ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria
ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria
— 8 — specialmente naturali, fondatore di un museo nel suo palazzo di Corni- gliano e di una biblioteca in Genova (1). Queste benemerenze ricorda il giovane Scassi nella lettera dedicatoria che precede le tesi e insieme ne rammenta gli studi e la coltura, i viaggi e le relazioni coi dotti più celebrati d ’Europa, le molteplici cariche sostenute. Passa poi alle lodi mo rali, dalla modestia alla religiosità, e, richiamati i meriti degli antenati, fini sce raccomandandosi alla sua benevolenza, sicuro che con essa « nihil ad plenam studiorum gloriam mihi desse arbitrabor ». Pomposa ed enfatica nella lode che rasenta l’adulazione, questa dedica ha una considerevole sono rità e rotondità di periodo e la frase latina vi è maneggiata con sicurezza e non senza efficacia. Seguono le tesi: sono 136 proposizioni di metafisica, di morale, di scienze fisiche e naturali. Affermazioni scheletriche, proposizioni assolute senza discussione, contenuta ciascuna in poche righe nelle quali, nel campo filosofico, si condannano le affermazioni e i principi di Cartesio, di Leib- nitz, di W olf, di Hobbes, di Spinoza : il disserente appare seguace dello spiritualismo tradizionalista, ma non è possibile vedere con quali argo menti combatta le tesi negate, con quali sostenga i propri principi. A leggere queste tesi vengono in mente le parole del Mazzini quando diceva che all’Università gli avevano insegnato una metafisica derivata metà dal Locke e metà dalla sacrestia (2). Nel campo della fisica si occupa particolarmente della luce, anche qui in brevi paragrafi affermando o negando assiomaticamente alcuni principi: egli è evidentemente nella corrente newtoniana della luce prodotta dalle vibrazioni della materia. Anche nella botanica e nella zoologia procede per brevi affermazioni o negazioni, sempre riferendosi a dottrine di filosofi e scienziati celebri. Passando all’etica, nega che la legge morale derivi dalla necessità della convivenza sociale, dalle leggi civili, dall’utilità personale o dal piacere e ne riconosce l’origine nella volontà divina; infine combatte la formula hobbesiana dell’* homo homini lupus », affermando: « Socius hominis hom o et adiutor, socialem a natura sortitur statum »; e nelle affermazioni: « primigenia ergo societas est aequatoria » e « primaeva rerum terrae commu nio non fuit proprietatis, sed facultatis aequalis agendi » mi par di vedere un riflesso delle teorie sociali egualitarie allora largamente agitate e diffuse. (1) G r il l o , Abbozzo d i un calendario storico della Liguria, Genova, Ferrando, 1846, p. 322 e necrologia in Gazzetta d i Genova, novembre 1812. Notizie biografiche ne ha dato anche il N e r i in Giornale Ligustico, 1881, pag. 3 segg. Era nato nel 1728 e fu padre della celebre naturalista Clelia Grimaldi Durazzo; cfr. A. Bertola n i, Elogio di C. O. D. in Elogi d i L ig u ri illu s tri di L. G r il l o , Torino, 1846, III, p. 327. (2) M a z z i n i , Opere, Edizione nazionale, Letteratura, voi. Ili, pag. 222. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
- 9 - Nulla di eccezionale in conclusione, ma prova di cultura larga ed estesa per un giovane di quell’età, anche se dia un po’ l’impressione di disinvolta superficialità. Nessuna specifica notizia sugli studi di medicina. Certo, dopo la laurea si recò a perfezionarsi a Pavia, centro scolastico allora dei maggiori non solo d Italia ma d ’Europa, molto riputato specialmente nelle scienze mediche, e al quale anche altri conterranei accorsero; basti ricordare Giacom o Mazzini che vi conseguì anzi il titolo dottorale (1). Frequentò a Pavia le lezioni del celebre Giovan Pietro Franch, grande igienista che può essere considerato il fon datore della medicina politica, e di Antonio Scarpa anatomico e chirurgo di grandissimo valore (2). Che andasse poi anche a Milano, come il Mazzini, non si può affermare; nell’accennato esposto del 1830 dice soltanto che « viaggiò in Italia » e poi nell’Inghilterra e nella Scozia, e la necrologia della Gazzetta afferma pure che frequentò « le Università di Pavia, d ’Inghilterra e di Edimburgo ». Più esplicito il ministro dell’interno e delle finanze della Repub blica Ligure nel 1798, G. B. Rossi, il quale, in un curioso documento che avrò occasione di ricordare più oltre, dice « l’ho veduto io medesimo a Londra frequentante le lezioni di un celeberrimo Professore, successivamente ha pas sato alcuni anni aH’Università di Edimburgo, ove ha presieduto società scien tifiche, ove ha riportato il premio sul problema proposto in quell’anno ed ove finalmente è stato iscritto alla Reale Società come dagli onorevoli attestati che porta seco » (3) Queste notizie sono evidentemente fornite dallo Scassi medesimo, o piuttosto derivate dal frontespizio dell’opera da lui pubblicata a Edim bur go (4), ma le ricerche fatte per compierle o controllarle non hanno avuto felice ri sultato. Il suo nome infatti non appare in alcuna delle liste uffciali a stampa degli affigliati al Royal College of Medicine, nè al Royal College of Sur- geons di Londra e di Edimburgo. Indagini accurate compiute ad Edimburgo (1) A. N e r i, il Padre d i Giuseppe M azzini, Rivista Ligure, a. XXXVI, 1910, pag. 136 sgg. (2) Il nome dello Scassi non appare però nè dai registri dei laureati nè dal catalogo generale degli studenti conservati nell’Archivio della R. Università di Pavia, e si comprende, perchè, già laureato, doveva seguire le lezioni come uditore. Sul Franch, professore a Pavia dal 1786 al 1795 e a Vienna dal 1795 alla morte nel 1821, e sullo Scarpa, allievo di Morgagni e a sua volta maestro famoso, cfr. Memorie e documenti per la storia dell’Università d i Pavia, Pavia, 1878, voi. I, p. 227 sgg. e C a s t io l io n i, Storia della M edicina, Milano, Unitas, 1927, pagg. 615 sgg., 634. 655 sgg. (3) Archivio di Stato di Oenova, Sala 50, Qoverno provvisorio, Filza 148, Corrispondenza al Direttorio Esecutivo, lettera 11 ottobre 1798. (4) De foetu humano, Disertatio Anatomico-Physiologica, Auctore O nuphrio Scassi Genu e risi, Philosophie et Medicine Doctore, Regie Societatis Medice Edim . Membro, Societ. Chirurgo - Physice Hon. Soc. et Preside, Edimburgi, Typis Th. Ruddimanni, 1792, in 16u pp. VIl-l80. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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Nessuna specifica notizia sugli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina. Certo, dopo la laurea<br />
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d Italia ma d ’Europa, molto riputato specialmente nelle scienze me<strong>di</strong>che, e al<br />
quale anche altri conterranei accorsero; basti ricordare Giacom o Mazzini che<br />
vi conseguì anzi il titolo dottorale (1). Frequentò a Pavia le lezioni del celebre<br />
Giovan Pietro Franch, grande igienista che può essere considerato il fon<br />
datore della me<strong>di</strong>cina politica, e <strong>di</strong> Antonio Scarpa anatomico e chirurgo <strong>di</strong><br />
gran<strong>di</strong>ssimo valore (2). Che andasse poi anche a Milano, come il Mazzini,<br />
non si può affermare; nell’accennato esposto del 1830 <strong>di</strong>ce soltanto che<br />
« viaggiò in Italia » e poi nell’Inghilterra e nella Scozia, e la necrologia della<br />
Gazzetta afferma pure che frequentò « le Università <strong>di</strong> Pavia, d ’Inghilterra e <strong>di</strong><br />
E<strong>di</strong>mburgo ». Più esplicito il ministro dell’interno e delle finanze della Repub<br />
blica <strong>Ligure</strong> nel 1798, G. B. Rossi, il quale, in un curioso documento che<br />
avrò occasione <strong>di</strong> ricordare più oltre, <strong>di</strong>ce « l’ho veduto io medesimo a Londra<br />
frequentante le lezioni <strong>di</strong> un celeberrimo Professore, successivamente ha pas<br />
sato alcuni anni aH’Università <strong>di</strong> E<strong>di</strong>mburgo, ove ha presieduto società scien<br />
tifiche, ove ha riportato il premio sul problema proposto in quell’anno ed<br />
ove finalmente è stato iscritto alla Reale <strong>Società</strong> come dagli onorevoli attestati<br />
che porta seco » (3)<br />
Queste notizie sono evidentemente fornite dallo Scassi medesimo, o<br />
piuttosto derivate dal frontespizio dell’opera da lui pubblicata a E<strong>di</strong>m bur<br />
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sultato. Il suo nome infatti non appare in alcuna delle liste uffciali a stampa<br />
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(1) A. N e r i, il Padre d i Giuseppe M azzini, Rivista <strong>Ligure</strong>, a. XXXVI, 1910, pag. 136 sgg.<br />
(2) Il nome dello Scassi non appare però nè dai registri dei laureati nè dal catalogo<br />
generale degli studenti conservati nell’Archivio della R. Università <strong>di</strong> Pavia, e si comprende,<br />
perchè, già laureato, doveva seguire le lezioni come u<strong>di</strong>tore. Sul Franch, professore a Pavia<br />
dal 1786 al 1795 e a Vienna dal 1795 alla morte nel 1821, e sullo Scarpa, allievo <strong>di</strong> Morgagni<br />
e a sua volta maestro famoso, cfr. Memorie e documenti per la storia dell’Università d i<br />
Pavia, Pavia, 1878, voi. I, p. 227 sgg. e C a s t io l io n i, <strong>Storia</strong> della M e<strong>di</strong>cina, Milano, Unitas,<br />
1927, pagg. 615 sgg., 634. 655 sgg.<br />
(3) Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Oenova, Sala 50, Qoverno provvisorio, Filza 148, Corrispondenza<br />
al Direttorio Esecutivo, lettera 11 ottobre 1798.<br />
(4) De foetu humano, Disertatio Anatomico-Physiologica, Auctore O nuphrio Scassi Genu<br />
e risi, Philosophie et Me<strong>di</strong>cine Doctore, Regie Societatis Me<strong>di</strong>ce E<strong>di</strong>m . Membro, Societ.<br />
Chirurgo - Physice Hon. Soc. et Preside, E<strong>di</strong>mburgi, Typis Th. Rud<strong>di</strong>manni, 1792, in 16u<br />
pp. VIl-l80.<br />
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