Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi
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possa portare a vantaggi personali materiali. Se così fosse avrei collocato il<br />
gruppo nel quarto quadrante del grafico, in quanto i fini dell'azione<br />
sarebbero radicalmente diversi 28 . La scelta di dedicare del tempo al guerrilla<br />
gardening dipende allora da una costellazione di motivazioni che si<br />
sovrappongono e si intersecano. Si va dall'esigenza forte e condivisa di<br />
toccare con mano e modificare, seppur in modo superficiale, l'aspetto della<br />
propria città alla necessità di “fare qualcosa di concreto”, per confermare<br />
un'idea che si ha di se stessi o per dimos<strong>tra</strong>re il proprio dissenso. Il binomio<br />
Società/Natura in questo caso indica la “<strong>tra</strong>sformazione complessiva <strong>dei</strong><br />
rapporti uomo/società/natura” e la fruizione collettiva <strong>dei</strong> vantaggi derivanti<br />
dall'azione (Barone, 1984, pg. 189).<br />
Nel corso di alcune riunioni alle quali ho partecipato si è spesso<br />
auspicata la creazione di un network vicentino di guerrilla gardening, fatto<br />
di gruppi di quartiere e provinciali. Quest'idea rappresenterebbe la<br />
realizzazione dell'obiettivo di espansione del gruppo. Inoltre, se ciò si<br />
realizzasse, si potrebbe parlare di effettiva fruizione collettiva <strong>dei</strong> vantaggi<br />
derivanti dall'azione.<br />
Per il momento, invece, i membri del gruppo hanno potuto godere<br />
solo del frutto del proprio lavoro, inteso non tanto come piacere estetico,<br />
ma piuttosto come rassicurazione circa la propria bontà d'animo, il proprio<br />
ruolo di contestatore e via dicendo.<br />
28 Il modello d'azione che tende alla <strong>tra</strong>sformazione del rapporto Uomo/Natura prevede la<br />
“fruizione individuale <strong>dei</strong> vantaggi dell'azione” (Barone, 1984, pg. 189)<br />
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