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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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«È un peccato che sia finita così» disse Linda. «Era una bella serata.<br />

Ma mi rendo conto che se continuerà a bere, finirà sempre così.»<br />

«Allora mi dai ragione?»<br />

«Se proprio vuoi. Non sarebbe dovuta venire. Ma, in ogni caso,<br />

adesso sappiamo che ha bisogno di cure. E pensare che non mi ero mai<br />

resa conto di avere una mamma che si sta distruggendo con l'alcol.»<br />

Gli accarezzò una guancia e poi si abbracciarono.<br />

«Senza di te non me la sarei cavata» disse Wallander.<br />

«Presto Klara potrà stare qui da te. Fra qualche anno. Il tempo passa<br />

in fretta.»<br />

Wallander rimase a guardarli finché le due auto non sparirono dalla<br />

vista e poi iniziò a sparecchiare e riordinare. Poi fece una cosa che si<br />

permetteva solo un paio di volte all'anno, cercò un sigaro e andò a<br />

fumarlo in giardino.<br />

L'aria si era rinfrescata. Lasciò scorrere i pensieri. Ricordò i vecchi<br />

compagni di classe di quando andava a scuola a Limhamn. Che fine<br />

avevano fatto? Alcuni anni prima c'era stata una riunione, ma non si era<br />

curato di andarci. Adesso se ne pentiva. Sapere com'era andata agli altri,<br />

avrebbe potuto dare una prospettiva diversa alla sua stessa vita. Posò il<br />

sigaro nel posacenere e andò a cercare in un cassetto della scrivania una<br />

vecchia fotografia della classe scattata nel 1962, l'ultimo anno di scuola.<br />

Ricordava i volti e quasi tutti i nomi. Una ragazza che si chiamava Siv,<br />

la più timida di tutti, un piccolo genio della matematica. Lui era il<br />

penultimo a sinistra dell'ultima fila, capelli lunghi e un sorriso<br />

enigmatico. Indossava un maglione grigio e sotto una camicia di flanella.<br />

Abbiamo sessant'anni, pensò. Le nostre vite stanno scivolando verso<br />

il tramonto. Non ci saranno più grandi novità nella nostra esistenza.<br />

Rimase seduto in giardino fino all'una e mezza, per un attimo udì<br />

della musica in lontananza, forse era il valzer di Calle Schewen, ma non<br />

ne era sicuro. Poi andò a letto e dormì fino a tarda mattina. Disteso a<br />

letto, riprese a leggere i libri della biblioteca. D'un tratto, si alzò a<br />

sedere di scatto. In un libro sui sottomarini americani, dove venivano<br />

descritte le continue prove di forza con i russi durante la guerra fredda,<br />

Una foto in bianco e nero attirò la sua attenzione.<br />

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