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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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ma lo sguardo era perso nel vuoto. Respirava a tratti, come se ogni<br />

respiro provocasse dolore. Wallander provò un nodo in gola. Perché un<br />

essere umano deve soffrire in quel modo? Un'esistenza senza la<br />

possibilità di avvicinarsi a qualcosa che avrebbe potuto dare alla sua<br />

vita almeno un barlume di un significato illusorio? Continuò a<br />

guardarla, ma Signe non sembrava consapevole della sua presenza. Il<br />

tempo si era fermato. Mi trovo in uno strano museo, pensò, un luogo<br />

dove mi ritrovo a guardare una persona murata viva. La ragazza nella<br />

torre, pensò. Chiusa in se stessa.<br />

La sua attenzione si spostò sulla sedia di fianco al letto. È lì che<br />

Hàkan von Enke si sedeva durante le sue visite. Si avvicinò alla libreria.<br />

Sugli scaffali c'erano libri per bambini, libri illustrati. Signe von Enke<br />

era rimasta ferma all'inizio del suo processo di sviluppo, era ancora una<br />

bambina. Wallander controllò la libreria accuratamente, scostò i libri<br />

per vedere se ci fosse qualcosa nascosto dietro.<br />

Fra una serie di libri di Babar, trovò quello che cercava. Questa volta<br />

non si trattava di un album di fotografie, che del resto neppure si<br />

aspettava. In verità non sapeva cosa stesse cercando di preciso. Ma era<br />

convinto che nell'appartamento in Grevgatan mancasse qualcosa. O<br />

qualcuno era stato lì e aveva fatto una cernita dei documenti. Oppure<br />

era stato lo stesso Hàkan von Enke a farlo. E in questo caso, dove<br />

avrebbe scelto di nasconderli, se non in quella stanza? Fra i libri di<br />

Babar, che anche Linda aveva letto da piccola, c'era un grande<br />

raccoglitore nero che conteneva delle cartelle tenute insieme da due<br />

grossi elastici. Wallander stava per aprirle, ma decise rapidamente di<br />

non farlo. Si tolse la giacca e la avvolse intorno ai documenti. Signe<br />

rimaneva distesa immobile con lo sguardo fìsso nel vuoto.<br />

Aprì la porta. Kàllberg era in piedi davanti a una finestra,<br />

apparentemente assorto nei propri pensieri.<br />

«È veramente terribile» disse Wallander. «Viene la pelle d'oca.»<br />

Tornarono all'accettazione.<br />

«Una volta, alcuni anni fa, è venuta qui una giovane studentessa del<br />

liceo artistico» raccontò Kàllberg. «Suo fratello era ricoverato qui da<br />

noi. Ma adesso è morto. La ragazza chiese il permesso di ritrarre i<br />

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