Anno I numero 5 - Associazione di amicizia Italia-Cuba

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05.06.2013 Views

Lohania Aruca Alonso “La piena dignità dell'Uomo e della Donna a Cuba è obiettivo principale della cultura nella costruzione del Socialismo” In nessun modo si può perdere la rotta della coscienza sociale e il suo esercizio comune, nel processo lungo, pieno di difficoltà e di rischi che caratterizza la Rivoluzione cubana e la sua cultura attuale, quest’ultima profondamente impegnata nella conservazione e nella trasmissione alle nuove generazioni del contenuto più essenziale delle nostre lotte, ben espresso da José Martí con la frase “la dignità piena dell'Uomo”, inteso come specie biologica, con le sue insscindibili diversità di sesso e razza. Questo enunciato è il punto di partenza più reale, che è esistito dall'ascesa della Rivoluzione cubana al potere, al Governo della nostra repubblica. Qualunque dimenticanza, o alterazione di questo principio basilare, sarebbe fatale per la nostra nazione e per i nostri cittadini e dovremmo pensare immediatamente a ristabilire totalmente la sua memoria e autenticità per potere continuare a combattere su qualunque terreno: l'economia, la politica, la società, o la cultura in generale. La costruzione del Socialismo a Cuba ha richiesto, e richiederà nel futuro, a breve o a lungo termine, e attraverso diverse tappe di diversa durata, una grande volontà nazionale, ispirata alla giustizia e alla lucidità dei nostri principi politici, etici e morali, specialmente da parte della direzione politica del paese. Creare una società umana con la sufficiente vitalità, armonia, saggezza e fermezza, che sia capace di affrontare i rischi che implica l’essere un paese con 8 la nostra posizione geografica e con il nostro clima, con poche risorse economiche, piccolo, ancora con una popolazione ridotta, ma con il coraggio di mantenere la nostra indipendenza e sovranità nazionale, di fronte alla maggiore potenza militare del mondo, è una delle maggiori e più belle utopie romantiche mai sognate. E tuttavia, si può. A patto che abbiamo gli occhi e la coscienza ben aperti, ben vigili per il conseguimento dei nostri propositi e che non perdiamo la rotta del nostro cammino per contorti e ingannevoli sentieri. Non è intenzione di questa considerazione portare avanti dimostrazioni di tesi. Tutti, noi cubani e cubane che viviamo giorno per giorno le molteplici tensioni che accadono inevitabilmente nella vita quotidiana, dal più umile lavoratore, fino al più alto dei nostri dirigenti, conosciamo l'alta responsabilità che implica il difendere le nostre idee e plasmarle in una realtà nuova, a beneficio della nostra Patria e dell'Umanità. Se la Cultura è il nostro miglior scudo, dobbiamo vigilare che questo sia invulnerabile di fronte alle idee conservatrici e retrograde, in particolare quella annessionista, che

innegano i nostri principi politici, etici e morali. Bisogna rinforzare questo scudo con idee innovative, creative, con una teoria scientifica sociale aggiornata, con una critica appropriata e responsabile. Cuba deve forgiare gli elementi del suo sviluppo umano tanto nell’attualità come nel futuro, ben lontano dalla miseria capitalista e borghese. Non è possibile guardare l'oro e la ricchezza accumulati nei paesi capitalisti “sviluppati e sottosviluppati” da una minoranza oligarchica, senza vedere quanta miseria e anche quanta ingiustizia si sono accumulate in essa durante più di quattro secoli; senza aborrire i suoi crimini di ogni tipo contro l'Umanità; senza respingere l'individualismo e l'egoismo che continuano a imputridire i resti di coscienza che ancora possa esistere in quelle società nel secolo XXI e in quelli venturi. I pochi membri del club dei paesi ricchi, non hanno neanche chiara l'idea che salvare il Pianeta è assolutamente imprescindibile e inevitabile, per salvarsi essi stessi con le loro “ricchezze”. 9 Deve, quindi, essere chiaro per i poveri che per aspirare alla libertà, all'uguaglianza e alla fraternità tra gli uomini e le donne del mondo, di tutti i colori e di tutte le provenienze etniche, - per eliminare le eredidi povertà, razzismo, sessismo, e tutte le manifestazioni del sottosviluppo che ci hanno portato il colonialismo e il neocolonialismo - il capitalismo, e ancor meno ora nella sua tappa di crisi generale e totale, non è la strada dei nostri popoli. È imprescindibile e improrogabile per l'Umanità, aprire una nuova via, creare soluzioni nuove, relazioni umane diverse, e tutto ciò conquistarlo sulla base del lavoro manuale e intellettuale liberato, reso degno, altamente rivalutato, coscientemente pianificato e misurato, necessariamente rimunerato in modo giusto, in accordo con le leggi economiche socialiste, non con quelle mercantiliste. Si deve smettere ormai di chiudere gli occhi, tra i cubani, davanti all'indisciplina, al lavoro raffazzonato, alle negligenze, alle “soluzioni” estranee (copiate o importate) che non risolvono nulla. La Rivoluzione cubana ha sradicato l'analfabetismo, ha messo a disposizione del popolo un sistema educativo avanzato – gratuito, dalla scuola elementare a quella superiore -, lo sviluppo della Scienza e della Cultura, e con la partecipazione popolare ha creato una grande riserva di intelligenza per trovare le nostre soluzioni, adeguate alle necessità dei territori, delle province e dei municipi, secondo le loro particolarità. Lasciar fluire questa enorme e vera ricchezza, in tutti e in ognuno degli angoli meno accessibili del paese, è l'unica e più adeguata soluzione.

innegano i nostri principi politici, etici e<br />

morali. Bisogna rinforzare questo scudo<br />

con idee innovative, creative, con una<br />

teoria scientifica sociale aggiornata, con<br />

una critica appropriata e responsabile.<br />

<strong>Cuba</strong> deve forgiare gli elementi del suo<br />

sviluppo umano tanto nell’attualità<br />

come nel futuro, ben lontano dalla<br />

miseria capitalista e borghese. Non è<br />

possibile guardare l'oro e la ricchezza<br />

accumulati nei paesi capitalisti<br />

“sviluppati e sottosviluppati” da una<br />

minoranza oligarchica, senza vedere<br />

quanta miseria e anche quanta<br />

ingiustizia si sono accumulate in essa<br />

durante più <strong>di</strong> quattro secoli; senza<br />

aborrire i suoi crimini <strong>di</strong> ogni tipo contro<br />

l'Umanità; senza respingere<br />

l'in<strong>di</strong>vidualismo e l'egoismo che<br />

continuano a imputri<strong>di</strong>re i resti <strong>di</strong><br />

coscienza che ancora possa esistere in<br />

quelle società nel secolo XXI e in quelli<br />

venturi. I pochi membri del club dei<br />

paesi ricchi, non hanno neanche chiara<br />

l'idea che salvare il Pianeta è<br />

assolutamente imprescin<strong>di</strong>bile e<br />

inevitabile, per salvarsi essi stessi con<br />

le loro “ricchezze”.<br />

9<br />

Deve, quin<strong>di</strong>, essere chiaro per i poveri<br />

che per aspirare alla libertà,<br />

all'uguaglianza e alla fraternità tra gli<br />

uomini e le donne del mondo, <strong>di</strong> tutti i<br />

colori e <strong>di</strong> tutte le provenienze etniche,<br />

- per eliminare le ere<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> povertà,<br />

razzismo, sessismo, e tutte le<br />

manifestazioni del sottosviluppo che ci<br />

hanno portato il colonialismo e il<br />

neocolonialismo - il capitalismo, e ancor<br />

meno ora nella sua tappa <strong>di</strong> crisi<br />

generale e totale, non è la strada dei<br />

nostri popoli.<br />

È imprescin<strong>di</strong>bile e improrogabile per<br />

l'Umanità, aprire una nuova via, creare<br />

soluzioni nuove, relazioni umane<br />

<strong>di</strong>verse, e tutto ciò conquistarlo sulla<br />

base del lavoro manuale e intellettuale<br />

liberato, reso degno, altamente<br />

rivalutato, coscientemente pianificato e<br />

misurato, necessariamente rimunerato<br />

in modo giusto, in accordo con le leggi<br />

economiche socialiste, non con quelle<br />

mercantiliste.<br />

Si deve smettere ormai <strong>di</strong> chiudere gli<br />

occhi, tra i cubani, davanti<br />

all'in<strong>di</strong>sciplina, al lavoro raffazzonato,<br />

alle negligenze, alle “soluzioni” estranee<br />

(copiate o importate) che non risolvono<br />

nulla. La Rivoluzione cubana ha<br />

sra<strong>di</strong>cato l'analfabetismo, ha messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione del popolo un sistema<br />

educativo avanzato – gratuito, dalla<br />

scuola elementare a quella superiore -,<br />

lo sviluppo della Scienza e della<br />

Cultura, e con la partecipazione<br />

popolare ha creato una grande riserva<br />

<strong>di</strong> intelligenza per trovare le nostre<br />

soluzioni, adeguate alle necessità dei<br />

territori, delle province e dei municipi,<br />

secondo le loro particolarità. Lasciar<br />

fluire questa enorme e vera ricchezza,<br />

in tutti e in ognuno degli angoli meno<br />

accessibili del paese, è l'unica e più<br />

adeguata soluzione.

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