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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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al bagno e l'altra, fece un po' di zapping. Quando il telefono squillò<br />

verso le nove di sera, era appena tornato a stendersi dopo l'ennesimo<br />

violento attacco di vomito. Rispose con voce impastata. Era Linda.<br />

Quando le disse che non stava bene, lei dapprima si preoccupò, ma si<br />

calmò sentendo che l'insulina non c'entrava.<br />

«Domani ti sentirai meglio. Bevi del tè.»<br />

«Ho provato, ma non serve, anzi...»<br />

«Allora bevi acqua.»<br />

«Cosa credi che stia facendo?»<br />

«Non mangi abbastanza verdura.»<br />

«Non vedo cos'abbia a che fare questo con il mal di stomaco.»<br />

«Domani vengo a trovarti. Stai diventando scontroso come il nonno.»<br />

Wallander rimase steso, continuando il suo estenuante<br />

vagabondaggio dal soggiorno al bagno. Verso le dieci, iniziò a sentirsi<br />

meglio. Passando da un canale all'altro alla ricerca di qualcosa su cui<br />

concentrarsi, si fermò su una trasmissione di kickboxing. Un piccolo e<br />

magro tailandese le stava sonoramente suonando a un grande e grosso<br />

olandese finito Ko con un calcio perfetto alla testa una decina di secondi<br />

dopo. Rabbrividì al solo pensiero del dolore che quel colpo doveva aver<br />

provocato. Verso mezzanotte si addormentò risvegliandosi più tardi nel<br />

mezzo di un sogno confuso, un uomo con le sembianze di Herman Eber<br />

e una donna che assomigliava a Louise von Enke. Erano le cinque del<br />

mattino, i crampi e il dolore allo stomaco si erano calmati, rimanevano<br />

soltanto come strascichi un mal di testa e una spossatezza normale in<br />

questi casi. Si alzò, preparò un tè. Lo bevve lentamente osservando<br />

Jussi dalla finestra. Immobile, con una zampa alzata, stava puntando un<br />

cespuglio. Non riusciva a vedere cosa ci fosse in quel cespuglio, forse<br />

una delle tante lepri che scorazzavano nei campi. Suo padre avrebbe<br />

potuto trasformare quell'immagine in un dipinto da ripetere all'infinito.<br />

Cane che punta una lepre all'alba. Invece, aveva scelto di riprodurre con<br />

monotona precisione un paesaggio dove di tanto in tanto includeva un<br />

gallo cedrone.<br />

Distolse lo sguardo dalla finestra e cercò di mettere a fuoco il sogno.<br />

Era nella casa di Herman Eber. Louise von Enke stava in equilibrio<br />

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