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ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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posti (i). Alcuni che si erano anche recati a stu<strong>di</strong>are la malattia all’estero,<br />

ebbero dal Consiglio un premio pecuniario (2). Non era mancato anche<br />

qualche richiamo ai negligenti ma nella fretta e nell’orgasmo del momento<br />

non senza errori e ingiustizie. Un manifesto del protome<strong>di</strong>cato in data 29<br />

agosto or<strong>di</strong>nava a tutti i me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> dare il proprio nome alla Segreteria della<br />

città e il 2 settembre compariva nella Gazzetta un elenco <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e chirur­<br />

ghi che, per non aver ottemperato all’invito, erano sospesi dal loro ufficio:<br />

vi erano compresi tra gli altri i professori dell’Università Gerolam o Botto e<br />

Bartolomeo Gherar<strong>di</strong> e il celebre Paolo Della Cella, il pioniere delle esplora­<br />

zioni libiche, in quel momento neppure a Genova (3).<br />

In questo elenco Onofrio Scassi non è compreso: sarebbe stato troppo<br />

grave e clamoroso affronto, e poi i compilatori dell’elenco sapevano bene la<br />

ragione della sua assenza in quel momento. Eppure anch’egli aveva, come<br />

è naturale, i suoi nemici, e taluno (forse geloso della magnifica ascensione,<br />

forse memore ancora <strong>di</strong> essere stato da lui colpito in occasione <strong>di</strong> un’altra<br />

terribile epidemia e desideroso <strong>di</strong> un ingiusto contraccambio) lo accusò con<br />

denuncia anonima <strong>di</strong> aver abbandonato la città appunto per timore del colera.<br />

Secondo la consuetu<strong>di</strong>ne burocratica, la denuncia fu da Torino rimessa al<br />

Governatore Paulucci per informazioni e il velenoso anonimo otteneva<br />

soltanto l’effetto <strong>di</strong> far rinnovare al Governo centrale un quadro efficace e lu ­<br />

singhiero dell’opera e delle benemerenze del me<strong>di</strong>co genovese pienamente<br />

giustificando e documentando le ragioni della sua assenza.<br />

Onofrio Scassi, <strong>di</strong>ceva il Governatore « dopo <strong>di</strong> aver esercitata per<br />

40 anni l’arte sanitaria e insegnato in <strong>di</strong>verse cattedre, cessò affatto da sette<br />

anni dall’esercizio della me<strong>di</strong>cina e abbandonò la clientela. C ontinuò a sedere<br />

nel Magistrato <strong>di</strong> Sanità <strong>di</strong> cui era membro, ed anche qualche volta Presi­<br />

dente, fin dall’anno 1800. Nel blocco <strong>di</strong> Genova fu specialmente incari­<br />

cato <strong>di</strong> tutto ciò che riguardava l’epidemia allora dominante e non potendo<br />

(1) Gazzetta, n. 80, 82: 7, 14 ottobre 1835; A. Neri, Il Padre d i Giuseppe M azzini,<br />

Rivista <strong>Ligure</strong>, XXXVII, 1910, pag. 136 sgg.; A. Luzio, La Madre <strong>di</strong> Giuseppe M azzini,<br />

Torino, 1918, pag. 9 e 56 sgg.; Scrìtti <strong>di</strong> G iu s e p p e M a z z i n i , Epistolario, IV, 59.<br />

(2) Consiglio Generale, Reg. 1835-36, c. 49, 23 <strong>di</strong>cembre 1835. Anche Carlo Alberto<br />

nel suo Diario fa le lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> un dott. Accame andato volontariamente a Parigi a stu<strong>di</strong>arvi la<br />

malattia, fin dal 1832 mentre parla con sospetto <strong>di</strong> Benedetto Mojon per il quale credeva che<br />

il colera fosse un pretesto politico; F. S a la ta , Carlo Alberto ine<strong>di</strong>to pag. 301.<br />

(3) Gazzetta, n. 70, 2 settembre. Sul Della Cella v. F. R h o , La vita e l’opera del dott.<br />

P. D. C., Città <strong>di</strong> Castello, 1912; L. M e s s e d a o lia , Per lo stu<strong>di</strong>o della patologia e dell’igiene<br />

della Libia italiana, le osservazioni <strong>di</strong> P. D. C. in Atti dell’Accademia <strong>di</strong> agricoltura ecc. <strong>di</strong><br />

Verona, 1912; A. ISSEL, Un viaggiatore genovese nella Cirenaica durante il 1811, Rivista <strong>Ligure</strong>,<br />

1912; A. G h is le r i , La Libia nella storia e nei viaggiatori, Torino, Paravia, 1927, pag. 108<br />

sg. Nel 1832 Carlo Alberto Io aveva insignito dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Savoia; S a l a t a , Carlo Alberto<br />

ine<strong>di</strong>to, pag. 186.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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