Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi

Londra e vede Reynolds assumere i panni di cerimoniere del rito (Collins,
1988). In quelle occasioni (dette “digs”) egli è al centro del focus attentivo
dei presenti e ha il potere di definire prescrizioni e proscrizioni. Perché
l'intervento vada a buon fine è necessario che i guerrilla gardeners coordino
le loro azioni. Questo avviene se tutti riconoscono la legittimità del
cerimoniere-Reynolds. Ne conseguirà una maggiore facilità nel catalizzare
l'attenzione dei presenti verso un'unica “direzione” (Sterchele, 2007), in
questo caso realizzare il progetto che il cerimoniere stesso aveva definito.
Questo modello di guerrilla gardening funziona bene se a pubblicare
gli annunci su un forum e a coordinare gli interventi è una persona
carismatica e fortemente legittimata come Reynolds. In quel caso non sono
necessarie riunioni volte a ridefinire continuamente l'identità collettiva di
coloro che praticano del guerrilla gardening insieme, nonché, spostandoci
su un livello più pragmatico, a svolgere la progettazione vera e propria degli
interventi.
Partecipando alle attività della Santa Alleanza dei Guerriglieri Verdi
ho realizzato ben presto che la comunicazione tra membri del gruppo che
avveniva sull'apposito forum non era sufficiente a scatenare l'effervescenza
collettiva di cui parla Durkheim ne Le forme elementari della vita religiosa.
Da un lato non tutti avevano un accesso ad internet comodo e dovevano
usare quello del loro posto di lavoro, dall'altro mancava l'elemento
fondamentale della compresenza.
Facciamo un esempio: tra la fine di luglio e l'inizio di settembre si era
deciso di sospendere gli interventi del gruppo, poiché notoriamente se si
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