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ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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— 246 -<br />

Passati finalmente tanti avvenimenti rivoluzionari, la Liguria fu aggre­<br />

gata all’impero francese per li maneggi <strong>di</strong> Saliceti, del negoziante Emanuele<br />

Balbi, del me<strong>di</strong>co Scassi, del negoziante Maglione etc. ed ecco <strong>di</strong> nuovo<br />

Serra e Pareto che contribuirono a detta riunione luminosamente impiegati<br />

decorati della Legion d’Onore, come lo fu Balbi etc. Il sig. Pareto fatto<br />

maire <strong>di</strong> Genova ha sempre inquietata la popolazione con fare eseguire le<br />

leggi Municipali con un rigore inau<strong>di</strong>to ed in conseguenza molto mal veduto.<br />

Tutti gli altri suddetti furono sempre gli adulatori <strong>di</strong> Napoleone ed in conse­<br />

guenza sempre cattivi e sempre ven<strong>di</strong>cativi.<br />

Un governo qualunque a cui fusse ceduta la Liguria se volesse acqui­<br />

starsi l’opinione <strong>di</strong> tutti i buoni e <strong>di</strong>rò ancora l’opinione generale, sarebbe<br />

d ’allontanare questi su mentovati in<strong>di</strong>vidui da qualunque ramo d’amministra­<br />

zione, primo perchè o<strong>di</strong>ati ed in secondo luogo perchè con la loro maniera<br />

d’amministrare farebbero detestare il nuovo Governo.<br />

Conviene confessare, per la verità, che l’antica classe <strong>di</strong> Nobili è ora<br />

mancante <strong>di</strong> persone illuminate, ma però ve ne sono ancora alcuni, che<br />

hanno qualche cognizione ed in rimpiazzo della mancanza delle cognizioni<br />

hanno una volontà decisa <strong>di</strong> fare il bene ed una sufficiente penetrazione per<br />

persuadersi che non è più tempo <strong>di</strong> pensare a prendere le re<strong>di</strong>ni del Governo<br />

nella loro classe, <strong>di</strong>modoché servirebbero fedelmente.<br />

Li 13 in<strong>di</strong>vidui che compongono l’attuale Governo Provvisorio<br />

quantunque siavene qualcheduno onesto, sono in massa generalmente o<strong>di</strong>ati<br />

e <strong>di</strong>sprezzati.<br />

Come già <strong>di</strong>ssi in altra mia memoria, i Genovesi tutti si sottomette­<br />

rebbero volentieri a qualunque governo, purché potessero fare liberamente<br />

il loro commercio unica e sola risorsa per uno stato che non ha suolo<br />

da coltivare. Le passate peripezie, l’incertezza ancora <strong>di</strong> un’incerta po­<br />

litica, l’o<strong>di</strong>o e il <strong>di</strong>sprezzo che si è conciliato quest’ultimo attuale Governo<br />

Provvisorio hanno fatto sì, che la parte sana della Popolazione desidera un<br />

Governo estero, che presenti una sufficiente forza onde farsi rispettare all’e­<br />

stero ed una garanzia personale nell’interno <strong>di</strong> cui in oggi mancasi<br />

totalmente.<br />

Li 22 ottobre [1814] (1).<br />

(1) Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Torino, Carte politiche <strong>di</strong>verse 1813-1856. Lettere anonime al<br />

Co. <strong>di</strong> Revel relative ai Genovesi e alle loro opinioni politiche.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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