ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria
ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria
— 186 un'am pia introduzione e con la storia dei lavori dovuta a Paolo Sconnio (1). Delle sedute deM’Accademia non rimane, almeno non mi è stato possibile trova re, il registro dei verbali e le notizie si ricavano soltanto dalla relazione premes sa dallo Sconnio al secondo volume delle Memorie (2) e da frequenti ac cenni della Gazzetta. L’inaugurazione avvenne il 23 gennaio in forma so lenne e ufficiale con l’intervento del Lebrun (3), e Cottardo Solari vi lesse l’orazione inaugurale sul tema che non basta esser dotti ma bisogna ancora esser savi. Ovvio argomento, ma che aveva una portata precisa nel motivo allora tanto comune degli eccessi dell’età rivoluzionaria e della necessità del l’ordine e della saggezza; contrapposto che, condannando il recente tumultuoso passato, giustificava ed esaltava il presente. E Cottardo Solari, deplorando gli errori e le esagerazioni rivoluzionarie, doveva pensare a se stesso e ricordare che, indulgendo alle teoriche del momento, anch’egli aveva scritto, e letto appunto all’istituto, un suo Catechismo del Cittadino (4). I lavori delPAccademia, per dichiarazione dello stesso segretario, non poterono essere nè continui nè organici, ma i due volumi di Memorie pub blicati nel 1809 e nel 1814 attestano una notevole attività e contengono studi di vario genere, che, se hanno allo stato attuale della scienza un valore puramente storico, non erano allora privi di importanza. Tali, per tacere delle scienze esatte e dei numerosi lavori di medicina, gli studi del Serra sulla patria di Colombo, sulle monete antiche di Genova, sulla tavola della Polcevera; del Marrè sulle tre Meropi; del Carrega su Tacito; le indagini del Pareto sul commercio e le colonie dei Genovesi, e altre non poche. Anche i cenni necrologici offrono interessanti notizie: l’elogio di Pietro Paolo Celesia fatto da Agostino Bianchi rivela una figura di diplomatico e di politico, amico dei maggiori filosofi, ambasciatore a Londra e a Madrid, consigliere sagace e inascoltato del governo aristocratico, che meriterebbe di essere richiamata dall’oblio (5)- (1) Memorie dell’istituto Ligure, Genova, Stamperia dell’istituto, 1806. La relazione Sconnio comprende le pag. 1-86. La Gazzetta dava l’annuncio di questa pubblicazione il 31 gennaio 1807 nel n. 9, pag. 33. Un discorso sui lavori dell’istituto Ligure aveva tenuto all’istituto stesso e pubblicato nel 1802 l’ab. Francesco Carrega. (2) Memorie dell’Accademia Imperiale, Genova, 1809, voi. II, pag. Ili sgg. (3) Gazzetta di Genova, 29 gennaio 1806, pag. 33. Il Lebrun visitò nuovamente l’Ac- cademia nel maggio; ibid., 3 maggio, pag. 141. (4) Memorie dell’istituto Ligure, voi. I, pag. 52 sgg. Nel 1801 il Solari era stato nominato dalla Commissione di governo istoriografo della Repubblica, con l’assegno di L. 1000, per continuare gli zinnali, specialmente della rivoluzione. Arch. di Stato, Sala 50, n. 98, Decreti della Commissione di Governo, 18 ottobre 1801. (5) Memorie deWAccademia, voi. II, pag. 138 sgg. Necrologio in Gazzetta di Genova, 1806, pag. 37; notizie in G r i l l o , Abbozzo di un calendario storico della Liguria, pag. 19 segg.; Atti della Società Ligure di Storia Patria, voi. XLVI, fase. I, pag. LXVIII segg. Molte lettere Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
— 187 — La presidenza dell’Accademia si rinnovava annualmente e nel 1807 la classe di scienze elesse Onofrio Scassi, che ai lavori dell’associazione pren deva pai te continua e importante. Il 30 giugno egli presiedette nella sala di S. Filippo la solenne seduta annuale, presenti le autorità, molti dotti e la gioventù studiosa, e nel discorso introduttivo trattò dei vantaggi che le scienze arrecano in pace e in guerra, con frequenti allusioni alle vittorie im pellali nella recente campagna di Germania. Dopo la relazione del segreta rio sulle memorie presentate per l’inserzione negli atti, il prof. Lavaggiorosso parlò dei prodotti fossili della Liguria e il P. Bernardo Laviosa lesse un capitolo suH’amor filiale (1). Nel 1808 la presidenza delle due classi fu tenuta rispettivamente dal dott. Serravalle e dall’ab. Carrega. L’anno succes sivo I Accademia partecipò largamente alla festa di S. Napoleone, assistendo al Tedeum nella chiesa di S. Girolamo e fornendo larga messe di compo sizioni e improvvisazioni poetiche alla celebrazione, così nel pranzo che il Rettore offrì ai professori e agli altri accademici, come all’adunanza solenne ove I ab. Sconnio tenne un discorso sui grandi cambiamenti avvenuti in Europa e sull’influenza chele istituzioni create dal genio napoleonico avevano sull’istruzione e sulla felicità del genere umano (2). L’adunanza ordinaria fu tenuta in quell’anno il 31 dicembre e dopo la relazione del segretario ab. Car rega, furono lette memorie del Pratolongo sul meccanismo dell’udito e di Girolamo Serra sulla disposizione dei rematori e dei remi nelle navi antiche e medioevali, oltre a uno squarcio di traduzione da Tacito del Marrè (3). Nel 1810 ebbe luogo almeno un’adunanza, il 6 giugno, nella quale lo Scassi lesse la relazione di un caso clinico « Storia di una paralisi curata con 1 ambra grigia » inserita poi integralmente nelle Memorie (4), e finalmente la seduta del 5 aprile 1812, dopo l’elogio del P. Laviosa, fu tutta occupata da comunicazioni di materia storica. Agostino Pareto vi lesse alcune considerazioni sulle ricchezze e il commercio degli antichi genovesi e un De Giorgi, Consigliere della corte imperiale, una dissertazione sul concorso prestato dai Genovesi all’edificazione di Alessandria (5). Una importante comunicazione in questi anni, della quale manca la inedite del Celesia a Ferdinando Galiani sono conservate alla Società Napoletana di Storia Patria, v. Archivio Storico Napoletano, XXXIII, 1908, pag. 187 e molte altre avari corrispondenti nel Museo del Risorgimento di Genova. (1) Gazzetta di Genova, 1 luglio, pag. 209. Sul Laviosa, nato a Palermo nel 1777 e morto a Genova nel 1810, un elegio di Cottardo So la r i nel III voi. delle Memorie, Pag. V sgg. (2) Gazzetta, 2 marzo 1808, pag. 75; 16 agosto 1809, pag. 262. (3) Gazzetta di Genova, 3 gennaio 1810, pag. 1. (4) Memorie dell’Accademia, voi. Ili, pag. 254-260. (5) Gazzetta di Genova, 8 aprile 1812, pag. 114 e 122. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012
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re, il registro dei verbali e le notizie si ricavano soltanto dalla relazione premes<br />
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cenni della Gazzetta. L’inaugurazione avvenne il 23 gennaio in forma so<br />
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allora tanto comune degli eccessi dell’età rivoluzionaria e della necessità del<br />
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passato, giustificava ed esaltava il presente. E Cottardo Solari, deplorando gli<br />
errori e le esagerazioni rivoluzionarie, doveva pensare a se stesso e ricordare<br />
che, indulgendo alle teoriche del momento, anch’egli aveva scritto, e letto<br />
appunto all’istituto, un suo Catechismo del Citta<strong>di</strong>no (4).<br />
I lavori delPAccademia, per <strong>di</strong>chiarazione dello stesso segretario, non<br />
poterono essere nè continui nè organici, ma i due volumi <strong>di</strong> Memorie pub<br />
blicati nel 1809 e nel 1814 attestano una notevole attività e contengono<br />
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puramente storico, non erano allora privi <strong>di</strong> importanza. Tali, per tacere<br />
delle scienze esatte e dei numerosi lavori <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina, gli stu<strong>di</strong> del Serra<br />
sulla patria <strong>di</strong> Colombo, sulle monete antiche <strong>di</strong> Genova, sulla tavola della<br />
Polcevera; del Marrè sulle tre Meropi; del Carrega su Tacito; le indagini<br />
del Pareto sul commercio e le colonie dei Genovesi, e altre non poche.<br />
Anche i cenni necrologici offrono interessanti notizie: l’elogio <strong>di</strong> Pietro<br />
Paolo Celesia fatto da Agostino Bianchi rivela una figura <strong>di</strong> <strong>di</strong>plomatico e<br />
<strong>di</strong> politico, amico dei maggiori filosofi, ambasciatore a Londra e a Madrid,<br />
consigliere sagace e inascoltato del governo aristocratico, che meriterebbe<br />
<strong>di</strong> essere richiamata dall’oblio (5)-<br />
(1) Memorie dell’istituto <strong>Ligure</strong>, Genova, Stamperia dell’istituto, 1806. La relazione Sconnio<br />
comprende le pag. 1-86. La Gazzetta dava l’annuncio <strong>di</strong> questa pubblicazione il 31 gennaio<br />
1807 nel n. 9, pag. 33. Un <strong>di</strong>scorso sui lavori dell’istituto <strong>Ligure</strong> aveva tenuto all’istituto<br />
stesso e pubblicato nel 1802 l’ab. Francesco Carrega.<br />
(2) Memorie dell’Accademia Imperiale, Genova, 1809, voi. II, pag. Ili sgg.<br />
(3) Gazzetta <strong>di</strong> Genova, 29 gennaio 1806, pag. 33. Il Lebrun visitò nuovamente l’Ac-<br />
cademia nel maggio; ibid., 3 maggio, pag. 141.<br />
(4) Memorie dell’istituto <strong>Ligure</strong>, voi. I, pag. 52 sgg. Nel 1801 il Solari era stato nominato<br />
dalla Commissione <strong>di</strong> governo istoriografo della Repubblica, con l’assegno <strong>di</strong> L. 1000,<br />
per continuare gli zinnali, specialmente della rivoluzione. Arch. <strong>di</strong> Stato, Sala 50, n. 98,<br />
Decreti della Commissione <strong>di</strong> Governo, 18 ottobre 1801.<br />
(5) Memorie deWAccademia, voi. II, pag. 138 sgg. Necrologio in Gazzetta <strong>di</strong> Genova,<br />
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