Testo - Siad
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Il Veliero e il Pesce Rosso 127<br />
UGO – Che hai Lorenzo? Non sei normale.<br />
LORENZO – Anche la signora Piera è d’accordo.<br />
UGO – Che?!<br />
LORENZO – Lasciami in pace Ugo. Va’ via. Lasciami solo. Non<br />
riesco a spiegarmi, cazzo! Io sto cercando di... Tu mi riporti indietro,<br />
lo capisci?!! Il Bar, gli amici, e questa casa!<br />
UGO – Perché? Che ha di strano questa casa?<br />
LORENZO – È una tela di ragno. Di un grosso ragno che se ne sta<br />
fermo, nascosto, e succhia, succhia...<br />
UGO – Ci mancano solo i film dell’orrore... – E chi sarebbe, il ragno?<br />
Raimondo?<br />
LORENZO – Per lui qui è tutto okay. Così com’è. Com’era prima.<br />
Il discorso è chiuso. – E ormai non me ne frega più niente.<br />
Lorenzo aziona il videoregistratore. Ora Gene Kelly sta danzando e<br />
“Singing in the rain”.<br />
UGO – E smettila di comportarti come un alieno! Abbassa quel cazzo<br />
di volume, anzi spegni! – Usciamo.<br />
Lorenzo si sdraia per terra con un giornaletto aperto sulla faccia.<br />
UGO – Non fare il ragazzino, dài! (si avvicina all’amico) Su, alzati,<br />
ti fai una bella doccia e poi...<br />
Ugo sposta il giornaletto dalla faccia di Lorenzo e fa un salto indietro,<br />
inorridito.<br />
UGO – Aaaah! (riprendendosi) Ma che stronzo! Che gran figlio di<br />
puttana! Ma guarda un poco questo fetente... Mi c’hai fregato ancora,<br />
come quando eravamo piccoli, co’ ‘sta stronzata degli occhi rovesciati,<br />
tutti bianchi, bleah! (si riavvicina, cerca di smuoverlo, di scuoter-