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l'Alto Monferrato da Tagliolo a Roccaverano; nel Canavese da MontaIdo a Pavone; nella Valle di Aosta da Issogne a Sarriod Squillavano intanto le Badìe con le campane di Cavour, della Novalesa, di Staffarda, di Fruttuaria e le Sagre da San Michele a San Fede, a Sant'Antonio di Ranverso. Le culle intanto crescevano gli eroi, condottieri o gregari che da Agricola il vincitore sul Danubio giungono fino ai moderni alpini dei battaglioni di Monte Nero. Quando il primo anelito di un'arte nazionale svegliò l'archi- Santuario di Maria Vergine della Consolata tettura che SÌ chiama 16 romantica, Torino la impose dal campanile di Sant'Andrea (chiesa della Consolata) a Ciriè, alle torri di Susa, alle Basiliche del Monteffato. Peregrinando dalla Badìa di San Giacomo di Stura, a Pianezza, Piobesi, Rivoli, fino a Montiglio, Cherasco, Cavagnolo, non troveremo che un insorgere di torri, di cappelle, di cuspidati campanili romanici, che le minori città sorelle da Acqui a Casale ripeteranno. Custode di
arte e di storia, Torino, in questi anni nuovi di accresciutofascino, vuol risalire più indietro ancora nelle memorie e si appresta ad inaugurare accanto al suo Duomorinascimentale « La insula Sacra » alla colonizzazioned'Augusto. Cosi Roma e romanesimoaffermeranno una continuità di storia che dura dai giorni di Cesare al secolo di Mussolini e di VittorioEmanuele III. Più tardi l'architettura benedettina accostò, senza alterazione, le forme paesane a quelle francesi, donde sorsero Santa Maria di Vezzolano (Albugnano d'Asti) e Sant'Andrea di Vercelli, due miracoli di arte nazionale. Ma se grandi furono i costruttori come Guglielmo da Volpiano che all'alba 17
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arte e di storia,<br />
Torino, in<br />
questi anni<br />
nuovi di accresciutofascino,<br />
vuol risalire<br />
più indietro<br />
ancora<br />
nelle memorie<br />
e si appresta<br />
ad inaugurare<br />
accanto<br />
al suo Duomorinascimentale<br />
« La<br />
insula Sacra »<br />
alla colonizzazioned'Augusto.<br />
Cosi<br />
Roma e romanesimoaffermeranno<br />
una<br />
continuità di<br />
storia che dura<br />
dai giorni<br />
di Cesare al<br />
secolo di Mussolini<br />
e di VittorioEmanuele<br />
III. Più tardi l'architettura benedettina accostò,<br />
senza alterazione, le forme paesane a quelle francesi,<br />
donde sorsero Santa Maria di Vezzolano (Albugnano<br />
d'Asti) e Sant'Andrea di Vercelli, due miracoli<br />
di arte nazionale. Ma se grandi furono i costruttori<br />
come Guglielmo da Volpiano che all'alba<br />
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