racconti adulti - Comune di Trichiana
racconti adulti - Comune di Trichiana
racconti adulti - Comune di Trichiana
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Premio Letterario Nazionale “<strong>Trichiana</strong> Paese del Libro”<br />
un fulmine <strong>di</strong> marzo.<br />
-Ah, mia suocera non potrebbero abbatterla mille guerre<br />
insieme!-<br />
*<br />
Era assolutamente vietato allontanarsi dal fortino. Mia<br />
nonna se ne infischiava. Era scappata via nel primo<br />
pomeriggio, mentre tutti riposavano, con un nerbo in<br />
mano e una mantella buttata sulle spalle. L’avevo vista e<br />
la seguii. Pensai che andasse a verdure. Se mi avesse visto,<br />
mi avrebbe ricacciata in casa, così mi misi alle sue costole<br />
senza far rumore. C’era della paura, nei miei passi. Avevo,<br />
<strong>di</strong> Maria Solinas, l’avventatezza, ma non il coraggio. Le<br />
stavo <strong>di</strong>etro con un certo tremolio per le vene. Il fruscio<br />
delle felci. La coda <strong>di</strong> una volpe che spariva tra i rovi.<br />
Squittii, gri<strong>di</strong>, grugniti. Arbusti che ondeggiavano e quel<br />
cielo che ancora, <strong>di</strong> passo in passo, cambiava come l’umore<br />
<strong>di</strong> Miliu. Nuvole grosse e una fetta <strong>di</strong> sole e poi ancora<br />
vapore bianco che si addensava nell’aria e sfumava oltre<br />
l‘intreccio della vegetazione. Maria Solinas s’inerpicava<br />
tra le rocce irte e alberi selvatici, come una lepre. Andava<br />
spe<strong>di</strong>ta verso qualcosa. Mi chiedevo dove. Perché. Cosa la<br />
spingesse a quelle solitarie passeggiate che passeggiate non<br />
sembravano, vedendo il suo passo determinato, senza una<br />
fermata. Raggiunse infine, un rudere. Non l’avevo mai<br />
visto. Sembravano i resti <strong>di</strong> una casa o <strong>di</strong> una chiesa. Si<br />
26