Testo - Siad

90 Maria Letizia Compatangelo
LEONE – (spasmodico) Com’era?!
IGNAZIO – (rivivendo il ricordo) Affondata nel fango del cortile, in
camicia da notte... e i capelli sparsi intorno al viso come una ghirlanda
nera, luminosa... (con un filo di voce) Bella... Bella e terribile come
un angelo caduto. – Poi ti ho sentito... La decisione di prenderti (si
corregge) di prendermi cura di te... è stata immediata, d’istinto. – E da
quel momento la mia vita ha cominciato a cambiare.
LEONE – (freddo) E a quanti altri... raid... hai partecipato, dopo?
IGNAZIO – (punto nel vivo, si riscuote e torna aggressivo) Io ti ho
fatto crescere nella bambagia, ti ho dato tutto! (Leone resta impassibile)
Hai ragione, c’è stato un dopo. Cosa credi, che uno se la poteva
svignare così – arrivederci, ho cambiato idee?! Avrei messo in pericolo
anche te... (Leone non riesce a trattenere un ghigno scettico) E mia
moglie. Che non sapeva... o non voleva vedere. – Ma quando sono
tornato a casa con te, quella notte... (si ferma di nuovo)
LEONE – Vai avanti!
IGNAZIO – Moriva dal desiderio di avere un figlio. Impazzì di
gioia, ma non poté più far finta di non capire. – Non riuscì a sopravvivere
alla forza dei suoi sentimenti.
LEONE – La capisco. (sospira) Così niente madri per me.
IGNAZIO – Anch’io desideravo tanto un figlio. Uno come me, un
erede, a cui insegnare quello che sapevo, tutto ciò che serve per la vita!
– Non è sangue del mio sangue, mi ero detto, ma diventerà come
me, un vero uomo! – E invece sei stato tu a trasformarmi.
LEONE – ... Non i cambiamenti politici?
IGNAZIO – Sei feroce. – No. Più mi guardo indietro e più mi convinco
che sei stato tu. Giorno dopo giorno. Le ragioni della vita...
contro l’odio e la morte.
LEONE – Capisco. – Ma resta il fatto. Chi sei tu, papà?! Chi erano
quei due estranei, quei due nomi che mi sono stati urlati in faccia, che
erano i miei genitori? Qual è la mia gente... – Qual è il mio posto?
IGNAZIO – Tutto quello che ho costruito è per te. Decidi tu. Cosa
vuoi che faccia? Cosa devo fare?!
LEONE – E cosa dovrei decidere, ormai?