Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi

CAPITOLO 8
RIBALTA E RETROSCENA/ VISIBILITÀ E LATENZA
“I movimenti oscillano spesso tra brevi fasi di intensa attività pubblica e
lunghi periodi di “latenza” durante i quali prevalgono attività di riflessione
interna e rielaborazione intellettuale.” (Della Porta, Diani, 1997, pg. 35)
Nel caso che stiamo descrivendo, ad influire sull'alternarsi di visibilità
e latenza non sono solamente le “chiamate alle armi” da parte delle cellule
locali del movimento ambientalista. Il peso più significativo è quello
esercitato dai ritmi della natura (vedi fig. 3).
Questo si traduce in una visibilità duplice: da un lato la Santa Alleanza
dei Guerriglieri Verdi si rende nota in città partecipando ad attività come
Festambiente e il mercato mensile del No Dal Molin, utilizzando un
linguaggio principalmente divulgativo e didattico; dall'altro porta a termine
le azioni tout court, la cui buona riuscita dipende dal rispetto dei cicli
stagionali.
Il duplice nome del gruppo viene usato dagli attivisti solo in questi
due casi specifici. Capita poi che durante le manifestazioni e le fiaccolate
organizzate dal No Dal Molin i componenti del gruppo si incontrino e
camminino insieme, ma questo avviene principalmente in virtù dei legami
d'amicizia. I giardinieri non hanno mai discusso la possibilità di rendersi
evidenti in queste occasioni, in parte perché le istanze del No Dal Molin
inglobano buona parte di quelle dalla Santa Alleanza, in parte perché vi è
consapevolezza dello scarso impatto del gruppo a livello locale.
Ad ogni modo le dinamiche di visibilità e latenza del gruppo di
guerrilla gardening, seppur lievemente anomale a causa della variabile
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