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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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Quando tornò dalla visita era quasi mezzogiorno. Aveva appena<br />

iniziato a pensare al pranzo, quando qualcuno bussò alla porta. Aprì e,<br />

anche se era cambiata, riconobbe immediatamente la persona davanti a<br />

lui. Erano passati molti anni da quando l'aveva vista l'ultima volta.<br />

Baiba Leipa, lettone di Riga. Ma era proprio lei, più vecchia, più<br />

pallida.<br />

«Mio Dio» disse Wallander. «Allora eri tu la persona che ha chiesto<br />

il mio indirizzo?»<br />

«Spero di non disturbare.»<br />

«Non dirlo neppure per scherzo.»<br />

La tirò a sé, la abbracciò e sentì quanto era diventata magra. Erano<br />

passati quindici anni dalla loro breve ma intensa storia d'amore. E<br />

sicuramente dieci da quando si erano parlati per l'ultima volta. Allora<br />

Wallander era ubriaco e le aveva telefonato in piena notte. Se ne era<br />

ovviamente pentito, e aveva deciso di non cercarla più. Ma adesso,<br />

vedendola davanti a sé, fu sommerso da un'ondata di tenerezza. Era<br />

stata la storia più appassionata che avesse mai avuto in vita sua. Averla<br />

conosciuta gli aveva fatto riconsiderare la lunga relazione con Mona<br />

sotto una prospettiva diversa. Baiba aveva scatenato in lui una<br />

sensualità che fino allora non pensava potesse neppure esistere. Si era<br />

sentito pronto a iniziare una nuova vita e le aveva chiesto di sposarlo,<br />

ma lei gli aveva opposto un deciso rifiuto. Non voleva essere moglie di<br />

un poliziotto con la prospettiva di restare vedova una seconda volta.<br />

Adesso era lì davanti a lui, nel suo soggiorno. Non riusciva a<br />

capacitarsi che Baiba fosse veramente tornata, da qualche parte, lontana<br />

nel tempo e nello spazio.<br />

«Non avrei mai creduto che potesse accadere» disse. «Che avrei<br />

potuto rivederti.»<br />

«Non ti sei più fatto vivo.»<br />

«È vero. La nostra storia era finita e dovevo accettarlo.»<br />

Si sedette accanto a lei sul divano. D'improvviso ebbe il<br />

presentimento che tutto non era come doveva essere. Baiba era troppo<br />

pallida, troppo magra, forse anche troppo stanca e lenta nei movimenti.<br />

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