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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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Cominciò a tossire fino ad avere le lacrime agli occhi. Calmatosi, Fanny<br />

Klarstròm gli porse un tovagliolino. Si asciugò gli occhi e quando lo<br />

posò lesse la scritta che vi era ricamata: "Hotel Billingen".<br />

«Forse sarà meglio che cominci col dirle perché sono venuto»<br />

attaccò.<br />

«Le persone gentili sono sempre le benvenute» rispose lei sorridendo.<br />

Parlava con un distinto accento di Stoccolma. Wallander si chiese<br />

cosa potesse averla spinta a scegliere di passare la vecchiaia in un luogo<br />

così lontano dalla capitale come Markaryd.<br />

Posò la copia dell'articolo sulla tovaglia ricamata che copriva il<br />

tavolo. Fanny non si diede la pena di leggere, diede soltanto un'occhiata<br />

alle due fotografie. Preferì non andare dritto al punto e indicò<br />

cortesemente le fotografie sulla parete. Sembrò che lei non avesse<br />

aspettato altro e iniziò a fare un riepilogo della sua vita.<br />

Nel 1941, Fanny, che allora si chiamava Andersson, aveva incontrato<br />

un marinaio di nome Arne Klarstròm.<br />

«È stata una grande e bruciante passione» disse. «Ci siamo incontrati<br />

su uno dei traghetti che portano da Djurgàrden al parco di divertimenti<br />

di Gròna Lund. Mentre scendevo a terra sono scivolata. Arne mi ha<br />

aiutata a rialzarmi. Come sarebbero andate le cose se non fossi<br />

scivolata? Si può letteralmente dire che sono inciampata nel grande<br />

amore della mia vita. Durò esattamente due anni. Ci siamo sposati e<br />

sono rimasta incinta. Arne fu a lungo indeciso se continuare a lavorare<br />

sulle navi della marina mercantile. Oggi, sono pochi quelli che sanno<br />

quanti marinai svedesi sono morti uccisi dalle mine, anche se non<br />

eravamo direttamente coinvolti nella guerra. Ma Arne si sentiva<br />

invincibile e io non potevo neppure immaginare quello che gli sarebbe<br />

successo. Nostro figlio Gunnar nacque nel gennaio del 1943, il 12 alle<br />

sei e mezza di mattina. Mio marito era a casa e quella fu l'unica volta<br />

che ebbe modo di vedere suo figlio. Nove giorni dopo la nave su cui era<br />

imbarcato urtò una mina e affondò. Non fu mai ritrovato niente, né<br />

relitti, né cadaveri.»<br />

Interruppe brevemente il suo racconto fissando le fotografie sulla<br />

parete. Poi riprese: «Ed eccomi lì. Sola con un bambino e una passione<br />

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