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ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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con cui mi pregio raffermarmi <strong>di</strong> V. E. Umil.mo e Obbl.mo servitore Onofrio<br />

Scassi — Vice presidente della Giunta » (1).<br />

Le parole sottolineate sono autografe, ma con scrittura tremolante,<br />

stentata e senile, ben <strong>di</strong>versa dalla sicura e nitida grafia <strong>di</strong> un tempo. Se<br />

l’animo era sempre vivo e forse sempre un po’ ambizioso e desideroso <strong>di</strong><br />

azione e <strong>di</strong> onori, le forze fisiche venivano meno e la fine anzi era prossima.<br />

Poiché la malattia che lo trasse al sepolcro durò qualche mese, si può <strong>di</strong>re<br />

che egli non abbia effettivamente esercitato l’ufficio appena raggiunto. Il<br />

Sindaco Vincenzo Serra nel comunicarne al Ministro dell’interno la morte<br />

con lettera 10 agosto 1836 (e il Governatore Paulucci la confermava il gior­<br />

no successivo) aggiungeva che da lungo tempo la Giunta non si era raccolta<br />

perchè durante la lunga malattia lo Scassi mostrava contrarietà che si con­<br />

vocasse sotto la presidenza <strong>di</strong> altri. Doveva essergli infatti doloroso e amaro<br />

non poter esercitare la carica ambita della quale, del resto, e l’aveva <strong>di</strong>m o­<br />

strato alla prova, era e si sentiva pienamente degno e capace.<br />

*<br />

* *<br />

Un’altra amarezza aveva avuto negli ultimi suoi anni il me<strong>di</strong>co insigne<br />

che alla pubblica salute poteva senza iattanza affermare d ’aver largamente<br />

contribuito con la scienza e con l’operosità professionale: l’accusa <strong>di</strong> <strong>di</strong>ser­<br />

zione dal posto del dovere e del pericolo.<br />

La minaccia del colera <strong>di</strong>lagante in tutta Europa si fa sempre più<br />

grave e vicina; nè i provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> polizia sanitaria stabiliti dal Governo<br />

o i mezzi suggeriti dai me<strong>di</strong>ci andati a stu<strong>di</strong>are la malattia in Francia e<br />

in Inghilterra o le misure precauzionali delle autorità citta<strong>di</strong>ne valgono ad<br />

arrestare il contagio (2). Nel luglio il malanno si avvicina: Nizza, Villafranca,<br />

Cuneo sono già infette. Genova resiste ancora. Ma al principio d ’agosto<br />

conta le prime vittime: il giorno cinque si annunciano già tre morti (3) e il<br />

(1) Nella prima adunanza della Giunta da lui presieduta, propose poi un voto ufficiale<br />

<strong>di</strong> ringraziamento al Brigole Sale per le sue benemerenze e la collocazione d’un ritratto <strong>di</strong> lui<br />

nella sala delle riunioni; G. P o r tig lio tti, op. cit., pag. 13, n. 21.<br />

(2) Proclama del governo sulla <strong>di</strong>fesa sanitaria; Compilazione degli E<strong>di</strong>tti e Patenti,<br />

t. XXXIX, pag. 73, 10 gennaio 1835; Arch. Civico, Consiglio Generale, Registro 1828-1835,<br />

c. 544, 6 febbraio 1835; Gazzetta <strong>di</strong> Genova, n. 59, 25 luglio.<br />

(3) Gazzetta <strong>di</strong> Genova, n. 62, 5 luglio.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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