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ONOFRIO SCASSI - Società Ligure di Storia Patria

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— 171 —<br />

menti in inda (l): la vecchia gforiosa ban<strong>di</strong>era repubblicana che ha sventola­<br />

to su tutti i mari si abbassa per non rialzarsi che per brevi momenti alla<br />

caduta dell impero e rendere più doloroso e più amaro il rimpianto.<br />

Raccolte a palazzo Pallavicini le autorità civili e militari, confermate<br />

in carica, e comunicati gli or<strong>di</strong>ni sovrani, il Ministro prende possesso del<br />

nuovo dominio con un proclama nel quale, ripetuti i soliti argomenti suila<br />

necessità dell’annessione, fa balenare, conforto alla perduta in<strong>di</strong>pendenza,<br />

il miraggio del commercio risorto, promette la sicurezza pubblica anche nelle<br />

campagne, assicura rispetto e protezione al culto e ai suoi ministri.<br />

Il proclama è pubblicato il 15 giugno dalla Gazzetta, la quale inizia<br />

ora una nuova serie e non si chiama più Gazzetta Nazionale della Liguria,<br />

titolo che potrebbe risvegliare ricor<strong>di</strong> regionali e nazionali, ma soltanto<br />

Gazzetta <strong>di</strong> Genova e acquista un netto carattere ufficioso prima, poi affatto<br />

ufficiale. Il tono deH’adulatorìa esaltazione <strong>di</strong> rito, non <strong>di</strong>sgiunta tuttavia<br />

dalla maggiore e fallace speranza, la pace col rifiorire del commercio, è<br />

nella nuova epigrafe della testata del giornale:<br />

Que nos stériles monts, théatre de sa gioire<br />

Que ce port trop désert attendent des bienfaits!<br />

Et puisse l’olivier de notre territoire<br />

Devenir sur son front l’olivier de la paix!<br />

Le stesse speranze riappaiono negli articoli <strong>di</strong> quei giorni, come<br />

rifioriranno nell’oratoria d’occasione alla venuta deH’Imperatore. « Piena<br />

libertà <strong>di</strong> comunicazione con la Francia, ban<strong>di</strong>era esente dalle persecuzioni<br />

de’ barbareschi, consolidazione del debito pubblico sono i già accennati<br />

effetti imme<strong>di</strong>ati dell’aggregazione. Ma la sistemazione delle finanze, la restaura­<br />

zione dell’istruzione pubblica e <strong>di</strong> tutti i pubblici stabilimenti, la protezione<br />

delle arti e delle scienze, la celerità neH’amministrazione della giustizia, il<br />

risorgimento della nostra marina, e la tanto necessaria e desiderata formazio­<br />

ne <strong>di</strong> una strada carrozzabile lungo le riviere sono i preziosi effetti che si<br />

godranno » (2).<br />

Per il momento, lo Champagny attendeva a regolare il passaggio dal<br />

vecchio al nuovo governo e a preparare le accoglienze per la visita impe­<br />

riale. Probabilmente voleva anche procedere a indagini sulla correttezza<br />

deH’amministrazione genovese negli ultimi tempi, ma Napoleone, approvando<br />

nel resto il suo operato, gli scriveva: « Je désire qu’en faisant des recherches<br />

(1) Gazzetta <strong>di</strong> Genova, n. 1, 15 giugno 1805, pag. 4; C la v a r in o , IV, 169.<br />

(2) Gazzetta <strong>di</strong> Genova, n. 2, 22 giugno, pag. 9.<br />

<strong>Società</strong> <strong>Ligure</strong> <strong>di</strong> <strong>Storia</strong> <strong>Patria</strong> - biblioteca <strong>di</strong>gitale - 2012

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