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Henning Mankell L'UOMO INQUIETO - fc60

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«Quando ero piccolo, chiedevo spesso ai miei genitori perché non<br />

avessero degli altri bambini» disse Hans. «Mi rispondevano sempre che<br />

pensavano che un figlio bastasse. Non ho mai sentito parlare di<br />

qualcuno di nome Signe, né ho mai visto alcuna fotografia. Sono<br />

sempre stato figlio unico.» «È difficile crederlo» disse Linda. Per un<br />

attimo, Hans perse il controllo e gridò nella cornetta. «E cosa credi sia<br />

per me?»<br />

Wallander prese il ricevitore dalla mano di Linda. «Ti credo, Hans»<br />

disse. «E anche Linda. Ma devi capire che è importante sapere come<br />

stanno le cose. I tuoi genitori sono scomparsi. E adesso salta fuori una<br />

sorella finora sconosciuta.»<br />

«Non ci capisco niente» disse Hans. «Non mi sento bene.»<br />

«Qualunque sia la spiegazione, la troverò.» Wallander ripassò il<br />

telefono a Linda. Sentì che cercava di tranquillizzare Hans. Non voleva<br />

ascoltare quello che si dicevano e, visto che la conversazione sembrava<br />

andare per le lunghe, scrisse alcune parole su un pezzo di carta che mise<br />

sul tavolo. Linda fece un cenno con la testa e gli porse un mazzo di<br />

chiavi che prese dal davanzale della finestra. Prima di lasciare la casa,<br />

Wallander diede ancora uno sguardo a Klara che dormiva sulla pancia<br />

nel suo lettino. Le accarezzò dolcemente la guancia con un dito. Il suo<br />

viso fu scosso da un lieve fremito, ma continuò a dormire.<br />

Arrivato alla centrale, chiamò Sten Nordlander prima ancora di<br />

togliersi la giacca. Ottenne subito la conferma che desiderava.<br />

«Certo che c'è un altro bambino» confermò Nordlander. «Anzi, una<br />

bambina nata con un grave handicap. Assolutamente inerme, se ho<br />

capito bene quanto mi raccontò Hàkan. Nessuna possibilità di portarla a<br />

casa, aveva bisogno di cure speciali, sin dal suo primo giorno di vita.<br />

Non parlavano mai di lei e, ovviamente, ho sempre rispettato il loro<br />

silenzio.»<br />

«Si chiama Signe?»<br />

«Sì.»<br />

«Sai quando è nata?»<br />

«Ha quasi dieci anni più del fratello. La sua nascita è stata un colpo<br />

durissimo per loro» disse Nordlander dopo una brevissima riflessione.<br />

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