ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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— 62 - nella prim a classe, il Rossi nella categoria Agricoltura, commercio e ma­ nifatture, O nofrio Scassi in quella dei Medici e chirurghi, dove ebbe a com­ pagni N icolò Covercelli, Giuseppe Guidetti, Giacomo Mazzini, Antonio M ongiardini e G. B. Pratolongo, non, ed è sintomatico, POlivari, non i più scalmanati democratici, il Bonomi, il Repetto, il D’Albertis, il Vaccarezza. Entravano invece tra gli associati Gio. Maria Cambiaso, Michelangelo Gian- neri, Luigi Marchelli, Giuseppe Mojon, Pietro Serravalle, alcuni dei quali, come Marchelli e M ojon, ebbero veramente fama e posto onorevole come filantropi e scienziati. Fu con loro per breve tempo anche il Morando (1) e il titolo della sua ascrizione, a parte i meriti politici, è indicato certo da quanto riferiva il medico Landò alla Società di emulazione nel 1803: * Sono parecchi anni che il solfato di magnesia, conosciuto in commercio sotto il nome di sai d ’Inghilterra si ricava dal monte della Guardia mercè gli sforzi e l’irrequieto genio del fu cittadino Felice Morando » (2). Il Direttorio Esecutivo aveva provveduto alle nomine con decreto del 31 ottobre, stabilendo per il 4 novembre la solenne inaugurazione dell’isti­ tuto (3). Era troppo naturale che non tutti fossero contenti: gli aspiranti delusi dovevano considerare ingiusta la propria esclusione, ed è probabilmente espressione di uno di codesti malcontenti l’acido e ironico articolo del Censore nel quale si ammira la fecondità prodigiosa del Direttorio Esecutivo, che in un batter d ’occhio ha creato tanti uomini illuminati e capaci d’illuminare tutta la repubblica (4): come l’altro del Monitore, subito dopo l’inaugurazione del­ l’istituto: «T utti i singoli membri dell’istituto sono il fiore della probità, de' lum i e del Civismo di tutta la Liguria, perchè il Direttorio che gli ha eletti era obbligato dalla legge a sceglierli fra i più commendabili per queste pre­ rogative. G li Associati sono quelli fra tutti che hanno il primo accessit ^ questo sublime grado di perfezione. Costoro, se mai venissero in disputa per questi titoli con qualunque di quelli che presentemente vivono, hanno già una sen­ tenza in loro favore passata in giudicato» (5). La seduta inaugurale ebbe luogo il 4 novembre nella ex chiesa della Purificazione assegnata come sede, presenti tre dei Direttori (essendo malati (1) Il 12 maggio 99 però il Ministro dell’interno, cioè lo stesso Rossi, partecipa «la necessità di scusare il Cittadino Morando dalla carica di membro associato, valetudinatio e di cittadinanza straniera ». Le dimissioni sono respinte, ma poi, senza altra discussione, gli si nomina un successore. Processi verbali deU’Istituto Nazionale, Bibi. Univer. ms. F. V. 21, c. 52 e 54. (2) Memorie della Società medica di Emulazione, tomo II, 2' quadrimestre, Genova 1803, pag. VI. (3) Gazzetta Nazionale, n. 21, 3 novembre 1798, pag. 168-9. (4) I l Censore, n. 2, a. Il, 3 novembre 1798, pag. 6. (5) M onitore ligure, n. 15, 7 novembre 1798, pag. 60. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

— 63 — gli altri due), i Ministri, tutti gli Accademici e, naturalmente, l’incaricato di Francia, Belleville. Proclamati dal Segretario Generale del Direttorio Esecutivo i membri residenti e associati, e udito il discorso del Ministro dell’interno, l’istituto fin dalla prima seduta procede alla nomina del Presidente e del Segretario di ciascuna classe eleggendo per la prima rispettivamente M ongiar­ dini e De Ambrosis, per la seconda Corvetto e Sconnio; quindi designa una commissione incaricata di presentare per la prossima seduta un programma di regolamento interno (e sono eletti G. B. Rossi, Francesco Pezzi, Nicolò Mangini, Onofrio Scassi e Ambrogio Viale); finalmente, prestato da ogni membro il giuramento civico, delibera di comunicare ufficialmente al Corpo Legislativo la propria installazione e di rivolgere invito a tutti i cittadini liguri perchè gli comunichino lumi e proposte (1). Tutti i giornali descrissero la cerimonia e la laboriosa seduta con liete parole che assunsero un tono entusiastico nell’ufficiosa Gazzetta. Due cose, diceva, occorrono ai popoli liberi: Governo e Istruzione. 11 primo è orga­ nizzato dalla Costituzione, l’istituto darà la seconda. «Tocca or dunque all’istituto Nazionale di compiere l’opera grande e sublime della Ligure Rivoluzione. Noi vedremo partire dal suo seno come da un perenne centro di luce i vivi raggi brillanti del sapere e della ragione, che, diffondendosi per tutta la Repubblica, romperanno le tenebre che la mano crudele dell’aristocrazia, per sistema di scellerata politica, aveva condensate nel nostro cervello. Non è lontano quel giorno in cui il Popolo Ligure, penetrato della sua dignità, istruito dei suoi doveri, appassionato della libertà quanto della virtù, vedrà risorgere i bei secoli fortunati di Atene e Roma, e nel dolce sentimento della sua felicità estinguerà la triste memoria delle passate vicende » (2). Altri sono invece meno entusiasti; la lunga e disordinata discussione sin dalla prima seduta — aveva assunto e tenne la presidenza generale il Mongiardini, perchè Corvetto era ammalato — aveva lasciato, secondo il Cen­ sore, una sgradevole impressione (3); ma più spiacque quel rivolgersi ai (1) Processi verbali dell'Istituto Nazionale, ms. Bibl. Univ. di G enova, segnato F. V. 21, c. 1. Questo registro contiene gli abbozzi dei verbali per tutta la durata dell’istituto. Il vero verbale steso è nel Registro del Processo Verbale dell’istituto N azionale dal 4 novem bre 1798 al 15 marzo 1800, ma si arresta a questa data, nella Biblioteca C ivica Berio, segnato D bis, 8, 5, 59. — Sulla fondazione e l’opera dell’istituto v. C l a v a r in o , li, 128 sgg.; I s n a r d i II, 112 sgg., G in o Lo r ia , in Gazzetta d i Genova, n. 9, 30 settembre 1920; A. L a t t e s, nel cenno storico com preso nel voi. L ’Università d i Genova, G enova, 1923, pag. 24. (2) Gazzetta Nazionale, n. 22, a. II, 10 novembre 1798, pag. 171. A pag. 174 la cro­ naca della cerim onia « brillante e magnifica, ravvivata dalle sinfonie m ilitari e cantici repub­ blicani, e incessanti applausi di una gran folla di p o p olo ». (3) I l Censore, n. 3, 6 novembre, pag. 10. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

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gli altri due), i Ministri, tutti gli Accademici e, naturalmente, l’incaricato <strong>di</strong><br />

Francia, Belleville. Proclamati dal Segretario Generale del Direttorio Esecutivo<br />

i membri residenti e associati, e u<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>scorso del Ministro dell’interno,<br />

l’istituto fin dalla prima seduta procede alla nomina del Presidente e del<br />

Segretario <strong>di</strong> ciascuna classe eleggendo per la prima rispettivamente M ongiar­<br />

<strong>di</strong>ni e De Ambrosis, per la seconda Corvetto e Sconnio; quin<strong>di</strong> designa una<br />

commissione incaricata <strong>di</strong> presentare per la prossima seduta un programma<br />

<strong>di</strong> regolamento interno (e sono eletti G. B. Rossi, Francesco Pezzi, Nicolò<br />

Mangini, Onofrio Scassi e Ambrogio Viale); finalmente, prestato da ogni<br />

membro il giuramento civico, delibera <strong>di</strong> comunicare ufficialmente al Corpo<br />

Legislativo la propria installazione e <strong>di</strong> rivolgere invito a tutti i citta<strong>di</strong>ni liguri<br />

perchè gli comunichino lumi e proposte (1).<br />

Tutti i giornali descrissero la cerimonia e la laboriosa seduta con liete<br />

parole che assunsero un tono entusiastico nell’ufficiosa Gazzetta. Due cose,<br />

<strong>di</strong>ceva, occorrono ai popoli liberi: Governo e Istruzione. 11 primo è orga­<br />

nizzato dalla Costituzione, l’istituto darà la seconda. «Tocca or dunque<br />

all’istituto Nazionale <strong>di</strong> compiere l’opera grande e sublime della <strong>Ligure</strong><br />

Rivoluzione. Noi vedremo partire dal suo seno come da un perenne centro<br />

<strong>di</strong> luce i vivi raggi brillanti del sapere e della ragione, che, <strong>di</strong>ffondendosi<br />

per tutta la Repubblica, romperanno le tenebre che la mano crudele<br />

dell’aristocrazia, per sistema <strong>di</strong> scellerata politica, aveva condensate nel nostro<br />

cervello. Non è lontano quel giorno in cui il Popolo <strong>Ligure</strong>, penetrato della<br />

sua <strong>di</strong>gnità, istruito dei suoi doveri, appassionato della libertà quanto della<br />

virtù, vedrà risorgere i bei secoli fortunati <strong>di</strong> Atene e Roma, e nel dolce<br />

sentimento della sua felicità estinguerà la triste memoria delle passate<br />

vicende » (2).<br />

Altri sono invece meno entusiasti; la lunga e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nata <strong>di</strong>scussione<br />

sin dalla prima seduta — aveva assunto e tenne la presidenza generale il<br />

Mongiar<strong>di</strong>ni, perchè Corvetto era ammalato — aveva lasciato, secondo il Cen­<br />

sore, una sgradevole impressione (3); ma più spiacque quel rivolgersi ai<br />

(1) Processi verbali dell'Istituto Nazionale, ms. Bibl. Univ. <strong>di</strong> G enova, segnato F. V.<br />

21, c. 1. Questo registro contiene gli abbozzi dei verbali per tutta la durata dell’istituto. Il<br />

vero verbale steso è nel Registro del Processo Verbale dell’istituto N azionale dal 4 novem bre<br />

1798 al 15 marzo 1800, ma si arresta a questa data, nella Biblioteca C ivica Berio, segnato<br />

D bis, 8, 5, 59. — Sulla fondazione e l’opera dell’istituto v. C l a v a r in o , li, 128 sgg.; I s n a r d i II,<br />

112 sgg., G in o Lo r ia , in Gazzetta d i Genova, n. 9, 30 settembre 1920; A. L a t t e s, nel cenno<br />

storico com preso nel voi. L ’Università d i Genova, G enova, 1923, pag. 24.<br />

(2) Gazzetta Nazionale, n. 22, a. II, 10 novembre 1798, pag. 171. A pag. 174 la cro­<br />

naca della cerim onia « brillante e magnifica, ravvivata dalle sinfonie m ilitari e cantici repub­<br />

blicani, e incessanti applausi <strong>di</strong> una gran folla <strong>di</strong> p o p olo ».<br />

(3) I l Censore, n. 3, 6 novembre, pag. 10.<br />

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