Testo - Siad

I figli del silenzio 101
IGNAZIO – Ma aveva degli appuntamenti? Delle visite?
ANNA – Si era liberato per stare vicino alla ragazza.
IGNAZIO – Da quanto tempo è fuori?
ANNA – Gliel’ho detto: è uscito questa mattina. – Ah, c’era anche
un tipo... Llosa, mi sembra... sono scesi insieme.
IGNAZIO – Llosa?! E che faceva qui?
ANNA – Voleva vedere Lucilla. Ma lei non ha voluto. – Stia tranquillo,
Leone non è un bambino.
IGNAZIO – Non accade più nulla di normale in questa casa!
ANNA – Dopo un terremoto, arrivano gli ultimi scossoni... è la
quiete che ritorna.
IGNAZIO – (impressionato) Il terremoto provoca morte e distruzione.
ANNA – Beh, mica sempre!
IGNAZIO – Che dicono i tuoi presentimenti?
ANNA – (ha come una fitta che nasconde girandosi) Niente... che
devono dire? (si volta verso Ignazio, cercando di sorridere)
IGNAZIO – (ansioso) Sicura?
ANNA – Ma per chi mi ha preso? Per la maga del bosco? – Posso
andare adesso? Mi brucia la roba sul fuoco.
IGNAZIO – Sì, vai, vai...
Anna esce. Ignazio resta solo. Si alza, comincia a passeggiare nervosamente
per lo studio, giocherellando con il tagliacarte.
IGNAZIO – Io devo parlare con Leone! Domani sarà troppo tardi.
(tira un respiro profondo, cercando di calmarsi) Tornerà per la notte!
Sarà in giro a “riflettere”, come dice lui... – Ormai di tempo ne ha
avuto... Ora mi deve comunicare le sue decisioni! (pausa) Forse mi
sono esposto troppo: mettere il mio destino nelle mani di un giovane
confuso, traumatizzato, senza esperienza pratica! Intelligente, geniale,
bravo sin che si vuole... Ma cosa ne sa lui della vita?! Che ne sa del
marcio che bisogna attraversare? – E se mi chiedesse di pagare il con-