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Testo - Siad

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LEONE – Non puoi sottrarti?<br />

IGNAZIO – Devo andare. Sicuramente la signorina mi capisce.<br />

LEONE – (stupito) Lucilla?<br />

LUCILLA – Mah... io che ne so di affari internazionali.<br />

Si affaccia Anna, anche lei è sorpresa nel vedere Ignazio a casa.<br />

ANNA – Leone, c’è... – Signor Ignazio! Come mai a casa?!<br />

IGNAZIO – (sgarbato) Insomma, che avete tutti quanti?! Sembra<br />

che questa non sia più casa mia! Che c’è di strano? Desidero stare un<br />

po’ con mio figlio, prima di partire!<br />

ANNA – No, mi scusi, io non volevo dire... (tutta rossa, cambia argomento)<br />

Leone, al telefono.<br />

LEONE – Chi?<br />

ANNA – Il manicomio. È urgente.<br />

LEONE – (avviandosi) Non si chiama manicomio, quante volte te<br />

lo devo ripetere?! Si chiama Centro d’Igiene Mentale!<br />

ANNA – (seguendolo) Dove ci sono i matti.<br />

LEONE – (uscendo) Anche!<br />

ANNA – (sulla soglia) E allora che cos’è?! (a Ignazio e Lucilla)<br />

Con permesso. (esce anche lei, chiudendosi la porta alle spalle)<br />

Scena 8.<br />

I figli del silenzio 71<br />

LUCILLA – Non prevedevo di incontrarti oggi.<br />

IGNAZIO – Che ci fai in casa mia!<br />

LUCILLA – Chiedilo a Leone. (perfida) Fa progetti matrimoniali,<br />

non te l’ha detto?<br />

IGNAZIO – Non ci pensa neanche, mettiti l’animo in pace. Deve<br />

ancora farsi strada nel suo lavoro, è la cosa più importante per lui. Io<br />

lo so, lo conosco meglio di chiunque altro.<br />

LUCILLA – (sorridendo) Crescendo si cambia...

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