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58 ospita il suo bel Dopolavoro Impiegati e la Biblioteca all'aperto; di faccia, sul viale biancheggia la Palazzetta della Promotrice di Belle Arti sede gloriosa di tante celebri Mostre periodiche d'arte e di tanti concerti; la chiara fronte è decorata da uno splendido fregio di Edoardo Rubino. Così, lungo verdi alberate, si sbocca sul secondo tratto di Corso Vittorio e tra palazzi ottocenteschi e di novecentesco ardimento, rievocazioni romaniche quali la Basilica di San Giovanni Evangelista e la mole di moderni cinema, ci si arresta, concluso il comodo viaggio a Porta Nuova aperta con l'arco immenso alla sollecitudine delle partenze, ma più alla gioia dei ritorni. La guidina si accomiata a malincuore dall'ospite. C'è da informarlo d'infinite altre caratteristiche di Torino; s'è quasi taciuto delle Chiese dal gotico San Domenico in Via Milano alle severità del sano barocco del 600 (Corpus Domini del Vittozzi in Via Palazzo di Città) alla guariniana cupola della Consolata; ai SS. Martiri del Tibaldi, al San Francesco d'Assisi del Vittone fino alle recenti come il Cuor di Maria di Ceppi e Nostra Signora della Salute del Reycend; taciuto del problema dell'assistenza che dall'Opera Pia Barolo ascende con più di 30 istituti alle moderne Opere Assistenziali del Regime. E si può ignorare che Torino è la città elettrica per eccellenza? Visiti chi sosta a Torino gli impianti dell'Azienda Elettrica Municipale o sulla Dora Riparia con le centrali di Chiomonte e Susa (produz. 100 mila Wolts) o sull'Orco con le centrali di Ceresole e Rosone o la più vicina del Martinetto e gli piacerà sapere che Torino con la sua Azienda può superare una utilizzazione di 125 milioni di KWO, mentre i gruppi S.I.P. ed E.A.I. collo-
SESTRIERE - Panorama cano l'una 828 milioni di KWO, l'altra 427 conferendo così alla città il primato che è dono iniziale del genio di Galileo Ferraris. Quasi come in un commiato Torino con i suoi 40 giard ini pubblici si protende in una fiorita rievocazione: dalle terrazze e fontane cinquecentesche alla romantica Villa della Venaria (ora caserma) a quella del Regio Parco (ora Camposanto) alla Villa della Regina (Istituto Figlie dei Militari) al Valentino, a Stupinigi, al Giardino reale, ai Parchi Michelotti, Pellerina, San Paolo, ai 400 mila metri cintati del 59
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ospita il suo bel Dopolavoro Impiegati e la Biblioteca<br />
all'aperto; di faccia, sul viale biancheggia<br />
la Palazzetta della Promotrice di Belle Arti sede<br />
gloriosa di tante celebri Mostre periodiche d'arte e<br />
di tanti concerti; la chiara fronte è decorata da uno<br />
splendido fregio di Edoardo Rubino.<br />
Così, lungo verdi alberate, si sbocca sul secondo<br />
tratto di Corso Vittorio e tra palazzi ottocenteschi<br />
e di novecentesco ardimento, rievocazioni romaniche<br />
quali la Basilica di San Giovanni Evangelista e<br />
la mole di moderni cinema, ci si arresta, concluso<br />
il comodo viaggio a Porta Nuova aperta con l'arco<br />
immenso alla sollecitudine delle partenze, ma più<br />
alla gioia dei ritorni.<br />
La guidina si accomiata a malincuore dall'ospite.<br />
C'è da informarlo d'infinite altre caratteristiche di<br />
Torino; s'è quasi taciuto delle Chiese dal gotico<br />
San Domenico in Via Milano alle severità del sano<br />
barocco del 600 (Corpus Domini del Vittozzi in<br />
Via Palazzo di Città) alla guariniana cupola della<br />
Consolata; ai SS. Martiri del Tibaldi, al San Francesco<br />
d'Assisi del Vittone fino alle recenti come il<br />
Cuor di Maria di Ceppi e Nostra Signora della Salute<br />
del Reycend; taciuto del problema dell'assistenza<br />
che dall'Opera Pia Barolo ascende con più di<br />
30 istituti alle moderne Opere Assistenziali del Regime.<br />
E si può ignorare che Torino è la città elettrica<br />
per eccellenza? Visiti chi sosta a Torino gli<br />
impianti dell'Azienda Elettrica Municipale o sulla<br />
Dora Riparia con le centrali di Chiomonte e Susa<br />
(produz. 100 mila Wolts) o sull'Orco con le centrali<br />
di Ceresole e Rosone o la più vicina del Martinetto<br />
e gli piacerà sapere che Torino con la sua<br />
Azienda può superare una utilizzazione di 125 milioni<br />
di KWO, mentre i gruppi S.I.P. ed E.A.I. collo-