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ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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— 227 -<br />

convivono famigliarmente col Popolo, lo arringano sovente e con maliziose<br />

insinuazioni gl’inculcano sempre più questo o<strong>di</strong>o innato verso il presente<br />

Governo e lo mantengono ognor <strong>di</strong>sposto alla rivolta » (1).<br />

Veramente le ultime parole contrastano con quanto era detto prima sulla<br />

scarsa efficacia della classe intellettuale sul popolo; ma il rapporto nell’insieme è<br />

fatto abilmente, nel chiaro inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> accarezzare le aspirazioni austriache<br />

su un paese nel quale in realtà tutte le tra<strong>di</strong>zioni erano avverse all’Austria.<br />

Ma più importa notare quell’accenno agli In<strong>di</strong>pendenti, a pochi<br />

mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dal tentativo murattiano. Più che della setta degli In<strong>di</strong>pen-<br />

<strong>di</strong>sti, sorta appunto nel 1814 ad Ancona (2), si tratta degli appartenenti a<br />

quel largo movimento che s’è manifestato negli ultimi anni e ha avuto una<br />

manifestazione nel memoriale del Turri (3) e al quale si riallacciano anche<br />

gli avvenimenti del 20 aprile 1814 a Milano. Sono, a Genova, coloro<br />

che dalle prove e dagli sconvolgimenti dell’agitato periodo hanno ricavato lo<br />

spirito d’in<strong>di</strong>pendenza non tanto dagli altri stati vicini, più geloso e pro­<br />

fondo nei repubblicani aristocratici, quanto dagli elementi stranieri. Sono<br />

appunto quegli intellettuali e borghesi che il movimento rivoluzionario ha<br />

elevato alla vita politica e alla coscienza della nazionalità: essi intendono<br />

l’in<strong>di</strong>pendenza più che nel significato ristretto della vecchia aristocrazia con<br />

un sentimento nuovo per il quale, anche nella speranza <strong>di</strong> più agevole eser­<br />

cizio delle professioni liberali, non sono, tra il 14 e il 15, assolutamente<br />

avversi alPunione col Piemonte, come avviamento a un più grande stato,<br />

possibilmente repubblicano- Tutti coloro che la polizia sarda dà come pessimi<br />

e napoleonisti, dal Frizzi sono in<strong>di</strong>cati appartenenti al partito dell’in<strong>di</strong>pendenza;<br />

basta ricordare tra i me<strong>di</strong>ci, con Onofrio Scassi, il Mongiar<strong>di</strong>ni, Giacom o<br />

Mazzini, il Vaccarezza, il De Albertis, il Bonomi, Benedetto M ojon, Andrea<br />

Repetto, il capo delle società segrete (4).<br />

Ora, se si tien conto che per attestazione <strong>di</strong> Giuseppe Mazzini la sua<br />

famiglia considerò nel 1814 come « provvidenziale » l’unione della Liguria<br />

col Piemonte, come primo passo all’unità italiana (5), e si considerano le<br />

(1) F rizzi, Rapporto cit., copia in Museo del Risorgimento. È riprodotto in B o r n a te ,<br />

L'insurrezione, ecc., pag. 9-11.<br />

(2) W e il, Les dessous du congrés de Vienne, 1, pag. 295, n. 383; Seg re, pag. 33.<br />

(3) V. sopra, pag. 204.<br />

(4) Frizzi, Quadro caratteristico dei principali in<strong>di</strong>vidui dello Stato <strong>Ligure</strong> (Copia dal<br />

R. Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Milano) Museo del Risorgimento, Genova n. 3324, pag 45. Il Frizzi,<br />

insieme alle informazioni politiche, dà anche giu<strong>di</strong>zi sul valore professionale, così chiama<br />

ottimo chirurgo il Bonomi, <strong>di</strong>ce molto riputati il Mojon e lo Scassi, <strong>di</strong> « qualche riputazione »<br />

il Mongiar<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong> « limitata riputazione » il Mazzini.<br />

(5) M azzini, Scritti, S. E. L., VII, 173; e v. Luzio, La madre <strong>di</strong> Mazzini, Torino, 1919,<br />

pag. 227; F. L. MANNUCCi, G. Mazzini e la prima fase del suo pensiero letterario, Milano,<br />

1919, pag. 35; A. C o d ig n o la , La Giovinezze? <strong>di</strong> G. Mazzini, Firenze, 1926, pag. 14.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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