Guerrilla gardeners tra gli scarti urbani - L'odore dei pomeriggi

Tutto sembrava andare nel migliore dei modi finché, a distanza di
poche settimane dall'apertura del People's Park, non intervenne l'allora
governatore della California Ronald Reagan. Egli ordinò la distruzione del
parco e l'allontanamento dei suoi creatori e frequentatori, che il futuro
presidente degli Stati Uniti considerava pericolosi radicali.
Dopo aver tolto gli alberi e i fiori, le autorità locali fecero erigere una
recinzione attorno al lotto incriminato. Il San Francisco Chronicle riportò in
quei giorni le parole di Reagan sulla vicenda. Egli disse: “If there's to be a
bloodbath, then let's get it over with” (Tracey, 2007)
Premesse di questo tipo ebbero conseguenze tragiche; migliaia di
persone manifestarono il loro dissenso organizzando una protesta a
Berkeley. Le forze dell'ordine intervennero caricando i manifestanti.
Centinaia di persone finirono in ospedale e un manifestante fu accecato
permanentemente.
L'espressione guerrilla gardening fu usata per la prima volta nel Lower
East Side di New York. Correva l'anno 1973. All'epoca quella zona della
città era estremamente degradata; molti edifici fatiscenti erano stati
abbandonati e poi demoliti. Un numero considerevole di lotti sui quali
sorgevano edifici risalenti ai primi decenni del '900 divennero delle piccole
discariche dalle quali traboccavano macerie e rifiuti di ogni tipo.
Per quanto spiacevole, il paesaggio del Lower East Side era divenuto
“normale” agli occhi dei suoi abitanti. I cumuli d'immondizia e di calcinacci
erano entrati a far parte di uno sfondo al quale non si prestava particolare
attenzione, come capita a chiunque ripeta uno stesso percorso
quotidianamente per molto tempo.
15
15