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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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Si alzò e andò a controllare gli scaffali della libreria. Se i libri<br />

dicevano la verità, Hàkan von Enke aveva un grande interesse per la<br />

storia, in particolare per quella inglese e per lo sviluppo della marineria<br />

militare nell'Ottocento e Novecento. Non mancavano volumi di storia<br />

generale, memorie e biografìe. Wallander notò che le memorie di Page<br />

Erlander erano accanto al libro di ricordi della spia Wennerstròm. Con<br />

sua grande sorpresa, notò anche alcuni volumi di poesia moderna<br />

svedese. C'erano autori che lui non conosceva, altri di cui aveva solo<br />

sentito o letto il nome, come Sonnevi e Transtròmer. Prese una raccolta<br />

di poesie di quest'ultimo e la sfogliò. A margine di una pagina,<br />

qualcuno aveva fatto un'annotazione, "splendida poesia". La lesse e fu<br />

d'accordo. Parlava del mormorio delle betulle al vento. Le opere di Ivar<br />

Lo-Johansson occupavano un metro di scaffale, quelle di Vilhelm<br />

Moberg un altro metro. L'immagine dell'uomo scomparso continuava a<br />

mutare, diventando sempre più complessa. Ma niente dava l'impressione<br />

che l'ex capitano fosse vanitoso e volesse unicamente dimostrare al<br />

mondo di essere anche interessato agli studi umanistici. Wallander era<br />

certo che non fosse uno che amava mettersi in mostra, perché per quel<br />

tipo di persone aveva un fiuto particolare e le detestava più di ogni altre.<br />

Si allontanò dalla libreria per raggiungere l'armadio portadocumenti e<br />

iniziò ad aprire i cassetti con le cartelle sospese. Anche qui un grande<br />

ordine, documenti, lettere, rapporti, un certo numero di diari di bordo<br />

personali, disegni di sottomarini con l'indicazione tipo da me guidato.<br />

Wallander non riusciva a togliersi dalla mente l'eccezionale disordine<br />

nel cassetto centrale della scrivania. Ma c'era qualcos'altro che lo<br />

assillava, anche se non riusciva a metterlo a fuoco. Riprese posto sulla<br />

poltrona e fissò l'armadio aperto. In un angolo della stanza c'era un'altra<br />

poltrona di pelle marrone, un tavolo su cui erano appoggiati due libri,<br />

una lampada da lettura con un paralume rosso. Andò a sedersi in<br />

quell'angolo di lettura. I libri erano aperti. Uno era stato scritto molti<br />

anni prima, La primavera silenziosa di Rachel Carson, uno dei primi<br />

libri ad ammonire che il progresso sfrenato delle società occidentali<br />

minacciava il futuro del pianeta, come ben ricordava Wallander. L'altro<br />

era un libro sulle farfalle svedesi, poco testo e tante fotografie a colori.<br />

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