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Testo - Siad

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106 Maria Letizia Compatangelo<br />

IGNAZIO – (a Lucilla) Anche tu hai giocato con lui! Anche tu l’hai<br />

ucciso!<br />

DOMINGO – C’è ancora speranza, dobbiamo aspettare!<br />

IGNAZIO – Aspettare... Non posso, non ce la faccio! Devo andare<br />

da lui! (colpito da un pensiero) Lei dice che potrebbe anche non essere<br />

in quella macchina?!!<br />

LUCILLA – Leone... vivo? Potrebbe essere vivo?! (sorride felice,<br />

pazza di speranza) Certo, è fuggito via, via! (ad Ignazio) Non vuole<br />

più saperne di te e di me! Hai capito?! Se n’è andato! L’hai perso!<br />

L’hai perso due volte!<br />

IGNAZIO – Basta!!! – Voglia il cielo che sia ancora vivo. Ritornerà...<br />

LUCILLA – No, dopo aver letto quei documenti! Non lo vedrai mai<br />

più.<br />

IGNAZIO – Mio figlio...<br />

LUCILLA – Non è tuo figlio: l’hai rubato!<br />

IGNAZIO – Ma perché, perché devo continuare a farmi tormentare<br />

dalla tua voce?!! Non smetterai mai di vendicarti?! – Ma cosa ho fatto<br />

io a te? Cosa, per meritarmi questa furia che non finisce, che non si<br />

ferma, neanche davanti alla morte?!<br />

LUCILLA – (con una risata cattiva) Siamo rimasti soli, io e te... paparino!<br />

– Lo vuoi proprio sapere cosa mi hai fatto?! Beh, mi hai fatto<br />

nascere... è abbastanza?!<br />

IGNAZIO – Che cosa?!<br />

LUCILLA – È colpa tua se sono qui, se sono al mondo! Viva. Ma<br />

non appartengo a nessuno, neanche a me stessa, e quello che tocco distruggo,<br />

tutto quello che costruisco crolla e rotola tra le rovine... Anche<br />

l’amore. Tu parli di furia! Io non ho mai avuto una famiglia, non<br />

ho mai avuto una madre! Qualsiasi cosa facessi, qualsiasi cosa inventassi<br />

per lei, per farla contenta, mi guardava in un modo... Non so se<br />

abbia provato ad amarmi... – Ma era più forte di lei: ogni carezza si<br />

chiudeva prima di arrivare al mio viso, ogni sorriso si trasformava in<br />

una smorfia di rancore, ogni parola in un atto di dolore... IO ero il ricordo<br />

incancellabile della violenza sofferta per ore e ore, in tutti i mo-

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