LINGUISTICA XLIX - Filozofska fakulteta - Univerza v Ljubljani
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2.5 Classificazione dei fenomeni osservati in base alla quantità di risposte inappropriate<br />
La Tabella 5 (per la sua lunghezza è stata inserita nell’Appendice) riassume i dati<br />
principali delle analisi. È stata elaborata in modo tale da disporre le soluzioni degli<br />
studenti in un ordine che tiene conto del grado di criticità di ciascun fenomeno.<br />
La Tabella 5 mette in evidenza un fatto molto curioso: pare che lo stesso fenomeno<br />
possa presentare livelli diversi di criticità (si osservino gli esempi di flash-back e<br />
di azioni extratemporali). Si potrebbe, dunque, sostenere che la valutazione del<br />
mondo testuale sottostante e degli elementi di cotesto in cui il fenomeno è inserito<br />
sia decisiva nella scelta appropriata dei mezzi linguistici.<br />
2.6 Mondo testuale e cotesto<br />
L’analisi dei risultati dimostra che gli studenti hanno capito relativamente bene il mondo<br />
testuale, ossia i contenuti di ogni singolo testo. Infatti, hanno ritenuto sconosciuto soltanto<br />
l’1,04% di tutte le espressioni usate nei testi. 26 La quantità di errori di tipo semantico,<br />
inoltre, si è rivelata molto inferiore rispetto agli errori di tipo sintattico o sintatticopragmatico.<br />
Alcuni altri dati svelano qualche difficoltà in più: dovendo tradurre il testo<br />
D in sloveno gli studenti si sono resi conto delle difficoltà semantiche e lessicali in misura<br />
maggiore di quanto non fosse accaduto nella fase che prevedeva la sola identificazione<br />
di espressioni sconosciute nel cloze B. Una percentuale superiore al 60% – il 61,11% degli<br />
studenti di Italianistica e il 62,86% di quelli di Traduzione – ha dichiarato di non aver<br />
avuto difficoltà a capire il contenuto del cloze GFC, il più complicato di tutti. Difficoltà<br />
in tal senso sono state evidenziate dal 33,33% degli studenti di Italianistica e dal 37,14%<br />
di quelli di Traduzione. Va notato il fatto che il gruppo IT2 ha risolto con un maggior<br />
numero di forme appropriate i cloze preceduti dalla versione slovena (2E, 2GFC, C, 2D)<br />
del testo; ciò si è verificato in misura minore anche per i gruppi TRA4 e TRA3. È, quindi,<br />
possibile che il motivo per cui il gruppo IT2 si è classificato all’ultimo posto della graduatoria<br />
generale (si veda 2.9) sia in parte imputabile alle difficoltà di comprensione. Nel<br />
complesso i cloze preceduti dalla versione slovena non sono caratterizzati sistematicamente<br />
da una quantità superiore di soluzioni appropriate rispetto agli altri cloze, il che<br />
potrebbe essere interpretato come segno di assenza di difficoltà significative degli studenti<br />
nel comprendere il mondo testuale. Il paragone tra i risultati dei cloze D, E, GFC e i<br />
rispettivi cloze 2D, 2E, 2GFC – che riflettono la prestazione degli studenti prima e dopo<br />
il confronto con la versione slovena – ha, tuttavia, rivelato quasi sempre un miglioramento<br />
della prestazione successiva alla lettura o all’elaborazione della versione slovena.<br />
Una delle strategie basilari che aiutano a riempire il cloze con le forme appropriate,<br />
considerando il contenuto del testo come un’unità e non solo sulla base degli elementi<br />
di cotesto vicino, consiste nella prelettura. Nel caso dei testi brevi della prima<br />
parte del test il 68,57% degli studenti ha asserito di aver letto gli interi cloze prima di<br />
26 In condizioni ottimali il lettore ha bisogno, all’interno di un testo, di conoscere il 95% del lessico<br />
per poter ricreare con successo il mondo testuale. Il rimanente 5% può essere desunto dal contesto<br />
(Šifrar Kalan 2008: 53).<br />
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