Testo - Siad
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LUCILLA – Ci occupiamo di terapia, anche noi... Terapie familiari.<br />
In un certo senso.<br />
Lucilla sembra molto combattuta. Bussano nuovamente.<br />
LEONE – Un momento! (a Lucilla) Allora? Cosa c’entro io?<br />
LUCILLA – C’è bisogno di aiuto.<br />
LEONE – C’è lo Stato per questo.<br />
LUCILLA – Il mio compito era... Lasciamo stare.<br />
LEONE – Perché sei venuta? Avete bisogno di me? Perché proprio<br />
di me?! Cosa dovrei fare? Ti vuoi decidere a parlare, Cristo! Di che si<br />
tratta?<br />
Bussano ancora alla porta, con più foga.<br />
LEONE – (esasperato) Avanti!<br />
I figli del silenzio 53<br />
Entra Anna, una donna di circa cinquanta-sessant’anni, non troppo<br />
alta, florida e solare. Fulmina Lucilla con lo sguardo, ma si trattiene<br />
e si rivolge esagitata a Leone.<br />
ANNA – Ha chiamato la signora Teresa Montero! Si scusa ma è rimasta<br />
bloccata nel traffico per via di uno che si è buttato giù da un<br />
ponte.<br />
LEONE – Capisco. Le hai fissato un altro appuntamento?<br />
ANNA – (indicando Lucilla) Ma questa donna è... è...<br />
LEONE – So tutto Anna, calmati. È tutto a posto.<br />
LUCILLA – (raccogliendo in fretta le sue cose) Le chiedo scusa, signora.<br />
Ma era molto importante... Ancora scusa. (si avvia) Scusatemi.<br />
LEONE – Aspetta!<br />
LUCILLA – Ci vediamo. Mi farò viva io.<br />
ANNA – (acida, senza muoversi) Conosce la strada.