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LINGUISTICA XLIX - Filozofska fakulteta - Univerza v Ljubljani

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timo governa un’azione verbale dinamica, come con telefonare, arrivare e i loro soggetti.<br />

L’enunciato tetico ottenuto introduce direttamente la relazione soggetto-verbo<br />

(SV) quando l’aspetto dinamico dell’uno come dell’altro dei due elementi non è evidente<br />

e focalizza il soggetto (VS) quando il suo referente è alla base della realizzazione<br />

dell’azione, cioè quando lo scopo dell’asserzione è non solo di associare un referente<br />

ed un’azione ma soprattutto di attribuire l’azione ad una persona particolare,<br />

che ne è il punto di partenza.<br />

Il secondo contesto, invece, attribuiva uno statuto comunicativo diverso ai due<br />

elementi: il verbo veicolava l’informazione richiesta dall’interlocutore, il soggetto<br />

invece era (solo) il tema dell’interazione.<br />

Cominceremo ricordando ancora una volta che in italiano non è necessaria la<br />

presenza «esplicita» del soggetto: la sua espressione può limitarsi alle marche verbali<br />

(tranne se sono ambigue). Da questa opzionalità deriva che la scelta tra presenza o<br />

assenza di questo costituente viene direttamente legata al valore comunicativo che<br />

gli è attribuito nell’enunciato. Nel nostro contesto, l’argomento unico è presupposto<br />

e viene affermato solo il predicato. La presenza esplicita del soggetto è considerata<br />

dai parlanti nativi come accessoria, il verbo invece e l’azione alla quale rinvia costituiscono<br />

lo scopo dell’intervento. È quindi questo secondo costituente, la cui presenza<br />

è richiesta dal contesto, che riceve tutte le marche della prominenza nell’enunciato-risposta<br />

(può comparire solo, occupare la posizione finale se il soggetto è espresso<br />

di nuovo, non è distaccato, riceve l’accentazione principale…).<br />

Se la presenza del soggetto in posizione iniziale (SV) è contestualmente ammessa,<br />

la realizzazione di questo stesso argomento in posizione finale (VS) è rifiutata e<br />

l’enunciato deve essere considerato come inadeguato. Ed è lo stesso per le due proposizioni<br />

di risposta che contengono un pronome tonico che rinforza il soggetto. La<br />

conclusione da trarre da questi risultati è che il contesto qui esclude tutte le strategie<br />

che nell’enunciato contribuiscono ad attribuire lo statuto di elemento focale al soggetto.<br />

Tuttavia, il fatto che l’argomento non possa ricevere le marche proprie al focus<br />

non gli toglie la possibilità di essere considerato come un elemento prominente nel<br />

discorso: non lo è quando viene solo espresso attraverso la morfologia del verbo o<br />

quando è distaccato a destra, in appendice, ma la volontà di sottolineare la sua funzione<br />

tematica nell’enunciato è evidente quando è posto all’inizio e ancora di più<br />

quando è dislocato a sinistra.<br />

Il contesto tiene a questa prominenza attribuita al soggetto, elemento la cui presenza,<br />

ricordiamo, è facoltativa:<br />

9. V > SV > S,V > V,S (S(,))V > V,S<br />

In modo globale, il distacco in posizione iniziale del soggetto (S,V) è in effetti considerato<br />

dai parlanti come più adatto al contesto che la sua realizzazione identica in<br />

finale (V,S). Per dormire e telefonare, la prima struttura domina largamente poiché,<br />

in termini di percentuale di uso, più del 10% la separano della seconda. Invece, le<br />

esigenze legate al verbo arrivare sono abbastanza forti per limitare lo scarto al solo<br />

3%. Infatti, l’influenza che ha il verbo sotto la posizione del suo argomento è debole<br />

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