Anno I numero 5 - Associazione di amicizia Italia-Cuba
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INVITO ALLA LETTURA<br />
LA GIOVANE CUBA" (nuovo libro <strong>di</strong> ZAMBON EDITORE) >>> fonte :<br />
zambon@zambon.net<br />
NUOVO LIBRO dal titolo “LA GIOVANE CUBA” === Scritto tra il 1963 e il 1964 e<br />
rimasto ine<strong>di</strong>to fino ad ora, questo libro è il resoconto <strong>di</strong> un viaggio durato più<br />
del previsto. Giunta a <strong>Cuba</strong> con l’obiettivo <strong>di</strong> incontrare i leader del Governo<br />
rivoluzionario, per capire l’evoluzione ideologica dei barbudos verso il marxismo e<br />
il comunismo, l’autrice – uno dei primi reporter occidentali a intervistare Fidel<br />
Castro – ci offre al tempo stesso uno spaccato <strong>di</strong> vita quoti<strong>di</strong>ana cubana a soli<br />
quattro anni dalla Rivoluzione.<br />
Le interviste alle principali personalità politiche dell’isola – non solo Fidel, ma<br />
anche Raúl Castro, Dorticós, il Che, Celia Sanchez, Haydée Santamaria e tanti<br />
altri – si alternano e si intrecciano agli incontri con la gente comune nei locali<br />
dell’Avana, nei campi <strong>di</strong> raccolta della canna, nei paesini <strong>di</strong> provincia, sulla<br />
Sierra. Il risultato è una galleria <strong>di</strong> ritratti <strong>di</strong> donne e uomini, che, ciascuno a suo<br />
modo, ci raccontano come si vince e come si <strong>di</strong>fende una rivoluzione.<br />
Un <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> viaggio che è ora un documento storico <strong>di</strong> eccezionale interesse.<br />
Con 90 fotografie e interviste a Fidel Castro e a Che Guevara finora mai<br />
pubblicate in <strong>Italia</strong>.<br />
-<br />
«Ecco la <strong>di</strong>fferenza tra un rivoluzionario e un ribelle. Di ribelli ce ne sono tanti.<br />
Una volta vinta la guerra vanno in televisione, si fanno invitare in altri paesi,<br />
percorrono le città in cabriolet e salutano la folla. [...]. Fidel non ha fatto niente<br />
<strong>di</strong> tutto questo per un motivo molto semplice: non è solamente un ribelle, è un<br />
rivoluzionario. E non smetterà mai.»<br />
«Avevamo capito che non esistono le mezze misure: o si faceva come si è fatto<br />
oppure questa smetteva <strong>di</strong> essere una rivoluzione; e quanto al socialismo, non<br />
era quel che la propaganda ci aveva fatto credere, e non era nemmeno<br />
necessariamente quel che era stato in altri paesi: era quello che ne facevamo<br />
noi.»<br />
«D'un tratto due uomini a cavallo, sicuramente due operai dell'azienda collettiva,<br />
irrompono nel mio campo visivo, e mi fanno uno strano effetto: se in quel<br />
momento mi fossi trovata in una fattoria privata e li avessi visti passare, con quel<br />
loro atteggiamento, né arrogante né servile, ma semplice, li avrei certamente<br />
scambiati per i padroni <strong>di</strong> quella terra.»<br />
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