Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi

punto di vista, ovvero quello del difensore della legge, dell'ordine pubblico.
Per lui il gesto di scavare in una rotatoria in pieno giorno era un segno di
mancanza di rispetto della regole, di carenza di senso civico.
Successivamente, trovandoci in situazioni simili, in cui emergeva un
chiaro contrasto tra due frame interpretativi, fummo in grado di “uscire
dalle cornici” e di costruire un ponte tra due modi di vedere differenti. Ma
fu necessaria una disponibilità all'apertura e all'ascolto attivo da parte dei
nostri interlocutori.
Nel caso analizzato, invece, il signore che ci scruta con
disapprovazione mentre stiamo piantando i pomodori prescrive, con un
atteggiamento di chiusura e di superiorità, lo svolgersi dell'interazione. Nel
cercare di dare delle spiegazioni balbettiamo e lasciamo le frasi in sospeso;
guardiamo per terra onde evitare il suo sguardo indagatore. Già vedendolo
arrivare avevamo capito che era infastidito e irritato dalla nostra presenza
sulla rotatoria. Di conseguenza, sapendo di non avere la legge dalla nostra
parte, ci eravamo posti sulla difensiva. Il potere del nostro interlocutore nei
nostri confronti aumentò quando ci chiese l'autorizzazione del Comune e
quando ci disse del suo ruolo politico a livello locale. Non si è trattato,
dunque, di una mera forma di coercizione, intesa come minaccia dell'uso
della forza (cioè chiamare la polizia), ma di una commistione di questo
idealtipo weberiano con quello di autorità (Weber, 1922).
Essendo consapevoli della nostra posizione ai limiti della legalità,
vedemmo nel nostro interlocutore un detentore, seppur non pienamente
legittimo, del potere legale-razionale e come conseguenza di tutto ciò
finimmo il lavoro il più rapidamente possibile, dandoci poi alla fuga.
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