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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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Come sempre succedeva, Baiba intuì quello che stava pensando e gli<br />

prese la mano.<br />

«Volevo incontrarti» disse. «A volte si è convinti che le persone non<br />

ci siano più, per sempre. Poi, ci si sveglia un mattino e si capisce che<br />

non è così. È impossibile liberarsi delle persone che hanno significato<br />

tanto nella nostra vita.»<br />

«C'è qualche motivo particolare che ti ha spinta a venire qui?» chiese<br />

Wallander. «A venire proprio oggi? Scusa, vuoi qualcosa da bere?»<br />

«Sì, bevo volentieri una tazza di tè. Sei sicuro che non disturbo?»<br />

«Qui ci siamo solo io e il mio cane. Nessun altro.»<br />

«Come sta tua figlia?»<br />

«Ricordi come si chiama?»<br />

La risposta fu un'espressione offesa. Aveva dimenticato quanto fosse<br />

suscettibile.<br />

«Pensi veramente che abbia dimenticato Linda?»<br />

«Credevo che avessi cancellato tutto quello che ha a che fare con me.»<br />

«C'era un lato di te che non mi è mai piaciuto. La tua tendenza a<br />

drammatizzare le questioni serie. Come si può "cancellare" una persona<br />

che un tempo si è amata?»<br />

«Vado a preparare il tè» disse lui alzandosi.<br />

«Vengo con te in cucina.»<br />

Vedendo lo sforzo che le costò alzarsi, si rese conto che era malata.<br />

Baiba riempì d'acqua una pentola e la mise a bollire, muovendosi<br />

come se in quella cucina si fosse sentita subito a suo agio. Lui prese le<br />

tazze da tè del servizio che era appartenuto a sua madre e che era tutto<br />

quello che gli rimaneva di lei.<br />

«Abiti in un bel posto e in una bella casa. Ricordo che parlavi di<br />

trasferirti in campagna, ma non ho mai creduto che un giorno lo avresti<br />

fatto.»<br />

«Neppure io. Del resto, non credevo neanche che avrei mai avuto un<br />

cane.»<br />

«Come si chiama?»<br />

«Jussi, è un maschio.»<br />

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