Testo - Siad
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136 Maria Letizia Compatangelo<br />
do si accinge al suo pasto: con gesti misurati ed eleganti taglia la<br />
carne, si serve i carciofi, sminuzza il pane ed inizia a mangiare. È offeso,<br />
ma cerca di dissimulare.<br />
RAIMONDO – Pastasciutta... eccipiente. – Guarda che non è esattamente<br />
così che si segue la dieta mediterranea, a birra e spaghetti<br />
mattina e sera! – E comunque potevi dirmelo che ci tenevi tanto alla<br />
pasta, te l’avrei preparata io! – Mi senti? – Cristo, ma si può mangiare<br />
con Bergman in sottofondo!<br />
Lorenzo esce dalla cucina , oltrepassa Raimondo, va alla sua postazione,<br />
si accende una sigaretta e spegne il video.<br />
RAIMONDO – Grazie. Clemenza per il nemico imbelle – nel senso<br />
di disarmato.<br />
Lorenzo ha un moto di impazienza.<br />
RAIMONDO – Cos’ho detto adesso? Lorenzo, perché non si può<br />
più parlare con te?<br />
LORENZO – Tu non hai mai voluto parlare con me. Ti annoi. Non<br />
mi hai mai ritenuto all’altezza.<br />
RAIMONDO – Questo è falso! – Ecco, mi hai fatto passare l’appetito.<br />
LORENZO – Già. Ne combino sempre una. E poi bisogna preoccuparsi<br />
di te. Ci casco sempre.<br />
RAIMONDO – Tu sei un mostro! Un egoista maledetto, ma che<br />
vuoi da me?! – Non facciamo altro che occuparci di te, dei tuoi problemi...<br />
LORENZO – Chi?<br />
RAIMONDO – Io!<br />
LORENZO – Mi era parso di sentire un plurale... – Siamo soli qui,<br />
io e te, e da un bel pezzo, lo hai capito?! Te lo vuoi ficcare in testa?!!