Testo - Siad
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I figli del silenzio 65<br />
ammazzato? Perché cantava e raccontava le storie della gente?! –<br />
Molti di loro non sapevano neanche perché quella notte furono fatti<br />
sparire. E Maria... Maria la bella... perché anche lei?! Forse perché<br />
aveva un bambino attaccato al seno, un bambino bello come lei, da<br />
rubare, già che ci stavate, tanto non erano mica esseri umani quelli!<br />
Una volta che ci avevate messo su le zampe, erano fortunati se solo<br />
riuscivano a morire presto!!!<br />
Le ultime parole di Lucilla cadono nel silenzio più agghiacciante.<br />
Ignazio sembra raccogliersi in se stesso, immobile e a capo chino,<br />
non si sa se per ricordare o per prepararsi allo scatto. Alla fine si<br />
scioglie, calmo.<br />
IGNAZIO – Molto commovente. Terribile. Capace di muovere a<br />
sdegno l’animo generoso del nostro popolo. E magari anche la comunità<br />
internazionale. Proprio sotto le elezioni. Bravi. Veramente molto<br />
abili.<br />
LUCILLA – (riacquistando la freddezza) Non mi stupisce la sua<br />
reazione. Sappiamo quanto sia un uomo pieno di risorse.<br />
IGNAZIO – Veramente una storia sconvolgente. (scandendo minaccioso<br />
le parole) Ma falsa. Completamente falsa!<br />
LUCILLA – Naturalmente lei negherà sino alla fine...<br />
IGNAZIO – Non è necessario. Io posso dimostrare che è tutto falso.<br />
LUCILLA – Bisogna vedere cosa ne pensa Raul. (feroce) Leone.<br />
Il pugno violento di Ignazio si abbatte sulla scrivania, facendo traballare<br />
l’elegante lampada che cade fragorosamente. L’interfonico<br />
comincia a squillare frenetico.<br />
IGNAZIO – Lascia fuori mio figlio da questo schifo!!! (rispondendo<br />
isterico alla segretaria) No! Sì, a posto! Lei non deve pensare, deve<br />
fare quello che le dico! (di nuovo a Lucilla) Se non lasciate in pace<br />
mio figlio, vi faccio arrestare e marcire in galera uno per uno, tutti<br />
quanti siete!<br />
LUCILLA – Siamo preparati. In carcere non sono rose e fiori e vanno<br />
per le spicce, ma sempre meglio che “sparire”.