Scarica il numero in pdf - Biblioteca digitale - Provincia di Cremona
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ci<br />
sotto correnti <strong>di</strong> fondo", dei VTC "Fanghi terrigeni costieri" e<br />
della DL "Detritico del largo". Quest'ultima, secondo Peres &<br />
Picard (1964), rappresentando la cont<strong>in</strong>uazione della progres<br />
sione mar<strong>in</strong>a che si stava verificando allora, corrisponderebbe<br />
molto bene alla contigua DC "Detritico costiero".<br />
CROTESI<br />
L'abitato è ubicato a 2,7 km a S <strong>di</strong> Casteggio e a circa 0,5 km SW<br />
da quello <strong>di</strong> Tronconero: come si può notare (fig. 1), i terreni<br />
pliocenici più vic<strong>in</strong>i cartografati affiorano lungo le rive del tor<br />
rente R<strong>il</strong>e, circa a metà strada verso Tronconero e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> non è<br />
da escludere che l'affioramento <strong>di</strong> Crotesi <strong>di</strong> cui parlano gli<br />
Autori possa anche corrispondere a quello della località prece<br />
dente.<br />
Questa località è stata poco citata dagli Autori (Giui.ieiti 1900),<br />
l'elenco orig<strong>in</strong>ale (5 specie) è riportato nella tabella 1.<br />
La collezione storica depositata nella Sezione paleontologica del<br />
Polo museale pavese è costituita da soli lamellibranchi: 128<br />
esemplari (+ 4 frammenti) <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni <strong>in</strong> sufficiente<br />
stato <strong>di</strong> conservazione ad eccezione dei campioni <strong>di</strong> Ostrea sp.,<br />
Pecten cfr. jacobaeus (L.), Amusium cristatum (Bromi),<br />
Glossus cfr. humantts (L.) e Venus (Ventricololdea) mix<br />
(Gmel.), <strong>in</strong> frammenti.<br />
Alla nostra revisione sistematica la collezione è risultata costi<br />
tuita da 14 specie <strong>di</strong> bivalvi (tab. 2).<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista cronologico, poiché tutte le specie sono<br />
presenti nel Pliocene ed una, Spondylus concentricus Bronn, si<br />
est<strong>in</strong>gue alla sua f<strong>in</strong>e ed altre, come ad esempio Pecten jaco<br />
baeus (L.) e Chama piacent<strong>in</strong>a Defr.,non si conoscono prima,<br />
è possib<strong>il</strong>e attribuirle con certezza a questo periodo.<br />
Da un punto <strong>di</strong> vista ambientale (tab. 3), le 8 specie ancora<br />
viventi nel Me<strong>di</strong>terraneo possono trovarsi sia nel Piano <strong>in</strong>fralitorale<br />
che nel circalitorale. La presenza <strong>di</strong> Anadara d<strong>il</strong>uvii (Lk)<br />
e Venus (Ventricololdea) mix (Gmel.), come già visto per<br />
Tronconero, ci consentono <strong>di</strong> collocare anche questa fauna<br />
nello stesso ambiente della precedente.<br />
Anche <strong>il</strong> tipo <strong>di</strong> substrato risultato preferib<strong>il</strong>mente sabbioso (ma<br />
anche sabbioso-pelitico e pelitico) si accorda con quanto pre<br />
cedentemente detto, però per la presenza <strong>di</strong> Ostrea sp. e<br />
Anomia ephippium L., che pred<strong>il</strong>igono un substrato duro,<br />
anche qui dovevano esistere limitate zone con queste caratteri<br />
stiche granulometriche.<br />
Per ciò che concerne le biocenosi, sebbene i dati siano scarsi,<br />
quella proponib<strong>il</strong>e è la DC "Detritico costiero", con possib<strong>il</strong>ità<br />
per la VTC "Fanghi terrigeni costieri" e la DL "Detritico del<br />
largo". Quest'ultima per la presenza <strong>di</strong> Anadara d<strong>il</strong>uvii (Lk), la<br />
specie più frequente nella nostra associazione (82,7%), <strong>in</strong><strong>di</strong>cati