Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi
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CAPITOLO 5<br />
A CIASCUNO I SUOI OGGETTI SACRI<br />
Partiamo da un esempio; il resoconto etnografico di un episodio<br />
significativo (concernente la messa a dimora di tre piante di pomodori in<br />
una rotatoria), avvenuto nel giugno del 2009, cioè a circa due mesi dalla<br />
costituzione del gruppo.<br />
“Sono arrivata sul posto insieme e Luca. Ad aspettarci c'era già<br />
Ilario, che si è offerto di fare delle foto durante l'attacco. Ha la bici carica<br />
di attrezzature da fotografo. Sembra un po' goffo, tentennante; pare che da<br />
un momento all'altro bici, cavalletti e macchina fotografica possano<br />
cadere a terra. Riesco a visualizzarli sull'asfalto mentre parliamo.<br />
Parliamo, ma non riesco a mantenere la concen<strong>tra</strong>zione su di lui; seguo la<br />
conversazione voltandomi frequentemente. Guardo la s<strong>tra</strong>da, prima a<br />
des<strong>tra</strong>, poi a sinis<strong>tra</strong>, poi di nuovo a des<strong>tra</strong>, i balconi delle case, <strong>gli</strong><br />
abitanti del quartiere che vanno a spasso. Penso che ci sono troppe<br />
macchine, che chiameranno la polizia non appena qualcuno vedrà un<br />
branco di giovani che scavano nella rotatoria.<br />
Tutto è stato calcolato detta<strong>gli</strong>atamente, perché è in assoluto il primo<br />
attacco del gruppo di giorno. Di solito ci muoviamo sempre quando fa<br />
buio.<br />
Nonostante questo non mi sento <strong>tra</strong>nquilla.<br />
Siamo seduti su un muretto poco distante dalla rotatoria, in attesa<br />
de<strong>gli</strong> altri. Luca si alza e torna verso la macchina, parcheggiata dietro le<br />
nostre schiene. Es<strong>tra</strong>e le vanghe dal baga<strong>gli</strong>aio, le poggia per terra. In<br />
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