concrete da<br />
re<strong>al</strong>izzare per un decisivo cambiamento di un quadro che non solo è poco condivisibile, ma non<br />
è tenibile oltre.<br />
Con riferimento ai dipendenti questo patrimonio <strong>del</strong> CNR è attu<strong>al</strong>mente costituito da quasi 8<br />
mila unità, <strong>del</strong>le qu<strong>al</strong>i più <strong>del</strong>la metà ricercatori e tecnologi. Ma, come si è anticipato, non va<br />
sottov<strong>al</strong>utato l’apporto che viene d<strong>al</strong> person<strong>al</strong>e non dipendente <strong>del</strong> CNR che partecipa<br />
attivamente <strong>al</strong>le attività di ricerca <strong>del</strong>l’Ente, apporto che può essere schematizzato come<br />
integrazione di due componenti:<br />
- giovani ricercatori ai vari stadi di un processo di formazione-inserimento che è vit<strong>al</strong>e per il<br />
CNR e per il Paese ma <strong>al</strong>lo stato attu<strong>al</strong>e mostra segni evidenti di uso distorto;<br />
- ricercatori che operano <strong>al</strong> CNR essendo sia professori o ricercatori universitari, sia<br />
dipendenti di Imprese che collaborano con l’Ente.<br />
Simmetricamente, non va sottov<strong>al</strong>utato il ruolo svolto d<strong>al</strong> CNR per la più gener<strong>al</strong>e esigenza <strong>del</strong><br />
Paese di formare person<strong>al</strong>e dotato di <strong>al</strong>te competenze scientifiche, primariamente per attività di<br />
ricerca, ma non solo.<br />
La v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane ha sofferto per anni di pesanti limitazioni. La Legge<br />
Finanziaria 2007 ha introdotto in primo luogo, positivi cambiamenti, tra i qu<strong>al</strong>i i più significativi<br />
sono la destinazione di risorse (limitate ma significative) per un piano straordinario di assunzioni<br />
di ricercatori e per interventi di stabilizzazione nonché la decisione di togliere la sequenza di<br />
passaggi vincolanti per le procedure di assunzione a tempo indeterminato che aveva avuto effetti<br />
molto negativi.<br />
D’ora in poi a partire d<strong>al</strong> 2008 gli Enti potranno programmare le loro assunzioni con<br />
ragionevole certezza, ma con due incisive condizioni <strong>al</strong> contorno:<br />
- vincolo di spesa per le assunzioni pari <strong>al</strong> controv<strong>al</strong>ore <strong>del</strong>le retribuzioni <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e cessato<br />
d<strong>al</strong> servizio nell’anno precedente (in <strong>al</strong>tre parole organico costante non nei numeri, ma nei<br />
costi) 38 ; va tenuto presente che l’uscita di un dipendente ad <strong>al</strong>to costo perché apic<strong>al</strong>e e <strong>al</strong><br />
massimo <strong>del</strong>l’anzianità di servizio può consentire l’ingresso di due giovani a livello inizi<strong>al</strong>e;<br />
- vincoli di spesa complessiva per il person<strong>al</strong>e a un tetto che, come si è già fatto cenno, è correlato<br />
<strong>al</strong>l’entità <strong>del</strong>le risorse correnti complessive utilizzate.<br />
Rimangono, anzi si accentuano, le limitazioni poste negli ultimi anni anche sulle assunzioni a<br />
tempo determinato con fondi provenienti d<strong>al</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato, per cui,<br />
relativamente <strong>al</strong>la parte formativa (soprattutto assegni di ricerca spesati su finanziamenti esterni) il<br />
programma di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane dipenderà in misura decisiva oltre che d<strong>al</strong>l’entità<br />
<strong>del</strong> contributo <strong>del</strong>lo Stato d<strong>al</strong>la capacità sviluppata d<strong>al</strong>le strutture <strong>del</strong>l’Ente di accedere a<br />
finanziamenti di tipo competitivo.<br />
Relativamente ai riconoscimenti di inquadramento <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e in servizio, sono stati di fatto a<br />
lungo bloccati i concorsi di avanzamento e ne è derivato un addensamento nei livelli inizi<strong>al</strong>i,<br />
solo molto parzi<strong>al</strong>mente corretto d<strong>al</strong> parzi<strong>al</strong>e riequilibrio ottenuto dopo anni di ritardi39 con la<br />
38 Il comma 643 art. 1 <strong>del</strong>la Legge finanziaria 2007 ha previsto che per gli anni 2008 e 2009 gli enti di ricerca possono procedere ad<br />
assunzioni di person<strong>al</strong>e nel limite <strong>del</strong>l’80% <strong>del</strong>le entrate correnti complessive, purchè entro il limite <strong>del</strong>le risorse relative <strong>al</strong>le cessazioni<br />
intervenute nell’anno precedente. Ciò premesso, considerato che t<strong>al</strong>e tipologia di limitazioni ric<strong>al</strong>ca quella già vigente da anni per il<br />
sistema universitario, si ritiene che, <strong>al</strong> pari di quanto appunto previsto per le Università stat<strong>al</strong>i, gli interventi in tema di assunzioni non<br />
possono più essere rapportati ad una pianta organica la cui rigidità per<strong>al</strong>tro non consente l’adozione di provvedimenti legati ad un<br />
fabbisogno contingente o a politiche contrattu<strong>al</strong>i. Si ritiene pertanto che anche per gli enti di ricerca debba considerarsi superato il<br />
vincolo <strong>del</strong>la dotazione organica, vista l’introduzione dei sovracitati limiti finanziari.<br />
39 In re<strong>al</strong>tà per i vincitori il ritardo non dà pen<strong>al</strong>izzazioni sul piano economico poiché la decorrenza resta comunque fissata<br />
<strong>al</strong> 1 gennaio 2001.<br />
45.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
recente operazione di promozioni selettive tramite concorsi (in applicazione <strong>del</strong>l’art. 64 <strong>del</strong><br />
vecchio CCNL). Per questo motivo, in applicazione <strong>del</strong> nuovo contratto, sono stati varati, in<br />
tema di person<strong>al</strong>e, una serie di interventi, già approvati d<strong>al</strong> Consiglio di Amministrazione e<br />
re<strong>al</strong>izzabili a breve, previa intesa con le OO.SS. più rappresentative.<br />
In particolare, si fa riferimento:<br />
- <strong>al</strong>le risorse messe a disposizione d<strong>al</strong>l’art. 15 comma 8 <strong>del</strong> CCNL e d<strong>al</strong>l’art.9 comma 3 lett. b)<br />
<strong>del</strong> CCNL II^ biennio economico 2004-2005 per la chiamata degli idonei nelle procedure ex art.<br />
64 <strong>del</strong> precedente CCNL che consentirà il passaggio di livello per circa 200 posizioni;<br />
- <strong>al</strong>le risorse destinate nel bilancio di previsione 2007 <strong>al</strong> passaggio di livello per ulteriori 172 posti<br />
di cui <strong>al</strong>l’art.15 commi 5, 6 e 7 <strong>del</strong> nuovo CCNL, su un intervento complessivo di 500 posti nel<br />
triennio 2007-2009.<br />
Nonostante le forti limitazioni finanziarie di cui si è gia fatto cenno, il Consiglio di Amministrazione ha<br />
ritenuto comunque prioritario predisporre un piano di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse umane, attraverso<br />
assunzioni, stabilizzazioni e avanzamenti, con una ragionevole probabilità di essere re<strong>al</strong>izzato. In<br />
definitiva il piano prevede nel triennio 2007-2009 la stabilizzazione e/o l’assunzione di circa 1.200<br />
ricercatori e tecnologi e circa 700 avanzamenti. T<strong>al</strong>e piano, come già detto, è oggetto di specifico<br />
approfondimento in un documento strategico recentemente approvato d<strong>al</strong> Consiglio di<br />
Amministrazione.<br />
2.3 Gli interventi gestion<strong>al</strong>i e gli indirizzi <strong>del</strong> CdA nel quadro <strong>del</strong>la discussione <strong>del</strong>la Legge<br />
Finanziaria 2007<br />
È stata più volte segn<strong>al</strong>ata d<strong>al</strong> CNR <strong>al</strong>le autorità vigilanti 40 la situazione di difficoltà generata<br />
d<strong>al</strong>la riduzione <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato. Ciò nonostante, per motivi legati <strong>al</strong> quadro<br />
gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la finanza pubblica, il 2007, che avrebbe dovuto segnare un’inversione di<br />
tendenza, ha visto ulteriori tagli, anzi è stato necessario un grande impegno di comunicazione e<br />
documentazione per “contenere le perdite” che pure ci sono state.<br />
Di conseguenza il Consiglio di Amministrazione si è impegnato per costruire un bilancio<br />
preventivo percorribile, anche se con tagli dolorosi e pen<strong>al</strong>izzanti per le attività di ricerca. Il<br />
quadro è stato ulteriormente complicato d<strong>al</strong>la decisione <strong>del</strong> MUR, per<strong>al</strong>tro comprensibile in<br />
termini gener<strong>al</strong>i, di far predisporre i bilanci preventivi degli Enti Pubblici di Ricerca nei limiti<br />
<strong>del</strong> 95% (e non più, come negli anni precedenti <strong>al</strong> 98%) <strong>del</strong>le assegnazioni <strong>del</strong>l’anno<br />
precedente. La differenza v<strong>al</strong>e oltre 16 milioni di euro che pesano molto rispetto <strong>al</strong>le<br />
limitatissime risorse “libere” da vincoli di destinazione.<br />
2.3.a Gli interventi di contenimento <strong>del</strong>la spesa<br />
Si capisce perché in questo quadro è emersa, a metà novembre 2006, la necessità di limitare le<br />
uscite relative <strong>al</strong>le disponibilità 2006 <strong>al</strong>le sole spese obbligatorie e indifferibili, come disposto<br />
con la comunicazione <strong>del</strong> Direttore Gener<strong>al</strong>e inviata <strong>al</strong>le strutture <strong>del</strong>l’Ente in data 13<br />
novembre 200641 .<br />
Per quantificare l’utilità di un’accorta utilizzazione dei fondi disponibili nell’ultimo periodo<br />
<strong>del</strong>l’anno ai fini di un’accettabile gestione <strong>del</strong> 2007 è opportuno far riferimento ai grafici<br />
seguenti, dove si mostrano le somme impegnate mensilmente d<strong>al</strong>la rete scientifica.<br />
40 Lettere <strong>del</strong> 27 settembre 2006 e <strong>del</strong> 4 gennaio 2007 <strong>al</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Università e <strong>del</strong>la Ricerca e lettera <strong>al</strong> Capo di<br />
Gabinetto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>le Finanze e <strong>al</strong> Ragioniere Gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong>lo Stato <strong>del</strong> 14 novembre 2006. Nelle lettere, oltre a<br />
documentare i positivi risultati conseguiti d<strong>al</strong> CNR, si richiedeva un intervento per incrementare il contributo ordinario<br />
<strong>del</strong>lo Stato che per quanto riguarda il CNR evidenzia una “storia di sofferenza” nel corso <strong>del</strong>l’ultimo decennio.<br />
41 La nota limitava l’assunzione di impegni da parte di tutti i centri di responsabilità <strong>al</strong>le sole spese obbligatorie e<br />
indifferibili; ogni atto di assunzione di impegno doveva essere accompagnato da una dichiarazione nella più completa<br />
autonomia decision<strong>al</strong>e dei Direttori, con la conseguente assunzione di responsabilità che attestasse le caratteristiche<br />
vincolanti <strong>del</strong>la spesa.<br />
46.
40.000<br />
35.000<br />
30.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
È da notare che in un tipico esercizio, per esempio nel 2005, l’entità degli impegni a fine anno<br />
s<strong>al</strong>e sensibilmente rispetto <strong>al</strong> resto <strong>del</strong>l’anno, con una differenza considerevole rispetto <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore<br />
medio, non riconducibile integr<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>la dinamica fisiologica <strong>del</strong>le spese.<br />
0<br />
40.000<br />
35.000<br />
30.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
0<br />
Somme impegnate su fonti interne Esercizio 2005<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti separati)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
La linea tratteggiata indica la media di impegno mensile<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
Somme impegnate su fonti esterne Esercizio 2005<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti separati)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
La linea tratteggiata indica la media di impegno mensile<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
È significativo il confronto fra l’esercizio 2005 e l’esercizio 2006 nel qu<strong>al</strong>e è stata introdotta la<br />
limitazione <strong>al</strong>le spese obbligatorie e indifferibili.<br />
47.
40.000<br />
35.000<br />
30.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
0<br />
40.000<br />
35.000<br />
30.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
48.<br />
0<br />
Somme impegnate su fonti interne Esercizio 2006<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti accorpati)<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
La linea tratteggiata indica la media di impegno mensile<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
Somme impegnate su fonti esterne Esercizio 2006<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti accorpati)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
La linea tratteggiata indica la media di impegno mensile<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
Si può osservare che l’andamento <strong>del</strong> 2006 risulta più “fisiologico” di quanto non fosse il 2005, se<br />
non <strong>al</strong>tro perché <strong>al</strong>cuni impegni possono essere anticipati rispetto <strong>al</strong>l’ultimo mese <strong>del</strong>l’anno. Un<br />
ulteriore dettaglio <strong>del</strong>le somme impegnate, separando gli impegni sulle risorse di competenza da<br />
quelli sui residui provenienti d<strong>al</strong>l’esercizio precedente, viene riportato nell’<strong>al</strong>legato D. Dai grafici si<br />
può osservare come anche le risorse riportate dagli esercizi precedenti vengono impegnate durante<br />
tutto l’esercizio, fino agli ultimi mesi <strong>del</strong>l’anno.<br />
2.3.b Gli indirizzi <strong>del</strong> CdA<br />
Il Consiglio di Amministrazione per l’elaborazione <strong>del</strong>le linee guida per la formulazione <strong>del</strong> bilancio<br />
di previsione 2007, nel mese di novembre, ha preso in esame una serie di scenari <strong>al</strong>ternativi sulle<br />
diverse possibilità di reperimento di risorse finanziarie aggiuntive rispetto <strong>al</strong> Contributo ordinario<br />
<strong>del</strong>lo Stato.<br />
La v<strong>al</strong>orizzazione immobiliare<br />
In particolare, nell’ottica <strong>del</strong>l’impegno nella razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione finanziaria <strong>del</strong><br />
patrimonio immobiliare <strong>del</strong> CNR, è stata v<strong>al</strong>utata la possibilità di <strong>al</strong>ienazione degli edifici di via dei<br />
Taurini a Roma per un’entrata stimata di circa 30 milioni di euro e di Via Bassini a Milano per un<br />
v<strong>al</strong>ore stimato di circa 35 milioni di euro. Tra le due ipotesi, d<strong>al</strong> punto di vista <strong>del</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione<br />
logistico-organizzativa è stata ritenuta maggiormente percorribile la vendita <strong>del</strong>l’edificio di Via dei
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Taurini sia perché lo stabile è interamente di proprietà <strong>del</strong>l’Ente (l’edificio di Via Bassini vede la<br />
comproprietà <strong>del</strong>l’INGV e <strong>del</strong>l’INAF), sia in quanto t<strong>al</strong>e operazione permetterebbe una<br />
razion<strong>al</strong>izzazione degli spazi a disposizione <strong>del</strong>l’amministrazione centr<strong>al</strong>e.<br />
Allo stesso tempo, il Consiglio di Amministrazione ha v<strong>al</strong>utato positivamente sia l’opportunità di<br />
dare ulteriore impulso <strong>al</strong>la costruzione di sedi di proprietà a costi contenuti per il superamento<br />
nel breve periodo <strong>del</strong> regime oneroso di locazione a carico di diversi Istituti nelle sedi di Roma e<br />
Bari, sia la cessione di <strong>al</strong>cuni immobili, con particolare riferimento <strong>al</strong>l’area romana (via Cineto<br />
Romano e via Bolognola), utilizzati in modo non ottim<strong>al</strong>e e la loro sostituzione con nuovi edifici<br />
dotati di più ampi spazi e servizi.<br />
È stato possibile perseguire t<strong>al</strong>e scelta in quanto sono state tempestivamente colte due opportunità:<br />
- supporto finanziario a condizioni vantaggiose rispetto <strong>al</strong> mercato offerto d<strong>al</strong>la Cassa Depositi<br />
e Prestiti SpA, con mod<strong>al</strong>ità che possono prevedere una rimodulazione <strong>del</strong>l’entità e <strong>del</strong>la<br />
tempistica nell’utilizzazione dei fondi da queste risorse;<br />
- rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR per il Mezzogiorno. Decisione, che potrà essere rivista<br />
<strong>al</strong>la luce di un’auspicabile acquisizione di ulteriori entrate da fonti interne in corso di<br />
esercizio.<br />
I rinvii d<strong>al</strong>l’esercizio precedente<br />
Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, prudentemente ritenuto opportuno rinviare circa 35<br />
milioni di euro non ripartiti d<strong>al</strong>l’esercizio 2006 <strong>al</strong>l’esercizio 2007. T<strong>al</strong>i risorse erano quelle<br />
presenti sul fondo di riserva e comprendevano quelle vincolate per rimodulazione Intesa<br />
CNR/MUR e quelle destinate <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione dei progetti interdipartiment<strong>al</strong>i, per la<br />
formazione e per la RSTL.<br />
2.4 Le indicazioni <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la Ricerca sulla disponibilità finanziaria e sull’aggiornamento <strong>del</strong><br />
Piano trienn<strong>al</strong>e<br />
Con lettera in data 29 novembre 200642 , il MUR ha comunicato <strong>al</strong> CNR che con Decreto<br />
ministeri<strong>al</strong>e è stato definito il piano di riparto <strong>del</strong> Fondo ordinario per gli Enti e le Istituzioni di<br />
ricerca per l’esercizio finanziario 2006.<br />
Con la stessa data è stato comunicato che, ai fini <strong>del</strong>l’elaborazione <strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> di previsione per<br />
gli anni 2007 e 2008, ciascun Ente di ricerca poteva considerare il 95% <strong>del</strong>l’assegnazione<br />
stabilita d<strong>al</strong> predetto decreto di riparto per l’anno 2006 con esclusione di <strong>al</strong>cuni importi43 a<br />
destinazione vincolata.<br />
Una prima osservazione riguarda la tempistica. Anche se sono stati adottati tutti i possibili<br />
accorgimenti per minimizzare le conseguenze negative, non si può ignorare che una così tardiva<br />
comunicazione pone problemi soprattutto per quelle attività, qu<strong>al</strong>i le RSTL, che dipendono<br />
fortemente, come si è già accennato, da variazioni anche margin<strong>al</strong>i <strong>del</strong> contributo ordinario<br />
<strong>del</strong>lo Stato, e quindi vanno avviate solo quando si ha certezza <strong>del</strong>l’entità effettivamente<br />
disponile.<br />
Quanto agli importi si è già commentata la riduzione nel 2005 di 3,2 milioni di euro a causa <strong>del</strong><br />
decreto “taglia spese”. Il 2006, rispetto <strong>al</strong>l’esercizio precedente ha visto una riduzione <strong>del</strong><br />
contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato di 7,6 milioni di euro oltre <strong>al</strong> nuovo decreto “taglia spese” che<br />
ha comportato una decurtazione <strong>del</strong> 10% <strong>del</strong>le spese per consumi intermedi, per un importo<br />
pari a circa 2,7 milioni di euro.<br />
42 Per la precisione il v<strong>al</strong>ore definitivo <strong>del</strong>la quota assegnata <strong>al</strong> CNR è stato comunicato con successiva nota in data 1°<br />
dicembre 2006.<br />
43 Per il CNR detti importi comprendono: 1 milione di euro destinati <strong>al</strong> Comitato EVK2, 1,5 milioni di euro destinati <strong>al</strong>la<br />
gestione it<strong>al</strong>iana <strong>del</strong>la presidenza <strong>del</strong>l’iniziativa Eureka e 1,8 milioni di euro per la partecipazione <strong>al</strong> programma ONU di<br />
cui <strong>al</strong>l’art. 1 comma 566 <strong>del</strong>la Legge Finanziaria 2006.<br />
49.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Purtroppo ancor più pesanti sono stati i tagli per il 2007. L’assegnazione complessiva per il CNR<br />
per il 2007 è pari a 509,1 milioni di euro (-27,8 milioni di euro rispetto <strong>al</strong>la previsione inizi<strong>al</strong>e<br />
2006). Infatti come evidenziato d<strong>al</strong> grafico successivo, l’importo <strong>del</strong> contributo <strong>del</strong>lo Stato<br />
subisce, per il 2007, un decisivo c<strong>al</strong>o.<br />
È evidente l’impatto che tutto questo causa nell’esercizio 2007. A t<strong>al</strong>e proposito l’effettiva<br />
apertura <strong>del</strong> piano di gestione con le nuove assegnazioni subirà inevitabilmente un ritardo in<br />
parte compensato ricorrendo <strong>al</strong>le risorse riportate d<strong>al</strong>l’esercizio precedente.<br />
575<br />
550<br />
Milioni di euro<br />
50.<br />
525<br />
500<br />
475<br />
Assegnazioni <strong>al</strong> CNR da FFO in termini re<strong>al</strong>i<br />
2003 2004 2005 2006 2007<br />
Anno<br />
I v<strong>al</strong>ori sono <strong>al</strong> netto degli Enti accorpati (INFM, INOA, IDAIC).<br />
Per evidenziare l’effetto <strong>del</strong>la separazione, nel 2005, degli Istituti passati <strong>al</strong>l’INAF d<strong>al</strong> CNR, e <strong>del</strong>l’ulteriore<br />
separazione nel 2006 <strong>del</strong>l’Istituto di Metrologia “Gustavo Colonnetti”, sono stati riportati separatamente i v<strong>al</strong>ori<br />
comprensivi dei suddetti Istituti e <strong>al</strong> netto di quest’ultimi. Più precisamente:<br />
- la curva a tratto grosso dà v<strong>al</strong>ori omogenei utili per il confronto, ottenuti correggendo i v<strong>al</strong>ori come se le uscite<br />
non avessero avuto luogo;<br />
- il tratto sottile dà, invece, i v<strong>al</strong>ori effettivamente percepiti in conseguenza degli scorpori avvenuti.<br />
L’entità cumulata nel triennio 2005-2007 <strong>del</strong>le riduzioni rispetto <strong>al</strong> semplice mantenimento <strong>del</strong><br />
pur esiguo v<strong>al</strong>ore 2005 supera i 52 milioni di euro.<br />
Riduzione risorse ordinarie 2005-2007<br />
Tipologia Importo<br />
Taglia spese nel 2005 3,2<br />
Taglia spese nel 2006 2,7<br />
Riduzione contributo ordinario 2006 rispetto <strong>al</strong> 2005 7,6<br />
Riduzione contributo ordinario 2007 rispetto <strong>al</strong> 2005 39<br />
Tot<strong>al</strong>e cumulativo <strong>del</strong>le riduzioni 52,5<br />
V<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
I dati 2005 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> consuntivo 2005. I dati 2006 fanno<br />
riferimento <strong>al</strong> Preconsuntivo 2006. I dati 2007 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> di<br />
previsione 2007.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Il taglio cumulato è pari a tre volte la somma <strong>del</strong>le spese previste per le attività di Ricerca<br />
Spontanea a Tema Libero o, in <strong>al</strong>tri termini corrisponde quasi <strong>al</strong>l’importo, utilizzato nel 2006<br />
dagli Istituti, proveniente d<strong>al</strong> centro.<br />
Utilizzazioni critiche di confronto<br />
Tipologia<br />
Anno<br />
2005 2006<br />
Ricerca Spontanea a Tema Libero previsti re<strong>al</strong>izzati previsti re<strong>al</strong>izzati<br />
(spese vive)<br />
11 3,5 17 2,9<br />
Trasferimenti agli istituti di risorse a<br />
gestione decentrata<br />
V<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
85 68<br />
I dati 2005 fanno riferimento <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> consuntivo 2005; i dati 2006 fanno riferimento <strong>al</strong><br />
Preconsuntivo 2006; i dati previsti per la RSTL fanno riferimento <strong>al</strong> Piano Trienn<strong>al</strong>e 2006-<br />
2008.<br />
2.5 Il Piano di gestione preliminare<br />
2.5.a L’avvio <strong>del</strong>la stesura<br />
È evidente l’impatto <strong>del</strong>la tempistica e dei contenuti <strong>del</strong>le indicazioni ministeri<strong>al</strong>i sulla stesura<br />
<strong>del</strong> <strong>Bilancio</strong> di Previsione <strong>del</strong> 2007: è stata infatti necessaria una rimodulazione <strong>del</strong>le risorse<br />
disponibili, anche con riferimento <strong>al</strong>le disponibilità provenienti d<strong>al</strong> “risparmio” sulle risorse<br />
2006; sono stati, inoltre, più lunghi i tempi per la chiusura <strong>del</strong>le fasi negozi<strong>al</strong>i nell’attribuzione<br />
dei fondi per il 2007, sia perché iniziati solo a dicembre sia perché più complessi data<br />
l’insufficienza <strong>del</strong>le risorse disponibili.<br />
Va comunque sottolineata la circostanza che il Piano di Gestione preliminare (PdGp) 44 , seppure<br />
avviato nella versione standard il 12 dicembre 2006, nei fatti era già stato “predisposto”<br />
attraverso il lavoro preparatorio svolto in di<strong>al</strong>ettica tra i Dipartimenti e gli Istituti che nell’ultimo<br />
trimestre 2006 avevano iniziato il processo di definizione degli obiettivi progettu<strong>al</strong>i.<br />
La Direzione Gener<strong>al</strong>e ha intrapreso misure prudenzi<strong>al</strong>i circa l’<strong>al</strong>locazione <strong>del</strong>le risorse per<br />
l’esercizio 2007: con nota <strong>del</strong> 9 gennaio 2007 e successiva nota <strong>del</strong> 15 gennaio 2007 gli Istituti<br />
sono stati invitati a formulare le proprie proposte di PdGp tenendo conto di <strong>al</strong>cune limitazioni:<br />
- la quota di risorse da fonti interne necessaria per il mantenimento “<strong>del</strong>l’operatività logisticogestion<strong>al</strong>e”<br />
doveva essere pari <strong>al</strong> 90% <strong>del</strong>le risorse attribuite in sede di definizione <strong>del</strong> PdG<br />
per l’esercizio finanziario 2006;<br />
- la quota di risorse da fonti interne necessaria per il mantenimento <strong>del</strong>le attività connesse<br />
“<strong>al</strong>l’operatività tecnico-scientifica” doveva essere pari <strong>al</strong> 60% <strong>del</strong>le risorse attribuite in sede<br />
di definizione <strong>del</strong> PdG per l’esercizio finanziario 2006.<br />
Si vuole sottolineare che anche piccoli tagli sul tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le disponibilità hanno un forte impatto<br />
soprattutto sulle spese relative <strong>al</strong>l’operatività tecnico-scientifica che costituiscono le quota di<br />
natura variabile o meglio non irrinunciabile. Questa situazione, unita a una forte<br />
preoccupazione gener<strong>al</strong>izzata colpisce in particolare le azioni di ricerca che rientrano nella<br />
categoria <strong>del</strong>le attività di natura flessibile. Il risultato è, per l’esercizio 2007, il rinvio di <strong>al</strong>cune<br />
azioni programmatiche riguardanti in particolare la RSTL e i progetti interdipartiment<strong>al</strong>i.<br />
Quanto sopra è <strong>al</strong>la base <strong>del</strong>la stesura dei Piani di Gestione 2007, tuttora in fase di chiusura.<br />
44 Si ricorda che il PdGp raccogli le richieste inizi<strong>al</strong>i, con l'obiettivo di fornire informazioni preliminari per l'aggiornamento<br />
<strong>del</strong>la rappresentazione <strong>del</strong>le attività in corso, <strong>del</strong>le correlate previsioni di entità e <strong>al</strong>locazione <strong>del</strong>le risorse<br />
51.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
In seguito, <strong>al</strong> fine di un definitivo riparto <strong>del</strong> Fondo ordinario per il 2006, il Ministero, con nota<br />
<strong>del</strong> 18 gennaio 2007, ha richiesto la predisposizione e l’aggiornamento <strong>del</strong> Piano Trienn<strong>al</strong>e di<br />
attività per il triennio 2007-2009. Nel confermare i tipici contenuti 45 di un aggiornamento <strong>del</strong><br />
Piano trienn<strong>al</strong>e che sono ovviamente coerenti, la citata nota ministeri<strong>al</strong>e come anticipato,<br />
esplicita la richiesta di conformità <strong>al</strong> vigente Piano trienn<strong>al</strong>e e non comporta quindi<br />
riconsiderazioni rilevanti rispetto <strong>al</strong>le scelte programmatiche risultanti <strong>del</strong> processo di<br />
pianificazione già in corso come precedentemente descritto.<br />
2.5.b Elementi di consuntivo<br />
Il lavoro svolto dagli Istituti, in di<strong>al</strong>ettica con i Dipartimenti, ha consentito l’elaborazione <strong>del</strong> preconsuntivo<br />
<strong>del</strong>le attività 2006 che costituisce un documento di aggiornamento e rendicontazione<br />
<strong>del</strong>le attività di ricerca portate avanti dagli Istituti. Attu<strong>al</strong>mente t<strong>al</strong>e documento viene compilato on<br />
line da tutti gli istituti <strong>del</strong>l’Ente, i qu<strong>al</strong>i <strong>del</strong>ineano lo stato di avanzamento <strong>del</strong>le commesse in corso<br />
di attuazione da parte <strong>del</strong>le diverse unità di ricerca; i risultati complessivamente raggiunti hanno<br />
costituto la base per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la percorribilità <strong>del</strong>le proposte programmatiche per il 2007.<br />
Il materi<strong>al</strong>e di consuntivo a disposizione per la stesura dei documenti programmatici e più<br />
specificatamente dei Piani di Gestione comprende inoltre:<br />
- la relazione annu<strong>al</strong>e di verifica dei risultati gestion<strong>al</strong>i ed economici <strong>del</strong>l’Ente nell’anno 2005<br />
dove sono descritti i princip<strong>al</strong>i risultati conseguiti dagli Istituti <strong>del</strong> CNR durante l’esercizio<br />
2005, primo documento form<strong>al</strong>e di consuntivo programmatico dopo il riordino;<br />
- la <strong>Relazione</strong> Illustrativa <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong> sulle risultanze <strong>del</strong>la gestione economico-finanziaria <strong>del</strong><br />
CNR nell’anno 2005, nella qu<strong>al</strong>e vengono esposte le risultanze <strong>del</strong>l’Ente per l’esercizio 2005.<br />
2.5.c Elementi di programmazione<br />
Il processo di programmazione prevede, come già detto nel paragrafo 1.2.b, che gli Istituti<br />
predispongano annu<strong>al</strong>mente la proposta di Piano di gestione articolato per commesse, secondo le<br />
indicazioni concordate con i Dipartimenti, descrivendo una completa rappresentazione, con<br />
sistematico aggiornamento, <strong>del</strong>le attività in corso nonché <strong>del</strong>le previsioni di entità e <strong>al</strong>locazione<br />
<strong>del</strong>le risorse provenienti d<strong>al</strong> Fondo di funzionamento <strong>del</strong> MUR, <strong>del</strong>le risorse esterne acquisite o<br />
mobilitabili e <strong>del</strong>le risorse provenienti da esercizi precedenti, consentendo conseguentemente<br />
un’agevole stesura dei Piani di attività annu<strong>al</strong>i <strong>del</strong>l’Ente.<br />
D<strong>al</strong>le prime an<strong>al</strong>isi dei Piani di gestione preliminare vengono confermate, anche grazie <strong>al</strong> lavoro di<br />
verifica dei Dipartimenti, le previsioni di accesso a risorse provenienti da terzi.<br />
In particolare, è confermato l’accesso ai finanziamenti derivanti d<strong>al</strong>le collaborazioni con le imprese<br />
e, più in gener<strong>al</strong>e, da tutti i meccanismi di partenariato che sono stati non solo perseguiti con<br />
grande decisione ma anche, ove possibile, gestiti in modo da mantenere o addirittura superare il<br />
“raddoppio” <strong>del</strong>la dotazione ordinaria.<br />
45 Per il triennio in questione è prescritto siano esposti:<br />
- lo stato di attuazione <strong>del</strong>le attività;<br />
- gli obiettivi da raggiungere (ponendo in particolare evidenza i più rilevanti progetti da re<strong>al</strong>izzare con<br />
l’individuazione degli obiettivi specifici, <strong>del</strong> piano tempor<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le strutture coinvolte, <strong>del</strong>l’eventu<strong>al</strong>e partecipazione<br />
e cooperazione con <strong>al</strong>tri soggetti, ecc.);<br />
- le risorse umane e finanziarie necessarie <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le attività;<br />
- con riferimento <strong>al</strong>le risorse finanziarie si distingue tra risorse proprie, risorse di provenienza stat<strong>al</strong>e e risorse da enti<br />
privati;<br />
- con riferimento <strong>al</strong>le risorse umane, si indica in dettaglio la dotazione organica vigente suddivisa per livelli<br />
profession<strong>al</strong>i, la situazione <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e in servizio <strong>al</strong> 31 dicembre 2006 suddiviso per tipologia (a tempo<br />
indeterminato, a tempo determinato e person<strong>al</strong>e associato per la ricerca), il costo <strong>del</strong> predetto person<strong>al</strong>e con<br />
riferimento <strong>al</strong>l’anno 2006 e la programmazione trienn<strong>al</strong>e <strong>del</strong> fabbisogno di person<strong>al</strong>e.<br />
52.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Un positivo contributo viene anche dai progetti concordati con partner esterni nell’ambito degli<br />
accordi firmati con Unioncamere, Confartigianato, Lega <strong>del</strong>le Cooperative e a quelli con strutture<br />
associative di filiera qu<strong>al</strong>i Farmindustria, Federlegno e Federchimica. Di particolare rilevanza, vista<br />
l’entità <strong>del</strong>le risorse, è il previsto accesso a finanziamenti esterni messi a disposizione sia d<strong>al</strong> MUR,<br />
sia da <strong>al</strong>tri Ministeri, nonché d<strong>al</strong>le opportunità offerte d<strong>al</strong> VII Programma Quadro <strong>del</strong>l’UE 46 .<br />
Sul fronte <strong>del</strong>le risorse da fonti interne le richieste provenienti d<strong>al</strong>le strutture di ricerca ammontano<br />
a complessivi 75 milioni di euro.<br />
2.6 Le scelte <strong>del</strong> CdA relative <strong>al</strong> preventivo finanziario decision<strong>al</strong>e<br />
2.6.a Quantificazione <strong>del</strong>le risorse complessive disponibili nel 2007<br />
Non si può far a meno di sottolineare lo sforzo compiuto d<strong>al</strong>l’Ente <strong>al</strong> fine di ottimizzare le risorse<br />
disponibili per l’esercizio 2007.<br />
Le risorse di competenza <strong>del</strong>l’esercizio 2007<br />
In sede di bilancio di previsione non si può che prendere atto <strong>del</strong>la mancata attribuzione <strong>del</strong>le<br />
risorse aggiuntive, richieste espressamente già in sede di Piano Trienn<strong>al</strong>e 2005-2007, tramite il<br />
contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato. Conseguentemente l’entità <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo stato<br />
indicata nel bilancio di previsione 2007, in coerenza con le indicazioni <strong>del</strong> MUR, è pari a 509 milioni<br />
di euro.<br />
T<strong>al</strong>e carenza viene in parte bilanciata d<strong>al</strong>la capacità <strong>del</strong> CNR di reperire risorse d<strong>al</strong>l’esterno. In<br />
particolare, le risorse da fonti esterne ammontano complessivamente ad 258 milioni di euro. Le<br />
entrate più rilevanti sono relative:<br />
- <strong>al</strong>la rimodulazione degli interventi nel Mezzogiorno (ex Intesa CNR/MUR) sia per la parte<br />
relativa <strong>al</strong>l’edilizia, sia per quella che riguarda il rinnovamento <strong>del</strong> patrimonio strument<strong>al</strong>e e lo<br />
sviluppo di competenze;<br />
- <strong>al</strong> finanziamento attraverso un Accordo di programma con il MUR <strong>del</strong>l’iniziativa Medic<strong>al</strong><br />
Research in It<strong>al</strong>y (MERIT), per quel che riguarda la maglia <strong>del</strong> Mezzogiorno;<br />
- <strong>al</strong>l’accesso attraverso bandi o <strong>al</strong>tri meccanismi e strumenti qu<strong>al</strong>i FIRB, FISR, laboratori<br />
pubblico/privato;<br />
- <strong>al</strong>le risorse provenienti d<strong>al</strong>l’Unione Europea attraverso il VII Programma Quadro.<br />
D<strong>al</strong> peso che avranno le entrate da terzi deriva l’esigenza di un dinamico aggiornamento <strong>del</strong>le<br />
previsioni di bilancio che via via dovrà registrare le nuove eventu<strong>al</strong>i disponibilità acquisite con<br />
conseguente incremento <strong>del</strong>l’inizi<strong>al</strong>e previsione 2007.<br />
Con particolare riferimento <strong>al</strong>l’Intesa di programma MUR/CNR per il Mezzogiorno, il CNR ha<br />
messo a punto una proposta complessiva di rimodulazione degli interventi in corso, che riflette<br />
sia i contenuti <strong>del</strong> Piano di attività <strong>del</strong> CNR per il triennio 2006-2008, sia le convergenti<br />
v<strong>al</strong>utazioni programmatiche tra CNR e Regioni meridion<strong>al</strong>i condotte nel contesto degli Accordi<br />
tra il CNR e le singole Regioni, e tiene conto <strong>del</strong>le considerazioni emerse in diversi incontri di<br />
approfondimento programmatico-gestion<strong>al</strong>e svolti tra le strutture <strong>del</strong> MUR e <strong>del</strong> CNR, in <strong>al</strong>cuni<br />
casi con la partecipazione di rappresentanti <strong>del</strong>le Regioni interessate. Da considerare anche<br />
46 Va positivamente segn<strong>al</strong>ata la vit<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l’Ente nel contesto internazion<strong>al</strong>e, testimoniata d<strong>al</strong>la sua presenza nei<br />
programmi europei. T<strong>al</strong>e partecipazione, tenuto anche conto degli importi acquisiti annu<strong>al</strong>mente (stimabili in 25 milioni<br />
di euro annui), deve comunque essere ulteriormente sviluppata. In particolare, l’accesso <strong>al</strong> VII P.Q. <strong>del</strong>l’Unione<br />
Europea dovrà essere non solo perseguito con grande decisione ma anche, ove possibile, gestito in modo da mantenere o<br />
addirittura superare il livello di partecipazione finora ottenuto. Nell’<strong>al</strong>legato E sono illustrate <strong>al</strong>cune considerazioni che<br />
dimostrano i buoni risultati conseguiti nell’accesso da parte <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la Ricerca It<strong>al</strong>iana <strong>al</strong>le risorse finanziarie<br />
messe a disposizione d<strong>al</strong> VII Programma Quadro.<br />
53.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
l’attivazione di una specifica iniziativa, nell’ambito <strong>del</strong>la rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR<br />
nel Mezzogiorno, mirata <strong>al</strong>l’incremento <strong>del</strong>le attrezzature scientifiche, <strong>al</strong>lo sviluppo di<br />
competenze e <strong>al</strong>la formazione di giovani ricercatori nei laboratori di ricerca che prevede un<br />
finanziamento pari a circa 22 milioni di euro.<br />
È inoltre significativa la v<strong>al</strong>utazione positiva da parte <strong>del</strong> MUR e la conseguente messa a<br />
disposizione di risorse per un importo pari a 5,7 milioni di euro, per progetti, che vedono<br />
coinvolti trasvers<strong>al</strong>mente una plur<strong>al</strong>ità di competenze interne ed esterne <strong>del</strong>l’Ente, nell’ambito<br />
<strong>del</strong>l’interazione tra le tematiche agro<strong>al</strong>imentare, ambiente e s<strong>al</strong>ute, ivi inclusi gli aspetti di<br />
sicurezza <strong>al</strong>imentare, anche con competenze e strumenti di intervento che coinvolgono i beni<br />
cultur<strong>al</strong>i e le scienze umane con riferimento <strong>al</strong> concetto di “identità cultur<strong>al</strong>e”.<br />
A t<strong>al</strong>e riguardo occorre sottolineare che già a partire d<strong>al</strong>la fine degli anni ’80 era stato affidato<br />
il compito di potenziare la rete di ricerca pubblica nel Mezzogiorno attraverso una serie<br />
articolata di interventi. In particolare, gli interventi finanziati riguardavano, oltre <strong>al</strong>lo sviluppo<br />
edilizio, l’acquisizione di strumentazione scientifica, il funzionamento <strong>del</strong>la struttura e la<br />
qu<strong>al</strong>ificazione e l’inserimento di giovani ricercatori.<br />
Al fine di recuperare risorse aggiuntive per contenere le conseguenze <strong>del</strong> taglio <strong>del</strong> contributo<br />
ordinario <strong>del</strong>lo stato, il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre:<br />
- rinviato <strong>al</strong>l’esercizio 2007 risorse che non sono state ripartite nell’esercizio 2006 per una quota<br />
pari a 35,447 milioni di euro così composte: disponibilità residue pari a 13 milioni di euro non<br />
vincolate presenti sul fondo di riserva; disponibilità vincolate per rimodulazione intesa CNR-<br />
MUR pari a 17,3 milioni di euro; risorse vincolate per la re<strong>al</strong>izzazione di progetti<br />
interdipartiment<strong>al</strong>i, formazione e RSTL per 5 milioni di euro;<br />
- avviato ulteriori operazioni di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare che, come già esposto<br />
precedentemente, riguardano:<br />
o la vendita degli stabili di via Cineto Romano e di via Bolognola a Roma per un’entrata<br />
complessiva di 14 milioni di euro e la vendita <strong>del</strong>l’edificio di Via dei Taurini sempre a<br />
Roma per un importo stimato di circa 30 milioni di euro;<br />
o per il completamento degli interventi di sviluppo edilizio nel Mezzogiorno, oggetto di<br />
specifici finanziamenti nell’ambito <strong>del</strong>la rimodulazione <strong>del</strong>l’intesa CNR/MUR, sono<br />
previste specifiche azioni in Puglia, Campania e Sicilia; per quel che riguarda la Regione<br />
Puglia si è stabilito di re<strong>al</strong>izzare l’Area <strong>del</strong>la ricerca di Bari in loc<strong>al</strong>ità Agro V<strong>al</strong>enzano in<br />
adiacenza a Tecnopolis (scelta corrispondente ad indicazioni emerse nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
consultazioni con le strutture <strong>del</strong>la Regione Puglia, con la qu<strong>al</strong>e il CNR ha operante un<br />
accordo di collaborazione);<br />
o per la Regione Campania è confermata la priorità <strong>del</strong> completamento <strong>del</strong>le opere relative<br />
sia <strong>al</strong> Polo per le attività <strong>del</strong> Mediterraneo, sia <strong>al</strong> Polo tecnologico, sia <strong>al</strong> Polo Agrario<br />
presso la Facoltà di Agraria a Portici, e sono aggiornate le corrispondenti previsioni di<br />
spesa; l’area <strong>del</strong>la ricerca di via Pietro Castellino di Napoli viene ad assumere un più<br />
consistente e incisivo ruolo nel settore <strong>del</strong>la ricerca biomedica anche in collaborazione<br />
con partner pubblici e privati che hanno mostrato concreto interesse per la loro<br />
loc<strong>al</strong>izzazione in questa area (corrispondentemente sono ampliate le esigenze finanziarie<br />
necessarie per l’intervento);<br />
o per la Regione Sicilia, sono confermati gli interventi previsti nella precedente intesa (Area<br />
<strong>del</strong>la ricerca di Catania, IMETEM e ex Istituto T<strong>al</strong>assografico di Messina).<br />
Nella tabella seguente è illustrato un quadro riassuntivo <strong>del</strong>le entrate da fonti interne ed esterne a<br />
confronto con la previsione inizi<strong>al</strong>e 2006. E’ da notare che per l’esercizio 2007, rispetto <strong>al</strong>l’esercizio<br />
precedente:<br />
47 T<strong>al</strong>e quota non comprende 16,1 milioni di euro, accantonati nel 2006, per il rinnovo contrattu<strong>al</strong>e.<br />
54.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
- l’avanzo presunto di amministrazione è sensibilmente sceso in gran parte a causa<br />
<strong>del</strong>l’avvenuto rinnovo contrattu<strong>al</strong>e;<br />
- risultano pressoché stabili le risorse da fonti interne nonostante la riduzione <strong>del</strong> contributo<br />
stat<strong>al</strong>e, poiché compensate d<strong>al</strong>le azioni relative <strong>al</strong>l’edilizia;<br />
- le entrate da fonti esterne presentano una lieve flessione sia perché si è ritenuto necessario<br />
adottare un atteggiamento assolutamente prudenzi<strong>al</strong>e, sia perché come già accennato la<br />
riduzione di risorse proprie si ripercuote negativamente anche sulla possibilità di accesso a fonti<br />
esterne.<br />
Complessivamente il bilancio di previsione 2007 <strong>del</strong>l’Ente è pari a 906 milioni di euro così composti:<br />
642 milioni di euro di risorse da fonti interne ai qu<strong>al</strong>i vanno aggiunti 248 milioni di euro relativi <strong>al</strong>la<br />
previsione di risorse da fonti esterne 48 e 16 milioni di euro relativi <strong>al</strong>l’avanzo di amministrazione<br />
<strong>del</strong>l’esercizio precedente vincolati <strong>al</strong> fondo speci<strong>al</strong>e per i rinnovi contrattu<strong>al</strong>i.<br />
48 La previsione di risorse da fonti esterne è pari a 258 milioni di euro comprensivi di 10 milioni di euro recuperati <strong>al</strong>le fonti<br />
interne in parte uscite per oneri di person<strong>al</strong>e assunto con contratto a tempo determinato, su dette quote di finanziamento.<br />
55.
a) Avanzo di amministrazione presunto <strong>del</strong>l'esercizio precedente 1<br />
Ordinario …………………………………………………………….....…………...…..…............................… 13.000.000,00 2<br />
Vincolato:<br />
b) Risorse da fonti interne<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Entrate di competenza <strong>del</strong>l’Esercizio 2007: Confronto tra previsione 2006 e previsione 2007<br />
• <strong>al</strong>le fin<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>la nuova Intesa CNR/MUR…………………………………….……...…………………..……<br />
• <strong>al</strong>la ricerca spontanea a tema libero, <strong>al</strong>la formazione ed ai progetti interdipartiment<strong>al</strong>i ……………<br />
• <strong>al</strong> fondo speci<strong>al</strong>e per rinnovi contrattu<strong>al</strong>i in corso ………………………….…………………………...………<br />
• <strong>al</strong>tri vincoli ………………………….…………………………..…………………...……………..….<br />
Contributo funzionamento <strong>del</strong> MUR ….……………...……………………………..……………………..…..<br />
Fondo rotazione ex legge n. 183/87 …………….……………………………………….…….…………..………<br />
17.342.300,00 3<br />
Previsione inizi<strong>al</strong>e<br />
2006<br />
5.716.800,00<br />
12.342.300,00<br />
5.000.000,00 7.163.000,00<br />
16.082.300,00 76.280.000,00<br />
0,00 2.924.600,00<br />
Tot<strong>al</strong>e a) Avanzo presunto 51.424.600,00 104.426.700,00<br />
509.135.416,00 4<br />
536.938.185,00<br />
7.000.000,00 0,00<br />
44.000.000,00 46.400.000,00<br />
32.900.000,00 5<br />
Alienazione sedi: via Bolognola, via Cineto Romano e via dei Taurini - Roma ………………………...……<br />
Accensione mutuo per spese di investimento …………………………..…………………………………………...…<br />
0,00<br />
Entrate varie (sfruttamento brevetti, locazioni attive, interessi attivi, recuperi diversi) ………………..… 4.000.000,00 9.500.000,00<br />
Tot<strong>al</strong>e b) Fonti interne 597.035.416,00 592.838.185,00<br />
c) Risorse da fonti esterne<br />
Previsione inizi<strong>al</strong>e<br />
2007<br />
Ministeri …………………………………………………………………………………...……………………….<br />
- MUR: rimodulazione interventi nel Mezzogiorno<br />
143.000.000,00 90.413.800,00<br />
• edilizia ……………………………..………………….……………..……………<br />
• incremento attrezzature scientifiche, sviluppo competenze e<br />
52.000.000,00<br />
formazione giovani ricercatori ……………………..……..….…………. 10.000.000,00<br />
- MUR: MERIT ……………………………………………….………………………. 24.000.000,00<br />
- MUR: FIRB relativi <strong>al</strong>le idee progettu<strong>al</strong>i ……………….………..………………. 18.000.000,00<br />
- MUR: FISR progetti strategici …………………………….…………..………….. 2.000.000,00<br />
- MUR: laboratori pubblico/privato …………………………….……………..……. 19.000.000,00<br />
- MAP: attività di ricerca sistema elettrico nazion<strong>al</strong>e ……………...…………….. 5.000.000,00<br />
- Altri finanziamenti ministeri<strong>al</strong>i …………………………….……….……………… 13.000.000,00<br />
Unione Europea ……………………………………………..………………………………………..………………..…… 20.000.000,00 38.079.600,00<br />
Regioni ed enti loc<strong>al</strong>i …………………………………………………………………….....………...……..………… 15.000.000,00 42.362.038,00<br />
Enti pubblici ……………………………………………………………………...……..…………...……...………….…..… 10.000.000,00 12.298.500,00<br />
Soggetti privati e prestazioni di servizi e vendita prodotti ………………………………………………………… 70.000.000,00 87.477.000,00<br />
Tot<strong>al</strong>e c) Fonti esterne 258.000.000,00 6<br />
270.630.938,00<br />
Tot<strong>al</strong>e (a+b+c) 906.460.016,00 967.895.823,00<br />
1<br />
sono le somme non ripartite tra gli Istituti nell'esercizio 2006<br />
2<br />
importo corrispondente <strong>al</strong>le disponibilità residue non vincolate sul fondo di riserva 2006<br />
3<br />
così composto: 5.000.000,00 entrata acquisita a fine esercizio 2006 D.M. - MUR n. 2043 <strong>del</strong> 27/11/2006<br />
12.342.300,00 disponibilità residua sul fondo rischi ed oneri<br />
17.342.300,00 Tot<strong>al</strong>e<br />
4<br />
pari <strong>al</strong> 95% <strong>del</strong> contributo 2006 <strong>al</strong> netto di 4,3 milioni di euro assegnati qu<strong>al</strong>i contributi straordinari - cfr nota MUR prot. 1090 in data 29/11/2006<br />
5<br />
per le seguenti costruzioni edilizie: Area Bari (15 milioni); Roma 2 pro INAF (3,4 milioni); Roma 3 (4,5 milioni); Montelibretti/ Tor Vergata<br />
(10 milioni)<br />
6<br />
<strong>al</strong> lordo di euro 10 milioni recuperati <strong>al</strong>le fonti interne in parte uscite, per oneri di person<strong>al</strong>e assunto con contratto a tempo determinato su<br />
quote di finanziamento provenienti da fonti esterne.<br />
56.
La massa impegnabile nell’esercizio 2007<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Sommando le risorse di competenza a quelle derivanti da esercizi precedenti spendibili nel 2007, sia<br />
da fonti interne, sia da fonti esterne, risultano le disponibilità per impegni esposte nel grafico<br />
seguente.<br />
Contributo<br />
funzionamento<br />
MUR<br />
615,5<br />
Massa impegnabile 2007<br />
(milioni di euro)<br />
Alienazione<br />
edifici<br />
509,1 44<br />
564,1<br />
51,4 1<br />
Risorse non ripartite da<br />
esercizio precedente<br />
258<br />
32,9<br />
Entrate<br />
varie<br />
11<br />
Mutuo per edilizia<br />
Risorse esterne<br />
2007<br />
70 Risorse esercizi<br />
precedenti da fonti<br />
esterne spendibili nel 2007<br />
22 Risorse esercizi<br />
precedenti da fonti<br />
interne spendibili nel 2007<br />
998,4<br />
1 di cui 17,3 intesa MUR/CNR per il Mezzogiorno; 5 per ricerca spontanea a<br />
tema libero, formazione e progetti interdipartiment<strong>al</strong>i; 16,1 rinnovi contrattu<strong>al</strong>i;<br />
2.6.b Definizione conclusiva <strong>del</strong>le previsioni di spesa<br />
Voci di spesa a gestione accentrata<br />
Nella tabella successiva sono riportati i v<strong>al</strong>ori (a confronto con la previsione inizi<strong>al</strong>e 2006) <strong>del</strong>le<br />
princip<strong>al</strong>i voci di spesa, sostenute con le sole disponibilità da fonti interne, gestite<br />
d<strong>al</strong>l’amministrazione per conto <strong>del</strong>la rete scientifica sia direttamente imputabili <strong>al</strong>le singole<br />
unità, sia quelle di v<strong>al</strong>enza gener<strong>al</strong>e indifferenziata e non direttamente imputabili a nessuna<br />
unità specifica. Queste tipologie di spesa ammontano complessivamente a circa 567 milioni di<br />
euro.<br />
57.
58.<br />
Previsione 2007 - Spese coperte da fonti interne a confronto con la previsione 2006<br />
SPESE A GESTIONE ACCENTRATA<br />
(STRUTTURA AMMINISTRATIVA CENTRALE)<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Previsione inizi<strong>al</strong>e 2006 Previsione inizi<strong>al</strong>e 2007<br />
parzi<strong>al</strong>i tot<strong>al</strong>i parzi<strong>al</strong>i tot<strong>al</strong>i<br />
Organi <strong>del</strong>l'ente e Uffici di diretta collaborazione 2.280 1.484<br />
- Organi di governo 1.160 1.200<br />
- Collegio dei revisori dei conti 100 100<br />
- Attività scientifiche di carattere gener<strong>al</strong>e 800 0<br />
- Rapporti con i media e comunicazione istituzion<strong>al</strong>e 220 184<br />
Investimenti immobiliari 19.095 49.850<br />
- Costruzione, acquisizione e manutenzione straordinaria immobili 7.000 4.000<br />
- Costruzione immobili con accensione di mutuo 0 32.900<br />
- Quote ammortamento mutui 8.230 8.450<br />
- Interessi su mutui 3.865 4.500<br />
Spese per il person<strong>al</strong>e 440.880 443.910<br />
- Stipendi a person<strong>al</strong>e a tempo indeterminato 236.000 235.820<br />
- Stipendi a person<strong>al</strong>e a tempo determinato (1)<br />
31.600 32.350<br />
- Trattamento accessorio 36.600 38.870<br />
- Indennità responsabili degli uffici di diretta collaborazione 120 120<br />
- Imposte e contributi a carico <strong>del</strong>l'ente (1)<br />
106.560 106.750<br />
- Acquisto di buoni fruttiferi post<strong>al</strong>i 10.000 10.000<br />
- T.F.R. person<strong>al</strong>e iscritto <strong>al</strong>l'INPDAP e <strong>al</strong> CPS 20.000 20.000<br />
Altre spese per il person<strong>al</strong>e 9.004 11.552<br />
- Formazione (2)<br />
2.582 0<br />
- Benefici di natura assistenzi<strong>al</strong>e e soci<strong>al</strong>e 2.582 2.582<br />
- Equo indennizzo 400 510<br />
- Equo premio agli inventori 40 40<br />
- Missioni (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e) 650 520<br />
- Mensa (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e) 750 750<br />
- Indennità ai responsabili di progetto ed ai responsabili di commessa (ex art. 28<br />
<strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e)<br />
0 1.300<br />
- Indennità e compensi ai direttori di istituto (person<strong>al</strong>e esterno Ente) (3)<br />
2.000 5.850<br />
Convenzioni e consorzi 7.600 12.200<br />
- CNISM, INSIM, RFX, Fondaz. S.Lucia, Comune S.Marco dei Cavoti, Cineca,<br />
Ercin-Geie, Geophysica, Airi, Campec, Sincert, spin-off, ecc.<br />
5.000 8.600<br />
- Rete GARR - Associazione Consortium GARR (dors<strong>al</strong>e nazion<strong>al</strong>e) 1.500 2.500<br />
- Rete GARR (distribuzione region<strong>al</strong>e) - canoni linee, manutenzioni, servizi 1.100 1.100<br />
Mezzi oceanografici (4)<br />
7.617 8.392<br />
Attività di promozione e sviluppo <strong>del</strong>la ricerca 1.000 0<br />
Attività internazion<strong>al</strong>e 8.690 9.019<br />
- Accordi internazion<strong>al</strong>i 750 200<br />
- Mobilità dei ricercatori 700 700<br />
- Iniziative per l'internazion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la rete scientifica 65 34<br />
- Programmi e progetti internazion<strong>al</strong>i 1.095 2.085<br />
- Partecipazione ad attività di organismi internazion<strong>al</strong>i 1.230 1.110<br />
- Sorgenti neutroniche - ISIS 1.750 1.790<br />
- ILL - Institut Laue Langevin 3.100 3.100<br />
Estensione e mantenimento brevetti 600 600<br />
Biblioteca centr<strong>al</strong>e 1.000 800<br />
Affitti 19.000 19.670<br />
Funzionamento 9.739 9.406<br />
- Relazioni con il pubblico 50 50<br />
- Comitato per le pari opportunità 0 20<br />
- Programmazione operativa 694 500<br />
- Promozione e sviluppo collaborazioni con l'esterno 150 138<br />
- Gestione informatica dei documenti, dei flussi document<strong>al</strong>i e degli archivi 140 132<br />
-<br />
Re<strong>al</strong>izzazione, stampa, diffusione e spedizione pubblicazioni; convegni e mostre 150 200<br />
- Prevenzione e protezione 580 580<br />
- Reti e telecomunicazioni 1.300 1.100<br />
- Sistemi informativi 1.000 1.000<br />
- Affari leg<strong>al</strong>i 175 100<br />
- Manutenzione immobili in proprietà (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e) 1.100 800<br />
- Viglianza, pulizia, giardinaggio, facchinaggio, mobili e arredi, manutenzioni,<br />
utenze, spese varie d'ufficio (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e)<br />
4.000 3.786<br />
- Imposte e tasse 400 1.000<br />
Tot<strong>al</strong>e spese a gestione accentrata 526.505 566.883<br />
NOTE:<br />
(1) ricomprende il trattamento economico dei responsabili di dipartimento: complessive 1.750 migliaia di euro per il 2006 e 2.040 migliaia di euro per il 2007<br />
(2) non è stata effettuata <strong>al</strong>cuna previsione per il 2007 in quanto risultano ancora non distribuite le risorse assegnate nel 2005 e nel 2006<br />
(3) la previsione è costruita su un'ipotesi di n. 45 direttori di istituto esterni <strong>al</strong>l'Ente per una spesa onnicomprensiva di 130 migliaia di euro cadauno<br />
(4)<br />
Nave Urania: 5.857 migliaia di euro per il 2006 e 6.219 migliaia di euro per il 2007; Nave D<strong>al</strong>la Porta: 840 migliaia di euro per il 2006 e 1.223 migliaia di euro per il 2007; Nave<br />
Thetis: 760 migliaia di euro per il 2006 e 780 migliaia di euro per il 2007; Piattaforma Venezia: 160 migliaia di euro per il 2006 e 170 migliaia di euro per il 2007
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Per le esigenze relative <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e 49 il costo stimato è pari a 455 milioni di euro (ci si riferisce<br />
<strong>al</strong>le sole risorse di competenza).<br />
Le spese relative agli affitti ammontano a 20 milioni di euro; la stima <strong>del</strong>l’importo complessivo si<br />
basa sui v<strong>al</strong>ori 2006 adeguati con un indice pari <strong>al</strong>l’8%.<br />
Ulteriori 30 milioni di euro sono destinati ad accordi plurienn<strong>al</strong>i nazion<strong>al</strong>i (partecipazione a<br />
consorzi e convenzioni) e internazion<strong>al</strong>i (ad esempio mobilità dei ricercatori, ILL, ISIS, ESF e<br />
ICSU), nonché per l’utilizzo di mezzi oceanografici.<br />
In particolare, per quel che riguarda i costi connessi ai mezzi oceanografici, le motivazioni<br />
<strong>del</strong>l’aumento <strong>del</strong>le somme esposte nella voce in bilancio preventivo 2007 rispetto <strong>al</strong>l’anno<br />
precedente sono riconducibili a:<br />
- adeguamento ISTAT dei contratti per la gestione dei mezzi nav<strong>al</strong>i CNR;<br />
- adeguamento con la normativa internazion<strong>al</strong>e sulla sicurezza in mare (ISM - Internation<strong>al</strong><br />
Safety Management);<br />
- adeguamento <strong>al</strong>la normativa di legge 271 sulla sicurezza <strong>del</strong> lavoro igiene e abitabilità sulle<br />
navi e relativi adeguamenti;<br />
- aumento dei costi <strong>del</strong> carburante.<br />
Per ciò che riguarda i Consorzi e le Convenzioni, la differenza tra l’importo 2006 e quello 2007 è<br />
dovuta a essenzi<strong>al</strong>mente a:<br />
- 1,2 milioni di euro relativi <strong>al</strong>la convenzione CNR-Fondazione S. Lucia sulle neuroscienze<br />
EBRI (lo scorso anno non erano inclusi in questa voce di bilancio);<br />
- 0,3 per convenzione con Consorzio interuniversitario CSGI;<br />
- 1,5 per nuove iniziative consortili che sono nate su proposte degli istituti <strong>del</strong> CNR (ad<br />
esempio il consorzio LAMMA in Toscana o i Centri region<strong>al</strong>i di competenza in Campania<br />
avviati gli anni passati e che entro il prossimo anno si trasformeranno in società<br />
consortili50 );<br />
- 1,5 per il consorzio GARR in quanto dobbiamo ancora s<strong>al</strong>dare il 2006 oltre ad erogare<br />
l'importo 2007.<br />
Ulteriori 6 milioni di euro vengono utilizzati per spese connesse <strong>al</strong>la manutenzione degli<br />
immobili di proprietà, <strong>al</strong> mantenimento <strong>del</strong>le reti e dei brevetti e <strong>al</strong>la gestione <strong>del</strong>la biblioteca.<br />
Complessivamente si tratta di voci di bilancio che la struttura amministrativa centr<strong>al</strong>e gestisce<br />
per conto <strong>del</strong>la rete scientifica per un tot<strong>al</strong>e di circa 512 milioni di euro.<br />
I costi diretti <strong>del</strong>la struttura amministrativa centr<strong>al</strong>e ammontano a circa 55 milioni di euro di cui<br />
50 milioni sono destinati <strong>al</strong>le spese di person<strong>al</strong>e (inclusa la quota di accantonamento per il<br />
rinnovo contrattu<strong>al</strong>e).<br />
49 La voce “<strong>al</strong>tre spese di person<strong>al</strong>e” comprende benefici assistenzi<strong>al</strong>i, equo indennizzo, equo premio inventori, missioni e<br />
mensa amministrazione centr<strong>al</strong>e<br />
50 Si sottolinea la circostanza che la trasformazione dei Centri Region<strong>al</strong>i di competenza <strong>del</strong>la Regione Campania, anche se si<br />
re<strong>al</strong>izzano nel corso <strong>del</strong> 2007, sono conseguenti a decisioni prese d<strong>al</strong>l’Ente nel 2002-2003 <strong>al</strong> momento <strong>del</strong>la<br />
sottoscrizione <strong>del</strong>le convenzioni con la Regione; in t<strong>al</strong>i convenzioni l’Ente si impegnava a trasformare t<strong>al</strong>i Centri in<br />
Società consortili <strong>al</strong> termine <strong>del</strong>la convenzione stessa <strong>al</strong> fine di v<strong>al</strong>orizzare le competenze e le attrezzature acquistate con i<br />
fondi region<strong>al</strong>i.<br />
59.
c) Spese di funzionamento <strong>del</strong>la sede centr<strong>al</strong>e<br />
Viglianza, pulizia, giardinaggio, facchinaggio, mobili e arredi, manutenzioni,<br />
utenze, spese varie d'ufficio (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e)<br />
Manutenzione immobili in proprietà (solo amministrazione centr<strong>al</strong>e)<br />
Supporto <strong>al</strong>la programmazione<br />
Tot<strong>al</strong>e parzi<strong>al</strong>e<br />
TOTALE (a+b+c)<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Spese Amministrazione Centr<strong>al</strong>e (Previsione 2007)*<br />
a) Ripristino, trasformazione e manutenzione straordinaria,<br />
di immobili di proprietà<br />
b) Spese a beneficio <strong>del</strong>la rete scientifica non direttamente imputabili a singola<br />
Convenzioni e Consorzi 1<br />
Attività Internazion<strong>al</strong>e<br />
Attività gestite d<strong>al</strong>la sede centr<strong>al</strong>e (relazioni con il pubblico, comitato pari<br />
opportunità, convegni e mostre, etc..)<br />
Biblioteca centr<strong>al</strong>e<br />
Estensione mantenimento brevetti<br />
2<br />
Reti, sviluppo e mantenimento di SIGLA<br />
Locazione<br />
Imposte e tasse<br />
Prevenzione e protezione<br />
Person<strong>al</strong>e 3<br />
Tot<strong>al</strong>e parzi<strong>al</strong>e<br />
TOTALE (a+b)<br />
2,00<br />
4,60<br />
4,30<br />
1,30<br />
1,48<br />
1,00<br />
0,64<br />
0,80<br />
0,60<br />
0,58<br />
15,30<br />
17,30<br />
50,00<br />
3,79<br />
0,80<br />
0,50<br />
55,09<br />
72,39<br />
* v<strong>al</strong>ori in milioni di euro<br />
1 Comprensivo <strong>del</strong>le quote relative <strong>al</strong>le convenzioni con INSTM (0,75 milioni di euro) e CSGI (0,3 milioni di<br />
euro) in quanto non ancora definita la ripartizione <strong>del</strong>le disponibilità <strong>al</strong>la rete scientifica; quota relativa <strong>al</strong><br />
contributo GARR (3 milioni di euro) in quanto non disponibile a preventivo la quota parte per Istituto; quota<br />
corrispondente <strong>al</strong>le iniziative non attribuibili direttamente a Istituti ma derivanti da contratti plurienn<strong>al</strong>i.<br />
2 Corrisponde <strong>al</strong>la quota di risorse non ancora ripartite per Istituto.<br />
3 Comprensivo di: <strong>al</strong>tre spese di person<strong>al</strong>e (formazione, mensa, missioni), organi <strong>del</strong>l'Ente e quota di<br />
accantonamento per CCNL<br />
Voci di spesa a gestione diretta <strong>del</strong>le strutture scientifiche<br />
Considerando che le disponibilità da fonti interne, come mostrato nel paragrafo 2.6.a,<br />
ammontano a 642 milioni di euro, dedotte le spese a gestione accentrata che, come appena<br />
puntu<strong>al</strong>izzato, sono pari a circa 567 milioni di euro, rimane una disponibilità di circa 74 milioni<br />
di euro potenzi<strong>al</strong>mente da trasferire <strong>al</strong>la rete scientifica per spese a gestione diretta degli Istituti.<br />
Di queste disponibilità si è scelto di non <strong>al</strong>locare immediatamente 5 milioni di euro fin<strong>al</strong>izzati<br />
<strong>al</strong>lo start up di progetti interdipartiment<strong>al</strong>i (2 milioni di euro), <strong>al</strong> finanziamento di attività di<br />
Ricerca Spontanea a Tema Libero (2 milioni di euro) e <strong>al</strong> finanziamento di attività di formazione<br />
tramite assegni di ricerca (1 milione di euro) 51 . Una quota minima (1 milione di euro) è stata<br />
collocata nel fondo di riserva per eventu<strong>al</strong>i necessità di natura non prevedibile.<br />
Sono stati temporaneamente posti nel fondo di riserva anche 17 milioni di euro, destinati <strong>al</strong>le<br />
attività inerenti la rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR per il Mezzogiorno, in attesa di<br />
precisare d’intesa con il MUR i contenuti dei programmi di ricerca da re<strong>al</strong>izzare 52 .<br />
Conseguentemente risultano immediatamente disponibili per la rete scientifica 52 milioni di<br />
euro. La situazione complessiva <strong>del</strong>le spese a gestione diretta degli Istituti è schematizzata nella<br />
tabella seguente.<br />
51 A questa quota verranno aggiunti 0,5 milioni di euro (risorse 2006) per l’attivazione di borse di dottorato.<br />
52 A t<strong>al</strong>e proposito si evidenzia la circostanza che in data 20 novembre 2006 e 13 dicembre 2006 il CNR ha inviato la propria<br />
proposta di rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR per il Mezzogiorno e che attu<strong>al</strong>mente si è in attesa <strong>del</strong>la risposta da<br />
parte <strong>del</strong> Ministero sui contenuti specifici <strong>del</strong>l’utilizzo.<br />
60.
Previsione 2007 - Spese coperte da fonti interne a confronto con la previsione 2006<br />
SPESE A GESTIONE DIRETTA<br />
DELLE STRUTTURE SCIENTIFICHE<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Previsione inizi<strong>al</strong>e 2006 Previsione inizi<strong>al</strong>e 2007<br />
parzi<strong>al</strong>i tot<strong>al</strong>i parzi<strong>al</strong>i tot<strong>al</strong>i<br />
Spese a gestione diretta <strong>del</strong>la struture scientifiche 77.990 52.152<br />
Accantonate ai fondi di riserva per:<br />
- fin<strong>al</strong>ità nuova Intesa CNR/MUR 12.342 17.342<br />
- ricerca spontanea a tema libero, formazione, progetti interdipartiment<strong>al</strong>i 9.163 5.000<br />
Tot<strong>al</strong>e spese a gestione diretta <strong>del</strong>le strutture scientifiche 99.495 74.494<br />
Fondo di riserva 805 1.000<br />
Quote trasferite agli Istituti<br />
Sono in sofferenza a partire da quest’anno per l’esiguità <strong>del</strong>l’importo anche i “trasferimenti”<br />
agli Istituti, cioè le risorse provenienti d<strong>al</strong> centro ma a gestione decentrata, utilizzate d<strong>al</strong>la rete<br />
scientifica per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e53 e particolarmente per l’operatività tecnicoscientifica<br />
che, come appena illustrato, ammontano a 52 milioni di euro per la parte di<br />
competenza <strong>del</strong>l’esercizio.<br />
T<strong>al</strong>i risorse sono inferiori rispetto ai quasi 78 milioni trasferiti lo scorso anno agli Istituti per le<br />
medesime fin<strong>al</strong>ità, ma <strong>al</strong>lo stesso tempo va evidenziato che, come nei precedenti esercizi, anche<br />
nel 2007 saranno disponibili risorse, sia da fonti interne, sia da fonti esterne, acquisite negli<br />
esercizi precedenti e non ancora impegnate. La situazione relativa <strong>al</strong>le risorse interne è esposta<br />
nei grafici seguenti.<br />
Recupero per il 2007 di risorse trasferite da fonti interne e non utilizzate nel 2006<br />
Massa Impegnabile a Preventivo (MI p) e Massa Impegnabile a Consuntivo (MI c) vs. Impegnato Effettivo a Consuntivo (IE c)<br />
(<strong>al</strong> netto degli enti accorpati)<br />
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
da 2005<br />
10*<br />
81<br />
83<br />
65<br />
18*<br />
2006 2007<br />
MIp MIc IEc risorse da esercizi precedenti<br />
*stima disponibilità trasferite <strong>al</strong>l’esercizio successivo (a fine anno)<br />
53 Annu<strong>al</strong>mente le esigenze per l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e degli Istituti (inclusi i costi <strong>del</strong>le aree di ricerca) ammontano<br />
a circa 35 milioni di euro (cfr. <strong>al</strong>legato D) che sommati ai 567 millioni di euro di spese fisse a gestione accentrata portano<br />
a oltre 600 milioni di euro i costi di natura fissa non comprimibili.<br />
63<br />
61.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Recupero per il 2007 di risorse trasferite da fonti interne e non utilizzate nel 2006<br />
Massa Impegnabile a Preventivo (MIp) e Massa Impegnabile a Consuntivo (MIc) vs. Impegnato Effettivo a Consuntivo (IEc) (inclusi gli enti accorpati)<br />
100<br />
90<br />
80<br />
70<br />
60<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
da 2005<br />
10*<br />
88<br />
90<br />
68<br />
22*<br />
2006 2007<br />
MIp MIc IEc risorse da esercizi precedenti<br />
*stima disponibilità trasferite <strong>al</strong>l’esercizio successivo (a fine anno)<br />
Si osserva che la decisione <strong>del</strong> Direttore Gener<strong>al</strong>e di limitare nell’ultima parte <strong>del</strong>l’esercizio 2006<br />
le spese a quelle obbligatorie e indifferibili si è rivelata fondament<strong>al</strong>e per garantire un’adeguata<br />
massa impegnabile per il 2007; rispetto a una stima reputata fisiologica (in base agli anni<br />
precedenti, cfr. par. 1.6.a) <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore di riporto fra esercizi di circa 10 milioni di euro, vengono<br />
rinviate d<strong>al</strong>l’esercizio 2006 a quello 2007 risorse per circa 22 milioni di euro.<br />
Dai dati sopra esposti risulta che:<br />
- se si prende in considerazione la massa impegnabile a preventivo, la riduzione complessiva<br />
è pari <strong>al</strong> 18%;<br />
- se si confronta l’impegnato effettivo a consuntivo 2006 (68 milioni di euro) con la massa<br />
impegnabile a preventivo 2007 (72 milioni di euro 54 ), la situazione non risulta pesante.<br />
L’effetto negativo maggiore sarà che, se non ci sono novità positive, per il 2008 non si avranno<br />
disponibilità provenienti d<strong>al</strong>l’esercizio precedente.<br />
Anche riguardo <strong>al</strong>le risorse da fonti esterne, come mostrato nei grafici successivi, gli Istituti hanno<br />
rilevanti disponibilità d’impegno provenienti da esercizi precedenti; t<strong>al</strong>i disponibilità sono in<br />
gran parte <strong>al</strong>locate per impegni assunti con terzi.<br />
54 È comprensivo <strong>del</strong>l’assegnazione di 5,6 milioni di euro per i servizi comuni di area per la copertura di spese obbligatorie<br />
e indifferibili attribuita d<strong>al</strong> CdA (nella riunione <strong>del</strong> 20 dicembre 2006) nell’ambito <strong>del</strong>l’assestamento <strong>del</strong> bilancio di<br />
previsione 2006.<br />
62.<br />
74
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Recupero per il 2007 di risorse da fonti esterne e non utilizzate nel 2006<br />
Massa Impegnabile a Preventivo (MIp) e Massa Impegnabile a Consuntivo (MIc) vs. Impegnato Effettivo a Consuntivo (IEc) (<strong>al</strong> netto degli enti accorpati)<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
da 2005<br />
51*<br />
167<br />
179<br />
119<br />
60*<br />
239<br />
2006** 2007<br />
MIp MIc IEc risorse da esercizi precedenti<br />
*stima disponibilità trasferite <strong>al</strong>l’esercizio successivo (a fine anno)<br />
**i residui disponibili non sono noti<br />
Recupero per il 2007 di risorse da fonti esterne e non utilizzate nel 2006<br />
Massa Impegnabile a Preventivo (MI p) e Massa Impegnabile a Consuntivo (MI c) vs. Impegnato Effettivo a Consuntivo (IE c)<br />
(inclusi gli enti accorpati)<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
da 2005<br />
61*<br />
202<br />
220<br />
160<br />
70*<br />
268<br />
2006** 2007<br />
MIp MIc IEc risorse da esercizi precedenti<br />
*stima disponibilità trasferite <strong>al</strong>l’esercizio successivo (a fine anno)<br />
**i residui disponibili non sono noti<br />
Confrontando “l’interfaccia” 2005-2006 con quella 2006-2007 l’effetto <strong>del</strong> contenimento <strong>del</strong>la<br />
spesa è quantificabile in 10 milioni di euro.<br />
Mentre le disponibilità da riporto rimangono assegnate ai singoli Istiuti, si pone l’esigenza di<br />
ripartire tra gli Istituti stessi la quota di competenza <strong>del</strong>le risorse da fonti interne a gestione<br />
decentrata (52 milioni di euro); a t<strong>al</strong> fine è stato necessario, per riprodurre il v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> taglio<br />
medio pari <strong>al</strong> 18% di cui si è già detto, invitare gli Istituti a formulare le proprie proposte con i<br />
seguenti limiti:<br />
- quota di risorse da fonti interne per il mantenimento <strong>del</strong>l’operatività logistico-gestion<strong>al</strong>e<br />
non superiore <strong>al</strong> 90% <strong>del</strong>le risorse attribuite per l’esercizio finanziario 2006;<br />
- quota di risorse da fonti interne per il mantenimento <strong>del</strong>le attività connesse <strong>al</strong>l’operatività<br />
tecnico-scientifica non superiore <strong>al</strong> 60% <strong>del</strong>le risorse attribuite per l’esercizio finanziario<br />
2006.<br />
Tenendo conto <strong>del</strong>le limitazioni sopra esposte è stata c<strong>al</strong>colata la ripartizione <strong>del</strong>le risorse da<br />
fonti interne <strong>al</strong>le diverse macroaree dipartiment<strong>al</strong>i, ripartizione che nella tabella successiva è
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
confrontata con i v<strong>al</strong>ori degli anni precedenti. I Dipartimenti, nel corso <strong>del</strong>l’attu<strong>al</strong>e fase di<br />
negoziazione, preciseranno i v<strong>al</strong>ori da destinare a ciascun Istituto.<br />
Considerando in modo integrato le risorse da fonti interne e quelle da fonti esterne si può<br />
ipotizzare che, nell’anno 2007, da quest’ultime possa venire per l’operatività, sia tecnicoscientifica<br />
sia logistico-gestion<strong>al</strong>e, un aiuto di parzi<strong>al</strong>e compensazione di quanto non si riuscisse<br />
a coprire con i trasferimenti <strong>del</strong>le sole risorse di competenza, visto che molti contratti attivi con<br />
l’esterno contabilizzano un parzi<strong>al</strong>e riconoscimento <strong>del</strong>le spese gener<strong>al</strong>i. Allo stesso tempo si<br />
ricorda la circostanza che, non appena specificati i contenuti sull’utilizzo da parte <strong>del</strong> MUR,<br />
sarà possibile assegnare <strong>al</strong>la rete scientifica anche i 17 milioni di euro, attu<strong>al</strong>mente nel fondo di<br />
riserva, per programmi di ricerca da re<strong>al</strong>izzare nel Mezzogiorno.<br />
OBBLIGAZIONATO 2005<br />
OBBLIGAZIONATO 2006<br />
PREVISIONE INIZIALE 2007<br />
(COMPETENZA)<br />
(COMPETENZA)<br />
(CON BASE 2006)<br />
Operatività<br />
Operatività<br />
Operatività<br />
DIPARTIMENTO<br />
logisticogestion<strong>al</strong>e<br />
gestita gestita<br />
d<strong>al</strong>le dagli<br />
Operatività<br />
tecnicoscientifica<br />
TOTALE<br />
logisticogestion<strong>al</strong>e<br />
gestita gestita<br />
d<strong>al</strong>le dagli<br />
Operatività<br />
tecnicoscientifica<br />
TOTALE<br />
logisticogestion<strong>al</strong>e<br />
gestita gestita<br />
d<strong>al</strong>le dagli<br />
Operatività<br />
tecnicoscientifica<br />
TOTALE<br />
Aree Istituti<br />
Aree Istituti<br />
Aree Istituti<br />
A[1] B[1] C[1] D[1]=A[1]+B[1]+C[1 A B C D=A+B+C E F G H=E+F+G<br />
Terra e<br />
Ambiente<br />
3.392 4.037 7.450 14.879 3.190 2.950 4.058 10.198 3.816 2.655 3.082 9.553<br />
Energia e<br />
Trasporti<br />
1.997 1.878 1.272 5.147 1.496 1.255 516 3.266 1.485 1.130 638 3.253<br />
Agro<strong>al</strong>imentare 1.670 1.744 3.882 7.296 1.314 1.667 2.035 5.017 1.497 1.501 1.006 4.004<br />
Medicina * 3.755 1.973 4.443 10.171 2.636 1.801 4.288 8.725 2.870 1.621 4.151 8.642<br />
Scienze <strong>del</strong>la<br />
Vita<br />
842 660 3.752 5.254 702 749 1.553 3.004 1.036 674 841 2.551<br />
Progettazione<br />
Molecolare<br />
3.200 1.168 3.978 8.345 2.344 1.070 2.742 6.157 2.586 963 1.965 5.514<br />
Materi<strong>al</strong>i e<br />
Dispositivi<br />
3.149 1.222 5.695 10.065 2.513 2.548 6.318 11.379 2.924 2.293 4.202 9.419<br />
Sistemi di<br />
Produzione<br />
1.728 2.339 3.034 7.100 800 1.498 594 2.891 950 1.348 364 2.662<br />
ICT 1.350 851 2.043 4.244 1.664 882 913 3.460 1.981 794 536 3.311<br />
Identità<br />
Cultur<strong>al</strong>e<br />
411 988 2.214 3.614 127 751 1.593 2.471 187 676 1.085 1.948<br />
Patrimonio<br />
Cultur<strong>al</strong>e<br />
483 525 962 1.971 433 392 437 1.262 564 353 378 1.295<br />
TOTALE<br />
MACROAREE<br />
Ricerca<br />
21.977 17.385 38.724 78.086 17.219 15.563 25.047 57.829 19.896 14.007 18.249 52.152<br />
Spontanea a<br />
Tema Libero<br />
400 609 2.408 3.414 224 448 1.325 2.170 0 0 0 0<br />
TOTALE<br />
COMPLESSIVO<br />
22.377 17.994 41.132 81.500 17.443 16.011 26.372 59.999 19.896 14.007 18.249 52.152<br />
*comprensivo per l'obbligazionato 2006 (colonna C) di 2,1 Milioni di € per EMMA e di 0,5 Milioni di € per EBRI;<br />
64.<br />
2.6.c Un quadro d’insieme<br />
Con riferimento <strong>al</strong>le risorse di competenza, nella tabella che segue viene esposta la previsione<br />
<strong>del</strong>le spese di competenza evidenziando una classificazione sia per tipologia di spesa, sia per<br />
destinazione <strong>del</strong>la medesima.
Tipologia di spesa<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Funzionamento<br />
Investimento<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Destinazione Attività<br />
centr<strong>al</strong>i di<br />
supporto<br />
Attività di ricerca<br />
a gestione a gestione<br />
accentrata decentrata<br />
Tot<strong>al</strong>e<br />
Tot<strong>al</strong>e<br />
gener<strong>al</strong>e<br />
% sul<br />
tot<strong>al</strong>e<br />
50 420 24 444 494 55%<br />
Borse, dottorati,<br />
assegni di ricerca<br />
0 0 26 26 26 3%<br />
Tecnico scientifiche 8 28,7 115,7 144,4 152,4 17%<br />
Altre spese di<br />
funzionamento<br />
11 11,1 79,9 91 102 11%<br />
Edifici 2 99 0 99 101 11%<br />
Altri investimenti 2 0 29 29 31 3%<br />
Tot<strong>al</strong>e<br />
73 558,8 274,6 833,4 906,4 100%<br />
%<br />
8% 62% 30% 100%<br />
Si riporta, come sintesi, l’utilizzazione <strong>del</strong>l’intera massa spendibile per l’esercizio 2007 (998,4<br />
milioni di euro); la tabella presentata <strong>al</strong> paragrafo 2.6.a, relativa <strong>al</strong>le entrate, utilizza invece una<br />
rappresentazione diversa, ossia le entrate di competenza per il suddetto esercizio (906,46 milioni<br />
di euro).<br />
Il v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> coefficiente di amplificazione definito come il rapporto tra le risorse disponibili per le<br />
attività di ricerca e il contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato per la re<strong>al</strong>izzazione di dette attività è pari a 1,9,<br />
(+ 0,2 rispetto <strong>al</strong> v<strong>al</strong>ore a preventivo <strong>del</strong>l’esercizio precedente).<br />
65.
66.<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Meritano un commento specifico per la loro particolare rilevanza, due aspetti precedentemente solo<br />
accennati:<br />
- su stimolo <strong>del</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e, il Consiglio di Amministrazione ha ri<strong>al</strong>locato<br />
nel <strong>Bilancio</strong> di Previsione 2007 per la RSTL un milione di euro ulteriore <strong>al</strong> milione già<br />
presente in <strong>Bilancio</strong> 2006, fondi non distribuiti e riportati nel 2007 che dovranno essere<br />
assegnati <strong>al</strong>le proposte precedentemente v<strong>al</strong>utate positivamente. È evidente l’esiguità<br />
<strong>del</strong>l’entità <strong>del</strong>le somme messe a disposizione per t<strong>al</strong>e tipologie di attività; si è già fatto<br />
cenno che per queste iniziative il contributo ordinario ha una v<strong>al</strong>enza insostituibile,<br />
conseguentemente l’attribuzione di maggiori risorse per la RSTL non può che essere<br />
determinata attraverso un incremento di detto contributo;<br />
- nonostante le limitazioni sul fronte <strong>del</strong>le risorse derivanti d<strong>al</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato,<br />
il CNR ritiene comunque doveroso dare seguito a quanto previsto in merito <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione<br />
<strong>del</strong>le risorse umane, utilizzando a questo scopo risorse provenienti d<strong>al</strong> turn over e da appositi<br />
dispositivi previsti d<strong>al</strong>la Legge Finanziaria 2007 in materia di assunzioni e stabilizzazioni di<br />
giovani ricercatori.<br />
2.7 Descrizione degli obiettivi per macroaree con indicazioni relative ai progetti<br />
La ripartizione <strong>del</strong>le risorse a disposizione <strong>del</strong>le diverse macroaree dipartiment<strong>al</strong>i è riportata nella<br />
tabella successiva.<br />
% Fondi<br />
2007<br />
% Ricercatori<br />
Terra e Ambiente 16 16<br />
Energia e Trasporti 6 5<br />
Agro<strong>al</strong>imentare 6 10<br />
Medicina 19 11<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita 6 6<br />
Progettazione Molecolare 8 12<br />
Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi 16 18<br />
Sistemi di Produzione 7 4<br />
ICT 10 8<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e 3 6<br />
Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e 3 4<br />
TOTALE 100 100<br />
T<strong>al</strong>e ripartizione è stata determinata per la prima volta nell’ambito <strong>del</strong>le scelte <strong>del</strong> Piano trienn<strong>al</strong>e<br />
2005-2007. I v<strong>al</strong>ori proposti per il 2007 rappresentano una razion<strong>al</strong>izzazione progressivamente<br />
concertata <strong>del</strong>la distribuzione di risorse che, a partire d<strong>al</strong>la ricognizione <strong>del</strong>l’esistente, è stata via via<br />
puntu<strong>al</strong>izzata tenendo conto anche degli input esterni e <strong>del</strong>le collaborazioni che si sono<br />
concretizzate.<br />
Come già esposto in precedenza sono stati inoltre attivati i progetti interdipartiment<strong>al</strong>i; le somme<br />
attu<strong>al</strong>mente disponibili per questa fin<strong>al</strong>ità ammontano a circa 2 milioni di euro. T<strong>al</strong>i risorse non<br />
consentono il finanziamento di specifiche iniziative progettu<strong>al</strong>i, ma piuttosto studi di fattibilità e start<br />
up <strong>del</strong>le stesse. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di riservare una quota più<br />
<strong>al</strong>ta <strong>del</strong>le risorse disponibili (1.4 milioni di euro) per i progetti che hanno una maggiore probabilità di<br />
acquisizione di finanziamenti esterni, mentre la quota rimanente è destinata <strong>al</strong>l’avvio di progetti che<br />
hanno un percorso più a lungo termine.<br />
Nel seguito vengono riportati brevemente sia gli obiettivi di Dipartimento sia quelli di Progetto. Per<br />
ciascun Dipartimento si espongono tabelle sintetiche che riportano dati aggregati per progetto e per<br />
Istituto (afferente o partecipante <strong>al</strong>l’attività di Dipartimento). T<strong>al</strong>i tabelle riportano, oltre a dati<br />
quantitativi sui moduli, le risorse umane e finanziarie (espresse in migliaia di euro) in logica full cost.
2.7.a Terra e Ambiente<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Progetti<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e Numero<br />
Finanziarie Eq. T.P. Moduli<br />
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera 39.334 241 35<br />
Cambiamenti glob<strong>al</strong>i 27.876 171 55<br />
Qu<strong>al</strong>ità dei sistemi ambient<strong>al</strong>i 20.055 124 21<br />
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici 28.027 175 30<br />
Rischi natur<strong>al</strong>i ed antropici <strong>del</strong> territorio 21.669 145 26<br />
Osservazione <strong>del</strong>la Terra 16.757 104 33<br />
Controllo <strong>del</strong>l'inquinamento e recupero ambient<strong>al</strong>e 13.099 108 21<br />
Tot<strong>al</strong>e 166.817 1068 221<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
AMBIENTE MARINO COSTIERO 23.468 114 20<br />
BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E<br />
FORESTALE<br />
5.011 40 7<br />
DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI 3.915 27 12<br />
GEOLOGIA AMBIENTALE E<br />
GEOINGEGNERIA<br />
7.357 62 16<br />
GEOSCIENZE E GEORISORSE 10.377 93 11<br />
INQUINAMENTO ATMOSFERICO 13.644 42 17<br />
METODOLOGIE PER L' ANALISI<br />
AMBIENTALE<br />
9.019 33 14<br />
RICERCA PER LA PROTEZIONE<br />
IDROGEOLOGICA<br />
11.890 103 10<br />
RICERCA SULLE ACQUE 12.082 93 16<br />
SCIENZE DELL' ATMOSFERA E DEL CLIMA 17.320 113 24<br />
SCIENZE MARINE 20.022 144 21<br />
STUDIO DEGLI ECOSISTEMI 9.412 79 15<br />
VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE<br />
SPECIE ARBOREE<br />
1.863 13 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 145.381 955 184<br />
Istituti Partecipanti<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Finanziarie<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
ACUSTICA "O.M. Corbino" 834 5 3<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 1.051 5 4<br />
BIOCHIMICA DELLE PROTEINE 1.374 6 2<br />
BIOFISICA 1.905 10 2<br />
BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA<br />
MOLECOLARI "Alberto Monroy"<br />
886 1 2<br />
BIOMETEOROLOGIA 855 1 2<br />
CHIMICA DEL RICONOSCIMENTO<br />
MOLECOLARE<br />
444 2 1<br />
CHIMICA INORGANICA E DELLE SUPERFICI 854 3 1<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 2.212 12 2<br />
GENETICA VEGETALE 1.235 4 2<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE<br />
INFORMATICHE<br />
1.011 3 1<br />
METODOLOGIE CHIMICHE 1.085 4 2<br />
RICERCA SULL' IMPRESA E LO SVILUPPO 313 1 1<br />
RILEVAMENTO ELETTROMAGNETICO<br />
DELL'AMBIENTE<br />
1.586 10 1<br />
SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL<br />
MEDITERRANEO<br />
3.491 29 7<br />
STUDI SUI SISTEMI INTELLIGENTI PER L'<br />
AUTOMAZIONE<br />
2.302 17 4<br />
Tot<strong>al</strong>e 21.436 112 37<br />
67.
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Gli obiettivi programmatici <strong>del</strong> DTA sono: Struttura <strong>del</strong> Pianeta (variazioni tempor<strong>al</strong>i e spazi<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la struttura e<br />
composizione <strong>del</strong>le varie componenti <strong>del</strong> Sistema Terra, d<strong>al</strong> mantello <strong>al</strong>l'atmosfera); Dinamica <strong>del</strong> Pianeta (scambi<br />
energetici tra le varie componenti e gli effetti di questi scambi sulla dinamica <strong>del</strong>la Terra); Ecologia e metabolismo <strong>del</strong><br />
Pianeta (ecosistemi terrestri e marini, loro evoluzione, interazioni e scambi <strong>del</strong>la biosfera con le <strong>al</strong>tre componenti <strong>del</strong><br />
sistema Terra). Tra i compiti primari è rilevante la “ricomposizione” <strong>del</strong>le competenze scientifiche contenute nel<br />
Dipartimento e quindi la riduzione <strong>del</strong>la frammentazione <strong>del</strong>le attività, per meglio rispondere <strong>al</strong>la domanda di ricerca di<br />
interesse soci<strong>al</strong>e e <strong>del</strong> mondo produttivo in campo ambient<strong>al</strong>e, nonchè coordinare le collaborazioni in ambito nazion<strong>al</strong>e e<br />
internazion<strong>al</strong>e. La ripartizione <strong>del</strong>le commesse in moduli distribuiti sui 13 "Istituti afferenti" e i 14 "Istituti partecipanti"<br />
costituisce una testimonianza di coerenza programmatica e di unicità <strong>del</strong>le commesse che sono state dapprima definite<br />
sulla base <strong>del</strong>le attività già in atto e quindi aggiornate. Per il 2007 si intende attivare 3 nuovi progetti interdipartiment<strong>al</strong>i:<br />
"Ambiente e S<strong>al</strong>ute", già approvato d<strong>al</strong> CdA, e "Gestione Integrata e Interoperativa dei Dati Ambient<strong>al</strong>i" e “I sistemi di<br />
governo <strong>del</strong>le risorse”, in corso di v<strong>al</strong>utazione.<br />
E’ da rimarcare che il concreto sviluppo di questi nuovi progetti è fortemente dipendente d<strong>al</strong>l’acquisizione di entrate<br />
esterne, per le qu<strong>al</strong>i sono già per<strong>al</strong>tro attivi contatti con organismi istituzion<strong>al</strong>i estremamente interessati ai prodotti <strong>del</strong>le<br />
ricerche.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Come descritto nella sintesi per Progetto, gener<strong>al</strong>mente non esistono scostamenti significativi nei risultati ottenuti rispetto a<br />
quelli attesi inseriti nel Piano Annu<strong>al</strong>e 2006 e nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-08. Nel corso dei primi mesi di attività, che ha avuto<br />
uffici<strong>al</strong>mente inizio ad aprile 2006 con la nomina dei Direttori, il DTA è stato impegnato princip<strong>al</strong>mente nel<br />
consolidamento <strong>del</strong>la struttura scientifica e nell’ottimizzazione <strong>del</strong>le procedure di supporto <strong>al</strong>le attività degli istituti. Inoltre,<br />
<strong>al</strong>cune <strong>del</strong>le azioni portate a termine nel 2006, sono state in continuità con quanto era stato impostato in precedenza d<strong>al</strong><br />
Comitato Ordinatore.<br />
In gener<strong>al</strong>e le attività di ricerca hanno conseguito risultati che possono essere considerati in accordo con quanto<br />
programmato. Va comunque tenuto in considerazione che molte <strong>del</strong>le ricerche condotte in ambito DTA hanno una forte<br />
v<strong>al</strong>enza applicativa e consentono quindi di instaurare importanti collaborazioni con enti terzi, sia pubblici che privati.<br />
Sebbene questa situazione consenta agli istituti di poter fare affidamento su una consistente autonomia finanziaria, <strong>al</strong><br />
tempo stesso li obbliga a indirizzare maggiore attenzione e risorse verso le opportunità offerte d<strong>al</strong> mercato. Nonostante ciò<br />
molti istituti riescono a mantenere una posizione di eccellenza in ambito internazion<strong>al</strong>e ed europeo in particolare.<br />
Maggiori informazioni sui risultati ottenuti sono riportate nei paragrafi dedicati ai singoli progetti.<br />
Nello specifico i princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti d<strong>al</strong> DTA possone essere così sintetizzati:<br />
Accordo di programma quadro tra la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dei Ministri – Dipartimento <strong>del</strong>la Protezione Civile e il<br />
Consiglio Nazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le Ricerche: è stato completato l’iter per la stipula <strong>del</strong>l’accordo e si è conclusa la fase di definizione<br />
degli accordi tra i singoli istituti e la Protezione Civile.<br />
Attività polare: la struttura di coordinamento <strong>del</strong>le attività polari <strong>del</strong> CNR, Polarnet è strutturata <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong><br />
Dipartimento, insieme <strong>al</strong>le unità di person<strong>al</strong>e che la costituiscono; l’attività di ricerca che Polarnet coordinava nell’ambito<br />
<strong>del</strong> PdG 2006 è stata ristrutturata in modo da attivare 4 nuove commesse <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> Progetto 2 – Cambiamenti<br />
Glob<strong>al</strong>i, coordinato d<strong>al</strong> Dott. S. Fuzzi. Le commesse, che rispondono <strong>al</strong>le priorità scientifiche individuate in ambito<br />
internazion<strong>al</strong>e riguardano: i cambiamenti climatici glob<strong>al</strong>i in artico, l’atmosfera antartica, i processi di adattamento<br />
biologico, il sistema oceanico e lo studio di processi nella criosfera.<br />
URT: è stata costituita una Unità di Ricerca <strong>del</strong> Dipartimento presso l’Associazione Riconosciuta “Ev-K²-CNR, <strong>al</strong> fine di<br />
re<strong>al</strong>izzare congiuntamente il Progetto d<strong>al</strong> titolo “Ricerca Scientifica e Tecnologica in Alta Quota”. Nell’ambito di questa<br />
iniziativa è stata istituita (nel Progetto Cambiamenti Glob<strong>al</strong>i) la nuova commessa Cambiamenti glob<strong>al</strong>i in aree remote di<br />
<strong>al</strong>ta quota.<br />
Progetto GEM (Gulf Enviroment<strong>al</strong> Monitoring): proposta di costituzione di un istituto che operi nel settore <strong>del</strong> risanamento<br />
ambient<strong>al</strong>e nell’area <strong>del</strong> Golfo (Kuwait) e che costituisca un riferimento in ambito tecnologico e formativo. L’iniziativa,<br />
frutto di incontri a diversi livelli tra rappresentanti <strong>del</strong> Governo <strong>del</strong> Kuwait e CNR, è in fase di v<strong>al</strong>utazione e coinvolge molti<br />
degli istituti afferenti <strong>al</strong> DTA.<br />
Collaborazioni<br />
Per i compiti che gli sono stati assegnati il DTA deve necessariamente interagire con tutte le strutture pubbliche operanti<br />
nel nostro Paese nel settore Ambiente/Scienze <strong>del</strong>la Terra. Tra queste un ruolo privilegiato spetta ad <strong>al</strong>cuni Ministeri<br />
(Ambiente, Politiche Agricole e Forest<strong>al</strong>i, Difesa, Interno), <strong>al</strong> Dipartimento per la Protezione Civile ed <strong>al</strong>l’ASI. Di pari<br />
importanza sono le collaborazioni con <strong>al</strong>tri EPR (INGV, OGS, ISS/ISPESL, SZN), con le agenzie territori<strong>al</strong>i (APAT e ARPA)<br />
e con le amministrazioni loc<strong>al</strong>i (Regioni, Province, Comuni).<br />
Il DTA, nell’ambito <strong>del</strong>le convenzioni stipulate d<strong>al</strong>l’Ente interagisce con il mondo industri<strong>al</strong>e (i.e., Finmeccanica,<br />
FEDERLEGNO, ENI-AGIP) e natur<strong>al</strong>mente con la CE, nonché con istituzioni internazion<strong>al</strong>i qu<strong>al</strong>i, il Joint Research Center,<br />
ESF e con organismi internazion<strong>al</strong>i qu<strong>al</strong>i IODO e IUCN.<br />
68.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 8 progetti (di cui 1 Progetto Interdipartiment<strong>al</strong>e “Ambiente e S<strong>al</strong>ute”) per<br />
ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo obiettivo specifico:<br />
1. Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera<br />
Migliorare la conoscenza dei processi che regolano il sistema Terra e le interazioni tra le sue componenti <strong>al</strong> fine di<br />
approfondire la comprensione <strong>del</strong> funzionamento <strong>del</strong> sistema e di prevederne le princip<strong>al</strong>i tendenze evolutive.<br />
2. Cambiamenti glob<strong>al</strong>i<br />
V<strong>al</strong>utare, tramite mo<strong>del</strong>li e misure speriment<strong>al</strong>i, le variazioni climatiche antiche e recenti <strong>del</strong> sistema Terra, per cause<br />
natur<strong>al</strong>i ed antropiche, e prevederne le risposte ecologiche di specie e comunità.<br />
3. Qu<strong>al</strong>ità dei sistemi ambient<strong>al</strong>i<br />
Stabilire il grado di <strong>al</strong>terazione degli ecosistemi e individuare le strategie e gli interventi più opportuni di ripristino<br />
ambient<strong>al</strong>e e fornire supporto agli enti preposti <strong>al</strong> controllo ed <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>vaguardia ambient<strong>al</strong>e.<br />
4. Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici<br />
La sostenibilità, secondo l’UNEP, è la capacità di soddisfare i bisogni <strong>del</strong>la popolazione mondi<strong>al</strong>e attu<strong>al</strong>e senza<br />
compromettere o danneggiare le potenzi<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le future generazioni per provvedere ai propri bisogni. Pertanto, l’attività<br />
di ricerca di questo progetto riguarda: la v<strong>al</strong>orizzazione e l’uso sostenibile <strong>del</strong>le risorse natur<strong>al</strong>i, la caratterizzazione <strong>del</strong><br />
livello di funzion<strong>al</strong>ità dei sistemi ambient<strong>al</strong>i e studio <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>la gestione antropica e la sostenibilità come campo di<br />
studio <strong>del</strong>l’equilibrio tra natura e società umana.<br />
5. Rischi natur<strong>al</strong>i ed antropici <strong>del</strong> territorio<br />
Migliorare la comprensione dei fattori di generazione dei rischi natur<strong>al</strong>i e indotti d<strong>al</strong>le attività umane, sia in aree emerse<br />
che sottomarine, e mettere a punto metodi di prevenzione e di mitigazione. Particolare attenzione è inoltre rivolta a<br />
sviluppo e applicazione di tecnologie innovative di caratterizzazione e monitoraggio per la previsione, mitigazione e<br />
gestione dei fenomeni di instabilità geo-idrologica o relativi a grandi opere e reti infrastruttur<strong>al</strong>i.<br />
6. Osservazione <strong>del</strong>la Terra<br />
Le fin<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le attività di ricerca condotte in questo progetto riguardano: lo sviluppo di tecnologie innovative di<br />
osservazione <strong>del</strong>la Terra (OT) con tecniche in-situ e di telerilevamento d<strong>al</strong> suolo, aereo, p<strong>al</strong>lone stratosferico e satellite; il<br />
rafforzaramento <strong>del</strong> sistema infrastruttur<strong>al</strong>e di OT (reti di monitoraggio, banche dati, supporti informatici). Il progetto si<br />
propone inoltre di offrire <strong>al</strong> sistema industri<strong>al</strong>e opportunità di innovazione tecnologica e favorire la creazione <strong>del</strong>la filiera<br />
ricerca-impresa-utenti fin<strong>al</strong>i.<br />
7. Controllo <strong>del</strong>l'inquinamento e recupero ambient<strong>al</strong>e<br />
Sviluppare tecnologie e metodi innovativi di contenimento, di abbattimento <strong>del</strong>l’inquinamento e di recupero<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, nonché di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse. Offrire <strong>al</strong> sistema industri<strong>al</strong>e opportunità d’innovazione tecnologica<br />
e favorire la creazione <strong>del</strong>la filiera ricerca–imprese –utenti fin<strong>al</strong>i.<br />
8. Ambiente e S<strong>al</strong>ute (INTERDIPARTIMENTALE)<br />
Il Progetto interdipartiment<strong>al</strong>e “Ambiente e S<strong>al</strong>ute” (PIAS) riguarda l’inquinamento di origine antropica e gli effetti sulla<br />
s<strong>al</strong>ute umana, in sintonia con la strategia ed il piano <strong>del</strong>la ricerca <strong>del</strong>l’Unione Europea, nel quadro <strong>del</strong> Programma nazion<strong>al</strong>e<br />
<strong>del</strong>la ricerca 2 05-2 07 e dei documenti di programmazione nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e in tema ambiente e s<strong>al</strong>ute.<br />
Con il PIAS il CNR intende promuovere azioni di ricerca mirate ad accrescere le conoscenze sui meccanismi di<br />
interazione, a definire sistemi di monitoraggio <strong>del</strong>la qu<strong>al</strong>ità ambient<strong>al</strong>e e dei relativi impatti sulla s<strong>al</strong>ute, mediante<br />
marcatori di esposizione e di effetto precoce, ad individuare nuovi strumenti tecnologici e metodi per la comunicazione<br />
scientifica e il supporto <strong>al</strong>le decisioni.<br />
Una ricognizione, effettuata nel 2006, <strong>del</strong>le attività re<strong>al</strong>izzate su queste tematiche dagli Istituti afferenti ai Dipartimenti<br />
Medicina e Terra e Ambiente, e ad <strong>al</strong>tri dipartimenti <strong>del</strong> CNR, ha fatto emergere ben 130 idee progettu<strong>al</strong>i e una vasta rete<br />
di attività collaborative che costituisce un’ottima base per la re<strong>al</strong>izzazione di ricerche integrate. In fase di attivazione, già<br />
d<strong>al</strong> 2007 si prevede di avviare progetti pilota sugli effetti sulla s<strong>al</strong>ute <strong>del</strong>l’inquinamento <strong>del</strong>l’aria, <strong>del</strong>le acque, <strong>del</strong> terreno,<br />
nonchè attraverso la contaminazione <strong>del</strong>la catena <strong>al</strong>imentare, usando strumenti innovativi di monitoraggio ambient<strong>al</strong>e e<br />
biomonitoraggio umano. È inoltre prevista l’attivazione di gruppi multidisciplinari sulla v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l'esposizione<br />
umana a fattori di pressione presenti nelle aree ad <strong>al</strong>to rischio ambient<strong>al</strong>e per la s<strong>al</strong>ute, con l’obiettivo di rafforzare le<br />
conoscenze e v<strong>al</strong>orizzare le competenze e le collaborazioni internazion<strong>al</strong>i, <strong>al</strong> fine di promuovere e partecipare a progetti di<br />
ricerca nell’ambito <strong>del</strong> 7° PQ e di <strong>al</strong>tri programmi nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i.<br />
69.
Progetti<br />
2.7.b Energia e Trasporti<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Generazione pulita di energia da combustibili fossili 12.342 63 10<br />
Uso razion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'energia nei trasporti 14.827 76 29<br />
Generazione distribuita di energia 12.374 63 16<br />
Idrogeno: produzione, trasporto, distribuzione e utilizzo 8.245 42 10<br />
Partecipazione ai programmi nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i sulla Fusione 16.032 82 5<br />
Tot<strong>al</strong>e 63.820 325 70<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Finanziarie<br />
Eq. T.P.<br />
ENERGETICA E LE INTERFASI 15.908 92 17<br />
FISICA DEL PLASMA "Piero C<strong>al</strong>dirola" 5.798 32 3<br />
GAS IONIZZATI 7.992 50 2<br />
MOTORI 14.878 72 27<br />
RICERCHE SULLA COMBUSTIONE 8.503 47 8<br />
TECNOLOGIE AVANZATE PER L'ENERGIA<br />
"Nicola Giordano"<br />
10.035 31 12<br />
Tot<strong>al</strong>e 63.114 324 69<br />
Istituti Partecipanti<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Finanziarie<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI<br />
CERAMICI<br />
706 1 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 706 1 1<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Gli obiettivi <strong>del</strong>l’area s’inquadrano nella ricerca su tematiche energetiche qu<strong>al</strong>i:<br />
• la diversificazione nel medio-lungo termine <strong>del</strong>le fonti di energia, ivi inclusa la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> carbone;<br />
• la sicurezza, la riduzione <strong>del</strong>le emissioni inquinanti, oltre che l’aumento <strong>del</strong> rendimento per i sistemi di<br />
produzione, l’utilizzo <strong>del</strong>l’energia, ivi incluso l’impiego <strong>del</strong>l’idrogeno come vettore energetico, nonché<br />
l’efficienza e la sostenibilità <strong>del</strong> trasporto strad<strong>al</strong>e, con particolare riferimento <strong>al</strong>la produzione nazion<strong>al</strong>e<br />
dei mezzi di trasporto;<br />
• il recupero e la v<strong>al</strong>orizzazione energetica di residui e rifiuti.<br />
Per quasi tutti questi settori sono presenti competenze significative negli Istituti afferenti <strong>al</strong> DET e queste sono<br />
state inserite in una filiera <strong>del</strong>la conoscenza che non prescinde da quanto perseguito in <strong>al</strong>tre strutture<br />
pubbliche e private di eccellenza <strong>al</strong> fine di ottenere un miglioramento <strong>del</strong> “sistema” nel suo complesso.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Come descritto nella sintesi per Progetto, gener<strong>al</strong>mente non esistono scostamenti significativi nei risultati<br />
ottenuti rispetto a quelli attesi inseriti nel Piano Annu<strong>al</strong>e 2006 e nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-08 e non si rilevano<br />
preoccupanti scostamenti nelle entrate da terzi inizi<strong>al</strong>mente previste. A t<strong>al</strong> proposito bisogna osservare che, lo<br />
scostamento princip<strong>al</strong>e si è verificato per il mancato start-up di ben 13 programmi di ricerca afferenti <strong>al</strong> PNR (<br />
idee progettu<strong>al</strong>i) già ritenuti ammissibili d<strong>al</strong> MUR nel 2006. Il corrispondente ammontare economico è stato,<br />
quindi, imputato <strong>al</strong>l’esercizio 2007 nei relativi PDGP. A seguito <strong>del</strong> monitoraggio effettuato e <strong>del</strong> negoziato con<br />
gli Istituti esecutori, il Dipartimento nel corso <strong>del</strong> 2006 ha effettuato una revisione <strong>del</strong>le sue commesse con una<br />
loro maggiore articolazione.<br />
Le attività legate a nuovi interventi operativi (Propulsione aeronautica e Centro di Messina sulle celle a<br />
combustibile) hanno richiesto l’apertura di apposite commesse, anche con il trasferimento ad esse di attività<br />
finora collocate <strong>al</strong>trove. Un importante risultato, acquisito nel 2006, attiene <strong>al</strong>l’accordo di programma<br />
sviluppato in un progetto operativo per il Ministero <strong>del</strong>lo Sviluppo Economico in settori rilevanti per il Paese. Il<br />
programma, di durata trienn<strong>al</strong>e, prevede un finanziamento per il primo anno di 5 ME per attività di ricerca e<br />
sviluppo di interesse gener<strong>al</strong>e per il sistema elettrico nazion<strong>al</strong>e nei settori “carbone pulito”, ottimizzazione<br />
centr<strong>al</strong>i a ciclo combinato e trigenerazione distribuita con sistemi avanzati a fuell cell. Sono previsti inoltre, in<br />
collaborazione con numerose Università, studi sugli effetti sulla rete di sistemi di generazione distribuiti.<br />
Il Dipartimento, uffici<strong>al</strong>mente operante d<strong>al</strong> maggio 2006, ha inoltre operato per rafforzare il ruolo di "maglia<br />
nazion<strong>al</strong>e" con ulteriori accordi con Regioni ed Enti loc<strong>al</strong>i; in particolare sono stati resi operativi accordi con le<br />
70.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Regioni, Campania, Toscana, Sicilia e Veneto nel settore <strong>del</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione dei poli tecnologici <strong>del</strong> CNR ,<br />
<strong>del</strong>l’utilizzo di fonti rinnovabili, dei trasporti e <strong>del</strong>l’ottimizzazione dei sistemi energetici region<strong>al</strong>i<br />
rispettivamente. Rimane la necessità di programmare un serio studio di fattibilità per un progetto<br />
interdipartiment<strong>al</strong>e sulla “ Mobilità Sostenibile in ambito Urbano così come richiesto da molte amministrazioni<br />
loc<strong>al</strong>i. Si provvederà nel 2007 a colmare t<strong>al</strong>e lacuna.<br />
Collaborazioni<br />
I Progetti <strong>del</strong> Dipartimento dispongono di un numero notevole di contratti con l’esterno e di qu<strong>al</strong>ificate<br />
collaborazioni con Università ed Istituzioni pubbliche e private sia nazion<strong>al</strong>i che internazion<strong>al</strong>i così come<br />
descritto in dettaglio nei documento di Preconsuntivo 2006 e nel Piano Annu<strong>al</strong>e 2007. Un elemento importante<br />
nel 2006 è stato il rapporto organico <strong>del</strong>ineatosi con numerose Regioni che propongono importanti programmi<br />
di Ricerca e Sviluppo in base ai poteri autonomi di cui godono in questo settore.<br />
I contratti attivati d<strong>al</strong> Dipartimento sono decisamente di <strong>al</strong>to livello sia qu<strong>al</strong>itativo che per apporto economico e<br />
si prevede un trend in crescita nel 2007.<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 5 progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo<br />
obiettivo specifico:<br />
1. Generazione pulita di energia da combustibili fossili<br />
Lo sviluppo di tecnologie innovative di produzione ed uso <strong>del</strong>le fonti fossili qu<strong>al</strong>i carbone, olio e gas natur<strong>al</strong>e, in<br />
par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong>lo sviluppo di tecniche di controllo ed an<strong>al</strong>isi degli inquinanti, costituiscono gli elementi princip<strong>al</strong>i<br />
<strong>del</strong> presente progetto.<br />
Il progetto è articolato princip<strong>al</strong>mente in tre filoni di ricerca:<br />
i) progettazione e caratterizzazione di superfici e materi<strong>al</strong>i avanzati anche per impieghi in condizioni estreme;<br />
ii) studio di tecnologie e processi a carattere innovativo per la combustione e gassificazione di combustibili<br />
fossili;<br />
iii) Messa a punto di tecniche avanzate di abbattimento di NOx e caratterizzazione di inquinanti gassosi e<br />
particellari prodotti dai sistemi di combustione;<br />
2. Uso razion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'energia nei trasporti<br />
L’obiettivo princip<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Progetto è la messa a punto di Motori a Combustione Interna a basse emissioni<br />
inquinanti e ad <strong>al</strong>ta efficienza, per differenti applicazioni di trasporto, nonché, per “cross fertilization” di<br />
tecnologie, impianti fissi di produzione d’energia con riferimento agli effetti di minimizzazione <strong>del</strong>l’impatto<br />
ambient<strong>al</strong>e; sviluppare processi di produzione di combustibili sintetici da fonti rinnovabili.<br />
3. Generazione distribuita di energia<br />
Il progetto è fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>lo sviluppo competitivo di nuove conoscenze e tecnologie nel settore di competenza<br />
con particolare riguardo,a componenti e materi<strong>al</strong>i per celle a combustibile, pompe di c<strong>al</strong>ore <strong>al</strong>imentate da<br />
energia termica a bassa temperatura utilizzante c<strong>al</strong>ori di scarto e combustibili non convenzion<strong>al</strong>i. Ulteriore<br />
settore di indagine e quello relativo <strong>al</strong>la sperimentazione di sistemi integrati di produzione di energia da fonti<br />
rinnovabili dotati di sistemi di accumulo.<br />
4. Idrogeno: produzione, trasporto, distribuzione e utilizzo<br />
Il Progetto è fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>lo studio e <strong>al</strong>lo sviluppo dei processi innovativi e <strong>del</strong>le tecnologie per la produzione, il<br />
trasporto, la distribuzione e l’utilizzo <strong>del</strong>l’idrogeno come vettore energetico intrinsecamente pulito è<br />
caratterizzato da una buona integrazione degli Istituti su temi comuni e rafforzamento <strong>del</strong>la partecipazione <strong>del</strong><br />
CNR a ricerche di interesse industri<strong>al</strong>e per una più rapida penetrazione nella società <strong>del</strong>le tecnologie basate<br />
sull’idrogeno.<br />
5. Partecipazione ai programmi nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i sulla Fusione<br />
Il Progetto è volto a fornire un contributo agli attu<strong>al</strong>i programmi di ricerca fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione di un<br />
reattore a fusione, tramite studi a carattere teorico e speriment<strong>al</strong>e. I settori maggiormente indagati riguardano<br />
le instabilità MHD presenti nei plasmi, soprattutto in vista di un loro controllo, e lo sviluppo ed uso di sistemi<br />
per il risc<strong>al</strong>damento addizion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> plasma con tecniche ECRH o utilizzando fasci di neutri.<br />
71.
2.7.c Agro<strong>al</strong>imentare<br />
Progetti<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Sviluppo di biotecnologie avanzate per il sistema agro<strong>al</strong>imentare 12.917 137 18<br />
Risorse biologiche e tutela <strong>del</strong>l'agroecosistema 13.210 128 13<br />
Sviluppo rur<strong>al</strong>e e territorio 10.132 98 11<br />
Sviluppo sostenibile <strong>del</strong> sistema agroindustri<strong>al</strong>e 17.489 157 14<br />
Sicurezza, qu<strong>al</strong>ità <strong>al</strong>imentare e s<strong>al</strong>ute 11.904 115 12<br />
Tot<strong>al</strong>e 65.652 635 68<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA 4.273 52 7<br />
BIOMETEOROLOGIA 8.067 61 7<br />
GENETICA VEGETALE 7.612 80 9<br />
PROTEZIONE DELLE PIANTE 5.726 81 4<br />
SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE 4.054 43 5<br />
SCIENZE DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI<br />
9.654 104 7<br />
SISTEMA PRODUZIONE ANIMALE IN 3.119 40 3<br />
SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL<br />
MEDITERRANEO<br />
3.894 48 4<br />
VIROLOGIA VEGETALE 3.900 48 4<br />
ISTITUTO DI DIRITTO AGRARIO<br />
INTERNAZIONALE E COMPARATO<br />
199 1 3<br />
Tot<strong>al</strong>e 50.498 558 53<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
AMBIENTE MARINO COSTIERO 1.345 4 2<br />
BIOCHIMICA DELLE PROTEINE 1.491 13 2<br />
BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E<br />
FORESTALE<br />
1.341 7 1<br />
CRISTALLOGRAFIA 1.300 4 2<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 1.038 0 1<br />
GENETICA E BIOFISICA "Adriano Buzzati 2.165 17 2<br />
METODOLOGIE CHIMICHE 957 3 1<br />
SCIENZE MARINE 2.633 10 1<br />
STUDIO DEGLI ECOSISTEMI 1.214 2 1<br />
VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE<br />
SPECIE ARBOREE<br />
1.670 17 2<br />
Tot<strong>al</strong>e 15.154 77 15<br />
Contribuire <strong>al</strong> progresso <strong>del</strong>le conoscenze scientifiche e tecnologiche utili per lo sviluppo e v<strong>al</strong>orizzazione di un<br />
sistema agro<strong>al</strong>imentare sostenibile e innovativo.<br />
In questo contesto, i temi specifici affrontati e sviluppati sono:<br />
• Interventi genetici, biotecnologici, fisiologici e agrotecnologici per la sostenibilità e qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le produzioni<br />
di origine anim<strong>al</strong>e e veget<strong>al</strong>e;<br />
• Utilizzo <strong>del</strong>la cellula veget<strong>al</strong>e per produzioni di carattere agroindustri<strong>al</strong>e e agro<strong>al</strong>imentare;<br />
• Contributo <strong>al</strong>la produzione di <strong>al</strong>imenti che rispettino le esigenze <strong>del</strong> consumatore in termini di qu<strong>al</strong>ità<br />
sensori<strong>al</strong>e, v<strong>al</strong>ore nutrizion<strong>al</strong>e, dietetico e nutraceutico nonché di sicurezza <strong>al</strong>imentare;<br />
• Individuazione, caratterizzazione, v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse genetiche (veget<strong>al</strong>i, anim<strong>al</strong>i e microbiche) con<br />
particolare riferimento <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ità dei loro prodotti;<br />
• Previsione e gestione <strong>del</strong> territorio in relazione <strong>al</strong>lo sviluppo rur<strong>al</strong>e e <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ità e tipicità dei prodotti<br />
<strong>al</strong>imentari;<br />
72.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
• Innovazione funzion<strong>al</strong>e nelle metodologie diagnostiche e di controllo fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>la definizione di qu<strong>al</strong>ità,<br />
rintracciabilità e sicurezza (assenza di composti natur<strong>al</strong>i e sintetici tossici, e di microrganismi patogeni);<br />
• Influenza dei nutrienti sulla s<strong>al</strong>ute umana attraverso un approccio integrato multidisciplinare<br />
• Innovazione tecnologica e di sistema per la crescita e competitività <strong>del</strong> sistema agro<strong>al</strong>imentare<br />
• Sviluppo <strong>del</strong>la normativa giuridica inerente <strong>al</strong> diritto <strong>al</strong>imentare;<br />
• Recepimento dei bisogni <strong>del</strong>l’utenza e trasferimento tecnologico<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Le attività svolte e i risultati conseguiti sono il linea con la previsione di attività. Sono da evidenziare<br />
avanzamenti nelle conoscenze scientifiche e nel trasferimento <strong>del</strong>l’innovazione:<br />
• nell’ambito <strong>del</strong>la genetica struttur<strong>al</strong>e e funzion<strong>al</strong>e di piante, anim<strong>al</strong>i in produzione zootecnica e<br />
microrganismi, e relative applicazioni biotecnologiche; nelle metodologie di produzione in piante e<br />
organismi fotosintetici di molecole di interesse s<strong>al</strong>utistico e industri<strong>al</strong>e; nello sviluppo e re<strong>al</strong>izzazione di<br />
biosensori.<br />
• nell’identificazione, v<strong>al</strong>utazione e conservazione di risorse biologiche anche autoctone e di nicchia.<br />
• nella re<strong>al</strong>izzazione di sistemi prevision<strong>al</strong>i per la gestione <strong>del</strong>le risorse disponibili sul territorio.<br />
• nell’interazioni pianta – microrganismo e risposta degli agroecosistemi ai fattori di stress e ai cambiamenti<br />
climatici; nell’elaborazione di tecniche integrate ed ecocompatibili in ambito veget<strong>al</strong>e e zootecnico (ivi<br />
compresa acquicoltura).<br />
• nella produzione di <strong>al</strong>imenti con tecnologie innovative e aventi migliori caratteristiche biologiche;<br />
nell’an<strong>al</strong>isi qu<strong>al</strong>ità e v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la sicurezza d’uso e diagnosi precoce nella filiera <strong>al</strong>imentare; nelle<br />
nuove conoscenze sulla relazione complessiva tra dieta e s<strong>al</strong>ute<br />
• nello sviluppo degli aspetti normativi legati <strong>al</strong> diritto <strong>al</strong>imentare<br />
Collaborazioni<br />
Tutte le commesse hanno una fitta rete di collaborazioni, in molti casi, con sviluppo di ricerche congiunte con<br />
organi CNR, Università, Istituti di ricerca it<strong>al</strong>iani ed esteri ed organismi internazion<strong>al</strong>i, che riguardano anche il<br />
trasferimento di conoscenze <strong>al</strong>la cooperazione con Paesi in via di sviluppo.<br />
Elevata è la partecipazione a progetti cofinanziati da Ministeri (MUR, MIPAF, MAP), Regioni ed Enti territori<strong>al</strong>i.<br />
Forte impegno per proposte e coordinamento nel VII Programma Quadro. Qu<strong>al</strong>ificata è la presenza nella UE<br />
con la partecipazione a network, piattaforme tecnologiche , reti di eccellenza e progetti di ricerca. Vi è<br />
un’accresciuta interazione con imprese (micro-imprese, PMI e grandi imprese) e associazioni anche attraverso i<br />
distretti tecnologici e i centri di competenza. Si registra una crescente richiesta di azioni di informazione e<br />
didattica da parte <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la scuola e di Enti non-profit, anche per l'attu<strong>al</strong>ità dei temi trattati nell'ambito<br />
<strong>del</strong> Dipartimento.<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 5 progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo<br />
obiettivo specifico:<br />
1. Sviluppo di biotecnologie avanzate per il sistema agro<strong>al</strong>imentare<br />
Il progetto si articola in attività che comprendono sia lo studio di aspetti di base <strong>del</strong>la biologia veget<strong>al</strong>e che interventi<br />
di carattere applicativo. In linea gener<strong>al</strong>e, il progetto sostiene lo sviluppo di ricerche riguardanti i meccanismi<br />
molecolari, fisiologici e cellulari che controllano lo sviluppo <strong>del</strong>le piante e le interazioni fra le piante e l’ambiente<br />
circostante, e promuove lo sfruttamento dei risultati di queste ricerche nel miglioramento genetico <strong>del</strong>le piante<br />
coltivate. Il progetto affronta inoltre specifici aspetti applicativi, come la sintesi in sistemi veget<strong>al</strong>i di farmaci e<br />
nutraceutici e lo sviluppo di biosensori basati su molecole di origine veget<strong>al</strong>e. Per raggiungere questi obiettivi il<br />
progetto utilizza una serie di competenze nella genetica, nella biologia cellulare, nella biologia molecolare, nella<br />
biochimica e nella fisiologia. La presenza sia di attività che tendono ad <strong>al</strong>largare la base <strong>del</strong>le conoscenze, che di<br />
attività rivolte <strong>al</strong>la soluzione di problematiche applicative si riflette nell’uso sia di specie mo<strong>del</strong>lo (Arabidopsis<br />
th<strong>al</strong>iana, Medicago truncatula, Lotus japonicus) che di specie di interesse agrario (leguminose foraggere, mais, riso,<br />
fagiolo, pesco, pomodoro, <strong>al</strong>tre). Nel 2007 le attività progettu<strong>al</strong>i subiranno <strong>del</strong>le modifiche rispetto <strong>al</strong>l’anno<br />
precedente a seguito di una revisione <strong>del</strong>le distribuzione <strong>del</strong>le attivià stesse fra i diversi progetti <strong>del</strong> dipartimento.<br />
Le attività <strong>del</strong> progetto comprendono interventi nelle seguenti aree:<br />
• Genomica struttur<strong>al</strong>e e funzion<strong>al</strong>e in diverse specie, fre le qu<strong>al</strong>i pomodoro, olivo, pesco, fagiolo, mais, Medicago<br />
truncatula, Lotus japonicus, Tuber. Gli studi sono rivolti <strong>al</strong>l’identificazione e caratterizzazione di geni che<br />
controllano caratteristiche sia qu<strong>al</strong>itative che agronomiche e riguardano anche l’an<strong>al</strong>isi dei meccanismi gener<strong>al</strong>i<br />
di regolazione <strong>del</strong>la espressione genica.<br />
73.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
• Fisiologia, biologia cellulare e biologia <strong>del</strong>lo sviluppo, con studi sulla nutrizione azotata, sulle proteine di riserva<br />
dei semi e sui fattori che controllano la determinazione cellulare e l'attività dei meristemi.<br />
• Interazioni pianta-organismo-ambiente, con lavori riguardanti le interazioni pianta-nematodi, pianta-funghi<br />
antagonisti, pianta-funghi simbionti, pianta-fitofago-parassitoide, le resistenze dirette e indirette a fitofagi.<br />
• Virologia veget<strong>al</strong>e, sia con studi sui meccanismi di replicazione e movimento di virus e viroidi in pianta e in<br />
lievito, che con lavori sulle resistenze convenzion<strong>al</strong>i e non convenzion<strong>al</strong>i a virosi e fitoplasmosi.<br />
• Individuazione e produzione di molecole di interesse s<strong>al</strong>utistico e industri<strong>al</strong>e. Le attività in questo settore<br />
comprendono l’an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la variabilità genetica e biochimica in diverse specie, la produzione di pigmenti ed<br />
<strong>al</strong>tre molecole con proprietà antiossidanti (anche per applicazioni nel campo <strong>del</strong>la esplorazione <strong>del</strong>lo spazio), la<br />
produzione di piante transgeniche esprimenti antigeni vir<strong>al</strong>i.<br />
• Re<strong>al</strong>izzazione di biosensori basati su proprietà di trasporto e di fluorescenza di proteine fotosintetiche per la<br />
rilevazione di agenti inquinanti nel settore agroindustri<strong>al</strong>e.<br />
2. Risorse biologiche e tutela <strong>del</strong>l'agroecosistema<br />
Il progetto ha come obiettivi princip<strong>al</strong>i la caratterizzazione metabolica e genetica dei profili di biodiversità di<br />
piante, anim<strong>al</strong>i e microrganismi di interesse agrario e agro<strong>al</strong>imentare; l’an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> loro ruolo nella tutela<br />
<strong>del</strong>l’agro-ecosistema produttivo; lo sviluppo di tecnologie avanzate per la conservazione e difesa <strong>del</strong><br />
germoplasma. Per il raggiungimento di t<strong>al</strong>i obiettivi si procederà: <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione di germoplasma veget<strong>al</strong>e per<br />
l’identificazione di tipi, caratteri e geni utili e di interesse industri<strong>al</strong>e (bioenergia, farmacologia, chimica<br />
verde,ecc.); <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione di wild species imparentate con le specie coltivate per l’identificazione di metodi<br />
non OGM per il superamento <strong>del</strong>le barriere interspecifiche; a studi di genomi di microorganismi come sorgente<br />
di nuove molecole bioattive di interesse biotecnologico con riferimento, prioritariamente, a funghi simbiotici;<br />
<strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione di un prototipo per un mo<strong>del</strong>lo di gestione <strong>del</strong>l’informazione per rendere disponibili i dati<br />
relativi <strong>al</strong>le risorse genetiche –compresi i microrganismi- collegando dati morfo-fisiologici e molecolari (banche<br />
germoplasma e DNA).<br />
3. Sviluppo rur<strong>al</strong>e e territorio<br />
Obiettivi gener<strong>al</strong>i sono : Re<strong>al</strong>izzazione di sistemi prevision<strong>al</strong>i per la gestione <strong>del</strong>le risorse disponibili sul<br />
territorio; Definizione di scenari per la v<strong>al</strong>utazione degli impatti dei cambiamenti glob<strong>al</strong>i su produzione e<br />
qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong> sistema agro<strong>al</strong>imentare; Sperimentazione di tecnologie innovative per l'ottimizzazione <strong>del</strong>la<br />
produzione e la sostenibilità dei sistemi produttivi.<br />
Scopo <strong>del</strong> progetto resta quello di rispondere, con la propria attività, <strong>al</strong>le esigenze di ricerca di una agricoltura<br />
che sempre più si caratterizza per la multifunzion<strong>al</strong>ità: ad essa infatti non si chiede solo di incrementare la<br />
produttività, ma di rispondere ad esigenze di gestione <strong>del</strong> territorio e di s<strong>al</strong>vaguardia <strong>del</strong>le risorse genetiche, di<br />
tutelare il consumatore e di fornire occasioni per lo svago e il tempo libero; a ciò si deve aggiungere la necessità,<br />
da parte <strong>del</strong>le aziende e dei decisori, di rispondere <strong>al</strong>la minaccia posta agli agroecosistemi dai cambiamenti<br />
climatici in corso, e la richiesta di fornire non solo produzioni <strong>al</strong>imentari di qu<strong>al</strong>ità, ma di partecipare con scelte<br />
strategiche <strong>al</strong>la ricerca di nuove fonti di energia. T<strong>al</strong>e prospettiva di lavoro prevede necessariamente attività<br />
plurienn<strong>al</strong>i, sia perché si intende trattare di sistemi biologici e di processi natur<strong>al</strong>i, i cui effetti devono essere<br />
monitorati per lungo periodo, sia per la necessità di costruire relazioni di lunga durata con gli attori presenti sul<br />
territorio, coinvolti nei processi decision<strong>al</strong>i. Nel corso dei prossimi anni, ci si propone quindi di proseguire le<br />
attività in corso, foc<strong>al</strong>izzandole maggiormente sui temi seguenti: :<br />
- Quantificare gli effetti <strong>del</strong>le variazioni ambient<strong>al</strong>i attese su produzione, qu<strong>al</strong>ità e sostenibilità dei sistemi<br />
agroforest<strong>al</strong>i, definendo strategie di adattamento e proponendo azioni di mitigazione. Approfondire i temi <strong>del</strong>le<br />
relazioni fra sollecitazioni ambient<strong>al</strong>i e agroecosistemi, utilizzando metodi ecofisiologici, tecniche di<br />
telerilevamneto e mo<strong>del</strong>listica per lo sviluppo di indici di rischio, sia per l’Europa che per i PVS.<br />
- Approfondire lo studio <strong>del</strong>la risposte di specie e agroecosistemi agli stress abiotici, in particolare lo stress<br />
idrico. V<strong>al</strong>utare e sperimentare colture <strong>al</strong>ternative (tessili, tintorie, <strong>al</strong>imentari). Sviluppare strumenti di supporto<br />
<strong>al</strong>le gestione <strong>del</strong>le risorse agroterritori<strong>al</strong>i, prime fra tutte le risorse idriche, e approfondire le ricerche sulle<br />
interazioni fra ambiente fisico e qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le produzioni, anche a fini di programmazione aziend<strong>al</strong>e e<br />
territori<strong>al</strong>e.<br />
- Sviluppare e mettere a punto metodi di controllo basati su telerilevamento da aereo e da satellite e tecnologie<br />
GIS per la v<strong>al</strong>utazione di parametri geofisici e lo studio dei processi agroforest<strong>al</strong>i. Approfondire l’utilizzo di<br />
tecnologie avanzate e mo<strong>del</strong>listiche per la determinazione <strong>del</strong>la pericolosità degli incendi boschivi, sulla base<br />
di dati biofisici e territori<strong>al</strong>i, e <strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong>le specie veget<strong>al</strong>i, e per lo studio <strong>del</strong> degrado degli<br />
ecosistemi in conseguenza degli incendi.<br />
- Sviluppare e v<strong>al</strong>idare dmetodi di indagine sulle re<strong>al</strong>tà economiche e cultur<strong>al</strong>i, per la predisposizione di azioni<br />
per lo sviluppo <strong>del</strong>l’occupazione in aree rur<strong>al</strong>i, anche nel settore agrituristico.<br />
74.
4. Sviluppo sostenibile <strong>del</strong> sistema agroindustri<strong>al</strong>e<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Il progetto intende contribuire <strong>al</strong> progresso <strong>del</strong>le conoscenze ed <strong>al</strong>l’applicazione dei risultati <strong>del</strong>la ricerca nel<br />
campo <strong>del</strong>le produzioni veget<strong>al</strong>i ed anim<strong>al</strong>i, dei sistemi di acquacoltura e pesca, dei processi di preservazione e<br />
trasformazione di prodotti agro<strong>al</strong>imentari, attraverso il miglioramento genetico, lo sviluppo di biotecnologie e<br />
di tecniche integrate ed ecocompatibli. Nel corso <strong>del</strong> triennio 2007-2009 si prevede un rafforzamento <strong>del</strong>le<br />
attività nelle aree riguardanti le produzioni anim<strong>al</strong>i sostenibili (incremento <strong>del</strong>le ricerche nel settore <strong>del</strong>la<br />
zootecnia e, possibilmente, <strong>del</strong>la pesca) ed una razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le ricerche riguardanti le produzioni<br />
veget<strong>al</strong>i attraverso la revisione di <strong>al</strong>cune linee di attività che potrebbero trovare collocazioni diverse nei progetti<br />
dipartiment<strong>al</strong>i. Nell’area <strong>del</strong>la sostenibilità <strong>del</strong>l’industria <strong>al</strong>imentare sono in fase di riorganizzazione <strong>al</strong>cune<br />
linee di ricerca che saranno rese più coerenti con gli obiettivi progettu<strong>al</strong>i (qu<strong>al</strong>ità dei prodotti tipici da<br />
produzioni ecosostenibili). Ulteriori sviluppi <strong>del</strong> progetto sono legati <strong>al</strong> possibile avvio nel 2007 di nuove linee di<br />
ricerca nel campo <strong>del</strong>la sostenibilità <strong>del</strong>le produzioni non-food (in particolare nel settore <strong>del</strong>la chimica e<br />
<strong>del</strong>l’energia), attu<strong>al</strong>mente in fase di studio.<br />
5. Sicurezza, qu<strong>al</strong>ità <strong>al</strong>imentare e s<strong>al</strong>ute<br />
Gli obiettivi programmatici <strong>del</strong> progetto, perseguibili aggregando competenze disciplinari diverse anche <strong>al</strong>l’interno<br />
<strong>del</strong>le singole commesse, possono essere così riassunti:<br />
• Miglioramento <strong>del</strong>le conoscenze per la rin-tracciabilità e diagnostica avanzata fin<strong>al</strong>izzata <strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la<br />
qu<strong>al</strong>ità, tipicità e provenienza geografica dei prodotti agro<strong>al</strong>imentari;<br />
• V<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la sicurezza d’uso e diagnosi precoce nella filiera <strong>al</strong>imentare;<br />
• Acquisizione di nuove conoscenze sulla relazione complessiva tra dieta e s<strong>al</strong>ute;<br />
• Sviluppo degli aspetti normativi e dei mezzi di comunicazione (food consumers science) .<br />
Per il triennio 2007-2009, le grandi linee di ricerca che verranno poste in essere per il raggiungimento degli<br />
obiettivi programmatici <strong>del</strong> Progetto, riguarderanno princip<strong>al</strong>mente:<br />
la definizione di profili molecolari univoci di componenti <strong>al</strong>imentari attraverso l’an<strong>al</strong>isi di specifici estratti<br />
proteici; lo sviluppo di biochip e nanochip “multi-array” per la rilevazione di Glutine, Tossine, Zuccheri,<br />
Antibiotici, e di metodiche di spettrometria di massa per la rilevazione e il dosaggio di tossine e <strong>al</strong>lergeni nascosti<br />
in matrici <strong>al</strong>imentari complesse; l’individuazione di biomarker di esposizione a micotossine; lo studio <strong>del</strong>la<br />
persistenza di contaminanti/<strong>al</strong>lergeni durante i processi di trasformazione degli <strong>al</strong>imenti; studi, anche su molecole<br />
mo<strong>del</strong>lo, per la comprensione <strong>del</strong>l’insorgenza di m<strong>al</strong>attie legate <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>imentazione (intolleranze <strong>al</strong>imentari,<br />
obesità, diabete); la caratterizzazione e produzione di <strong>al</strong>imenti ipo<strong>al</strong>lergenici; lo studio <strong>del</strong>l’attività antitumor<strong>al</strong>e<br />
degli antiossidanti presenti nella dieta e la produzione tecnologica e biotecnologica di composti natur<strong>al</strong>i s<strong>al</strong>utistici;<br />
la v<strong>al</strong>orizzazione, attraverso la diffusione <strong>del</strong>la conoscenza, <strong>del</strong>le risorse gastronomiche legate <strong>al</strong>la Dieta<br />
Mediterranea e la redazione e diffusione <strong>del</strong> Codice Agricolo.<br />
75.
Progetti<br />
2.7.d Medicina<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Nuovi protocolli per m<strong>al</strong>attie cardiopolmonari 32.691 113 10<br />
Verso la s<strong>al</strong>datura tra conoscenze e pratica medica nelle neuroscienze 42.312 146 35<br />
Applicazione <strong>del</strong>le nuove conoscenze e tecnologie in oncologia 17.008 59 23<br />
Applicazione <strong>del</strong>le nuove conoscenze in immunologia e infettivologia 13.306 46 10<br />
Verso una tassonomia Clinica Molecolare 36.630 127 16<br />
Innovazione-integrazione tecnologica in medicina 39.805 138 30<br />
Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari 20.954 72 17<br />
Tot<strong>al</strong>e 202.706 701 141<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
BIOIMMAGINI E FISIOLOGIA MOLECOLARI<br />
6.309 27 11<br />
BIOLOGIA CELLULARE 13.868 37 3<br />
BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA<br />
MOLECOLARI "Alberto Monroy"<br />
11.525 45 9<br />
FISIOLOGIA CLINICA 59.906 202 17<br />
GENETICA MOLECOLARE 11.756 47 8<br />
INGEGNERIA BIOMEDICA 10.127 32 4<br />
NEUROBIOLOGIA E MEDICINA<br />
MOLECOLARE<br />
18.186 64 18<br />
NEUROGENETICA E<br />
NEUROFARMACOLOGIA<br />
6.317 19 11<br />
NEUROSCIENZE 16.655 68 13<br />
SCIENZE NEUROLOGICHE<br />
14.441 53 12<br />
TECNOLOGIE BIOMEDICHE<br />
11.497 33 15<br />
TRAPIANTI D'ORGANO E L'<br />
IMMUNOCITOLOGIA<br />
4.785 21 6<br />
Tot<strong>al</strong>e 185.373 649 127<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
ANALISI DEI SISTEMI ED INFORMATICA<br />
"Antonio Ruberti"<br />
2.216 9 2<br />
BIOSTRUTTURE E BIOIMMAGINI 9.055 31 5<br />
CRISTALLOGRAFIA 695 1 1<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE<br />
INFORMATICHE<br />
1.026 1 1<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI<br />
CERAMICI<br />
1.436 3 4<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA<br />
COGNIZIONE<br />
2.906 7 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 17.333 53 14<br />
La missione <strong>del</strong> D.M. è il miglioramento <strong>del</strong> grado <strong>del</strong>le conoscenze nel settore <strong>del</strong>la medicina, dei processi<br />
biologici ad essa collegati ed il trasferimento <strong>del</strong>le nuove conoscenze <strong>al</strong> mondo <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ute.<br />
Gli obiettivi di t<strong>al</strong>e area sono pertanto fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>la tutela <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ute dei cittadini, <strong>al</strong> sostegno <strong>del</strong>l'industria<br />
<strong>del</strong> settore, nonché <strong>al</strong> supporto <strong>del</strong> Sistema Sanitario Nazion<strong>al</strong>e, con particolare riferimento ai campi di<br />
intervento e di studio, ritenuti strategici nel settore <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ute, con particolare riferimento a:<br />
• la determinazione in vitro ed in vivo di bioimmagini di organi e funzioni cellulari ad <strong>al</strong>tissima risoluzione<br />
spazi<strong>al</strong>e che può portare <strong>al</strong>l‘identificazione di processi cellulari e molecolari di m<strong>al</strong>attia ed, una volta<br />
applicati <strong>al</strong>l‘uomo, <strong>al</strong>la diagnosi precoce ed <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l‘efficacia <strong>del</strong>le terapie senza la necessità di<br />
interventi invasivi<br />
• lo studio diretto, a livello <strong>del</strong>l'individuo o <strong>del</strong>le popolazioni, dei fenomeni che caratterizzano la patologia<br />
<strong>del</strong>l'uomo, dei sistemi di regolazione e controllo e dei fattori endogeni ed ambient<strong>al</strong>i la cui <strong>al</strong>terazione<br />
76.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
caratterizza la condizione patologica, e <strong>del</strong>la loro risposta agli interventi di prevenzione, controllo,<br />
trattamento e riabilitazione;<br />
• lo studio speriment<strong>al</strong>e, a livello di mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i, cellulari, subcellulari e molecolari <strong>del</strong>le <strong>al</strong>terazioni<br />
biologiche che caratterizzano e presiedono <strong>al</strong>lo stato di s<strong>al</strong>ute e di patologia, ponendosi nell'immediata<br />
interfaccia tra l'applicazione medica e la ricerca dedicata <strong>al</strong>l'avanzamento conoscitivo dei processi biologici<br />
fondament<strong>al</strong>i;<br />
• lo studio rivolto <strong>al</strong>lo sviluppo, v<strong>al</strong>utazione e applicazione di tecnologie innovative specificatamente<br />
fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>la conservazione <strong>del</strong>lo stato di s<strong>al</strong>ute ed <strong>al</strong> miglioramento <strong>del</strong>la prevenzione, diagnosi, cura e<br />
riabilitazione <strong>del</strong>la m<strong>al</strong>attia, nonché <strong>del</strong>l'organizzazione sanitaria e soci<strong>al</strong>e che sovrintende a t<strong>al</strong>i fin<strong>al</strong>ità,<br />
ponendosi nell‘immediata interfaccia tra la domanda di s<strong>al</strong>ute e la ricerca fisico-chimico-ingegneristica,<br />
inclusa la mo<strong>del</strong>listica matematica, dedicata <strong>al</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>le nuove tecnologie;<br />
• l'attività di monitoraggio epidemiologico ai fini di prevenzione <strong>del</strong>le dipendenze, <strong>del</strong> disagio soci<strong>al</strong>e<br />
giovanile, e <strong>del</strong>la patologia da inquinamento ambient<strong>al</strong>e;<br />
• organizzazione e razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>l'attività sanitaria e tecnologica direttamente esplicata dagli Istituti<br />
CNR in una rete nazion<strong>al</strong>e (MERIT).<br />
• la congiunzione di nuove tecnologie genetiche con studi epidemiologici per l‘identificazione di nuove<br />
interazioni gene-ambiente, da cui sarà possibile nei prossimi anni sviluppare nuovi protocolli di<br />
prevenzione di m<strong>al</strong>attia su larga sc<strong>al</strong>a, con benefici immediati sulla s<strong>al</strong>ute pubblica;<br />
• lo studio <strong>del</strong> quadro di espressione genica e cioè <strong>del</strong> quadro complessivo <strong>del</strong>lo stato di attività di singoli o di<br />
gruppi di geni e <strong>del</strong>la corrispondente concentrazione di proteine espresse (proteomica);<br />
• la messa a punto di tecnologie che, partendo d<strong>al</strong>le conoscenze sul genoma e sul proteoma, può portare <strong>al</strong>la<br />
scoperta di nuovi farmaci;<br />
• lo sviluppo <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>la bioinformatica applicata <strong>al</strong>la medicina per permettere l‘an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>l‘enorme<br />
numero di informazioni prodotte d<strong>al</strong>le nuove tecniche;<br />
• il trasferimento dei know-how sviluppati negli Istituti <strong>del</strong> CNR per lo sviluppo <strong>del</strong>l‘industria biomedica e<br />
farmacologia nazion<strong>al</strong>e e per la ingegnerizzazione ed eventu<strong>al</strong>e commerci<strong>al</strong>izzazione di prodotti industri<strong>al</strong>i<br />
e non ultimo per attività di formazione per il person<strong>al</strong>e ed i clienti <strong>del</strong>le imprese.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Le attività programmate nel Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-2008 erano state suddivise nei 7 progetti <strong>del</strong> Dipartimento, la<br />
cui struttura, ormai consolidata, ha consentito di ottenere risultati rilevanti in settori individuati come strategici<br />
nel settore <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ute (m<strong>al</strong>attie cardiovascolari e cardiopolmonari, oncologia, patologie neurologiche,<br />
medicina molecolare, epidemiologia, ICT applicata <strong>al</strong>la medicina).<br />
Collaborazioni<br />
Le attività sono caratterizzate da un amplissimo ventaglio di collaborazioni, nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i, che<br />
coinvolgono un gran numero di istituzioni universitarie e di ricerca pubbliche e private, l’Istituto Superiore di<br />
Sanità e l’ISPESL, Aziende Osped<strong>al</strong>iere e IRCCS pubblici e privati, nonché aziende industri<strong>al</strong>i <strong>del</strong> settore<br />
farmaceutico, biomedico e biotecnologico. Un numero rilevante di collaborazioni si espletano con organismi<br />
governativi centr<strong>al</strong>i (Presidenza <strong>del</strong> Consiglio e Ministeri), e region<strong>al</strong>i (Agenzie e Dipartimenti), con una quota<br />
significativa finanziata da progetti europei o agenzie internazion<strong>al</strong>i.<br />
L’attività <strong>del</strong> Dipartimento è articolata nei seguenti 7 progetti, per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il<br />
relativo obiettivo specifico.<br />
1. Nuovi protocolli per m<strong>al</strong>attie cardiopolmonari<br />
Applicazione/v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le nuove conoscenze a livello molecolare/biologico e <strong>del</strong>le nuove tecnologie<br />
diagnostiche e terapeutiche per lo sviluppo di nuovi protocolli per il trattamento <strong>del</strong>le m<strong>al</strong>attie cardiopolmonari<br />
2. Verso la s<strong>al</strong>datura tra conoscenze e pratica medica nelle neuroscienze<br />
Promuovere l’approccio traslazion<strong>al</strong>e fin<strong>al</strong>izzato a ridurre la distanza tra ricerca di base e clinica nelle m<strong>al</strong>attie<br />
neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson) utilizzando le nuove conoscenze sulle basi molecolari <strong>del</strong>lo sviluppo,<br />
<strong>del</strong>la plasticità e <strong>del</strong>l’invecchiamento <strong>del</strong> sistema nervoso.<br />
3. Applicazione <strong>del</strong>le nuove conoscenze e tecnologie in oncologia<br />
Studi <strong>del</strong> genoma e trascrittoma tumor<strong>al</strong>e e <strong>del</strong> controllo <strong>del</strong>l’oncogenesi per l’identificazione di bersagli<br />
77.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
molecolari, lo sviluppo <strong>del</strong>l’immunoterapia e <strong>del</strong>la terapia genica, e guida a nuove terapie radianti mirate.<br />
4. Applicazione <strong>del</strong>le nuove conoscenze in immunologia e infettivologia<br />
Sviluppo di farmaci antiinfettivi e vaccini; ruolo dei fattori immunologici nella patologia d’organo e nel rigetto<br />
di tessuti trapiantati; mediatori dei processi flogistici nelle patologie croniche e infettive.<br />
5. Verso una tassonomia Clinica Molecolare<br />
Sviluppo speriment<strong>al</strong>e e clinico <strong>del</strong>la nuova tassonomia molecolare in patologia umana: mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i,<br />
determinanti genici e/o molecolar di m<strong>al</strong>attiai; vettori per terapia genica e impiego di cellule stamin<strong>al</strong>i<br />
mesenchim<strong>al</strong>i.<br />
6. Innovazione-integrazione tecnologica in medicina<br />
Sviluppo/v<strong>al</strong>idazione <strong>del</strong>le tecnologie ICT per la medicina e dei relativi standard, dei nuovi materi<strong>al</strong>i e<br />
dispositivi per la sensoristica e la sostituzione di tessuti ed organi, inclusa la mo<strong>del</strong>listica matematica relativa.<br />
7. Epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari<br />
Studi di coorti di popolazioni fenotipicamente definite per l’identificazione/ quantizzazione di fattori di rischio<br />
genetici e ambient<strong>al</strong>i. Sviluppo di sistemi informativi per l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari.<br />
78.
Progetti<br />
2.7.e Scienze <strong>del</strong>la Vita<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Funzione, regolazione ed evoluzione dei genomi eucariotici 4.914 28 6<br />
Struttura, funzione e progettazione di proteine, acidi nucleici e loro complessi<br />
sopramolecolari 13.354 75 11<br />
Meccanismi molecolari e segn<strong>al</strong>i nel controllo di proliferazione, differenziamento e morte<br />
cellulare 23.876 134 16<br />
Mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i per lo studio di processi fisio-patologici e <strong>del</strong> comportamento 10.885 61 12<br />
Meccanismi di adattamento a stress e biodiversità 3.174 18 6<br />
Bioinformatica e biologia computazion<strong>al</strong>e 5.219 29 7<br />
Tot<strong>al</strong>e 61.422 345 58<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
BIOCHIMICA DELLE PROTEINE 3.991 24 5<br />
BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI 8.983 68 9<br />
BIOMEMBRANE E BIOENERGETICA 3.727 29 4<br />
ENDOCRINOLOGIA E ONCOLOGIA<br />
SPERIMENTALE "G. S<strong>al</strong>vatore"<br />
7.121 48 6<br />
GENETICA DELLE POPOLAZIONI 2.433 12 2<br />
GENETICA E BIOFISICA "Adriano Buzzati<br />
Traverso"<br />
10.714 70 8<br />
Tot<strong>al</strong>e 36.969 251 34<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 1.507 7 3<br />
BIOLOGIA CELLULARE 5.355 7 1<br />
BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA<br />
MOLECOLARI "Alberto Monroy"<br />
4.154 26 6<br />
GENETICA MOLECOLARE 1.072 5 1<br />
NEUROBIOLOGIA E MEDICINA<br />
MOLECOLARE<br />
4.357 21 4<br />
NEUROSCIENZE 1.454 5 2<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA<br />
COGNIZIONE<br />
2.067 7 1<br />
STUDIO DELLE MACROMOLECOLE 1.611 6 1<br />
TECNOLOGIE BIOMEDICHE 2.877 11 4<br />
Tot<strong>al</strong>e 24.453 93 23<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Il Dipartimento di Scienze <strong>del</strong>la Vita si pone obiettivi gener<strong>al</strong>i eminentemente di ricerca di base ma densi di<br />
importanti ricadute applicative qu<strong>al</strong>i l’avanzamento <strong>del</strong>le conoscenze dei meccanismi fondament<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la base<br />
dei processi vit<strong>al</strong>i e <strong>del</strong>le loro <strong>al</strong>terazioni nella m<strong>al</strong>attia e la comprensione dei meccanismi di comunicazione tra<br />
cellule e integrazione a rete dei segn<strong>al</strong>i. A questi primi due obiettivi si associa strettamente lo sviluppo di<br />
competenze, metodologie e tecnologie di frontiera e di conseguenza l’opportunita’ di v<strong>al</strong>orizzazione<br />
economica <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>le scoperte (sviluppo di ricerca tecnologica, protezione <strong>del</strong>la proprieta’<br />
intellettu<strong>al</strong>e, commerci<strong>al</strong>izzazione attraverso licenze d’uso, collaborazioni di ricerca con l’industria, accordi<br />
sia a livello <strong>del</strong>l’associazionismo imprenditori<strong>al</strong>e che a livello di singole imprese industri<strong>al</strong>i e/o finanziarie,<br />
promozione <strong>del</strong>la creazione di spinoff industri<strong>al</strong>i).<br />
Nell’ottica che la ricerca di frontiera deve continuamente spostare in avanti i suoi territori di azione il<br />
dipartimento si pone inoltre l’obiettivo <strong>del</strong> potenziamento <strong>del</strong>la ricerca in una politica di attenta v<strong>al</strong>utazione<br />
<strong>del</strong>l’eccellenza attraverso la facilitazione <strong>del</strong>l’acquisizione di finanziamenti esterni a livello nazion<strong>al</strong>e e<br />
internazion<strong>al</strong>e e la partecipazione a grandi progetti, lo sviluppo di collaborazioni con dipartimenti qu<strong>al</strong>i<br />
Medicina, Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi, Scienza e Ambiente; la formulazione di accordi con Universita’, Ministeri,<br />
Charities, associazioni imprenditori<strong>al</strong>i; la foc<strong>al</strong>izzazione e, laddove opportuno, la messa in comune <strong>del</strong>le risorse<br />
79.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
umane e strument<strong>al</strong>i <strong>del</strong> dipartimento; l’integrazione con soggetti pubblici e privati, it<strong>al</strong>iani e stranieri per la<br />
re<strong>al</strong>izzazione di iniziative scientifiche congiunte.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Le attività <strong>del</strong> 2006 hanno portato a lusinghieri risultati, a dimostrazione <strong>del</strong>la forza e <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore scientifico dei<br />
ricercatori e <strong>del</strong>la v<strong>al</strong>idita’ <strong>del</strong>le scelte operate d<strong>al</strong> comitato ordinatore che ha riorganizzato attivita’ di ricerca<br />
molto consistenti anche se con qu<strong>al</strong>che dispersione e sovrapposizione. Sono infatti molte le scoperte e le<br />
re<strong>al</strong>izzazioni presenti nel consuntivo <strong>del</strong> 2006. Il livello dei fondi esterni ottenuti nel 2006, la partecipazione a<br />
numerosi progetti di ricerca in ambito nazion<strong>al</strong>e ed internazion<strong>al</strong>e, la re<strong>al</strong>izzazione di nuove piattaforme<br />
tecnologiche dimostrano la vit<strong>al</strong>ità <strong>del</strong> Dipartimento e confermano la v<strong>al</strong>idità <strong>del</strong>le strategie di ricerca<br />
approvate nell’ambito <strong>del</strong> Piano trienn<strong>al</strong>e 2005-2007.<br />
Nel 2006 il patrimonio di proprieta’ intellettu<strong>al</strong>e <strong>del</strong> dipartimento si e’ arricchito di sei nuovi brevetti, cio’<br />
costituisce un incremento di oltre 30 percento. Va inoltre ricordato che l'Istituto di Genetica <strong>del</strong>le Popolazioni<br />
collabora efficacemente con la Società Shardna, che ne rappresenta uno spin-off, per la re<strong>al</strong>izzazione di un<br />
nuovo mo<strong>del</strong>lo di studio per l'identificazione di geni associati a m<strong>al</strong>attie comuni nell'uomo. Tre <strong>al</strong>tre società<br />
private attive in campo biotech hanno stabilito propri laboratori presso gli istituti afferenti <strong>al</strong> dipartimento.<br />
Fra le tante iniziative tese ad instaurare discussioni e collaborazioni fra ricercatori con competenze diverse e’<br />
da segn<strong>al</strong>are l'organizzazione <strong>del</strong>la lettura magistr<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Premio Nobel Aaron Ciechanover 'The ubiquitin<br />
proteolytic system: from basic mechanisms through human disease and onto drug targeting' presso l'Aula<br />
Marconi <strong>del</strong>la Sede Centr<strong>al</strong>e (25 settembre 2006) e la partecipazione <strong>al</strong>l'organizzazione <strong>del</strong>la giornata "Proteins<br />
in Rome" presso l'Accademia Nazion<strong>al</strong>e dei Lincei (22 novembre 2006) durante la qu<strong>al</strong>e il Premio Nobel Sir<br />
John E. W<strong>al</strong>ker ha tenuto la conferenza magistr<strong>al</strong>e 'Rotary motors'.<br />
Pur essendosi verificato un ritardo, rispetto ad <strong>al</strong>tri dipartimenti <strong>del</strong> CNR, nell’attribuzione <strong>del</strong>l’incarico di<br />
direzione (avvenuta nel mese di ottobre), si e’ rapidamente proceduto <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione di una struttura<br />
dipartiment<strong>al</strong>e (consiglio scientifico, direzione di progetto, segreteria tecnico-scientifica) pienamente<br />
funzion<strong>al</strong>e. Fra i risultati conseguiti emerge l’organizzazione <strong>del</strong>la visita <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong> <strong>del</strong>la Repubblica <strong>al</strong><br />
Polo Biomedico <strong>del</strong> CNR di Napoli, il contributo <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la rete MERIT-SUD, l’avvio <strong>del</strong> Progetto<br />
Interdipartiment<strong>al</strong>e Biodiversità Molecolare, la partecipazione <strong>al</strong> Progetto Interdipartiment<strong>al</strong>e Farmaco e<br />
l’avvio di uno studio di fattibilità per il potenziamento <strong>del</strong> polo Biomedico di Napoli.<br />
Collaborazioni<br />
I risultati ottenuti nel 2006 sono basati non solo sul contributo degli Istituti esecutori, ma anche sull’attiva<br />
collaborazione con consorzi di ricerca partecipati d<strong>al</strong> CNR nonche’ con Università ed <strong>al</strong>tre Istituzioni di ricerca<br />
pubbliche e private che costituiscono una vasta rete di relazioni che connette le attivita’ <strong>del</strong> dipartimento con i<br />
piu’ avanzati progressi <strong>del</strong>la ricerca biologica. Sono infatti attive numerosissime e qu<strong>al</strong>ificate collaborazioni<br />
con eccellenti laboratori di ricerca nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i che hanno trovato concreta attuazione anche<br />
attraverso programmi comunitari e programmi <strong>del</strong>la ESF. Il Dipartimento ha interagito con il mondo<br />
industri<strong>al</strong>e soprattutto a livello di collaborazione con singole imprese con le qu<strong>al</strong>i si sono stabilite convenzioni<br />
ad hoc che hanno portato a consistenti finanziamenti da parte privata, anche da fonti estere, nonche’ <strong>al</strong><br />
nascere di unita’ di ricerca biotech industri<strong>al</strong>e presso gli istituti afferenti <strong>al</strong> Dipartimento.<br />
L’attività <strong>del</strong> Dipartimento Scienze <strong>del</strong>la Vita è articolata in 6 progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in<br />
sintesi il relativo obiettivo specifico:<br />
1. Funzione, regolazione ed evoluzione dei genomi eucariotici<br />
Questo progetto si pone l’obiettivo scientifico di definire i meccanismi molecolari che regolano l'espressione di<br />
geni implicati nel controllo di processi biologici fondament<strong>al</strong>i. In t<strong>al</strong>e ambito e’ possibile identificare la<br />
funzione di nuovi geni di interesse biomedico e biotecnologico. Inoltre risulta di particolare v<strong>al</strong>ore scientifico e<br />
applicativo l’obiettivo di studiare i meccanismi genetici di mutazione e ricombinazione e quelli epigenetici,<br />
indipendenti d<strong>al</strong>la sequenza <strong>del</strong> DNA, <strong>al</strong>la base di variabilità ed <strong>al</strong>terazioni genetiche e <strong>del</strong>la plasticità<br />
genomica.<br />
2. Struttura, funzione e progettazione di proteine, acidi nucleici e loro complessi sopramolecolari<br />
L’obiettivo di studiare le relazioni fra struttura tridimension<strong>al</strong>e, dinamica e funzione di proteine ed acidi<br />
nucleici e dei processi di riconoscimento fra macromolecole consente <strong>al</strong> tempo stesso di progettare proteine ed<br />
acidi nucleici con nuove funzioni e di conseguenza di v<strong>al</strong>ore <strong>al</strong>tamente innovativo e denso di ricadute pratiche.<br />
80.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Questo progetto ha inoltre l’obiettivo di approfondire la conoscenza struttur<strong>al</strong>e/funzion<strong>al</strong>e dei componenti di<br />
strutture sopramolecolari con particolare attenzione ai complessi proteine-acidi nucleici ed a quelli coinvolti<br />
nella respirazione cellulare.<br />
3. Meccanismi molecolari e segn<strong>al</strong>i nel controllo di proliferazione, differenziamento e morte cellulare<br />
Al fine <strong>del</strong>l’avanzamento <strong>del</strong>le conoscenze dei meccanismi fondament<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la base dei processi vit<strong>al</strong>i e <strong>del</strong>le loro<br />
<strong>al</strong>terazioni nella m<strong>al</strong>attia questo progetto si pone l’obiettivo di sviluppare la comprensione dei meccanismi<br />
molecolari che generano la diversità cellulare e regolano differenziamento, omeostasi, trasformazione<br />
oncogenica e morte <strong>del</strong>la cellula. A questo primo obiettivo e’ associato quello di identificare le ricadute<br />
applicative di t<strong>al</strong>i meccanismi in diagnostica e terapia. Il progetto si pone inoltre il compito di studiare i<br />
meccanismi di conversione di segn<strong>al</strong>i extracellulari in intracellular e di esaminare il loro ruolo nell'integrazione<br />
<strong>del</strong>le attività metaboliche di tessuti e organi pervenendo <strong>al</strong>l’identificazione di molecole che interferiscono con<br />
t<strong>al</strong>i segn<strong>al</strong>i e quindi di potenzi<strong>al</strong>e uso farmacologico.<br />
4. Mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i per lo studio di processi fisio-patologici e <strong>del</strong> comportamento<br />
L’impiego di una varieta’ di organismi mo<strong>del</strong>lo costituisce la caratteristica e il punto di forza di questo progetto<br />
per comprendere la funzione di geni specifici nel regolare l'attività fisiologica degli organismi superiori e<br />
studiare m<strong>al</strong>attie umane in cui t<strong>al</strong>i funzioni sono <strong>al</strong>terate. Questo approccio consente inoltre di studiare<br />
l'evoluzione biologica, comportament<strong>al</strong>e e cognitiva dei primati umani e non umani, anche mediante tecniche<br />
genetico-molecolari, e conseguentemente ha un’importante ricaduta conoscitiva ed applicativa nel campo <strong>del</strong>le<br />
neuroscienze comportament<strong>al</strong>i.<br />
5. Meccanismi di adattamento a stress e biodiversità<br />
Studiare i meccanismi di adattamento degli organismi estremofili a condizioni ambient<strong>al</strong>i avverse (e.g. estremi<br />
di temperatura, pH, s<strong>al</strong>inità) e quelli <strong>al</strong>la base <strong>del</strong>la risposta a stress esogeni in organismi mo<strong>del</strong>lo consente di<br />
esplorare un’area fondament<strong>al</strong>e di meccanismi di regolazione e protezione <strong>del</strong>le funzioni cellulari e <strong>al</strong>lo stesso<br />
tempo di identificare strutture vit<strong>al</strong>i particolarmente robuste e conseguentemente suscettibili di applicazioni<br />
pratiche in numerosi settori, ad esempio nella sensoristica. Un secondo obiettivo di questo progetto e’ quello di<br />
sviluppare metodi ad hoc per l'identificazione e la cat<strong>al</strong>ogazione di specie anim<strong>al</strong>i e veget<strong>al</strong>i tramite an<strong>al</strong>isi<br />
bioinformatica di sequenze genomiche per contribuire anche <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>vaguardia <strong>del</strong>la biodiversità stessa, si tratta<br />
di un obiettivo di <strong>al</strong>ta v<strong>al</strong>enza economica e soci<strong>al</strong>e, oltre che scientifica.<br />
6. Bioinformatica e biologia computazion<strong>al</strong>e<br />
L’obiettivo di questo progetto di sviluppare e mettere a punto tecnologie informatiche per l’organizzazione e<br />
gestione di sequenze geniche e proteich, nonché di prevedere strutture proteiche in base <strong>al</strong>l'an<strong>al</strong>isi di strutture<br />
tridimension<strong>al</strong>i note di famiglie di proteine risulta natur<strong>al</strong>mente aperto ad interazioni con l’esterno. Alla base<br />
<strong>del</strong> secondo obiettivo di progetto (an<strong>al</strong>isi di popolazioni specifiche nel loro contesto ambient<strong>al</strong>e tramite studi<br />
multidisciplinari <strong>al</strong> fine di identificare regioni genomiche associate a patologie complesse e fattori di rischio per<br />
m<strong>al</strong>attie comuni) vi e’ un approccio origin<strong>al</strong>e, basato sull’an<strong>al</strong>isi di popolazioni isolate <strong>del</strong>la Sardegna e <strong>del</strong><br />
Cilento, denso di ricadute economiche e soci<strong>al</strong>i.<br />
81.
Progetti<br />
2.7.f Progettazione Molecolare<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Progettazione di nuove molecole con specifiche proprieta' biochimiche 18.916 142 39<br />
Sistemi polimerici nanostrutturati, multicomponente e membrane per applicazioni<br />
funzion<strong>al</strong>i e struttur<strong>al</strong>i 19.617 141 21<br />
Prodotti e processi innovativi per la chimica sostenibile 11.926 89 24<br />
Sistemi nanorganizzati con proprieta' elettroniche, fotoniche e magnetiche 9.117 68 13<br />
Progettazione e modifica su base molecolare di film e di interfacce 12.634 95 20<br />
Tecnologie abilitanti nel drug discovery 13.802 104 30<br />
Mo<strong>del</strong>ling predittivo <strong>del</strong>le funzion<strong>al</strong>ità in sistemi nanostrutturati di interesse biologico e<br />
tecnologico 3.480 32 8<br />
Tot<strong>al</strong>e 89.492 671 155<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
BIOSTRUTTURE E BIOIMMAGINI 5.729 39 11<br />
CHIMICA BIOMOLECOLARE 11.581 105 30<br />
CHIMICA DEI COMPOSTI ORGANO-<br />
METALLICI<br />
4.255 37 9<br />
CHIMICA DEL RICONOSCIMENTO<br />
MOLECOLARE<br />
3.350 29 5<br />
CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI 6.950 57 6<br />
CHIMICA INORGANICA E DELLE SUPERFICI<br />
2.618 24 8<br />
CRISTALLOGRAFIA 3.791 36 6<br />
MATERIALI COMPOSITI E BIOMEDICI 6.840 24 4<br />
METODOLOGIE CHIMICHE 3.107 26 2<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE MOLECOLARI<br />
6.325 58 24<br />
SINTESI ORGANICA E LA FOTOREATTIVITA'<br />
7.613 70 10<br />
STUDIO DEI MATERIALI<br />
NANOSTRUTTURATI<br />
10.746 82 12<br />
STUDIO DELLE MACROMOLECOLE 5.233 43 3<br />
TECNOLOGIA DELLE MEMBRANE 2.856 23 14<br />
Tot<strong>al</strong>e 80.992 652 144<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
BIOCHIMICA DELLE PROTEINE 893 2 1<br />
BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA<br />
MOLECOLARI "Alberto Monroy"<br />
911 1 1<br />
GENETICA E BIOFISICA "Adriano Buzzati<br />
Traverso"<br />
1.004 1 1<br />
GENETICA MOLECOLARE 507 1 1<br />
PROCESSI CHIMICO-FISICI 942 1 1<br />
SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE 812 1 1<br />
TECNOLOGIE BIOMEDICHE 3.430 12 5<br />
Tot<strong>al</strong>e 8.500 19 11<br />
L’obiettivo di carattere gener<strong>al</strong>e è lo sviluppo, attraverso il “chemic<strong>al</strong> manufacturing”, di funzion<strong>al</strong>ità<br />
innovative in sistemi molecolari, macromolecolari e a diversi stadi di organizzazione, <strong>al</strong> fine di contribuire <strong>al</strong><br />
processo di innovazione in <strong>al</strong>cuni sattori specifici qu<strong>al</strong>i lo sviluppo di nuovi prodotti a v<strong>al</strong>enza farmaceutica, di<br />
prodotti e processi a basso impatto ambient<strong>al</strong>e, di materi<strong>al</strong>i con proprietà peculiari derivanti d<strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione<br />
di nanostrutture innovative.<br />
In t<strong>al</strong>e contesto le azioni <strong>del</strong> Dipartimento si articolano verso il perseguimento dei seguenti obiettivi:<br />
82.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
- favorire l’incontro tra domanda e offerta di conoscenza, contribuendo anche a superare gli attu<strong>al</strong>i limiti di<br />
debolezza <strong>del</strong>la domanda (tanto <strong>del</strong> sistema istituzion<strong>al</strong>e quanto di quello industri<strong>al</strong>e), avvantaggiandosi di<br />
una soddisfacente e t<strong>al</strong>volta ottima posizione competitiva a livello internazion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la comunità nazion<strong>al</strong>e<br />
di settore;<br />
- contribuire a creare un rapporto stabile con il sistema universitario e con quello <strong>del</strong>la ricerca privata e in<br />
linea con le linee di sviluppo <strong>del</strong>le vocazioni territori<strong>al</strong>i (Distretti Tecnologici, Centri Region<strong>al</strong>i di<br />
Competenza, Consorzi di Ricerca);<br />
- assumere impegni adeguati di partecipazione ai grandi Progetti internazion<strong>al</strong>i, assicurando giusti ritorni<br />
agli interessi <strong>del</strong> Paese;<br />
- <strong>al</strong>lineare i propri obiettivi progettu<strong>al</strong>i anche in coerenza con quelli di <strong>al</strong>cune Piattaforme tecnologiche<br />
Europee qu<strong>al</strong>i Sustainable Chemistry, Advanced Engineering Materi<strong>al</strong>s and Technologies, Nanomedicine,<br />
European Hydrogen and Fuel Cell Technology.<br />
- offrire opportunità di inserimento e formazione a nuove leve di giovani ricercatori.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di ricerca, è stato avviato e concluso un processo di ridefinizione<br />
dei Progetti <strong>del</strong> Dipartimento t<strong>al</strong>e che gli obiettivi specifici fossero coerenti ai piani nazion<strong>al</strong>i e comunitari di<br />
sostegno e sviluppo.<br />
Le attività svolte sono in piena coerenza con i singoli obiettivi progettu<strong>al</strong>i e rappresentano stadi intermedi<br />
rispetto <strong>al</strong>la programmazione trienn<strong>al</strong>e affettuata. Il raggiungimento degli obiettivi intermedi è anche frutto<br />
<strong>del</strong>le strette sinergie stabilite con <strong>al</strong>cune imprese e con una presenza attiva attività <strong>al</strong>l’interno dei Centri<br />
Region<strong>al</strong>i di Competenza e dei Distretti Tecnologici.<br />
Collaborazioni<br />
Il Dipartimento può contare su una ampia rete di collaborazioni a livello nazion<strong>al</strong>e ed internazion<strong>al</strong>e. T<strong>al</strong>i<br />
collaborazioni per lo più non derivano da interessi comuni occasion<strong>al</strong>i, ma rappresentano dei rapporti di<br />
durata <strong>al</strong>meno trienn<strong>al</strong>e in quanto frutto <strong>del</strong>la partecipazione comune a progetti finanziati d<strong>al</strong> MIUR e/o in<br />
sede comunitaria. Tra le princip<strong>al</strong>i azioni si possono ricordare i progetti comuni con INSTM e CSGI nell’area<br />
materi<strong>al</strong>i e sistemi di interesse biologico, la costituzione di laboratori misti con il sistema universitario di cui<br />
sopra per una migliore integrazione ed utilizzo <strong>del</strong>le reciproche facilities,la programmazione comune con<br />
<strong>al</strong>cune aziende <strong>del</strong> gruppo FINMECCANICA ed <strong>al</strong>cune imprese di FEDERCHIMICA per una migliore proposta<br />
di partecipazione <strong>al</strong> 7° Programma Quadro.<br />
L’attività <strong>del</strong> Dipartimento è articolata nei seguenti 9 progetti (di cui 2 Progetti Interdipartiment<strong>al</strong>i “Chimica<br />
Sostenibile” e “Farmaco”) per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo obiettivo specifico:<br />
1. Progettazione di nuove molecole con specifiche proprieta' biochimiche<br />
L'obiettivo gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Progetto riguarda la progettazione, re<strong>al</strong>izzazione, caratterizzazione e sviluppo precompetitivo<br />
di nuove molecole con specifiche proprietà biochimiche, nonché i processi innovativi nei settori <strong>del</strong>le biotecnologie<br />
industri<strong>al</strong>i, mediche e farmaceutiche.<br />
T<strong>al</strong>e obiettivo gener<strong>al</strong>e è sicuramente percorribile in quanto le attività CNR sono ben integrate con il sistema<br />
universitario ed imprenditori<strong>al</strong>e e tiene conto degli indirizzi strategici europei, degli interessi <strong>del</strong> sistema nazion<strong>al</strong>e e<br />
<strong>del</strong>le competenze CNR disponibili. Gli obiettivi specifici sono:<br />
1. Studi <strong>del</strong>le relazioni attività-struttura per lo sviluppo di nuove molecole utilizzabili per il trattamento di<br />
patologie disabilitanti<br />
2. Identificazione e sviluppo di molecole e sistemi molecolari di interesse terapeutico o diagnostico<br />
3. Targeting molecolare e <strong>del</strong>ivery specifico di composti bioattivi<br />
4. Ottimizzazione di sostanze natur<strong>al</strong>i di interesse biologico e biomedico<br />
2. Leghe polimeriche, compositi a matrice polimerica e membrane per applicazioni funzion<strong>al</strong>i e struttur<strong>al</strong>i<br />
Gli obiettivi gener<strong>al</strong>i <strong>del</strong> progetto riguardano lo sviluppo, la caratterizzazione avanzata e l’ingegnerizzazione<br />
di sistemi macromolecolari a diversi livelli di organizzazione <strong>al</strong> fine di re<strong>al</strong>izzare strutture multi-funzion<strong>al</strong>i<br />
disegnate per applicazioni settori<strong>al</strong>i e cross-settori<strong>al</strong>i. L’integrazione <strong>del</strong>le conoscenze presenti nel CNR e<br />
quelli derivanti d<strong>al</strong>le collaborazioni esterne con imprese, università e <strong>al</strong>tri centri di ricerca, concorreranno <strong>al</strong>lo<br />
sviluppo di materi<strong>al</strong>i ad elevato v<strong>al</strong>ore aggiunto e dei relativi processi e tecnologie.<br />
83.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Le attività di ricerca, frutto <strong>del</strong>la messa in rete e fin<strong>al</strong>izzazione di competenze pre-esistenti, sono legate <strong>al</strong>le<br />
tematiche emergenti <strong>del</strong> VII PQ, in particolare quelle relative <strong>al</strong>le “nano-science, nanotecnologie, nuovi<br />
materi<strong>al</strong>i ed <strong>al</strong>le nuove tecnologie di produzione (NMP)”.<br />
Coniugando quindi le priorità europee, gli interessi <strong>del</strong> sistema nazion<strong>al</strong>e e le competenze/risorse esistenti; tre<br />
sono gli obiettivi specifici <strong>del</strong> presente Progetto:<br />
1. Sistemi multifase e nanostrutturati per applicazioni funzion<strong>al</strong>i<br />
2. Materi<strong>al</strong>i e sistemi per applicazioni biomediche e ingegneria dei tessuti<br />
3. Sistemi multifase e nanocompositi per applicazioni nei trasporti, imb<strong>al</strong>laggio e costruzioni civili.<br />
3. Prodotti e processi innovativi per la chimica sostenibile<br />
L’obiettivo gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Progetto è da ricondurre ai motivi ispiratori <strong>del</strong>la chimica sostenibile declinata<br />
attraverso tre parole chiave su cui vengono fatte convergere le competenze esistenti nell’ente. Gli strumenti<br />
scientifici da utilizzare per la re<strong>al</strong>izzazione degli obiettivi progettu<strong>al</strong>i specifici spazieranno d<strong>al</strong>le nuove<br />
tecnologie applicate <strong>al</strong>la cat<strong>al</strong>isi qu<strong>al</strong>i le nanoscienze (cat<strong>al</strong>izzatori nanostrutturati), la biocat<strong>al</strong>isi e la<br />
biotecnologia industri<strong>al</strong>e (white biotechnology), la biologia molecolare (ingegnerizzazione di batteri ed enzimi) e<br />
le nuove strategie sintetiche applicate <strong>al</strong>la cat<strong>al</strong>isi (omogenea, eterogenea ed eterogeneizzata) tra cui le reazioni<br />
in solventi non convenzion<strong>al</strong>i (acqua, liquidi ionici e supercritici, fluorofasi, cat<strong>al</strong>isi bifasica, etc), l’impiego di<br />
reagenti e processi ad <strong>al</strong>ta compatibilità ambient<strong>al</strong>e (ossidazioni con acqua ossigenata od ossigeno, fotocat<strong>al</strong>isi,<br />
etc), l’uso di nuove sorgenti di energia (microonde, radiazioni ionizzanti, etc.).<br />
In particolare tre sono gli obiettivi specifici su cui sono foc<strong>al</strong>izzate le attività <strong>del</strong> Progetto:<br />
1. Efficienza e selettività (ottimizzazione di prodotti e processi in termine di costi, prestazione, selettività (regio,<br />
chemo, stereo ed enantio) ed impatto ambient<strong>al</strong>e).<br />
2. Energia (mobilità sostenibile, produzione di combustibili <strong>al</strong>ternativi, conversione di gas natur<strong>al</strong>e in<br />
idrocarburi liquidi, chimica <strong>del</strong> fotovoltaico, chimica e tecnologia <strong>del</strong>l’idrogeno, tecnologia <strong>del</strong>la fuel cells).<br />
3. V<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse rinnovabili (biomasse, conversione di feedstocks rinnovabili in prodotti per<br />
l’industria chimica (biorefinery), riutilizzazione e riciclo di sostanze di rifiuto, abbattimento e<br />
v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le sostanze inquinanti).<br />
4. Sistemi nanorganizzati con proprietà elettroniche, fotoniche e magnetiche<br />
L’obiettivo gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Progetto consiste nello sviluppo di strutture molecolari, supramolecolari e<br />
polimeriche con proprietà multifunzion<strong>al</strong>i per dispositivi innovativi nell’elettronica, optoelettronica,<br />
fotonica e sensoristica.<br />
In t<strong>al</strong>e quadro tre sono gli obiettivi specifici di progetto:<br />
1. Progettazione e sintesi di sistemi per dispositivi di nuova generazione<br />
2. Studio <strong>del</strong>le proprietà ottiche e di trasporto di carica<br />
3. Re<strong>al</strong>izzazione di prototipi di dispositivi a base organica<br />
5. Progettazione e modifica su base molecolare di film e di interfacce<br />
Il Progetto verte sulla definizione e messa a punto dei protocolli di sintesi di superfici funzion<strong>al</strong>i e di strati sottili<br />
inorganici ed ibridi inorganico-organici, anche a porosità controllata, e sulla caratterizzazione ad ampio spettro<br />
<strong>del</strong>le loro proprietà di composizione, morfologiche e struttur<strong>al</strong>i fino <strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong>le loro prestazioni funzion<strong>al</strong>i.<br />
Esso ha una forte connotazione verso l’applicazione dei risultati ottenuti nelle tecnologie <strong>del</strong>l’ottica, fotonica,<br />
sensoristica ed energetica e nella protezione di materi<strong>al</strong>i da fenomeni di degrado, corrosione ed usura.<br />
Più nello specifico, coniugando le priorità tematiche europee con gli interessi nazion<strong>al</strong>i e le competenze/risorse<br />
disponibili, si possono individuare tre obiettivi nell’ambito <strong>del</strong> presente progetto:<br />
1. Superfici e strati sottili con proprietà funzion<strong>al</strong>i attive: i settori applicativi di interesse sono l’ottica,<br />
fotonica, sensoristica, microelettronica ed energetica.<br />
2. Superfici e strati sottili con proprietà struttur<strong>al</strong>i e funzion<strong>al</strong>i passive: il tema centr<strong>al</strong>e riguarda in questo<br />
caso la protezione di materi<strong>al</strong>i da fenomeni di degrado e processi di usura.<br />
3. Nanorganizzazione su superfici di molecole e sistemi supramolecolari: si intende re<strong>al</strong>izzare sistemi con<br />
proprietà ottim<strong>al</strong>i per la preparazione di dispositivi multifunzion<strong>al</strong>i fotonici, magnetici o per sensori.<br />
6. Tecnologie abilitanti nel drug discovery<br />
Il Progetto può offrire un v<strong>al</strong>ido apporto sia in un settore di primario interesse soci<strong>al</strong>e come la s<strong>al</strong>ute pubblica,<br />
sia in campo economico poichè le sue re<strong>al</strong>izzazioni rientrano nel campo di interesse <strong>del</strong>l‘industria farmaceutica<br />
e dei diagnostici.<br />
84.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Tre sono gli obiettivi specifici a cui possono essere ricondotte le attività di ricerca <strong>del</strong>le Commesse, in<br />
corrispondenza con gli indirizzi dei nuovi programmi nazion<strong>al</strong>i ed europei, ad indicare la attu<strong>al</strong>ità e la<br />
rilevanza scientifica dei temi trattati:<br />
1. Progettazione, Sviluppo e Delivery di Farmaci<br />
2. Scoperta di Target e di Biomarcatori<br />
3. Studio di Sistemi mo<strong>del</strong>lo<br />
I tre obiettivi sono interconnessi tra loro e decisamente relazionati con <strong>al</strong>cuni obiettivi di <strong>al</strong>tri Dipartimenti:<br />
infatti il Progetto si pone in posizione di contiguità e continuità rispetto <strong>al</strong>le Scienze <strong>del</strong>la vita ed <strong>al</strong>la Scienza<br />
dei materi<strong>al</strong>i, proiettando le proprie re<strong>al</strong>izzazioni verso le Scienze Mediche.<br />
7. Mo<strong>del</strong>ling predittivo <strong>del</strong>le funzion<strong>al</strong>ità in sistemi nanostrutturati di interesse biologico e tecnologico<br />
Un ruolo ruolo centr<strong>al</strong>e nello sviluppo <strong>del</strong> design chimico è sicuramente rappresentato d<strong>al</strong>la possibilità di<br />
mo<strong>del</strong>lizzare e simulare processi che spaziano da tematiche proprie dei fenomeni chimici elementari a<br />
tematiche inerenti lo sviluppo di nuovi materi<strong>al</strong>i, richiedendo di volta in volta l’integrazione di competenze<br />
proprie <strong>del</strong>la chimica, <strong>del</strong>la fisica, <strong>del</strong>la matematica, <strong>del</strong>la biochimica e <strong>del</strong>l’ingegneria, competenze che sono<br />
tutte rappresentate nel Dipartimento. In t<strong>al</strong>e ottica viene avviata una iniziativa specifica di settore che si<br />
prefigge di aggregare e potenziare t<strong>al</strong>i competenze <strong>al</strong> fine di una migliore comprensione <strong>del</strong>le funzion<strong>al</strong>ità a<br />
livello macroscopico.<br />
8. Chimica Sostenibile (INTERDIPARTIMENTALE)<br />
Il progetto, elaborato in collaborazione con i Dipartimenti Agro<strong>al</strong>imentare e Sistemi di Produzione, si prefigge<br />
lo scopo di avviare attività di ricerca in settori riconosciuti come prioritari d<strong>al</strong>la Piattaforma Tecnologica<br />
Europea “SUSCHEM”. In particolare le aree prese in considerazione, in accordo con il sistema privato<br />
nazion<strong>al</strong>e, riguardano il principio di sostituzione nel REACh, l’utilizzo dei prodotti di scarto <strong>del</strong>l’industria, il<br />
rischio legato <strong>al</strong>le nanotecnologie.<br />
9. Farmaco (INTERDIPARTIMENTALE)<br />
Il progetto, elaborato in collaborazione con i Dipartimenti di Medicina e Scienze <strong>del</strong>la Vita, si foc<strong>al</strong>izzarsi su<br />
una sola area terapeutica, la m<strong>al</strong>attia di Parkinson, tenendo le <strong>al</strong>tre potenzi<strong>al</strong>mente interessanti (Alzheimer,<br />
ALS, Sclerosi multipla etc) come secondo approccio. Verranno tenute presenti le possibili sinergie con la rete<br />
Nanoscienza che è in via di elaborazione.<br />
85.
Progetti<br />
2.7.g Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Biofisica e Soft Matter 32.152 186 22<br />
Sistemi e materi<strong>al</strong>i complessi 27.186 153 21<br />
Ottica, Fotonica e Plasmi 44.337 232 37<br />
Materi<strong>al</strong>i , sistemi e dispositivi magnetici e superconduttori 19.838 113 20<br />
Microelettronica, Sensori e Microsistemi 28.566 163 23<br />
Nanoscienze e nanotecnologie 34.731 198 38<br />
Tot<strong>al</strong>e 186.810 1045 161<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone"<br />
2.580 15 3<br />
BIOFISICA 11.415 75 7<br />
CIBERNETICA "Eduardo Caianiello" 6.716 45 4<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 5.113 28 4<br />
FOTONICA E NANOTECNOLOGIE 6.349 41 12<br />
METODOLOGIE INORGANICHE E DEI<br />
PLASMI<br />
6.805 45 5<br />
MICROELETTRONICA E MICROSISTEMI 20.501 112 16<br />
PROCESSI CHIMICO-FISICI 16.157 113 15<br />
STRUTTURA DELLA MATERIA 11.702 74 8<br />
SISTEMI COMPLESSI<br />
10.939 72 9<br />
ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA DELLA<br />
MATERIA<br />
69.532 355 64<br />
ISTITUTO NAZIONALE DI OTTICA<br />
APPLICATA<br />
11.099 70 5<br />
Tot<strong>al</strong>e 178.906 1.044 152<br />
Istituti Partecipanti<br />
MATERIALI PER L' ELETTRONICA ED IL<br />
MAGNETISMO<br />
SCIENZA E TECNOLOGIE<br />
DELL'INFORMAZIONE "Alessandro Faedo"<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
5.029 31 5<br />
1.434 1 1<br />
SCIENZE DELL' ATMOSFERA E DEL CLIMA 1.441 1 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 7.904 34 7<br />
Gli obiettivi di questa macroarea comprendono sia tematiche scientifiche <strong>al</strong>la frontiera <strong>del</strong>le conoscenze, sia<br />
applicazioni tecnologiche con ricadute economiche e soci<strong>al</strong>i. T<strong>al</strong>i obiettivi gener<strong>al</strong>i sono:<br />
• indagine <strong>del</strong>le funzion<strong>al</strong>ità, processi, proprietà fondament<strong>al</strong>i ed applicazioni tecnologiche <strong>del</strong>la materia;<br />
• sviluppo di componenti, dispositivi e sistemi attraverso attività multi- ed inter-disciplinari, in particolare<br />
grazie <strong>al</strong>l’interazione tra discipline diverse qu<strong>al</strong>i quelle matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e<br />
ingegneristiche.<br />
Il Dipartimento intende articolare la propria azione in modo da perseguire i seguenti obiettivi specifici (<strong>al</strong>cuni<br />
dei qu<strong>al</strong>i, tuttavia, sono fortemente condizionati d<strong>al</strong>la effettiva disponibilità di risorse economiche ed umane):<br />
1) supporto <strong>al</strong> potenziamento <strong>del</strong>la competitività e <strong>del</strong>la capacità di innovazione dei centri e <strong>del</strong>le facilities di<br />
riferimento internazion<strong>al</strong>e già esistenti nel Dipartimento, attraverso la scelta selettiva di progetti e linee di<br />
ricerca coordinati a livello nazion<strong>al</strong>e e ben inseriti nella ricerca internazion<strong>al</strong>e;<br />
2) potenziamento dei rapporti CNR/Università, con il duplice scopo di favorire l’integrazione e l'accesso di<br />
<strong>al</strong>tri gruppi Universitari ai laboratori CNR e viceversa, e di incrementare fortemente il numero di giovani<br />
(laureandi e dottorandi) presso gli Istitui CNR;<br />
86.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
3) potenziamento <strong>del</strong> rapporto CNR - mondo industri<strong>al</strong>e, in materia di R&D, con particolare attenzione <strong>al</strong>la<br />
ricerca e sviluppo di medio-lungo termine e ad <strong>al</strong>to rischio, soprattutto nei settori hardware e di sviluppo di<br />
processi e tecnologie;<br />
4) assegnazione di risorse sulla base di v<strong>al</strong>utazione accurata dei risultati scientifici, <strong>del</strong>l'impatto <strong>del</strong>la ricerca, e<br />
<strong>del</strong> successo nel trasferimento tecnologico dei risultati;<br />
5) costituzione di un board esterno di rappresentanti <strong>del</strong>le industrie che coadiuvi in materia di indirizzo di<br />
ricerca il consiglio scientifico <strong>del</strong> DMD;<br />
6) costituzione di un gruppo di lavoro interno <strong>al</strong> DMD con funzioni di indirizzo <strong>del</strong>le attività e dei rapporti<br />
internazion<strong>al</strong>i <strong>del</strong> DMD in relazione <strong>al</strong>le large sc<strong>al</strong>e facilities, <strong>al</strong>la Comunità Europea, agli USA e <strong>al</strong><br />
Giappone;<br />
7) potenziamento <strong>del</strong>la collaborazione con gli <strong>al</strong>tri Dipartimenti, in vista <strong>del</strong>la creazione di reti nazion<strong>al</strong>i che<br />
possano competere con i centri di eccellenza pubblici e privati a livello internazion<strong>al</strong>e.otenziamento <strong>del</strong>la<br />
collaborazione con gli <strong>al</strong>tri Dipartimenti, in vista <strong>del</strong>la creazione di reti nazion<strong>al</strong>i che possano competere<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Nel corso <strong>del</strong> 2006 si è cercato di portare a regime il processo di integrazione sinergica <strong>del</strong>le strutture di ricerca<br />
INFM ed INOA nel Dipartimento.<br />
In gener<strong>al</strong>e si può affermare che i risultati conseguiti nel corso <strong>del</strong> 2006 risultano in linea con quelli<br />
programmati, e l'evoluzione <strong>del</strong>le attività di ricerca è in ottimo accordo con la programmazione. Questo è stato<br />
in gran parte possibile grazie <strong>al</strong>la elevata capacità <strong>del</strong>la maggior parte dei gruppi di ricerca operanti in DMD di<br />
competere a livello nazion<strong>al</strong>e ed internazion<strong>al</strong>e per acquisire finanziamenti esterni su progetto.<br />
La riorganizzazione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Dipartimento in sei Progetti, a fronte degli undici attivi nel 2005, ha<br />
portato a tenere una serie di conferenze di Progetto, che sperabilmente hanno posto le basi per una piu’ stretta<br />
collaborazione tra gruppi di ricerca finora operanti in aree contigue ma non efficacemente intercomunicanti.<br />
L'elevatissimo numero di pubblicazioni su riviste <strong>al</strong>tamente qu<strong>al</strong>ificate (oltre 2400 nel 2006, di cui circa la metà<br />
prodotte dai gruppi INFM) e di brevetti (40 nel 2006, di cui 8 ciascuno da INFM e IPCF e 5 ciascuno da IMM e<br />
ISM) testimonia chiaramente sia la vivacità ed origin<strong>al</strong>ità scientifica che l’attenzione <strong>al</strong> trasferimento<br />
tecnologico che caratterizzano il Dipartimento Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi.<br />
Visti i risultati conseguiti e le prospettive che si sono <strong>del</strong>ineate, si è iniziato a lavorare per definire <strong>del</strong>le reti di<br />
ricerca, anche a livello interdipartiment<strong>al</strong>e, in particolare su temi corrispondenti a piattaforme tecnologiche<br />
europee già presentate, qu<strong>al</strong>i la nanoelettronica, la ricerca aeronautica, le nanotecnologie per applicazioni<br />
biomediche, e la fotonica.<br />
Collaborazioni<br />
I numerosi ed <strong>al</strong>tamente qu<strong>al</strong>ificati risultati ottenuti dai gruppi di ricerca <strong>del</strong> Dipartimento nel 2006 sono stati<br />
in parte resi possibili anche d<strong>al</strong>la rete di collaborazioni nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i sviluppate sia attraverso<br />
contatti diretti che attraverso la partecipazione comune a progetti internazion<strong>al</strong>i.<br />
A livello nazion<strong>al</strong>e sono da sottolineare le collaborazioni legate ad accordi quadro, come quelli – sul versante<br />
accademico - con il Consorzio Nazion<strong>al</strong>e Interuniversitario per le Scienze fisiche <strong>del</strong>la Materia (CNISM) che<br />
prevede una sistematica collaborazione tra le Università consociate attraverso l'inserimento di ricercatori e<br />
professori universitari nella programmazione e nello svolgimento <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> CNR nel settore <strong>del</strong>le scienze<br />
<strong>del</strong>la materia, e – sul versante industri<strong>al</strong>e – con Finmeccanica e ANIE.<br />
Collaborazioni importanti sono state re<strong>al</strong>izzate anche con <strong>al</strong>tri Enti pubblici di ricerca ed Agenzie (ASI, ENEA,<br />
INFN, Centro Fermi).<br />
Le collaborazioni più significative a livello internazion<strong>al</strong>e coinvolgono numerosi Istituti appartenenti ad Enti di<br />
Ricerca stranieri (qu<strong>al</strong>i CNRS, CSIC, Max Planck e Fraunhofer) ed Accademie <strong>del</strong>le Scienze (per es. di Mosca,<br />
Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria). Possono inoltre essere citate, a titolo di esempio, le<br />
collaborazioni con Nation<strong>al</strong> Physic<strong>al</strong> Laboratory (UK), Institute of Mathematics and its Applications<br />
(Minneapolis, USA), Research Institute for Solid State Physics and Optics, Budapest (Ungheria), ISIS (Oxford,<br />
UK), Institut Laue-Langevin (Grenoble, Francia), NIST (Gaithersburg, USA), Advanced Study Institute (Oslo,<br />
Norvegia), Institute of Plasma Physics (Greifsw<strong>al</strong>d, Germania), Atomic Energy Authority (Enchass, Egitto), EPFL<br />
(Losanna, Svizzera), ETH (Zurigo, Svizzera), Kyokugen Institute (Osaka, Giappone), NRC (Ottawa, Canada),<br />
Nation<strong>al</strong> Institute for Materi<strong>al</strong>s Science (Tsukuba, Giappone), Nation<strong>al</strong> Institute for Medic<strong>al</strong> Research (London,<br />
UK), e numerosissime Università, sia nei Paesi Europei che extra-Europei (Arabia Saudita, Argentina, Austr<strong>al</strong>ia,<br />
Brasile, Canada, Cina, Corea, Egitto, Giappone, India, Iran, Messico, Stati Uniti, Vietnam)<br />
Significative, anche per il ritorno economico e soci<strong>al</strong>e, sono le collaborazioni con i gruppi industri<strong>al</strong>i it<strong>al</strong>iani e<br />
stranieri, tra cui, limitandosi ai piu’ importanti, possiamo citare: Alenia Aeronautica, Ans<strong>al</strong>do Superconduttori,<br />
Barilla, Carlo Gavazzi Space, Centro Ricerche FIAT, El.En., G<strong>al</strong>ileo Avionica, Microgate, SACMI, Selex Sistemi<br />
87.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Integrati, STMicroelectronics, Technobiochip, e, a livello internazion<strong>al</strong>e: IBM (USA), Freesc<strong>al</strong>e Semiconductors<br />
(USA), Lucent Technology (USA), Infineon Technolgies (D), AMD (D), Philips (NL), Microlas/Lambda Physik (D).<br />
L’attività <strong>del</strong>la macroarea Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi è articolata nei seguenti 6 progetti, per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è<br />
riportato in sintesi il relativo obiettivo specifico:<br />
1. Biofisica e Soft Matter<br />
Le competenze e le attività sviluppate identificano questa come un'area progettu<strong>al</strong>e nel cui ambito viene<br />
approfondito lo studio e sono cercate le possibili applicazioni di quello stato di aggregazione <strong>del</strong>la materia,<br />
gener<strong>al</strong>mente qu<strong>al</strong>ificato come soffice, caratterizzato princip<strong>al</strong>mente da processi di autoaggregazione in strutture<br />
mesoscopiche complesse con straordinarie proprietà di resistenza e/o adattamento. Ogni specifico sistema<br />
autoorganizzato è campo di indagine a se stante, ma risulta sempre più evidente che molte <strong>del</strong>le proprietà di questi<br />
sistemi hanno caratteristiche <strong>del</strong> tutto gener<strong>al</strong>i e indipendenti d<strong>al</strong>la loro composizione chimica. La sottoarea Soft<br />
Matter comprende un nucleo centr<strong>al</strong>e di attività (commesse) che curano la comprensione di queste proprietà<br />
gener<strong>al</strong>i e la messa a punto di tecniche strument<strong>al</strong>i specifiche per il loro studio, insieme ad attività con maggiore (ma<br />
non esclusivo) e più diretto interesse applicativo, relative a progetti per potenzi<strong>al</strong>i nuovi prodotti industri<strong>al</strong>i. La<br />
sottoarea Biofisica coltiva prev<strong>al</strong>entemente indagini sulla struttura e sui meccanismi di funzionamento dei sistemi<br />
biologici, la cui comprensione ha evidentemente grande interesse applicativo in ambito bio-medico.<br />
L’obiettivo gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la sottoarea Soft Matter è lo sviluppo di materi<strong>al</strong>i, sistemi e dispositivi, nonché di metodologie<br />
speriment<strong>al</strong>i e tecnologiche. La ricerca in questo settore mira ad una vasta gamma di applicazioni di rilevante<br />
interesse strategico per l’ottimizzazione e la fabbricazione di nuovi materi<strong>al</strong>i, sia che questa avvenga con<br />
metodologie di sintesi o di crescita fisica o chimica. Il problema <strong>del</strong> "template" è cruci<strong>al</strong>e per i dispositivi<br />
funzion<strong>al</strong>izzati, nei qu<strong>al</strong>i quest'ultima caratteristica si somma <strong>al</strong>la necessità <strong>del</strong>la caratterizzazione di materi<strong>al</strong>i e di<br />
compositi. La strategia glob<strong>al</strong>e quindi prevede la creazione di nuovi materi<strong>al</strong>i, la loro caratterizzazione, e la loro<br />
integrazione in sistemi e dispositivi innovativi, utilizzando lo sviluppo di competenze nelle seguenti due aree: “soft<br />
and complex materi<strong>al</strong>s”, il cui obiettivo è la creazione e lo studio di materi<strong>al</strong>i innovativi con proprietà funzion<strong>al</strong>izzate<br />
e mirati essenzi<strong>al</strong>mente ad applicazioni nei campi <strong>del</strong>la nano e microelettronica, <strong>del</strong>l’elettroottica e in tutte quelle<br />
aree <strong>del</strong>la information technology e <strong>del</strong>le applicazioni industri<strong>al</strong>i e biomedic<strong>al</strong>i in cui i materi<strong>al</strong>i in oggetto assumono<br />
importanza crescente; “metodologie chimiche e fisiche per la soft matter”, con attività concentrate sia sulla<br />
caratterizzazione di materi<strong>al</strong>i specifici che sullo sviluppo di nuovi metodi di indagine.<br />
Nella sottoarea Biofisica si mira <strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong>le strutture e dei meccanismi che governano l'organizzazione e la<br />
dinamica dei sistemi biologici a livelli di complessità crescente d<strong>al</strong> molecolare <strong>al</strong> supramolecolare, <strong>al</strong> sistemico. Con<br />
questi studi si pongono le basi per lo sviluppo di tecnologie di materi<strong>al</strong>i e dispositivi basati sull’interazione di sistemi<br />
artifici<strong>al</strong>i con molecole, cellule, e tessuti biologici. Altri obiettivi sono quelli <strong>del</strong>la ricerca di nuovi materi<strong>al</strong>i compositi<br />
contenenti biomolecole, sensori che sfruttano la plur<strong>al</strong>ità di stati conformazion<strong>al</strong>i di macromolecole biologiche,<br />
trasduttori di segn<strong>al</strong>i chimico fisici generati da molecole e tessuti biologici, sistemi nanotecnologici per lo screening<br />
rapido e massiccio di sostanze bioattive, interfacce intelligenti tra tessuti biologici e sistemi artifici<strong>al</strong>i.<br />
2. Sistemi e materi<strong>al</strong>i complessi<br />
Il Progetto si articola nelle seguenti linee princip<strong>al</strong>i di attività: Applicazioni interdisciplinari dei sistemi complessi,<br />
Sviluppo e studio di mo<strong>del</strong>li e metodi teorici, Studio di materi<strong>al</strong>i disordinati, vetrosi e compositi, Sistemi a molti corpi<br />
e superconduttività ad <strong>al</strong>ta Tc, Sviluppo e applicazioni di metodi speriment<strong>al</strong>i per i sistemi complessi.<br />
I sistemi fisici in esame sono quelli critici, vetrosi, fratt<strong>al</strong>i e sistemi turbolenti, le reti geniche e neur<strong>al</strong>i e, in gener<strong>al</strong>e, le<br />
strutture soggette ad autoorganizzazione critica.<br />
L'obiettivo è il controllo e l'an<strong>al</strong>isi di dinamiche non lineari e l'emergenza di strutture complesse. I materi<strong>al</strong>i<br />
considerati d<strong>al</strong> punto di vista speriment<strong>al</strong>e sono quelli complessi, disordinati, vetrosi, porosi e granulari, cat<strong>al</strong>izzatori<br />
eterogenei e nuovi materi<strong>al</strong>i superconduttivi. Le attività speriment<strong>al</strong>i si riferiscono princip<strong>al</strong>mente a metodologie<br />
spettroscopiche utilizzanti luce, neutroni e raggi X. Parte <strong>del</strong>le attività speriment<strong>al</strong>i è basata anche sull’utilizzo di<br />
grandi infrastrutture (Grenoble) mentre le attività teorico-mo<strong>del</strong>listiche utilizzano le grandi strutture di c<strong>al</strong>colo.<br />
Con l'obiettivo di ottimizzare risorse e produttività è stata proposta nel 2007 una nuova commessa, la 17esima <strong>del</strong><br />
Progetto (MD.P02.018 Materi<strong>al</strong>i complessi e loro applicazioni), nata d<strong>al</strong>la fusione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> precedente<br />
modulo MD.P10.006.002 e di un gruppo <strong>del</strong>l’unità CNISM di Napoli, Università ”Federico II” e Seconda Università<br />
di Napoli. Questa commessa presenta le caratteristiche di collaborazione e integrazione auspicate d<strong>al</strong>la convenzione<br />
tra CNR e CNISM.<br />
3. Ottica, Fotonica e Plasmi<br />
Il Progetto Ottica, Fotonica e Plasmi incorpora i precedenti Progetti “Componenti e sistemi fotonici”, “Sistemi<br />
ottici e quantistici con fotoni e atomi ultrafreddi” e “Plasmi e sistemi atomici e molecolari per applicazioni<br />
88.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
innovative”. Il senso di questo accorpamento viene d<strong>al</strong>la sostanzi<strong>al</strong>e unitarietà <strong>del</strong>le tre tematiche, sia per<br />
quanto riguarda gli obiettivi <strong>del</strong>la ricerca che per le metodologie e la tipologia di strumentazione, oltre che per<br />
le comuni competenze, necessarie a perseguire t<strong>al</strong>i obiettivi. Per questo motivo, sebbene gli obiettivi fin<strong>al</strong>i in<br />
precedenza evidenziati per i singoli progetti confluenti non cambino di molto, si ottiene una razion<strong>al</strong>izzazione<br />
che evita, in particolare, sovrapposizioni.<br />
In questo contesto, gli obiettivi prioritari gener<strong>al</strong>i <strong>del</strong> Progetto sono sintetizzabili in: sviluppo di nuovi materi<strong>al</strong>i per<br />
impiego in dispositivi ottici e fotonici; studio di sorgenti ad impulsi ultracorti (regime degli attosecondi) e fisica degli<br />
<strong>al</strong>ti campi; re<strong>al</strong>izzazione di sorgenti coerenti innovative in regioni spettr<strong>al</strong>i attu<strong>al</strong>mente con scarsa copertura (ad<br />
esempio UV estremo, medio e lontano IR); studio di nuovi dispositivi ottici per la manipolazione dei fotoni; sviluppo<br />
di nuove tecniche e di sistemi di imaging, anche collegati <strong>al</strong>la microscopia; generazione, manipolazione e an<strong>al</strong>isi di<br />
nuovi stati di campo non classici e studio di correlazioni quantistiche; studio di effetti quantistici in sistemi di atomi<br />
ultra-freddi; studio di sistemi atomici e molecolari, anche di quelli rilevanti nella chimica-fisica dei plasmi; studio dei<br />
plasmi collision<strong>al</strong>i; sviluppo di tecniche spettroscopiche ad <strong>al</strong>ta sensibilità ed accuratezza in regioni spettr<strong>al</strong>i estreme.<br />
Le possibili applicazioni relative agli obiettivi gener<strong>al</strong>i sopra elencati sono innumerevoli e si possono citare, a mero<br />
titolo di esempio: sviluppo di sistemi avanzati di monitoraggio ambient<strong>al</strong>e con tecniche ottiche, da terra, da aereo,<br />
d<strong>al</strong>lo spazio; applicazione di sistemi fotonici innovativi <strong>al</strong> settore <strong>del</strong>le lavorazioni industri<strong>al</strong>i; applicazione di<br />
tecniche e sistemi ottici <strong>al</strong>lo studio e <strong>al</strong>la conservazione dei beni cultur<strong>al</strong>i; utilizzo <strong>del</strong>le proprietà quantistiche <strong>del</strong>la<br />
radiazione per schemi innovativi di trattamento <strong>del</strong>l’informazione e per comunicazioni intrinsecamente sicure;<br />
re<strong>al</strong>izzazione di sensori e microdispositivi basati su campioni atomici ultrafreddi; utilizzo di plasmi in processi di<br />
deposizione e trattamento plasmochimico di materi<strong>al</strong>i di interesse nel fotovoltaico, nella microelettronica,<br />
optoelettronica e nella fotonica; lavorazione di componenti ottici innovativi con sorgenti ad impulsi ultracorti;<br />
applicazioni biomedic<strong>al</strong>i di dispositivi fotonici; dispositivi fotonici per il trattamento e la trasmissione<br />
<strong>del</strong>l’informazione.<br />
4. Materi<strong>al</strong>i , sistemi e dispositivi magnetici e superconduttori<br />
Il progetto si propone come sviluppo integrato di attività di ricerca sui materi<strong>al</strong>i magnetici, superconduttori,<br />
funzion<strong>al</strong>i complessi basati su forti correlazioni elettroniche, e sulla relativa dispositivistica avanzata. Le nuove<br />
proprietà esibite da strutture mesoscopiche magnetiche, superconduttive ed ibride, lo sviluppo <strong>del</strong>la spintronica e<br />
<strong>del</strong>l’elettronica basata sugli ossidi polifunzion<strong>al</strong>i degli elementi di transizione stanno rivoluzionando la tecnologia<br />
<strong>del</strong>le memorie magnetiche, dei dispositivi elettronici e <strong>del</strong>la sensoristica magnetica e superconduttiva.<br />
Per le sue problematiche scientifiche di frontiera, intrinsecamente interdisciplinari, e per le sue enormi<br />
potenzi<strong>al</strong>ità di impatto tecnologico e di mercato, t<strong>al</strong>e settore costituisce una <strong>del</strong>le linee di maggiore impegno in<br />
ricerca e sviluppo nei paesi tecnologicamente più avanzati. Nell’ambito <strong>del</strong> progetto verranno re<strong>al</strong>izzate<br />
eterostrutture complesse, ad <strong>al</strong>to grado di perfezione struttur<strong>al</strong>e e con interfacce controllate su sc<strong>al</strong>a<br />
nanometrica, <strong>al</strong> fine di ottimizzare il tuning di proprietà magnetiche, di magnetotrasporto, superconduttive,<br />
dielettriche, ferroelettriche ed ottiche, in vista <strong>del</strong>la fabbricazione di una nuova generazione di dispositivi con<br />
caratteristiche multifunzion<strong>al</strong>i. Verrà utilizzato un ampio spettro di metodologie di indagine morfologicomicrostruttur<strong>al</strong>e<br />
e per lo studio <strong>del</strong>le proprietà magnetiche e superconduttive, tra cui tecniche diagnostiche<br />
avanzate con luce di sincrotrone. Verranno sviluppati studi teorici mediante diverse tipologie di c<strong>al</strong>colo.<br />
Il progetto si articola nelle seguenti macrolinee tematiche, con i rispettivi obiettivi:<br />
A) Processi di magnetizzazione e meccanismi di trasporto in materi<strong>al</strong>i magnetici e superconduttori<br />
• Comprensione degli effetti di bassa dimension<strong>al</strong>ità, superficie-interfaccia e prossimità in nanostrutture<br />
magnetiche (antiferromagneti uni e bidimension<strong>al</strong>i; nanoparticelle magnetiche; ossidi di ferro), superconduttive<br />
(cuprati; solfuri; boruri), ibride e composite (eterostrutture, qu<strong>al</strong>i multistrati ferromagnete/superconduttore).<br />
• Comprensione di fenomeni mesoscopici di non equilibrio, meccanismi di pinning e dinamica <strong>del</strong>la<br />
magnetizzazione e dei vortici in sistemi magnetici, superconduttori e strutture ibride.<br />
B) Spintronica ed elettronica degli ossidi<br />
• Comprensione dei meccanismi <strong>del</strong> magnetismo e <strong>del</strong>la superconduttività in materi<strong>al</strong>i a forte correlazione<br />
elettronica (ossidi di met<strong>al</strong>li di transizione a struttura perovskitica, manganiti, con magnetoresistenza<br />
coloss<strong>al</strong>e; rutenocuprati, con coesistenza di magnetismo e superconduttività; eterostrutture<br />
superconduttore/ferromagnete; sistemi fermionici pesanti).<br />
• Comprensione dei meccanismi di magnetotrasporto in semiconduttori magnetici diluiti ed ottimizzazione<br />
<strong>del</strong>le loro proprietà ai fini <strong>del</strong>la manipolazione degli spin dei portatori in dispositivi spintronici.<br />
C) Dispositivistica magnetica, magnetoelettronica e superconduttiva per applicazioni in energetica, elettronica,<br />
sensoristica ed immagazzinamento <strong>del</strong>le informazioni.<br />
• Aumento <strong>del</strong>le conoscenze nel campo <strong>del</strong>la fisica e <strong>del</strong>la tecnologia dei dispositivi e la re<strong>al</strong>izzazione di prototipi per<br />
applicazioni in: Energetica [re<strong>al</strong>izzazione di cavi e nastri superconduttori, di magneti permanenti (tipo spring<br />
magnets, cioè bistrati ferromagnete duro/ferromagnete dolce), di sistemi per refrigerazione magnetica (a base di<br />
composti intermet<strong>al</strong>lici]; Elettronica [micro e nanoelettronica superconduttiva, dispositivi per computazione<br />
89.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
quantistica, telecomunicazioni, optoelettronica (dispositivi ad effetto Josephson basati su rf SQUID e reti di<br />
giunzioni; dispositivi HTS e LTS)]; Sensoristica [sensori magnetoresistivi (strutture spin v<strong>al</strong>ve; manganiti), sensori<br />
ed attuatori magnetostrittivi (a base di particelle magnetiche disperse in matrici elastiche); sensori e rivelatori<br />
superconduttivi (sensori SQUID per applicazioni in biomedicina, diagnostica non distruttiva, telecomunicazioni,<br />
ottica e computazione quantistica, astrofisica)]; Immagazzinamento <strong>del</strong>le informazioni [mezzi di registrazione<br />
magnetica ad <strong>al</strong>ta densità con anisotropia perpendicolare (array di dot e particelle autoorganizzate a base di CoPt<br />
e FePt), memorie ibride tipo MRAM (a base di tunnel magnetiche, ossidi funzion<strong>al</strong>i complessi)].<br />
5. Microelettronica, Sensori e Microsistemi<br />
L’obiettivo <strong>del</strong> progetto, che accorpa due Progetti attivi nel 2006 “Nuovi Materi<strong>al</strong>i, Processi e Architetture per<br />
la Microelettronica” (ex MD.P05) e “Sensori e Microsistemi” (ex MD.P09), è duplice: da un lato, studiare nuovi<br />
materi<strong>al</strong>i e sviluppare nuovi processi e dispositivi per affrontare i prossimi nodi tecnologici individuati d<strong>al</strong>la<br />
Internation<strong>al</strong> Technology Roadmap for Semiconductors, seguendo cioè il percorso indicato d<strong>al</strong>la cosiddetta<br />
legge di Moore; d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro, sviluppare nuove tecnologie non digit<strong>al</strong>i che consentano ai sistemi micro e<br />
nanoelettronici di interagire con l’ambiente in modo intelligente.<br />
Si intende cioè operare sia nel cosiddetto dominio “More Moore”, attraverso lo studio di nuove soluzioni per la<br />
miniaturizzazione <strong>del</strong>la tecnologia CMOS e di nuove architetture nanoelettroniche per l’integrazione spinta dei<br />
dispositivi, sia in quello “More than Moore”, mediante lo sviluppo di nuovi sensori, attuatori e microsistemi,<br />
nonché di dispositivi di potenza ed iperfrequenza in materi<strong>al</strong>i diversi d<strong>al</strong> Silicio (SiC, GaN, etc...).<br />
In entrambi i casi, questo Progetto si pone come obiettivo gener<strong>al</strong>e lo sviluppo organico e coordinato <strong>del</strong>le<br />
competenze in questo settore, orientandole nello stesso tempo verso applicazioni di elevata v<strong>al</strong>enza scientifica,<br />
produttiva e soci<strong>al</strong>e.<br />
Il Progetto si articola nelle seguenti linee princip<strong>al</strong>i di attività:<br />
1) Materi<strong>al</strong>i e processi per la miniaturizzazione <strong>del</strong>la tecnologia CMOS.<br />
2) Materi<strong>al</strong>i, tecnologie e dispositivi emergenti.<br />
3) Optoelettronica integrata in silicio.<br />
4) Dispositivi di potenza ed iperfrequenza.<br />
5) Materi<strong>al</strong>i e processi per sensori e attuatori.<br />
6) Tecnologie microsistemistiche e sviluppo di microcomponenti.<br />
7) Sviluppo di microsistemi per applicazioni ambient<strong>al</strong>i, <strong>al</strong>imentari, biomedic<strong>al</strong>i e spazi<strong>al</strong>i.<br />
6. Nanoscienze e nanotecnologie<br />
Le nanoscienze e le loro tecnologie abilitanti costituiscono un settore spiccatamente interdisciplinare che coniuga<br />
uno straordinario impatto su applicazioni di punta in elettronica e telecomunicazioni, farmaceutica, genomica e<br />
biomedic<strong>al</strong>e ad una speci<strong>al</strong>e vicinanza tra la ricerca fondament<strong>al</strong>e e lo sviluppo di nuovi materi<strong>al</strong>i, metodologie e<br />
dispositivi innovativi.<br />
Il Progetto Nanoscienze e Nanotecnologie si articola secondo le seguenti macrolinee:<br />
1) Sintesi, lavorazione e controllo di sistemi nanostrutturati con produzione top-down e bottom-up di nanosistemi<br />
con controllo su posizione, composizione, forma, proprietà elettroniche, fotoniche e magnetiche; superfici e<br />
interfacce nanostrutturate e funzion<strong>al</strong>izzate; tecnologie per il monitoraggio dei nanosistemi;<br />
2) Sistemi e dispositivi nanostrutturati per fotonica, optoelettronica e spintronica, NEMS: nanodispositivi operanti<br />
con il controllo di singole o poche particelle, nanodispositivi multifunzione e non convenzion<strong>al</strong>i per ICT, crittografia<br />
quantistica, nanomeccanica, nanoattrito e dispositivi derivati;<br />
3) Processi e dispositivi coerenti nei nanosistemi: computazione quantistica con architetture sc<strong>al</strong>abili, effetti a molti<br />
corpi e nanodispositivi derivati, sistemi ibridi nanostrutturati;<br />
4) Nanotecnologie molecolari: interfacciamento nanostruttura/molecola, dispositivi optoelettronici, magnetici,<br />
fotonici a singola molecola, funzion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le molecole e dispositivi derivati;<br />
5) Nanobiotecnologie per le scienza <strong>del</strong>la vita: nanoprobe intracellulari, drug <strong>del</strong>ivery, lab-on-chip per genomica e<br />
proteomica, interfacciamento sistema biologico-circuito;<br />
6) Nanobiotecnologie per ICT: elementi biologici qu<strong>al</strong>i template per implementare architetture di interesse per ICT,<br />
ICT basata su architetture comprendenti elementi di origine biologica: proteine, DNA, cellule intere;<br />
nano(opto)elettronica “bioinspired”<br />
7) Metodi per il progetto <strong>al</strong> c<strong>al</strong>colatore dei nanosistemi: sviluppo ed applicazione di metodi di simulazione ottimizzati<br />
per il progetto e la funzion<strong>al</strong>ità di nanosistemi inorganici, organici, biologici e per tutte le macrolinee <strong>del</strong> progetto.<br />
90.
Progetti<br />
2.7.h Sistemi di Produzione<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Processi industri<strong>al</strong>i high tech: metodi e strumenti 11.677 42 13<br />
Microsistemi embedded 7.670 29 12<br />
Robot e sistemi integrati di produzione 5.360 20 5<br />
Tecnologie sostenibili per la costruzione edile e civile 11.691 44 7<br />
Processo di re<strong>al</strong>izzazione e gestione <strong>del</strong>le opere edili e civili 8.993 34 4<br />
Sistemi di monitoraggio, controllo e sicurezza nei contesti produttivi e d'uso 6.797 25 7<br />
Sistemi per movimentazione e lavorazione in ambienti non strutturati 8.873 34 4<br />
Prodotti industri<strong>al</strong>i higth tech 13.724 52 17<br />
Tot<strong>al</strong>e 74.785 280 69<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
ACUSTICA "O.M. Corbino" 2.175 9 3<br />
MACCHINE AGRICOLE E MOVIMENTO<br />
TERRA<br />
5.727 26 3<br />
MATERIALI PER L' ELETTRONICA ED IL<br />
MAGNETISMO<br />
5.534 23 9<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI<br />
CERAMICI<br />
6.843 25 14<br />
STUDI SUI SISTEMI INTELLIGENTI PER L'<br />
AUTOMAZIONE<br />
8.725 36 8<br />
TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE<br />
19.346 73 9<br />
TECNOLOGIE INDUSTRIALI E<br />
AUTOMAZIONE<br />
11.415 46 13<br />
Tot<strong>al</strong>e 59.766 238 59<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 2.347 8 2<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 1.240 0 1<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE<br />
INFORMATICHE<br />
3.322 13 2<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA<br />
COGNIZIONE<br />
1.564 1 1<br />
STUDIO DELLE MACROMOLECOLE 3.420 11 1<br />
TECNOLOGIA DELLE MEMBRANE 391 1 1<br />
VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE<br />
SPECIE ARBOREE<br />
2.736 7 2<br />
Tot<strong>al</strong>e 15.019 42 10<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Contribuire ad accrescere la competitività e la sostenibilità economica, soci<strong>al</strong>e, ambient<strong>al</strong>e ed energetica <strong>del</strong><br />
Sistema Industri<strong>al</strong>e It<strong>al</strong>iano attraverso attività di ricerca fondate su:<br />
- l’integrazione di nuove tecnologie abilitanti nello sviluppo di nuovi prodotti/servizi e processi ad elevata<br />
qu<strong>al</strong>ità sostenibile e ad <strong>al</strong>to v<strong>al</strong>ore aggiunto;<br />
- la riduzione <strong>del</strong> tempo di trasferimento tra ricerca e innovazione industri<strong>al</strong>e;<br />
- la integrazione di diversi partner, lungo la catena <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore ricerca - innovazione industri<strong>al</strong>e;<br />
- lo sviluppo di nuova imprenditori<strong>al</strong>ità basata sulla conoscenza.<br />
T<strong>al</strong>i obiettivi gener<strong>al</strong>i si espliciteranno per il 2007 attraverso lo sviluppo di obiettivi specifici tra i qu<strong>al</strong>i si<br />
segn<strong>al</strong>ano princip<strong>al</strong>mente:<br />
- la promozione <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong> Dipartimento, tramite la definizione di una matrice di competenze che<br />
faciliti la individuazione di potenzi<strong>al</strong>i collaborazioni, da parte <strong>del</strong> mondo produttivo e <strong>del</strong> mondo scientifico<br />
esterno <strong>al</strong>l’Ente<br />
91.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
- il lancio di nuovi progetti in sintonia col DL <strong>del</strong> MSE denominato ”Industria 2015”;<br />
- il lancio di progetti su sc<strong>al</strong>a Region<strong>al</strong>e Aree di notevole sviluppo economico o di crescita degli investimenti<br />
di ricerca (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Puglia, C<strong>al</strong>abria).<br />
- l’individuazione, tramite le Piattaforme Tecnologiche Nazion<strong>al</strong>i seguite, <strong>del</strong>le esigenze di ricerca di<br />
specifici settori produttivi da segn<strong>al</strong>are <strong>al</strong>le Amministrazioni competenti per la programmazione<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Per quanto riguarda il confronto tra i risultati ottenuti ed i risultati attesi, esso viene rinviato, nello specifico, ai<br />
singoli progetti. Più in gener<strong>al</strong>e si riscontra in tutti una coerenza fra quanto previsto e quanto re<strong>al</strong>izzato. E’<br />
<strong>al</strong>tresì da notare come l’espressione dei risultati ottenuti sia mediamente migliorata, permettendo un più<br />
immediato riscontro in sede di consuntivo.<br />
Un positivo riscontro si è registrato per le entrate da fonti esterne che si sono mantenute <strong>al</strong>lo stesso livello<br />
<strong>del</strong>l’anno 2005, pur essendo venuto meno il contributo <strong>del</strong>l’Istituto Colonnetti, fuoriuscito d<strong>al</strong> CNR per<br />
passare <strong>al</strong>l’Ente di nuova creazione INRIM<br />
Per quanto riguarda i problemi riscontrati, vengono da più parti segn<strong>al</strong>ati carenze di person<strong>al</strong>e che viene<br />
perduto e non sostituito e consistenti ritardi nella tempistica <strong>del</strong>lo svolgimento <strong>del</strong>le procedure di istruzione<br />
<strong>del</strong>le pratiche relative <strong>al</strong>l’erogazione di fondi su bandi pubblici.<br />
La fuoriuscita <strong>del</strong>l’Istituto ”Colonnetti”, ha influito sulla struttura <strong>del</strong> Dipartimento, svuotando in pratica il<br />
previsto progetto SP 09 “Metodi e strumenti di metrologia”.<br />
Dopo l’avvio <strong>del</strong> Dipartimento (aprile 2006) si rendeva di fatto necessario mettere mano <strong>al</strong>la struttura e, in<br />
accordo con il Consiglio Scientifico, veniva ipotizzata quella attu<strong>al</strong>mente proposta per il 2007. Un’an<strong>al</strong>isi<br />
approfondita <strong>del</strong>le attività svolte d<strong>al</strong> Centro di Responsabilità “Istituto di Acustica O.Corbino” ha portato, dopo<br />
positiva consultazione con il Dipartimento “Materi<strong>al</strong>i e dispositivi”, <strong>al</strong>la proposta, approvata d<strong>al</strong> CdA <strong>del</strong> CNR<br />
che t<strong>al</strong>e centro di responsabilità afferisca, d<strong>al</strong> 2007 <strong>al</strong> Dipartimento “Sistemi di Produzione”.<br />
Sul piano <strong>del</strong>la collaborazione con L’Europa si segn<strong>al</strong>a l’attività per la costituzione di due piattaforme<br />
nazion<strong>al</strong>i: Manufuture It<strong>al</strong>y e La Piattaforma Tecnologica It<strong>al</strong>iana sulle Costruzioni, corrispondenti ad<br />
an<strong>al</strong>oghe piattaforme Europee.<br />
Si segn<strong>al</strong>ano inoltre le attività che hanno condotto a:<br />
- la proposta di due progetti Interdipartiment<strong>al</strong>i mirati a sviluppare ricerca in settori in cui il paese intende<br />
effettuare forti investimenti di ricerca: “Turismo, sistema produttivo aperto” e “Componentistica evoluta<br />
per il risparmio di energia negli usi fin<strong>al</strong>i civili ed industri<strong>al</strong>i” che sranno fin<strong>al</strong>izzati nel 2007;<br />
- la proposta accettata nell’ambito <strong>del</strong> PON “Centri di competenza” per la costituzione di una società<br />
consortile nel settore manifatturiero, che ha visto un efficace coordinamento tra CNR, Università e aziende<br />
nell’area pugliese nei Sistemi di Produzione;<br />
- la convenzione operativa Confartigianato ITC, IRcCOS sulla diffusione di informazione e sul rilascio di<br />
servizi qu<strong>al</strong>ificati ad aziende artigiane, ai fini <strong>del</strong>la marcatura CE di Prodotti <strong>del</strong>la Costruzione, messa a<br />
punto nell’ambito <strong>del</strong>l’Accordo quadro CNR-Confartigianato;<br />
- la costituzione in collaborazione con il Dipartimento di Linguistica <strong>del</strong>l’Università <strong>del</strong>la C<strong>al</strong>abria di una<br />
Unità di Ricerca presso Terzi su “Sistemi di indicizzazione e classificazione ” che coopererà con le strutture<br />
scientifiche <strong>del</strong> Dipartimento nello sviluppo di lessici specifici in diversi settori e sotto-settori produttivi<br />
(autoriparazione, costruzione…).<br />
Collaborazioni<br />
Le princip<strong>al</strong>i collaborazioni <strong>del</strong> Dipartimento sono state inserite nei singoli progetti. Tra quelle che hanno<br />
condotto a sviluppi progettu<strong>al</strong>i di interesse a livello nazion<strong>al</strong>e si segn<strong>al</strong>ano quelle con il mondo <strong>del</strong>l’impresa,<br />
sia specificamente con aziende, sia con strutture associative (Federlegno, Ucimu, Federchimica, Lega <strong>del</strong>le<br />
Cooperative, Confartigianato, ...). Sul piano internazion<strong>al</strong>e sono proseguite le numerose collaborazioni con<br />
Centri di Ricerca ed Università dando approfondimento particolare <strong>al</strong>la cooperazione con il Fraunhofer-<br />
Ges<strong>al</strong>lschaft tedesco e <strong>al</strong> Centre Scientifique et Technique du Batiment francese.<br />
L’attività <strong>del</strong>la macroarea è articolata in 8 progetti.<br />
1. Processi industri<strong>al</strong>i high tech: metodi e strumenti<br />
I processi industri<strong>al</strong>i High Tech sono stati oggetto di attività di RST <strong>del</strong> CNR a partire d<strong>al</strong>la seconda metà degli<br />
anni 80 nell’ambito <strong>del</strong> PNR, dei progetti Europei ed Eureka nonché <strong>del</strong>la legge 46/82 poi divenuta 297/99.<br />
Attraverso t<strong>al</strong>i attività il CNR ha dato un notevolissimo contributo <strong>al</strong>lo sviluppo di nuovi processi industri<strong>al</strong>i ad<br />
elevato v<strong>al</strong>ore aggiunto nella logica di filiera, interessando <strong>al</strong>l’innovazione i settori <strong>del</strong> Made in It<strong>al</strong>y (c<strong>al</strong>zature,<br />
92.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
mobili, ceramica, tessile, etc.), dei Beni strument<strong>al</strong>i e contribuendo a Prodotti science-based. Di recente –<br />
nell’ambito <strong>del</strong>la strategia Europea di Ricerca volta <strong>al</strong>lo sviluppo di un Manifatturiero Competitivo e<br />
Sostenibile ad Alto V<strong>al</strong>ore Aggiunto basato sulla conoscenza - l’iniziativa Manufuture, le correlate European<br />
Technology Platforms e Piattaforma Nazion<strong>al</strong>e hanno foc<strong>al</strong>izzato l’attenzione sulla Customer Driven High<br />
Added V<strong>al</strong>ue Factory “as a product”. Il presente progetto - tenuto conto degli indirizzi strategici <strong>del</strong><br />
Dipartimento e degli Istituti Esecutori, considerando la Fabbrica ad Alto V<strong>al</strong>ore Aggiunto come un prodotto - ha<br />
an<strong>al</strong>izzato i processi che, nella correlazione che unisce filiere vertic<strong>al</strong>i di produzione, caratterizzano il ciclo di<br />
vita <strong>del</strong>la Fabbrica nei suoi princip<strong>al</strong>i macrolivelli (macchina, cella/sistema ed impresa) ed ha individuato i<br />
processi più importanti (cioè, progettazione, gestione, riconfigurazione) ai fini <strong>del</strong> conseguimento di un effettivo<br />
vantaggio competitivo basato sulla conoscenza.<br />
In t<strong>al</strong>e ottica sono state riorganizzate e debbono essere inquadrate le commesse orientate <strong>al</strong>lo studio,<br />
concezione e sviluppo di tecnologie abilitanti di Processo, le qu<strong>al</strong>i sono raccordate e assistite da attività di<br />
foresight e d<strong>al</strong>lo studio, an<strong>al</strong>isi e sviluppo di metodi e strumenti per generare una catena produttiva e di v<strong>al</strong>ore<br />
basata sulla conoscenza.<br />
2. Microsistemi embedded<br />
L'obiettivo gener<strong>al</strong>e consiste nella progettazione, re<strong>al</strong>izzazione, studio ed applicazione di materi<strong>al</strong>i e sistemi<br />
innovativi di interesse per il sistema di produzione nazion<strong>al</strong>e.<br />
Fra gli argomenti in fase di sviluppo si segn<strong>al</strong>ano:sistemi di monitoraggio ad <strong>al</strong>te prestazioni (rivelatori gas, di<br />
radiazioni ad <strong>al</strong>ta energia, sensori chimici, ...); attuatori e trasduttori per applicazioni in meccanica, domotica e<br />
in sistemi manifatturieri; materi<strong>al</strong>i innovativi per generazione e trasporto di energia.<br />
3. Robot e sistemi integrati di produzione<br />
Il Progetto integra competenze riconducibili <strong>al</strong>la meccatronica, robotica e automazione ed ha ricadute su<br />
imprese che operano in diversi settori produttivi con tecnologie medio-<strong>al</strong>te. Esso è indirizzato verso la<br />
concezione e sviluppo di sistemi integrati di produzione, macchine utensili, robot, automazione e sistemi e<br />
componenti high tech per diverse applicazioni. Le attività interessano lo sviluppo integrato, la scelta dei<br />
materi<strong>al</strong>i, la simulazione, la prototipazione, la brevettazione, l’industri<strong>al</strong>izzazione e l’adeguamento normativo<br />
di sistemi per produrre e dei relativi processi.<br />
4. Tecnologie sostenibili per la costruzione edile e civile<br />
Studi e an<strong>al</strong>isi su tecnologie e materi<strong>al</strong>i da costruzione non convenzion<strong>al</strong>i e di nuova concezione per il controllo<br />
<strong>del</strong>l’inquinamento nell’ambiente costruito e per una costruzione sicura e di elevate prestazioni. In particolare si<br />
rivolge <strong>al</strong>lo studio di tecnologie e strumenti per il miglioramento <strong>del</strong>la sostenibilità energetica e acustica.<br />
5. Processo di re<strong>al</strong>izzazione e gestione <strong>del</strong>le opere edili e civili<br />
Miglioramento <strong>del</strong>l’efficienza e <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong> processo di costruzione e gestione <strong>del</strong>le opere di edilizia e di<br />
ingegneria civile, mediante strumenti evolutivi di informazione e formazione tecnica nel settore, applicazioni<br />
informatiche a supporto <strong>del</strong>l’innovazione di processi/prodotti <strong>del</strong>la costruzione, attraverso anche nuove<br />
metodologie ingegneristiche per l’an<strong>al</strong>isi ed il recupero <strong>del</strong>l’ambiente costruito, ivi compresi i beni cultur<strong>al</strong>i<br />
architettonici, la v<strong>al</strong>utazione tecnica di prodotti innovativi per la costruzione e la certificazione tecnica.<br />
6. Sistemi di monitoraggio, controllo e sicurezza nei contesti produttivi e d'uso<br />
Sistemi autonomi intelligenti di monitoraggio, controllo e sicurezza in contesti applicativi specifici con sviluppo<br />
di metodologie di progettazione <strong>al</strong>ternative a quelle attu<strong>al</strong>i in grado di rispondere <strong>al</strong>le esigenze innovative dei<br />
contesti applicativi coinvolti.<br />
7. Sistemi per movimentazione e lavorazione in ambienti non strutturati<br />
Tematiche di interesse applicativo per comparti industri<strong>al</strong>i rilevanti: sviluppi avanzati <strong>del</strong>le macchine e <strong>del</strong>le<br />
loro catene di potenza; sviluppo degli azionamenti meccatronici e <strong>del</strong>le relative architetture di controllo (a livello<br />
software e hardware); simulazione avanzata di sistemi complessi; sviluppo e applicazione dei requisiti di s<strong>al</strong>ute e<br />
comfort sia d<strong>al</strong> punto di vista ergonomico che d<strong>al</strong> punto di vista <strong>del</strong>la sicurezza attiva e passiva <strong>del</strong>le<br />
apparecchiature (rischio fisico e EMC); intensimetria acustica per la caratterizzazione di sorgenti complesse.<br />
93.
8. Prodotti industri<strong>al</strong>i high tech<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Il Progetto si pone l’obiettivo di progredire nello sviluppo di prodotti knowledge based per il manifatturiero<br />
cosiddetto maturo tipico <strong>del</strong> Made in It<strong>al</strong>y, <strong>al</strong> fine di migliorare, rafforzare e v<strong>al</strong>orizzare i punti di forza <strong>del</strong>le<br />
imprese nazion<strong>al</strong>i nei mercati esteri.<br />
Il Progetto è organizzato in parte su obiettivi re<strong>al</strong>izzativi, foc<strong>al</strong>izzati sullo sviluppo di nuovi materi<strong>al</strong>i anche<br />
nanostrutturati, nell’ambito di settori industri<strong>al</strong>i tradizion<strong>al</strong>i – c<strong>al</strong>zature, tessile, industria <strong>del</strong> legno, dei<br />
materi<strong>al</strong>i ceramici (innovativi e tradizion<strong>al</strong>i) e bioceramici, componentistica elettronica. Di t<strong>al</strong>i materi<strong>al</strong>i si<br />
prevede di ampliare i campi di applicazione grazie <strong>al</strong> vantaggio ottenibile d<strong>al</strong> trasferimento dei risultati <strong>del</strong>le<br />
ricerche, <strong>al</strong>cuni dei qu<strong>al</strong>i già presenti a livello di prototipo e di brevetto.<br />
Altri obiettivi si foc<strong>al</strong>izzano di più sullo sviluppo di tecnologie specifiche: tecnologie laser innovative con<br />
ricadute nelle microlavorazioni industri<strong>al</strong>i e nel biomedic<strong>al</strong>e; tecnologie <strong>del</strong>le membrane il cui utilizzo si<br />
propone come una v<strong>al</strong>ida <strong>al</strong>ternativa, sia da un punto di vista economico che ambient<strong>al</strong>e, ai processi<br />
convenzion<strong>al</strong>i di separazione e può essere impiegata in diversi settori produttivi (agro<strong>al</strong>imentare,<br />
biotecnologico, farmaceutico, energetico, chimico..).<br />
Altre obiettivi hanno invece ricadute più trasvers<strong>al</strong>i come, ad esempio, il concetto di fabbrica virtu<strong>al</strong>e dove sono<br />
presenti strumenti di nuova concezione fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>la customizzazione veloce di soluzioni per fornire una<br />
pianificazione avanzata <strong>del</strong>le attività e un supporto <strong>al</strong>la configurazione <strong>del</strong>le macchine, <strong>al</strong>la manutenzione, <strong>al</strong><br />
training e <strong>al</strong>la gestione.<br />
94.
Progetti<br />
2.7.i Tecnologie <strong>del</strong>l’Informazione e <strong>del</strong>la Comunicazione<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Apparati e Tecnologie per Reti Telematiche 14.391 53 19<br />
Data Mining, Ontologie e Web Semantico 26.401 97 19<br />
Grid and High Performance Computing 12.717 47 10<br />
Multimod<strong>al</strong> and Multidimension<strong>al</strong> content and Media 22.056 83 18<br />
Mo<strong>del</strong>listica e Simulazione di Sistemi Complessi 18.507 69 9<br />
Sicurezza (INTERDIPARTIMENTALE) 6.300 51 33<br />
Bioinformatica (INTERDIPARTIMENTALE) 3.490 38 21<br />
Tot<strong>al</strong>e 103.862 438 129<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
ANALISI DEI SISTEMI ED INFORMATICA<br />
"Antonio Ruberti"<br />
6.203 34 5<br />
CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI<br />
ELETTRONICA ED INGEGNERIA DELL'<br />
7.534 37 11<br />
INFORMAZIONE E DELLE<br />
TELECOMUNICAZIONI<br />
9.222 51 15<br />
INFORMATICA E TELEMATICA 15.913 44 17<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE<br />
INFORMATICHE<br />
6.045 32 14<br />
RILEVAMENTO ELETTROMAGNETICO<br />
DELL'AMBIENTE<br />
1.930 7 4<br />
SCIENZA E TECNOLOGIE<br />
DELL'INFORMAZIONE "Alessandro Faedo"<br />
25.200 126 15<br />
Tot<strong>al</strong>e 72.048 331 81<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 4.031 21 5<br />
BIOSTRUTTURE E BIOIMMAGINI 704 1 1<br />
CHIMICA DEL RICONOSCIMENTO<br />
MOLECOLARE<br />
529 1 1<br />
CIBERNETICA "Eduardo Caianiello" 4.705 21 5<br />
DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI 560 2 1<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 3.716 15 4<br />
INGEGNERIA BIOMEDICA 498 2 2<br />
INQUINAMENTO ATMOSFERICO 665 1 1<br />
LINGUISTICA COMPUTAZIONALE 609 2 2<br />
METODOLOGIE PER L' ANALISI<br />
AMBIENTALE<br />
2.301 7 2<br />
PROCESSI CHIMICO-FISICI 1.069 1 2<br />
RICERCA SULL' IMPRESA E LO SVILUPPO 865 4 1<br />
RICERCA SULLA POPOLAZIONE E LE<br />
POLITICHE SOCIALI<br />
1.024 4 4<br />
SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE 897 1 2<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA<br />
COGNIZIONE<br />
3.644 15 6<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE MOLECOLARI 587 1 1<br />
SCIENZE MARINE 1.968 1 1<br />
SCIENZE NEUROLOGICHE 715 1 2<br />
STUDI SUI SISTEMI INTELLIGENTI PER L'<br />
AUTOMAZIONE<br />
630 1 2<br />
STUDIO DEI MATERIALI<br />
NANOSTRUTTURATI<br />
1.176 1 1<br />
TEORIA E TECNICHE DELL' INFORMAZIONE<br />
GIURIDICA<br />
920 3 2<br />
Tot<strong>al</strong>e 31.814 107 48<br />
95.
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Gli Obiettivi Gener<strong>al</strong>i <strong>del</strong> Dipartimento Tecnologie <strong>del</strong>l’Informazione e <strong>del</strong>le Comunicazioni (ICT) sono fondati<br />
sull’approccio – ormai consolidato da esperienza plurienn<strong>al</strong>e europea di R&S – di ambient intelligence.<br />
secondo il qu<strong>al</strong>e i risultati <strong>del</strong>le attività di ricerca e sviluppo nel settore ICT consistono in prodotti attesi e<br />
tecnologie abilitanti in grado di rispondere ai bisogni applicativi dei vari utenti (intermedi e fin<strong>al</strong>i) “per ogni<br />
attore. in ogni luogo. in ogni momento. per ogni servizio. con qu<strong>al</strong>siasi dispositivo disponibile”. Ciò consente di<br />
individuare – vedi Figura 1 - seguendo un asse che evolve secondo livelli diversi di complessità crescente (dai<br />
componenti tecnologici. attraverso i sistemi integrati fino <strong>al</strong>le applicazioni settori<strong>al</strong>i) uno strato denominato<br />
“ICT per obiettivi strategici soci<strong>al</strong>i ed economici” nel qu<strong>al</strong>e convergono i risultati <strong>del</strong>le attività di ricerca e<br />
sviluppo <strong>del</strong>le tre componenti scientifiche monodisciplinari che definiscono il settore ICT stesso (le sue tre<br />
constituencies o technology pillars):<br />
• componentistica (ossia elettronica e fotonica applicate).<br />
• communication technologies (ossia reti e telecomunicazioni).<br />
• information technologies (ossia informatica).<br />
T<strong>al</strong>e strato consente. immerso nel gener<strong>al</strong>e contesto di ambient intelligence. di distinguere logicamente due<br />
tipologie di attività di ricerca e sviluppo: le attività di ricerca che caratterizzano i settori già citati (attività<br />
per<strong>al</strong>tro storicamente ben consolidate a livello accademico) e quelle legate intrinsecamente ai vari domini<br />
applicativi. per le qu<strong>al</strong>i è opportuno sottolineare come il loro v<strong>al</strong>ore glob<strong>al</strong>e sia superiore <strong>al</strong>la somma dei v<strong>al</strong>ori<br />
parzi<strong>al</strong>i che si avrebbero qu<strong>al</strong>ora t<strong>al</strong>i attività provassero ad avere impatto sui vari settori applicativi in modo<br />
disgiunto. In fondo. si tratta di niente <strong>al</strong>tro che di un esempio di convergent technologies. tutto interno <strong>al</strong> settore<br />
ICT.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Nel 2006. con l’avvio dei Dipartimenti e <strong>del</strong>la relativa programmazione <strong>del</strong>le attività. i 6 progetti previsti nel<br />
Piano Trienn<strong>al</strong>e 2006-2008 sono stati profondamente riconfigurati secondo una classificazione che prevede 4<br />
progetti di tipo sustaining (a sviluppo lineare nel tempo) e legati <strong>al</strong> core-business <strong>del</strong> settore ICT e 3 progetti di<br />
tipo disruptive (a sviluppo non lineare nel tempo) legati a definire la nuova dimensione di ricerca <strong>del</strong> settore ICT<br />
come indicato a livello internazion<strong>al</strong>e d<strong>al</strong> concetto <strong>del</strong>le convergent technologies (per esempio. infoscienze.<br />
bioscienze. nanoscienze). In particolare. nel 2007 hanno avuto inizio due nuovi progetti interdipartiment<strong>al</strong>i:<br />
Sicurezza (nell’accezione europea di comprehensive security) e Bioinformatica (nell’accezione ampia di<br />
relazioni bidirezion<strong>al</strong>i fra le bioscienze e le infoscienze) (entrambi di tipo disruptive).<br />
La transizione progettu<strong>al</strong>e descritta ha comunque consentito ai progetti in corso di conseguire risultati<br />
significativi in accordo con gli obiettivi attesi.<br />
In particolare i progetti hanno:<br />
• sviluppato <strong>al</strong>cune tecniche innovative per la caratterizzazione <strong>del</strong> can<strong>al</strong>e radio a iperfrequenze e<br />
metodologie hardware e software per la sicurezza e riservatezza nelle trasmissioni wireless e wired. con<br />
particolare riguardo <strong>al</strong>la tecnologia satellitare<br />
• sviluppato software in grado di acquisire. elaborare. comprendere. an<strong>al</strong>izzare. riconoscere l’informazione<br />
associata a media e contenuti multimod<strong>al</strong>i e multidimension<strong>al</strong>i. e rappresentare la conoscenza in modo<br />
efficiente e natur<strong>al</strong>e (interfacce) per l’utente. massimizzando il knowledgeable throughput<br />
• sviluppato elementi di c<strong>al</strong>colo avanzato “software-intensivi” per sistemi distribuiti (paradigma GRID e<br />
HPC). sia sul versante computing-intensive. sia su quello data-intensive e interconnessi. in grado di<br />
interagire in modo dinamico con gli utenti e l’ambiente esterno<br />
• progettato e sviluppato mo<strong>del</strong>li e metodi matematici per la previsione e la gestione <strong>del</strong> comportamento di<br />
sistemi e processi complessi.<br />
Collaborazioni<br />
Le attività <strong>del</strong> Dipartimento si sviluppano per lo piu con collaborazioni tra industrie ed enti it<strong>al</strong>iani ed esteri: tra<br />
cui: Finmeccanica. Telecom It<strong>al</strong>ia. RAI. FIAT. Motorola. ST Microelectronics. Ans<strong>al</strong>do. Elsag. Marconi.<br />
Siemens. Almaviva-CNR. Oracle. Alenia. Ericsson. Telespazio. Fujitsu. HP. IBM. Microsoft. NEC. Oracle. SUN.<br />
ESA. MIT. Los Alamos Nation<strong>al</strong> Labs. ASI. ENEA. INFN. CNIT. Scuola Superiore S. Anna di Pisa e varie <strong>al</strong>tre<br />
Università tra le qu<strong>al</strong>i: Universitè Catholique de Louvain. John Kepler University di Linz. LIB Université de<br />
France. Université de Luminy. European Southern Observatory (ESO). Zuse Institute (ZIB). Melbourne<br />
University. Portsmouth University. Universidad Computense de Madrid. University of Iowa. Toyota<br />
Technologic<strong>al</strong> Institute.<br />
96.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 7 progetti. due dei qu<strong>al</strong>i interdipartiment<strong>al</strong>i (Sicurezza e<br />
Bioinformatica) per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo obiettivo specifico.<br />
1. Apparati e Tecnologie per Reti Telematiche<br />
Il progetto dipartiment<strong>al</strong>e “Apparati e Tecnologie per Reti Telematiche” riassume in sè tutte le competenze<br />
relative <strong>al</strong> settore <strong>del</strong>le reti telematiche. coprendo sia aspetti relativi <strong>al</strong>la progettazione e re<strong>al</strong>izzazione di<br />
componenti hardware e firmware. sia tematiche che investono protocolli. mo<strong>del</strong>li. applicazioni. o <strong>al</strong>tro.<br />
abbracciando tutti i livelli <strong>del</strong>le diverse pile protocollari.<br />
In questo progetto. il termine “reti telematiche“ ingloba tutti gli aspetti <strong>del</strong>la comunicazione: i collegamenti<br />
terrestri cablati e wireless. i link satellitari. le reti di sensori. e le piattaforme denominate HAP (High Altitute<br />
Platform). Le componenti e le relative applicazioni di questo progetto includono sistemi a microonde ed ottici<br />
per telecomunicazioni. sistemi di automazione con reti wireless/wired ed ai controlli distribuiti. infomobilità.<br />
interconnessioni di reti eterogenee. progettazione di reti cablate e wireless. reti di sensori. reti ad hoc. reti<br />
satellitari. VoIP. comunicazioni multimedi<strong>al</strong>i. progettazione e gestione di reti loc<strong>al</strong>i o geografiche complesse.<br />
rilevazione e prevenzione di attacchi via rete.<br />
Questo progetto. a carattere nazion<strong>al</strong>e. nasce come operazione di integrazione di attività e competenze già<br />
presenti da anni nel CNR nel settore <strong>del</strong>le reti telematiche. e d<strong>al</strong> 2005 strutturate in commesse. Fra tutte le<br />
commesse in qu<strong>al</strong>che modo legate <strong>al</strong>le reti telematiche. questo progetto ha re<strong>al</strong>izzato una selezione di quelle<br />
più strettamente inerenti <strong>al</strong>la tematica <strong>del</strong> progetto in questione. operando t<strong>al</strong>ora una aggregazione tra di esse.<br />
Alcune di queste commesse sono complementari nel settore specifico di ricerca. <strong>al</strong>tre sono uniche nella loro<br />
specificità; la selezione operata ha determinato la costituzione di una unità progettu<strong>al</strong>e dipartiment<strong>al</strong>e che<br />
copre ogni settore <strong>del</strong>le reti telematiche.<br />
2. Data Mining. Ontologie e Web Semantico<br />
Il progetto dipartiment<strong>al</strong>e “Data Mining. Ontologie e Semantic Web” riassume le attività di ricerca e<br />
trasferimento tecnologico <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> Dipartimento ICT <strong>del</strong> CNR che operano nell’ambito <strong>del</strong>le tecnologie<br />
<strong>del</strong>la conoscenza. rivolte a sviluppare strumenti. <strong>al</strong>goritmi. linguaggi e mo<strong>del</strong>li per gestire le enormi moli di<br />
informazioni e risorse oggi disponibili. attraverso la estrazione. rappresentazione e distribuzione <strong>del</strong>la<br />
conoscenza mediante servizi avanzati e flessibili.<br />
3. Grid and High Performance Computing<br />
I sistemi di Grid Computing e High Performance Computing costituiscono un’area di ricerca che estende ed<br />
integra soluzioni hardware/software sc<strong>al</strong>abili. Il progetto ha l’obiettivo di studiare. definire e sviluppare<br />
metodologie e soluzioni basate sulle tecnologie di elaborazioni distribuite e par<strong>al</strong>lele che ispirandosi <strong>al</strong> mo<strong>del</strong>lo<br />
<strong>del</strong>le Griglie computazion<strong>al</strong>i forniscano sistemi e servizi pervasivi e ad elevate prestazioni per la cooperazione e<br />
condivisione di risorse di elaborazione eterogenee e dinamiche. Il progetto ha anche l’obiettivo di favorire la<br />
cooperazione con il resto <strong>del</strong>la comunità scientifica nazion<strong>al</strong>e ed internazion<strong>al</strong>e che opera sulle stesse aree di<br />
ricerca e di ricercare la collaborazione con le industrie interessate ad utilizzare le soluzioni studiate.<br />
4. Multimod<strong>al</strong> and Multidimension<strong>al</strong> content and Media<br />
L’obiettivo di questo progetto è la definizione di metodi e strumenti innovativi efficienti ed efficaci per l’utente<br />
per la creazione. la rappresentazione. il trattamento e la restituzione <strong>del</strong> contenuto dei media<br />
multidimension<strong>al</strong>i. Nel progetto la multidimension<strong>al</strong>ità considerata è sia quella intrinseca <strong>al</strong> tipo di dato (ad<br />
esempio immagini. video. forme 2D e 3D. suono) sia quella dovuta <strong>al</strong>le molteplici tipologie di segn<strong>al</strong>i e dati. che<br />
concorrono a descrivere uno stesso fenomeno. An<strong>al</strong>ogamente la multimod<strong>al</strong>ità è intesa come l’utilizzo di<br />
molteplici sorgenti per l’acquisizione e creazione dei dati. sia di vari dispositivi e metodi per la presentazione<br />
dei dati e l’interazione con l’utente. fornendo un <strong>al</strong>to grado di re<strong>al</strong>ismo e di immersività nell’ambiente<br />
virtu<strong>al</strong>e.<br />
5. Mo<strong>del</strong>listica e Simulazione di Sistemi Complessi<br />
Questo progetto di ricerca si pone come obiettivo lo sviluppo dimo<strong>del</strong>li e metodi per la rappresentazione. la<br />
simulazione. la gestione e il controllo di sistemi e processi complessi. nei loro aspetti fondazion<strong>al</strong>i. Questa<br />
attivita’ si caratterizzera' anche conla messa a punto di mo<strong>del</strong>li. metodi ed <strong>al</strong>goritmi numerici e stocastici ad<br />
hoc nei diversi settori di applicazione. scelti fra quelli oggi più cruci<strong>al</strong>i per le scienze speriment<strong>al</strong>i. la tecnologia<br />
e le scienze soci<strong>al</strong>i.<br />
97.
6. Sicurezza (INTERDIPARTIMENTALE)<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Il progetto interdipartiment<strong>al</strong>e “Sicurezza” ha come obiettivo quello di raccordare le varie attivita’<br />
relativamente <strong>al</strong>la sicurezza ed <strong>al</strong>la safety che sono distribuite su vari Dipartimenti <strong>del</strong> CNR e cercare di<br />
raccordarle in maniera da fare sistema ed ottenere dei risultati di maggiore v<strong>al</strong>enza nazion<strong>al</strong>e ed<br />
internazion<strong>al</strong>e. In particolare sono stati presi in considerazione gli aspetti che riguardano la sicurezza <strong>del</strong>le<br />
informazioni . la sicurezza dei luoghi e degli edifici sensibili. la sicurezza <strong>del</strong>le persone e dei beni. La logica<br />
attuativa presuppone la re<strong>al</strong>izzazione o il riadattamento <strong>al</strong>le specifiche esigenze di sensori e dispositivi<br />
unitamente <strong>al</strong>la sicurezza <strong>del</strong>le informazioni. settore di per se gia’ definito ma anche asservibile <strong>al</strong>la<br />
trasmissione sicura di <strong>al</strong>larmi ed <strong>al</strong>l’attivazione di opportuni attuatori.<br />
7. Bioinformatica (INTERDIPARTIMENTALE)<br />
Il Progetto (CNR-BIOINFORMATICS) è costituito da ricercatori afferenti a diversi dipartimenti <strong>del</strong> CNR. <strong>al</strong> fine<br />
di re<strong>al</strong>izzare specifiche ricerche nel settore <strong>del</strong>la Bioinformatica.<br />
I recenti risultati dei progetti di sequenziamento <strong>del</strong> genoma di diverse specie hanno posto le basi per lo studio<br />
<strong>del</strong>le moderne applicazioni industri<strong>al</strong>i derivate d<strong>al</strong>la genomica e d<strong>al</strong>la proteomica. In questo contesto. il<br />
progetto proposto sarà di supporto <strong>al</strong>la ricerca nella sanità pubblica. nelle Università. negli Enti Pubblici di<br />
Ricerca e nelle industrie. per lo sviluppo di nuove strategie d’an<strong>al</strong>isi dei dati genetici in ambito biomedico e<br />
biotecnologico.<br />
L’obiettivo <strong>del</strong> progetto di Bioinformatica è di costituire un network di competenze specifiche nell’ambito dei<br />
dipartimenti <strong>del</strong> CNR. in grado di rispondere adeguatamente <strong>al</strong>le esigenze bioinformatiche generate dai<br />
progetti propri <strong>del</strong> CNR e di costituire un polo di aggregazione di competenze per meglio partecipare a progetti<br />
nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i.<br />
T<strong>al</strong>e progetto sarà di supporto per lo sviluppo di nuove strategie di an<strong>al</strong>isi e di gestione dei dati genomici e<br />
proteomici in ambito biomedico. biotecnologico. agro<strong>al</strong>imentare e per scopi di progettazione molecolare. Il<br />
presente progetto si propone di svolgere in modo coordinato attività di ricerca. trasferimento tecnologico e<br />
formazione che confluiscono nello sviluppo di nuovi e avanzati prodotti bioinformatici disponibili <strong>al</strong>la intera<br />
comunità scientifica nazion<strong>al</strong>e ed internazion<strong>al</strong>e.<br />
In particolare. saranno svolte attività di sviluppo di nuove metodologie bioinformatiche che potranno trovare<br />
immediata applicazione in progetti di interesse nazion<strong>al</strong>e nei settori emergenti <strong>del</strong>la System Biology. <strong>del</strong>lo<br />
studio dei sistemi complessi. <strong>del</strong>le tecnologie informatiche e <strong>del</strong> Grid computing applicati <strong>al</strong>la biologia e <strong>al</strong>la<br />
medicina.<br />
98.
Progetti<br />
2.7.l Identità Cultur<strong>al</strong>e<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Storia <strong>del</strong>le idee e <strong>del</strong>la terminologia di cultura 2.559 29 9<br />
Lingua it<strong>al</strong>iana e cultura nella società <strong>del</strong>la conoscenza: storia, apprendimento, uso,<br />
neologia e tecnologie 5.569 60 12<br />
Qu<strong>al</strong>ità e identità nei sistemi educativi e nella ricerca 5.610 64 12<br />
Identità mediterranea ed Europa 3.340 39 8<br />
Impresa, territorio, innovazione e sviluppo: il capit<strong>al</strong>ismo it<strong>al</strong>iano d<strong>al</strong>le aziende familiari <strong>al</strong>la<br />
glob<strong>al</strong>izzazione 3.708 42 7<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Lessico giuridico e patrimonio giuridico it<strong>al</strong>iano: tradizione, interpretazione, innovazione<br />
2.799 32 11<br />
Unificazione <strong>del</strong> diritto, integrazioni continent<strong>al</strong>i, cooperazione internazion<strong>al</strong>e<br />
Plur<strong>al</strong>ità di patrie' e di appartenenze, nuovi conflitti: il problema <strong>del</strong> governo fra<br />
661 8 4<br />
trasformazioni istituzion<strong>al</strong>i e soci<strong>al</strong>i 7.836 89 17<br />
Memoria storica, v<strong>al</strong>ori, istituzioni 1.565 19 6<br />
Tot<strong>al</strong>e 33.647 382 86<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
LESSICO INTELLETTUALE EUROPEO E<br />
STORIA DELLE IDEE<br />
1.488 15 7<br />
LINGUISTICA COMPUTAZIONALE 2.530 28 5<br />
OPERA DEL VOCABOLARIO ITALIANO 725 11 1<br />
RICERCA SULL' IMPRESA E LO SVILUPPO 2.784 34 5<br />
RICERCA SULLA POPOLAZIONE E LE<br />
POLITICHE SOCIALI<br />
4.153 56 12<br />
RICERCHE SULLE ATTIVITA' TERZIARIE<br />
2.316 20 2<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA<br />
COGNIZIONE<br />
2.790 26 6<br />
STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO E<br />
SCIENTIFICO MODERNO<br />
1.096 17 4<br />
STORIA DELL' EUROPA MEDITERRANEA 1.350 19 4<br />
STUDI GIURIDICI INTERNAZIONALI<br />
1.411 21 10<br />
STUDI SUI SISTEMI REGIONALI FEDERALI<br />
E SULLE AUTONOMIE "Massimo Severo<br />
1.571 24 1<br />
STUDI SULLE SOCIETA' DEL<br />
MEDITERRANEO<br />
1.455 20 6<br />
TECNOLOGIE DIDATTICHE 2.831 35 4<br />
TEORIA E TECNICHE DELL' INFORMAZIONE<br />
GIURIDICA<br />
3.428 42 13<br />
RICERCA SUI SISTEMI GIUDIZIARI 727 9 3<br />
Tot<strong>al</strong>e 30.655 378 83<br />
Istituti Partecipanti<br />
RILEVAMENTO ELETTROMAGNETICO<br />
DELL'AMBIENTE<br />
SCIENZA E TECNOLOGIE<br />
DELL'INFORMAZIONE "Alessandro Faedo"<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
237 1 1<br />
1.411 2 1<br />
SCIENZE DELL' ATMOSFERA E DEL CLIMA 1.343 1 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 2.992 3 3<br />
Il Dipartimento, nel corso <strong>del</strong> triennio 2007-2009, prevede di incrementare l’incisività strategica <strong>del</strong>la propria<br />
“proposta progettu<strong>al</strong>e”, pur in linea di continuità con le azioni già messe in campo.<br />
99.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Il vasto ed articolato patrimonio di competenze e di risultati programmati deve essere esteso a nuovi settori<br />
scientifici che appaiono strategici per fornire una visione più approfondita e ricca <strong>del</strong> concetto di identità in<br />
tutte le sue implicazioni, ormai <strong>al</strong> centro <strong>del</strong> dibattito politico e cultur<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Paese, e non solo.<br />
In questo senso, il Dipartimento intende perseguire, con tutti gli strumenti operativi a propria disposizione<br />
l’obiettivo per il raggiungimento <strong>del</strong> qu<strong>al</strong>e è stato istituito: offrire un contributo significativo <strong>al</strong>l’avanzamento<br />
<strong>del</strong>la conoscenza scientifica nei settori di propria competenza, <strong>al</strong>la formazione <strong>del</strong>la coscienza critica <strong>del</strong> Paese,<br />
<strong>al</strong> rafforzamento <strong>del</strong> ruolo <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia nel processo di integrazione europea in atto.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Il Dipartimento ha raggiunto i risultati previsti d<strong>al</strong>la Programmazione 2006-2008. I Progetti, per la gran parte, sono<br />
stati meglio definiti in corso d’opera. Sono stati aggiunti nuovi contenuti e si è proceduto <strong>al</strong>la individuazione <strong>del</strong>le<br />
ricerche per la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> Progetto Memoria Storica, V<strong>al</strong>ori e Istituzioni. Sono stati, inoltre, consolidati <strong>al</strong>cuni<br />
rapporti interdipartiment<strong>al</strong>i per dar vita nel corso <strong>del</strong> 2007-2009 a nuovi Progetti e attività che vedono il<br />
Dipartimento coinvolto trasvers<strong>al</strong>mente in una plur<strong>al</strong>ità di temi di competenza <strong>del</strong>l’Ente. Vi è stata una interazione<br />
tra Istituti e Dipartimento che ha evidenziato una comprensione <strong>del</strong>la nuova struttura organizzativa. T<strong>al</strong>e<br />
comprensione è rappresentata non solo d<strong>al</strong>la completezza di informazioni inserite nel sistema informativo <strong>del</strong>l’Ente,<br />
ma anche d<strong>al</strong>la dinamica di creazione di nuove commesse e la modifica dei contenuti <strong>del</strong>le precedenti nell’ottica di<br />
una maggiore puntu<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le attività dei Progetti. Si prevede nel 2007 di meglio definire quella transizione<br />
tra attività in corso e nuove attività per rendere più puntu<strong>al</strong>i i legami tra Progetti e loro ambito cultur<strong>al</strong>e e le azioni<br />
operative degli istituti, nonchè di avviare <strong>al</strong>cuni progetti interdipartiment<strong>al</strong>i che vedano come princip<strong>al</strong>i interlocutori<br />
i Dipartimenti Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e, Agro<strong>al</strong>imentare, Sistemi di Produzione, Medicina e Terra e Ambiente sui<br />
seguenti temi: Identità e patrimonio agro<strong>al</strong>imentare; Leonardo/thek@. Per un archivio integrato <strong>del</strong>le risorse<br />
leonardiane in rete; Turismo: sistema produttivo aperto; Bioinformatica.<br />
Collaborazioni<br />
Nel 2007 potranno operare le tre nuove Convenzioni, stipulate verso la fine <strong>del</strong> 2006, rispettivamente, con la<br />
Società Internazion<strong>al</strong>e per lo Studio <strong>del</strong> Medioevo Latino (SISMEL); con la Libera Università Internazion<strong>al</strong>e di<br />
Studi Soci<strong>al</strong>i (LUISS); con l’Università di Bologna-Polo Didattico di Forlì per la re<strong>al</strong>izzazione di <strong>al</strong>trettante<br />
nuove commesse nell’ambito <strong>del</strong> Progetto Memoria Storica,V<strong>al</strong>ori, Istituzioni (Progetto n. 9). Sempre nel 2007<br />
avviano la loro attività due nuove Unità di Ricerca presso Terzi: una con l'Università degli Studi di Roma "La<br />
Sapienza", avente ad oggetto il tema "Flussi migratori, nomadismi, interdipendenze, relazioni intercultur<strong>al</strong>i. Le<br />
periferie urbane", nell'ambito <strong>del</strong> Progetto Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni<br />
intercultur<strong>al</strong>i; una, sempre con l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", avente ad oggetto il tema<br />
“Diffusione <strong>del</strong> Diritto romano e sistemi giuridici”, nell'ambito <strong>del</strong> Progetto Memoria Storica, V<strong>al</strong>ori, Istituzioni.<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 9 Progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo<br />
obiettivo specifico:<br />
1. Storia <strong>del</strong>le idee e <strong>del</strong>la terminologia di cultura.<br />
Studio <strong>del</strong>la tradizione cultur<strong>al</strong>e europea e mediterranea, articolato sulle varie culture che si sono succedute con<br />
continui ‘scambi’ e ‘passaggi’: in questo senso, la storia <strong>del</strong>le idee e <strong>del</strong>la terminologia di cultura costituisce una via di<br />
accesso privilegiata per individuare le componenti essenzi<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la modernità, nei suoi rapporti con la civiltà greca,<br />
latina, ebraica ed araba. E’ stata attivata una nuova ‘linea’ di ricerca avente ad oggetto la re<strong>al</strong>izzazione di <strong>al</strong>cune<br />
iniziative di <strong>al</strong>ta formazione per la lettura critica, il commento e la tradizione di testi chiave <strong>del</strong>la tradizione, nonché<br />
lo studio e la documentazione <strong>del</strong> lessico filosofico europeo d<strong>al</strong>l’Umanesimo <strong>al</strong> XX secolo.<br />
2. Lingua it<strong>al</strong>iana: strutture, mo<strong>del</strong>li, archivi testu<strong>al</strong>i e repertori lessic<strong>al</strong>i<br />
Studio e conoscenza, su sc<strong>al</strong>a internazion<strong>al</strong>e, <strong>del</strong>la lingua it<strong>al</strong>iana, parlata e scritta, nella ricchezza e<br />
complessità <strong>del</strong>la sua storia e nei processi che ne governano l’acquisizione e l’insegnamento, nonché l’uso,<br />
anche in un’ottica multimod<strong>al</strong>e e di confronto interlinguistico. La definizione degli obiettivi progettu<strong>al</strong>i per il<br />
triennio si basa su tre aree tematiche: il trattamento automatico <strong>del</strong>la lingua, gli aspetti linguistico-cognitivi<br />
(parlato e gestu<strong>al</strong>ità) e il settore <strong>del</strong>la lessicografia, di<strong>al</strong>ettologia e filologia.<br />
3. Qu<strong>al</strong>ità e identità nei sistemi educativi e nella ricerca<br />
An<strong>al</strong>isi e approfondimento <strong>del</strong> rapporto tra processi cognitivi e ambiente soci<strong>al</strong>e e fisico, nello sviluppo lungo<br />
tutto l’arco <strong>del</strong>la vita, e <strong>del</strong>l’innovazione tecnologica per la qu<strong>al</strong>ità nei sistemi educativi e <strong>del</strong>la ricerca<br />
scientifica, nei suoi molteplici aspetti cognitivi, educativi, organizzativi ed economici. E’ stata attivata una<br />
100.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
nuova ‘linea’ di ricerca dedicata <strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong>le nuove tecniche e mod<strong>al</strong>ità di apprendimento e di trasmissione<br />
<strong>del</strong> sapere, con particolare riguardo <strong>al</strong>l’utilizzo di Internet.<br />
4. Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, Migrazioni, Relazioni Intercultur<strong>al</strong>i<br />
Il Progetto è stato rielaborato a seguito <strong>del</strong>l’attivazione di una nuova linea di ricerca a carattere antropologico<br />
sul tema: “Mobilità, flussi migratori e relazioni intercultur<strong>al</strong>i” affidata ad una Unità di Ricerca Esterna, presso<br />
la Facoltà di Sociologia, Sapienza, Università di Roma. L’obiettivo <strong>del</strong>la nuova Unità di Ricerca è quello di<br />
cogliere i flussi migratori in un’ottica che tenga conto dei fattori di interdipendenza e reciprocità, colti nella<br />
loro complessità di linguaggi, inediti processi identitari, pratiche cultur<strong>al</strong>i, relazioni soci<strong>al</strong>i, espressioni<br />
simboliche, nuovi sistemi di comunicazione, prospettive transnazion<strong>al</strong>i, loc<strong>al</strong>ismi persistenti, nomadismi,<br />
diaspore e spaesamenti. Le aree di indagine programmate riguardano: flussi migratori, interdipendenze e<br />
prospettive intercultur<strong>al</strong>i: quadro teorico gener<strong>al</strong>e; rapporto cultura-s<strong>al</strong>ute-immigrazione; re<strong>al</strong>tà ed esperienze<br />
intercultur<strong>al</strong>i nella scuola; lavoro e immigrazione: studio di casi. Le periferie urbane.<br />
5. Innovazione e sviluppo it<strong>al</strong>iani nell’economia post-industri<strong>al</strong>e.<br />
Si proseguirà nello studio dei fattori che determinano la competitività di un sistema-paese di fronte <strong>al</strong>le<br />
trasformazioni connesse ai processi di innovazione tecnologica, di glob<strong>al</strong>izzazione dei mercati e di<br />
terziarizzazione <strong>del</strong>l’economia, con un particolare riferimento <strong>al</strong> Mezzogiorno it<strong>al</strong>iano. Continua la<br />
ricognizione degli indicatori <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>la tecnologia in relazione <strong>al</strong>la posizione competitiva <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia<br />
nel panorama internazion<strong>al</strong>e.Si svilupperà una maggiore attenzione agli aspetti collegati, da un lato,<br />
<strong>al</strong>l’identità agro<strong>al</strong>imentare e, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro, ai servizi in gener<strong>al</strong>e ed <strong>al</strong> turismo in particolare. Verranno pure<br />
sviluppati programmi di formazione di ricercatori con primarie Università it<strong>al</strong>iane e straniere.<br />
6. Lessico giuridico e patrimonio giuridico it<strong>al</strong>iano: tradizione, interpretazione, innovazione<br />
Ricostruzione <strong>del</strong> patrimonio giuridico it<strong>al</strong>iano, considerato non solo come insieme ordinato di norme ma<br />
anche come complesso di v<strong>al</strong>ori e diritti fondament<strong>al</strong>i, quindi come scienza giuridica e – insieme – come<br />
esperienza e pratica <strong>del</strong> diritto, <strong>al</strong>l’interno d’un contesto storico-soci<strong>al</strong>e fortemente caratterizzato da una<br />
innovazione tecnologica rapida e pervasiva, oltre che da processi d’integrazione sempre più estesi ed<br />
omologanti. In ordine <strong>al</strong> conseguimento di questo obiettivo gener<strong>al</strong>e l’attività di ricerca svolta ha per oggetto<br />
l’an<strong>al</strong>isi, la documentazione e la strutturazione concettu<strong>al</strong>e <strong>del</strong> lessico giuridico e, in connessione,<br />
l’applicazione <strong>del</strong>le tecnologie <strong>del</strong>l’informazione e <strong>del</strong>la comunicazione <strong>al</strong>lo studio e <strong>al</strong>lo sviluppo di sistemi<br />
informativi per il trattamento e la diffusione <strong>del</strong>l’informazione giuridica, con particolare riguardo<br />
<strong>al</strong>l’avanzamento <strong>del</strong>la cultura <strong>del</strong>l’innovazione e <strong>del</strong>la semplificazione nella Pubblica Amministrazione.<br />
7. Unificazione <strong>del</strong> diritto, integrazioni continent<strong>al</strong>i, cooperazione internazion<strong>al</strong>e<br />
Studio e diffusione <strong>del</strong>l’identità giuridica it<strong>al</strong>iana, fondata sul diritto romano comune, nelle diverse prospettive: <strong>del</strong>le<br />
forme e degli strumenti <strong>del</strong>la cooperazione internazion<strong>al</strong>e; <strong>del</strong>le nuove tecnologie e dei diritti <strong>del</strong>la persona; dei<br />
processi di integrazione e di unificazione <strong>del</strong> diritto. Sono attivate nuove ‘linee’ di ricerca fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong><br />
processo di formazione di un diritto comune europeo nel più ampio ambito dei processi di glob<strong>al</strong>izzazione in atto,<br />
nonché <strong>del</strong>l’influenza <strong>del</strong>l’identità giuridica it<strong>al</strong>iana in paesi extraeuropei, come la Cina o l’America Latina.<br />
8. “Plur<strong>al</strong>ità di patrie” e di appartenenze, nuovi conflitti: il problema <strong>del</strong> governo fra trasformazioni<br />
istituzion<strong>al</strong>i e soci<strong>al</strong>i<br />
Studio dei profili istituzion<strong>al</strong>i, soci<strong>al</strong>i ed economico-finanziari <strong>del</strong>la multilevel governance in ambito europeo, il<br />
feder<strong>al</strong>ismo, il region<strong>al</strong>ismo e le tecniche costituzion<strong>al</strong>i di risoluzione dei conflitti tra diversi livelli territori<strong>al</strong>i di<br />
governo, nonché la governance degli apparati giudiziari e dei processi di integrazione per la creazione<br />
<strong>del</strong>l’Area giudiziaria europea, i diritti fondament<strong>al</strong>i e ambient<strong>al</strong>i, i recenti processi evolutivi <strong>del</strong>le società<br />
occident<strong>al</strong>i, caratterizzate d<strong>al</strong> basso livello di fecondità e d<strong>al</strong> progressivo invecchiamento <strong>del</strong>la popolazione.<br />
9. Memoria storica, v<strong>al</strong>ori, istituzioni<br />
Il Progetto, nel 2007, può fondament<strong>al</strong>mente contare sulle seguenti quattro commesse: a) una con la LUISS sul<br />
tema de L'influsso sull'identità cultur<strong>al</strong>e dei conflitti, nel duplice aspetto di relazioni diplomatiche di relazioni<br />
diplomatiche e di guerra in senso proprio, vissuti dagli it<strong>al</strong>iani in età moderna e contemporanea; b) una con la<br />
SISMEL sul tema L'influsso <strong>del</strong> sentimento religioso nella formazione <strong>del</strong> senso identitario it<strong>al</strong>iano tra i secoli<br />
XII e XVIII; c) una con l’Università di Bologna-Polo di Forlì sul tema I v<strong>al</strong>ori e l’identità degli It<strong>al</strong>iani; d) una<br />
con l’Unità di Ricerca presso Terzi “Giorgio La Pira” sul tema Diffusione <strong>del</strong> diritto romano e sistemi giuridici.<br />
101.
2.7.m Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e<br />
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
Progetti<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e Numero<br />
Finanziarie Eq. T.P. Moduli<br />
Il territorio e gli insediamenti in Europa e nel Mediterraneo 6.609 62 7<br />
Il manufatto come testimonianza storica e materi<strong>al</strong>e <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e 3.505 33 7<br />
Diagnosi, intervento e conservazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e 12.319 118 25<br />
Formazione e creazione <strong>del</strong> bisogno di patrimonio cultur<strong>al</strong>e 652 6 5<br />
Fruizione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e 2.369 22 12<br />
Paesaggio cultur<strong>al</strong>e 2.472 23 5<br />
Tot<strong>al</strong>e 27.926 265 61<br />
Obiettivi Gener<strong>al</strong>i<br />
Istituti Afferenti<br />
Finanziarie<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
BENI ARCHEOLOGICI E MONUMENTALI 1.631 47 8<br />
CIVILTA' DELL' EGEO E DEL VICINO<br />
ORIENTE<br />
668 19 2<br />
CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI<br />
BENI CULTURALI<br />
1.361 34 6<br />
STUDI SULLE CIVILTA' ITALICHE E DEL<br />
MEDITERRANEO ANTICO<br />
1.095 31 5<br />
TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI<br />
CULTURALI<br />
2.054 29 5<br />
Tot<strong>al</strong>e 6.809 161 26<br />
Istituti Partecipanti<br />
Finanziarie<br />
RISORSE<br />
RISORSE<br />
Person<strong>al</strong>e<br />
Eq. T.P.<br />
Numero<br />
Moduli<br />
Numero<br />
Moduli<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 898 9 1<br />
CHIMICA INORGANICA E DELLE SUPERFICI 765 10 2<br />
DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI 381 2 1<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 1.537 11 4<br />
GEOLOGIA AMBIENTALE E<br />
GEOINGEGNERIA<br />
618 2 1<br />
INQUINAMENTO ATMOSFERICO 519 1 1<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE 812 1 1<br />
METODOLOGIE CHIMICHE 978 8 2<br />
METODOLOGIE PER L' ANALISI<br />
AMBIENTALE<br />
753 1 1<br />
RICERCHE SULLE ATTIVITA' TERZIARIE 412 3 1<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI<br />
CERAMICI<br />
764 6 2<br />
SCIENZA E TECNOLOGIE<br />
DELL'INFORMAZIONE "Alessandro Faedo"<br />
1.456 5 2<br />
SCIENZE DELL' ATMOSFERA E DEL CLIMA 1.691 4 1<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA 1.336 2 2<br />
SCIENZE MARINE 1.842 3 1<br />
SINTESI ORGANICA E LA FOTOREATTIVITA' 1.103 1 1<br />
STORIA DELL' EUROPA MEDITERRANEA 402 6 1<br />
STRUTTURA DELLA MATERIA 1.345 2 1<br />
STUDI SULLE SOCIETA' DEL<br />
MEDITERRANEO<br />
508 8 3<br />
TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE 2.222 13 1<br />
VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE 773 5 1<br />
Tot<strong>al</strong>e 21.117 104 31<br />
Gli obiettivi gener<strong>al</strong>i di questa macroarea sono:<br />
• lo sviluppo di competenze, ricerche ed azioni strategiche sostenibili per la conoscenza, conservazione,<br />
v<strong>al</strong>orizzazione, fruizione e gestione <strong>del</strong> Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e nazion<strong>al</strong>e in relazione a quello europeo ed<br />
102.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
internazion<strong>al</strong>e, con particolare attenzione <strong>al</strong> bacino <strong>del</strong> Mediterraneo;<br />
• il contributo, in linea con gli indirizzi <strong>del</strong>l’Unione Europea, <strong>al</strong>lo sviluppo di una politica di integrazione<br />
socio-economica di detto Patrimonio.<br />
Confronto tra Risultati Attesi e Risultati Conseguiti<br />
Un primo tangibile risultato è rappresentato d<strong>al</strong>la costituzione di un più stretto legame tra le varie componenti<br />
di ciascuna commessa mirato ad una definizione più precisa degli obiettivi da perseguire. La messa a punto di<br />
nuove metodologie per la conoscenza <strong>del</strong> patrimonio e di nuove tecnologie per la sua conservazione,<br />
v<strong>al</strong>orizzazione, fruizione e gestione, la produzione di prodotti e strumenti innovativi, lo sviluppo di<br />
rappresentazioni virtu<strong>al</strong>i e percorsi didattici, le numerose e qu<strong>al</strong>ificate pubblicazioni, l’organizzazione di<br />
congressi e workshop nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i hanno favorito un legame più stretto e proficuo tra speci<strong>al</strong>isti<br />
e larghi settori <strong>del</strong>le Istituzioni e <strong>del</strong>la società. Le collaborazioni avviate con questi diversi soggetti hanno<br />
permesso di chiarire meglio le fin<strong>al</strong>ità scientifiche da perseguire nell’immediato futuro, <strong>al</strong> fine di v<strong>al</strong>orizzare in<br />
modo più compiuto la straordinaria unicità <strong>del</strong> nostro patrimonio cultur<strong>al</strong>e in relazione a quello europeo ed<br />
internazion<strong>al</strong>e, con particolare attenzione <strong>al</strong> bacino <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />
Sono stati proposti anche <strong>al</strong>cuni progetti interdipartiment<strong>al</strong>i con i Dipartimenti Agro<strong>al</strong>imentare, Identità<br />
Cultur<strong>al</strong>e, Sistemi di Produzione, Tecnologie <strong>del</strong>l’Informazione e <strong>del</strong>le Comunicazioni.<br />
In linea con quelli attesi sono i risultati relativi <strong>al</strong>l’integrazione di ricerca storica e an<strong>al</strong>isi archeometriche,<br />
tecniche di telerilevamento, DTM, GIS, mo<strong>del</strong>li statistici e tecniche geofisiche, come la progettazione e<br />
re<strong>al</strong>izzazione di software di supporto per la gestione di digit<strong>al</strong> libraries, di strumenti di ricerca e presentazioni<br />
multimedi<strong>al</strong>i, di strumenti di acquisizione e presentazione di dati 3D, sia in ambiente desktop che di rete.<br />
Alcuni prodotti multimedi<strong>al</strong>i prevedono la diffusione dei dati attraverso l’implementazione di siti web dinamici<br />
e l’applicazione di metodologie informatiche per l’acquisizione, l’elaborazione e la trasmissione in rete dei<br />
dati archeologici provenienti da scavi, ricognizioni e documenti d’archivio. Inoltre, come indicato in fase di<br />
previsione, è stato sviluppato uno studio rivolto <strong>al</strong>la definizione di criteri, metodi e strumentazioni per la<br />
fruizione sostenibile di varie tipologie di beni collocati in situazioni ambient<strong>al</strong>i diverse, basata sulla mitigazione<br />
<strong>del</strong> degrado antropico. Infine, è stata portata a termine la fase fin<strong>al</strong>e <strong>del</strong> lavoro per la re<strong>al</strong>izzazione di una<br />
rappresentazione virtu<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Museo Archeologico di Baghdad.<br />
In conclusione, l’obiettivo di migliorare l’integrazione e la sinergia fra le diverse competenze che, <strong>al</strong>l’interno<br />
<strong>del</strong>l’Ente come <strong>al</strong>l’esterno, si occupano di Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e ha dato finora i risultati attesi, che<br />
costituiscono una conferma <strong>del</strong>la qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le linee strategiche e degli obiettivi preposti.<br />
Collaborazioni<br />
Sono state attivate numerose e qu<strong>al</strong>ificate collaborazioni con Università ed Enti di ricerca nazion<strong>al</strong>i ed<br />
internazion<strong>al</strong>i, con Imprese, Pubbliche Amministrazioni, Sovrintendenze e Musei, nonché con Istituzioni non<br />
appartenenti <strong>al</strong>l’Unione Europea, in particolare con quelle <strong>del</strong>l’area mediterranea, <strong>del</strong> Vicino Oriente e<br />
<strong>del</strong>l’Est europeo. Pur nella difficoltà di avvio <strong>del</strong>le relative convenzioni, si è iniziata una prima verifica <strong>del</strong>le<br />
opportunità offerte d<strong>al</strong> Protocollo d’Intesa recentemente firmato con il Ministero per i Beni e le Attività<br />
Cultur<strong>al</strong>i.<br />
L’attività di t<strong>al</strong>e area è articolata nei seguenti 6 progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo<br />
obiettivo specifico:<br />
1. Il territorio e gli insediamenti in Europa e nel Mediterraneo<br />
Riconoscere, conoscere e definire l’interazione tra le componenti ambient<strong>al</strong>i e antropiche con riferimento <strong>al</strong>le<br />
civiltà <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong> Mediterraneo, <strong>del</strong> Vicino Oriente e <strong>del</strong>l’Europa, per individuare e re<strong>al</strong>izzare mo<strong>del</strong>li<br />
metodologici e innovativi di ricostruzione di sistemi insediament<strong>al</strong>i particolarmente caratterizzanti i territori ad<br />
essi collegati.<br />
2. Il manufatto come testimonianza storica e materi<strong>al</strong>e <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e<br />
Il progetto si incentra sui due aspetti princip<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la ‘biografia’ di un manufatto inteso sia come testimonianza<br />
storica e materi<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la società che lo ha prodotto, sia come ‘agente’, in quanto bene cultur<strong>al</strong>e, a pieno titolo<br />
inserito nella dinamica <strong>del</strong> presente. La ricerca ha come oggetto: a) il ciclo di vita <strong>del</strong> manufatto, che va d<strong>al</strong>la<br />
produzione, <strong>al</strong>la circolazione, <strong>al</strong>l’uso, <strong>al</strong>l’abbandono, <strong>al</strong>l’eventu<strong>al</strong>e riuso, fino ad una possibile ‘nuova vita’ in<br />
termini di fruizione come bene cultur<strong>al</strong>e; b) la complessa operazione sottesa <strong>al</strong>la classificazione tassonomica dei<br />
singoli oggetti come necessario strumento di conoscenze e imprescindibile elemento per la v<strong>al</strong>orizzazione degli<br />
stessi. In stretta correlazione si pone il processo di conservazione <strong>del</strong> manufatto che costituisce un capitolo<br />
103.
Gli elementi più significativi <strong>del</strong><br />
<strong>Bilancio</strong> di previsione 2007<br />
ugu<strong>al</strong>mente importante nella sua biografia. Punto di forza <strong>del</strong> progetto ed elemento caratterizzante <strong>del</strong>la<br />
ricerca a carattere storico-archeologico svolta <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong>l’Ente è la prospettiva ‘archeometrica’ che vede la<br />
costante collaborazione tra discipline umanistiche e discipline scientifiche propriamente dette (scienze <strong>del</strong>la<br />
terra, scienze natur<strong>al</strong>i, fisica, chimica etc.).<br />
3. Diagnosi, intervento e conservazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e<br />
Progettare, mettere a punto, v<strong>al</strong>idare e impiegare metodologie, tecnologie, strumentazioni, mo<strong>del</strong>li e prodotti<br />
innovativi, adeguati e compatibili con la storia e la tipologia materica <strong>del</strong> bene da s<strong>al</strong>vaguardare, per la<br />
diagnosi, l’intervento e la conservazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e, con attenzione particolare<br />
<strong>al</strong>l’ambientazione storica e/o paesaggistica e <strong>al</strong>le caratteristiche origin<strong>al</strong>i <strong>del</strong> contesto di riferimento.<br />
Predisporre una filiera scientifica e tecnologica che, partendo d<strong>al</strong>la corretta collocazione nello spazio e nel<br />
tempo di specifici e significativi Beni Cultur<strong>al</strong>i, attraverso una corretta ed esaustiva conoscenza <strong>del</strong>lo stato di<br />
conservazione e <strong>del</strong>le patologie insorte, un monitoraggio non invasivo, sviluppi un progetto di restauro<br />
rispettoso <strong>del</strong> bene da tutelare e capace di conservarlo per la sua v<strong>al</strong>orizzazione, fruizione e gestione.<br />
4. Formazione e creazione <strong>del</strong> bisogno di patrimonio cultur<strong>al</strong>e<br />
Sulla base di parametri soci<strong>al</strong>i, economici e antropologici, predisporre strumenti per una più attenta<br />
comprensione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>l’offerta <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e e per una efficace promozione <strong>del</strong>la<br />
corrispondente domanda. La promozione di domanda e offerta sono intese come momento di costruzione <strong>del</strong>la<br />
crescita civile e cultur<strong>al</strong>e dei territori in cui i beni fruibili hanno sede, per una più adeguata partecipazione di<br />
sempre più larghi settori <strong>del</strong>la società.<br />
5. Fruizione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e<br />
Progettare e sviluppare metodologie, strumentazioni e tecniche innovative per una piena v<strong>al</strong>orizzazione e<br />
fruizione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e, attraverso tecnologie di comunicazione, ricostruzioni virtu<strong>al</strong>i, strumenti<br />
integrati di promozione e gestione e strategie di diffusione <strong>del</strong>le informazioni.<br />
6. Paesaggio cultur<strong>al</strong>e<br />
Predisporre metodi e strumenti innovativi per lo sviluppo di studi ed iniziative fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>la conoscenza e<br />
descrizione <strong>del</strong> Paesaggio Cultur<strong>al</strong>e nei suoi molteplici aspetti e contenuti e <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione e fruizione <strong>del</strong><br />
legame tra territorio, beni cultur<strong>al</strong>i e caratteristiche ambient<strong>al</strong>i, attraverso metodologie comunicative,<br />
ricostruzioni virtu<strong>al</strong>i e strategie di diffusione <strong>del</strong>le informazioni.<br />
104.
3. V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva<br />
V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva<br />
3.1 Le situazioni di sofferenza e il 2007 come anno di transizione<br />
D<strong>al</strong>le considerazioni fin qui esposte risultano le seguenti situazioni critiche che risentono in modo<br />
decisivo <strong>del</strong>la riduzione <strong>del</strong>l’apporto finanziario <strong>del</strong>lo Stato <strong>al</strong> funzionamento scientifico <strong>del</strong>l’Ente:<br />
- il trasferimento di risorse a gestione decentrata per l’operatività tecnico-scientifica e logistogestion<strong>al</strong>e<br />
<strong>del</strong>la rete è stato nel 2006 e nel 2007 <strong>al</strong> di sotto <strong>del</strong>le esigenze per 10 milioni di<br />
euro ai qu<strong>al</strong>i vanno sommati ulteriori 10 milioni di euro per garantire, come è stato fin’ora,<br />
l’avvio <strong>del</strong>l’esercizio 2008 55 ;<br />
- il finanziamento <strong>del</strong>le proposte di ricerca spontanea a tema libero richiede ulteriori 15 milioni<br />
di euro per spese vive legate <strong>al</strong>l’operatività tecnico-scientifica56 cui corrispondono circa 90<br />
milioni di euro in termini di full cost;<br />
- l’attivazione di assegni di ricerca relativamente <strong>al</strong>la quota non riconducibile ai progetti ma<br />
legata <strong>al</strong> percorso di formazione-inserimento57 richiede ulteriori 10 milioni di euro; si tenga<br />
conto che l’Ente già utilizza risorse provenienti da terzi per 25 milioni di euro provenienti<br />
da terzi per assegni di ricerca su iniziative progettu<strong>al</strong>i specifiche;<br />
- sono necessari 10 milioni di euro58 per lo start-up dei progetti interdipartiment<strong>al</strong>i e il varo<br />
di nuove attività di ricerca trainanti di lungo periodo legate <strong>al</strong>le tre tecnologie ad elevata<br />
dinamica e ad <strong>al</strong>to potenzi<strong>al</strong>e di innovazione Nano, Bio, Info, individuate come prioritarie<br />
per un più efficace riposizionamento scientifico <strong>del</strong> CNR d<strong>al</strong> Consiglio Scientifico Gener<strong>al</strong>e.<br />
All’esigenza di superare queste gravi “rinunce” si sommano sul piano <strong>del</strong> reperimento <strong>del</strong>le risorse<br />
ulteriori difficoltà: l’impossibilità di ripetere ancora una volta il protrarsi <strong>del</strong> beneficio derivante<br />
d<strong>al</strong>le operazioni di razion<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong>l’Ente che<br />
negli ultimi due anni, come già detto, ha generato risorse per un tot<strong>al</strong>e di circa 45 milioni di euro<br />
<strong>al</strong>l’anno59 .<br />
In sintesi, per la sopravvivenza occorrono circa 65 milioni di euro, mentre per il rilancio di impegni<br />
di ricerca di “respiro programmatico” (finanziamento <strong>del</strong>le ricerche curiosity driven e avvio di nuove<br />
iniziative) servirebbero <strong>al</strong>tri 35 milioni di euro per un tot<strong>al</strong>e complessivo di 100 milioni di euro<br />
<strong>al</strong>l’anno. Queste risorse non possono che venire d<strong>al</strong>l’aumento <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo<br />
Stato 60 . L’entità <strong>del</strong>l’adeguamento <strong>del</strong> contributo ordinario è in linea con quanto già richiesto<br />
55 Come già detto nel paragrafo 1.6.a, appare <strong>del</strong> tutto fisiologico che circa il 20% <strong>del</strong>le risorse disponibili venga riportato<br />
<strong>al</strong>l’esercizio successivo, in quanto t<strong>al</strong>i risorse vengono utilizzate per coprire le spese relative ai primi mesi <strong>del</strong>l’anno, d<strong>al</strong><br />
momento che l’effettiva apertura di gestione slitta <strong>al</strong>la fine <strong>del</strong> primo trimestre.<br />
56 Si è già detto più volte che la RSTL trova la sua unica fonte di finanziamento in una quota nel Fondo di funzionamento,<br />
non soggetta a vincoli di spesa. Nel bilancio di previsione 2007 sono previsti 2 milioni di euro per il finanziamento di t<strong>al</strong>i<br />
attività.<br />
57 Nel documento “Lo sviluppo <strong>del</strong>le risorse umane <strong>al</strong> CNR” viene evidenziata la circostanza che su circa 1.000 attu<strong>al</strong>i<br />
assegnisti <strong>del</strong> CNR, una quota pari orientativamente a un terzo sia corrispondente ad attività specifiche a carattere<br />
occasion<strong>al</strong>e e che circa 500 siano nel fisiologico processo formativo; corrispondentemente viene stimato che i restanti<br />
circa 230 siano dovuti <strong>al</strong> cosiddetto effetto “accumulo” dovuto <strong>al</strong> protrarsi <strong>del</strong> blocco <strong>del</strong>le assunzioni. Nel bilancio di<br />
previsione 2007 è previsto 1 milioni di euro per il finanziamento di t<strong>al</strong>i attività, cui si aggiungono ulteriori 0,5 milioni di<br />
euro provenienti da risparmi conseguiti nel 2006.<br />
58 Nel bilancio 2007 sono previsti 2 milioni di euro per lo start-up di progetti interdipartiment<strong>al</strong>i; mentre per le nuove<br />
iniziative concrete possibilità di finanziamento possono essere individuate negli accordi di collaborazione con partner<br />
pubblici e privati attu<strong>al</strong>mente in fase di avvio, ripresi nel paragrafo successivo.<br />
59 Le <strong>al</strong>tre iniziative di razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> patrimonio immobiliare <strong>del</strong> CNR che sono previste genereranno un incremento<br />
<strong>del</strong>le spese dovute ai ratei <strong>del</strong> mutuo che dovrà essere acceso per la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le strutture da re<strong>al</strong>izzare, a Roma e<br />
Bari, per un v<strong>al</strong>ore di circa 5 milioni di euro l’anno che si potranno ridurre a circa 2,5 milioni di euro tenendo conto dei<br />
risparmi derivanti d<strong>al</strong>la cessazione <strong>del</strong>le locazioni; t<strong>al</strong>i interventi si menzionano in questa sede anche se le tempistiche<br />
non rendono questa necessità operativa nell’immediato.<br />
60 Le situazioni di sofferenza sopra esposte sono difficilmente sanabili attraverso l’utilizzo <strong>del</strong>le risorse provenienti da fonti<br />
esterne. Non sarebbe infatti re<strong>al</strong>istico ipotizzare che t<strong>al</strong>i attività possano essere finanziata ricorrendo a risorse provenienti<br />
da fonti esterne, in massima parte fin<strong>al</strong>izzate su specifici obiettivi concordati con il partner che conferisce dette risorse.<br />
105.
V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva<br />
in sede di Piano trienn<strong>al</strong>e 2006-2008 (circa 55 milioni di euro) in quanto <strong>al</strong>lora non era previsto<br />
il taglio di circa 40 milioni di euro avuto nel 2007 rispetto <strong>al</strong> 2006.<br />
Si precisa che questo investimento avrebbe un ulteriore rendimento in quanto attraverso la<br />
funzione di amplificatore, l’Ente si è dimostrato in grado di acquisire risorse esterne.<br />
Simmetricamente, i tagli causano invece ulteriori perdita di risorse per pari importo, come è<br />
evidente trattandosi in larga prev<strong>al</strong>enza di meccanismi di cofinanziamento paritetico.<br />
Si sottolinea la circostanza che l’incremento richiesto sarebbe solo un recupero parzi<strong>al</strong>e in<br />
quanto, come già ricordato nel paragrafo 1.4a, la Corte dei Conti nella <strong>Relazione</strong> sul controllo<br />
<strong>del</strong>la gestione finanziaria <strong>del</strong> CNR per gli esercizi 2004 e 2005, rileva che il contributo <strong>del</strong> 2005<br />
pari a 548 milioni di euro sarebbe dovuto essere di <strong>al</strong>meno 680 milioni di euro se si fosse voluto<br />
mantenere il potere di acquisto.<br />
3.2 La possibilità di disporre di ulteriori risorse finanziarie<br />
106.<br />
3.2.a Sul fronte <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato<br />
Ferma restando la circostanza che è esclusiva competenza <strong>del</strong> MUR decidere criteri di<br />
ripartizione e mod<strong>al</strong>ità di utilizzo <strong>del</strong> Fondo di funzionamento degli Enti di ricerca, nondimeno<br />
può essere utile osservare che:<br />
- circa 25 milioni di euro possono essere recuperati ristabilendo come v<strong>al</strong>ore base <strong>del</strong><br />
contributo per il 2007 l’intero v<strong>al</strong>ore assegnato nel 2006;<br />
- se si recuperassero gli accantonamenti previsti d<strong>al</strong>la Legge Finanziaria 2007, il MUR avrebbe<br />
una disponibilità aggiuntiva di circa 220 milioni di euro; ipotizzando che <strong>al</strong> CNR fosse<br />
assegnato, in base <strong>al</strong> “peso” relativo rispetto agli <strong>al</strong>tri Enti vigilati d<strong>al</strong> MUR, un terzo di t<strong>al</strong>i<br />
risorse, l’Ente potrebbe contare su ulteriori 70 milioni di euro.<br />
Rimane comunque aperta la domanda sulle motivazioni in base <strong>al</strong>le qu<strong>al</strong>i il CNR ha ricevuto<br />
negli ultimi anni un v<strong>al</strong>ore <strong>del</strong> contributo pro-capite così basso rispetto a quello degli <strong>al</strong>tri Enti.<br />
3.2.b Sul fronte <strong>del</strong>le entrate diverse d<strong>al</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato<br />
Elementi di prospettiva sembrano essere riconoscibili nei significativi progressi, già re<strong>al</strong>izzati nel<br />
corso <strong>del</strong> 2006, mirati <strong>al</strong>l'integrazione <strong>del</strong>le ricerche svolte d<strong>al</strong> CNR nella più vasta rete<br />
scientifica nazion<strong>al</strong>e e europea <strong>al</strong> fine di confermare e accrescere la capacità di attrazione <strong>del</strong><br />
CNR verso l’esterno. Il CNR ha, infatti, dimostrato di non essere un Ente chiuso in sé stesso, ma<br />
<strong>al</strong> contrario in grado di promuovere collaborazioni ed opportunità, riuscendo a moltiplicare (più<br />
corretto sarebbe dire raddoppiare) le proprie risorse finanziarie.<br />
In t<strong>al</strong>e ottica è vit<strong>al</strong>e l’impegno <strong>del</strong>l’Ente sul fronte <strong>del</strong>l’avvio di ulteriori iniziative mirate<br />
<strong>al</strong>l’acquisizione di risorse aggiuntive su programmi concordati con partner esterni. L’efficacia<br />
<strong>del</strong>l’azione <strong>del</strong>l’Ente in t<strong>al</strong>e ambito è evidenziata anche d<strong>al</strong>la crescita nel periodo 2003-2006<br />
<strong>del</strong> contributo <strong>al</strong>le attività di ricerca proveniente da soggetti terzi; in particolare la crescita<br />
complessiva è <strong>del</strong> 30%.<br />
L’accesso ai finanziamenti derivanti da tutti i meccanismi di partenariato dovranno essere non<br />
solo perseguiti con grande decisione ma anche, ove possibile, gestiti in modo da mantenere o<br />
addirittura superare il “raddoppio” <strong>del</strong>la dotazione ordinaria in maniera stabile per <strong>al</strong>meno<br />
cinque anni. Fondament<strong>al</strong>i per acquisire ulteriori risorse sono:<br />
- il più definito posizionamento <strong>del</strong>l’Ente, nei rapporti di collaborazione con i Ministeri e le<br />
Regioni sulla base <strong>del</strong> mandato che il CNR ha ricevuto d<strong>al</strong> MUR a svolgere la funzione di<br />
termin<strong>al</strong>e intelligente (hub) di “organizzazione e concentrazione” di proposte<br />
programmatiche e di conseguenti attività di ricerca; il partenariato da perseguire dovrà
V<strong>al</strong>utazioni di prospettiva<br />
essere rivolto non solo, come è ovvio, <strong>al</strong> MUR ma anche ad <strong>al</strong>tri Ministeri con i qu<strong>al</strong>i <strong>al</strong>cune<br />
collaborazioni sono già positivamente in atto;<br />
- l’esigenza di essere presente nell’ambito <strong>del</strong>le iniziative <strong>del</strong> VII P. Q. <strong>del</strong>l’Unione Europea;<br />
tutto ciò impone una grande attenzione verso quelle attività comunitarie che si stanno<br />
affermando come strumento di di<strong>al</strong>ogo e programmazione strategica <strong>del</strong>le future attività di<br />
ricerca e innovazione tecnologica e che coinvolgono tutti gli attori (impresa, università,<br />
ricerca, re<strong>al</strong>tà territori<strong>al</strong>i, associazioni di categoria, re<strong>al</strong>tà soci<strong>al</strong>i, ecc.): le piattaforme<br />
tecnologiche europee61 ;<br />
- una partecipazione più organizzata e mirata <strong>al</strong>le iniziative di ricerca e sviluppo che saranno<br />
finanziate dai PON e dai POR a livello nazion<strong>al</strong>e e territori<strong>al</strong>e;<br />
- sulla base dei positivi risultati ottenuti nell’ambito <strong>del</strong>le “idee progettu<strong>al</strong>e” finanziate d<strong>al</strong><br />
MUR, occorre perseguire il concreto decollo, con il coinvolgimento <strong>del</strong>le imprese nazion<strong>al</strong>i,<br />
di programmi dimostrativi nelle aree <strong>del</strong>l’uso razion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’energia e <strong>del</strong>la protezione<br />
<strong>del</strong>l’ambiente gestiti d<strong>al</strong>le Regioni o da <strong>al</strong>tri Ministeri, anche con risorse apposite <strong>al</strong>locate<br />
nella Legge Finanziaria per il 2007;<br />
- il rafforzamento <strong>del</strong>le iniziative <strong>del</strong>l’Ente nel Mezzogiorno qu<strong>al</strong>i quelle nell’ambito <strong>del</strong>la<br />
rimodulazione <strong>del</strong>l’Intesa MUR/CNR nel Mezzogiorno e di <strong>al</strong>tre iniziative <strong>del</strong> MUR qu<strong>al</strong>i<br />
quella mirata <strong>al</strong>l’incremento <strong>del</strong>le attrezzature scientifiche, <strong>al</strong>lo sviluppo di competenze e<br />
<strong>al</strong>la formazione di giovani ricercatori nei laboratori di ricerca;<br />
- il perseguimento <strong>del</strong>le opportunità derivanti d<strong>al</strong>l’accesso <strong>al</strong> Fondo di rotazione di cui <strong>al</strong><br />
D.P.R. 29 dicembre 1988 n. 568 gestito d<strong>al</strong> Ministero <strong>del</strong>l’Economia e <strong>del</strong>le Finanze; le<br />
risorse acquisite d<strong>al</strong> Fondo di Rotazione per la copertura <strong>del</strong>la quota di finanziamento a<br />
carico <strong>del</strong>l’Ente per l’attuazione dei programmi comunitari <strong>del</strong> V e VI Programma Quadro<br />
per gli anni 2005 e 2006 sono state pari a 14,6 milioni di euro nel 2006 e sono previste<br />
v<strong>al</strong>ere 7 milioni di euro nel 2007.<br />
61 È evidente l’an<strong>al</strong>ogia tra questo strumento a livello UE e quello a livello nazion<strong>al</strong>e denominato hub. Le 28 piattaforme fin<br />
qui individuate rappresentano punti di discussione, di science foresight e di confronto <strong>del</strong>le conoscenze esistenti e<br />
diverranno il luogo di identificazione <strong>del</strong>le azioni necessarie per assicurare <strong>al</strong>l’Europa e <strong>al</strong>la sua industria lo sviluppo<br />
<strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong>la competitività. La partecipazione diretta <strong>al</strong>le piattaforme tecnologiche garantirà <strong>al</strong> CNR presenza<br />
e ruolo attivo nella definizione <strong>del</strong>la loro strategic research agenda che <strong>del</strong>ineerà le scelte e le priorità europee e nazion<strong>al</strong>i<br />
dei prossimi anni.<br />
107.
Allegati<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegati<br />
A. Sintesi dei risultati <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>le Macroaree nel 2006 (Estratto da Piano di Gestione<br />
Preliminare 2007)<br />
B. An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le risorse a gestione decentrata da fonti interne ed esterne ancora disponibili presso<br />
le singole strutture di ricerca a fine esercizio 2006<br />
C. I nuovi Progetti interdipartiment<strong>al</strong>i<br />
D. An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le disponibilità impegnate<br />
E. Capacità di accesso <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia ai finanziamenti <strong>del</strong> VI Programma Quadro riferita <strong>al</strong> numero<br />
dei ricercatori e <strong>al</strong>l’entità degli investimenti in R&S nell’EU dei “25”<br />
A.1
A.2<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegati
ALLEGATO A<br />
Princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti nel 2006<br />
(estratti dai Piano di Gestione preliminare 2007)<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
A.3
A.4<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A
TERRA E AMBIENTE<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
1. Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera<br />
Migliorare la conoscenza dei processi che regolano il sistema Terra e le interazioni tra le sue componenti <strong>al</strong> fine di<br />
approfondire la comprensione <strong>del</strong> funzionamento <strong>del</strong> sistema e di prevederne le princip<strong>al</strong>i tendenze evolutive.<br />
Risultati Conseguiti<br />
Fascia costiera<br />
Gli studi di mo<strong>del</strong>lizzazione dei processi che si manifestano nella fascia costiera hanno consentito:<br />
- la re<strong>al</strong>izzazione di mo<strong>del</strong>li morfobatimetrici digit<strong>al</strong>i ad <strong>al</strong>ta risoluzione <strong>del</strong>l'apparato vulcanico sommerso<br />
<strong>del</strong>lo Stromboli;<br />
- la mo<strong>del</strong>lizzazione di dettaglio <strong>del</strong>la Sciara <strong>del</strong> Fuoco mostrante l’evoluzione morfologica <strong>del</strong>l'area soggetta<br />
<strong>al</strong>lo tsunami <strong>del</strong> 2003;<br />
- la prodottuzione di una cartografia digit<strong>al</strong>e informatizzata in sc<strong>al</strong>a 1:10.000 <strong>del</strong>la fascia marina costiera<br />
circostante la Regione Campania.<br />
Geologia<br />
In ambito più strettamente geologico sono stati studiati ed approfonditi:<br />
- i processi tettonici attivi lungo il fronte <strong>del</strong>l'Appennino centro-settentrion<strong>al</strong>e;<br />
- il contesto geodinamico in cui si re<strong>al</strong>izzano i fenomeni di subsidenza che interessano la porzione orient<strong>al</strong>e<br />
<strong>del</strong>la pianura padana e i ratei di attività di <strong>al</strong>cune strutture attive riconosciute nel suo sottosuolo;<br />
- la definizione <strong>del</strong> sistema magmatico dei vulcani: Stromboli, Colli Albani, Campi Flegrei, Ischia, Etna<br />
(INGV-DPC).<br />
Scambi gassosi tra ecosistemi ed atmosfera<br />
Gli studi sugli scambi gassosi hanno permesso:<br />
- la determinazione <strong>del</strong>ll'efficienza <strong>del</strong>l'uso idrico in piante sia agrarie che forest<strong>al</strong>i in risposta a differenti<br />
intensità di stress idrico, lungo gradienti <strong>al</strong>tidutin<strong>al</strong>i ed in funzione <strong>del</strong>la diversa profondità <strong>del</strong>la f<strong>al</strong>da<br />
idrica in ambiente desertico;<br />
- la individuazione <strong>del</strong>le relazioni funzion<strong>al</strong>i che intercorrono tra l'emissione di isoprene e la respirazione in<br />
piante di pioppo in risposta ad elevate concentrazioni di CO 2, di ozono e ad <strong>al</strong>te temperature.<br />
Oceanografia<br />
I mari che circondano la penisola it<strong>al</strong>iana sono stati oggetto di studi che hanno permesso di determinare:<br />
- il ruolo <strong>del</strong> vento nei fenomeni di risc<strong>al</strong>damento anom<strong>al</strong>o (i.e. Mar Ligure estate 2003);<br />
- le sc<strong>al</strong>e tempor<strong>al</strong>i dei parametri meteo-marini <strong>del</strong> Golfo di Trieste e relativi eventi estremi;<br />
- la dinamica e predicibilità <strong>del</strong>le correnti costiere nella zona <strong>del</strong> Capo <strong>del</strong> Gargano;<br />
- le variazioni stagion<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la comunità fitoplanctonica e <strong>del</strong>la produzione primaria in nord Adriatico.<br />
Scienze <strong>del</strong>l’Atmosfera<br />
Gli studi in questo settore si sono concretizzati:<br />
- nella sperimentazione scientifica nel campo <strong>del</strong>la dinamica atmosferica con il mo<strong>del</strong>lo MOLOCH, che è in<br />
grado di interfacciare la dinamica con i processi fisici (trasferimento radiativo, turbolenza, microfisica <strong>del</strong>le<br />
nubi e <strong>del</strong>le precipitazioni) ed è, nel contempo, utilizzabile per la previsione meteorologica a breve termine<br />
e il nowcasting;<br />
- nella implementazione <strong>del</strong> Weather Research and Forecasting Mo<strong>del</strong> (WRF) in una configurazione a due<br />
griglie di cui quella esterna, a 20 km di risoluzione, copre il bacino <strong>del</strong> Mediterraneo, mentre quella<br />
interna, con una risoluzione di 5 km, copre lo Ionio e il basso Adriatico. Sia per i dati satellitari che per<br />
quelli <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo è prevista la possibilità di navigare interattivamente. T<strong>al</strong>i informazioni sono di utilità<br />
rispettivamente per il nowcasting e per le previsioni a breve scadenza. Il sistema potrà essere arricchito con<br />
i dati radar e offrire la possibilità di visu<strong>al</strong>izzare simultaneamente ed interattivamente sorgenti di<br />
informazione di differente origine.<br />
2. Cambiamenti Glob<strong>al</strong>i<br />
V<strong>al</strong>utare, tramite mo<strong>del</strong>li e misure speriment<strong>al</strong>i, le variazioni climatiche antiche e recenti <strong>del</strong> sistema Terra, per<br />
cause natur<strong>al</strong>i ed antropiche, e prevederne le risposte ecologiche di specie e comunità.<br />
Risultati conseguiti<br />
Le Commesse che fanno parte <strong>del</strong> Progetto coprono in modo molto ampio le tematiche di ricerca che riguardano i<br />
cambiamenti glob<strong>al</strong>i: si va infatti d<strong>al</strong>lo studio dei processi di base <strong>del</strong>la dinamica e <strong>del</strong>la variabilità <strong>del</strong> clima <strong>al</strong>le<br />
A.5
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
variazioni climatiche recenti e la p<strong>al</strong>eoclimatologia, d<strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong> ciclo idrologico <strong>al</strong>le variazioni <strong>del</strong>la<br />
composizione <strong>del</strong>l’atmosfera e <strong>del</strong> mare, dagli scambi biosfera-aria-mare di composti natur<strong>al</strong>i ed antropici <strong>al</strong>la<br />
risposta degli ecosistemi terrestri ed acquatici ai cambiamenti glob<strong>al</strong>i, agli studi in ambienti estremi e polari.<br />
Cambiamenti climatici<br />
Gli studi di mo<strong>del</strong>listica <strong>del</strong> clima hanno prodotto un mo<strong>del</strong>lo semplificato di interazione suolo-vegetazioneatmosfera<br />
e sono inoltre stati elaborati metodi di region<strong>al</strong>izzazione per la v<strong>al</strong>utazione degli impatti <strong>del</strong>la variabilità<br />
climatica sugli ecosistemi <strong>al</strong>pini, la risposta dei ghiacciai e <strong>del</strong> regime dei venti. Inoltre, mo<strong>del</strong>li a rete neur<strong>al</strong>e sono<br />
stati applicati <strong>al</strong>l'an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> rapporto tra forzanti e temperatura a sc<strong>al</strong>a glob<strong>al</strong>e e a sc<strong>al</strong>a region<strong>al</strong>e.<br />
Gli studi di p<strong>al</strong>eoclimatologia hanno durante il 2006 attivato iniziative di ampio respiro internazion<strong>al</strong>e rivolte<br />
<strong>al</strong>l'acquisizione, <strong>al</strong>l'elaborazione di dati da archivi natur<strong>al</strong>i polari, oceanici, him<strong>al</strong>ayani, mediterranei. Questi<br />
dati ottenuti riguardano princip<strong>al</strong>mente l'Olocene medio-recente (ultimi 8000/2000 anni) in ambienti lacustri,<br />
marini costieri e artici e gli ultimi cicli glaci<strong>al</strong>e-interglaci<strong>al</strong>e in Mediterraneo, in oceano e nel ghiaccio antartico.<br />
Per quanto riguarda le variazioni climatiche recenti, fra i vari risultati ottenuti si possono ricordare il<br />
miglioramento <strong>del</strong>la disponibilità spazio-tempor<strong>al</strong>e e <strong>del</strong>la qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le serie storiche it<strong>al</strong>iane di dati<br />
meteorologici e mareografici a diversa sc<strong>al</strong>a tempor<strong>al</strong>e per gli ultimi due secoli.<br />
Cicli biogeochimici, ecosistemi acquatici e terrestri<br />
In ambito marino sono stati recuperati e riorganizzati i dati pregressi provenienti da varie serie tempor<strong>al</strong>i<br />
raccolte nell'ambito di progetti nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i re<strong>al</strong>izzati nel Mediterraneo e sono inoltre state messe<br />
a punto ed inst<strong>al</strong>late nuove stazioni oceanografiche di rilevamento automatiche e multiparametriche per il<br />
monitoraggio <strong>del</strong>la colonna d'acqua e <strong>del</strong>l'atmosfera. Sono inoltre state effettuate an<strong>al</strong>isi dei fattori socioeconomici<br />
che maggiormente determinano le emissioni di inquinanti.<br />
Gli studi sugli ecosistemi terrestri hanno poi re<strong>al</strong>izzato protocolli per una corretta pianificazione <strong>del</strong>l'uso <strong>del</strong><br />
suolo a fini conservazionistici e di sviluppo sostenibile e per la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>la gestione e <strong>del</strong>le produzioni<br />
agroforest<strong>al</strong>i. Sono inoltre stati sviluppati mo<strong>del</strong>li di recupero di ambienti degradati.<br />
Gli studi sul rilascio di microinquinanti nei compartimenti atmosfera-oceano-suolo/vegetazione ha prodotto un<br />
database per il censimento dei rilasci diretti e indiretti ai bacini idrici e zone costiere; e sono pure state condotte<br />
an<strong>al</strong>isi dei fattori socio-economici che maggiormente determinano le emissioni/rilasci di inquinanti.<br />
Studi condotti negli ambienti lacustri hanno prodotto un database più aggiornato per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le<br />
variazioni a lungo termine <strong>del</strong>le deposizioni atmosferiche e l’acquisizione dei dati meteoclimatici, idrologici e<br />
limnologici necessari per mantenere ed implementare le serie tempor<strong>al</strong>i che permettono di v<strong>al</strong>utare<br />
l'evoluzione ecologica dei laghi <strong>al</strong>la luce dei cambiamenti glob<strong>al</strong>i in atto.<br />
Cambiamenti <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong>l’atmosfera e <strong>del</strong> ciclo idrologico<br />
Il Network di Eccellenza Europeo ACCENT, a guida CNR e che coordina tutti i princip<strong>al</strong>i Istituti ed Enti<br />
Europei attivi nel campo dei cambiamenti nella composizione <strong>del</strong>l’atmosfera, ha prodotto importanti risultati<br />
fra i qu<strong>al</strong>i si possono ricordare lo studio sulle relazioni fra qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l’aria e cambiamenti climatici e la<br />
v<strong>al</strong>utazione degli effetti <strong>del</strong>l’aerosol organico sulla formazione <strong>del</strong>le nubi. Degna di menzione è pure<br />
l’attivazione <strong>del</strong>la stazione di misura per il monitoraggio dei cambiamenti <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong>l’atmosfera<br />
presso il Laboratorio Piramide a 5000 m in Him<strong>al</strong>aya. La stazione è stata attivata ad inizio 2006 nell’ambito<br />
<strong>del</strong> Progetto Ev-K2-CNR ed ha già prodotto un rilevante database. Sono poi stati implementati schemi numerici<br />
per processi convettivi, processi di rimozione e trattamento di sorgenti diverse nel mo<strong>del</strong>lo chimico di trasporto<br />
BOLCHEM, con il qu<strong>al</strong>e si è simulata l' interazione tra ozono e aerosol desertico.<br />
Le attività sui cambiamenti nel ciclo idrologico hanno prodotto statistiche sulla durata, estensione e velocità<br />
zon<strong>al</strong>e dei sistemi precipitanti e dei cicli diurni <strong>del</strong>la convezione. E’ inoltre stato v<strong>al</strong>utato il ruolo <strong>del</strong>l'orografia<br />
nell'aumento <strong>del</strong>la convezione ed identificati gli effetti di separazione terra-mare. Sono poi state elaborate una<br />
metodologia preliminare per la definizione <strong>del</strong> bilancio idrologico in differenti contesti meteo-climatici e di<br />
sfruttamento <strong>del</strong>le risorse idriche ed una v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> comportamento di bacini idrologici in termini di<br />
quantità e qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le risorse idriche sotto diversi scenari climatici. Di notevole interesse sono poi risultate le<br />
nuove procedure per il retriev<strong>al</strong> <strong>del</strong>le caratteristiche microfisiche <strong>del</strong>le nubi basate su nuovi sensori satellitari.<br />
Ambienti polari<br />
La Commessa che coordina le ricerche sugli ambienti polari (Antartico ed Artico) ha subito durante l’anno<br />
2006 una profonda ristrutturazione che permetterà un più efficace coordinamento scientifico <strong>del</strong>le importanti<br />
ricerche in corso, anche in conseguenza <strong>del</strong>la trasformazione <strong>del</strong>l’unità di coordinamento Polarnet in struttura<br />
afferente <strong>al</strong> Dipartimento Terra ed Ambiente.<br />
3. Qu<strong>al</strong>ità dei sistemi ambient<strong>al</strong>i<br />
Stabilire il grado di <strong>al</strong>terazione degli ecosistemi e individuare le strategie e gli interventi più opportuni di<br />
ripristino ambient<strong>al</strong>e e fornire supporto agli enti preposti <strong>al</strong> controllo ed <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>vaguardia ambient<strong>al</strong>e.<br />
A.6
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Risultati Conseguiti<br />
Tra i risultati di maggior rilievo si evidenziano: v<strong>al</strong>utazione di inquinanti organici; tecniche biomolecolari per la<br />
rapida diagnosi <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ubrità in acquacoltura; messa a punto di mo<strong>del</strong>li di circolazione, trasporto e diffusione<br />
in sistemi lagunari e di estuario; banca dati <strong>del</strong>la composizione chimica di PM10, PM2,5; distribuzione spazi<strong>al</strong>e<br />
di inquinanti e loro mo<strong>del</strong>lizzazione in aree a diversa antropizzazione; individuazione di indicatori di qu<strong>al</strong>ità e<br />
funzion<strong>al</strong>ità dei suoli basati sull'attività <strong>del</strong>la biomassa microbica.<br />
Qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l’aria<br />
Nell‘ambito <strong>del</strong> progetto “Polveri fini”, promosso d<strong>al</strong>la Regione Lazio in collaborazione con Istituti CNR, è stato<br />
messo in luce il notevole contributo <strong>del</strong>l‘inquinamento di tipo secondario <strong>al</strong>la concentrazione <strong>del</strong>le particelle<br />
sospese in atmosfera, il ruolo <strong>del</strong>le sorgenti natur<strong>al</strong>i (elementi crost<strong>al</strong>i e spray marino) nella produzione <strong>del</strong><br />
PM10 , ed il contributo degli inquinanti primari. I risultati conseguiti, basati anche su v<strong>al</strong>utazioni <strong>del</strong>le capacità<br />
di rimescolamento <strong>del</strong>la bassa atmosfera, hanno inoltre evidenziato il ruolo svolto d<strong>al</strong>la stabilità atmosferica<br />
nel determinare il rapido incremento <strong>del</strong>la concentrazione <strong>del</strong>le particelle sospese.<br />
Distribuzione <strong>del</strong> mercurio nel Marine Boundary Layer<br />
È inoltre continuato lo studio dei processi di trasporto, <strong>del</strong>le trasformazioni chimiche e fisiche, <strong>del</strong>la<br />
deposizione e <strong>del</strong>la ri-emissione dei vari composti <strong>del</strong> mercurio nel Marine Boundary Layer <strong>del</strong> Mediterraneo,<br />
attraverso attività di tipo speriment<strong>al</strong>e e di mo<strong>del</strong>listica numerica avanzata. Il mo<strong>del</strong>lo dinamico integrato è<br />
stato conv<strong>al</strong>idato con dat i speriment<strong>al</strong>i ottenuti in laboratorio e presso siti on-shore e off-shore <strong>del</strong><br />
Mediterraneo; per questi ultimi è stata impiegata la nave oceanografica Urania <strong>del</strong> CNR.<br />
4. Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici<br />
La sostenibilità, secondo l’UNEP, è la capacità di soddisfare i bisogni <strong>del</strong>la popolazione mondi<strong>al</strong>e attu<strong>al</strong>e senza<br />
compromettere o danneggiare le potenzi<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le future generazioni per provvedere ai propri bisogni.<br />
Pertanto, l’attività di ricerca di questo progetto riguarda: la v<strong>al</strong>orizzazione e l’uso sostenibile <strong>del</strong>le risorse<br />
natur<strong>al</strong>i, la caratterizzazione <strong>del</strong> livello di funzion<strong>al</strong>ità dei sistemi ambient<strong>al</strong>i e studio <strong>del</strong>l’impatto <strong>del</strong>la<br />
gestione antropica e la sostenibilità come campo di studio <strong>del</strong>l’equilibrio tra natura e società umana.<br />
Risultati Conseguiti<br />
Risultati importanti sono stati ottenuti nello studio degli ecosistemi marini e terrestri, nello studio <strong>del</strong>le acque<br />
sotterranee, nello studio di inquinanti atmosferici e nella mo<strong>del</strong>listica.<br />
Reti di monitoraggio<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la Convenzione stipulata con l‘ex DSTN (ora APAT – Servizio Geologico d‘It<strong>al</strong>ia), è stata<br />
sviluppata una procedura semi-automatizzata in ambiente GIS per la progettazione di una rete di monitoraggio<br />
<strong>del</strong>le acque sotterranee integrata con la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la vulnerabilità <strong>del</strong>le f<strong>al</strong>de <strong>al</strong>l‘inquinamento. L‘obiettivo<br />
è di ottenere, in modo oggettivo, una distribuzione spazi<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la rete con densità maggiore nelle aree più<br />
vulnerabili, selezionando i punti d‘acqua (pozzi o sorgenti) più idonei in base <strong>al</strong>le loro caratteristiche intrinseche<br />
(qu<strong>al</strong>i portata derivata, qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>l‘acqua, uso <strong>del</strong> suolo e accessibilità).<br />
5. Rischi natur<strong>al</strong>i e antropici <strong>del</strong> territorio<br />
Migliorare la comprensione dei fattori di generazione dei rischi natur<strong>al</strong>i e indotti d<strong>al</strong>le attività umane, sia in<br />
aree emerse che sottomarine, e mettere a punto metodi di prevenzione e di mitigazione. Particolare attenzione<br />
è inoltre rivolta a sviluppo e applicazione di tecnologie innovative di caratterizzazione e monitoraggio per la<br />
previsione, mitigazione e gestione dei fenomeni di instabilità geo-idrologica o relativi a grandi opere e reti<br />
infrastruttur<strong>al</strong>i.<br />
Risultati conseguiti<br />
Fenomeni portatori di rischio territori<strong>al</strong>e e fattori caratterizzanti<br />
E’ stato re<strong>al</strong>izzato un mo<strong>del</strong>lo 2D-3D litologico-tessitur<strong>al</strong>e e fisico-meccanico, tramite la geostatistica<br />
multivariata <strong>del</strong>le <strong>al</strong>luvioni quaternarie di Roma. Sono stati messi a punto metodi geofisici per la<br />
caratterizzazione dei depositi plio- quaternari, mediante sezioni sismiche tomografiche e an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>la<br />
distribuzione <strong>del</strong> campo <strong>del</strong>le velocità <strong>del</strong>le onde sismiche. E’ stato elaborato uno schema morfotettonico e<br />
morfoevolutivo comprendente il settore Alessandrino <strong>del</strong>le Langhe e <strong>del</strong> Monferrato.<br />
Risultati di particolare interesse sono stati ottenuti nella mo<strong>del</strong>listica di frane di crollo. Per la ricerca<br />
“V<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le Piene in It<strong>al</strong>ia” sono state eseguite attività di aggiornamento mirate a perfezionare la<br />
piattaforma informatica di gestione ed a migliorare il dettaglio <strong>del</strong>l’an<strong>al</strong>isi region<strong>al</strong>e <strong>del</strong>le piogge e <strong>del</strong>le piene<br />
in Toscana, nonchè per costruire mappe climatiche a sc<strong>al</strong>a nazion<strong>al</strong>e.<br />
A.7
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Sviluppo di metodologie di upsc<strong>al</strong>ing per mo<strong>del</strong>listica erosione suolo in ambienti terrazzati.<br />
V<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> rischio da frana, esondazione, erosione e siccità<br />
Sono state aggiornate le banche dati da utilizzare nell’ambito <strong>del</strong>la mo<strong>del</strong>listica per il preannuncio <strong>del</strong>le piene.<br />
Risultati inferiori <strong>al</strong>le attese sono stati ottenuti negli studi per la previsione degli eventi estremi e per la<br />
v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> rischio posto da bacini sterili di miniera.<br />
Sono stati inoltre approfonditi gli studi in merito <strong>al</strong>l’assetto geomorfologico <strong>del</strong> territorio fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>la<br />
v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la pericolosità e <strong>del</strong> rischio da frana a sc<strong>al</strong>a di dettaglio. Le metodologie per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong><br />
rischio da frana hanno tenuto in considerazione la stima dei danni diretti ed indiretti che sono stati acquisiti<br />
con il contributo di esperti in campo economico.<br />
Nell‘ambito <strong>del</strong>la ricerca “V<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le Piene in It<strong>al</strong>ia”, sono state introdotte nuove metodiche di<br />
v<strong>al</strong>utazione indiretta <strong>del</strong>la distribuzione di probabilità <strong>del</strong>le piene, usando metodi a base geomorfoclimatica.<br />
Sono stati approfonditi gli studi in merito <strong>al</strong>l’asseto geomorfologico <strong>del</strong> territorio fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione<br />
<strong>del</strong>la pericolosità e <strong>del</strong> rischio da frana a sc<strong>al</strong>a di dettaglio. Le metodologie per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> rischio da<br />
frana hanno tenuto in considerazione la stima dei danni diretti ed indiretti che sono stati acquisiti con il<br />
contributo di esperti in campo economico. E’ stata v<strong>al</strong>utata la vulnerabilità <strong>al</strong>l'inquinamento da nitrati da<br />
agricoltura in un’ampia zona di studio.<br />
Riduzione <strong>del</strong> rischio<br />
Relativamente a questa tematica, non si sono ottenuti risultati specifici di rilievo, essendo le attività in corso di<br />
sviluppo. Gli studi riguardano essenzi<strong>al</strong>mente interventi non struttur<strong>al</strong>i.<br />
6. Osservazione <strong>del</strong>la Terra<br />
Le fin<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>le attività di ricerca condotte in questo progetto riguardano: lo sviluppo di tecnologie innovative<br />
di osservazione <strong>del</strong>la Terra (OT) con tecniche in-situ e di telerilevamento d<strong>al</strong> suolo, aereo, p<strong>al</strong>lone stratosferico<br />
e satellite; il rafforzaramento <strong>del</strong> sistema infrastruttur<strong>al</strong>e di OT (reti di monitoraggio, banche dati, supporti<br />
informatici). Il progetto si propone inoltre di offrire <strong>al</strong> sistema industri<strong>al</strong>e opportunità di innovazione<br />
tecnologica e favorire la creazione <strong>del</strong>la filiera ricerca-impresa-utenti fin<strong>al</strong>i.<br />
Risultati Conseguiti<br />
Risultati di rilievo sono stati ottenuti nello sviluppo di nuove tecnologie di osservazione <strong>del</strong>la Terra e di nuove<br />
tecniche e metodi per il potenziamento <strong>del</strong> sistema infrastruttur<strong>al</strong>e (reti di monitoraggio, banche dati, supporti<br />
informatici).<br />
Facilities infrastruttur<strong>al</strong>i di rilevanza internazion<strong>al</strong>e<br />
Sono continuate le attività relative <strong>al</strong>l’implementazione <strong>del</strong> Campo Speriment<strong>al</strong>e per le Osservazioni <strong>del</strong>la<br />
Terra gestito d<strong>al</strong>l’IMAA. Quest’iniziativa è parte integrante <strong>del</strong>le grandi reti europee ed internazion<strong>al</strong>i (i.e.<br />
EARLINET), in grado di fornire dati ad <strong>al</strong>ta risoluzione di parametri atmosferici, utili <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>idazione di dati<br />
satellitari (attu<strong>al</strong>mente METOP e CALIPSO). Esso inoltre consente di sviluppare e sperimentare strumenti di<br />
elaborazione e catene di processamento automatiche per fornire dati e prodotti in tempo quasi re<strong>al</strong>e <strong>al</strong> sistema<br />
degli utenti fin<strong>al</strong>i (es. Dipartimento di Protezione Civile) per la gestione di emergenze ambient<strong>al</strong>i. T<strong>al</strong>i attività<br />
sono in linea con le priorità <strong>del</strong> VII Programma Quadro ed in particolare con le tematiche <strong>del</strong> programma<br />
GMES (Glob<strong>al</strong> Monitoring of Environment and Security). Infine t<strong>al</strong>i facility infrastruttur<strong>al</strong>e di rilevanza<br />
internazion<strong>al</strong>e ben si colloca nell‘ambito <strong>del</strong> GEOSS (Glob<strong>al</strong> Earth Observation System of Systems)<br />
Implementation Plan.<br />
Il Campo Speriment<strong>al</strong>e per le Osservazioni <strong>del</strong>la Terra è attu<strong>al</strong>mente costituito da:<br />
- strumentazione per misure di parametri atmosferici mediante tecniche ottiche attive e passive;<br />
- strumentazione per la caratterizzazione chimico-fisica di suolo e sottosuolo;<br />
- il campo speriment<strong>al</strong>e “Hydrogeosite”;<br />
- il sistema di ricezione, archiviazione e processamento dei dati satellitari.<br />
Metodologie per l’elaborazione dei dati satellitari<br />
Inoltre, un ruolo importante nelle attività speriment<strong>al</strong>i è stato re<strong>al</strong>izzato mediante l’attuazione <strong>del</strong>le seguenti iniziative:<br />
- definizione di un sistema di elaborazione dati radar satellitari per la generazione di mappe e serie storiche<br />
di deformazione <strong>del</strong> suolo;<br />
- aggiornamento <strong>del</strong> codice operativo di ESA per l‘an<strong>al</strong>isi di livello 2 <strong>del</strong>lo strumento MIPAS (operante su<br />
ENVISAT) nella sua nuova mod<strong>al</strong>ità di misura. L‘aggiornamento utilizza tra l‘<strong>al</strong>tro una nuova ed elegante<br />
soluzione matematica per l‘operazione di regolarizzazione;<br />
- mappe tematiche di umidità <strong>del</strong> terreno e di copertura nevosa ottenute utilizzando immagini SAR di<br />
ENVISAT. In particolare, le mappe di umidità <strong>del</strong> terreno forniscono la stima di 4-5 livelli di umidità ed<br />
hanno una risoluzione a terra di circa 500 m e le mappe di copertura nevosa distinguono fra neve secca,<br />
A.8
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
neve umida e terreno con risoluzione a terra di 30 m;<br />
- messa a punto di una metodologia che utilizza i cambiamenti nell‘uso <strong>del</strong> suolo come fattore di early<br />
warning per lo studio <strong>del</strong>le frane; verifica <strong>del</strong>l‘uso di informazione estratta da dati SAR per la stima <strong>del</strong>lo<br />
spessore di ghiaccio marino.<br />
7. Controllo <strong>del</strong>l'inquinamento e recupero ambient<strong>al</strong>e<br />
Sviluppare tecnologie e metodi innovativi di contenimento, di abbattimento <strong>del</strong>l’inquinamento e di recupero<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, nonché di v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le risorse. Offrire <strong>al</strong> sistema industri<strong>al</strong>e opportunità d’innovazione<br />
tecnologica e favorire la creazione <strong>del</strong>la filiera ricerca–imprese –utenti fin<strong>al</strong>i.<br />
Risultati conseguiti<br />
La princip<strong>al</strong>e caratteristica dit<strong>al</strong>e progetto risiede nella capacità di produrre risultati che hanno un’enorme<br />
importanza nella gestione ambient<strong>al</strong>e. Per questo motivo le ricerche condotte in questo ambito sono di grande<br />
interesse per le amministrazioni sia pubbliche che private e conservano un forte carattere applicativo e di<br />
innovazione. Anche per questo progetto le ricerche svolte sono coerenti con quanto indicato nel piano trienn<strong>al</strong>e<br />
e vi è un sostanzi<strong>al</strong>e accordo tra i risultati ottenuti e gli obiettivi indicati in fase di previsione. In tutte le ricerche<br />
si sono registrati progressi importanti che sono descritti nei rapporti di attività: tra questi è opportuno<br />
rimarcare i risultati per i qu<strong>al</strong>i è possibile ipotizzare una loro trasferibilità a breve o medio termine.<br />
Recupero di siti inquinati<br />
Di particolare interesse sono stati i risultati ottenuti negli studi su microrganismi per il recupero di aree<br />
interessate da processi di inquinamento, tra cui le acque di f<strong>al</strong>da, il cui risanamento è una priorità ambient<strong>al</strong>e.<br />
E’ stata effettuata la caratterizzazione microbica dei microrganismi presenti <strong>al</strong>l'interno <strong>del</strong>l'acqua di f<strong>al</strong>da in<br />
condizioni anaerobiche sviluppati tramite l'approccio biomolecolare, ed in particolare la tecnica FISH<br />
(Fluorescence In Situ Hybridization). E' stato possibile definire sonde molecolari specifiche che, applicate,<br />
hanno consentito di identificare i maggiori componenti <strong>del</strong>le masse microbiche. E' stato definito un Protocollo<br />
di Indagine per la v<strong>al</strong>utazione di fattibilità di un Processo anaerobico in situ per la decontaminazione di f<strong>al</strong>de<br />
contaminate da solventi clorurati.<br />
Normative per il monitoraggio ambient<strong>al</strong>e<br />
Le attività sull’inquinamento atmosferico di natura industri<strong>al</strong>e ha consentito di redigere e definire, nell'ambito<br />
<strong>del</strong>l'attuazione <strong>del</strong>la direttiva IPPC, i criteri e le procedure più efficaci che le aziende sottoposte ad<br />
autorizzazione integrata ambient<strong>al</strong>e devono applicare per il corretto controllo <strong>del</strong>l'inquinamento atmosferico.<br />
In particolare, sono stati prodotti documenti propedeutici <strong>al</strong>la stesura <strong>del</strong>la linea guida sul monitoraggio<br />
ambient<strong>al</strong>e, specificatamente nell'individuazione dei principi di misura e dei requisiti minimi <strong>del</strong>le<br />
apparecchiature.<br />
Sono stati inoltre redatti numerosi rapporti sulla stima <strong>del</strong> biogas diffuso da discariche e sono state effettuate<br />
v<strong>al</strong>utazioni <strong>del</strong>la competitività economica <strong>del</strong>la tecnologia waterjet per la bonifica di siti contaminati.<br />
A.9
ENERGIA E TRASPORTI<br />
Generazione pulita di energia da combustibili fossili<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Il Progetto cura lo sviluppo di tecnologie innovative di produzione ed uso <strong>del</strong>le fonti fossili qu<strong>al</strong>i carbone, olio e gas<br />
natur<strong>al</strong>e, in par<strong>al</strong>lelo <strong>al</strong>lo sviluppo di tecniche di controllo ed an<strong>al</strong>isi degli inquinanti, costituiscono gli elementi<br />
princip<strong>al</strong>i <strong>del</strong> presente progetto.<br />
In gener<strong>al</strong>e, nel corso <strong>del</strong> 2006 si è ulteriormente arricchito il serbatoio di competenze di base e tecnologiche<br />
necessarie a fornire gli strumenti tecnici e applicativi per lo sviluppo di materi<strong>al</strong>i e processi di combustione avanzati<br />
atti <strong>al</strong>l’aumento dei rendimenti energetici e <strong>al</strong>la riduzione <strong>del</strong>l’impatto ambient<strong>al</strong>e. Sulla base di queste<br />
competenze, <strong>al</strong>l’avanguardia nel settore energetico, sono state sviluppate attività di ricerca applicative di interesse<br />
industri<strong>al</strong>e nell’ambito di numerosi contratti di collaborazione con partners industri<strong>al</strong>i, agenzie e con l’Unione<br />
Europea. Sono stati conseguiti, in sintesi, i seguenti risultati:<br />
- Nell’ambito <strong>del</strong>la caratterizzazione <strong>del</strong>le superfici, interfasi e materi<strong>al</strong>i e processi per l’energetica sono state<br />
caratterizzate e mo<strong>del</strong>late le proprietà termofisiche e meccaniche di leghe speci<strong>al</strong>i, princip<strong>al</strong>mente per turbine a<br />
gas, procedendo anche <strong>al</strong>la verifica <strong>del</strong>l’affidabilità dei materi<strong>al</strong>i progettati e caratterizzati. Nel corso<br />
<strong>del</strong>l’attività relativa sono state ottimizzate le tecniche di mo<strong>del</strong>lazione, prova e caratterizzazione.<br />
- Nell’ambito <strong>del</strong>l’utilizzo di combustibili <strong>al</strong>ternativi e <strong>del</strong>la diversificazione dei combustibili sono stati<br />
caratterizzati gli effetti sinergici di co-combustione carbone-biomasse e la stabilità di emulsioni di idrocarburi.<br />
- Nel settore dei processi e tecnologie avanzate di combustione sono in ulterire progresso gli studi e la<br />
sperimentazione sui concetti avanzati qu<strong>al</strong>i la combustione mild e la combustione cat<strong>al</strong>itica sia in letto fisso che<br />
a letto fluido.<br />
- Per quel che concerne la v<strong>al</strong>utazione e la riduzione <strong>del</strong>l’impatto ambient<strong>al</strong>e sono state messe a punto nuove<br />
tecniche di abbattimento cat<strong>al</strong>itico degli NOx nei gas di scarico di rilevazione e caratterizzazione degli<br />
inquinanti aromatici e particellari mediante l’implementazione di un nuovo sistema a spettrometria di massa<br />
in linea per l’an<strong>al</strong>isi diretta degli inquinanti aromatici pesanti e di tecniche di misura spettroscopiche e<br />
chimiche per la misura <strong>del</strong>la distribuzione <strong>del</strong> particolato nel campo degli ultrafini.<br />
Uso razion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'energia nei trasporti<br />
Il progetto è mirato a mettere a punto Motori a Combustione Interna a basse emissioni inquinanti e ad <strong>al</strong>ta<br />
efficienza, per differenti applicazioni di trasporto, nonché, per “cross fertilization” di tecnologie, impianti fissi di<br />
produzione d’energia con riferimento agli effetti di minimizzazione <strong>del</strong>l’ impatto ambient<strong>al</strong>e; sviluppare processi di<br />
produzione di combustibili sintetici da fonti rinnovabili.<br />
Nel 2006 Il lavoro di ricerca è stato fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>l’incremento di efficienza dei motori ed <strong>al</strong>la minimizzazione <strong>del</strong>le<br />
emissioni, attraverso lo studio e l’ottimizzazione dei processi di combustione in differenti classi di motori, nonché<br />
attraverso indagini su veicoli in uso re<strong>al</strong>e. È continuato lo studio di sistemi di <strong>al</strong>imentazione innovativi per la<br />
propulsione strad<strong>al</strong>e attraverso celle a combustibile ad idrogeno.<br />
E’ inoltre positiva l’attenzione posta su combustibili rinnovabili e non fossili e, in particolare, l’integrazione, in<br />
prospettiva, dei diversi combustibili, in miscela, nel breve periodo. Sono stati conseguiti, in sintesi, i seguenti risultati:<br />
- An<strong>al</strong>isi di sistemi di combustione avanzata;<br />
- Ottimizzazione dei flussi energetici in sistemi di propulsioni con celle a combustibile;<br />
- Sviluppo di sistemi VVA con impiego di attuatori elettromeccanici ed elettroidraulici;<br />
- Tecniche di controllo e sensoristica automotive;<br />
- Sviluppo di cinetiche chimiche per la mo<strong>del</strong>lizzazione <strong>del</strong>la combustione in applicazioni di c<strong>al</strong>colo par<strong>al</strong>lelo;<br />
- An<strong>al</strong>isi dei processi di formazione <strong>del</strong>la miscela, di accensione, di combustione e di formazione <strong>del</strong>la specie<br />
inquinanti con tecniche ottiche, spettroscopiche e di mo<strong>del</strong>lizzazione;<br />
- Misura ed abbattimento <strong>del</strong> rumore prodotto da MCI;<br />
- Caratterizzazione <strong>del</strong>le emissioni;<br />
- Messa a punto di cat<strong>al</strong>izzatori per vari processi di produzione di combustibili.<br />
Generazione distribuita di energia<br />
Il progetto è fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>lo sviluppo competitivo di nuove conoscenze e tecnologie nel settore di competenza con<br />
particolare riguardo,a componenti e materi<strong>al</strong>i per celle a combustibile, pompe di c<strong>al</strong>ore <strong>al</strong>imentate da energia termica a<br />
bassa temperatura utilizzante c<strong>al</strong>ori di scarto e combustibili non convenzion<strong>al</strong>i. Ulteriore settore di indagine e quello<br />
relativo <strong>al</strong>la sperimentazione di sistemi integrati di produzione di energia da fonti rinnovabili dotati di sistemi di accumulo.<br />
Le attività previste nel piano annu<strong>al</strong>e 2006 <strong>del</strong> programma trienn<strong>al</strong>e <strong>del</strong> progetto sono proseguite in accordo con le<br />
previsioni. Da segn<strong>al</strong>are è la rilevante integrazione fra gruppi di ricerca, commesse e fonti di finanziamento esterne<br />
A.10
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
risultata determinante nel raggiungimento degli obiettivi previsti. In princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti si possono sintetizzare in:<br />
- Progettazione e re<strong>al</strong>izzazione di prototipi di FC per applicazioni stazionarie e per applicazioni portatili e<br />
trasporti come prodotto derivato.<br />
- Sviluppati e sperimentazione di sistemi integrati di produzione di energia da fonti rinnovabili (solare-eolico) con<br />
sistemi di accumulo di energia (batterie, elettrolizzatori, celle rigenerative).<br />
- Studio e v<strong>al</strong>utazione materi<strong>al</strong>i per pompe di c<strong>al</strong>ore termico; i materi<strong>al</strong>i ed i prototipi da essi derivati hanno<br />
consentito lo studio accurato di ipotesi di sistemi trigenerativi basati su tecnologie non tradizion<strong>al</strong>i.<br />
- Messa a punto metodologie origin<strong>al</strong>i per la combustione in letto fluidizzato di bioderivati qu<strong>al</strong>i sansa, pellets,<br />
pinoli etc.<br />
Idrogeno: produzione, trasporto, distribuzione e utilizzo<br />
Il progetto è fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>lo Studio e sviluppo dei processi innovativi e <strong>del</strong>le tecnologie per la produzione, il trasporto,<br />
la distribuzione e l’utilizzo <strong>del</strong>l’idrogeno come vettore energetico intrinsecamente pulito. Integrazione degli Istituti<br />
su temi comuni e rafforzamento <strong>del</strong>la partecipazione <strong>del</strong> CNR a ricerche di interesse industri<strong>al</strong>e per una più rapida<br />
penetrazione nella società <strong>del</strong>le tecnologie basate sull’idrogeno.<br />
Le attività <strong>del</strong>le varie commesse nel 2006 proseguono con un buon livello di integrazione che ha consentito di<br />
ottenere numerosi risultati in termini di sviluppo di conoscenze di tecnologie innovative e prototipi.<br />
In particolare si sottolineano i seguenti risultati:<br />
- Cat<strong>al</strong>izzatori per la decomposizione cat<strong>al</strong>itica <strong>del</strong> metano in letto fluido.<br />
- Cat<strong>al</strong>izzatori per il processo di reforming di idrocarburi leggeri.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione e collaudo di Hygen II, unità di generazione idrogeno da 5 kW equiv<strong>al</strong>enti.<br />
- Caratterizzazione <strong>del</strong>le nanopolveri di varia composizione tramite tecniche SEM, TEM, XRD e PDS.<br />
- Prototipo per lo studio <strong>del</strong> processo di fotoelettrolisi <strong>del</strong>l’acqua.<br />
- Studi su elettrodi compositi e nanoporosi d’oro per la produzione di idrogeno.<br />
- Nuovi materi<strong>al</strong>i per l’interc<strong>al</strong>azione e l’accumulo <strong>del</strong>l’idrogeno.<br />
- Studio di fiamme di diffusione di metano con l’addizione di idrogeno.<br />
- La re<strong>al</strong>izzazione di nanotubi di TiO2 per il processo di fotoelettrolisi <strong>del</strong>l’acqua<br />
- L’implementazione diun impianto a plasma per la produzione di idrogeno da metano.<br />
- Il progetto per il trattamento di solventi esausti fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>la produzione di gas di sintesi<br />
- L’avvio di una attività di studio su catodi attivati per lo sviluppo di idrogeno in collaborazione con De Nora<br />
Partecipazione ai programmi nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i sulla Fusione<br />
Il Progetto è volto a fornire un contributo agli attu<strong>al</strong>i programmi di ricerca fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione di un reattore<br />
a fusione, tramite studi a carattere teorico e speriment<strong>al</strong>e. I settori maggiormente indagati riguardano le instabilità<br />
MHD presenti nei plasmi, soprattutto in vista di un loro controllo, e lo sviluppo ed uso di sistemi per il risc<strong>al</strong>damento<br />
addizion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> plasma con tecniche ECRH o utilizzando fasci di neutri.<br />
I risultati raggiunti nel 2006 sono in linea con quanto previsto a livello programmatico e rappresentano un<br />
significativo progresso sulla linea <strong>del</strong>le attività, a carattere plurienn<strong>al</strong>e, che caratterizzano le Commesse<br />
facenti parte <strong>del</strong> Progetto. In particolare :<br />
- La continuazione degli esperimenti condotti iniettando potenza con fasci di onde EC ha portato, in FTU, a<br />
risultati estremamente significativi, qu<strong>al</strong>i la soppressione di instabilità in grado di portare <strong>al</strong>la distruzione e un<br />
controllo automatico <strong>del</strong>le instabilità MHD basato su segn<strong>al</strong>i di emissione ECE.<br />
- Gli approfonditi studi teorici sulla propagazione ed assorbimento risonante di fasci Gaussiani di onde EC, con<br />
associata generazione non induttiva di corrente, hanno portato a re<strong>al</strong>izzare un codice di c<strong>al</strong>colo avanzato per la<br />
mo<strong>del</strong>lizzazione accurata dei fenomeni in gioco.<br />
- Le attività tecnologiche sono proseguite con prove su prototipi di carichi bolometrici in continua per onde<br />
millimetriche che, come previsto, hanno portato successivamente <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione e consegna dei primi due<br />
carichi <strong>al</strong> laboratorio IPP Max- Planck di Garching<br />
- La sperimentazione su RFX è proseguita sulla linea degli ottimi risultati precedentemente raggiunti nel controllo<br />
dei modi MHD. . Grazie <strong>al</strong> fatto che si è raggiunto un efficace controllo <strong>del</strong> plasma, si è potuto estendere la<br />
sperimentazione fino a correnti di 1.1 MA con durata <strong>del</strong>l’impulso di centinaia di ms. Il raggiungimento di livelli<br />
di corrente sopra il MA rappresentava uno dei punti centr<strong>al</strong>i <strong>del</strong> programma 2006.<br />
- E’ proseguita l’attività per candidare Padova come sito dove sviluppare il primo prototipo di iniettore di fasci di<br />
neutri con energia di 1 MeV per il risc<strong>al</strong>damento addizion<strong>al</strong>e <strong>del</strong> plasma di ITER. A sostegno di questo, è stata<br />
completata la revisione <strong>del</strong> sistema di generazione degli ioni nell’ipotesi di tipo radiofrequenza e <strong>del</strong> sistema di<br />
accelerazione a singola griglia di accelerazione.<br />
A.11
AGROALIMENTARE<br />
I risultati specifici dei progetti<br />
Progetto 1 – Sviluppo di biotecnologie avanzate per il sistema agro<strong>al</strong>imentare<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
- Regolazione trascrizion<strong>al</strong>e e post trascrizion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’espressione genica. Gli studi hanno caratterizzato il ruolo<br />
<strong>del</strong>la metilazione nell’espressione uniparent<strong>al</strong>e, l’effetto <strong>del</strong>la espressione ectopica di un fattore di tipo Myb sui<br />
geni <strong>del</strong>la sintesi dei fenilpropanoidi, il ruolo regolativo degli introni di diversi geni.<br />
- Genomica. Sono stati prodotti e caratterizzati mutanti per inserzione <strong>del</strong> retrotrasposone Tnt1 in Medicago<br />
truncatula. E’ stata an<strong>al</strong>izzata la risposta stress abiotici in mutanti knockout di patata e pomodoro. E’ stato<br />
sviluppato un protocollo per RNAi siatmatica in pomodoro. E’ proseguito l’impegno <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> progetto<br />
internazion<strong>al</strong>e di sequenziamento <strong>del</strong> genoma di pomodoro. E’ stata costituita in Arabidosis una collezione di<br />
mutanti TDNA con espressione <strong>del</strong> gene GUS in meiosi.<br />
- Stress. Gli studi sulla risposta anaerobica hanno evidenziato il ruolo <strong>del</strong>l’etilene come segn<strong>al</strong>e precoce e hanno<br />
portato <strong>al</strong>la identificazione, mediante an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> trascrittoma, di geni regolati da anossia. Sono state prodotte<br />
piante transgeniche esprimenti un fattore trascrizion<strong>al</strong>e di tipo Myb che tollerano meglio lo stress idrico e<br />
termico. E’ stata an<strong>al</strong>izzata la risposta stress abiotici in mutanti knockout di patata e pomodoro.<br />
- Assemblaggio e traffico <strong>del</strong>le proteine. Gli studi sull’assemblaggio <strong>del</strong>le proteine hanno evidenziato il ruolo dei<br />
disolfuri nella formazione di corpi proteici e il ruolo <strong>del</strong>lo stato redox nella regolazione <strong>del</strong> processo di<br />
polimerizzazione <strong>del</strong>le proteine di riserva in frumento.<br />
- Sono state isolate linee di fagiolo a basso contenuto di fitato; sono state isolate popolazioni di Borago con<br />
maggior contenuto di acido gamm<strong>al</strong>inoleico.<br />
- Produzione di proteine di interesse farmaceutico in piante transgeniche. Sono state migliorati i livelli di<br />
accumulo di proteine di fusione con antigeni vir<strong>al</strong>i.<br />
- Biologia <strong>del</strong>lo sviluppo. Sono stati isolati 10 nuovi geni KNOX in Medicago truncatula e Prunus persica e ne è<br />
stata studiata la espressione differenzi<strong>al</strong>e in dipendenza <strong>del</strong>lo stadio di sviluppo e in risposta a stimoli ambient<strong>al</strong>i<br />
e ormon<strong>al</strong>i. Sono stati evidenziati fenomeni di splicing <strong>al</strong>ternativo, mai riportati in <strong>al</strong>tre specie mo<strong>del</strong>lo.<br />
- Nutraceutica. L’attività di ricerca è stata foc<strong>al</strong>izzata sulla produzione di nutraceutici in colture <strong>al</strong>g<strong>al</strong>i, come<br />
produttrici di carotenoidi e plastochinoni. Per monitorare l’espressione dei geni coinvolti nella sintesi di questi<br />
composti, sono stati isolati geni codificanti sette enzimi <strong>del</strong>la sintesi dei carotenoidi e tre enzimi <strong>del</strong>la sintesi dei<br />
plastochinoni.<br />
- Biosensori. E’ stata sovraespressa la proteina D1 <strong>del</strong> fotosistema II, per la produzione di biomediatori<br />
fotosintetici a scopo biosensoristico.<br />
- Interazioni piantaambiente. i) Simbiosi azotofissativa. Sono stati prodotti importanti tools per lo studio <strong>del</strong>la<br />
simbiosi azotofissativa, fra i qu<strong>al</strong>i diversi costrutti per il silenziamento (iRNA) e sovraespressione dei geni AMT1 e<br />
chips con sequenze TC di Lotus per an<strong>al</strong>isi microarray. E’ stato studiato il profilo di espressione in Rhizobium<br />
in presenza di auxine. ii) Interazioni ospiteparassitoide: sono state identificate e caratterizzate le regioni<br />
regolative responsabili <strong>del</strong>l’espressione nella linea germin<strong>al</strong>e femminile e maschile dei geni tosca e mst 36Fa di<br />
Drosophila melanogaster. E’ stato caratterizzato lo sviluppo embrion<strong>al</strong>e in Encarsia e studiati diversi aspetti di<br />
<strong>al</strong>tri parassitoidi. iii) nematodi: è stato strusciato il ruolo di ROS e H2O2 nella resistenza ed è stato individuato<br />
un gene per una lipoossigenasi coinvolto nella resistenza. iv) Micorrize. E’ stato messo a punto un protocollo per<br />
la microdissezione laser, applicata <strong>al</strong>lo studio <strong>del</strong>la micorizzazione. v) sono stati caratterizzati semiochimici<br />
emessi da pomodoro in risposta ad afidi.<br />
- Virologia. Sono stati clonati e sequenziati genomi di nuovi patogeni, individuati domini struttur<strong>al</strong>i coinvolti nella<br />
patogenesi, individuati meccanismi di replicazione e movimento di virus e viroidi. E’ proseguita inoltre<br />
l’attività in campo diagnostico, di v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la biodiversità dei patogeni e di risanamento di cultivars<br />
pregiate.<br />
- Processi fisiopatologici in anim<strong>al</strong>i in produzione zootecnica. Sono stati rilevati tipi e frequenze di anom<strong>al</strong>ie<br />
cromosomiche ovine e buf<strong>al</strong>ine associate a fattori genetici, clinici e ambient<strong>al</strong>i. E’ stato craato un database di<br />
mappe proteomiche di tessuti e fluidi bovini. E’ stato identificato un trasduttore molecolare <strong>del</strong>lo stato redox in<br />
epatociti bovini. E’ stata avviata la preparazione di microarray per l’an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> trascrittoma nel muscolo<br />
buf<strong>al</strong>ino.<br />
Progetto 2- Risorse biologiche e tutela <strong>del</strong>l’agroecosistema<br />
In ambito zootecnico :<br />
Identificazione di geni legati <strong>al</strong>la <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>la carne nel suino; Messa a punto di strumenti diagnostici molecolari<br />
per l’individuazione di tossine stafilococciche nel latte e nei prodotti lattiero caseari; Software per la v<strong>al</strong>utazione<br />
A.12
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
<strong>del</strong>l’ uso combinato di materi<strong>al</strong>e semin<strong>al</strong>e e embrioni per la creazione di banche <strong>del</strong>le risorse genetiche anim<strong>al</strong>i;<br />
Determinazione <strong>del</strong>le caratteristiche qu<strong>al</strong>itative <strong>del</strong> seme di pollo in funzione <strong>del</strong>la somministrazione di diete<br />
arricchiti in acidi grassi polinsaturi e vitamina E; Raffronto stagion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la frammentazione cromatinica degli<br />
spermatozoi di buf<strong>al</strong>o mediante test comet.<br />
In ambito sostenibilità :<br />
Mappe a livello nazion<strong>al</strong>e e loc<strong>al</strong>e su diffusione e competitività di popolazioni di m<strong>al</strong>erbe resistenti agli erbicidi<br />
nonché caratterizzazione fisiologica, molecolare e connesse strategie di gestione sostenibile; Progettazione e<br />
costruzione di prototipo di stazione mobile per campionamento <strong>del</strong> runoff;.<br />
In ambito diversità genetica piante forest<strong>al</strong>i :<br />
Nuovi marcatori microsatellite e minisatellite, <strong>al</strong>tamente polimorfici, utilizzati per studi di fitogeografia, flussi genici e<br />
struttura spazi<strong>al</strong>e; Differenziazione genetica e linkage disequilibrium in popolazioni di Pinus h<strong>al</strong>epensis; Marcatori<br />
genetici per discriminazione inter-intraspecifica in cipresso e olmo; An<strong>al</strong>isi diversità genetica in popolazione it<strong>al</strong>iane<br />
di U. glabra e popolazioni natur<strong>al</strong>i e natur<strong>al</strong>izzate di C. sempervirens, in provenienze J. regia euro-asiatiche e<br />
identificazione morfo-genetica di ecotipi it<strong>al</strong>iani;<br />
In ambito biodiversità di microrganismi e simbionti rizosfera :<br />
Biosistematica, fitogenesi, biodiversità di insetti fitofagi ( Bemisia tabaci ) e parassitoidi ( Encarsia, Pnig<strong>al</strong>io,<br />
Baryscapus ) e di isolati dei virus TYLCSV, TYLCV, PVY, SPFMV, AMV, TMGMV, nonché diagnosi molecolare;<br />
Caratterizzazione biochimica/molecolare di batteri antagonisti; Descrizione morfologica/molecolare di fitonematodi<br />
di importanza economica e scientifica; Determinazione dei patotipi di Globodera spp. in base a profili elettroforetici<br />
di isoenzimi; Identificazione molecolare di funghi AM in risaie coltivate in modo convenzion<strong>al</strong>e e biologico, in siti<br />
inquinati (ACNA) e in terreni agrari; Ottenimento di 1 nuova linea di fungo AM curata dai suoi endobatteri; Profili<br />
DGGE di comunità microbiche in suolo da tartufaia; Caratterizzazione di una nuova classe di proteine in Tuber<br />
In ambito biodiversità specie arboree da frutto :<br />
La collezione <strong>del</strong>la biodiversità dispone di 1720 accessioni di fruttiferi e olivo di cui molti autoctoni <strong>del</strong>l’ It<strong>al</strong>ia; La<br />
caratterizzazione morfologica ha identificato 4 accessioni di olivo per habitus vegetativo compatto e l'an<strong>al</strong>isi<br />
molecolare ha integrato 8 genotipi nel germoplasma toscano mentre i test an<strong>al</strong>itici degli oli hanno distinto genotipi<br />
per v<strong>al</strong>ori di acido oleico > <strong>al</strong>l'80 e per polifenoli maggiori di 420 ppm; Il progetto RESGEN ha caratterizzato 311<br />
genotipi di olivo rappresentativi <strong>del</strong>la biodiversità di Nord Africana; Sviluppato un sistema informativo per<br />
aggiornare il web FAO (Germoplasma Mondi<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'Olivo); V<strong>al</strong>idati microsensori per caratterizzare 12 oli<br />
monovariet<strong>al</strong>i; Rigenerate linee cellulari embriogeniche provenienti da fusioni di protoplasti da utilizzare per il<br />
miglioramento genetico <strong>del</strong> mandarino; Sviluppata una nuova procedura di crioconservazione ("droplet-freezing<br />
method") e proseguiti gli studi sulla conservazione in crescita r<strong>al</strong>lentata di fruttiferi.<br />
In ambito di gestione e v<strong>al</strong>orizzazione risorse genetiche in piante erbacee :<br />
Raccolta di germoplasma in It<strong>al</strong>ia e Grecia; Caratterizzazione morfologica di una collezione (circa 100) di landraces<br />
it<strong>al</strong>iane di pomodoro; Caratterizzazione di una core collection di fava e di ecotipi di cicerchia a basso contenuto di<br />
ODAP; Studio <strong>del</strong>la diversità genetica in popolazioni loc<strong>al</strong>i ed ecotipi di fagiolo lenticchia, Triticum turanicum,<br />
carciofo, fava, cicerchia e peperone mediante l'utilizzo di marcatori biochimici e molecolari; Studio e<br />
caratterizzazione molecolare di inibitori di proteinasi a serina in Diplotaxis, inibitori Bowman-Birk in lenticchia,<br />
PAL in carciofo.<br />
In ambito mantenimento banca <strong>del</strong> DNA veget<strong>al</strong>e :<br />
Collezione di DNA incrementata con 20 popolazioni di cardo selvatico, Eruca e A. th<strong>al</strong>iana e 20 varietà loc<strong>al</strong>i di<br />
lenticchia, cece, cicerchia e 72 di Tr. turanicum oltre a campioni di antichi olivi it<strong>al</strong>iani, 800 campioni di Tu.<br />
magnatum e 500 di Tu. melanosporum da tartufaie natur<strong>al</strong>i (an<strong>al</strong>isi molecolari per studio variabilità); cDNA, libreria<br />
e sequenza completa genoma plastidi<strong>al</strong>e di patata cv. Désirée; Geni per risposta a stress ambient<strong>al</strong>i e meiosi in<br />
Arabidopsis; Geni <strong>del</strong>la sintesi di triterpeni in A. sedifolius; Aggiornamento banche dati e sviluppo di prototipo di<br />
sistema di gestione <strong>del</strong>le banche dati.<br />
Progetto 3 – Sviluppo rur<strong>al</strong>e e territorio<br />
I gruppi operanti in questo ambito lavorano in stretta collaborazione con le re<strong>al</strong>tà region<strong>al</strong>i e nell’ambito di<br />
progetti europei (EC) e di cooperazione <strong>al</strong>lo sviluppo. In particolare le attività sono state rivolte a:<br />
riferimento agli effe- Ottimizzazione <strong>del</strong> sistema S/H per la gestione <strong>del</strong>le risorse idriche e <strong>del</strong>le emergenze nei<br />
PVS. - Attività didattica di aggiornamento per gli agricoltori -sistema esperto di correlazione tra prevision<strong>al</strong>ità<br />
meteorologica e produttività agricola per l'<strong>al</strong>lerta precoce e per la sicurezza <strong>al</strong>imentare nei PVS.<br />
Re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>l'operatività <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di rischio incendi boschivi per l'utilizzo in s<strong>al</strong>a operativa. -<br />
integrazione <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo di rischio in un mo<strong>del</strong>lo di v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le difficoltà operative su incendio. -<br />
ingegnerizzazione di procedure di RS per la detenzione di aree percorse da incendio. - sviluppo di mo<strong>del</strong>li<br />
prevision<strong>al</strong>i di invasioni di cav<strong>al</strong>lette e corsi di formazione per l'ottimizzazione <strong>del</strong> loro controllo in PVS.<br />
An<strong>al</strong>izzata la redditività <strong>del</strong>le princip<strong>al</strong>i colture erbacee e arboree e le relative implicazioni gestion<strong>al</strong>i e strategie<br />
A.13
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
aziend<strong>al</strong>i,fin<strong>al</strong>izzata <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ificazione <strong>del</strong>la assistenza tecnico-economica <strong>al</strong>le imprese agricole.. Svolte<br />
campagne di orientamento comunicazione e informazione per favorire la diversificazione di produzioni e<br />
servizi in aziende agrarie Svolte campagne di an<strong>al</strong>isi dei flussi turistici in aree rur<strong>al</strong>i, e di informazione <strong>al</strong><br />
riguardo, in collaborazione con associazioni loc<strong>al</strong>i.<br />
Sviluppati aspetti metodologici di misure aeree e telerilevamento, di tecnologie innovative per lo studio degli<br />
agro-ecosistemi terrestri e di avanzamento di conoscenze nel campo <strong>del</strong>la ricerca ecofisiologica, con particolare<br />
tti di <strong>al</strong>te concentrazioni atmosferiche di CO2. ( re<strong>al</strong>izzazione e collaudo di infrastrutture di ricerca<br />
speriment<strong>al</strong>e in Danimarca e Stati Uniti, gestione di inst<strong>al</strong>lazioni speriment<strong>al</strong>i per la misura dei flussi in<br />
Toscana e in Lazio, gestione <strong>del</strong>le stazioni speriment<strong>al</strong>i di Pianosa, Nonantola, Siena e Pieve Tesino e gestione<br />
<strong>del</strong>l'esperimento internazion<strong>al</strong>e di Throughf<strong>al</strong>l Displacement sui Monti <strong>del</strong>la Tolfa, partecipazione <strong>al</strong>la<br />
campagna internazion<strong>al</strong>e CERES in Francia, azione di monitoraggio <strong>del</strong> bilancio <strong>del</strong> carbonio <strong>del</strong>la parte<br />
occident<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l'It<strong>al</strong>ia in collaborazione con laboratori USA).<br />
Definite le specifiche tecniche per l'implementazione di DB topografici anche ad <strong>al</strong>to dettaglio spazi<strong>al</strong>e (1:500).<br />
Sviluppo di una metodologia innovativa per la re<strong>al</strong>izzazione di mappe digit<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la pedologia e <strong>del</strong>l'uso <strong>del</strong><br />
suolo per la re<strong>al</strong>izzazione di bilanci idrici a sc<strong>al</strong>a territori<strong>al</strong>e. Osservazione e mo<strong>del</strong>lazione degli andamenti<br />
<strong>del</strong>le piogge (e messa a punto di una catena operativa per la stima <strong>del</strong>le precipitazioni a partire da dati<br />
satellitari) in area sub-Saheliana per la previsione <strong>del</strong>la produttività agricola. Messa a punto di un metodo per<br />
la previsione <strong>del</strong>le gelate in aree frutticole. Sviluppo di mo<strong>del</strong>li per la re<strong>al</strong>izzazione di previsioni meteorologiche<br />
a breve e medio termine anche per la programmazione degli interventi in agricoltura. Individuazione <strong>del</strong>la<br />
relazione tra qu<strong>al</strong>ità dei vini e <strong>al</strong>cuni indici meteorologici. Caratterizzazione <strong>del</strong> regime radiativo PAR e UV in<br />
funzione <strong>del</strong>l'orientamento dei filari ovvero sotto schermi antigrandine in vigneto.<br />
E’ terminata la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>l'epiradiatore per la misura dei parametri <strong>del</strong>la combustione <strong>del</strong>la lettiera<br />
forest<strong>al</strong>e. Sono state trasferite tecniche di monitoraggio ambient<strong>al</strong>e ai beni cultur<strong>al</strong>i (sito archeologico di Usini:<br />
sopr<strong>al</strong>luoghi su siti archeologici, <strong>del</strong>la Sardegna, an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> microclima dagli ambienti in cui sono conservati<br />
manufatti lignei)<br />
V<strong>al</strong>utazione biochimico-sensori<strong>al</strong>e di prodotti agrari (pero IGP,melo, olio DOP) e di prodotti tipici non food e<br />
messa a punto di tecnologie di consumer science per verifica di qu<strong>al</strong>ità di prodotti ortofrutticoli di pregio.<br />
Selezione specie minori per v<strong>al</strong>orizzazione e ripristino zone margin<strong>al</strong>i e per la sostituzione di colture di tabacco.<br />
Sperimentazione di colture da fibra e successiva elaborazione <strong>del</strong>le stesse per la verifica <strong>del</strong>la re<strong>al</strong>izzabilità di<br />
filiere corte, Banche germoplasma di ecotipi per recupero ambient<strong>al</strong>e e controllo <strong>del</strong> degrado tramite<br />
fitorimedio. An<strong>al</strong>isi chimiche emissioni VOCS per applicazioni ecofisiologiche e compensazione-mitigazione di<br />
impatti antropici.<br />
Progetto 4 “Sviluppo Sostenibile <strong>del</strong> Sistema Agroindustri<strong>al</strong>e”<br />
Nel campo <strong>del</strong>la produzioni veget<strong>al</strong>i sostenibili sono da menzionare:<br />
- Lotta biologica per contenere diversi parassiti in specie d’interesse agricolo. In particolare, i risultati<br />
riguardano la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l’efficacia di <strong>al</strong>cuni funghi contro nematodi; l’elaborazione di nuove tecniche<br />
contro attacchi da funghi in pomodoro; l’elaborazione di mo<strong>del</strong>li e la produzione di sonde molecolari per<br />
il fungo Pochonia chlamydosporia nel terreno; l’individuazione <strong>del</strong>l'attività <strong>del</strong>l'acido s<strong>al</strong>icilico nella difesa<br />
<strong>del</strong> pomodoro da nematodi e di metodi per l'azione nematocida <strong>del</strong>la caffeina; l’identificazione di markers<br />
di variabilità genetica di nematodi, l’elaborazione di metodi di proteomica per l'azione di Trichoderma<br />
atroviride con piante e fitopatogeni e la disponibilità di nuovi isolati di antagonisti (Trichoderma,<br />
Pasteuria, Pochonia); la v<strong>al</strong>utazione d'efficacia per Bacillus thuringiensis contro Spodoptera littor<strong>al</strong>is.<br />
- Sostenibilità e qu<strong>al</strong>ità nella produzione veget<strong>al</strong>e. In particolare è stato elaborato un protocollo a basso<br />
impatto ambient<strong>al</strong>e per la produzione di pomodoro da industria ad <strong>al</strong>to contenuto di licopene; sono state<br />
svolte <strong>del</strong>le v<strong>al</strong>utazione bioagronomiche di ibridi di carciofo, zucchino, melanzana e peperone da<br />
industria; sono stati caratterizzati ibridi di carciofo per il contenuto di polifenoli ed inulina; sono stati<br />
ndividuati parametri di qu<strong>al</strong>ità (polifenoli ed inulina) in rucola e scarola di IV gamma e carciofo di V<br />
gamma probiotico; sono stati ottenuti isolati fungini e metaboliti bioattivi utili nel biocontrollo; sono stati<br />
messi a punto metodi di applicazione di biopesticidi; sono stati messi a punto metodi di monitoraggio dei<br />
microrganismi nell'ambiente; è stato prodotto un atlante dei prodotti tipici agro<strong>al</strong>imentari di Puglia.<br />
- Riv<strong>al</strong>utazione dei vitigni autoctoni. In particolare si è provveduto <strong>al</strong>la caratterizzazione genetica ed <strong>al</strong>la<br />
conservazione di germoplasma viticolo raro e selvatico; sono state implementate le collezioni che hanno<br />
raggiunto le 550 accessioni e sono stati registrati 3 nuovi cloni selezionati ; sono state sviluppate tecniche<br />
A.14
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
per il risanamento di virus (embriogenesi) e citoplasmi (termoterapia in acqua); è stata migliorata la<br />
diagnostica per virus e fitoplasmi; è stato eseguito lo studio di varianti di isolati vir<strong>al</strong>i e di fitoplasmi; sono<br />
stati trasferiti in vite geni di resistenza ai virus GFLV e GVA.<br />
- Interventi contro le princip<strong>al</strong>i m<strong>al</strong>attie che investono specie d’interesse agroforest<strong>al</strong>e e verifica <strong>del</strong> ruolo di<br />
t<strong>al</strong>i specie nel rapporto inquinamento-vegetazione. In particolare, sono da segn<strong>al</strong>are, nel patosistema<br />
Cipresso-Seiridium, la selezione di individui resistenti <strong>al</strong> cancro, aventi anche una produzione di polline a<br />
basso potere <strong>al</strong>lergenico, la caratterizzazione di isolati di Seiridium, l’induzione di maschio-sterilità; nel<br />
patosistema Olmo-Ophiostoma, la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> grado di resistenza <strong>al</strong>la grafiosi degli ibridi, la variabilità<br />
<strong>del</strong>la patogenicità, la relazione tra fenologia <strong>del</strong> germogliamento e <strong>del</strong>l'accrescimento e la resistenza <strong>al</strong>la<br />
grafiosi; nelle m<strong>al</strong>attie <strong>del</strong> Castagno, la lotta con ceppi ipovirulenti di Cryphonectria. parasitica su larga<br />
sc<strong>al</strong>a; per il m<strong>al</strong> <strong>del</strong>l'inchiostro, la messa a punto di metodi di difesa biologica favorendo lo sviluppo di<br />
microflora antagonista. Sono stati ottenuti risultati sulla capacità apoplastica di detossificare l'ozono e la<br />
variabilità tra le specie per questo carattere.<br />
- Resistenza a virus e fitoplasmi da parte di piante d’interesse agrario. Sono stati selezionati materi<strong>al</strong>i di<br />
Solanum e Capsicum sopravvissuti a due cicli di inoculazione con ceppi RB di TSWV; è stata trovata<br />
tolleranza a combinazioni aggressive di CMV/satRNA in accessioni di Solanum habrochaites, pennellii e<br />
chilense; sono stati prodotti anticorpi mono e policlon<strong>al</strong>i contro due parzi<strong>al</strong>i proteine di membrana di<br />
fitoplasma CY, che è stato loc<strong>al</strong>izzato e quantificato in organi diversi <strong>del</strong> vettore e <strong>del</strong>la pianta; è stata<br />
trovata, in piante transgeniche, correlazione tra fenotipo resistente a TYLCSV e loc<strong>al</strong>izzazione nucleare<br />
<strong>del</strong>la proteina responsabile; sono state ottenute piante transgeniche per geni codificanti scFv a GLRaV-3 e<br />
GLRaV-2 sotto il controllo di promotori costitutivi e floematici; è stata osservata assenza di resistenza in viti<br />
transgeniche esprimenti CP dei virus GVA e GVB ed assenza di ricombinante nonostante i due virus siano<br />
in grado di infettare le piante.<br />
- Nel campo <strong>del</strong>le produzioni anim<strong>al</strong>i sostenibili sono di particolare rilievo i risultati per quanto riguarda:<br />
- Acquacoltura ecocompatibile. Sono da segn<strong>al</strong>are, in particolare, la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>le performances di<br />
crescita, <strong>del</strong>l'integrità morfo-funzion<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la mucosa intestin<strong>al</strong>e, <strong>del</strong> corredo enzimatico digestivo, <strong>del</strong>la<br />
colesterolemia e <strong>del</strong>la glicemia in Pagellus bogaraveo <strong>al</strong>imentato con concentrato proteico di riso; la<br />
v<strong>al</strong>utazione, nell'ambito <strong>del</strong>la stessa esperienza, <strong>del</strong>la digeribilità <strong>del</strong>le diete speriment<strong>al</strong>i e relativo c<strong>al</strong>colo<br />
dei Coefficienti di Utilizzazione Digestiva; la definizione <strong>del</strong> pattern enzimatico <strong>del</strong>l'apparato digerente di<br />
Anguilla anguilla; la caratterizzazione morfologica ed ultrastruttur<strong>al</strong>e <strong>del</strong>lo spermatozoo di Sparus aurata;<br />
la v<strong>al</strong>idazione di un set di parametri biochimici ed ematologici qu<strong>al</strong>i indicatori <strong>del</strong>lo stato di benessere<br />
anim<strong>al</strong>e; la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la risposta a stress acuto (infezione speriment<strong>al</strong>e) in spigola e orata<br />
- Welfare anim<strong>al</strong>e e integrazione <strong>al</strong>levamento-agricoltura. In particolare è stato evidenziato il miglioramento<br />
<strong>del</strong> benessere <strong>del</strong>le buf<strong>al</strong>e, la fertilità e la diminuzione <strong>del</strong>la mort<strong>al</strong>ità embrion<strong>al</strong>e precoce in presenza di<br />
una maggiore disponibilità di spazio e di risc<strong>al</strong>damento <strong>del</strong>l'area di riposo nei periodi più freddi; la<br />
definizione <strong>del</strong> quadro di riferimento <strong>del</strong>l'espressione proteica di S thermophilus in risposta <strong>al</strong> variare <strong>del</strong>le<br />
condizioni speriment<strong>al</strong>i di crescita e il profilo proteomico di H. pylori dopo trattamento con metrodinazolo.<br />
- Sostenibilità nelle produzioni foraggere e nei sistemi agropastor<strong>al</strong>i mediterranei. Sono state, in particolare,<br />
effettuate le caratterizzazioni bioagronomiche di specie native per recupero ambient<strong>al</strong>e e le<br />
caratterizzazione ecofisiologiche ed agronomiche di graminacee perenni con elevata WUE; sono state<br />
caratterizzate <strong>al</strong>cune accessioni di specie spontanee <strong>del</strong>la flora sarda con elevata capacità di assorbimento<br />
di met<strong>al</strong>li pesanti.<br />
- Nel campo <strong>del</strong>l’industria agro<strong>al</strong>imentare sostenibile sono da segn<strong>al</strong>are:<br />
- V<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le produzioni tipiche di qu<strong>al</strong>ità a basso impatto ambient<strong>al</strong>e. In particolare, sono stati<br />
isolati batteri lattici da lieviti industri<strong>al</strong>i; è stata caratterizzata la frazione amidacea di semole per<br />
pastificazione; sono state re<strong>al</strong>izzate, su sc<strong>al</strong>a semi-industri<strong>al</strong>e, conserve probiotiche ed è stata confermata<br />
l'efficacia di carciofini probiotici nella modulazione <strong>del</strong>la microflora intestin<strong>al</strong>e; sono stati selezionati<br />
probiotici attivi contro un enteropatogeno ammoniogeno; sono stati isolati 13 ceppi potenzi<strong>al</strong>mente<br />
probiotici da latte crudo; è stata anticipata la maturazione ed è stata aumentata la disponibilità di<br />
aminoacidi liberi in paste filate stagionate; è stato v<strong>al</strong>idato il monitoraggio igienico-sanitario di <strong>al</strong>levamenti<br />
mediante l'an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong> filtro di mungitura; è stato quantificato il CLA ed il <strong>del</strong>ta-3-carene in formaggi<br />
d'<strong>al</strong>peggio e di pianura; è stata effettuata la caratterizzazione molecolare di Staphylococcus aureus in<br />
formaggio; sono state re<strong>al</strong>izzate 7 produzioni di s<strong>al</strong>umi tipici con diverse miscele di starter batterici<br />
autoctoni.<br />
- Conservazione post-raccolta e prodotti di IV gamma. E’ stato re<strong>al</strong>izzato il controllo <strong>del</strong>le <strong>al</strong>terazioni<br />
microbiologiche postraccolta in varie specie di frutti mediante l'uso di lieviti antagonisti (lotta biologica);<br />
sono stati sviluppati trattamenti innovativi postraccolta con sostanze 'GRAS' (gener<strong>al</strong>ly regognised as safe;<br />
sono stati sperimentati trattamenti combinati di termoterapia e fungicidi di nuova generazione,<br />
A.15
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
caratterizzati da un elevato grado di efficacia a basse dosi, bassa tossicità e basso impatto ambient<strong>al</strong>e; sono<br />
stati raggiunti ottimi risultati con i composti 'natur<strong>al</strong>i mimetici' qu<strong>al</strong>i il fludioxonil (fenilpirrolo) e il<br />
pirimethanil (anilinopirimidina) che hanno mostrato una notevole efficacia a basse dosi a temperatura<br />
ambiente, mentre l'azoxystrobin e trifloxystrobin sono risultati efficaci a 50°C.<br />
Progetto 5 – Sicurezza, qu<strong>al</strong>ità <strong>al</strong>imentare e s<strong>al</strong>ute<br />
I molteplici risultati conseguiti nel 2006 dai ricercatori nell’ambito di questa attività progettu<strong>al</strong>e, anche grazie<br />
ad una fitta rete di collaborazioni interne ed esterne, possono essere così sintetizzati:<br />
- Nel campo <strong>del</strong>le metodologie diagnostiche applicate ai prodotti agro<strong>al</strong>imentari sono da evidenziare lo<br />
sviluppo di sistemi di diagnosi precoce e di mo<strong>del</strong>li prevision<strong>al</strong>i per la presenza di microrganismi patogeni<br />
e loro metabolici tossici nella filiera <strong>al</strong>imentare; l’an<strong>al</strong>isi di qu<strong>al</strong>ità e provenienza dei prodotti <strong>al</strong>imentari, lo<br />
studio e l’applicazione di metodi fisici e biologici per la decontaminazione di mangimi e bevande. Più in<br />
particolare è stato sviluppato un nuovo saggio competitivo-fluorescente per la determinazione <strong>del</strong>la tossina<br />
patulina basato sull'utilizzo di nuovi anticorpi; è stata sviluppata una metodologia per la re<strong>al</strong>izzazione di<br />
innovativi nano-biochip basati sull'uso di silicio poroso; sono state sviluppate due metodologie per la<br />
determinazione <strong>del</strong> glutine in <strong>al</strong>imenti destinati <strong>al</strong>l'<strong>al</strong>imentazione di pazienti celiaci; è stata applicata la<br />
spettroscopia NMR in soluzione per la risoluzione di molti problemi di diagnostica e di controllo degli<br />
<strong>al</strong>imenti, qu<strong>al</strong>i il pomodoro, la farina, l'ins<strong>al</strong>ata e l'olio extravergine di oliva; è stato re<strong>al</strong>izzato e v<strong>al</strong>idato un<br />
prototipo automatizzato FP per la determinazione di deossiniv<strong>al</strong>enolo (DON) in frumento e prodotti<br />
derivati e un metodo rapido per la determinazione di DON in frumento mediante spettroscopia FT-NIR;<br />
sono stati messi a punto metodi LC-MS/MS per la determinazione simultanea di tricoteceni in cere<strong>al</strong>i e<br />
prodotti derivati e di <strong>al</strong>lergeni nascosti tramite l’individuazione di peptidi univoci di proteine <strong>del</strong> latte,<br />
arachidi e nocciole in matrici <strong>al</strong>imentari complesse. E' stato poi completato un lavoro sull'utilizzo <strong>del</strong>la<br />
esterasi termostabile EST2 di A. acidoc<strong>al</strong>darius in sistemi mo<strong>del</strong>lo per la maturazione dei formaggi e<br />
depositato un brevetto sull'utilizzo <strong>del</strong>la stessa per la rivelazione di pesticidi.<br />
- Per quanto riguarda le interazioni dieta s<strong>al</strong>ute, sono da segn<strong>al</strong>are i risultati ottenuti attraverso gli studi sui<br />
marker metabolici precoci di predisposizione <strong>al</strong>l’obesità; sull’intolleranza <strong>al</strong>imentare indotta d<strong>al</strong> glutine;<br />
sulle <strong>al</strong>terazioni geniche connesse <strong>al</strong> metabolismo degli zuccheri e dei grassi; sui sostituti natur<strong>al</strong>i<br />
ipo<strong>al</strong>lergenici <strong>del</strong> latte bovino e sulle biotecnologie fin<strong>al</strong>izzate <strong>al</strong>la caratterizzazione ed <strong>al</strong>la produzione di<br />
molecole d’importanza agro<strong>al</strong>imentare/biomedica. Più in particolare sono stati dentificati nuovi trascritti<br />
<strong>al</strong>ternativi con attività dominante negativa nel gene PPARG predisponente ad obesità, diabete,<br />
ipertensione e tumori <strong>del</strong> colon. E’ stata individuata una strategia enzimatica per il blocco <strong>del</strong>l'attività<br />
immunostimolatoria <strong>del</strong> glutine e sono anche state individuate specifiche cellule T regolatorie nell'intestino<br />
celiaco. E’ stata descritta una correlazione tra una dieta ricca in glutine e diabete di tipo I in topi NOD e il<br />
ruolo <strong>del</strong> latte nell'obesità infantile. E’ stata dimostrata l’attività antiossidante di oleoresine da pomodoro<br />
estratte mediante CO2 supercritica e sono stati ottenuti frutti di pomodoro ad elevato potere antiossidante<br />
ottenuti per modificazione <strong>del</strong>la via biosintetica dei flavonoidi. E’ stata completata la definizione <strong>del</strong><br />
profilo polifenolico in diversi prodotti ortofrutticoli (mele, peperoni,carciofi) e il monitoraggio <strong>del</strong>la tossina<br />
SEB da St. aureus e <strong>del</strong>la verotossina da E. coli in prodotti lattiero-caseari.<br />
Sono poi state re<strong>al</strong>izzate e/o ampliate banche dati di ceppi batterici e di imprese campane operanti nel settore<br />
<strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong> commercio dei prodotti legati <strong>al</strong>la dieta mediterranea e dei pertinenti riferimenti<br />
bibliografici.<br />
A.16
MEDICINA<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Gli obiettivi <strong>del</strong> Dipartimento per l‘anno 2006 sono stati rivolti <strong>al</strong> continuamento <strong>del</strong>le attività iniziate nel 2005<br />
ed <strong>al</strong>la messa a punto di problematiche sorte durante l’espletamento degli obiettivi prefissati. La missione <strong>del</strong><br />
D.M. è in gener<strong>al</strong>e il miglioramento <strong>del</strong> grado <strong>del</strong>le conoscenze nel settore <strong>del</strong>la medicina e dei processi<br />
biologici ad essa collegati ed il trasferimento <strong>del</strong>le nuove conoscenze <strong>al</strong> mondo <strong>del</strong>la s<strong>al</strong>ute.<br />
I princip<strong>al</strong>i obiettivi di ricerca sono stati i seguenti:<br />
- la determinazione in vitro ed in vivo di bioimmagini di organi e funzioni cellulari ad <strong>al</strong>tissima risoluzione spazi<strong>al</strong>e che<br />
può portare <strong>al</strong>l‘identificazione di processi cellulari e molecolari di m<strong>al</strong>attia ed, una volta applicati <strong>al</strong>l‘uomo, <strong>al</strong>la<br />
diagnosi precoce ed <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l‘efficacia <strong>del</strong>le terapie senza la necessità di interventi invasivi;<br />
- lo studio speriment<strong>al</strong>e, a livello di mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i, cellulari, subcellulari e molecolari <strong>del</strong>le <strong>al</strong>terazioni<br />
biologiche che caratterizzano e presiedono <strong>al</strong>lo stato di s<strong>al</strong>ute e di patologia, ponendosi come fine<br />
l‘avanzamento conoscitivo dei processi biologici fondament<strong>al</strong>i;<br />
- la congiunzione di nuove tecnologie genetiche con studi epidemiologici per l‘identificazione di nuove<br />
interazioni gene-ambiente, da cui sarà possibile nei prossimi anni sviluppare nuovi protocolli di prevenzione<br />
di m<strong>al</strong>attia su larga sc<strong>al</strong>a, con benefici immediati sulla s<strong>al</strong>ute pubblica;<br />
- lo studio <strong>del</strong> quadro di espressione genica e cioè <strong>del</strong> quadro complessivo <strong>del</strong>lo stato di attività di singoli o di<br />
gruppi di geni e <strong>del</strong>la corrispondente concentrazione di proteine espresse (proteomica);<br />
- la messa a punto di tecnologie che, partendo d<strong>al</strong>le conoscenze sul genoma e sul proteoma, può portare <strong>al</strong>la<br />
scoperta di nuovi farmaci;<br />
- lo sviluppo <strong>del</strong> settore <strong>del</strong>la bioinformatica applicata <strong>al</strong>la medicina per permettere l‘an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>l‘enorme<br />
numero di informazioni prodotte d<strong>al</strong>le nuove tecniche;<br />
- lo studio rivolto <strong>al</strong>lo sviluppo, v<strong>al</strong>utazione e applicazione di tecnologie innovative specificatamente fin<strong>al</strong>izzate<br />
<strong>al</strong>la conservazione <strong>del</strong>lo stato di s<strong>al</strong>ute ed <strong>al</strong> miglioramento <strong>del</strong>la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione<br />
<strong>del</strong>la m<strong>al</strong>attia, nonché <strong>del</strong>l’ organizzazione sanitaria e soci<strong>al</strong>e che sovrintende a t<strong>al</strong>i fin<strong>al</strong>ità, ponendosi<br />
nell‘immediata interfaccia tra la domanda di s<strong>al</strong>ute e la ricerca fisico-chimico-ingegneristica, inclusa la<br />
mo<strong>del</strong>listica matematica, dedicata <strong>al</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>le nuove tecnologie;<br />
- il trasferimento dei know-how sviluppati negli Istituti <strong>del</strong> CNR per lo sviluppo <strong>del</strong>l‘industria biomedica e<br />
farmacologia nazion<strong>al</strong>e e per la ingegnerizzazione ed eventu<strong>al</strong>e commerci<strong>al</strong>izzazione di prodotti industri<strong>al</strong>i e<br />
non ultimo per attività di formazione per il person<strong>al</strong>e ed i clienti <strong>del</strong>le imprese.<br />
La competitività internazion<strong>al</strong>e dei gruppi afferenti <strong>al</strong> Dipartimento di Medicina è dimostrata d<strong>al</strong>la<br />
partecipazione, spesso in posizione di leadership, ai seguenti progetti europei <strong>del</strong> tipo “STREP” ed “IP” <strong>del</strong>la<br />
Comunità Europea <strong>del</strong> 5° PQ - RISC, AHEAD II, GUARD, DYNSTOCH, SILCROTHANE, OLIV-TRACK, ORIEL,<br />
MIDI-CHIP DNA-TRACK, e <strong>del</strong> 6° PQ - EMF-NET, EMF-NEAR, IALAD, E-HEALTH ERA e i Network of<br />
Excellence internazion<strong>al</strong>i - EUMORPHIA, EURASNET, EUCOMM, MUGEN, GA2LEN, TEDDY.<br />
Tra gli obiettivi specifici conseguiti di maggior rilievo scientifico-tecnologico:<br />
Neuroscienze e m<strong>al</strong>attie degenerative <strong>del</strong> sistema nervoso<br />
- Studi sulla plasticità <strong>del</strong> neurone adulto, che hanno dimostrato la capacità <strong>del</strong> neurone di riprogrammare<br />
l’espressione genica a seguito di agenti che interferiscono con l’organizzazione <strong>del</strong>la cromatina (Istituto<br />
Neuroscienze-Pisa, group leader L.Maffei).<br />
- Definizione dei meccanismi di entrata <strong>del</strong>le tossine batteriche (tossina botulinica ed antrace) nei neuroni<br />
(Istituto Neuroscienze-Padova: group leader, C.Monteccucco)<br />
- Nuova metodologia per il monitoraggio in vivo <strong>del</strong> c<strong>al</strong>cio nel reticolo sarcoplasmatico e di dinamica <strong>del</strong> cAMP<br />
nel muscolo scheletrico (Istituto Neuroscienze-Padova, group leader T. Pozzan)<br />
- Individuazione di un peptide in grado di controllare l’appetito nel cervello <strong>del</strong> ratto, Questo peptide (TLQP-<br />
21), somministrato nei ventricoli cerebr<strong>al</strong>i di topi norm<strong>al</strong>i, incide sul metabolismo aumentando il dispendio<br />
energetico, la temperatura corporea ed i livelli plasmatici di adren<strong>al</strong>ina e quindi diminuisce la quantità di<br />
massa grassa (Istituto Neuroscienze e Medicina Molecolare, group leaders A. Levi e R. Possenti)<br />
- Identificazione di nuove mutazioni geniche e correlati genotipo-fenotipi clinico-diagnostici nelle patologie <strong>del</strong><br />
sistema nervoso (Istituto Scienze Neurologiche, group leader A.Quattrone)<br />
Medicina Molecolare<br />
- Identificazione di mutazioni a carico <strong>del</strong> gene SMC1L1 come responsabile <strong>del</strong>la sindrome “Cornelia de<br />
Lange” (Istituto Tecnologie Biomediche, group leaders A. Musio e P. Vezzoni)<br />
A.17
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
- Ulteriori risultati importanti sono stati conseguiti nel settore <strong>del</strong> riparo di DNA dopo danno fisico (raggi UV) in<br />
cellule norm<strong>al</strong>i ed in soggetti con patologie <strong>del</strong> riparo <strong>del</strong> DNA. Inoltre, sono state approfondite le<br />
correlazioni tra riparo <strong>del</strong> DNA e trascrizione (Istituto di Genetica Molecolare).<br />
- Terapia genica <strong>del</strong>l’insufficienza cardiaca attraverso l’utilizzo di vettori adenovir<strong>al</strong>i associati (AAVs)<br />
contenenti VEGF, (Istituto di Fisiologia Clinica, Pisa, group leader Fabio Recchia)<br />
Tecnologie innovative in medicina ed epidemiologia<br />
- Creazione di un “hub” per la gestione informatica di dati biologici derivanti d<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi degli acidi nucleici e<br />
<strong>del</strong>le proteine (Istituto di Tecnologie Biomediche, Milano)<br />
- Correlazione fra bioimmagini e genomica funzion<strong>al</strong>e. Correlazione fra diagnostica molecolare in vivo e quella<br />
in vitro o ex-vivo; variabilità <strong>del</strong>l‘assetto genetico e <strong>del</strong>l‘imaging fra tumori di uno stesso organo (polmone);<br />
avvio di uno studio TC-SPECT per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la funzion<strong>al</strong>ità miocardica combinato <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>utazione<br />
<strong>del</strong>l’aterosclerosi coronarica (Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare). Ulteriori studi sulla<br />
combinazione PET/TC nei tumori <strong>del</strong> polmone (Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare).<br />
- Applicazioni <strong>del</strong>la risonanza magnetica nucleare <strong>al</strong>la diagnostica <strong>del</strong>le m<strong>al</strong>attie cardiovascolari (Istituto di<br />
Fisiologia Clinica, Pisa)<br />
- Interazione Geni-Ambiente: pubblicazione dei primi risultati <strong>del</strong> progetto Progenia (Istituto di Neurogenetica<br />
e Neurofarmacologia), sponsorizzato d<strong>al</strong> Nation<strong>al</strong> Institutes of He<strong>al</strong>th, che consiste nell‘identificazione <strong>del</strong>le<br />
basi genetico-molecolari di tratti complessi associati <strong>al</strong>l‘invecchiamento in Sardegna (PLOS Genetics), con la<br />
tecnica <strong>del</strong> genome-wide screening; sono stati individuati markers di DNA (SNPs) che correlano con la<br />
predisposizione <strong>al</strong>le m<strong>al</strong>attie cardiovascolari; nel prossimo futuro sarà possibile identificare i geni<br />
responsabili di questo effetto quantitativo e di studiarne l’interazione con i fattori di rischio ambient<strong>al</strong>e.<br />
Si segn<strong>al</strong>a infine un elevato numero di brevetti, che rendono possibile prevedere la nascita di spin-off basati su<br />
invenzioni di ricercatori afferenti <strong>al</strong> Dipartimento di Medicina nel prossimo futuro.<br />
Risultati princip<strong>al</strong>i conseguiti nel 2006 sull’organizzazione <strong>del</strong>la rete scientifica dipartiment<strong>al</strong>e<br />
- Avvio <strong>del</strong>la struttura dipartiment<strong>al</strong>e, con individuazione di responsabili di attività tecnico-amministrative, tra<br />
cui relazioni internazion<strong>al</strong>i, amministrazione, gestione risorse, aspetti tecnico-scientifici.<br />
- Creazione <strong>del</strong>la rete it<strong>al</strong>iana <strong>del</strong> MERIT-SUD e di MERIT-Neuroscienze, fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>la v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le<br />
competenze scientifiche nell’area <strong>del</strong>la ricerca biomedica e <strong>del</strong>le neuroscienze con interventi economici<br />
mirati, <strong>al</strong> fine di consentire la formazione di una filiera di piattaforme tecnologiche e di conoscenze in aree<br />
d’interesse strategico per il Paese. La rete MERIT prevede l’inserimento d’interventi economici a supporto<br />
<strong>del</strong>la ricerca da parte <strong>del</strong>le Regioni su un framework costruito d<strong>al</strong> CNR.<br />
- Fusione tra le sezioni di Chieti-Bologna <strong>del</strong>l’’Istituto Trapianti d’Organo ed Immunologia ed Istituto di<br />
Genetica Molecolare (IGM), fin<strong>al</strong>izzato <strong>al</strong>la razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>le risorse scientifiche esistenti, incentrando<br />
l’attività su tematiche di controllo <strong>del</strong>la proliferazione e <strong>del</strong> differenziamento cellulare.<br />
- Creazione e fin<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> Consorzio CNR-San Raffaele Giglio a Cef<strong>al</strong>ù (PA), per la creazione di un centro<br />
di ricerca ed assistenzi<strong>al</strong>e di <strong>al</strong>to livello in Sicilia a conduzione CNR (Istituto di Bioimmagini e Fisiologia<br />
Molecolare) e con la partecipazione di <strong>al</strong>tri istituti CNR.<br />
- Accordi siglati con la Regione Toscana (finanziamento di 2.5 M€) e con la Regione Basilicata (finanziamento<br />
di 1.25 M€) per una collaborazione con specifici istituti <strong>del</strong> CNR afferenti <strong>al</strong> DM <strong>al</strong> fine di creare nuovi<br />
protocolli d’informatizzazione di dati clinici da parte di osped<strong>al</strong>i o ASL.<br />
- Inizio di processi di razion<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la rete scientifica con creazione di unità di ricerca presso terzi, atto<br />
ad esporre e v<strong>al</strong>orizzare nei confronti di enti loc<strong>al</strong>i l’attività di ricercatori su aree tematiche specifiche.<br />
- Accordo con Nature per l’organizzazione di meetings CNR-Nature su tematiche di ricerca di base con<br />
applicazioni in medicina (ricerca translazion<strong>al</strong>e medica). Si organizzeranno due congressi ad Ottobre 2007,<br />
uno sull’Oncologia l’<strong>al</strong>tro sulla ricerca translazion<strong>al</strong>e nelle m<strong>al</strong>attie cardiovascolari<br />
- Attività di sponsorizzazione di meeting, tra cui uno sulle cellule stamin<strong>al</strong>i, in cui si discuteranno anche aspetti<br />
etico-mor<strong>al</strong>i assieme a teologi di diverse religioni, ai cui relatori il Santo Padre ha concesso un’ udienza specifica.<br />
- Avvicinamento tra il CNR e gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, con la creazione di consorzi<br />
o accordi di programma, <strong>al</strong> fine di aumentare le risorse disponibili ai ricercatori pro-capite per svolgere<br />
ricerche competitive. Questo accordo consente agli IRCCS di poter contare sul supporto <strong>del</strong> person<strong>al</strong>e CNR<br />
mentre <strong>al</strong> person<strong>al</strong>e <strong>del</strong> CNR di poter contare sul finanziamento <strong>del</strong>la ricerca corrente e sull’accesso ai fondi<br />
di ricerca fin<strong>al</strong>izzata <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la S<strong>al</strong>ute. Tra gli IRCCS ricordiamo Santa Lucia, San Raffaele Pisana,<br />
San Raffaele, Humanitas, Multimedica, San Camillo.<br />
Avvio <strong>del</strong>lo studio di fattibilità per la creazione di un polo scientifico sulla biomedicina applicata presso la<br />
struttura di Via Pietro Castellino, Napoli, in accordo con la Regione Campania, Telethon e fondi privati.<br />
A.18
SCIENZE DELLA VITA<br />
Elementi sui risultati conseguiti nel 2006<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Le attivita’ <strong>del</strong> 2006 hanno portato a lusinghieri risultati, a dimostrazione e <strong>del</strong> v<strong>al</strong>ore scientifico dei ricercatori e<br />
<strong>del</strong>la v<strong>al</strong>idita’ <strong>del</strong>le scelte operate d<strong>al</strong> comitato ordinatore che ha riorganizzato attivita’ di ricerca gia’ ben<br />
consistenti.<br />
Il princip<strong>al</strong>e obiettivo gener<strong>al</strong>e <strong>del</strong> dipartimento, quello di avanzamento <strong>del</strong>le conoscenze inerenti meccanismi<br />
fondament<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la vita, e’stato ampiamente raggiunto re<strong>al</strong>izzando scoperte portate <strong>al</strong>l’attenzione <strong>del</strong>la comunita’<br />
scientifica internazion<strong>al</strong>e attraverso oltre 300 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazion<strong>al</strong>i di primaria<br />
importanza.<br />
Nel 2006 il patrimonio di proprieta’ intellettu<strong>al</strong>e <strong>del</strong> dipartimento si e’ arricchito di sei nuovi brevetti, cio’<br />
costituisce un incremento di oltre 30 percento. Va inoltre ricordato che l'Istituto di Genetica <strong>del</strong>le Popolazioni<br />
collabora efficacemente con la Società Shardna, che ne rappresenta uno spin-off, per la re<strong>al</strong>izzazione di un nuovo<br />
mo<strong>del</strong>lo di studio per l'identificazione di geni associati a m<strong>al</strong>attie comuni nell'uomo.<br />
Sono molte le scoperte e le re<strong>al</strong>izzazioni <strong>del</strong> 2006 che meriterebbero una particolare segn<strong>al</strong>azione. Tuttavia, per ovvi<br />
limiti di spazio, di seguito se ne possono enucleare solo <strong>al</strong>cune senza pretendere completezza e <strong>al</strong> solo fine di rendere<br />
concreta evidenza <strong>del</strong> livello qu<strong>al</strong>itativo dei risultati raggiunti.<br />
Le conoscenze acquisite sulla struttura, funzione e regolazione di varie classi di proteine ed enzimi, soprattutto da<br />
organismi termofili , permettono di sfruttarne le proprietà in vari campi applicativi, d<strong>al</strong>le biotecnologie agro<strong>al</strong>imentari e<br />
farmaceutiche <strong>al</strong>le nanotecnologie, <strong>al</strong>lo sviluppo di nuovi vaccini. In particolare, nel campo <strong>del</strong>le nanotecnologie, è in<br />
corso lo sviluppo di avanzati biochip e nanosensori da utilizzare in campo agro-<strong>al</strong>imentare e medico, per la<br />
determinazione di patulina, aflatossine, transglutaminasi, cadmio, e il miglioramento dei biosensori re<strong>al</strong>izzati per la<br />
determinazione di glucosio, tre<strong>al</strong>osio, glutamina, gliadina, solfito, OGM, in matrici semplici e complesse. Inoltre, sono<br />
state sviluppate nuove metodologie per la determinazione <strong>del</strong>la tossina patulina e <strong>del</strong> glutine. E' stata sviluppata una<br />
metodologia per la re<strong>al</strong>izzazione di innovativi nano-biochip basati sull'uso di silicio poroso per la determinazione <strong>del</strong><br />
glucosio. E' stata caratterizzata ed utilizzata come sonda per la re<strong>al</strong>izzazione di un nuovo bio-chip una proteina che lega<br />
il tre<strong>al</strong>osio. Per spettroscopia di fluorescenza dinamica e' stato dimostrato che il dominio C-termin<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la glucosebinding<br />
protein da E. coli e' sensibile <strong>al</strong>la pressione ed e' stabilizzato da glucosio. Nel campo <strong>del</strong>lo studio <strong>del</strong>la risposta<br />
immune e <strong>del</strong>la formulazione di nuovi vaccini, sono stati ingegnerizzati nuovi vettori batteriofagici contenenti cassette<br />
geniche per l'espressione di geni d'interesse in eucarioti e per il controllo <strong>del</strong>la trascrizione di specifici geni. La VBC<br />
Genomics GmbH, Vienna, Austria, ha manifestato interesse nell'acquisizione di t<strong>al</strong>i molecole per saggiarne la possibilità<br />
d'inserimento in nuovi kit per effettuare diagnosi <strong>al</strong>lergene-specifiche. E' stata presentata una domanda di brevetto<br />
U.S.A. (N. 10/322, 142). Studi proteomici <strong>del</strong> frutto <strong>del</strong> kiwi nel processo di maturazione hanno portato <strong>al</strong>l'isolamento di<br />
<strong>al</strong>cune proteine potenzi<strong>al</strong>mente responsabili di <strong>al</strong>lergie <strong>al</strong>imentari.<br />
43 pubblicazioni con impact factor cumulativo di 173.38 hanno riguardato tematiche facenti capo a studi sui<br />
mitocondri (sistemi bioenergetici di membrana, trasportatori mitocondri<strong>al</strong>i, interrelazione<br />
nucleo/citoplasma/mitocondri nell'omeostasi cellulare, iogenesi <strong>del</strong>le membrane di trasduzione <strong>del</strong>l'energia). In<br />
aggiunta sono state pubblicate due monografie su Handbook of Neurochemistry and Molecular Neurobiology ed e'<br />
stato pubblicato a cura <strong>del</strong> Direttore <strong>del</strong>l'IBBE, S. Papa, un numero speci<strong>al</strong>e <strong>del</strong>la rivista internazion<strong>al</strong>e Biochimica<br />
et Biophysica Acta Bioenergetica BBA dedicato <strong>al</strong> tema “Mitocondria: From Molecular Insight to Physiology and<br />
Pathology”.<br />
E' stato stabilito che le proteine cromatiniche HMGA determinano la stimolazione <strong>del</strong>l'attività <strong>del</strong> fattore di<br />
trascrizione E2F1 che regola circa 100 geni. Un gene deregolato è stato identificato anche in tumori umani: con<br />
questi studi è iniziato uno studio pre-clinico per an<strong>al</strong>izzare l'efficacia di un nuovo farmaco per la terapia dei tumori<br />
ipofisari.<br />
Sono stati caratterizzati gli interattori <strong>del</strong> fattore di trascrizione PAX8 ed identificati due partners: a) DREAM, la cui<br />
espressione è fortemente ridotta nei carcinomi papilliferi <strong>del</strong>la tiroide e nei tumori anaplastici; b) TAZ che<br />
rappresenta un'importante fattore di deregolazione nei carcinomi papilliferi <strong>del</strong>la tiroide.<br />
Sono stati individuate molecole in grado: a) di bloccare l'attivita' trasformante <strong>del</strong>l'oncogene RET (ZD6474) (tri<strong>al</strong><br />
clinico per la terapia dei tumori MTC familiari); b) un inibitore farmacologico di RET in grado di bloccare la chinasi;<br />
c) due differenti anticorpi monoclon<strong>al</strong>i anti-RET in grado di indurre la fosforilazione di RET.<br />
E' stata sviluppata una piattaforma tecnologica per l'identificazione di molecole bersaglio coinvolte nella<br />
trasformazione neoplastica: la tecnologia SELEX è stata applicata <strong>al</strong>la selezione di attameri di RNA diretti verso<br />
bersagli complessi. Sono stati identificati gli interattori struttur<strong>al</strong>i e funzion<strong>al</strong>i per la trasduzione <strong>del</strong> segn<strong>al</strong>e Shp1 e<br />
Erk8 nei carcinomi mammari umani;<br />
Sono stati generati mo<strong>del</strong>li biologici per lo studio <strong>del</strong>la funzione di nuovi geni coinvolti nella patogenesi di m<strong>al</strong>attie<br />
<strong>del</strong> metabolismo. E' stato v<strong>al</strong>utato il ruolo <strong>del</strong> gene PED/PEA-15, iperespresso in pazienti affetti da diabete di tipo 2, e<br />
chiarite le interazioni con <strong>al</strong>tri geni che causano insulino-resistenza ed obesitono state prodotte e caratterizzate<br />
A.19
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
molecole in grado di rappresentare potenzi<strong>al</strong>i approcci terapeutici innovativi per la cura di m<strong>al</strong>attie metaboliche.<br />
Allo scopo di identificare regolatori <strong>del</strong>le cellule stamin<strong>al</strong>i, è stata sviluppata ed <strong>al</strong>lestita una piattaforma tecnologica<br />
innovativa (sistema robotico per HTS: high throughput screening) capace di an<strong>al</strong>izzare simultaneamente, l'effetto di<br />
migliaia di composti (librerie chimiche) sul differenziamento <strong>del</strong>le cellule stamin<strong>al</strong>i<br />
Notevoli avanzamenti si sono registrati nella costruzione di un sistema di informazioni integrato comprendente i dati<br />
di popolazioni isolate e geneticamente omogenee <strong>del</strong>l’Ogliastra, che rende possibile un approccio più economico ed<br />
efficace per la ricerca di geni e varianti geniche associati a patologie e fenotipi complessi rispetto ai metodi finora<br />
utilizzati. Nel 2006 è stato raggiunto un <strong>al</strong>tro importante obiettivo: il completamento <strong>del</strong>lo studio epidemiologico di<br />
nove paesi rappresentati da circa 12000 persone. L'idea di studiare i paesi separatamente si è mostrata molto v<strong>al</strong>ida<br />
per le evidenti differenze nella prev<strong>al</strong>enze di molte m<strong>al</strong>attie multifattori<strong>al</strong>i e per le differenze nella hereditability dei<br />
tratti quantitativi. Inoltre tramite lo studio <strong>del</strong>le linee materne/mitocondri<strong>al</strong>i è stato possibile mettere in evidenza<br />
caratteristiche comuni per gruppi di paesi dislocati in diverse aree geografiche <strong>del</strong>l'Ogliastra.,In un an<strong>al</strong>ogo studio<br />
condotto su popolazioni abitanti paesi <strong>del</strong> Cilento e’ stato evidenziato un nuovo tratto genetico di predisposizione<br />
<strong>al</strong>l’ipertensione.<br />
Fra le numerose iniziative tese ad instaurare discussioni e collaborazioni fra ricercatori con competenze diverse e’<br />
da segn<strong>al</strong>are l'organizzazione <strong>del</strong>la lettura magistr<strong>al</strong>e <strong>del</strong> Premio Nobel Aaron Ciechanover 'The ubiquitin<br />
proteolytic system: from basic mechanisms through human disease and onto drug targeting' presso l'Aula Marconi<br />
<strong>del</strong>la Sede Centr<strong>al</strong>e (25 settembre 2006) e la partecipazione <strong>al</strong>l'organizzazione <strong>del</strong>la giornata "Proteins in Rome"<br />
presso l'Accademia Nazion<strong>al</strong>e dei Lincei (22 novembre 2006) durante la qu<strong>al</strong>e il Premio Nobel Sir John E. W<strong>al</strong>ker ha<br />
tenuto la conferenza magistr<strong>al</strong>e 'Rotary motors'.<br />
Il livello dei fondi esterni ottenuti nel 2006, la partecipazione a numerosi progetti di ricerca in ambito nazion<strong>al</strong>e ed<br />
internazion<strong>al</strong>e, la re<strong>al</strong>izzazione di nuove piattaforme tecnologiche dimostrano la vit<strong>al</strong>ità <strong>del</strong> Dipartimento e<br />
confermano la v<strong>al</strong>idità <strong>del</strong>le strategie di ricerca approvate nell’ambito <strong>del</strong> Piano trienn<strong>al</strong>e 2005-2007. A titolo di<br />
esempio si ricordano i finanziamenti ottenuti d<strong>al</strong>l’IEOS, che ha ricevuto <strong>al</strong>l'Accademia dei Lincei il Premio Cat<strong>al</strong>do<br />
Agostinelli e Angiola Gili Agostinelli per un Istituto it<strong>al</strong>iano di ricerche per la cura di m<strong>al</strong>attie di natura cancerosa:<br />
"Nuove molecole ad attività farmacologica per il trattamento <strong>del</strong> diabete di tipo 2" Fondo per le Agevolazioni <strong>al</strong>la<br />
ricertca art.5 di 7 milioni di € con un finanziamento per l'IEOS pari a 3.3 milioni di € in tre anni; "Sviluppo di una<br />
piattaforma tecnologica per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l'efficacia di farmaci……" finanziato con 3.3 milioni di € d<strong>al</strong> MIUR con<br />
D.D. n°602 con un finanziamento di 1.3 milioni di € per la ricerca e 480 mila € per la formazione; FIRB –D.M. 162<br />
Idee progettu<strong>al</strong>i – con un finanziamento <strong>al</strong>l'Istituto di 550 mila €. Vanno inoltre particolarmente ricordati la quantità<br />
di finanziamenti ottenuti con programmi di ricerca che hanno severe selezioni (progetti europei, ministeri<strong>al</strong>i, AIRC,<br />
Theleton).<br />
Le attivita’ svolte d<strong>al</strong> dipartimento nel corso <strong>del</strong>l’anno 2006 fanno princip<strong>al</strong>mente riferimento ai seguenti obiettivi<br />
gener<strong>al</strong>i, caratterizzati d<strong>al</strong>lo sforzo di integrazione di una forte base scientifica con la ricerca di importanti ricadute<br />
applicative:<br />
- avanzamento <strong>del</strong>le conoscenze dei meccanismi fondament<strong>al</strong>i <strong>al</strong>la base dei processi vit<strong>al</strong>i e <strong>del</strong>le loro <strong>al</strong>terazioni<br />
nella m<strong>al</strong>attia;<br />
- comprensione dei meccanismi di comunicazione tra cellule e integrazione a rete dei segn<strong>al</strong>i;<br />
- partecipazione a grandi progetti di ricerca in ambito nazion<strong>al</strong>e e internazion<strong>al</strong>e su tematiche <strong>del</strong>l’area ;<br />
- sviluppo di competenze, metodologie e tecnologie di frontiera.<br />
Pur essendosi verificato un notevole ritardo, rispetto ad <strong>al</strong>tri dipartimenti nel CNR, nell’attribuzione <strong>del</strong>l’incarico di<br />
direzione (avvenuta solo a fine ottobre), si e’ rapidamente proceduto <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la struttura stabile<br />
dipartiment<strong>al</strong>e (consiglio scientifico, direzione di progetto, segreteria tecnico-scientifica) pienamente funzion<strong>al</strong>e. Fra<br />
i risultati conseguiti emerge il contributo <strong>al</strong>la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong>la rete MERIT-SUD, l’avvio <strong>del</strong> Progetto<br />
Interdipartiment<strong>al</strong>e Biodiversità Molecolare e la partecipazione <strong>al</strong> Progetto Interdipartiment<strong>al</strong>e Farmaco, l’avvio di<br />
uno studio di fattibilità per il potenziamento <strong>del</strong> polo Biomedico di Napoli.<br />
Il Dipartimento e’ articolato in 6 progetti per ciascuno dei qu<strong>al</strong>i è riportato in sintesi il relativo obiettivo specifico.<br />
1. Funzione, regolazione ed evoluzione dei genomi eucariotici<br />
Definire i meccanismi molecolari che regolano l'espressione di geni implicati nel controllo di processi biologici<br />
fondament<strong>al</strong>i e identificare la funzione di nuovi geni di interesse biomedico e biotecnologico. Studiare i meccanismi<br />
genetici di mutazione e ricombinazione e quelli epigenetici, indipendenti d<strong>al</strong>la sequenza <strong>del</strong> DNA, <strong>al</strong>la base di<br />
variabilità ed <strong>al</strong>terazioni genetiche e <strong>del</strong>la plasticità genomica.<br />
2. Struttura, funzione e progettazione di proteine, acidi nucleici e loro complessi sopramolecolari<br />
Studiare le relazioni fra struttura tridimension<strong>al</strong>e, dinamica e funzione di proteine ed acidi nucleici e dei processi di<br />
riconoscimento fra macromolecole; progettare proteine ed acidi nucleici con nuove funzioni. Approfondire la<br />
A.20
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
conoscenza struttur<strong>al</strong>e/funzion<strong>al</strong>e dei componenti di strutture sopramolecolari con particolare attenzione ai<br />
complessi proteine-acidi nucleici ed a quelli coinvolti nella respirazione cellulare.<br />
3. Meccanismi molecolari e segn<strong>al</strong>i nel controllo di proliferazione, differenziamento e morte cellulare<br />
Sviluppare la comprensione dei meccanismi molecolari che generano la diversità cellulare e regolano<br />
differenziamento, omeostasi, trasformazione oncogenica e morte <strong>del</strong>la cellula; loro ricadute applicative in<br />
diagnostica e terapia. Studiare i meccanismi di conversione di segn<strong>al</strong>i extracellulari in intracellulari, loro ruolo<br />
nell'integrazione <strong>del</strong>le attività metaboliche di tessuti e organi. Uso farmacologico di molecole che interferiscono con<br />
t<strong>al</strong>i segn<strong>al</strong>i.<br />
4. Mo<strong>del</strong>li anim<strong>al</strong>i per lo studio di processi fisio-patologici e <strong>del</strong> comportamento<br />
Impiego di organismi mo<strong>del</strong>lo per comprendere la funzione di geni specifici nel regolare l'attività fisiologica degli<br />
organismi superiori e studiare m<strong>al</strong>attie umane in cui t<strong>al</strong>i funzioni sono <strong>al</strong>terate. Studiare l'evoluzione biologica,<br />
comportament<strong>al</strong>e e cognitiva dei primati umani e non umani, anche mediante tecniche genetico-molecolari, e loro<br />
ricaduta conoscitiva ed applicativa nelle neuroscienze comportament<strong>al</strong>i<br />
5. Meccanismi di adattamento a stress e biodiversità<br />
Studiare i meccanismi di adattamento degli organismi estremofili a condizioni ambient<strong>al</strong>i avverse (e.g. estremi di<br />
temperatura, pH, s<strong>al</strong>inità) e quelli <strong>al</strong>la base <strong>del</strong>la risposta a stress esogeni in organismi mo<strong>del</strong>lo. Sviluppare metodi<br />
ad hoc per l'identificazione e la cat<strong>al</strong>ogazione di specie anim<strong>al</strong>i e veget<strong>al</strong>i tramite an<strong>al</strong>isi bioinformatica di sequenze<br />
genomiche per contribuire anche <strong>al</strong>la s<strong>al</strong>vaguardia <strong>del</strong>la biodiversità stessa.<br />
6. Bioinformatica e biologia computazion<strong>al</strong>e<br />
Sviluppare e mettere a punto tecnologie informatiche per l’organizzazione e gestione di sequenze geniche e<br />
proteiche; prevedere strutture proteiche in base <strong>al</strong>l'an<strong>al</strong>isi di strutture tridimension<strong>al</strong>i note di famiglie di proteine.<br />
An<strong>al</strong>isi di popolazioni specifiche nel loro contesto ambient<strong>al</strong>e tramite studi multidisciplinari <strong>al</strong> fine di identificare<br />
regioni genomiche associate a patologie complesse e fattori di rischio per m<strong>al</strong>attie comuni.<br />
A.21
PROGETTAZIONE MOLECOLARE<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
L’attività nel corso <strong>del</strong> 2006 si è sviluppata, attraverso l’articolazione nei 6 progetti di Dipartimento, in riferimento a<br />
tre grandi aree tematiche e rispetto ad obiettivi strategici contenuti nella visione di <strong>al</strong>cune piattaforme tecnologiche,<br />
qu<strong>al</strong>i ad es. SUSCHEM, EUMAT, NANOMEDICINE, in modo t<strong>al</strong>e da creare le premesse per una migliore<br />
partecipazione <strong>del</strong>la rete scientifica <strong>del</strong>l’Ente <strong>al</strong> 7° Programma Quadro ed <strong>al</strong>le iniziative nazion<strong>al</strong>i di settore.<br />
Sistemi ad attività biologica e farmaceutica<br />
L’intervento è stato sostanzi<strong>al</strong>mente indirizzato su tre filiere tecnologiche che hanno rispettivamente come obiettivo<br />
gener<strong>al</strong>e la Diagnostica e Farmaceutica Molecolare; le applicazioni biotecnologiche ed industri<strong>al</strong>i di biomolecole e<br />
biosistemi; le tecnologie abilitanti di interesse <strong>del</strong> drug discovery.<br />
I princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti nel corso <strong>del</strong>l’anno hanno riguardato:<br />
- Mo<strong>del</strong>ling e studi struttur<strong>al</strong>i di bio-macromolecole, fin<strong>al</strong>izzati <strong>al</strong>lo structure-based drug design, ma anche <strong>al</strong>la<br />
comprensione <strong>del</strong>le relazioni struttura-funzione in relazione a m<strong>al</strong>attie dismetaboliche e neurodegenerative<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di mo<strong>del</strong>li biomimetici per lo studio <strong>del</strong> danno primario da stress radic<strong>al</strong>ico dei lipidi di membrana<br />
cellulare, di proteine e <strong>del</strong>le unità nucleosidiche <strong>del</strong> DNA, nonché <strong>del</strong>la prevenzione tramite l’attività antiossidante<br />
protettiva di molecole natur<strong>al</strong>i<br />
- Identificazione di biomarcatori proteici per il diabete, per le nefropatie, e ricerche di markers <strong>del</strong> cancro colon rett<strong>al</strong>e<br />
- Definizione di centinaia di profili proteici in liquidi secreti da linee cellulari e direttamente di tessuti, corrispondenti a diverse<br />
migliaia di proteine identificate, <strong>al</strong>cune <strong>del</strong>le qu<strong>al</strong>i differenzi<strong>al</strong>mente espresse da parte di cellule tumor<strong>al</strong>i di pancreas.<br />
- Messa a punto di una metodologia standardizzata per la preparazione di nanoparticelle magnetiche o fluorescenti<br />
funzion<strong>al</strong>izzate con molecole dotate di attività biologica<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione e v<strong>al</strong>idazione di uno strumento prototipo per elettroforesi in microchip, re<strong>al</strong>izzando matrici setaccianti<br />
per la separazione di DNA e di proteine in microcan<strong>al</strong>i<br />
- Screening in silico su larga sc<strong>al</strong>a, mirate <strong>al</strong>la scoperta di nuovi farmaci, e per l’esecuzione di work-flow complessi per<br />
il trattamento di dati nell’ambito <strong>del</strong>la biologia molecolare e <strong>del</strong>la medicina.<br />
- Sviluppo di <strong>al</strong>goritmi statistici orientati <strong>al</strong> GRID computing per la genetica, <strong>al</strong> fine di individuare geni<br />
differenzi<strong>al</strong>mente espressi, con l’utilizzo tempor<strong>al</strong>e di serie di microarrays<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di un diffrattometro portatile DUST per spettri di diffrazione e fluorescenza da raggi X<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di un prototipo di strumento per microelettroforesi<br />
- Preparazione di librerie di lipidi, nucleosidi e peptidi/proteine modificati, come markers di stress radic<strong>al</strong>ico<br />
- Prototipo di lab-on-a-chip per l’identificazione <strong>del</strong> plasmodio <strong>del</strong>la m<strong>al</strong>aria<br />
- Sistema di GRID computing per il Drug Discovery in silico<br />
- Sviluppo di nuove molecole in gardo di inibire l’angiogenesi tumor<strong>al</strong>e<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di repertori molecolari e loro HTS per la selezione di modulatori di interazione proteina-proteina e di<br />
traccianti per diagnostica<br />
- Sviluppo di molecole ad attività antiaggregante, antiossidante e chelante per il controllo <strong>del</strong>le patologie da misfolding<br />
proteico<br />
- Sviluppo di molecole per un possibile utilizzo in patologie neurodegenerative<br />
- Messa a punto di reazioni di idroformilazione per la produzione di scaffolds molecolari.<br />
Processi e prodotti per la Chimica Sostenibile<br />
Le direttrici fondament<strong>al</strong>i su cui si sono articolate le attività sono in linea con le grandi aree sui cui la ricerca<br />
internazion<strong>al</strong>e intende concentrarsi nel breve-medio termine e riguardano la conversione/produzione sostenibile di<br />
energia da fonti tradizion<strong>al</strong>i e rinnovabili e le problematiche legate <strong>al</strong>la diminuzione <strong>del</strong>l’impatto ambient<strong>al</strong>e<br />
(riutilizzazione e riciclo di sostanze di rifiuto, abbattimento e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong>le sostanze inquinanti, ottimizzazione<br />
di processi e prodotti in termine di costi, efficienza e impatto ambient<strong>al</strong>e).<br />
I princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti nel corso <strong>del</strong>l’anno sono di seguito elencati:<br />
- Sviluppo di nuovi elettro-cat<strong>al</strong>izzatori anodici e catodici a bassissimo contenuto (o privi) di met<strong>al</strong>li nobili e<br />
re<strong>al</strong>izzazione di assemblati membrana/elettrodi (MEA) per celle a combustibile a bassa temperatura di tipo<br />
PEMFC e DFC (5 brevetti di invenzione / supportato da una forte collaborazione industri<strong>al</strong>e)<br />
- Sviluppo di nuovi complessi organomet<strong>al</strong>lici di rodio e rutenio <strong>al</strong>tamente solubili in acqua e dotati di elevata<br />
attività biologica e scarsa citotossicità<br />
- Applicazione e sviluppo, in collaborazione col Centro Ricerche FIAT di Orbassano, di nuovi cat<strong>al</strong>izzatori<br />
<strong>al</strong>tamente stabilizzati per la ossidazione tot<strong>al</strong>e <strong>del</strong> metano<br />
- Processo di produzione cat<strong>al</strong>itica di biodiesel a partire da miscele di acidi grassi ad <strong>al</strong>to numero di iodio<br />
sottoprodotti <strong>del</strong>l’industria cartaria (t<strong>al</strong>l oils). Il processo oggetto di brevetto CNR ha incontrato l’interesse di<br />
A.22
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
importanti compagnie industri<strong>al</strong>i (1 brevetto)<br />
- Sviluppo di due bioconversioni enzimatiche e sc<strong>al</strong>e-up dei relativi processi (2 brevetti)<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di sistemi integrati costituiti da reattori a membrana e celle a combustibile tipo PEM - <strong>al</strong>imentati<br />
da combustibili fossili per la produzione di idrogeno – e capaci di operare in stazioni fisse o in sistemi mobili<br />
- Produzione di gas di sintesi e di miscele gassose fortemente arricchite in idrogeno mediante cat<strong>al</strong>izzatori<br />
nanostrutturati eterogenizzati a base di differenti met<strong>al</strong>li e loro leghe (1 brevetto)<br />
- E’ stato sviluppato un prototipo di cella EXAFS (dedicato per la linea EXAFS di ELETTRA a Trieste) in grado di<br />
operare su un ampio interv<strong>al</strong>lo di energia (da 4 a 40 keV) su campioni diluiti in flusso di gas reagenti e<br />
nell’interv<strong>al</strong>lo di temperatura da 93 K a 973 K<br />
Materi<strong>al</strong>i Innovativi<br />
In t<strong>al</strong>e area la ricerca si è foc<strong>al</strong>izzata sia su materi<strong>al</strong>i a carattere <strong>al</strong>tamente tecnologico (nanocompositi a matrice<br />
polimerica), sia su nuove classi di materi<strong>al</strong>i ad elevato contenuto strategico per l’elettronica e settori correlati,<br />
avendo cura di perseguire sempre l’integrazione <strong>del</strong>la multifunzion<strong>al</strong>ità e l’impatto su settori produttivi<br />
differenziati. I princip<strong>al</strong>i risultati conseguiti sono riportati di seguito:<br />
- Sviluppo di sistemi molecolari semiconduttori a base tiofenica ad <strong>al</strong>ta efficienza di emissione di fluorescenza con<br />
lunghezza d’onda di emissione tunabile e nel bianco. Sistemi met<strong>al</strong>lorganici (europio, iridio, lantanoidi) ad <strong>al</strong>ta<br />
efficienza di emissione da stati di tripletto<br />
- Design e sintesi di materi<strong>al</strong>i organici molecolari, polimerici e copolimerici per il trasporto di carica per dispositivi<br />
OFET, OLET, laser, celle fotovoltaiche, sensori e bio-sensori<br />
- Sintesi di nanoparticelle magnetiche funzion<strong>al</strong>izzate per memorie, drug-<strong>del</strong>ivery, sensori e spin-v<strong>al</strong>ves<br />
- Studio e misura <strong>del</strong>la mobilità e dei meccanismi di trasporto di carica e di efficienza di elettroluminescenza in film<br />
ultra sottili di sistemi organici ordinati mediante tecniche di caratterizzazione elettrica continua ed impulsata, sonde<br />
ottiche nanoscopiche e con spettroscopie a scansione di sonda<br />
- Studio e cartterizzazione <strong>del</strong>le proprietà magnetiche e magneto-ottiche statiche e dinamiche <strong>al</strong>l’interfaccia tra<br />
materi<strong>al</strong>i semicondutori organici e magnetici e di trasporto di spin attraverso i semiconduttori organici<br />
- Crescita bottom-up con tecniche non convenzion<strong>al</strong>i: sistemi organici per auto-organizzazione da soluzione confinata<br />
da forze capillari; patterning di DNA mediante microfluidica; Nanofabbricazione non convenzion<strong>al</strong>e; Prototyping.<br />
- Sviluppo di componentistica elettronica, optoelettronica e fotonica per dispositivi organici ibridi di nuova generazione<br />
<strong>del</strong> tipo OFET,OLET e OLED<br />
- Laser organici a stato solido pompati elettricamente: integrazione di OLET in cavità risonanti per emissione sia<br />
vertic<strong>al</strong>e che orrizont<strong>al</strong>e.<br />
- Celle fotovoltaiche: integrazione di sistemi ibridi/organico (princip<strong>al</strong>mente TiO2/sistema organico) per celle <strong>del</strong> tipo<br />
Graetzel a stato solido; integrazione di eterogiunzioni p/n in dispositivi fotovoltaici non convenzion<strong>al</strong>i<br />
- Nuovi precursori per la deposizione di film sottili a base di ossidi mediante processi CVD, ALD e sol-gel<br />
- Ossidi fotocat<strong>al</strong>izzatori attivi nel visibile per la degradazione di sostanze inquinanti<br />
- Attivazione e funzion<strong>al</strong>izzazione di materi<strong>al</strong>i microporosi e silicei con linker organici per il grafting cov<strong>al</strong>ente di<br />
biomolecole.<br />
- Messa a punto di film nanostrutturati organici ed inorganici (anche con nanoparticelle di Au, Ag e Cu disperse) come<br />
hard-coating e sensori<br />
- Messa a punto e v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>l’efficacia di sistemi nano-particellari di natura lipidica e polimerica come sistemi per<br />
"drug <strong>del</strong>ivery" e "gene <strong>del</strong>ivery"<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione e studio di superfici nano-strutturate (nanotubi di Au e C, TiO2) e di sistemi nano-particellari per<br />
applicazioni biomediche e bio-diagnostiche<br />
- Progettazione, sintesi e v<strong>al</strong>idazione di materi<strong>al</strong>i reversibili e atossici per l'inibizione di meccanismi di degrado attivi in<br />
manufatti di interesse artistico<br />
- Strati di ZnO funzion<strong>al</strong>izzati con complessi antenna o ioni di terre rare, preparati via Sol-Gel, CVD e sintesi VS, per<br />
ottenere sistemi con proprietà funzion<strong>al</strong>i diverse a seconda <strong>del</strong>la morfologia re<strong>al</strong>izzata (nanofili, nanocluster e<br />
nanotubi sino a microcrist<strong>al</strong>li)<br />
- Sviluppo di un origin<strong>al</strong>e sistema su banco ottico composto da sorgente laser ad Ar, triplo-monocromatore e rivelatore<br />
CCD intensificato per an<strong>al</strong>isi in fluorescenza ad elevata risoluzione spettr<strong>al</strong>e e tempor<strong>al</strong>e e per misure Z-scan<br />
- Sviluppo di membrane nanostrutturate a base di Nafion per applicazioni in fuel cell ad elevata conducibilità<br />
protonica ad elevata temperatura<br />
- Strutture nanocomposite ad elevato effetto barriera per applicazioni nel packaging <strong>al</strong>imentare<br />
- Prototipizzazione di membrane innovative per applicazioni in settori industri<strong>al</strong>i differenziati<br />
- Sviluppo di scaffolds compositi basati su PCL, PLLA, Collagene, Acido I<strong>al</strong>uronico e Fosfati di C<strong>al</strong>cio<br />
- Sviluppo di membrane per applicazioni biotecnologiche e come sistemi in vitro<br />
A.23
MATERIALI E DISPOSITIVI<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
La produttività scientifica <strong>del</strong> Dipartimento anche nel 2006 è stata elevata sia in quantità (oltre 2.400 articoli su<br />
riviste JCR) sia in qu<strong>al</strong>ità (le pubblicazioni sono nella grandissima maggioranza sulle riviste di punta nei<br />
rispettivi settori).<br />
Importante è stata anche l’attività orientata <strong>al</strong>l’innovazione ed <strong>al</strong> trasferimento tecnologico, con il deposito di<br />
40 brevetti.<br />
A titolo puramente indicativo, si segn<strong>al</strong>ano <strong>al</strong>cuni tra i molti risultati significativi ottenuti dai ricercatori <strong>del</strong><br />
Dipartimento, con riferimento <strong>al</strong>le sei aree progettu<strong>al</strong>i:<br />
1. Biofisica e Soft Matter<br />
Nell'ambito <strong>del</strong>la sottoarea Soft Matter si sottolineano in particolare i seguenti risultati più notevoli:<br />
- metodo di c<strong>al</strong>colo ab initio di spettri di assorbimento di grandi molecole in soluzione;<br />
- nuove metodologie per: determinazione e speciazione di elementi in tracce, sviluppo di un microgravimetro<br />
differenzi<strong>al</strong>e, microc<strong>al</strong>orimetria anche per applicazioni industri<strong>al</strong>i, microscopia ottica a campo ristretto<br />
(confoc<strong>al</strong>e) e video-confoc<strong>al</strong>e in fluorescenza e riflessione;<br />
- messa a punto di una tecnica combinata di spettroscopia per misure di indici di rifrazione di fluidi anisotropi<br />
con accuratezza <strong>del</strong>l’ordine di 10 -4 ;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di laser organici accordabili in lunghezza d’onda su tutto lo spettro visibile;<br />
- miglioramenti sostanzi<strong>al</strong>i dei seguenti processi: a) auto-assemblaggio bi- e tri-dimension<strong>al</strong>e di nanocrist<strong>al</strong>li<br />
colloid<strong>al</strong>i anche bioconiugati su substrati chimicamente modificati, e funzion<strong>al</strong>izzazione mediante<br />
nanoparticelle di nuovi materi<strong>al</strong>i ibridi; b) preparazione di materi<strong>al</strong>i per applicazioni ambient<strong>al</strong>i; c)<br />
preparazione (brevettata) di strutture periodiche di polycrips per applicazioni in fotonica; d)<br />
implementazione di prototipi di schermi fotoluminescenti innovativi; e) preparazione di materi<strong>al</strong>i polimerici<br />
ecocompatibili per packaging.<br />
Nella sottoarea Biofisica i risultati più significativi riguardano:<br />
- la cinetica di aggregazione di oligomeri precursori, che supporta l'ipotesi che la formazione di fibrille<br />
antagonizzi gli oligomeri tossici che causano la degenerazione neuron<strong>al</strong>e di Alzheimer;<br />
- nuova metodologia e relativa strumentazione che per la prima volta ha permesso di determinare la stabilità<br />
termodinamica di proteine in ghiaccio;<br />
- funzionamento e inibizione di esotossine batteriche responsabili di infezioni umane e veget<strong>al</strong>i; 4) effetto di<br />
met<strong>al</strong>li pesanti su can<strong>al</strong>i e recettori di neurotrasmettitori;<br />
- caratterizzazione biochimica e funzion<strong>al</strong>e di recettori per amminoacidi neurotrasmettitori, cannabinoidi e<br />
vanilloidi;<br />
- dimostrazione che <strong>al</strong>cuni membri <strong>del</strong>la famiglia umana CLC di can<strong>al</strong>i <strong>al</strong> cloro sono in re<strong>al</strong>tà antitrasportatori<br />
di cloro e protoni, come l’omologo batterico;<br />
- caratterizzazione <strong>del</strong> trasporto di nitrato in organelli di cellule veget<strong>al</strong>i;<br />
- una nuova classificazione neuron<strong>al</strong>e basata sul combinato di morfologia e distribuzione di can<strong>al</strong>i ionici e<br />
re<strong>al</strong>izzazione di codici numerici per la sincronizzazione di piccole reti.<br />
2. Sistemi e materi<strong>al</strong>i complessi<br />
È da sottolineare il notevole sviluppo <strong>del</strong> campo <strong>del</strong>le reti complesse, con risvolti e applicazioni sia nel campo<br />
<strong>del</strong>la struttura <strong>del</strong>la materia che in quello soci<strong>al</strong>e ed economico.<br />
Riferendosi <strong>al</strong>le attività speriment<strong>al</strong>i, lo studio dei materi<strong>al</strong>i disordinati, effettuato sia d<strong>al</strong> punto di vista<br />
fondament<strong>al</strong>e che applicativo, ha prodotto rilevanti risultati con particolare riguardo <strong>al</strong>la materia soffice, ai<br />
materi<strong>al</strong>i a base di carbonio, i sistemi cat<strong>al</strong>itici, funzion<strong>al</strong>i, mesoscopici e i sistemi complessi organicoinorganico.<br />
Piu’ in dettaglio, sono stati ottenuti significativi risultati nelle seguenti aree:<br />
- preparazione, caratterizzazione e mo<strong>del</strong>lizzazione di mesostrutture di materi<strong>al</strong>i complessi;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione e studio di sistemi complessi organico/inorganico;<br />
- crescita e funzion<strong>al</strong>ità di materi<strong>al</strong>i e sistemi complessi a base carbonio;<br />
- formazione spontanea di strutture e fenomeni di trasporto;<br />
- materi<strong>al</strong>i funzion<strong>al</strong>i e sistemi disordinati;<br />
- studio di materi<strong>al</strong>i complessi tramite microscopie a superrisoluzione;<br />
- preparazione e caratterizzazione di materi<strong>al</strong>i inorganici per la cat<strong>al</strong>isi eterogenea;<br />
- caratterizzazione <strong>del</strong> comportamento dinamico dei sistemi complessi;<br />
- sistemi magnetici a bassa dimension<strong>al</strong>ità.<br />
Tra le attività oggetto di programmi internazion<strong>al</strong>i, si segn<strong>al</strong>ano in particolare:<br />
- nuovi tests di nano-attrito e trasmittanza DUV (deep-uv) per il Progetto: SERENA (Search for Exospheric<br />
A.24
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Refilling and Emitted Natur<strong>al</strong> Abundances), in ambito INAF/CNR/ASI/ESA/NASA, per la re<strong>al</strong>izzazione di uno<br />
spettrometro per atomi neutri per un satellite che orbiterà intorno a Mercurio nell'ambito <strong>del</strong>la missione<br />
spazi<strong>al</strong>e "BepiColombo";<br />
- l’operatività e l’ampia utilizzazione da parte <strong>del</strong>la comunità scientifica it<strong>al</strong>iana <strong>del</strong> diffrattometro per<br />
neutroni INES presso ISIS (UK), costruito e gestito d<strong>al</strong> gruppo <strong>del</strong>l’ISC;<br />
- la prosecuzione secondo i piani prestabiliti <strong>del</strong> progetto NIMROD (progettazione e costruzione di un diffrattometro<br />
per neutroni nell’ambito <strong>del</strong>l’accordo di cooperazione internazion<strong>al</strong>e tra il CNR ed il CCLRC, UK).<br />
3. Ottica, Fotonica e Plasmi<br />
Nel settore <strong>del</strong>l’ottica e <strong>del</strong>la fotonica sono da sottolineare molti risultati con forte v<strong>al</strong>enza applicativa, qu<strong>al</strong>i ad<br />
esempio:<br />
- sviluppo di tecniche di diagnostica, microscopia, interferometria, olografia digit<strong>al</strong>e;<br />
- sviluppo di strumentazione, sensori e metodologie optoelettroniche per la s<strong>al</strong>ute, lo spazio ed il controllo<br />
ambient<strong>al</strong>e;<br />
- sviluppo di dispositivi ottici e metodologie per il patrimonio cultur<strong>al</strong>e;<br />
- tecnologie ottiche per applicazioni industri<strong>al</strong>i;<br />
- sviluppo e caratterizzazione di materi<strong>al</strong>i fotonici innovativi e componenti ottici;<br />
- sviluppo di tecnologie, materi<strong>al</strong>i e dispositivi per l’ottica quantistica e la spettroscopia;<br />
- sviluppo di nuove sorgenti laser.<br />
Con riferimento a quest’ultima area, due esempi significativi sono costituiti d<strong>al</strong>lo sviluppo di una sofisticata<br />
strumentazione laser in grado di generare in maniera controllata impulsi di luce <strong>del</strong>la durata di pochi<br />
attosecondi, e l’avvio <strong>del</strong> Progetto SPARC-SPARX (Regione Lazio, CNR, ENEA, INFN e Università di Tor<br />
Vergata) per la re<strong>al</strong>izzazione di un laser ad elettroni liberi (FEL) cioè di una sorgente ultrabrillante e con una<br />
durata <strong>del</strong>l’impulso inferiore ai 100 fs.<br />
Sono stati studiati processi ottici classici e quantistici in sistemi fisici innovativi, e sono stati raggiunti risultati<br />
importanti relativi a gas quantistici in rotazione e in bassa dimension<strong>al</strong>ità, eccitazioni nei condensati di Bose-<br />
Einstein, gas ultrafreddi in reticoli ottici, fermioni ultrafreddi, quantum information e interferometria con<br />
atomi ultrafreddi. L'attività speriment<strong>al</strong>e ha prodotto le prime evidenze di molecole eteronucleari degeneri, la<br />
produzione di una miscela degenere K/Rb, condensati in potenzi<strong>al</strong>i disordinati ottenuti mediante reticoli di<br />
passo incomensurabile.<br />
Nel settore dei plasmi, si possono citare importanti risultati ottenuti nelle seguenti aree:<br />
- sviluppo di processi plasmochimici di trattamento e di crescita di semiconduttori composti, e piu’ in gener<strong>al</strong>e<br />
impiego dei plasmi per la scienza dei materi<strong>al</strong>i;<br />
- attivazione cat<strong>al</strong>itica di membrane trattate in plasma, che ha dimostrato le potenzi<strong>al</strong>ità applicative industri<strong>al</strong>i<br />
dei processi plasmochimici in cat<strong>al</strong>isi;<br />
- studio <strong>del</strong>la termodinamica cinetica di sistemi gassosi in condizioni re<strong>al</strong>istiche per l'ingresso nell'atmosfera di<br />
carichi utili aerospazi<strong>al</strong>i, e nella mo<strong>del</strong>listica di scariche elettriche di idrogeno in vista <strong>del</strong> loro vasto impiego<br />
in energetica nucleare previsto nel prossimo futuro;<br />
- impiego di onde d'urto in gas ionizzati come metodologia origin<strong>al</strong>e per misure di temperatura loc<strong>al</strong>e e<br />
dissipazione di energia;<br />
- studio <strong>del</strong>la dinamica di processi atomici e molecolari.<br />
4. Materi<strong>al</strong>i , sistemi e dispositivi magnetici e superconduttori<br />
Le nuove proprietà esibite da strutture mesoscopiche magnetiche, superconduttive ed ibride, lo sviluppo <strong>del</strong>la<br />
spintronica e <strong>del</strong>l’elettronica basata sugli ossidi polifunzion<strong>al</strong>i degli elementi di transizione stanno<br />
rivoluzionando la tecnologia <strong>del</strong>le memorie magnetiche, dei dispositivi elettronici e <strong>del</strong>la sensoristica<br />
magnetica e superconduttiva. La re<strong>al</strong>izzazione di eterostrutture complesse, ad <strong>al</strong>to grado di perfezione<br />
struttur<strong>al</strong>e e con interfacce controllate su sc<strong>al</strong>a nanometrica, consente l’integrazione ed il tuning di proprietà<br />
magnetiche, di magnetotrasporto, superconduttive, dielettriche, ferroelettriche ed ottiche, aprendo così lo<br />
scenario di una nuova generazione di dispositivi con caratteristiche multifunzion<strong>al</strong>i.<br />
In particolare sono stati re<strong>al</strong>izzati:<br />
- cavi e nastri superconduttori;<br />
- film per magneti permanenti e per registrazione magnetica;<br />
- composti intermet<strong>al</strong>lici per refrigerazione magnetica.<br />
Sono stati inoltre ottimizzati materi<strong>al</strong>i per sensori magnetoresistivi, magnetostrittivi e superconduttori e per<br />
l’elettronica superconduttiva.<br />
Sono stati fatti progressi nella comprensione, mediante indagini speriment<strong>al</strong>i e teoriche, dei meccanismi <strong>del</strong>la<br />
A.25
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
superconduttività e magnetismo in materi<strong>al</strong>i a forte correlazione elettronica, in nanostrutture magnetiche,<br />
superconduttive, ibride e composite, con particolare riferimento agli effetti di bassa dimension<strong>al</strong>ità, superficie,<br />
interfaccia e prossimità.<br />
5. Microelettronica, Sensori e Microsistemi<br />
Numerosi sono stati i risultati di rilievo, sia d<strong>al</strong> punto di vista fondament<strong>al</strong>e che da quello tecnologico.<br />
Sono stati studiati diversi fenomeni di interazione su sc<strong>al</strong>a atomica di droganti, difetti e impurezze in Si<br />
crist<strong>al</strong>lino; è stato definitivamente chiarito il meccanismo di diffusione microscopico <strong>del</strong> B in Si, evidenziando<br />
come la diffusione sia legata <strong>al</strong>la formazione di complessi neutri con gli interstizi<strong>al</strong>i di Si. E’ stato inoltre<br />
chiarito il ruolo <strong>del</strong>lo strain indotto dai droganti sulla mobilità <strong>del</strong>le lacune in Si.<br />
Sono state re<strong>al</strong>izzate giunzioni ultrasottili in Si tramite laser UV e IR. Sono stati re<strong>al</strong>izzati strati di siliciuro di<br />
nichel con domini trans-rotazion<strong>al</strong>i, con adeguata stabilità e conducibilità per applicazioni su dispositivo.<br />
E’ stata effettuata la misura diretta <strong>del</strong>la mobilità di drift in nanostrutture a temperatura ambiente mediante<br />
microscopia a scansione di sonda.<br />
Sono state sviluppate tecnologie a base SiC e GaN. E’ stato sviluppato un nuovo processo di crescita omoepitassi<strong>al</strong>e<br />
di SiC. Sono stati re<strong>al</strong>izzati rivelatori UV in SiC con la più <strong>al</strong>ta efficienza quantica a tutt’oggi<br />
mostrata in letteratura, nonché i primi transistori MOS.<br />
E’ proseguita l’attività di sviluppo di un’architettura innovativa per memorie non volatili ad <strong>al</strong>tissimo livello di<br />
integrazione, basata su strutture tipo FinFET, per i nodi tecnologici oltre 28 nm.<br />
Relativamente <strong>al</strong>la microfotonica in Si, sono stati re<strong>al</strong>izzati diodi emettitori di luce basati su nanostrutture di Si<br />
crist<strong>al</strong>line ed amorfe. L’inserimento <strong>al</strong>l’interno di un opportuno crist<strong>al</strong>lo fotonico consente di aumentare<br />
l’efficienza di emissione <strong>del</strong>la luce di oltre due ordini di grandezza.<br />
E’ stato messo a punto un nuovo processo di re<strong>al</strong>izzazione di transistor a film sottile (TFT) di silicio<br />
policrist<strong>al</strong>lino su substrati plastici di poliammide.<br />
E’ stato ottimizzato il processo di crescita controllata di nanotubi di carbonio a singola parete (SWCNTs),<br />
orientati orizzont<strong>al</strong>mente e sospesi su substrati microlavorati di polisilicio e ossido di silicio.<br />
Sono state messe a punto nuove metodologie di crescita di film sottili tramite sputtering deposition e di crescita<br />
di nanostrutture quasi-unidimension<strong>al</strong>i dai processi VLS e VS.<br />
Sono stati re<strong>al</strong>izzati sensori di gas MOX (met<strong>al</strong>-oxide) con consumi (9 mW a 400°C) inferiori ai più bassi v<strong>al</strong>ori<br />
sino ad ora riportati in letteratura e con sensibilità <strong>al</strong>lo stato <strong>del</strong>l’arte, per applicazioni in reti di sensori<br />
wireless e RFID.<br />
Il primo prototipo di gas cromatografo p<strong>al</strong>mare, con cavitandi a ponte chinoss<strong>al</strong>inico per la preconcentrazione<br />
selettiva, e con colonne cromatografiche e sensori MOX microlavorati in silicio, ha consentito di rilevare<br />
concentrazioni di BTEX (benzene, toluene, etilbenzene e o-xilene) inferiori a frazioni di ppb.<br />
Sono state re<strong>al</strong>izzate termopile e microbolometri con soluzioni innovative e caratteristiche di risposta, a<br />
temperatura ambiente, <strong>al</strong>lo stato <strong>del</strong>l'arte.<br />
E’ stato ottimizzato il processo tecnologico per la re<strong>al</strong>izzazione di microinterferometri di tipo Mach-Zender su<br />
niobato di litio ed è stato re<strong>al</strong>izzato un primo prototipo di cavità fotonica risonante tramite ablazione laser.<br />
Sono stati ottenuti prototipi di microthruster in silicio re<strong>al</strong>izzati tramite scavi multipli con Deep Reactive Ion<br />
Etching.<br />
6. Nanoscienze e nanotecnologie<br />
Risultati importanti sono stati ottenuti nell’area <strong>del</strong>la sintesi, lavorazione e controllo di sistemi nanostrutturati<br />
e loro applicazioni, che documentano il buon livello tecnico-scientifico di una parte significativa dei gruppi<br />
afferenti che sono effettivamente in possesso <strong>del</strong>le tecnologie abilitanti previste e hanno così potuto ottenere<br />
risultati innovativi nel campo dei nanosistemi magnetici, polimerici, ibridi e semiconduttori; nella loro<br />
produzione, posizionamento e caratterizzazione.<br />
Le strutture e tecnologie disponibili appaiono di sicuro interesse per applicazioni sia in campo IST<br />
(Information Society Technologies), sia <strong>del</strong>l'energy storage, sia in ambito biomedico.<br />
Di rilievo anche i risultati teorici nell’area dei processi e dispositivi coerenti nei nanosistemi, con particolare<br />
riferimento <strong>al</strong> campo <strong>del</strong>la fisica <strong>del</strong>l'informazione e con <strong>al</strong>cuni primi importanti risultati anche di carattere<br />
speriment<strong>al</strong>e sia su sorgenti e rivelatori per la crittografia quantistica, sia sui dispositivi a stato solido per la<br />
computazione quantistica.<br />
Di particolare interesse anche i risultati in ambito nanobiotecnologico: nuova strumentazione, strutture,<br />
dispositivi e tecniche sono stati sviluppati evidenziando la vivacità <strong>del</strong> DMD in questa importante area.<br />
Si consolida infine la forza <strong>del</strong> DMD nel campo <strong>del</strong>lo sviluppo di metodi di mo<strong>del</strong>lizzazione e progetto di<br />
nanosistemi sia a semiconduttore (a diverse dimension<strong>al</strong>ità), sia sulle proprietà struttur<strong>al</strong>i, sia sui sistemi<br />
molecolari con enfasi sugli aspetti a molti corpi.<br />
A.26
SISTEMI DI PRODUZIONE<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
I princip<strong>al</strong>i risultati ottenuti nel corso <strong>del</strong> 2006 sono qui riportati suddivisi per progetto :<br />
Processi industri<strong>al</strong>i hi- tech: metodi e strumenti<br />
- mo<strong>del</strong>li 3-d di materi<strong>al</strong>i a memoria di forma in grado di tener conto di inelasticita' permanenti;<br />
- mo<strong>del</strong>lo multi-risoluzione per l'an<strong>al</strong>isi e la previsione di consumi elettrici, orientato <strong>al</strong>l'utilizzo da parte di<br />
operatori <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong>l'energia;<br />
- simulazione di dispositivi a semiconduttore, sia micrometrici sia nanometrici;<br />
- mo<strong>del</strong>li numerici per processi di taglio di tornitura e fresatura in ambiente matlab/simulink;<br />
- nuove funzioni CAD-CAM per applicazioni c<strong>al</strong>zaturiere;<br />
- prototipo di un innovativo sistema di misura opto-elettronico per il collaudo geometrico <strong>del</strong>le macchine<br />
utensili;<br />
Microsistemi embedded<br />
- nuovi sensori di gas, basati su nanofibre di ossidi met<strong>al</strong>lici ed un prototipo di sistema olfattivo artifici<strong>al</strong>e;<br />
wireless per impiego nel campo <strong>del</strong>la sicurezza ambient<strong>al</strong>e e <strong>al</strong>imentare<br />
- rivelatori per raggi X, basati su CZT applicabili nel campo <strong>del</strong>la security;<br />
- materi<strong>al</strong>i piezoelettrici innovativi (leadfree) per componenti di attuatori;<br />
- nuovi materi<strong>al</strong>i nanostrutturati di composti ibridi inorganico/organico con proprietà ottiche e di trasporto<br />
di interesse per applicazioni opto-elettroniche;<br />
Robot e sistemi integrati di produzione<br />
- dispositivo per la programmazione intuitiva e sul campo di manipolatori industri<strong>al</strong>i;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di piattaforma robotizzata per l'intervento, monitoraggio e raccolta dati in ambienti marini,<br />
non strutturati ed ostili.<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di un dimostratore per l'estrazione automatica di acidinucleici a partire da campioni di<br />
sangue;<br />
- prototipi di componenti innovativi, con compensazione degli effetti di deformazione termica, per le<br />
macchine operatrici;<br />
Tecnologie sostenibili per la costruzione edile e civile<br />
- moduli software per il riconoscimento <strong>del</strong>le persone partendo da immagini di riferimento internazion<strong>al</strong>e e<br />
moduli software per il riconoscimento di gesti;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di sistemi di prova per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong>la stabilità dei manti di copertura;<br />
- caratterizzazione fisico-meccanica di attuatori a memoria di forma per evacuatori di fumo e c<strong>al</strong>ore;<br />
- apparecchiatura per prove di tenuta <strong>al</strong>l'acqua a pressione dinamica di facciate;<br />
- brevetto “Metodo di rilevazione termografica <strong>del</strong>le condizioni termoigrometriche di ampie superfici"; di<br />
proprietà <strong>del</strong> CNR;<br />
- definizione di uno strumento semplificato per la certificazione energetica di edifici;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione e collaudo di dispositivi e <strong>al</strong>goritmi per il controllo attivo <strong>del</strong> rumore;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di un sistema di supporto <strong>al</strong>le decisioni per la v<strong>al</strong>utazione <strong>del</strong> livello di accessibilità;<br />
- studio sull’uso <strong>del</strong>la CO2 solida come accumulo termico nei trasporti refrigerati;<br />
- messa a punto di uno strumento di misura <strong>del</strong>la diffusività termica monodimension<strong>al</strong>e;<br />
- sistema per la c<strong>al</strong>ibrazione di precisione di regolatori di flusso digit<strong>al</strong>i;<br />
- studio sulla attività fotocat<strong>al</strong>itica di film di diossido di titanio ottenuto per deposizione chimica in fase<br />
vapore;<br />
- identificazione <strong>del</strong> metodo di progettazione antisismica di strutture in legno, basato sull’Eurocodice 8<br />
Processo di re<strong>al</strong>izzazione e gestione <strong>del</strong>le opere edili e civili<br />
A.27
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
- interfaccia per sistema di gestione e annotazione on-line di documenti in cantiere;<br />
- attivazione di un port<strong>al</strong>e per il settore <strong>del</strong>le costruzioni per la diffusione e fruizione on-line di<br />
documentitecnici;<br />
- predisposizione <strong>del</strong> primo DVT (Documento di v<strong>al</strong>utazione Tecnica) per prodotti da costruzione innovativi;<br />
- progettazione ed erogazione di: corsi di formazione,<br />
- costituzione ed avvio <strong>del</strong> Polo Formativo di eccellenza per il settore <strong>del</strong>le costruzioni sul territorio relativo a<br />
materi<strong>al</strong>i, prodotti e processi;<br />
- progettazione e re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> sito cooperativo "NB-CPD Mirror Group It<strong>al</strong>ia" patrocinato d<strong>al</strong> Ministero<br />
<strong>del</strong>le Attività Produttive per gli organismi notificati nazion<strong>al</strong>i;<br />
- sistema edilizio innovativo ad <strong>al</strong>ta flessibilità funzion<strong>al</strong>e e dimension<strong>al</strong>e con basso impatto ambient<strong>al</strong>e;<br />
Sistemi di monitoraggio, controllo e sicurezza nei contesti produttivi e d'uso<br />
- mo<strong>del</strong>lo di braccio meccanico a più articolazioni per l'emulazione <strong>del</strong>l'attrezzatura di lavoro di una<br />
macchina operatrice;<br />
- prototipo/dimostratore di cella robotizzata per lavori in serra, a controllo automatico tramite sistema di<br />
visione computerizzato;<br />
- prototipo per la rilevazione <strong>del</strong> go<strong>al</strong> fantasma nel gioco <strong>del</strong> c<strong>al</strong>cio;<br />
- metodologie di rilevazione di anom<strong>al</strong>ie e difettosità superfici<strong>al</strong>i sul pellame;<br />
- sviluppo di un simulatore/ottimizzatore <strong>del</strong>le operazioni di un termin<strong>al</strong> portu<strong>al</strong>e, volto <strong>al</strong>la gestione<br />
efficiente <strong>del</strong>le risorse per la movimentazione dei containers;<br />
Sistemi per movimentazione e lavorazione in ambienti non strutturati<br />
- sviluppo di controllo digit<strong>al</strong>e di autobetoniera semovente;<br />
- re<strong>al</strong>izzazione di attrezzatura di prova per distributori oleodinamici LS antisaturazione;<br />
- studio dei sistemi di smorzamento di fondo corsa di attuatori oleodinamici;<br />
- definizione di norme di sicurezza di macchine agricole e movimento terra;<br />
- studio di dispositivi di attenuazione e compensazione attiva dei disturbi di modo comune in azionamenti<br />
elettrici;<br />
- progettazione e re<strong>al</strong>izzazione di inverter monofase per generazione distribuita con controllo basato su reti<br />
neur<strong>al</strong>i;<br />
Prodotti industri<strong>al</strong>i hi- tech<br />
- funzion<strong>al</strong>izzazione dei materi<strong>al</strong>i tessili per impieghi nel campo biomedic<strong>al</strong>e;<br />
- tessuti a maglia migliorati nella resistenza <strong>al</strong> fenomeno <strong>del</strong> pilling;<br />
- prototipo di sensore per la misurazione <strong>del</strong>le tensioni interne <strong>del</strong> legno durante il processo di fabbricazione;<br />
- caratterizzazione degli incollaggi in funzione degli impieghi fin<strong>al</strong>i dei manufatti in legno;<br />
- tecnologie di formatura e di deposizione di film spessi ceramici per l’ottenimento di componenti di celle a<br />
combustibile a ossido solido (SOFC) operanti a basse temperature;<br />
- nuova tecnica non distruttiva per la determinazione <strong>del</strong>la temperatura critica in materi<strong>al</strong>i<br />
- ceramici sottoposti ad urti termici tramite misure piezo-spettroscopiche;<br />
- individuazione di formulazioni innovative di prodotti ceramici (piastrelle e refrattari) con prestazioni migliorate;<br />
- sono stati depositati 4 brevetti nel campo <strong>del</strong>le applicazioni <strong>del</strong> laser. Due nazion<strong>al</strong>i:<br />
a) formulazioni di cromofori per trattamenti laser;<br />
b) b)dispositivo LED per emostasi);<br />
- due con estensione PCT (<strong>del</strong>ivery systems per laser medic<strong>al</strong>i);<br />
- impianto a membrana per la separazione di correnti gassose nel settore energetico e impianto per la<br />
filtrazione di correnti liquide utilizzante moduli a membrane a fibre cave;<br />
- strumenti di re<strong>al</strong>tà virtu<strong>al</strong>e per la prova e la visu<strong>al</strong>izzazione di scarpe virtu<strong>al</strong>i person<strong>al</strong>izzate ai piedi degli<br />
utenti.<br />
A.28
TECNOLOGIE DELL‘INFORMAZIONE E DELLE COMUNICAZIONI<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Nell’anno 2006 il Dipartimento ICT tramite i suoi progetti e le relative commesse ha prodotto circa 350<br />
pubblicazioni scientifiche e 14 brevetti.<br />
Di seguito vengono riportate le re<strong>al</strong>izzazioni piu’ significative.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di un prototipo di sistema di network management basato su tecniche di intelligenza<br />
artifici<strong>al</strong>e con architettura distribuita multi-agente, in cui un ragionatore logico agisce da entità di<br />
management per la gestione <strong>del</strong>le infrastrutture di rete.<br />
- Reti neur<strong>al</strong>i per lo sviluppo di sistemi di visu<strong>al</strong>izzazione per grandi insiemi di dati complessi, reti neur<strong>al</strong>i a<br />
impulsi per l'elaborazione di segn<strong>al</strong>i non periodici.<br />
- Integrazione di sistemi P2P in ambito Griglia per la costruzione di sistemi informativi sc<strong>al</strong>abili ed efficienti.<br />
-Re<strong>al</strong>izzazione di un motore decentr<strong>al</strong>izzato per l'esecuzione di workflow in grado di sostituire il paradigma<br />
client-server con un approccio ad agenti.<br />
- Costruzione di middleware autonomici per supportare applicazioni auto-organizzanti su Griglie.<br />
- Estensione <strong>al</strong> protocollo standard IEEE Secure SHell (SSH), pubblicata come patch ad OpenSSH 4.4p1 su<br />
Sourceforge.<br />
- Completamento progetto FIRB GRID.it con re<strong>al</strong>izzazione di versione aggiornata <strong>del</strong> middleware di gestione<br />
di librerie scientifiche su griglia GRACE.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di prototipi (stand-<strong>al</strong>one e port<strong>al</strong>e Web) di una piattaforma CAE di supporto <strong>al</strong>la<br />
indicizzazione e annotazione di filmati.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di trasformazioni per la sintesi automatica di ipervideo MPEG4 a struttura definita a partire<br />
d<strong>al</strong>le descrizioni MPEG7 dei segmenti componenti.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di una versione prototip<strong>al</strong>e di un sistema software per la visu<strong>al</strong>izzazione di ricostruzioni<br />
tridimension<strong>al</strong>i di esami angiografici attraverso la tecnica MIP.<br />
- Implementazione di codice per la registrazione automatica di immagini 2D sia in ambito di remote sensing<br />
sia in campo medico mediante Algoritmi Evolutivi.<br />
- Sistema di esposizione a 50 Hz per colture cellulari.<br />
- Algoritmi per l'identificazione di neve e ghiacciai da immagini satellitari.<br />
- Pprototipo di elaborazione per il monitoraggio <strong>del</strong>le deformazioni su aree vaste e risultati di<br />
sperimentazioni con dati ESA ERS1-2.<br />
- Mo<strong>del</strong>li diretti per la simulazione <strong>del</strong>la diffusione elettromagnetica in geometria 3D.<br />
- Brevetto: metodo di misura di profilo di shift Brillouin in fibra ottica.<br />
- Algoritmo efficiente per l'identificazione di clique massim<strong>al</strong>i associate <strong>al</strong>le parole chiave per la ricerca in<br />
rete.<br />
- Algoritmo per problemi di apprendimento logico di grandi dimensioni tramite c<strong>al</strong>colo distribuito su Grid.<br />
- Algoritmi di ottimizzazione non lineare basati su decomposizioni ibride che garantiscono la convergenza<br />
glob<strong>al</strong>e per l'addestramento di reti neur<strong>al</strong>i e SVM.<br />
- Algoritmo lagrangiano per coordinare agenti autonomi.<br />
- Risoluzione <strong>del</strong>la congettura di Adam sull'isomorfismo tra grafi circolanti 4-regolari.<br />
- Re<strong>al</strong>izzazione di un intero sistema di ricezione in doppia polarizzazione circolare in banda C da inst<strong>al</strong>larsi<br />
su Sardinia Radio Telescope.<br />
- Implementazione prototip<strong>al</strong>e di un decoder LDPC per W-LAN in tecnologia VLSI.<br />
- Caratterizzazione <strong>del</strong>la distribuzione <strong>del</strong>le latenze di comunicazione di reti wireless (802.11b e 802.11g) in<br />
presenza di traffico interferente.<br />
- Sviluppo e collaudo di un simulatore SW per i sistemi WiMAX con accesso sia OFDM-TDMA, sia OFDMA<br />
con <strong>al</strong>locazione distribuita <strong>del</strong>le portanti.<br />
- An<strong>al</strong>isi e verifica di un <strong>al</strong>goritmo di radio-loc<strong>al</strong>izzazione per sistemi UWB.<br />
- Piattaforma di guida multiutente con tecniche di loc<strong>al</strong>izzazione sia outdoor sia indoor (basata su reti di<br />
sensori).<br />
- Sviluppo di laser VCSEL con reticoli di diffrazione per il controllo <strong>del</strong>la polarizzazione <strong>del</strong>la luce emessa. --<br />
Algoritmo per la ricostruzione di scene degradate basato su tecniche di confronto tra fotogrammi contigui<br />
opportunamente motocompensati.<br />
- Mo<strong>del</strong>lo a elementi finiti per microsensori audio.<br />
A.29
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
- A<strong>al</strong>goritmo Shadow Clustering è stato impiegato con successo nella soluzione di problemi di classificazione<br />
e regressione appartenenti a diversi settori, tra cui:<br />
- caratterizzazione degli splicing site in sequenze genomiche umane;<br />
- an<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>l'affidabilità di sistemi complessi formati da interconnessione di elementi più semplici;<br />
- determinazione <strong>del</strong>la concentrazione di gas tossici a partire dai segn<strong>al</strong>i generati da sensori<br />
anostrutturati;<br />
- selezione dei geni rilevanti per l'insorgere di una m<strong>al</strong>attia attraverso an<strong>al</strong>isi di esperimenti con<br />
microarray.<br />
- Servizio di meta-searching e clustering su web denominato Armil.<br />
- Porting sulla piattaforma IBM-SP5 <strong>del</strong> CASPUR di un codice per la simulazione di infiltrazione in suoli<br />
parzi<strong>al</strong>mente saturi.<br />
- Architettura per l'integrazione <strong>del</strong>le reti ad hoc multi-hop con la rete Internet.<br />
- Metodologie per l'an<strong>al</strong>isi dei sistemi di sicurezza, meccanismi e strumenti per il controllo degli accessi e<br />
l'autenticazione, anche in ambienti distribuiti e mobili.<br />
- Metodo di aggregazione spazi<strong>al</strong>e, e relativo codice, per l'estrazione di pattern spazio-tempor<strong>al</strong>i e <strong>del</strong>le<br />
features s<strong>al</strong>ienti di mappe di attivazione elettrocardiaca.<br />
- Protocolli di routing, trasporto, e gestione dati efficienti in termini di risparmio energetico e di prestazioni,<br />
per reti di sensori.<br />
- Protocolli di routing per reti ad hoc e di middleware per la memorizzazione affidabile e sicura dei dati.<br />
- Sviluppo di metodologie particolarmente significative e utili per la gestione <strong>del</strong>l'informazione in condizione<br />
di eventi idrogeologici critici.<br />
- Sviluppo di logiche per la caratterizzazione form<strong>al</strong>e integrata di requisiti di correttezza e misure di<br />
performance e dependability.<br />
- Sperimentazione di mo<strong>del</strong>-checkers on the fly per la verifica di sistemi di glob<strong>al</strong> computing<br />
-Estensione <strong>del</strong>le funzion<strong>al</strong>ita' <strong>del</strong> prototipo QuARS.<br />
- Algoritmo cieco di spectr<strong>al</strong> unmixing su immagini iperspettr<strong>al</strong>i telerilevate.<br />
- Sistema tracking oggetti in movimento in sequenze video IR e visibile.<br />
- Approssimazione semiclassica <strong>del</strong>l'equazione di Schrödinger–Poisson descrivente il trasporto b<strong>al</strong>istico in<br />
un potenzi<strong>al</strong>e periodico monodimension<strong>al</strong>e.<br />
- An<strong>al</strong>isi di un metodo <strong>al</strong>le differenze finite-lattice Boltzmann bidimension<strong>al</strong>e per sistemi liquido-vapore.<br />
- Mo<strong>del</strong>li e metodi numerico-statistici per l'elaborazione di segn<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la risonanza magnetica nucleare e per<br />
applicazioni di interesse crist<strong>al</strong>lografico.<br />
- Sistema di videosorveglianza attiva basata su sensori virtu<strong>al</strong>i intelligenti e <strong>del</strong>la sua sperimentazione sugli<br />
ingressi <strong>del</strong>le g<strong>al</strong>lerie.<br />
- Adattamento <strong>al</strong> volo <strong>del</strong>l'interferometro a immagine da aereo (ALISEO) ad <strong>al</strong>ta risoluzione in banda<br />
VIS/IR.<br />
- Implementato in open source di un modulo informatico (RepageX) di manipolazione <strong>del</strong>le<br />
rappresentazioni, integrabile in un agente BDI nell'ambito <strong>del</strong> framework JadeX.<br />
I princip<strong>al</strong>i progetti che hanno visto la partecipazioni <strong>del</strong> dipartimento sono:<br />
MobileMAN, EQUAL RAIL, TEC-MOB, TTS-nT, NAUTECH, EQUAL SODO,CRUTIAL, PLASTIC e SAFEDMI,<br />
CoreGrid, NextGrid,Grid@ASIA, XtreemOS , FIRBPERF, HAGGLE, BIONETS, FIRB It<strong>al</strong>ia-Israele, IDE-<br />
UNIVERS e Humboldt.<br />
Sono stati inoltre organizzati numerosi convegni in It<strong>al</strong>ia ed <strong>al</strong>l’estero.<br />
A.30
IDENTITÁ CULTURALE<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Le riduzioni <strong>del</strong> contributo ordinario <strong>del</strong>lo Stato generano difficoltà particolari per la ricerca nell’ambito <strong>del</strong>le<br />
scienze umane e soci<strong>al</strong>i a causa <strong>del</strong>la maggiore difficoltà nel reperire risorse finanziarie esterne per questo tipo di<br />
ricerca.<br />
Storia <strong>del</strong>le idee e <strong>del</strong>la terminologia di cultura.<br />
Sono stati pubblicati numerosi studi monografici, edizioni di testi in formato cartaceo ed elettronico, inventari e riviste, fra<br />
cui si segn<strong>al</strong>ano: l’edizione dei frammenti dei Socratici, dei Presocratici e <strong>del</strong>le Vitae di Diogene Laerzio; la rivista<br />
Elenchos; il I volume <strong>del</strong>l’Enciclopedia Bruniana e Campanelliana; l’opera di T. Gregory, Origini <strong>del</strong>la terminologia<br />
filosofica moderna; l’edizione <strong>del</strong>l’epistolario di A. V<strong>al</strong>lisneri e di <strong>al</strong>cune opere di G. Cardano e G.B. Vico. Sono stati inoltre<br />
organizzati diversi convegni e seminari di studio, come Physics and philosophy of nature in Greek Neoplatonism;<br />
“Tradurre filosofia”. Esperienze di traduzione di testi filosofici <strong>del</strong> ’600 e ’700; Antonio V<strong>al</strong>lisneri. La figura, il contesto, le<br />
immagini storiografiche. Per quanto riguarda le <strong>al</strong>tre iniziative re<strong>al</strong>izzate, oltre <strong>al</strong>la didattica e <strong>al</strong>le specifiche attività di<br />
studio svolte dai ricercatori, si ricordano la partecipazione <strong>del</strong>l’ILIESI <strong>al</strong> network COST A/32 e <strong>al</strong> progetto europeo<br />
eContentplus Discovery e la costituzione nel sito web <strong>del</strong>l’ILIESI <strong>del</strong>l’archivio Lessici filosofici.<br />
Lingua it<strong>al</strong>iana: strutture, mo<strong>del</strong>li, archivi testu<strong>al</strong>i e repertori lessic<strong>al</strong>i.<br />
A causa <strong>del</strong>la diminuita disponibilità di risorse finanziarie e, quindi, anche umane, i risultati sono stati raggiunti fino ad<br />
oggi con crescente difficoltà da tutte le strutture impegnate, soprattutto quelle con minori possibilità di attrarre fondi<br />
esterni. Fra i risultati più significativi si segn<strong>al</strong>ano: la redazione di circa 2.000 nuove voci <strong>del</strong> Vocabolario Storico It<strong>al</strong>iano; la<br />
prosecuzione <strong>del</strong>la schedatura di nuove parole entrate nell’uso linguistico, nell’ambito <strong>del</strong>l’Osservatorio neologico <strong>del</strong>la<br />
lingua it<strong>al</strong>iana; la continuazione <strong>del</strong> lavoro di definizione di standard per classificare lessici computazion<strong>al</strong>i multilingui e il<br />
completamento <strong>del</strong> Progetto ALT-WEB, in collaborazione con la Regione Toscana; il perfezionamento di sistemi per<br />
l’an<strong>al</strong>isi filologica e linguistica di documenti digit<strong>al</strong>i relativi a fonti manoscritte, e completamento <strong>del</strong>la versione on-line <strong>del</strong><br />
lemmatizzatore latino; il decisivo avanzamento <strong>del</strong>la produzione di risorse semantiche <strong>al</strong> fine di facilitare l’accesso <strong>al</strong>le<br />
informazioni giuridiche e <strong>al</strong>la conoscenza sostanzi<strong>al</strong>e dei contenuti normativi.<br />
Qu<strong>al</strong>ità e identità nei sistemi educativi e nella ricerca.<br />
Oltre agli articoli scientifici editi in riviste nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i, fra le pubblicazioni re<strong>al</strong>izzate si segn<strong>al</strong>ano i volumi: La<br />
scienza dagli esperti ai giovani e ritorno, a cura di A. V<strong>al</strong>ente; Portati d<strong>al</strong> vento: il nuovo mercato <strong>del</strong> lavoro scientifico,<br />
ricercatori più flessibili o più precari?, di M.C. Brandi; Lezioni di tecnologie didattiche, di M. Banzato e V. Midoro; e il<br />
manu<strong>al</strong>e A scuola ci andiamo da soli; mentre fra i convegni e i seminari di studio organizzati si evidenziano i seguenti:<br />
Comunicare ascoltando (Roma, 27 febbraio) e L’impatto <strong>del</strong> cambiamento climatico sulle città (Roma, 20 novembre). Si<br />
deve inoltre ricordare: l’elaborazione di questionari rivolti a docenti universitari e <strong>del</strong>la scuola primaria e secondaria<br />
superiore; la partecipazione dei ricercatori a gruppi di studio o progetti promossi con diversi enti, fra i qu<strong>al</strong>i: Gruppo OCSE<br />
Steering and Funding of Research Institutions, Progetto Roma, la città dei bambini nei Municipi di Roma; Progetto<br />
ReMath; Rete Europea di Eccellenza K<strong>al</strong>eidoscope; Progetto Logiv<strong>al</strong>i (INVALSI); Progetto MIUR Nuove Tecnologie e<br />
Disabilità; Progetto SLOOP; Progetto CORFAD; Progetto XANADU; Progetto VICE; Progetto TELEPEERS. E’ stato infine<br />
re<strong>al</strong>izzato un Centro di Formazione per docenti sulle Tecnologie Didattiche.<br />
Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni intercultur<strong>al</strong>i.<br />
Fra i numerosi risultati conseguiti, si segn<strong>al</strong>a: i volumi D<strong>al</strong> Mediterraneo l’America: Storia, religione, cultura, a cura di C.<br />
Camplani e P. Spinato; Frontiere <strong>del</strong> Mediterraneo, a cura di M.E. Cadeddu e M.G. Mele; Rapporto sulle economie <strong>del</strong><br />
Mediterraneo, a cura di P. M<strong>al</strong>anima; nonchè l’organizzazione dei convegni Riforma e struttura. L’impatto <strong>del</strong>la<br />
dominazione napoleonica nel Mezzogiorno fra breve e lungo periodo e Bridging the gap: Trade and FDI in Mediterranean<br />
Area. Per quanto concerne le <strong>al</strong>tre attività, si evidenzia: la creazione di banche dati relative a documentazione archivistica<br />
(in collaborazione con l’Archivio di Stato di Napoli e l’Archivio Storico <strong>del</strong> Banco di Napoli); la produzione <strong>del</strong><br />
documentario Terra e Mare… memorie di una città; la partecipazione <strong>al</strong> progetto Archimed Mediterranean, Myths and<br />
Sea. Si segn<strong>al</strong>a, infine, che nell’ambito di t<strong>al</strong>e progetto è stata istituita un’unità di ricerca presso terzi, e precisamente<br />
presso l’Università “La Sapienza” di Roma (Facoltà di Sociologia), per la re<strong>al</strong>izzazione di un progetto di studio d<strong>al</strong> titolo<br />
Flussi migratori, nomadismi, interdipendenze, relazioni intercultur<strong>al</strong>i. Le periferie urbane.<br />
Impresa, territorio, innovazione e sviluppo: il capit<strong>al</strong>ismo it<strong>al</strong>iano d<strong>al</strong>le aziende familiari <strong>al</strong>la glob<strong>al</strong>izzazione.<br />
Tra le varie attività, svolte o in corso, si segn<strong>al</strong>ano:<br />
- una nuova Commessa per un Osservatorio sul mercato creditizio region<strong>al</strong>e, i cui risultati scientifici non sono ancora<br />
completamente v<strong>al</strong>utabili;<br />
- <strong>al</strong>cuni progetti di ricerca collegati <strong>al</strong> territorio ed a significative componenti <strong>del</strong> sistema produttivo (ad esempio: un<br />
A.31
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
progetto per Federlegno-Arredo su Politiche <strong>del</strong>l’energia rinnovabili e l’industria <strong>del</strong> legno; un progetto per la<br />
Compagnia di S. Paolo Politiche region<strong>al</strong>i per l’innovazione in Europa e un progetto per la Società Economica<br />
V<strong>al</strong>tellinese Un mo<strong>del</strong>lo di polo tecnologico per la V<strong>al</strong>tellina).<br />
I prodotti <strong>del</strong>l’attività complessiva <strong>del</strong> Progetto risultano essere i seguenti:<br />
- un numero monografico <strong>del</strong>la rivista Internation<strong>al</strong> Journ<strong>al</strong> of Technology Foresight;<br />
- un rapporto tecnico EuroMed;<br />
- creazione e/o aggiornamento di banche dati;<br />
- 13 Working Paper (<strong>al</strong>cuni probabilmente trasformati in articoli pubblicati, anche se nulla risulta in merito nelle<br />
relazioni dei Capi Commessa);<br />
- interventi (15) a convegni e organizzazione di workshop.<br />
Lessico giuridico e patrimonio giuridico it<strong>al</strong>iano: tradizione, interpretazione, innovazione.<br />
Oltre <strong>al</strong>lo sviluppo di un software prototip<strong>al</strong>e avanzato per il supporto <strong>al</strong>l’attività giuridica di tipo decision<strong>al</strong>e e una<br />
sperimentazione nel campo <strong>del</strong>la simulazione di attività giudiziarie, si segn<strong>al</strong>a:<br />
- la re<strong>al</strong>izzazione di software speci<strong>al</strong>istici per l’an<strong>al</strong>isi, l’archiviazione e il reperimento di documentazione giuridica di<br />
tipo sia legislativo che giurisprudenzi<strong>al</strong>e e dottrin<strong>al</strong>e, l’aggiornamento <strong>del</strong>l’archivio di dottrina giuridica e degli<br />
archivi speci<strong>al</strong>istici in materia di diritto <strong>al</strong>la vita, <strong>al</strong>la qu<strong>al</strong>ità <strong>del</strong>la vita e <strong>al</strong>l’ambiente (archivio DoGI: incremento di<br />
circa 14.000 documenti;<br />
- archivi sulla vita indipendente <strong>del</strong>le persone con disabilità:<br />
- incremento di circa 1.200 documenti;<br />
- archivi e guide on-line sul diritto <strong>al</strong>la vita e <strong>al</strong>l’ambiente: incremento di circa 1.300 documenti);<br />
- la re<strong>al</strong>izzazione di Port<strong>al</strong>i per l’integrazione <strong>del</strong>le procedure degli enti pubblici. Inoltre: si sono conclusi due Progetti<br />
di ricerca quadrienn<strong>al</strong>i, cofinanziati d<strong>al</strong> MUR, relativi <strong>al</strong>l’applicazione <strong>del</strong>le tecnologie <strong>del</strong>l’informazione e <strong>del</strong>la<br />
comunicazione e <strong>al</strong>la ‘qu<strong>al</strong>ità’ <strong>del</strong>la giustizia;<br />
- si sono pubblicati i due ultimi fascicoli di Informatica e diritto, il volume Le Costituzioni Giacobine. Testi, Glossario e<br />
Indici (a cura di P. Mariani e L. Parenti), il volume Abilità informatiche per il diritto (a cura di G. Taddei Elmi) e gli Atti<br />
<strong>del</strong> Convegno nazion<strong>al</strong>e promosso d<strong>al</strong>l’ANDIG in collaborazione con l’ITTIG.<br />
Unificazione <strong>del</strong> diritto, integrazioni continent<strong>al</strong>i, cooperazione internazion<strong>al</strong>e.<br />
Tra le numerose pubblicazioni, si segn<strong>al</strong>ano: 7 quaderni (2 dei qu<strong>al</strong>i pubblicati in Messico) <strong>del</strong> Master in Sistema giuridico<br />
romanistico e unificazione <strong>del</strong> diritto; Rapporto annu<strong>al</strong>e sul contributo <strong>del</strong>l'It<strong>al</strong>ia <strong>al</strong>l'evoluzione <strong>del</strong> diritto internazion<strong>al</strong>e<br />
umanitario, in collaborazione con l'Asser Institute <strong>del</strong>l'Aja;<br />
- due rapporti sul contributo <strong>del</strong>l'It<strong>al</strong>ia <strong>al</strong>la lotta contro il terrorismo Internazion<strong>al</strong>e; una raccolta di contributi sulla<br />
tutela ambient<strong>al</strong>e <strong>del</strong>l’Antartide;<br />
- contributi diversi di diritto spazi<strong>al</strong>e; volume di traduzione in lingua it<strong>al</strong>iana <strong>del</strong>le leggi <strong>del</strong>la RPC in materia di diritto<br />
d’autore, brevetti, marchi, e commercio estero;<br />
- la traduzione <strong>del</strong>la Bozza <strong>del</strong>la legge sui diritti re<strong>al</strong>i <strong>del</strong>la RPC e raccolta di contributi su punti cruci<strong>al</strong>i di essa. E’ stata,<br />
inoltre, re<strong>al</strong>izzata la traduzione in lingua cinese <strong>del</strong> Libro I <strong>del</strong> Digesto di Giustiniano (in corso di stampa a Pechino);<br />
- predisposizione <strong>del</strong> Data base per la Prassi on line; aggiornata la Biblioteca ISGI;<br />
- incrementata la biblioteca giuridica latinoamericana ed avviata la costituzione di una biblioteca di diritto cinese.<br />
Si ricordano, infine, l’organizzazione di un colloquio internazion<strong>al</strong>e a Roma su Leggere i Digesti e unificare il diritto, la<br />
collaborazione <strong>al</strong>la formazione post-laurea (Master e Dottorati) e la costituzione <strong>del</strong>l’Osservatorio sul debito estero.<br />
Plur<strong>al</strong>ità di patrie e di appartenenze, nuovi conflitti: il problema <strong>del</strong> governo fra trasformazioni istituzion<strong>al</strong>i e soci<strong>al</strong>i.<br />
Oltre <strong>al</strong>le relazioni presentate dai singoli ricercatori a convegni e seminari e <strong>al</strong>l’organizzazione di <strong>al</strong>cuni convegni e<br />
seminari (ad esempio, il Seminario Internazion<strong>al</strong>e su Protezione <strong>del</strong>la diversità biologica e Aree protette in It<strong>al</strong>ia e<br />
Ucraina), tra le numerose pubblicazioni si segn<strong>al</strong>a:<br />
- il Rapporto 2005-2006 sullo Stato soci<strong>al</strong>e; il Rapporto sulla popolazione;<br />
- il Quarto Rapporto annu<strong>al</strong>e sullo stato <strong>del</strong> region<strong>al</strong>ismo. Si evidenziano, inoltre, le an<strong>al</strong>isi condotte nell'ambito <strong>del</strong><br />
progetto europeo DIVA-Science in a Different Voice;<br />
- il proseguimento <strong>del</strong>l’attività formativa <strong>del</strong> Dottorato di ricerca su Studi per la pace e risoluzione dei conflitti;<br />
- la prosecuzione <strong>del</strong>le attività di ricerca relative <strong>al</strong>la giustizia minorile e quelle in materia di governance degli apparati<br />
giudiziari (a t<strong>al</strong>e proposito, si ricorda la raccolta e l’informatizzazione di tutte le sentenze disciplinari <strong>del</strong> CSM sino a<br />
tutto il 2005).<br />
Infine, si segn<strong>al</strong>a la stipula di <strong>al</strong>cune Convenzioni operative, tra le qu<strong>al</strong>i una tra ISGI e SIOI fin<strong>al</strong>izzata <strong>al</strong>la progettazione e<br />
re<strong>al</strong>izzazione di un Master di II livello in materia di Diritto ambient<strong>al</strong>e.<br />
A.32
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
Memoria storica, v<strong>al</strong>ori, istituzioni.<br />
Verso la fine <strong>del</strong> 2006 sono divenute operative tre Convenzioni:<br />
- una con la LUISS sul tema de L'influsso sull'identità cultur<strong>al</strong>e dei conflitti, nel duplice aspetto di relazioni diplomatiche<br />
di relazioni diplomatiche e di guerra in senso proprio, vissuti dagli it<strong>al</strong>iani in età moderna e contemporanea;<br />
- una con la SISMEL sul tema L'influsso <strong>del</strong> sentimento religioso nella formazione <strong>del</strong> senso identitario it<strong>al</strong>iano tra i<br />
secoli XII e XVIII;<br />
- una con l’Università di Bologna-Polo di Forlì sul tema I v<strong>al</strong>ori e l’identità degli It<strong>al</strong>iani. Sempre <strong>al</strong> termine <strong>del</strong> 2006 è<br />
stata costituita l’unità di ricerca presso terzi “Giorgio La Pira” presso l’Università “La Sapienza” di Roma (Facoltà di<br />
Giurisprudenza) per la re<strong>al</strong>izzazione <strong>del</strong> progetto Diffusione <strong>del</strong> diritto romano e sistemi giuridici. I primi risultati <strong>del</strong>le<br />
ricerche si avranno nel 2007.<br />
Nell’ambito <strong>del</strong>la commessa Idea giuridica di Roma e diffusione <strong>del</strong> diritto romano, oltre ad <strong>al</strong>cune pubblicazioni (Atti dei<br />
Seminari Internazion<strong>al</strong>i “Da Roma <strong>al</strong>la Terza Roma”. Concezione <strong>del</strong>la Pace; Inizio <strong>del</strong>la persona), si segn<strong>al</strong>a:<br />
- l’organizzazione di tre corsi di formazione sul Diritto romano in America Latina;<br />
- la re<strong>al</strong>izzazione di vari seminari (ad esempio, il Seminario Da Roma <strong>al</strong>la Terza Roma; il XV Congreso<br />
Latinoamericano de Derecho Romano; i Seminari per la commemorazione <strong>del</strong>la morte <strong>del</strong> Libertador Simón<br />
Bolívar).<br />
A.33
PATRIMONIO CULTURALE<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato A<br />
L’attività e i risultati <strong>del</strong> Dipartimento di Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e rispecchiano le “due anime” con cui si identifica la<br />
ricerca sui beni cultur<strong>al</strong>i: da un lato i risultati relativi <strong>al</strong>la conoscenza <strong>del</strong> Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e, d<strong>al</strong>l'<strong>al</strong>tro i risultati<br />
relativi <strong>al</strong>le tecniche di diagnosi, conservazione, v<strong>al</strong>orizzazione, fruizione e gestione <strong>del</strong> Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e. I<br />
risultati presentati riguardano solo il secondo semestre <strong>del</strong> 2006, periodo in cui il Dipartimento ha iniziato le sue<br />
attività di raccordo, progettazione e promozione.<br />
Un primo risultato è rappresentato d<strong>al</strong>la costituzione di un più stretto legame tra le varie componenti di ciascuna<br />
commessa mirato ad una definizione più precisa degli obiettivi da perseguire. La messa a punto di nuove<br />
metodologie per la conoscenza <strong>del</strong> patrimonio e di nuove tecnologie per la sua conservazione, v<strong>al</strong>orizzazione,<br />
fruizione e gestione nonché lo sviluppo di strumenti innovativi qu<strong>al</strong>i rappresentazioni virtu<strong>al</strong>i e percorsi didattici, le<br />
numerose e qu<strong>al</strong>ificate pubblicazioni, l’organizzazione di congressi e workshop nazion<strong>al</strong>i ed internazion<strong>al</strong>i hanno<br />
favorito un legame più stretto e proficuo tra speci<strong>al</strong>isti e larghi settori <strong>del</strong>le Istituzioni e <strong>del</strong>la società. Le<br />
collaborazioni avviate con Università ed Enti di ricerca, Pubbliche Amministrazioni, Sovrintendenze e Musei,<br />
Imprese, nazion<strong>al</strong>i e internazion<strong>al</strong>i in particolare <strong>del</strong>l’area europea, mediterranea e <strong>del</strong> Vicino Oriente, hanno<br />
permesso di chiarire meglio le fin<strong>al</strong>ità scientifiche da perseguire nell’immediato futuro, <strong>al</strong> fine di v<strong>al</strong>orizzare in modo<br />
più compiuto la straordinaria unicità <strong>del</strong> nostro patrimonio cultur<strong>al</strong>e in relazione a quello europeo ed<br />
internazion<strong>al</strong>e, con particolare attenzione <strong>al</strong> bacino <strong>del</strong> Mediterraneo.<br />
Nelle attività svolte importante è l’elemento metodologico che si basa sullo sviluppo di un sistema integrato di ricerca<br />
storica, an<strong>al</strong>isi archeometriche, tecniche di telerilevamento, DTM, GIS, mo<strong>del</strong>li statistici e tecniche geofisiche ad <strong>al</strong>ta<br />
risoluzione per la creazione di cartografie tematiche e restituzioni architettoniche 2D - 3D e prodotti multimedi<strong>al</strong>i.<br />
Alcuni di questi prodotti multimedi<strong>al</strong>i prevedono la diffusione dei dati attraverso l’implementazione di siti web<br />
dinamici e l’applicazione di metodologie informatiche per l’acquisizione, l’elaborazione e la trasmissione in rete<br />
dei dati archeologici provenienti da scavi, ricognizioni e documenti d’archivio (Il territorio e gli insediamenti in<br />
Europa e nel Mediterraneo; il manufatto come testimonianza storica e materi<strong>al</strong>e <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e).<br />
I risultati ottenuti possono essere schematicamente riassunti come segue: 1) creazione di sistemi informativi di re<strong>al</strong>tà<br />
virtu<strong>al</strong>e integranti differenti ontologie di dati spazi<strong>al</strong>i tridimension<strong>al</strong>i in sc<strong>al</strong>a intra-sito (manufatto architettonico,<br />
struttura, scavo) ed inter-sito, cioè territori<strong>al</strong>e (paesaggio archeologico e cultur<strong>al</strong>e); re<strong>al</strong>izzazione di sistemi Web GIS<br />
3D basati su tecnologia open source; 2) individuazione di criteri e mo<strong>del</strong>li atti <strong>al</strong>lo sviluppo <strong>del</strong>la diffusione ed <strong>al</strong>la<br />
comunicazione <strong>del</strong>le conoscenze relative <strong>al</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e, e re<strong>al</strong>izzazione di relativi prototipi, con particolare<br />
riguardo <strong>al</strong>la progettazione di supporti informatici per appositi Port<strong>al</strong>i Internet; 3) ricostruzioni, pubblicate in varie<br />
forme e destinate ad un pubblico vasto, volte <strong>al</strong>la divulgazione ed <strong>al</strong>la didattica dei processi attraverso i qu<strong>al</strong>i si sono<br />
configurati gli attu<strong>al</strong>i problemi ambient<strong>al</strong>i di <strong>al</strong>cuni siti chiave <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia e <strong>del</strong> Mediterraneo (Formazione e creazione<br />
<strong>del</strong> bisogno di patrimonio cultur<strong>al</strong>e). In particolare ha visto il suo completamento il progetto “Cattedr<strong>al</strong>e Digit<strong>al</strong>e”<br />
che prevede un mo<strong>del</strong>lo digit<strong>al</strong>e 3D <strong>del</strong>la cattedr<strong>al</strong>e di Pisa di tipo <strong>al</strong>tamente innovativo. Inoltre, sono stati sviluppati<br />
studi rivolti <strong>al</strong>la definizione di criteri, metodi e strumentazioni per la fruizione sostenibile di varie tipologie di beni<br />
collocati in situazioni ambient<strong>al</strong>i diverse, basata sulla mitigazione <strong>del</strong> degrado antropico (Fruizione e v<strong>al</strong>orizzazione<br />
<strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e; paesaggio cultur<strong>al</strong>e). Il processo di acquisizione ed elaborazione dei dati ha permesso la<br />
creazione di sequenze di protocolli metodologici che già stanno registrando l’interesse <strong>del</strong>la comunità<br />
internazion<strong>al</strong>e, Unesco in primis.<br />
Altri importanti risultati sono stati raggiunti nell’ambito di <strong>al</strong>cune ricerche intradipartiment<strong>al</strong>i e/o<br />
interdipartiment<strong>al</strong>i che hanno riguardato interventi innovativi relativi <strong>al</strong>la diagnosi e <strong>al</strong>la conservazione in<br />
importanti siti archeologici, qu<strong>al</strong>i la Villa <strong>del</strong> Cas<strong>al</strong>e, Piazza Armerina, i Cicli di affreschi <strong>del</strong>la S.S. Annunziata a<br />
Firenze, la Cattedr<strong>al</strong>e di Troia in Puglia (Diagnosi, intervento e conservazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e).<br />
Importanti pubblicazioni di carattere filologico e archeologico sulle lingue antiche e su siti <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong><br />
Mediterraneo e <strong>del</strong> Vicino Oriente, collocate cronologicamente fra il II e il I millennio a.C. sono state condotte sia su<br />
supporto cartaceo che on-line. Altre pubblicazioni di carattere storico e archeologico hanno interessato importanti<br />
materi<strong>al</strong>i inediti <strong>del</strong>l’area it<strong>al</strong>ica e mediterranea. A queste si aggiunge un’intensa attività editori<strong>al</strong>e di pubblicazione<br />
di riviste speci<strong>al</strong>istiche che nascono e sono pubblicate a cura degli Istituti.<br />
Anche l’attività di divulgazione scientifica ha visto coinvolti tutti gli Istituti e si è concretizzata nella re<strong>al</strong>izzazione di<br />
importanti convegni, qu<strong>al</strong>i il convegno di studio sulle strategie per la conservazione <strong>del</strong> Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e<br />
organizzato in occasione <strong>del</strong> centenario <strong>del</strong>la nascita di Cesare Brandi, la conferenza internazion<strong>al</strong>e sul remote<br />
sensing archaeology, il workshop Multiqu<strong>al</strong>ity approach to cultur<strong>al</strong> heritage durante il qu<strong>al</strong>e eccellenze it<strong>al</strong>iane nel<br />
settore <strong>del</strong> restauro, <strong>del</strong>la conservazione e v<strong>al</strong>orizzazione <strong>del</strong> patrimonio cultur<strong>al</strong>e sono state messe a confronto con<br />
l’obiettivo di raccogliere le più recenti tecnologie sviluppate nel settore, da proporre ad aziende e istituzioni<br />
giapponesi in occasione <strong>del</strong>la rassegna “Primavera It<strong>al</strong>iana in Giappone” promossa d<strong>al</strong> Ministero degli Affari Esteri<br />
che si terrà nella città nipponica nel 2007.<br />
A.34
ALLEGATO B<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le risorse a gestione decentrata da fonti interne ed esterne ancora<br />
disponibili presso le singole strutture di ricerca a fine esercizio 2006<br />
A.35
A.36<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
RISORSE A GESTIONE DECENTRATA AL NETTO DEL CONTRIBUTO ALLE AREE DI RICERCA<br />
(situazione <strong>al</strong> 04/12/2006)<br />
FONTI INTERNE FONTI ESTERNE<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Previsione di spesa<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(11) = (9) + (10)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(10)<br />
sull'esercizio [A]<br />
(9)<br />
Somme accertate<br />
sull'esercizio<br />
(8)<br />
Assestata sull'esercizio<br />
(7)<br />
Inizi<strong>al</strong>e sull'esercizio<br />
(6)<br />
Percentu<strong>al</strong>e<br />
ancora<br />
impegnabile<br />
(a)=5/(1+2)<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(5) = (3) + (4)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(4)<br />
sull'esercizio<br />
(3)<br />
Disponibilità<br />
inizi<strong>al</strong>i da<br />
esercizi<br />
precedenti<br />
(2)<br />
Assegnazione<br />
inizi<strong>al</strong>e<br />
sull'esercizio<br />
(1)<br />
DENOMINAZIONE<br />
DIP<br />
AMBIENTE MARINO COSTIERO 1.226.800,00 203.879,35 99.155,19 71.111,55 170.266,74 0,12 13.273.226,53 8.478.792,31 8.483.462,17 1.615.408,43 313.821,90 1.929.230,33<br />
BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E FORESTALE 591.809,62 95.133,62 122.308,86 29.693,62 152.002,48 0,22 824.686,31 975.158,09 557.823,83 42.569,94 42.782,62 85.352,56<br />
DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI 317.112,00 109.353,49 196.759,31 14.024,64 210.783,95 0,49 983.446,97 1.087.388,76 461.548,49 277.976,36 223.783,35 501.759,71<br />
GEOLOGIA AMBIENTALE E GEOINGEGNERIA 665.242,00 186.159,98 277.847,79 42.257,00 320.104,79 0,38 838.533,00 498.988,53 317.660,17 201.159,35 106.148,76 307.308,11<br />
GEOSCIENZE E GEORISORSE 765.254,00 447.397,08 303.918,32 145.458,87 449.377,19 0,37 1.583.446,00 2.160.231,80 1.721.292,71 784.678,16 268.884,16 1.053.562,32<br />
INQUINAMENTO ATMOSFERICO 281.759,53 199.463,78 0,00 37.012,46 37.012,46 0,08 12.585.897,65 12.408.100,08 8.066.844,56 1.611.543,54 460.597,93 2.072.141,47<br />
METODOLOGIE PER L' ANALISI AMBIENTALE 276.003,00 531,73 22.563,66 904,73 23.468,39 0,08 4.219.540,81 4.025.762,37 2.315.223,09 1.055.921,05 56.164,60 1.112.085,65<br />
RICERCA PER LA PROTEZIONE IDROGEOLOGICA 433.047,00 129.375,91 131.282,47 51.642,74 182.925,21 0,33 1.814.139,48 2.687.956,44 2.003.072,12 679.887,10 568.532,91 1.248.420,01<br />
RICERCA SULLE ACQUE 989.263,00 159.515,68 145.628,62 31.491,77 177.120,39 0,15 2.867.511,00 2.976.043,37 2.061.807,16 1.217.442,89 485.783,08 1.703.225,97<br />
Terra e Ambiente<br />
SCIENZE DELL' ATMOSFERA E DEL CLIMA 543.952,00 272.398,77 221.193,43 7.214,70 228.408,13 0,28 4.355.734,79 3.841.253,56 2.587.687,49 1.694.439,62 493.433,50 2.187.873,12<br />
SCIENZE MARINE 1.296.813,00 500.134,22 149.239,26 139.024,93 288.264,19 0,16 5.470.126,68 6.324.711,36 5.490.340,77 2.473.014,91 522.257,11 2.995.272,02<br />
STUDIO DEGLI ECOSISTEMI 1.415.616,00 156.035,97 364.792,12 24.887,88 389.680,00 0,25 1.323.105,72 1.634.770,45 1.476.475,82 728.899,45 105.223,72 834.123,17<br />
VALORIZZAZIONE DEL LEGNO E DELLE SPECIE<br />
406.025,00 296.053,34 1.736.040,97 82.123,01 1.818.163,98 2,59 1.609.718,32 1.643.608,55 1.683.647,87 586.484,45 387.771,68 974.256,13<br />
ARBOREE<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 9.208.696,15 2.755.432,92 3.770.730,00 676.847,90 4.447.577,90 0,37 51.749.113,26 48.742.765,67 37.226.886,25 12.969.425,25 4.035.185,32 17.004.610,57<br />
ENERGETICA E LE INTERFASI 764.418,00 362.705,29 378.685,39 103.668,23 482.353,62 0,43 913.958,24 1.226.075,29 1.366.628,20 916.156,57 265.394,71 1.181.551,28<br />
FISICA DEL PLASMA "Piero C<strong>al</strong>dirola" 248.000,00 938,16 118.102,25 8.235,65 126.337,90 0,51 900.000,00 1.248.981,72 1.323.981,72 657.267,29 27.046,91 684.314,20<br />
GAS IONIZZATI 393.000,00 2.847,56 6.631,95 1.242,62 7.874,57 0,02 260.000,00 156.060,00 156.060,00 89.750,52 0,00 89.750,52<br />
MOTORI 715.000,00 331.879,37 60.924,53 70.285,70 131.210,23 0,13 4.820.339,84 3.549.636,06 2.094.532,27 1.614.130,49 1.055.374,96 2.669.505,45<br />
RICERCHE SULLA COMBUSTIONE 654.151,00 131.849,64 11.327,48 21.357,66 32.685,14 0,04 556.500,00 714.401,15 443.377,27 0,00 29.274,24 29.274,24<br />
Energia e Trasporti<br />
TECNOLOGIE AVANZATE PER L'ENERGIA "Nicola Giordano" 223.300,00 133.564,08 25,52 721,29 746,81 0,00 4.093.600,00 3.060.202,13 2.746.181,89 1.631.983,76 61.671,18 1.693.654,94<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 2.997.869,00 963.784,10 575.697,12 205.511,15 781.208,27 0,20 11.544.398,08 9.955.356,35 8.130.761,35 4.909.288,63 1.438.762,00 6.348.050,63<br />
BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA 383.284,00 513.435,34 235.843,37 325.408,11 561.251,48 0,63 747.212,00 710.520,25 273.501,88 50.009,47 177.259,97 227.269,44<br />
BIOMETEOROLOGIA 380.754,00 170.082,31 146.446,62 4.759,31 151.205,93 0,27 2.945.249,48 2.818.580,62 3.571.969,47 1.576.656,85 318.601,43 1.895.258,28<br />
GENETICA VEGETALE 1.012.024,00 347.532,74 263.734,36 98.478,93 362.213,29 0,27 1.198.838,20 1.585.813,04 1.259.207,26 892.419,37 561.856,15 1.454.275,52<br />
PROTEZIONE DELLE PIANTE 362.380,00 188.129,63 109.044,48 16.633,32 125.677,80 0,23 292.971,21 341.170,12 287.920,12 126.116,64 175.807,58 301.924,22<br />
SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE 743.000,00 15.521,52 132.757,98 1.112,95 133.870,93 0,18 840.623,25 924.683,59 480.184,25 245.841,27 98.493,36 344.334,63<br />
SCIENZE DELLE PRODUZIONI ALIMENTARI 664.640,18 65.509,04 422.600,54 197.841,27 620.441,81 0,85 2.998.404,67 2.676.150,61 1.006.715,51 40.220,54 226.247,95 266.468,49<br />
SISTEMA PRODUZIONE ANIMALE IN AMBIENTE<br />
224.000,00 97.471,81 198.035,30 14.699,19 212.734,49 0,66 342.674,81 342.674,81 89.217,00 68.995,98 10.919,08 79.915,06<br />
MEDITERRANEO<br />
SISTEMI AGRICOLI E FORESTALI DEL MEDITERRANEO 422.978,00 66.803,85 103.267,97 13.648,45 116.916,42 0,24 2.331.315,00 2.324.683,88 958.216,32 504.841,84 226.195,92 731.037,76<br />
Agrolimentare<br />
VIROLOGIA VEGETALE 419.143,00 29.985,42 166.775,84 6.661,11 173.436,95 0,39 309.657,05 468.316,01 468.316,01 153.128,40 7.532,34 160.660,74<br />
IDAIC - Istituto di Diritto Agrario Internazion<strong>al</strong>e e Comparato 97.321,00 n.d. 29.168,19 10.880,58 40.048,77 n.d. 222.498,00 222.498,00 195.819,07 0,00 0,00 0,00<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 4.709.524,18 1.494.471,66 1.807.674,65 690.123,22 2.497.797,87 0,40 12.229.443,67 12.415.090,93 8.591.066,89 3.658.230,36 1.802.913,78 5.461.144,14<br />
A.37
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
A.38<br />
RISORSE A GESTIONE DECENTRATA AL NETTO DEL CONTRIBUTO ALLE AREE DI RICERCA<br />
(situazione <strong>al</strong> 04/12/2006)<br />
FONTI INTERNE FONTI ESTERNE<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Previsione di spesa<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(11) = (9) + (10)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(10)<br />
sull'esercizio [A]<br />
(9)<br />
Somme accertate<br />
sull'esercizio<br />
(8)<br />
Assestata sull'esercizio<br />
(7)<br />
Inizi<strong>al</strong>e sull'esercizio<br />
(6)<br />
Percentu<strong>al</strong>e<br />
ancora<br />
impegnabile<br />
(a)=5/(1+2)<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(5) = (3) + (4)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(4)<br />
sull'esercizio<br />
(3)<br />
Disponibilità<br />
inizi<strong>al</strong>i da<br />
esercizi<br />
precedenti<br />
(2)<br />
Assegnazione<br />
inizi<strong>al</strong>e<br />
sull'esercizio<br />
(1)<br />
DENOMINAZIONE<br />
DIP<br />
BIOIMMAGINI E FISIOLOGIA MOLECOLARE 435.777,00 39.343,38 152.050,95 3.958,67 156.009,62 0,33 17.360,00 17.360,00 0,00 0,00 3.538,58 3.538,58<br />
BIOLOGIA CELLULARE - (<strong>al</strong> netto <strong>del</strong> progetto EMMA: €<br />
995.407,00 126.368,71 64.801,87 0,00 64.801,87 0,06 931.000,00 1.767.751,38 1.767.751,38 914.111,45 268.105,48 1.182.216,93<br />
1.690.126,68 competenza e € 6.207.087,69 residui)<br />
BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA MOLECOLARI "Alberto<br />
420.450,00 176.881,95 147.816,02 63.733,22 211.549,24 0,35 786.047,20 1.079.602,64 995.601,46 501.733,23 325.325,98 827.059,21<br />
Monroy"<br />
GENETICA MOLECOLARE 474.946,00 6.924,71 38.374,83 447,61 38.822,44 0,08 1.048.654,31 1.082.221,06 313.685,09 14.653,96 87.894,35 102.548,31<br />
INGEGNERIA BIOMEDICA 178.209,00 40.188,81 19.180,57 4.761,11 23.941,68 0,11 4.250.475,20 4.225.006,77 3.031.643,97 1.520.784,84 224.742,91 1.745.527,75<br />
NEUROBIOLOGIA E MEDICINA MOLECOLARE 1.235.004,00 1.730.121,21 594.632,60 286.588,21 881.220,81 0,30 3.953.182,50 996.677,68 975.048,28 719.346,85 472.745,04 1.192.091,89<br />
NEUROGENETICA E NEUROFARMACOLOGIA 181.928,00 185.096,04 81.725,92 63.460,34 145.186,26 0,40 3.550.053,12 2.590.053,12 3.902.734,11 1.509.874,09 85.948,52 1.595.822,61<br />
Medicina *<br />
NEUROSCIENZE 693.884,00 163.149,82 314.495,13 39.909,75 354.404,88 0,41 681.051,17 1.223.695,32 1.022.207,33 271.589,79 426.823,85 698.413,64<br />
SCIENZE NEUROLOGICHE 464.956,00 149.315,55 72.832,33 13.444,88 86.277,21 0,14 2.709.011,03 2.611.330,72 2.379.224,28 1.487.511,95 583.667,66 2.071.179,61<br />
TECNOLOGIE BIOMEDICHE 425.393,00 118.590,29 63.993,53 19.251,96 83.245,49 0,15 2.509.325,73 3.997.893,60 3.398.484,94 1.812.860,84 411.531,99 2.224.392,83<br />
TRAPIANTI D'ORGANO E L' IMMUNOCITOLOGIA 256.495,00 152.672,18 87.270,10 40.268,25 127.538,35 0,31 88.432,15 172.685,30 176.283,14 90.498,56 20.518,40 111.016,96<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 5.762.449,00 2.888.652,65 1.637.173,85 535.824,00 2.172.997,85 0,25 20.524.592,41 19.764.277,59 17.962.663,98 8.842.965,56 2.910.842,76 11.753.808,32<br />
BIOCHIMICA DELLE PROTEINE 303.710,00 246.683,70 43.823,40 8.539,94 52.363,34 0,10 1.413.202,00 1.195.473,21 489.375,07 147.845,37 256.024,52 403.869,89<br />
BIOLOGIA E PATOLOGIA MOLECOLARI 569.901,00 55.150,10 185.651,31 17.131,11 202.782,42 0,32 328.621,34 455.354,92 191.115,97 0,00 30.898,83 30.898,83<br />
BIOMEMBRANE E BIOENERGETICA 120.000,00 79.006,81 45.492,15 19.975,41 65.467,56 0,33 381.539,72 344.039,72 187.500,00 159.900,90 10.493,88 170.394,78<br />
ENDOCRINOLOGIA E ONCOLOGIA SPERIMENTALE "G.<br />
290.000,00 53.883,79 157.354,26 8.580,86 165.935,12 0,48 2.053.408,58 2.459.339,50 601.339,50 315.630,77 12.964,70 328.595,47<br />
S<strong>al</strong>vatore"<br />
GENETICA DELLE POPOLAZIONI 110.000,00 2.740,95 228.257,91 0,00 228.257,91 2,02 1.083.997,00 1.160.442,42 1.160.442,42 911.045,63 296.462,00 1.207.507,63<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita<br />
GENETICA E BIOFISICA "Adriano Buzzati Traverso" 519.494,00 216.933,51 147.195,49 10.094,69 157.290,18 0,21 3.386.914,55 3.447.012,83 1.316.028,36 440.698,79 1.147.942,12 1.588.640,91<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 1.913.105,00 654.398,86 807.774,52 64.322,01 872.096,53 0,34 8.647.683,19 9.061.662,60 3.945.801,32 1.975.121,46 1.754.786,05 3.729.907,51<br />
BIOSTRUTTURE E BIOIMMAGINI 624.630,00 317.976,43 362.457,13 47.530,32 409.987,45 0,43 3.252.150,92 1.971.741,61 1.134.642,76 386.269,50 582.671,71 968.941,21<br />
CHIMICA BIOMOLECOLARE 792.868,00 243.961,90 341.220,16 295.133,72 636.353,88 0,61 844.765,00 1.039.940,77 842.953,19 453.032,19 155.584,25 608.616,44<br />
CHIMICA DEI COMPOSTI ORGANO-METALLICI 388.831,10 159.058,13 70.157,09 15.218,86 85.375,95 0,16 817.046,76 1.092.946,34 924.491,22 482.920,13 203.634,65 686.554,78<br />
CHIMICA DEL RICONOSCIMENTO MOLECOLARE 296.160,00 108.025,58 121.021,37 14.581,10 135.602,47 0,34 569.699,00 810.099,66 546.985,04 423.781,12 154.801,62 578.582,74<br />
CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI 246.837,00 97.679,56 19.750,34 8.650,33 28.400,67 0,08 2.083.214,00 639.596,28 534.214,48 211.807,54 270.730,16 482.537,70<br />
CHIMICA INORGANICA E DELLE SUPERFICI 282.845,00 184.926,14 146.599,54 69.434,71 216.034,25 0,46 105.444,00 280.552,41 299.928,55 231.288,78 131.163,39 362.452,17<br />
CRISTALLOGRAFIA 294.145,00 232.421,22 28.970,20 25.063,69 54.033,89 0,10 931.469,00 957.302,90 796.772,99 417.139,63 82.602,91 499.742,54<br />
MATERIALI COMPOSITI E BIOMEDICI 229.770,00 46.352,92 77.866,78 15.393,04 93.259,82 0,34 1.177.051,45 2.672.665,57 2.549.436,39 1.450.001,14 257.252,36 1.707.253,50<br />
METODOLOGIE CHIMICHE 697.812,00 85.174,73 225.252,82 27.325,13 252.577,95 0,32 474.000,00 260.256,76 316.906,76 201.695,51 37.671,96 239.367,47<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE MOLECOLARI 384.298,00 981.889,56 233.201,53 455.450,99 688.652,52 0,50 1.038.253,84 1.210.173,73 425.886,89 62.724,66 538.642,42 601.367,08<br />
Progettazione Molecolare<br />
SINTESI ORGANICA E LA FOTOREATTIVITA' 538.493,00 269.035,12 244.393,38 14.844,89 259.238,27 0,32 403.364,00 511.661,30 539.080,80 194.789,73 155.155,62 349.945,35<br />
STUDIO DEI MATERIALI NANOSTRUTTURATI 740.163,00 220.411,46 99.487,86 36.360,40 135.848,26 0,14 3.455.729,69 3.067.412,06 1.832.476,94 562.351,44 161.196,54 723.547,98<br />
STUDIO DELLE MACROMOLECOLE 411.817,44 43.675,10 52.643,28 13,33 52.656,61 0,12 1.422.017,37 2.372.755,31 2.021.408,72 1.016.303,12 66.330,40 1.082.633,52<br />
TECNOLOGIA DELLE MEMBRANE 143.532,00 144.384,71 91.779,16 37.489,85 129.269,01 0,45 1.027.362,14 1.010.715,39 160.895,19 0,00 402.000,99 402.000,99<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 6.072.201,54 3.134.972,56 2.114.800,64 1.062.490,36 3.177.291,00 0,35 17.601.567,17 17.897.820,09 12.926.079,92 6.094.104,49 3.199.438,98 9.293.543,47<br />
*non sono riportati i v<strong>al</strong>ori per l'Istituto di Fisiologia Clinica
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
RISORSE A GESTIONE DECENTRATA AL NETTO DEL CONTRIBUTO ALLE AREE DI RICERCA<br />
(situazione <strong>al</strong> 04/12/2006)<br />
FONTI INTERNE FONTI ESTERNE<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Previsione di spesa<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(11) = (9) + (10)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(10)<br />
sull'esercizio [A]<br />
(9)<br />
Somme accertate<br />
sull'esercizio<br />
(8)<br />
Assestata sull'esercizio<br />
(7)<br />
Inizi<strong>al</strong>e sull'esercizio<br />
(6)<br />
Percentu<strong>al</strong>e<br />
ancora<br />
impegnabile<br />
(a)=5/(1+2)<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(5) = (3) + (4)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(4)<br />
sull'esercizio<br />
(3)<br />
Disponibilità<br />
inizi<strong>al</strong>i da<br />
esercizi<br />
precedenti<br />
(2)<br />
Assegnazione<br />
inizi<strong>al</strong>e<br />
sull'esercizio<br />
(1)<br />
DENOMINAZIONE<br />
DIP<br />
APPLICAZIONI DEL CALCOLO "Mauro Picone" 465.787,00 183.241,17 118.663,30 6.801,78 125.465,08 0,19 845.076,00 524.037,29 301.548,29 137.971,35 92.002,56 229.973,91<br />
BIOFISICA 622.077,20 132.674,66 246.469,57 26.325,95 272.795,52 0,36 2.127.865,06 2.145.127,04 1.894.757,31 138.946,38 110.273,64 249.220,02<br />
CIBERNETICA "Eduardo Caianiello" 527.176,00 144.625,01 259.617,96 30.787,99 290.405,95 0,43 1.759.118,49 2.514.218,61 1.305.640,62 700.686,62 836.831,11 1.537.517,73<br />
FISICA APPLICATA "Nello Carrara" 503.554,09 123.512,14 127.674,10 979,60 128.653,70 0,21 1.738.135,71 1.800.763,72 1.203.905,82 598.219,51 113.337,03 711.556,54<br />
FOTONICA E NANOTECNOLOGIE 520.112,00 63.659,16 18.715,06 3.099,87 21.814,93 0,04 1.069.381,26 1.188.918,87 1.004.369,35 267.220,85 246.253,37 513.474,22<br />
METODOLOGIE INORGANICHE E DEI PLASMI 339.548,00 94.841,26 100.013,84 12.026,89 112.040,73 0,26 389.310,00 461.351,82 213.017,57 106.853,97 62.120,22 168.974,19<br />
MICROELETTRONICA E MICROSISTEMI 591.180,00 204.872,55 301.157,26 23.867,24 325.024,50 0,41 2.776.279,77 4.131.595,59 2.535.342,19 1.326.850,30 692.619,73 2.019.470,03<br />
PROCESSI CHIMICO-FISICI 575.540,16 167.408,88 266.351,13 53.465,65 319.816,78 0,43 1.147.230,69 1.813.235,06 603.372,40 1.141.421,06 682.154,20 1.823.575,26<br />
STRUTTURA DELLA MATERIA 1.030.587,00 27.986,26 340.145,10 6.271,34 346.416,44 0,33 562.784,69 567.973,70 606.846,23 108.187,13 110.417,47 218.604,60<br />
SISTEMI COMPLESSI 724.577,00 714.235,21 724.593,98 348.740,52 1.073.334,50 0,75 348.472,97 480.026,10 120.361,02 155.427,18 122.663,44 278.090,62<br />
INFM - Istituto Nazion<strong>al</strong>e per la Fisica <strong>del</strong>la Materia 5.618.215,00 n.d. 1.721.860,21 50.116,34 1.771.976,55 n.d. 21.707.988,52 27.285.994,98 25.605.635,67 9.144.133,81 1.455.083,54 10.599.217,35<br />
INOA - Istituto Nazion<strong>al</strong>e di Ottica Applicata 935.983,00 n.d. 319.561,63 241.988,83 561.550,46 n.d. 3.462.000,00 3.710.429,51 335.154,78 0,00 1.087.671,23 1.087.671,23<br />
Sistem di Produzione Materi<strong>al</strong>i e Dispositivi<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 12.454.336,45 1.857.056,30 4.544.823,14 804.472,00 5.349.295,14 0,37 37.933.643,16 46.623.672,29 35.729.951,25 13.825.918,16 5.611.427,54 19.437.345,70<br />
ACUSTICA "O.M. Corbino" 228.000,43 84.386,72 163.922,12 68.243,99 232.166,11 0,74 100.227,00 198.740,14 104.880,14 121.075,73 51.936,28 173.012,01<br />
MACCHINE AGRICOLE E MOVIMENTO TERRA 112.265,96 54.907,82 5.020,76 8.048,35 13.069,11 0,08 533.000,00 662.825,83 875.503,76 452.325,72 102.736,46 555.062,18<br />
MATERIALI PER L' ELETTRONICA ED IL MAGNETISMO 927.873,00 102.209,41 210.966,57 60.996,86 271.963,43 0,26 450.152,66 1.760.624,32 1.653.874,05 1.177.504,02 223.526,85 1.401.030,87<br />
SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI CERAMICI 447.480,00 15.269,04 18.278,89 142,88 18.421,77 0,04 1.632.591,45 1.884.618,87 1.672.729,00 915.133,20 206.852,17 1.121.985,37<br />
STUDI SUI SISTEMI INTELLIGENTI PER L' AUTOMAZIONE 145.171,00 38.967,36 26.737,87 8.008,42 34.746,29 0,19 1.514.357,89 4.560.253,95 4.166.587,27 2.507.998,17 195.726,27 2.703.724,44<br />
TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE 542.470,00 212.039,78 23.274,95 18.263,72 41.538,67 0,06 3.604.937,75 3.432.519,75 3.278.853,62 705.969,79 148.299,06 854.268,85<br />
TECNOLOGIE INDUSTRIALI E AUTOMAZIONE 388.010,00 50.908,34 1.888,71 83,86 1.972,57 0,00 2.552.305,44 4.858.798,80 5.106.630,51 534.302,48 0,04 534.302,52<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 2.791.270,39 558.688,47 450.089,87 163.788,08 613.877,95 0,18 10.387.572,19 17.358.381,66 16.859.058,35 6.414.309,11 929.077,13 7.343.386,24<br />
ANALISI DEI SISTEMI ED INFORMATICA "Antonio Ruberti" 346.841,00 34.937,78 20.559,68 1.242,21 21.801,89 0,06 1.080.736,99 819.734,28 795.771,78 511.714,19 146.135,82 657.850,01<br />
CALCOLO E RETI AD ALTE PRESTAZIONI 166.431,00 38.217,47 61.521,10 14.687,94 76.209,04 0,37 1.572.383,44 1.595.415,84 835.100,54 628.259,04 152.057,84 780.316,88<br />
ELETTRONICA ED INGEGNERIA DELL' INFORMAZIONE E<br />
355.186,00 260.661,82 118.337,96 94.429,86 212.767,82 0,35 692.094,22 805.587,08 555.321,68 389.215,63 288.607,71 677.823,34<br />
DELLE TELECOMUNICAZIONI<br />
INFORMATICA E TELEMATICA 122.980,00 391.872,77 67.150,94 126.787,43 193.938,37 0,38 6.154.036,04 6.659.799,40 8.354.574,28 5.765.402,42 3.393.368,55 9.158.770,97<br />
MATEMATICA APPLICATA E TECNOLOGIE<br />
600.388,00 209.746,99 215.363,48 64.265,84 279.629,32 0,35 539.547,80 401.242,22 489.942,17 143.942,14 200.810,35 344.752,49<br />
INFORMATICHE<br />
RILEVAMENTO ELETTROMAGNETICO DELL'AMBIENTE 193.690,00 20.778,17 153,21 58,92 212,13 0,00 747.824,40 918.110,13 510.746,42 156.309,72 59.554,07 215.863,79<br />
ICT<br />
SCIENZA E TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE<br />
503.173,00 263.122,37 182.352,52 2.821,17 185.173,69 0,24 3.980.124,52 6.055.581,73 4.557.545,62 1.987.020,85 553.926,94 2.540.947,79<br />
"Alessandro Faedo"<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 2.288.689,00 1.219.337,37 665.438,89 304.293,37 969.732,26 0,28 14.766.747,41 17.255.470,68 16.099.002,49 9.581.863,99 4.794.461,28 14.376.325,27<br />
A.39
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
A.40<br />
RISORSE A GESTIONE DECENTRATA AL NETTO DEL CONTRIBUTO ALLE AREE DI RICERCA<br />
(situazione <strong>al</strong> 04/12/2006)<br />
FONTI INTERNE FONTI ESTERNE<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Previsione di spesa<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(11) = (9) + (10)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(10)<br />
sull'esercizio [A]<br />
(9)<br />
Somme accertate<br />
sull'esercizio<br />
(8)<br />
Assestata sull'esercizio<br />
(7)<br />
Inizi<strong>al</strong>e sull'esercizio<br />
(6)<br />
Percentu<strong>al</strong>e<br />
ancora<br />
impegnabile<br />
(a)=5/(1+2)<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(5) = (3) + (4)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(4)<br />
sull'esercizio<br />
(3)<br />
Disponibilità<br />
inizi<strong>al</strong>i da<br />
esercizi<br />
precedenti<br />
(2)<br />
Assegnazione<br />
inizi<strong>al</strong>e<br />
sull'esercizio<br />
(1)<br />
DENOMINAZIONE<br />
DIP<br />
101.751,30 322,34 92.905,96 122,24 93.028,20 0,91 0,00 14.000,00 14.000,00 0,00 0,00 0,00<br />
LESSICO INTELLETTUALE EUROPEO E STORIA DELLE<br />
IDEE<br />
LINGUISTICA COMPUTAZIONALE 211.123,00 2.468,01 119.906,40 0,01 119.906,41 0,56 626.211,97 626.211,97 146.054,60 48.555,13 292.285,31 340.840,44<br />
OPERA DEL VOCABOLARIO ITALIANO 93.722,40 39.479,38 3.806,36 8.429,25 12.235,61 0,09 10.000,00 10.000,00 10.000,00 0,00 0,00 0,00<br />
RICERCA SULL' IMPRESA E LO SVILUPPO 407.670,10 157.369,28 205.500,53 40.859,88 246.360,41 0,44 387.025,00 613.156,46 629.630,96 277.817,30 6.625,88 284.443,18<br />
RICERCHE SULLA POPOLAZIONE E LE POLITICHE<br />
264.315,76 201.388,76 127.837,50 73.321,84 201.159,34 0,43 1.107.266,93 1.611.031,17 1.203.904,04 771.301,96 331.580,78 1.102.882,74<br />
SOCIALI<br />
RICERCHE SULLE ATTIVITA' TERZIARIE 436.075,00 2.544,78 175.644,92 2.544,78 178.189,70 0,41 107.184,89 263.198,01 324.397,11 144.960,88 6,25 144.967,13<br />
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COGNIZIONE 921.416,22 241.861,96 323.408,21 17.353,85 340.762,06 0,29 1.004.745,60 2.226.623,20 2.323.469,06 1.285.305,96 183.782,92 1.469.088,88<br />
STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO E SCIENTIFICO<br />
144.906,90 93.855,46 86.832,91 46.353,33 133.186,24 0,56 18.324,39 31.324,39 17.807,50 11.251,00 0,00 11.251,00<br />
MODERNO<br />
STORIA DELL' EUROPA MEDITERRANEA 174.408,62 148.183,09 127.984,14 24.653,31 152.637,45 0,47 9.362,00 12.526,00 3.164,00 0,61 533,43 534,04<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e<br />
STUDI GIURIDICI INTERNAZIONALI 236.272,13 112.382,88 126.128,73 48.574,48 174.703,21 0,50 9.000,00 22.495,61 14.526,61 5.947,65 7.289,83 13.237,48<br />
STUDI SUI SISTEMI REGIONALI FEDERALI E SULLE<br />
135.925,20 191.347,75 44.756,92 31.744,11 76.501,03 0,23 53.500,00 53.500,00 0,00 0,00 32.506,52 32.506,52<br />
AUTONOMIE "Massimo Severo Giannini"<br />
STUDI SULLE SOCIETA' DEL MEDITERRANEO 190.955,00 42.221,09 14.339,76 27.971,18 42.310,94 0,18 4.000,00 68.994,50 39.321,96 35.635,42 10.815,64 46.451,06<br />
TECNOLOGIE DIDATTICHE 244.316,61 564,95 19.746,72 14,33 19.761,05 0,08 453.121,82 710.061,41 696.914,71 365.163,01 1.207,76 366.370,77<br />
TEORIA E TECNICHE DELL' INFORMAZIONE GIURIDICA 454.639,00 143.525,15 154.336,44 20.595,58 174.932,02 0,29 514.100,00 547.121,46 531.058,06 96.820,30 14.412,83 111.233,13<br />
RICERCA SUI SISTEMI GIUDIZIARI 37.042,00 13.028,37 3.918,66 4.792,12 8.710,78 0,17 237.393,00 144.467,20 144.467,20 78.058,26 10.282,89 88.341,15<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 4.054.539,24 1.390.543,25 1.627.054,16 347.330,29 1.974.384,45 0,36 4.541.235,60 6.954.711,38 6.098.715,81 3.120.817,48 891.330,04 4.012.147,52<br />
BENI ARCHEOLOGICI E MONUMENTALI 210.909,00 111.013,58 78.111,14 17.419,17 95.530,31 0,30 31.723,15 143.943,55 351.457,08 231.245,66 28.778,24 260.023,90<br />
STUDI CIVILTA' DELL' EGEO E DEL VICINO ORIENTE 109.960,00 61.897,71 44.114,04 0,00 44.114,04 0,26 27.696,00 35.906,09 14.910,09 14.898,81 0,00 14.898,81<br />
CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI<br />
345.621,00 224.418,56 194.471,83 12.926,23 207.398,06 0,36 132.824,19 446.255,65 465.184,99 286.043,64 111.035,65 397.079,29<br />
CULTURALI<br />
STUDI SULLE CIVILTA' ITALICHE E DEL MEDITERRANEO<br />
110.159,00 13.124,35 44.846,30 9.059,23 53.905,53 0,44 111.000,00 127.835,87 30.832,25 0,00 4.806,58 4.806,58<br />
ANTICO<br />
TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI 123.907,00 115.590,60 88.993,61 42.972,42 131.966,03 0,55 593.918,20 721.371,62 366.086,16 71.903,46 162.881,80 234.785,26<br />
Patrimonio Cultur<strong>al</strong>e<br />
TOTALE ISTITUTI AFFERENTI 900.556,00 526.044,80 450.536,92 82.377,05 532.913,97 0,37 897.161,54 1.475.312,78 1.228.470,57 604.091,57 307.502,27 911.593,84<br />
Tot<strong>al</strong>e disponibilità Istituti 53.153.235,95 17.443.382,94 18.451.793,76 4.937.379,43 23.389.173,19 0,33 190.823.157,68 207.504.522,02 164.798.458,18 71.996.136,06 27.675.727,15 99.671.863,21
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
RISORSE A GESTIONE DECENTRATA AL NETTO DEL CONTRIBUTO ALLE AREE DI RICERCA<br />
(situazione <strong>al</strong> 04/12/2006)<br />
FONTI INTERNE FONTI ESTERNE<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Previsione di spesa<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(11) = (9) + (10)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(10)<br />
sull'esercizio [A]<br />
(9)<br />
Somme accertate<br />
sull'esercizio<br />
(8)<br />
Assestata sull'esercizio<br />
(7)<br />
Inizi<strong>al</strong>e sull'esercizio<br />
(6)<br />
Percentu<strong>al</strong>e<br />
ancora<br />
impegnabile<br />
(a)=5/(1+2)<br />
Importo ancora impegnabile<br />
Tot<strong>al</strong>i<br />
(5) = (3) + (4)<br />
su precedenti<br />
esercizi<br />
(4)<br />
sull'esercizio<br />
(3)<br />
Disponibilità<br />
inizi<strong>al</strong>i da<br />
esercizi<br />
precedenti<br />
(2)<br />
Assegnazione<br />
inizi<strong>al</strong>e<br />
sull'esercizio<br />
(1)<br />
DENOMINAZIONE<br />
DIP<br />
Area di Ricerca ROMA 1 1.609.840,58 234.493,71 33.996,32 10.934,71 44.931,03 0,02 0,00 46.964,08 0,00 1.393,98 2.601,71 3.995,69<br />
Area di Ricerca ROMA 2 1.523.350,21 21.996,85 29.146,53 0,00 29.146,53 0,02 614.354,28 614.354,28 614.354,28 29.146,05 0,00 29.146,05<br />
Area di Ricerca MILANO 1 1.127.573,46 46.798,25 185.375,32 8.638,36 194.013,68 0,17 100.000,00 354.952,50 237.929,50 115.864,54 2.709,66 118.574,20<br />
Area di Ricerca MILANO 3 639.959,00 45.033,79 43.594,96 92.578,36 136.173,32 0,20 0,00 37.923,35 37.923,35 0,00 14.357,43 14.357,43<br />
Area di Ricerca MILANO 4 416.625,00 178.582,97 0,00 770,40 770,40 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca NAPOLI 1 1.467.195,05 370.356,56 1.113,08 6.362,24 7.475,32 0,00 0,00 282.846,00 282.846,00 10.654,24 407,68 11.061,92<br />
Area di Ricerca NAPOLI 3 819.333,00 22.311,29 147.750,61 0,00 147.750,61 0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca TORINO 557.655,88 20.636,82 21.032,20 132,25 21.164,45 0,04 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca GENOVA 1.317.060,18 340.348,05 192.790,63 428,62 193.219,25 0,12 2.282,26 2.282,26 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca PADOVA 1.604.086,38 321.727,31 2.065,03 0,00 2.065,03 0,00 71.375,00 10.000,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Aree di Ricerca<br />
Area di Ricerca BOLOGNA 2.448.601,24 103.598,99 34.083,08 0,00 34.083,08 0,01 0,00 636.890,74 644.631,97 84.168,69 0,00 84.168,69<br />
Area di Ricerca PISA 4.640.529,98 1.675.900,21 3.732,34 3.524,34 7.256,68 0,00 398.517,26 217.783,16 279.124,89 25.301,06 53.037,28 78.338,34<br />
Area di Ricerca POTENZA 499.624,00 168.044,85 1.892,41 5.239,45 7.131,86 0,01 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca COSENZA 178.145,15 26.498,56 15.442,95 3.169,62 18.612,57 0,09 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00<br />
Area di Ricerca PALERMO 489.259,25 123.193,63 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 400.155,50 400.155,50 2.087,44 60,96 2.148,40<br />
Area <strong>del</strong>la ricerca di Firenze 1.878.082,05 616.177,60 41.755,82 4.204,95 45.960,77 0,02 0,00 15.098,31 2.198,31 1.684,53 1.038,84 2.723,37<br />
Area <strong>del</strong>la ricerca di BARI 768.438,86 5.862,51 4.165,75 0,00 4.165,75 0,01 53.936,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 0,00 1.000,00<br />
Tot<strong>al</strong>e disponibilità Aree 21.985.359,27 4.321.561,95 757.937,03 135.983,30 893.920,33 0,03 1.240.464,80 2.620.250,18 2.500.163,80 271.300,53 74.213,56 345.514,09<br />
Tot<strong>al</strong>e disponibilità complessive 75.138.595,22 21.764.944,89 19.209.730,79 5.073.362,73 24.283.093,52 0,25 192.063.622,48 210.124.772,20 167.298.621,98 72.267.436,59 27.749.940,71 100.017.377,30<br />
[A] il dato presente in questa colonna può essere soggetto a possibili variazioni dovute <strong>al</strong> non adeguamento <strong>del</strong> piano di gestione in corso di esercizio rispetto <strong>al</strong>le previsioni inizi<strong>al</strong>i<br />
A.41
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato B<br />
A.42
ALLEGATO C<br />
I nuovi Progetti interdipartiment<strong>al</strong>i<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato C<br />
A.43
A.44<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato C
Progetto<br />
V<strong>al</strong>utazione di<br />
attrattività*<br />
Ambiente e s<strong>al</strong>ute 4 agosto 2005,<br />
PT 2006-2008<br />
Gestione<br />
integrata e<br />
interoperativa dei<br />
dati ambient<strong>al</strong>i<br />
Sistema di<br />
governo <strong>del</strong>le<br />
risorse<br />
Mobilità<br />
Sostenibile<br />
Cellula veget<strong>al</strong>e<br />
per produzioni di<br />
carattere<br />
industri<strong>al</strong>e<br />
6 settembre<br />
2006,<br />
RGE 2005<br />
4 agosto 2005,<br />
PT 2006-2008<br />
Note Dipartimento $<br />
potrebbe<br />
confluire<br />
in Chimica<br />
sostenibile<br />
Terra e Ambiente,<br />
Medicina, Materi<strong>al</strong>i<br />
e dispositivi,<br />
Agro<strong>al</strong>imentare<br />
Terra e Ambiente,<br />
ICT, Patrimonio<br />
Cultur<strong>al</strong>e, Identità<br />
Cultur<strong>al</strong>e<br />
Terra e Ambiente,<br />
Identità cultur<strong>al</strong>e,<br />
Energia e trasporti<br />
Energia e Trasporti,<br />
ICT, Patrimonio<br />
Cultur<strong>al</strong>e, Identità<br />
Cultur<strong>al</strong>e, Sistemi<br />
di produzione<br />
Agro<strong>al</strong>imentare,<br />
Progettazione<br />
Molecolare<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato C<br />
Quantificazione<br />
preliminare<br />
risorse*<br />
Tot<strong>al</strong>e<br />
Risorse assegnate<br />
Fonti interne<br />
di cui<br />
gestite<br />
direttament<br />
e d<strong>al</strong>la rete<br />
scientifica<br />
300<br />
300<br />
250<br />
di cui<br />
borse,<br />
dottorati<br />
e assegni<br />
850 3.808 850<br />
360<br />
170<br />
360 1.344 360<br />
300<br />
120<br />
Biodiversità Agro<strong>al</strong>imentare,<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita,<br />
Terra e Ambiente,<br />
Medicina, ICT<br />
Identità e<br />
Agro<strong>al</strong>imentare,<br />
patrimonio<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e,<br />
cultur<strong>al</strong>e<br />
Patrimonio<br />
agro<strong>al</strong>imentare<br />
Cultur<strong>al</strong>e<br />
300 80<br />
300 300 80<br />
Neuroscienze Re<strong>al</strong>izzazi<br />
one di una<br />
rete Merit<br />
Centro<br />
Nord<br />
Medicina 160 160<br />
Immagini in<br />
diagnostica<br />
Medicina<br />
PharmaNess Medicina 308<br />
468 468 160<br />
Biodiversità 8 marzo 2006,<br />
Scienze <strong>del</strong>la Vita,<br />
91<br />
PT 2006-2008<br />
Agro<strong>al</strong>imentare,<br />
Terra e Ambiente<br />
91<br />
128<br />
269 1.227 269 50<br />
Farmaco 4 agosto 2005,<br />
Progettazione<br />
364<br />
PT 2005-2007<br />
molecolare,<br />
Medicina e Scienze<br />
<strong>del</strong>la vita<br />
Chimica<br />
4 agosto 2005,<br />
Progettazione<br />
273<br />
sostenibile PT 2006-2008<br />
molecolare,<br />
Agro<strong>al</strong>imentare e<br />
Sistemi di<br />
produzione<br />
636<br />
726 3.564 726 90<br />
Nanoscienze - 8 marzo 2006,<br />
Materi<strong>al</strong>i e<br />
150<br />
Nanomedicine PT 2005-2007<br />
dispositivi,<br />
Medicina<br />
Fonti<br />
esterne<br />
A.45
Fotonica 4 agosto 2005,<br />
PT 2005-2007<br />
Turismo: sistema<br />
produttivo aperto<br />
Componentistica<br />
evoluta per la<br />
produzione di<br />
energia nel<br />
settore civile<br />
8 marzo 2006,<br />
PT 2006-2008<br />
Sicurezza 4 agosto 2005,<br />
PT 2005-2007<br />
Bioinformatica 8 marzo 2006,<br />
PT 2006-2008<br />
Materi<strong>al</strong>i e<br />
Dispositivi,<br />
Progettazione<br />
Molecolare<br />
Sistemi di<br />
Produzione,<br />
Patrimonio<br />
cultur<strong>al</strong>e,<br />
Agro<strong>al</strong>imentare,<br />
Identità cultur<strong>al</strong>e,<br />
Terra e ambiente,<br />
Energia e trasporti,<br />
ICT<br />
Sistemi di<br />
Produzione,<br />
Energia e trasporti<br />
Leonardo Identità Cultur<strong>al</strong>e,<br />
ICT, Patrimonio<br />
cultur<strong>al</strong>e<br />
Scienze umane:<br />
una infrastruttura<br />
di cultura<br />
condivisa<br />
Cultura di<br />
territorio e<br />
territorio di<br />
culture<br />
Paesaggio<br />
cultur<strong>al</strong>e<br />
A.46<br />
4 agosto 2005,<br />
PT 2005-2007<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato C<br />
50<br />
390 1.120<br />
200<br />
390<br />
182<br />
190<br />
182<br />
242 1.018 242 60<br />
ICT,<br />
Materi<strong>al</strong>i e<br />
dispositivi,<br />
Sistemi di<br />
produzione<br />
228<br />
ICT, Medicina 228<br />
Identità Cultur<strong>al</strong>e,<br />
ICT<br />
Patrimonio<br />
cultur<strong>al</strong>e, Identità<br />
cultur<strong>al</strong>e<br />
455<br />
535 2.548 535 80<br />
91<br />
91<br />
131 509 131 40<br />
Patrimonio<br />
cultur<strong>al</strong>e<br />
30 30 30<br />
TOTALE 4.301 15.138 4.301 1.070
ALLEGATO D<br />
An<strong>al</strong>isi <strong>del</strong>le disponibilità impegnate<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D<br />
A.47
A.48<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D<br />
Le figure seguenti mostrano l’andamento mensile degli impegni negli ultimi due esercizi sia<br />
per le risorse da fonti interne sia per quelle da fonti esterne<br />
160.000<br />
140.000<br />
120.000<br />
100.000<br />
80.000<br />
60.000<br />
40.000<br />
20.000<br />
0<br />
160.000<br />
140.000<br />
120.000<br />
100.000<br />
80.000<br />
60.000<br />
40.000<br />
20.000<br />
0<br />
Andamento cumulativo <strong>del</strong>le somme impegnate su fonti interne Esercizio 2005<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
Andamento cumulativo <strong>del</strong>le somme impegnate su fonti esterne Esercizio 2005<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
A.49
160.000<br />
140.000<br />
120.000<br />
100.000<br />
80.000<br />
60.000<br />
40.000<br />
20.000<br />
0<br />
160.000<br />
140.000<br />
120.000<br />
100.000<br />
80.000<br />
60.000<br />
40.000<br />
20.000<br />
A.50<br />
0<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D<br />
Andamento cumulativo <strong>del</strong>le somme impegnate su fonti interne Esercizio 2006<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
Andamento cumulativo <strong>del</strong>le somme impegnate su fonti esterne Esercizio 2006<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D<br />
D<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi degli impegni assunti d<strong>al</strong>la rete scientifica sulle risorse di competenza<br />
<strong>del</strong>l’esercizio e sui residui provenienti d<strong>al</strong>l’esercizio precedente si può osservare come le<br />
risorse riportate dagli esercizi precedenti vengono impegnate non solo a inizio anno, ma<br />
durante tutto l’esercizio, fino agli ultimi mesi <strong>del</strong>l’anno.<br />
15.000<br />
13.000<br />
11.000<br />
9.000<br />
7.000<br />
5.000<br />
3.000<br />
1.000<br />
-1.000<br />
25.000<br />
20.000<br />
15.000<br />
10.000<br />
5.000<br />
0<br />
Somme impegnate su fonti interne Esercizio 2006<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
di competenza sui residui<br />
Somme impegnate su fonti esterne Esercizio 2006<br />
(v<strong>al</strong>ori in migliaia di euro)<br />
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre<br />
di competenza sui residui<br />
A.51
A.52<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato D
ALLEGATO E<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato E<br />
Capacità di accesso <strong>del</strong>l’It<strong>al</strong>ia ai finanziamenti <strong>del</strong> VI Programma Quadro<br />
riferita <strong>al</strong> numero dei ricercatori e <strong>al</strong>l’entità degli investimenti in R&S<br />
nell’EU dei “25”<br />
A.53
A.54<br />
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato E
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato E<br />
Occorre puntu<strong>al</strong>izzare <strong>al</strong>cuni aspetti relativi <strong>al</strong>la capacità di accesso da parte <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong>la<br />
ricerca It<strong>al</strong>iana <strong>al</strong>le risorse finanziarie messe a disposizione <strong>del</strong> VII Programma Quadro <strong>del</strong>l’UE.<br />
L’It<strong>al</strong>ia contribuisce <strong>al</strong>le “risorse proprie” <strong>del</strong>l’Unione Europea con una quota pari a circa il 14%<br />
<strong>del</strong> tot<strong>al</strong>e (Fonte: Financi<strong>al</strong> Report <strong>del</strong>l’UE 2004 e 2005); si ricorda che le “risorse proprie” sono<br />
costituite da dazi dogan<strong>al</strong>i, diritti agricoli e <strong>al</strong>iquote prelevate sulla base imponibile armonizzata<br />
<strong>del</strong>l’IVA e sul reddito nazion<strong>al</strong>e lordo (in <strong>al</strong>tre parole ciascun Paese contribuisce in funzione <strong>del</strong>la<br />
dimensione <strong>del</strong>la propria economia espressa attraverso gli indicatori appena esposti). I gruppi di<br />
ricerca it<strong>al</strong>iani hanno avuto accesso (escludendo le risorse connesse ai Joint Research Centre) ad<br />
una quota pari <strong>al</strong> 9% <strong>del</strong>le risorse complessive messe a disposizione d<strong>al</strong> VI P.Q.; se si prende in<br />
considerazione la sola parte di risorse <strong>del</strong> VI P.Q. trasferita ai 25 Paesi <strong>del</strong>l’UE la quota it<strong>al</strong>iana<br />
s<strong>al</strong>e <strong>al</strong> 10% (Fonte: MUR–DGSSIRST–VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo <strong>del</strong>la UE –<br />
Dati sulla partecipazione It<strong>al</strong>iana, ottobre 2004). Da questo punto di vista è corretto affermare che<br />
nel nostro Paese è entrato meno di quanto è stato versato (occorre precisare che i dati <strong>del</strong> MUR si<br />
riferiscono a stime re<strong>al</strong>izzate an<strong>al</strong>izzando quasi la metà dei finanziamenti effettivamente<br />
disponibili; comunque da una comunicazione privata con l’estensore <strong>del</strong> rapporto risulta che,<br />
d<strong>al</strong>l’an<strong>al</strong>isi dei finanziamenti complessivi <strong>del</strong> VI P.Q., il dato è sostanzi<strong>al</strong>mente confermato).<br />
Non è però re<strong>al</strong>istico dedurre da quanto sopra illustrato un giudizio negativo sulle capacità <strong>del</strong>le<br />
strutture di ricerca it<strong>al</strong>iane di accedere ai fondi comunitari. E’ vero invece il contrario. Infatti, il<br />
peso <strong>del</strong> “sistema ricerca It<strong>al</strong>ia” sul tot<strong>al</strong>e dei Paesi <strong>del</strong>l’Unione Europea, in termini di numero di<br />
ricercatori e in termini di risorse disponibili, è stimato pari a circa il 6% e a circa l’8%<br />
rispettivamente (cfr. Tabella Appendice 2). Di conseguenza, se questo v<strong>al</strong>ore viene rapportato a<br />
quello relativo <strong>al</strong>l’accesso <strong>al</strong>le disponibilità <strong>del</strong> VI P.Q. (9%) risulta una elevata competitività <strong>del</strong><br />
sistema it<strong>al</strong>iano. Da questo punto di vista pertanto i risultati conseguiti assumono un rilievo<br />
significativo in termini di capacità di reperire risorse d<strong>al</strong>l’UE.<br />
In <strong>al</strong>tri termini se il conferimento di risorse è finanziato d<strong>al</strong> sistema Paese nel suo complesso,<br />
l’accesso dovrebbe essere correlato <strong>al</strong>le dimensioni <strong>del</strong> sistema ricerca che come è noto sono più<br />
<strong>del</strong>la metà di quello che dovrebbero essere se fossimo <strong>al</strong>lineati <strong>al</strong>la media europea. In definitiva, le<br />
prestazioni <strong>del</strong> sistema ricerca sono superiori a quanto sarebbe “proporzionato” aspettarsi a<br />
quelle di <strong>al</strong>tri rilevanti Paesi <strong>del</strong>l’UE. D<strong>al</strong>la tabella in appendice 2 risulta evidente infatti come il<br />
finanziamento pro capite per ricercatore ottenuto d<strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia dai progetti <strong>del</strong> VI P.Q. (6.347 euro)<br />
sia significativamente migliore rispetto a quello ottenuto da Francia (4.194 euro), d<strong>al</strong>la Germania<br />
(3.772 euro) e d<strong>al</strong>la Spagna (2.716 euro).<br />
Per quel che riguarda il confronto <strong>al</strong>l’interno <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>la ricerca nazion<strong>al</strong>e, va osservato che<br />
il CNR a fronte di un peso di circa il 6% (cfr. tabella n. 1) in termini di unità di person<strong>al</strong>e sul<br />
numero tot<strong>al</strong>e di unità di person<strong>al</strong>e che opera nel sistema <strong>del</strong>la ricerca it<strong>al</strong>iana pubblica e privata,<br />
preleva circa il 9% (Fonte: CNR– Ufficio Promozione e rapporti con l’UE) <strong>del</strong>la quota it<strong>al</strong>iana di<br />
accesso <strong>al</strong>le disponibilità <strong>del</strong> VI P.Q..<br />
Esistono, sicuramente, margini di miglioramento che possono essere conseguiti, come già detto,<br />
attraverso la costruzione di maglie integrate nazion<strong>al</strong>i formate da attori pubblici e privati che in<br />
partenariato presentano progetti <strong>al</strong>l’UE, tuttavia, vista la performance dei gruppi di ricerca<br />
it<strong>al</strong>iani, per aumentare la capacità di accesso la terapia primaria sarebbe quella di aumentare il<br />
numero di ricercatori e di avere maggiori risorse <strong>al</strong> fine di poter cofinanziare i progetti comunitari.<br />
A.55
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Allegato E<br />
A.56<br />
Anno 2004<br />
Ricercatori* Investimenti nel campo <strong>del</strong>la R&S*<br />
Risorse ottenute d<strong>al</strong> VI P.Q.**<br />
Procapite per<br />
Ricercatore<br />
(euro)<br />
Rapporto con<br />
EU25<br />
Risorse ottenute<br />
(milioni di euro)<br />
Investimenti in R&S<br />
per ricercatore (euro)<br />
Rapporto<br />
con EU25<br />
Investimenti in<br />
R&S (milioni di<br />
PIL (milioni di<br />
euro)<br />
Percentu<strong>al</strong>e <strong>del</strong><br />
PIL investito nella<br />
Rapporto<br />
con EU25<br />
Numero di<br />
Ricercatori***<br />
Paese<br />
euro)<br />
R&S<br />
EU (25 countries) 1.786.971 100,00% 1,85 10.437.010 193.085 100,00% 108.051 7.057,6 100,00% 3.949<br />
EU (15 countries) 1.589.490 88,95% 1,91 9.947.900 190.005 98,40% 119.538 6.707,2 95,04% 4.220<br />
Euro area (12 countries) 1.206.898 67,54% 1,86 7.735.952 143.889 74,52% 119.222 5.170,7 73,26% 4.284<br />
Germany 397.130 22,22% 2,50 2.199.630 54.991 28,48% 138.470 1.498,0 21,23% 3.772<br />
France 247.245 13,84% 2,14 1.656.643 35.452 18,36% 143.389 1.037,0 14,69% 4.194<br />
United Kingdom - - 1,73 1.734.141 30.001 15,54% - 1.029,0 14,58% -<br />
Spain 169.971 9,51% 1,06 840.106 8.905 4,61% 52.392 461,6 6,54% 2.716<br />
It<strong>al</strong>y 110.595 6,19% 1,10 1.387.394 15.261 7,90% 137.993 702,0 9,95% 6.347<br />
Poland 96.531 5,40% 0,56 195.628 1.096 0,57% 11.349 98,2 1,39% 1.017<br />
Finland 51.219 2,87% 3,46 151.734 5.250 2,72% 102.501 179,5 2,54% 3.505<br />
Netherlands 45.554 2,55% 1,78 489.854 8.719 4,52% 191.408 475,6 6,74% 10.440<br />
Belgium 44.867 2,51% 1,85 288.870 5.344 2,77% 119.110 342,9 4,86% 7.643<br />
Austria 44.127 2,47% 2,23 235.241 5.246 2,72% 118.881 177,1 2,51% 4.013<br />
Denmark 39.533 2,21% 2,48 196.159 4.865 2,52% 123.055 173,7 2,46% 4.394<br />
Portug<strong>al</strong> 38.083 2,13% 0,77 143.478 1.105 0,57% 29.010 83,3 1,18% 2.187<br />
Czech Republic 34.152 1,91% 1,26 87.248 1.099 0,57% 32.189 60,3 0,85% 1.766<br />
Sweden 34.012 1,90% 3,86 - - - - 333,8 4,73% 9.814<br />
Hungary 30.420 1,70% 0,88 82.327 724 0,38% 23.816 47,5 0,67% 1.561<br />
Greece 28.058 1,57% 0,61 168.417 1.027 0,53% 36.615 183,8 2,60% 6.551<br />
Slovakia 17.354 0,97% 0,51 33.870 173 0,09% 9.954 13,2 0,19% 761<br />
Ireland 16.321 0,91% 1,21 147.540 1.785 0,92% 109.383 71,4 1,01% 4.375<br />
Lithuania 11.636 0,65% 0,76 18.126 138 0,07% 11.839 8,4 0,12% 722<br />
Slovenia 5.842 0,33% 1,45 26.060 378 0,20% 64.681 29,4 0,42% 5.033<br />
Estonia 5.678 0,32% 0,88 9.375 83 0,04% 14.530 11,5 0,16% 2.025<br />
Latvia 5.625 0,31% 0,42 - - - - 11,0 0,16% 1.956<br />
Luxembourg 2.023 0,11% 1,66 26.996 448 0,23% 221.519 16,7 0,24% 8.255<br />
Cyprus 1.226 0,07% 0,37 12.503 46 0,02% 37.734 9,7 0,14% 7.912<br />
M<strong>al</strong>ta 893 0,05% 0,63 4.368 28 0,01% 30.817 3,0 0,04% 3.359<br />
* Fonti Eurostat http://epp.eurostat.ec.europa.eu/<br />
**MUR - DGSSIRST - VI Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo <strong>del</strong>la UE - Dati sulla partecipazione It<strong>al</strong>iana, ottobre 2004<br />
***È indicato il numero di Ricercatori indipendentemente d<strong>al</strong> tempo effettivamente dedicato <strong>al</strong>l'attività di R&S
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007<br />
Il volume <strong>Relazione</strong> <strong>Programmatica</strong> <strong>del</strong> <strong>Presidente</strong> <strong>al</strong> <strong>Bilancio</strong> preventivo 2007 è stato redatto con la<br />
collaborazione di:<br />
Alba Baiocchi<br />
Dirigente Ufficio Contabilità Gener<strong>al</strong>e e <strong>Bilancio</strong> – Direzione Gener<strong>al</strong>e (<strong>al</strong>ba.baiocchi@cnr.it)<br />
Fabrizio Tuzi<br />
Direttore Direzione Centr<strong>al</strong>e Supporto <strong>al</strong>la Programmazione e <strong>al</strong>le Infrastrutture (fabrizio.tuzi@cnr.it)<br />
Novella Coppa<br />
Direttore Direzione Centr<strong>al</strong>e Supporto <strong>al</strong>la Gestione <strong>del</strong>le Risorse (novella.coppa@cnr.it)<br />
Massimiliano Di Bitetto<br />
Dirigente Ufficio Programmazione Operativa – DCSPI (massimiliano.dibitetto@cnr.it)<br />
Giovanni De Simone<br />
Vicario Dirigente Ufficio Programmazione Operativa – DCSPI (giovanni.desimone@cnr.it)<br />
Ufficio Contabilità Gener<strong>al</strong>e e <strong>Bilancio</strong> – Direzione Gener<strong>al</strong>e<br />
Gian Pietro Angelini e Giada Fassone<br />
Ufficio Programmazione Operativa – DCSPI<br />
Alessandro Anzini, Sarah S. Chen, Cecilia Di Carlo, Mauro Fabrini, Giuseppe Magnifico, Francesca<br />
Melchiorri, Dario Nardin, Sara Ronchetti e David Vagni
<strong>Bilancio</strong> preventivo per l’esercizio finanziario 2007