Testo - Siad
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IGNAZIO – Ed è d’accordo?<br />
LUCILLA – A lui non importa di Leone più che di altri. Tanti altri...<br />
L’ho convinto – e con notevole fatica – per il bene del Paese: stabilità<br />
economica e altre cazzate del tipo, data la tua posizione, eccetera. Naturalmente<br />
non si fida. Ma sa che a me non importa di morire... e che<br />
a te non conviene lo scandalo.<br />
IGNAZIO – Ti ha dato carta bianca?<br />
LUCILLA – (sogghigna) Già. Siamo proprio noi due a giocare la<br />
partita... paparino.<br />
Rientra Leone. Vedendoli vicini, piomba sul padre e Lucilla, allegro,<br />
e li prende sottobraccio, uno da una parte e una dall’altra. Il suo gesto<br />
spontaneo ed affettuoso commuove Ignazio, già molto scosso.<br />
LEONE – Allora papà, che ne dici? Non è unica al mondo?!<br />
LUCILLA – (contrariata) Smettila...<br />
IGNAZIO – (non riesce a parlare) Figlio mio...<br />
LEONE – Voleva sfuggirmi, capisci? Mi è toccato mettere sottosopra<br />
la città per riacchiapparla!<br />
IGNAZIO – (riprendendosi) Ma poi si è fatta trovare...<br />
LEONE – (ride) Già... è andata proprio così! – Siamo proprio senza<br />
speranza noi maschietti, vero?!<br />
LUCILLA – (baciandolo a bella posta) Lo sai, amore... chi dice<br />
donna dice danno!...<br />
Scena 9.<br />
I figli del silenzio 73<br />
Anna trafelata si catapulta nella sala: è tutta rossa e quasi non riesce<br />
a rispondere allo sguardo interrogativo degli altri.<br />
ANNA – Una cosa terribile! Stavo di là, a cucinare, con la televisione<br />
accesa... (si ferma a respirare)