Testo - Siad
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174 Maria Letizia Compatangelo<br />
LORENZO – Per questo mi hai fatto crescere come un Tarzan nella<br />
giungla. – Potevi soffocarmi in culla, sarebbe stato più pietoso.<br />
RAIMONDO – Chissà, lo avrei anche fatto forse, ma ero pazzo di<br />
dolore. Poi, quando ho potuto... e voluto vederti... era già passato il<br />
tempo, eri diventato tondo e rosato. Eri già bello. Come lei... –<br />
Adesso però andiamo a dormire. Domani... Domani io ti chiederò<br />
scusa. E cercheremo la nostra nuova casa grande, luminosa... come<br />
l’hai sempre desiderata.<br />
BUIO<br />
Scena 4.<br />
Sono passati quattro anni. Ugo e Raimondo giocano a dama.<br />
UGO – Così finalmente il nostro eroe ritorna.<br />
RAIMONDO – Già. Ritorna ad Itaca.<br />
UGO – Dopo quattro anni a Los Angeles. È diventato grande, oh! Io<br />
non ci capisco molto di quello che scrive, mi piacciono solo le scene<br />
quelle forti. Cazzo, che forza! Certe morti ammazzate che si sa inventare...<br />
Io non so come faccia ad immaginarsele, certe cose. – Anche<br />
le scene d’amore mi piacciono un casino.<br />
RAIMONDO – Che poi sono la stessa cosa... Dama. (controlla impaziente<br />
l’ora) Dovrebbe essere già qui.<br />
UGO – Io mi sa che è meglio che filo. Avrete voglia di stare da soli,<br />
mi pare pure giusto, dopo tanto tempo.<br />
RAIMONDO – No! – No, ti prego. Resta. Servirà a rompere il<br />
ghiaccio.