ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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05.06.2013 Views

Carissimo fratello! — 352 — IV. Marsiglia, lì 4 febb. 1820. Sarete sorpreso nel vedermi per anche in questa, ma il desiderio, e la probabilità che credevo di molta convenienza nell’acquisto di un Bastimento ne è stata in parte la cagione: varie circostanze avendo svillupato dei dif- fetti in esso, e la necessità nella quale mi sarei trovato di restar quà ad as-, sistere alle riparazioni necessarie per maggior economia, mi hanno deciso di non farne nulla: Un altro che trovavasi all’incanto essendo montato a un prezzo troppo alto mi ha fatto perdere per anche tré giorni per attenderne il risultato, ed eccomi finalmente vicino a mettermi in viaggio, partirò frà poche ore, e sarò senz’altro ai 11 a Parigi. Non avendo potuto riuscire a far qualche cosa da produrmi qualche cattive spese, mi sono interessato con un Capitano mio antico amico in una partita di zuccheri raffinati, che a cagione del premio accordato dal Governo all’estrazione, riviene a un prezzo molto mediocre in confronto di quelli a cui si vendono a Odessa, ed in Crimea, poiché rivengono con tutte spese resi in quei porti da 29 a 30 Ruboii, e colà vendonsi, a Odessa (Porto franco) 42 a 45 secondo gli ul­ timi listini ed altrove diritti di Dogana pagati da 50 a 55. A tale effetto mi sono prevalso credito dei SS-ri De la Rue per la somma di franchi sei Mille. Ne ho avvisato cotesti SS." ed i miei amici di Pietroburgo. Questo Commandante della Divisione Militare, sig. Barone di Damas, il Prefetto Conte Villanuova, il Console sardo Pagano, e molti Negozianti de qual ho fatto conoscenza, mi hanno colmato di attenzioni, ed ho avuto 1 agio di visitare tutto quello che è suscettibile di qualche osservazione. Il primo è parente del Duca di Richelieu.', ed il Console m’incaricò di salutarvi distintamente. Desidererei che mi diceste qualche cosa della nota che vi acchiusi per varie bagattelle alla mia partenza, principalmente per il pacchetto del M i­ nistro di Roma, e che aveste la bontà di far vedere alla Posta, e dalli Sig.ri Rossi, e Brignardelli se vi si trovano delle lettere al mio indirizzo. Mille baci al Nino e saluti a tutti di casa. Perdonate alla sincerità della mia penultima, ma quella parola di giri e raggiri non mi sorte di testa. Vi abbraccio di cuore- V.ro aff.mo fratello Raffaele. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

Carissimo fratello, — 353 — V. Parigi, lì 26 febb. 1820. Ricevetti al mio qui arrivo il vostro amorevolissimo foglio di 6 corrente che rinchiudeva due altre lettere di Torino e di Kerci. Il mio timore di non trovare più in questa città il Duca di Richelieu si cambiò nel piacere di sentirlo nominato l’istesso giorno del mio arrivo Presidente del Ministero coll’applauso di tutta la Francia, che vede nella sua nominazione la sicurezza pubblica che trovavasi minacciata dall’attentato orribile commesso nella persona Reale del Duca di Berrì: I stessi suoi nemici non osano rifiutarli le grandi qualità che lo adornano, la mia penna è troppo debole per dipingervi coi colori veri della sua grande riputazione tutto il bene che ne ho sentito dire da per tutto, è il vero trionfo della virtù. M r Decasses ha finito come aveva cominciato, senza poter essere utile a nessun partito ha avuto l’abilità di renderseli tutti contrari: C iò lo caratterizza appieno: ha provato che sulla grande scena politica, la m edio­ crità non può brillare. Un gran Ministro non riesce che allorquando ha solcato quel vasto oceano, e che ne hà una perfetta esperienza, col conoscere tutti gli elementi che influiscano, e che, addotatone il piano, marcia con costanza al suo destino: M.r Decasses non aveva rotta fissa, senza carta e senza nessun compasso voleva navigare, ed avvanzare sempre, con venti contrarj. Non credete che perchè arrivato sù questa tempestuosa spiaggia io cominci pure a politichizzare, nò, carissimo Onofrio, vi dico ciò che hò sen­ tito dai più consumati in questo genere. Mi sono presentato di già dal Sig. Agherman, dalli SS.i Thuvet che mi hanno accolto con molta gentilezza. Il primo si è informato della vostra salute, e di quella di Angelina, mi ha protestato della sua amicizia. L’istesso ha fatto S. E. il Duca, che m’impone pure di riverirvi. V ado dal C onte Rochechouart à collazione, poi dal Duca a pranzo, e qualche volta anche alla sera: ciò mi dà molta importanza, e mi fà stimare per quel che non sono, non vi potete immaginare l’accoglienza che ne hò ricevuto al mio arrivo. Devo correre al Lussembourg, sicché vi abbraccio. A ddio. Mille baci a Nino, saluti affettuosi all’amabiliss.a Angelina a Bettina, Girolamo, Carolina e Nicolino. 23 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012

Carissimo fratello!<br />

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IV.<br />

Marsiglia, lì 4 febb. 1820.<br />

Sarete sorpreso nel vedermi per anche in questa, ma il desiderio, e<br />

la probabilità che credevo <strong>di</strong> molta convenienza nell’acquisto <strong>di</strong> un Bastimento<br />

ne è stata in parte la cagione: varie circostanze avendo svillupato dei <strong>di</strong>f-<br />

fetti in esso, e la necessità nella quale mi sarei trovato <strong>di</strong> restar quà ad as-,<br />

sistere alle riparazioni necessarie per maggior economia, mi hanno deciso<br />

<strong>di</strong> non farne nulla: Un altro che trovavasi all’incanto essendo montato a un<br />

prezzo troppo alto mi ha fatto perdere per anche tré giorni per attenderne<br />

il risultato, ed eccomi finalmente vicino a mettermi in viaggio, partirò frà<br />

poche ore, e sarò senz’altro ai 11 a Parigi. Non avendo potuto riuscire a<br />

far qualche cosa da produrmi qualche cattive spese, mi sono interessato con<br />

un Capitano mio antico amico in una partita <strong>di</strong> zuccheri raffinati, che a<br />

cagione del premio accordato dal Governo all’estrazione, riviene a un prezzo<br />

molto me<strong>di</strong>ocre in confronto <strong>di</strong> quelli a cui si vendono a Odessa, ed in<br />

Crimea, poiché rivengono con tutte spese resi in quei porti da 29 a 30<br />

Ruboii, e colà vendonsi, a Odessa (Porto franco) 42 a 45 secondo gli ul­<br />

timi listini ed altrove <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> Dogana pagati da 50 a 55.<br />

A tale effetto mi sono prevalso cre<strong>di</strong>to dei SS-ri De la Rue per la<br />

somma <strong>di</strong> franchi sei Mille. Ne ho avvisato cotesti SS." ed i miei amici <strong>di</strong><br />

Pietroburgo.<br />

Questo Commandante della Divisione Militare, sig. Barone <strong>di</strong> Damas,<br />

il Prefetto Conte Villanuova, il Console sardo Pagano, e molti Negozianti<br />

de qual ho fatto conoscenza, mi hanno colmato <strong>di</strong> attenzioni, ed ho avuto<br />

1 agio <strong>di</strong> visitare tutto quello che è suscettibile <strong>di</strong> qualche osservazione. Il<br />

primo è parente del Duca <strong>di</strong> Richelieu.', ed il Console m’incaricò <strong>di</strong> salutarvi<br />

<strong>di</strong>stintamente.<br />

Desidererei che mi <strong>di</strong>ceste qualche cosa della nota che vi acchiusi<br />

per varie bagattelle alla mia partenza, principalmente per il pacchetto del M i­<br />

nistro <strong>di</strong> Roma, e che aveste la bontà <strong>di</strong> far vedere alla Posta, e dalli Sig.ri<br />

Rossi, e Brignardelli se vi si trovano delle lettere al mio in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Mille baci al Nino e saluti a tutti <strong>di</strong> casa.<br />

Perdonate alla sincerità della mia penultima, ma quella parola <strong>di</strong> giri<br />

e raggiri non mi sorte <strong>di</strong> testa. Vi abbraccio <strong>di</strong> cuore-<br />

V.ro aff.mo fratello Raffaele.<br />

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