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158 lità Botteghe (Sospiro). L'individuo, immaturo (non percepita l'e vidente bordatura nera delle remiganti secondarie e terziarie), sostava principalmente su cavi e tralicci dell'alta tensione domi nanti i coltivi. Almeno una Cornacchia sempre nei pressi. Le grandi dimensioni si apprezzavano anche percorrendo la vicina strada provinciale. Comportamento assai tranquillo, quasi sem pre appollaiato ed intento a scrutare il terreno sottostante, anche in tale posizione si notava la parte inferiore della coda completamente biancastra, liliacea; quando decideva di muover si, s'esibiva spesso nello spirito santo. In volo svelava le parti inferiori chiare, punteggiate orizzontalmente, e virgola carpale scura (fase pallida). Non più presente nei giorni successivi. L'avvistamento corrisponde al secondo contatto con la specie in provincia di Cremona; il precedente risale al settembre 1926 e riguarda un individuo catturato aTorre de'Picenardi (Bertolotti 1990; Mingozzi 1992). Come da parecchio tempo sospettano BRICHETTI & Massa (1984; 1997), TAccipitridc potrebbe catalo garsi regolare in Italia: il crescente numero di riconoscimenti dovrebbe deporre a favore di tale ipotesi. Fedco eleonorae. Osservato il 28 aprile 1996 in località Bodrio Salato (Stagno Lombardo). Non accortosi della mia presenza (uscivo da un filare di gelsi), arrivava, con volo basso (2 ni dal suolo) e sguardo rivolto al terreno, ad una sola decina di metri da me.Avvedutosi dell'intruso, virava elegantemente senza mani festare spavento, superava il vicino argine e si rituffava nei col tivi mantenendo sempre la bassa quota. Da così vicino ho potu to notare le ali strette e lunghe, la guancia bianca, il vistoso mustacchio, le parti superiori corvine, le parti inferiori comple tamente castane. L'avvistamento corrisponde alla prima registra zione della specie in Lombardia (Briciietti & Fasola 1990). Brichetti mette in guardia dalla falconeria per le segnalazioni continentali. Glareola pratincoia. Osservato un individuo il 18 agosto 1996 su uno spiaggionc del Po in comune di Crotta d'Adda. L'uccello cacciava, imbrancato ad uno stormo di rondini; le dimensioni maggiori e, soprattutto, le tonalità chiare ne tradiva no la presenza pure a distanza. Le rondini (più di 200 individui) tolleravano poco la sua intrusione e qualche elemento s'incari cava d'inseguirlo e allontanarlo, costringendolo al suolo. L'esemplare perei non si clava per vinto e dopo breve attesa si rituffava nel gruppo. La Pernice di mare non è più stata segnala ta in provincia di Cremona dai tempi del Balsamo Crivelli (ante 1844; Bertolotti 1990) e quindi il nuovo dato offre il pretesto per adeguare la locale l'enologia a lavori di riferimento (Ravasini 1995, Brighe-iti & Fasola 1990). Charaelrius a/exaiielrinus. Osservato un individuo il 18 ago sto 1996 lungo il Po in comune di Crotta d'Adda. Sbucato dalla

sottostante massicciata, il limicolo si distingueva per le dimen sioni modeste, il colore complessivamente paglierino, il corto becco e le tenui barrature alari. Il dato dovrebbe favorire un più consono inquadramento fenologico locale (Allegri et ed. 1994). Pluvialis squatarola. Preso atto della scarsa messe di dati sulla specie dalle regioni interne, credo interessante segnalare un individuo presente il 29 novembre 1994 tra le plaghe di Torricella del Pizzo interessate dalla inondazione verificatasi in quel mese. Ca/tdrts canutus. Osservato il 23 marzo 1996 in località Quistro (Persico Dosimo).Accostata l'automobile per seguire un Gheppio in caccia, scorsi salire, dappresso all'autostrada Cremona-Brescia, un gruppo compatto di 8 limicoli che s'avvi cinava sorvolando la gruidc distesa scoperta di arativi (circa 30 ha). Identificata la specie, grazie anche alle notevoli dimensioni, mi cimentai nei particolari: corpo grande e robusto, colore uniformemente grigio, barrature alari e groppone non apprez zabili a distanza, becco appena percettibile. Evoluzioni aeree sin crone e veloci per uccelli di tale mole, accompagnate da richia mi (grida di contatto), simili a quelli dell'Alzavola, lanciati a turno. Dopo cinque minuti d'esibizione, s'abbassarono lontano verso i solchi. Considerato il precedente del Terragni (15 mag gio 1890, risaie di Acquanegra, 1 individuo), il descritto avvista mento dovrebbe risultare il primo del secolo in provincia: il con dizionale è d'obbligo perché mentre Bricheiti & Fasola (1990, per la Lombardia), BRiciiirrn (1994, per Brescia) e Ravasini (1995, per Parma) ritengono la specie accidentale, Canova, Groppali Se Saino (1989) la considerano migratrice regolare per il Parco Adda Sud. Pur immaginando passaggi meno infrequenti, credo sia utile, nell'interesse dei ricercatori, divulgare dati su tali migra tori. Phi/omachus pugneix. Ha destato curiosità la presenza di Combattenti aggregati a grossi stormi di Pavoncelle e sostanti nelle campagne dei comuni di Grontardo, Persico Dosimo e Pozzaglio. I grandi stuoli di Caradridi vennero attratti dai terreni fradici a causa delle abbondanti piogge d'inizio ottobre. I grup pi (variavano da più di 150 a oltre 1000 uccelli ad uscita) nascondevano appunto soggetti isolati o drappelli (da 2 a 6 unità fino a più di 10) di Combattenti, riconoscibili in volo, pure a distanza, grazie al groppone bianco: il color paglierino e le pic cole dimensioni avrebbero potuto farli passare per più logici Pivieri dorati. Un esame più attento ne evidenziava poi un volo sfarfallato, una stretta barra alare bianca (non diagnostica) ed un becco decisamente più lungo di Pluvialis apricaria. L'assenza di striscia scura che divide il chiaro groppone, le dimensioni ed il periodo testimoniano la presenza di soli giovani e femmine. La volontà di seguire le pavoncelle, del resto conosciute in Europa 159

sottostante massicciata, <strong>il</strong> limicolo si <strong>di</strong>st<strong>in</strong>gueva per le <strong>di</strong>men<br />

sioni modeste, <strong>il</strong> colore complessivamente paglier<strong>in</strong>o, <strong>il</strong> corto<br />

becco e le tenui barrature alari. Il dato dovrebbe favorire un più<br />

consono <strong>in</strong>quadramento fenologico locale (Allegri et ed. 1994).<br />

Pluvialis squatarola. Preso atto della scarsa messe <strong>di</strong> dati<br />

sulla specie dalle regioni <strong>in</strong>terne, credo <strong>in</strong>teressante segnalare<br />

un <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo presente <strong>il</strong> 29 novembre 1994 tra le plaghe <strong>di</strong><br />

Torricella del Pizzo <strong>in</strong>teressate dalla <strong>in</strong>ondazione verificatasi <strong>in</strong><br />

quel mese.<br />

Ca/tdrts canutus. Osservato <strong>il</strong> 23 marzo 1996 <strong>in</strong> località<br />

Quistro (Persico Dosimo).Accostata l'automob<strong>il</strong>e per seguire un<br />

Gheppio <strong>in</strong> caccia, scorsi salire, dappresso all'autostrada<br />

<strong>Cremona</strong>-Brescia, un gruppo compatto <strong>di</strong> 8 limicoli che s'avvi<br />

c<strong>in</strong>ava sorvolando la gruidc <strong>di</strong>stesa scoperta <strong>di</strong> arativi (circa 30<br />

ha). Identificata la specie, grazie anche alle notevoli <strong>di</strong>mensioni,<br />

mi cimentai nei particolari: corpo grande e robusto, colore<br />

uniformemente grigio, barrature alari e groppone non apprez<br />

zab<strong>il</strong>i a <strong>di</strong>stanza, becco appena percettib<strong>il</strong>e. Evoluzioni aeree s<strong>in</strong><br />

crone e veloci per uccelli <strong>di</strong> tale mole, accompagnate da richia<br />

mi (grida <strong>di</strong> contatto), sim<strong>il</strong>i a quelli dell'Alzavola, lanciati a<br />

turno. Dopo c<strong>in</strong>que m<strong>in</strong>uti d'esibizione, s'abbassarono lontano<br />

verso i solchi. Considerato <strong>il</strong> precedente del Terragni (15 mag<br />

gio 1890, risaie <strong>di</strong> Acquanegra, 1 <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo), <strong>il</strong> descritto avvista<br />

mento dovrebbe risultare <strong>il</strong> primo del secolo <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia: <strong>il</strong> con<br />

<strong>di</strong>zionale è d'obbligo perché mentre Bricheiti & Fasola (1990,<br />

per la Lombar<strong>di</strong>a), BRiciiirrn (1994, per Brescia) e Ravas<strong>in</strong>i (1995,<br />

per Parma) ritengono la specie accidentale, Canova, Groppali Se<br />

Sa<strong>in</strong>o (1989) la considerano migratrice regolare per <strong>il</strong> Parco<br />

Adda Sud. Pur immag<strong>in</strong>ando passaggi meno <strong>in</strong>frequenti, credo<br />

sia ut<strong>il</strong>e, nell'<strong>in</strong>teresse dei ricercatori, <strong>di</strong>vulgare dati su tali migra<br />

tori.<br />

Phi/omachus pugneix. Ha destato curiosità la presenza <strong>di</strong><br />

Combattenti aggregati a grossi stormi <strong>di</strong> Pavoncelle e sostanti<br />

nelle campagne dei comuni <strong>di</strong> Grontardo, Persico Dosimo e<br />

Pozzaglio. I gran<strong>di</strong> stuoli <strong>di</strong> Caradri<strong>di</strong> vennero attratti dai terreni<br />

fra<strong>di</strong>ci a causa delle abbondanti piogge d'<strong>in</strong>izio ottobre. I grup<br />

pi (variavano da più <strong>di</strong> 150 a oltre 1000 uccelli ad uscita)<br />

nascondevano appunto soggetti isolati o drappelli (da 2 a 6<br />

unità f<strong>in</strong>o a più <strong>di</strong> 10) <strong>di</strong> Combattenti, riconoscib<strong>il</strong>i <strong>in</strong> volo, pure<br />

a <strong>di</strong>stanza, grazie al groppone bianco: <strong>il</strong> color paglier<strong>in</strong>o e le pic<br />

cole <strong>di</strong>mensioni avrebbero potuto farli passare per più logici<br />

Pivieri dorati. Un esame più attento ne evidenziava poi un volo<br />

sfarfallato, una stretta barra alare bianca (non <strong>di</strong>agnostica) ed un<br />

becco decisamente più lungo <strong>di</strong> Pluvialis apricaria. L'assenza<br />

<strong>di</strong> striscia scura che <strong>di</strong>vide <strong>il</strong> chiaro groppone, le <strong>di</strong>mensioni ed<br />

<strong>il</strong> periodo testimoniano la presenza <strong>di</strong> soli giovani e femm<strong>in</strong>e. La<br />

volontà <strong>di</strong> seguire le pavoncelle, del resto conosciute <strong>in</strong> Europa<br />

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